giovedì 11 febbraio 2010

I MITI DEL CALCIO : MARCO VAN BASTEN


I MITI DEL CALCIO: MARCO VAN BASTEN
Airone del gol, tormentato però dagli infortuni, una vera icona del calcio mondiale
Di Marco Van Basten tutti noi ricorderemo sempre la rete realizzata nella finale di Monaco del 1988, contro l' Unione Sovietica. Un cross dalla sinistra sul quale l'airone olandese impattò con un destro al volo di rara precisione e classe. Se il gol di Maradona contro l' Inghilterra a giusta ragione è stato considerato il gol del secolo, non possiamo non annoverare al secondo posto , quello di Van Basten appena descritto. L' olandese , allievo di Cruyff, era un vero fenomeno, il più grande realizzatore di reti degli anni 80 e 90. L' avventura calcistica del nostro campione comincia nell' Utrecht , sua città natale, che gli diede i natali nel 1964. Nel 1982 esordisce con la maglia dell' Ajax, nel campionato olandese realizza in 133 gare 124 reti! Vince la Scarpa d' Oro. E prima di approdare al Milan vince la Coppa delle Coppe , battendo il Lokomitive Lipsia in finale. Quindi approda al Milan che diverrà stellare, di Sacchi e Berlusconi. Il primo anno, è molto sfortunato, il nostro subisce un serio infortunio alla caviglia (che patimenti seri dovrà subire ancora!), e riesce ad influire solo parzialmente alla conquista dello scudetto 1988 , sottratto sul campo al Napoli di Maradona. Bello comunque il suo gol all' Empoli, e allo stesso Napoli, su assist di Gullit. In nazionale, nella stessa estate del 1988, sbaraglia l' Europa intera diventando capocannoniere della manifestazione , e vincendo la Coppa Europa. L' anno successivo, si impone in Coppa Campioni, battendo col suo Milan , la Steaua Bucarest in finale con un sonoro 4-0. Vince nello stesso anno il primo dei tre "Palloni d'Oro" (eguagliato il record di Cruyff e di Platini). L' anno seguente, bissa il successo in Coppa Campioni, (1-0 al Benfica di Eryksson), e vince anche la Coppa Intercontinentale ai danni dell' Olympia Assuncion di Medellin, grazie ad una rete nell' ultimo minuto dei supplementari, di Alberigo Evani. La stagione 1990/91, è la peggiore di Van Basten che segna appena 11 reti, e tra le altre cose non trova un connubio calcistico e tattico con Arrigo Sacchi, fruitore della zona. La stagione successiva c'è il totale riscatto del nostro campione, che realizza 25 reti e che è l'artefice dell'ennesimo scudetto rossonero. Il Milan , riesce a fare in quell'anno 74 gol e a subirne solo 21, senza mai perdere una partita! L' anno successivo, il pezzo forte di Van Basten, fu la tripletta al Goteborg in Coppa Campioni, che però per colpa del riacutizzarsi di un serio infortunio alla caviglia , non riesce a portare l'ennesima Coppa Campioni a casa , che invece và al Marsiglia di Bolì. Questo infortunio , risulta talmente serio, che nel 1995 a soli 30 anni, è costretto a dare l'addio al calcio. Con la maglia del Milan il nostro realizza in 197 gare, 122 gol. Non è mai riuscito a vincere un Mondiale, questa l'unica macchia della sua sfolgorante e invidiabile carriera.
Alessandro Lugli

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