martedì 18 febbraio 2020

non solo calcio


Nedo Sonetti parla a Marte Sport Live: “Gattuso è una persona genuina e per questo motivo ha parlato così di Allan. E’ un centrocampista intelligente e si deve mettere a disposizione di Gattuso per dare un contributo alla sua squadra. Non ci sono discussioni da fare su questo punto.-radiomarte-

Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Gattuso ha fatto bene a punire Allan, ci mancherebbe altro. Probabilmente lo avrei fatto davanti ai compagni e non pubblicamente. Si può creare qualche problema in merito alla cessione del giocatore. La fama di giocatore scansafatiche o attaccabrighe non aiuta in fase di mercato”-radiomarte-


Sabatino Durante parla a Marte Sport Live: “Al Napoli, ma non solo, consigliai Renan Lodi, terzino che adesso è diventato un nazionale brasiliano. Solo Andrea Berta dell’Atletico Madrid ci ha creduto, in Italia non lo ha fatto nessuno. Adesso ci sarebbe un giovane terzino dell’Ecuador. E’ un giocatore fantastico, ma ci vuole coraggio nell’acquistarlo. Gattuso? Non ho ancora parlato con Rino, ma mi sembra stia facendo bene. Nel calcio non conta il bel gioco. Bisogna vincere e il Napoli è su questa strada. Contro il Lecce per venticinque minuti ha fatto benissimo, purtroppo ha mancato la mancanza di gol. Il centravanti ha sbagliato un paio di occasioni facili”.-radiomarte-

L’ex arbitro italiano Roberto Rosetti, oggi presidente del Comitato arbitrale UEFA, durante un corso a Mallorca ha parlato del VAR che a partire da giovedì farà il suo esordio in Europa League.

“Riteniamo che il VAR sia un progetto fondamentale per il calcio.

Sono molto contento che d’ora in poi sarà impiegato anche in Europa League: aiuterà molto gli arbitri a prendere decisioni corrette in partite così importanti.

Siamo soddisfatti dei dati raccolti nella fase a gironi e agli spareggi di UEFA Champions League. In 108 partite, solo 27 decisioni sono state corrette dal VAR. Questo significa che una decisione è stata ribaltata solo in una partita su quattro, a dimostrazione della qualità degli arbitri.



Vorrei sottolineare ancora una volta che, secondo protocollo, il VAR interviene solo in caso di errori chiari ed evidenti e non in situazioni controverse.

Al calcio servono soprattutto bravi arbitri: direttori di gara con una personalità forte e capaci di prendere decisioni corrette e coraggiose”.

Ma la domanda è sempre la stessa: se un arbitro non valuta da rigore un fallo come successo con Giua in Napoli-Lecce non si è in presenza di un chiaro ed evidente errore?100per100Napoli

Nella ventiquattresima giornata del campionato che vede la Juventus tornare da sola in testa alla classifica, sono Lazio e Atalanta le vere protagoniste. I biancocelesti battono l’Inter e la scavalcano al secondo posto in classifica, mentre l’Atalanta batte la Roma nello scontro diretto e ipoteca il quarto posto Champions.

La classifica. Con i quattro posti utili per andare in Champions ormai ben delineati (Juventus, Lazio, Inter e Atalanta), ben sette squadre si giocano i due posti  per andare in Europa League: Roma (39 punti), Milan, Verona e Parma (35), Napoli e Bologna (33), Cagliari (32). Nella zona bassa con Brescia (16 punti) e Spal (15) tra le principali candidate alla retrocessione, si giocano la salvezza Genoa (22 punti), Sampdoria (23), Lecce (25), Udinese (26), Torino (27), Fiorentina (28). Più tranquillo il Sassuolo (29).

Juventus e Napoli da ‘retrocessione’. Rispetto alla ventiquattresima giornata dello scorso campionato meglio di tutte ha fatto la Lazio con +18 punti. In ‘zona Champions’ Bologna con +15, Cagliari e Inter entrambe a +8. In ‘zona retrocessione il Napoli (-20), Sampdoria (-10) e Juventus (-9).Lazio regina dei rigori. In totale finora sono stati assegnati 113 rigori dei quali 92 realizzati e 21 sbagliati. La Lazio è la squadra che ha beneficiato di più rigori a favore (14) seguita da Roma e Lecce (9) quindi Atalanta, Genoa e Juventus (8). Il Napoli (come Brescia, Sassuolo e Parma) ne ha avuti solo 2 a favore (e ben 5 contro) e solo l’Udinese è messa peggio con zero rigori a favore. La Lazio è anche la squadra che ha visto fischiarsi meno rigori contro (appena 2).

Parte la caccia al gol numero 700. In Serie A finora sono stati segnati 694 gol: 367 dalle squadre di casa e 327 da quelle in trasferta. Atalanta miglior attacco con 63 gol segnati, Spal peggiore attacco con appena 18 gol all’attivo. Lecce peggior difesa con 45 gol incassati, Lazio miglior difesa con appena 21 gol al passivo. Immobile il capocannoniere con 26 gol.

I ‘trop gol’ di giornata. Non sono stati segnati gol particolarmente belli in questa tornata di campionato. Da sottolineare il gol di testa di Petagna, la punizione di Dybala e il bel gol di Chiesa. Ma la palma del ‘trop gol’ di giornata spetta senz’altro a Dries Mertens anche per il peso che ha avuto sul risultato finale il suo splendido tiro a giro.-radiomarte-


In diretta a Radio Punto Nuovo, è intervenuto Ariedo Braida, ex direttore sportivo Barcellona.

“Gattuso è un uomo tutto d’un pezzo, ha grinta e determinazione che lo contraddistinguono. Come calciatore ha fatto cose bellissime e come allenatore sta provando a porsi all’attenzione del calcio italiano.Il Napoli ha un direttore sportivo bravissimo, è un’ottima squadra con un bravissimo presidente e Giuntoli è davvero bravo, ma non hanno bisogno di me. Certo se un giorno qualcuno dovesse aver bisogno di me, non dirò di no.

Giusto il pugno duro di Gattuso? Bisogna premiare la serietà, l’impegno, la stima di tutta la squadra arriva anche attraverso questi episodi. Se l’allenatore ritiene che un giocatore non si stia impegnando, è giusto prendere provvedimenti. Rino è un ragazzo che ha le qualità per fare questo, se l’ha fatto è perché pensa che la squadra possa trarre benefici.

Budimir? In questo momento per me è una novità, non ho seguito con attenzione quest’evento. Il Barcellona aveva la possibilità di prendere un giocatore – perché Suarez ha un problema che non si risolve a breve – penso che sia forte anche senza Budimir.

Il Barcellona fuori casa ha molti problemi, senza togliere nulla a nessuno, in casa sarà una bella battaglia. Possibilità Napoli? Sono convinto di sì, soprattutto in casa. Quando giocheranno al Camp Nou sarà molto complicato. Difficilmente il Barcellona perde.
Migliore del mio vivaio? Maradona campionissimo, Messi un fenomeno, sono giocatori straordinari che si contano in una o due mani, ne esistono pochi.

Messi o Maradona? Diciamo che sono due fenomeni, sono la delizia e la magia del calcio.

Van Basten miglior centravanti? Un top, ma ho imparato che dietro l’angolo c’è sempre qualcuno più forte.

Ancelotti? Ha sempre vinto. L’anno scorso ha fatto un’annata molto buona.

Messi lascia il Barcellona? Secondo me a Barcellona sta non bene, benissimo. Pertanto sarà difficile vederlo via dalla squadra.

Rinnovo di contratto a Gattuso? Chiederò a Giuntoli”.100per100 Napoli


Allan ha chiesto scusa a Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, 24 ore dopo la mancata convocazione di Cagliari. Lo riporta il Corriere dello Sport.

Pace fatta tra Allan e Gattuso. Sono bastate meno di 48 ore per mettere da parte la mancata convocazione col Cagliari. L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa sapere che il centrocampista brasiliano ha chiesto scusa al proprio allenatore e ha risposto subito sul campo, con una seduta atletica intensissima in vista del Brescia. Non è da escludere, a questo punto, che venerdì il brasiliano possa candidarsi per una maglia da titolare. D’altronde Gattuso lo ha spesso ripetuto: non porto rancore. Dunque si riparte.100per100 Napoli


Un’azienda sequestrata e 4 divieti di dimora notificati ad altrettanti indagati in un’inchiesta relativa a presunti “fallimenti pilotati” di società di ristorazione. Una famiglia ed il loro commercialista, in 30 anni, avrebbero determinato i fallimenti di 4 società di ristorazione avvalendosi di persone compiacenti, per evitare di pagare imposte e contributi. Le misure sono state eseguite dai finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Napoli tra Napoli, Portici e Quarto.-radiomarte-


 E' stato aggredito da un cliente che gli ha anche tentato di rubare il taxi. E' quanto accaduto all'alba a un tassista in via Rivarossa, alla periferia di Roma, in zona Montespaccato. A quanto ricostruito dalla polizia, il tassista stava accompagnando 4 clienti da via Casilina quando all'arrivo a destinazione uno di loro ha cominciato ad aggredirlo, forse perché non voleva pagare. Avrebbe danneggiato la carrozzeria e cercato di mettersi alla guida. L'uomo è stato arrestato dalla polizia per rapina, lesioni, resistenza e interruzione di pubblico servizio. Il tassista è stato medicato in ospedale e giudicato guaribile in sette giorni.

   'Sono stati 40 minuti di terrore, ho avuto davvero paura'. A confidarsi così, con un collega tassista, è il conducente dell'auto bianca aggredito a Roma, in zona Montespaccato. Il tassista ha 47 anni ed è padre di un bambino di 10. Alcuni condomini di un palazzo della zona hanno ripreso la scena con il telefonino e hanno avvertito le forze dell'ordine.

Secondo quanto si è appreso il tassista ieri sera si era recato allo stadio per vedere la Lazio poi era tornato a casa e aveva cominciato il suo turno all'alba. Verso le 5 ha fatto salire sul taxi quattro persone, tre ecuadoregni e un'italiana, per un tragitto dalla Casilina verso Montespaccato. Arrivati a destinazione l'italiana è scesa con la scusa di prendere i soldi per pagare la corsa. Gli altre tre clienti hanno immobilizzato il tassista e lo hanno picchiato, provocandogli diverse contusioni al viso. Infine hanno tentato anche di rubargli l'auto ma non ci sono riusciti perché si tratta di un modello ibrido, una Toyota Yaris. I tre, non sapendo come manovrare l'auto, l'hanno fatta finire contro un muro.-ansa-


(ANSA) Potrebbe slittare sino a giovedì 20 l'interrogatorio di garanzia di Francesco Baingio Douglas Fadda, il 45enne sassarese che da domenica si trova nel carcere di Bancali con l'accusa di aver ucciso la sera prima la sua ex compagna, la 41enne di nazionalità ceca Zdenka Krjcikova.
    L'omicidio è stato commesso al British Cafè di via Tiziano, a Sorso, il paese in cui la donna viveva da tempo insieme alle due figlie gemelle di 11 anni. Dopo un litigio nato dentro l'abitazione di lei, l'accoltellamento nel bar sotto casa, in cui la vittima aveva cercato rifugio. Alcuni testimoni hanno riferito di una sola coltellata, un colpo secco inferto allo sterno da Fadda prima di caricare Zdenka e le sue bambine in auto e tentare la fuga.
    Se sia stata effettivamente quell'unica coltellata ad uccidere la donna lo stabilirà l'autopsia, affidata dal sostituto procuratore di Sassari, Maurizio Musco, al medico legale Salvatore Lorenzoni: l'esame è tuttora in corso.


(ANSA) - "Nell'ambito di una perquisizione ordinata dal Promotore di Giustizia è stato eseguito il sequestro di documenti ed apparati informatici presso l'Ufficio e la casa e di Mons. Alberto Perlasca, già Capo Ufficio Amministrativo della Prima Sezione della Segreteria di Stato".
    Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. "Il provvedimento, assunto nell'ambito dell'inchiesta sugli investimenti finanziari e nel settore immobiliare della Segreteria di Stato". Il provvedimento è stato disposto dal Promotore di giustizia, Gian Piero Milano, e dall'aggiunto Alessandro Diddi. La perquisizione e il sequestro fanno seguito "pur nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, a quanto emerso dai primi interrogatori dei funzionari indagati e a suo tempo sospesi dal servizio". "L'Ufficio del Promotore e il Corpo della Gendarmeria - conclude la nota - proseguono negli accertamenti di carattere amministrativo-contabile e nelle attività di cooperazione con le Autorità investigative straniere".

lunedì 17 febbraio 2020

Non solo calcio

Dopo il successo a Cagliari, il Napoli ha ripreso questa mattina gli allenamenti al Centro Tecnico. Gli azzurri preparano il match contro il Brescia in programma venerdì al Rigamonti per la 25esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra si è divisa in due gruppi. Coloro che sono andati in campo dall’inizio al Sardegna Arena hanno svolto lavoro di scarico in palestra. Gli altri uomini della rosa sono stati impegnati, dopo la prima fase di attivazione, in una seduta tecnico tattica. Chiusura con partitina a campo ridotto. Koulibaly ha svolto lavoro personalizzato in palestra. Milik ha svolto parte dell’allenamento in gruppo e parte personalizzato. Malcuit ha lavorato in campo. Lavoro personalizzato in campo per Lozano. Llorente non si è allenato per sintomi influenzali.-radiomarte-

Elseid Hysaj, sostituito ieri per infortunio nel finale di Cagliari-Napoli, si è sottoposto oggi a esami clinici che hanno evidenziato una distrazione di grado lieve del legamento collaterale mediale del ginocchio destro.-radiomarte-


Rino Gattuso commenta la vittoria contro il Cagliari: “Ora dobbiamo avere continuità. Non mi fido ancora. Dobbiamo ricordare quello che stiamo facendo senza dimenticare ciò che abbiamo combinato. Ci vogliono passione e voglia. Nelle ultime due partite abbiamo subito zero gol. Insigne doveva giocare, ma ha ancora fastidio al ginocchio. Elmas mi sta dando tanto. Sto scegliendo i giocatori che fanno meglio. Mertens e Callejon? I calciatori devono fare i professionisti, non mi riguarda se rinnovano o meno. Non entro in queste problematiche. Rispetto i miei calciatori, ma poi bisogna lavorare con serietà. Quando si scende in campo, ci vuole coerenza e bisogna rispettare. Allan? Domani è un altro giorno, non porto rancore. Sarò il primo ad incitarlo, ma bisogna allenarsi in un certo modo. So che ha avuto problemi in questi mesi, altrimenti continuerò per la mia strada.  Dobbiamo pensare al presente, ora facciamo 40 punti. Abbiamo grandi qualità, ma non dobbiamo scherzare col fuoco. Mertens fa diventare tutto semplice. E’ un fenomeno, è furbo e sa come andare a pressare. E’ un giocatore completo. Il suo futuro? Non posso fare promesse, non è il mio mestiere. Mi hanno chiesto un parere sul futuro e la società sa come la penso”.radiomarte-


Diego Demme commenta la vittoria contro il Cagliari: “E’ stata una vittoria importante. Adesso abbiamo 33 punti, raggiungiamo al più presto quota 40 e poi parleremo dell’Europa. Il Barcellona? Veramente adesso c’è il Brescia e vogliamo concentrarci su questa partita. Se siamo più squadra? Penso di sì”.-radiomarte-


Un cittadino di nazionalità cinese di circa 40 anni, pare di recente rientrato dalla Cina, è stato trasportato all’ospedale di Battipaglia, in provincia di Salerno, per poi essere trasferito al Cotugno di Napoli. L’uomo presenterebbe sintomi riconducibili ad un’infezione da Coronavirus. Il trasferimento al Cotugno è stato disposto in quanto il nosocomio partenopeo è una struttura specializzata nella cura e nel trattamento delle malattie infettive.-radiomarte-

Decine di lavoratori della Avio Aero Ge di Pomigliano d’Arco hanno attuato un presidio di oltre 4 ore per chiedere garanzie, certezze occupazionali e rispetto degli investimenti futuri, in merito agli otto giorni di ferie forzate decisi dall’azienda. La decisione è stata presa a causa del mancato accordo con i sindacati per poter uscire dalla crisi in cui versa Avio Aero per la mancanza di commesse del Boeing 737 max, per il quale a Pomigliano, così come in altri due stabilimenti italiani, si produce il motore Leap 1B.-radiomarte-


I Carabinieri della compagnia Stella, insieme a quelli del reggimento Campania e del Nas di Napoli, hanno sgomberato un vero e proprio suq, un mercato abusivo ubicato al Vasto, a Napoli, dove decine di abusivi ed ambulanti rivendevano quanto recuperato dai cassonetti dell’immondizia. Quando i militari sono arrivati i venditori sono scappati, lasciando in strada solo rifiuti. Ultimato lo sgombero, i militari hanno controllato alcune attività commerciali etniche della zona e sanzionato un ristorante indiano perché risultato carente sotto il profilo igienico sanitario. Gli alimenti dell’attività erano in cattivo stato di conservazione e privi di indicazioni sulla tracciabilità. Il titolare – un 36enne di origini pakistane – è stato multato per complessivi 3000 euro.-radiomarte-

Gli uomini della Squadra Mobile di Benevento sono riusciti a risolvere il giallo dell’uomo abbandonato nei pressi dell’ospedale Rummo. Grazie ad immagini registrate da telecamere presenti in zona, i militari hanno fermato una 64enne di Gioi, in provincia di Salerno, che da dodici anni conviveva ed accudiva l’uomo. La donna è stata sottoposta al fermo di polizia giudiziaria in quanto indiziata del delitto per abbandono di persone minori o incapaci seguito da morte. La donna ha confessato che l’uomo, 84enne, è morto in casa per cause naturali, a Grottaminarda nell’Avellinese, sabato pomeriggio.-radiomarte-

L'Inter era stata l'ultima a batterla, il 25 settembre dello scorso anno. Superando 2-1 i nerazzurri la Lazio si è presa il secondo posto solitario della classifica, vincendo in rimonta una partita bella, emozionante, fisica e dura, con tanti ammoniti, ma mai scorretta.

Ora orizzonti di gloria si spalancano davanti alla creatura di Simone Inzaghi. Ha vinto, risalendo dallo svantaggio con cui aveva chiuso il primo tempo, forse non la squadra più forte in assoluto, ma quella che ha voluto i tre punti con più caparbietà, forgiata dalla grinta del suo allenatore. Al cospetto di un Inter che ha lottato metro su metro, in ogni zona del campo, consapevole che cadere a Roma poteva essere letale per la volata scudetto.

Olimpico con una cornice di pubblico degna dell'importanza della partita, anche grazie ai 10mila interisti che riempiono una fetta della Sud. Un bell'ambiente di festa, grazie allo storico gemellaggio tra le tifoserie. Almeno fino al fischio d'inizio, quando iniziano i 'buu' contro l'ex De Vrij. In tribuna anche il ct Roberto Mancini, osservatore di una sfida che la vittoria pomeridiana della Juventus ha reso ancor più avvincente. Inzaghi lascia a sorpresa Lazzari in panchina per schierare Marusic. Conte tiene fuori Eriksen per Vecino. Lazio un po' in soggezione nei primi minuti. Ci pensa Milinkovic, con un gran destro da fuori area (9') stampatosi sulla traversa, a darle la scossa.

L'Inter risponde con il contropiede portato da Brozovic. Palla sulla sinistra a Lukaku e deviazione in angolo di Strakosha. Leiva e Immobile ci provano da lontano, con tiri alti. La Lazio, piuttosto sbilanciata in avanti, si espone alle ripartente nerazzurre, l'arma preferita di Conte. I padroni di casa spingono tanto nel finale del primo tempo, ma guadagnano solo tre angoli. Jony non è Lulic e i suoi cross spesso sono fuori misura. Proprio quando la Lazio produce lo sforzo maggiore, arriva il vantaggio nerazzurro. Tiro dalla distanza di Candreva, Strakosha respinge centralmente e la conclusione al volo di Young rimbalza e terra prima di infilarsi all'incrocio dei pali (44'). Erano quasi 23 anni che un inglese non segnava in serie A. L'ultimo era stato ancora un interista, Paul Ince, il 25 maggio 1997. Si riparte con gli stessi 22 in campo e già al 3' la Lazio si guadagna un rigore. De Vrij disturba Immobile pronto a deviare in rete un pallone alzato a campanile da Skriniar. Olandese ammonito e Ciro dal dischetto spiazza Padelli. Gol numero 26, il decimo su penalty.

Non basta per alimentare i sogni scudetto. Quindi (18') Inzaghi inserisce insieme Correa e Lazzari per l'inconsistente Caicedo e Jony. Il gol cambia l'inerzia della partita ed al 24' la Lazio ribalta il risultato. Brozovic salva sulla linea la conclusione di Marusic, ma la palla arriva a Stankovic che batte Padelli, lento ad andare giù sul suo rasoterra, forse perché coperto. Ora tocca a Conte correre ai ripari. Fuori Candreva e Brozovic, posto a Moses ed Eriksen. Inzaghi risponde con Cataldi al posto di Leiva. Padelli si riscatta al 40'. deviando d'istinto la conclusione ravvicinata di Immobile. Conte tenta la carta Sanchez al posto di Godin, con Barella che scala in difesa. L'Inter attacca a testa bassa, ma i 5' di recupero decisi da Rocchi non bastano a trovare un pari che non sarebbe stato immeritato. Questo però sembra proprio l'anno giusto per far crescere i sogni biancocelesti.-ansa-


(ANSA)  Sospiro di sollievo per la Juventus: Pjanic non ha riportato lesioni muscolari, ma solo un "lieve affaticamento all'adduttore destro". Lo hanno accertato gli esami diagnostici eseguiti oggi al JMedical. Il centrocampista bosniaco ha giocato solo 7' di Juventus-Brescia, ieri all'Allianz Stadium. Entrato al 21' st al posto di Ramsey, è stato costretto a lasciare il campo al 28' per il dolore muscolare. (ANSA).



Stando a quanto riportato da Radio KissKiss Napoli il presidente De Laurentiis avrebbe offerto un biennale a Dries Mertens.
Adesso la società aspetta una risposta ma, secondo la radio ufficiale, non ci dovrebbero essere grossi problemi visto che da entrambe le parti c’è la voglia di andare avanti insieme.100PER100Napoli

domenica 16 febbraio 2020

solo calcio

Finisce 0-0 la gara tra Udinese e Verona, lunch match 24° turno di Serie A. Poche emozioni alla Dacia Arena, gara equilibrata tra la squadra di Gotti e quella di Juric. I padroni di casa nella prima frazione provano a insidiare gli scaligeri con le iniziative di Lasagna e Mandragora, ma l'Hellas sfiora il gol al 43' con Kumbulla: sugli sviluppi di un corner il centrale classe 2000 impatta di testa, ma Musso con un gran riflesso si oppone ed è bravissimo poi ad anticipare anche Verre, che era pronto al secondo tentativo.
SECONDA FRAZIONE - Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo, Il Verona ha però la grande occasione con Zaccagni che libero in area viene servito. Ignora Borini, fa tutto da solo, prova a dribblare Musso e calcia. Nuytinck sulla linea salva l'Udinese. Finisce 0-0
Conclusi i secondi tempi delle gare delle 15. Una brutta Juventus batte 2-0 il Brescia: decisivo un gol su punizione di Dybala e una bella giocata di Cuadrado, da segnalare l'espulsione per le rondinelle di Aye per doppia ammonizione. Crollo in casa della Sampdoria: la Fiorentina s'impne 5-1 al Ferraris  squadre entrambe in inferiorità numerica (espulsione di Murru e di Badeji). Il Sassuolo cade in casa col Parma per 1-0, decide Gervinho.

Di seguito risultati e marcatori:

Juventus-Brescia 2-0 (38' Dybala, 75' Cuadrado)

Sampdoria-Fiorentina 1-5 (8' aut. Thorsby, 18', 57' Vlahovic, 40', 78' rig Chiesa, 90' Gabbiadini)

Sassuolo-Parma 0-1 (25' Gervinho) tuttonapoli



Rimonta e vittoria dell’Atalanta sulla Roma col risultato di 2-1, nel terzo anticipo del sabato relativo, alla 24ma giornata, del massimo campionato. I goal della partita sono stati realizzati da Palomino e Pasalic per la Dea, che hanno cosi rimontato, l’iniziale vantaggio romanista di Dzeko. In zona Champions League, è un grande passo in avanti, per gli orobici.



Vince il Napoli a Cagliari per 1-0. Rete della vittoria di Mertens.

sabato 15 febbraio 2020

non solo calcio

Il primo anticipo di questa giornata di campionato è terminato e vede il Lecce trovare la terza vittoria di fila in Serie A.

Il Lecce non si ferma più e vince anche contro la Spal, dopo i successi contro Torino e Napoli. Sono tre le vittorie consecutive della squadra di Liverani; a Mancosu, che ha segnato su rigore verso il finire del primo tempo, c’è stata subito la risposta di Petagna nel secondo tempo.
Majer, con il suo primo gol in Serie A, regala il successo alla squadra pugliese e la terza vittoria di fila, che ora si porta a 25 punti e a +6 dalla zona retrocessione.100per100 Napoli


Si è concluso il primo anticipo relativo alla 24ma giornata del massimo campionato. Terza vittoria consecutiva del Lecce di Liverani. Battuta la Spal per 2-1. Con reti di Mancosu su rigore e Majer per i pugliesi. Di Petagna  la rete per i ferraresi. Grazie a questa vittoria il Lecce si porta a quota 25 punti a +6 dalla zona retrocessione.


L’ Avvocato Fulvio Marrucco ha rilasciato a Marte Sport Live, alcune importanti dichiarazioni. Eccole evidenziate:“Il nuovo ciclo del Napoli è cominciato dopo la cessione di tre giocatori fondamentali come Jorginho, Hamsik e Albiol. Non so cosa succederà quest’estate, credo sia cominciata una campagna di alleggerimento per quanto riguarda gli ingaggi considerando la mancata partecipazione in Champions. Le multe? Non ci sono le novità.-radiomarte



Beppe Accardi, procuratore di calciatore, è intervenuto a Marte Sport Live. Ecco le sue dichiarazioni sul Napoli:“Gattuso ha una grande qualità, quella di riuscire ad interpretare le partite a seconda delle necessità in un modo oppure in un altro. Sono molto contento del suo percorso: ha fatto un grande lavoro al Milan ma non è stato confermato. Ora sta dimostrando di poter fare calcio a grandissimi livelli. Affronterà la gara in maniera aggressiva a Cagliari, ha giocatori che hanno queste qualità”.radiomarte



A Radio Sportiva è intervenuto Lorenzo Minotti ex difensore del Parma e della Nazionale, oggi commentatore televisivo affermando che l’Inter è la vera antagonista della Juventus.Il commentatore tesse le lodi anche al Parma
“Juve-Brescia? La Juventus non si può permettere il lusso di sbagliare, in casa è stata costante e di qualità.
Lazio-Inter ci dirà tanto, i nerazzurri hanno ampliato la rosa e per me restano i veri antagonisti della Juve ma devono passare da esami importanti lontano da San Siro: in trasferta per ora sono stati la squadra dal rendimento migliore ma adesso avranno anche Juve, Atalanta e Roma. La Lazio è lì, ha una rosa più corta ma meno impegni e pressione: è cresciuta notevolmente visto che fa punti anche nelle giornate meno favorevoli, e lo ha dimostrato anche nelle sfide secche avendo battuto due volte la Juve e perso in maniera immeritata a Milano.
Il Parma è anche oltre le aspettative, ha una squadra più competitiva ed un’identità diversa – riuscendo a sopperire le assenze – dallo scorso anno, anche se credo sia prematuro pensare ad un posto in Europa League”.radiosportiva



Massimo Callegari, telecronista di Dazn, è intervenuto a Radio Sportiva rilasciando alcune dichiarazioni riguardo il Chelsea, il Barcellona e anche sulle sfide fra Napoli-Barcellona e Real Madrid-Manchester City.
Ecco quanto evidenziato

SU ZIYECH AL CHELSEA: “Grande acquisto, grande talento. Acquisto che s’inserisce in una squadra giovane, brillante e frizzante che deve maturare ma che sta facendo il suo percorso con Lampard. L’esperienza dell’ex Ajax in Champions tornerà utile. Non è giovanissimo ma arriverà a Londra nel momento di giusta maturità”.

SUL BARCELLONA: “Le difficoltà sono determinate da una programmazione che ha registrato dei bug clamorosi nelle scelte tecniche e da situazioni non prevedibili come Suarez e Dembelé. Le soluzioni disponibili sarebbero d’emergenza e dai costi elevati”.

SU NAPOLI-BARCELLONA: “Al momento del sorteggio mi sembrava una missione praticamente impossibile per il Napoli, ma la squadra azzurra attraversava un periodo diverso ed i blaugrana avevano evidenziato solo degli scricchiolii. Oggi il gruppo di Gattuso è in crescita, nella gara del San Paolo c’è qualche possibilità in più di mettere i presupposti per andare in trincea al Camp Nou e sperare di sopravvivere”.

SU REAL MADRID-MANCHESTER CITY: “Credo che la stabilità che ha trovato Zidane in questo momento dia forza alla squadra. Stabilità che Guardiola non ha mai cercato e che sta creando problemi al City in fase difensiva. I Blancos danno più garanzie, direi 51% Real e 49% City se non fosse che per la squadra di Zidane il primo obiettivo, dichiarato, è sempre stata la Liga”.radiosportiva


VENEZIA – Ha atteso 30 anni per uscire allo scoperto, anche se aveva trovato ascolto da parte del vescovo, ma alla fine ha deciso di denunciare alla magistratura gli abusi subiti mentre era in seminario, a Treviso. La vittima è un docente universitario di filosofia, Gianbruno Cecchin, 48 anni, che sostiene di aver subito violenza da due sacerdoti, ora parroci, quando frequentava il seminario vescovile della diocesi della Marca. Su questi episodi ha depositato tramite i propri legali una querela alla Procura della repubblica.

Una lettera è stata recapitata anche al vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, e per conoscenza a Papa Francesco, al presidente della Cei card. Gualtiero Bassetti, al prefetto della Congregazione per il clero, card. Beniamino Stella, e ai due vescovi emeriti. Un appuntamento per un colloquio con mons. Tomasi era stato fissato, ma il docente ha preferito accelerare i tempi, divulgando la sua vicenda alla stampa locale.Tra gli episodi ricordati nella lettera c’è addirittura una fuga in auto dal seminario nel 1991 per cercare aiuto parlando con l’allora vicario generale, oggi vescovo emerito di Chioggia; si raccontano rapporti sessuali, costrizioni, vessazioni psicologiche e minacce.

La Diocesi di Treviso ha confermato di essere stata contattata da Checchin, ma ha sottolineato di aver affrontato la vicenda “nel rispetto dovuto anche alle persone e alle istituzioni accusate, che hanno diritto di fare i passi necessari per difendersi e tutelare la propria onorabilità”, come ha precisato il vicario episcopale, Adriano Cevolotto.

“E’ con dolore ma anche con serenità – ha scritto Cevolotto – che stiamo procedendo per valutare i passi da fare, in tutte le sedi. Ribadendo la volontà di chiarezza, trasparenza e verità, esprimiamo la nostra fiducia nei confronti dei due sacerdoti coinvolti e del loro lavoro, che è una fiducia in tutto il presbiterio diocesano”.

Un altro presunto episodio di violenza a minorenni è emerso invece a Perugia, dove è indagato per un tentativo di sfruttamento a fini sessuali un ex religioso, fermato con loro nei giorni scorsi alla periferia della città. Una vicenda sulla quale era intervenuta nei giorni scorsi la curia arcivescovile, definendo il comportamento dell’uomo “arbitrario e privo di ogni valore”. (Fonte Ansa).


TORINO – E’ morto sabato mattina in un incidente sull’autostrada Aosta-Torino un ventiseienne arbitro di calcio e allievo di polizia. Si chiamava Loris Azzaro ed era di Aosta. Il giovane era alla guida di una Jeep Renegade che ha urtato il guardrail. Nell’incidente, avvenuto avvenuto intorno alle 6 all’altezza di Volpiano, sono rimasti coinvolti altri due mezzi: i conducenti hanno riportato ferite non gravi. Il 26enne, figlio del comandante della stazione carabinieri di Aosta, frequentava la scuola per agenti di polizia ad Alessandria. Era un arbitro di calcio che dalla scorsa estate era stato promosso a livello nazionale. Domenica avrebbe dovuto arbitrare una partita del campionato di Eccellenza in Basilicata.

Su disposizione di Nicchi, in accordo con il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, tutti gli arbitri di tutte le categorie, impiegati nel fine settimana, scenderanno in campo indossando il lutto al braccio. Il dolore dell’Aia Casale Monferrato in un post su Facebook: “È mancato, improvvisamente, in un tragico incidente stradale, il giovane arbitro Loris Azzaro, della Sezione @aia_aosta. Il Presidente Massimo Belló ed il VicePresidente Williams Monte, insieme ai componenti del consiglio direttivo sezionale, e a nome di tutti gli arbitri casalesi, esprimono alla famiglia di Loris ed ai colleghi della sezione di Aosta, profondo cordoglio e vicinanza”.Secondo quanto reso noto dall’Aia “Azzaro giovane arbitro della CAI, allievo agente di Polizia, stava raggiungendo, in macchina, l’aeroporto. Da lì sarebbe partito per la sede della gara. Come migliaia di arbitri fanno ogni settimana. Un tragico incidente, alle sei del mattino, lo ha portato via ai suoi cari e a tutti noi. Non c’è altro da aggiungere, se non l’amarezza e il dolore di una giovane vita spezzata, mentre inseguiva un sogno” (Fonte Ansa).

ROMA – Percorreva il Grande Raccordo Anulare a velocità sostenuta, quando ha fatto insospettire una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro che lo ha fermato poco dopo per sottoporlo ad un controllo. L’uomo, un 28enne romano, sin da subito si è mostrato nervoso, atteggiamento che ha spinto i militari ad approfondire gli accertamenti che hanno portato ad una scoperta “stupefacente”.

Durante la perquisizione del veicolo, i Carabinieri hanno individuato due doppifondi: il primo nel vano portabagagli che nascondeva più di 2,5 kg di marijuana, il secondo sotto i sedili anteriori, ricavato con un sistema più sofisticato creato ad hoc, accessibile tramite apertura elettronica con sistema idraulico, dove all’interno erano occultati quasi 56 kg di hashish suddivisi in panetti. L’arrestato è stato accompagnato in caserma dove sarà trattenuto in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo. Nel 2017, un 29enne cittadino marocchino regolare residente nel Bergamasco è stato arrestato dopo che nella sua auto i Carabinieri avevano trovato 240 chili di hashish. “Sto facendo un favore a un amico” aveva detto l’uomo per giustificarsi.

 I Carabinieri di Rho lo avevano pedinato partendo da Milano e lo avevano bloccato a Stezzano, in provincia di Bergamo: nel bagagliaio aveva centinaia di chili di hashish, 240 panetti da un chilo.  ciascuno in otto sacchi di tela. L’uomo aveva provato a fuggire.

Fonte: Ansa


PARIGI  – Una persona è morta in Francia per le conseguenze del coronavirus. Si tratta della prima vittima fuori dall’Asia. Lo ha annunciato il ministro della Sanità francese precisando che la vittima è un turista cinese di 80 anni, primo ricoverato per il coronavirus e arrivato in Francia dalla provincia di Hubei il 5 gennaio. L’uomo era stato ricoverato in isolamento a partire dal 25 gennaio e le sue condizioni si erano aggravate velocemente.

Secondo quanto ha reso noto la ministra della Sanità francese, Agnes Buzyn “l’uomo è stato ricoverato 25 gennaio all’ospedale Bichat di Parigi, insieme alla figlia, con rigorose misure di isolamento. Le sue condizioni di salute si erano deteriorate rapidamente e da diversi giorni era in condizioni critiche in terapia intensiva”. La ministra ha aggiunto che l’anziano “aveva una grave infezione polmonare”.Anche la figlia 50enne è ricoverata in ospedale ma “dovrebbe essere dimessa nei prossimi giorni”. A dirlo è ancora Agnès Buzyn. 

In Francia ci sono a oggi 10 casi confermati di coronavirus, di cui quattro sono guariti e sono stati dimessi. Altri sei restano sotto osservazione in ospedale ma le loro condizioni non preoccupano. Si tratta, oltre alla figlia del turista cinese, dei cinque britannici (quattro adulti e un bambino di 9 anni) contagiati dal connazionale Steve Walsh dopo una vacanza in Alta Savoia.

Fonte: Ansa, AdnKronos, Mirror


TERAMO – Una donna di 40 anni è stata travolta e uccisa da un’auto a Giulianova, in provincia di Teramo. Al volante della vettura c’era la figlia di appena 15 anni. La tragedia si è consumata venerdì 14 febbraio attorno a mezzogiorno, in via Ancona, una traversa stretta e a senso unico del lungomare Zara, a Giulianova Lido.

Secondo le prime ricostruzioni, l’automobile si stava muovendo in retromarcia e la donna è stata travolta e schiacciata contro il muretto di recinzione di un’abitazione. Inutili i soccorsi da parte del personale del 118, intervenuto con un’ambulanza.
Sul posto per le indagini sono giunti i carabinieri della Compagnia di Giulianova e gli agenti della Polizia locale. La ragazza è sotto shock. Un rapporto sull’accaduto è stato trasmesso alla procura presso il tribunale dei minorenni dell’Aquila.
Fonte: Ansa

venerdì 14 febbraio 2020

solo calcio

Kostas Manolas, difensore del Napoli, ha cosi commentato la vittoria contro l’Inter in Coppa Italia: “Abbiamo dimostrato di saper soffrire e difendere. Volevamo fare una grande partita e ci siamo riusciti. Dovevamo cancellare la sconfitta con il Lecce. Purtroppo con le piccole prendiamo gol alla prima occasione e cala la concentrazione. Con il Lecce abbiamo subito tre reti e dieci tiri in porta. Abbiamo dimostrato di saper soffrire, la fase difensiva va migliorata. Se continuiamo così, possiamo toglierci parecchie soddisfazioni. La qualificazione in finale è ancora in bilico: abbiamo il 50% di possibilità di farcela, l’Inter è una grande squadra e ci sarà da soffrire al San Paolo”.



1-1 della Juventus, contro il Milan, nella seconda semifinale d'andata della Coppa Italia. Di Rebic per il Milan, al 16mo minuto di gioco del primo tempo e di Ronaldo, su rigore, a fine gara, le reti del match. Il Milan, per un nonnulla ha sfiorato l'impresa di battere, a "San Siro, la Juventus. Ma un fallo di mano di Calabria, ha reso tutto vano. Infatti un pareggio ottenuto in trasferta favorisce maggiormente la squadra bianconera, il  goal di Ronaldo,quindi, è un buon passo, verso la finale. Ma non una garanzia. Espulso Theo Hernandez del Milan.


CR7 Ronaldo ha scritto sul suo profilo di Instagram riguardoil  pareggio ottenuto a Milano, contro la squadra rossonera, dalla sua squadra: "Partita dura ma restiamo uniti come squadra. Ora abbiamo la seconda gara in casa con il supporto dei nostri tifosi, per raggiungere la finale di Coppa Italia".


Leonardo Bonucci cosi commenta sul suo profilo Instagram il pareggio ottenuto contro il Milan nella semifinale d'andata di Coppa Italia: "Mai accontentarsi. Segnare fuori è sempre importante, al ritorno con l'aiuto del nostro pubblico dobbiamo conquistare la finale. Adesso guardiamo avanti. Domenica partita in cui contano solo i 3 punti".


Anche Gigi Buffon, ha commentato sul suo profilo Instagram, il pareggio ottenuto dalla Juventus, col Milan. Ecco quanto evidenziato:"Abbiamo lottato e sofferto. Insieme. Perché questo è il nostro dna. Nella gara di ritorno alla Juventus basterà anche uno 0-0 per accedere alla finale di Coppa Italia contro la vincente dell'altra semifinale tra Napoli e Inter".


Lecce-Spal, aprirà la prossima giornata del massimo campionato, sabato 15 febbraio alle ore 15.00 . Ed ecco a voi le dichiarazioni di Antonin Barak, giocatore del Lecce, rese all'Ansa, riguardo questa partita, che opporrà due squadre pericolanti. Soprattutto la Spal, che in settimana ha cambiato anche il tecnico. Da Semplici a Gigi Di Biagio: “In queste mie due partita con la maglia giallorossa abbiamo fatto molto bene. Segnare quattro gol come abbiamo fatto con il Torino è una grande cosa, cui è seguita l’ottima prestazione contro il Napoli. Credo che questo sia solo l’inizio: ora è necessario continuare su questa strada. Contro il Torino negli ultimi 15′ ho accusato la stanchezza, mentre a Napoli è andata meglio. La prepareremo allo stesso modo deglI altri incontri, indipendentemente dall’avversario che avremo di fronte. Ovvio che sarà una gara difficilissima: non si gioca solo per i tre punti, ma per qualcosa di più”.






Giovanni Di Lorenzo, difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni  ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
Ecco quanto evidenziato integralmente
 “Siamo contenti che si è riacceso l'entusiasmo in città. Quando i tifosi ci sono si sentono. Per noi è importante l’apporto dei tifosi, sta a noi ricambiare”.

Sulla vittoria con l’Inter: “Serviva dare risposte, una partita così. Abbiamo sofferto ma siamo rimasti sempre squadra. Ora c’è il secondo round, ma siamo contenti di aver vinto la prima partita”.

Perché questo Napoli a due facce? “Quest'anno è mancata un po’ di continuità, quando dovevamo vincere abbiamo steccato. Ma ora vogliamo recuperare anche in campionato".

Ora vi aspetta il Cagliari. "E' una trasferta difficile perché il Cagliari sta facendo un bel campionato, anche se è calato. Dobbiamo dare continuità di prestazioni per ricominciare a correre anche in campionato".

Siete belli di notte e col Barcellona si giocherà di notte. "C'è tempo per pensare a questa partita. Prima pensiamo al campionato, poi penseremo al Barcellona, che sarà una sfida bellissima".

Che emozione senti a sfidare Messi? "Un'emozione forte. Quest'anno sto vivendo delle bellissime esperienze. Una volta sul campo, dovrò essere bravo a concentrarmi sulla partita. Sarà bellissimo affrontare Messi, com'è stato bellissimo affrontare tanti campioni in Champions League. Uno deve cercare di fare la propria partita, rimanendo concentrati".

Sulla sua prima annata in azzurro: "Sono contento della mia stagione finora, ma c'è ancora metà campionato. Non mi aspettavo di giocare così tanto, cerco sempre di dare il massimo, sia con Ancelotti che con Gattuso".

Ti piacerebbe l'introduzione del Challenge? "Potrebbe essere una buona soluzione. Anche noi quest'anno siamo stati un po' sorpresi delle volte in campo perché l'arbitro non era andato a controllare. Io direi di andare sempre a controllare per sicurezza. Potrebbe essere una soluzione questa del Challenge, come nel tennis".

Questo Napoli è forte per organico. "Siamo una rosa forte, lo sappiamo e dobbiamo dimostrarlo in campo. In campionato non stiamo facendo bene, ma abbiamo ancora un po' di margine per recuperare. Sono rientrati gli infortunati, la rosa è ancora più ampia e competitiva. Ci sarà una sana competizione, questo ci permetterà di alzare il livello, è una cosa positiva per tutti".

Punti all'Europeo? "E' un obiettivo importantissimo per me, ma passa attraverso le prestazioni che farò qui al Napoli. Sarebbe un sogno andare all'Europeo. Ci sono tanti calciatori che lottano per questo posto, sta a me dare il massimo per convincere Mancini a chiamarmi".

Che impressione hai avuto di Demme? "Si è presentato subito alla grande. Anche gli altri, Lobotka, Politano. Tutti calciatori importanti, venuti con la testa e l'entusiasmo giusti. Parlando di Demme, sicuramente sta facendo bene, ci sta dando una gran mano davanti alla difesa. Siamo contenti di lui e degli altri acquisti".

Su città e tifosi: "Questo pubblico è qualcosa di bello, mi sto trovando veramente benissimo, sia con la città che con i compagni. Sono contento di questa mia esperienza e spero che vada sempre a migliorare".

giovedì 13 febbraio 2020

calcio e non solo

David Ospina, portiere del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte  dopo la vittoria con l’Inter. Ecco quanto evidenziato: “Oggi era una partita importantissima per noi. Voglio fare i complimenti alla squadra. Siamo stati compatti in ogni momento della gara. Dobbiamo affrontare un avversario alla volta con la stessa determinazione. Dopo il Lecce, ci siamo concentrati per affrontare bene l’Inter. Gattuso ci ha detto che dobbiamo continuare così, ora dobbiamo pensare al Cagliari. La finale di Coppa Italia? Il confronto è ancora aperto, dobbiamo affrontare l’Inter pure al San Paolo. Adesso dobbiamo fare bene anche in campionato, ci sono le qualità e i giocatori per migliorare la classifica. Io titolare? Ho un grande rapporto con Karnezis e Meret che ha grandi qualità. Decide Gattuso”.


Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, dopo la vittoria contro l’Inter. Ecco quanto evidenziato da Radio Marte: “Oggi la squadra è stata attenta anche in fase difensiva. Ci siamo abbassati rispettando una formazione forte. Voglio vedere sempre questo atteggiamento. Dobbiamo giocare con questi concetti provati durante la settimana. L’Inter ha fisicità e tecnica, bisogna oscurare i due attaccanti e ci siamo riusciti. Nel primo tempo abbiamo palleggiato anche bene, poi abbiamo sbagliato tanti nei 20 minuti della ripresa. Dobbiamo migliorare nella fase di non possesso, è l’aspetto che mi dà più fastidio. La mancanza di continuità? Non dobbiamo sottovalutare nessuno. Contro il Lecce eravamo in 8-9 giocatori dietro la linea della palla, ma eravamo delle sagome. Dobbiamo lavorare da squadra. Insigne? Ha un po’ il ginocchio gonfio, ma non stava bene. Koulibaly non era al 100%, speriamo di recuperarli contro il Cagliari. Ora bisogna pedalare”.


Il Napoli si riscopre grande nelle notti di Coppa e sbanca San Siro nella semifinale d’andata di Coppa Italia: l’1-0 contro l’Inter cancella la brutta prova contro il Lecce. Decisiva la perla di Fabian nella ripresa. Il Napoli mostra determinazione e grinta in fase difensiva meritando il risultato positivo. Gli azzurri controllano molto bene l’Inter nel primo tempo, sfiorano il vantaggio già prima dell’intervallo con Zielinski, poi trovano il gol con il sinistro da fuori area di Fabian. L’Inter ci prova con Lukaku e D’Ambrosio, ma il Napoli mantiene il risultato e vince. Il ritorno è in programma il 5 marzo al San Paolo.

INTER (3-5-2): Padelli; Skriniar (1’ st D’Ambrosio), De Vrij, Bastoni; Moses (29’ st Sanchez), Barella, Brozovic, Sensi (21’ st Eriksen), Biraghi; Lukaku, Lautaro. All. Conte.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Rui; Fabian, Demme, Zielinski (37’ st Allan); Callejon (33’ st Politano), Mertens (28’ st Milik), Elmas. All. Gattuso.

ARBITRO: Calvarese di Teramo

RETE: 12’ st Fabian

NOTE: ammoniti Skriniar, Manolas, Conte, Rui, Ospina. Angoli 5-6.-radiomarte-

Nicola Zanini, ex giocatore di Napoli, Atalanta e Genoa, ora allenatore, è intervenuto sulle frequenze di  Radio Sportiva. Zanini è stato un giocatore molto bravo e giocò nel Napoli di Naldi, in serie B, prima del fallimento e dell'avvento di De Laurentiis. Ha parlato anche della sfida di ieri di Coppa Italia, fra Inter-Napoli

SU INTER-NAPOLI: "La partita è stata impostata molto bene dal Napoli, ha chiuso tutte le linee di passaggio dirette verso le punte. Si portano a casa uno 0-1 importantissimo in vista del ritorno, hanno disputato un'ottima partita".

SULLE DUE FACCE DEL NAPOLI: "Nella partita secca si vede un Napoli diverso, più attento. Probabilmente alla squadra in questo momento fa la continuità, fanno fatica a portare a casa le partite che sulla carta devono vincere".

SULL'INTER: "Ieri ho visto una squadra un po' scarica rispetto al derby. Hanno provato a far girare il gioco senza trovare grandi soluzioni, era una gara difficile da disputare in questa maniera. Magari potevano lavorare di più sulle palle inattive o sulla profondità, hanno un po' fatto il gioco del Napoli".

L'INTER DA UN PUNTO DI VISTA TATTICO: "La forza dell'Inter è la certezza nei movimenti, la squadra ha perso un po' di sicurezza quando è passata alla linea a quattro in difesa ma sicuramente andranno trovate anche altre soluzioni".

SULLA JUVENTUS: "Penso che la Juve arrivi da otto scudetti consecutivi, partite come quelle di Verona hanno un po' "stancato". La squadra ha bisogno di gare importanti, per questo dico che secondo me faranno molto bene in Champions".




Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della sfida di Coppa Italia (semifinale d'andata) persa col Napoli. Ecco quanto evidenziato: "Il Napoli ha fatto una partita molto difensiva, è stato bravo Gattuso a chiudere gli spazi. Noi abbiamo comunque avuto occasioni, alla fine se fosse finita in parità non avremmo rubato nulla, anzi". Il derby ha portato via tantissime energie soprattutto nervose.Oggi abbiamo trovato un Napoli chiuso, ma chiuso con giocatori di qualità, ha la seconda miglior rosa in Italia dietro la Juve. Dovevamo essere più veloci e cercare di puntare l'uomo, ma complimenti al Napoli che ha fatto una partita accorta che ha portato i frutti visto che hanno vinto".


I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno smascherato un’organizzazione criminale che rubava gasolio dai mezzi dell’Asìa SpA, la società che si occupa della gestione dei rifiuti a Napoli, per rivenderlo sul mercato nero. A capo dell’organizzazione c’era un imprenditore napoletano, proprietario di alcuni distributori stradali. Denunciate 14 persone, 5 delle quali sono dipendenti della stessa Asìa. Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno posto sotto sequestro due autocompattatori e un distributore stradale, oltre alle apparecchiature e i contenitori usati per la rivendita del gasolio. I dipendenti dell’Asìa denunciati dovevano falsificare i fogli di uscita degli automezzi, le schede carburanti e i fogli di presenza. Inoltre dividevano l’illecito incasso derivante dalla vendita del carburante trafugato con i titolari delle stazioni di servizio.-radiomarte-


La Dia di Napoli, su ordine del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha confiscato beni per 100mln ad un imprenditore legato al clan dei casalesi. Tra i beni sequestrati ci sono 6 aziende del settore edile e immobiliare, 70 tra immobili, terreni e fabbricati nelle province di Caserta e Modena, 28 tra auto e moto, e diversi rapporti finanziari. L’imprenditore in questione è Alfonso Letizia, il quale fu arrestato nel 2011 nell’ambito di un’inchiesta sui rapporti tra casalesi e politici di Casal di Principe.-radiomarte.


Paura questa mattina sulla Circumflegrea per un vagone che è stato avvolto da fumo nero e scintille. L’episodio si è verificato tra le stazioni di Quarto e Quarto centro, nel Napoletano, sul convoglio diretto a Montesanto. Alcuni passeggeri hanno avvertito malori e stati d’ansia, tanto da dover ricorrere ai soccorsi. L’Eav ha avviato un’indagine interna per risalire alle cause del guasto. Dalle prime risultanze il fumo sarebbe stato generato da un compressore rotto.-radiomarte-


L’avvocato Claudio Falleti, rappresentante per l’Italia dell’Organizzazione Mondiale degli Avvocati e legale delle famiglie di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino, i napoletani scomparsi qualche anno fa in Messico, ha reso noto che la persona accusata di tale sparizione è tornata in libertà. Josè Guadalupe Rodriguez Castillo, alias “el Quince”, fu arrestato nel luglio del 2018. “La fonte è certa, – ha spiegato Falleti all’Ansa – così come lo sono i giornali messicani i quali riferiscono anche che il Quince e i suoi uomini si sono resi responsabili di un’imboscata ai danni di 40 poliziotti, lo scorso 15 ottobre.-radiomarte-

mercoledì 12 febbraio 2020

solo-calcio

Secondo “Tuttosport” Adl avrebbe deciso di confermare anche per il prossimo anno l’attuale tecnico del Napoli, Rino Gattuso. Al di là degli eventuali successi o insuccessi dello stesso. Anche se non si dovesse raggiungere la qualificazione in Champions League. Certamente una vittoria alternativa, come la conquista della Coppa Italia, farebbe aumentare la stima che il Presidente Aurelio De Laurentiis, ha del suo tecnico. Sebbene vincere un trofeo, quest’anno, per il Napoli, risulti essere molto difficile.

Secondo Rino Gattuso, tecnico del Napoli, per battere o comunque per impensierire l’Inter, nella sfida di stasera, valida come semifinale d’andata di Coppa Italia, il Napoli, deve ricordarsi di come ha battuto in modo chiaro Liverpool Juventus e Lazio. Ossia, far tornare in se, quei valori tecnici che sono emersi in quelle due partite. Ricordiamo anche il pareggio in Inghilterra, per 1-1 contro i Reds.

“Ricordatevi le partite che avete vinto contro Liverpool, Lazio e Juventus, e ricordatevi pure come avete messo in difficoltà l’Inter in campionato”. Queste le parole di “Ringhio” Gattuso riportate dal quotidiano “Tuttosport”

V. D’Amico, ex-gloria della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva, facendo i complimenti alla sua ex-squadra di un tempo, tessendole le lodi.

Ecco quanto evidenziato:

SULLA LAZIO: “Per me è una grossa sorpresa, a inizio stagione l’avevo pronosticata quarta. Sta andando oltre perché è ad un punto da due corazzate come Juventus e Inter. E’ sintomo di una stagione brillante, sono contentissimo”.
SULL’ASPETTO PSICOLOGICO: “La Lazio non è assolutamente partita per vincere il campionato, quindi non ha lo stress di Juventus e Inter. I ragazzi di Inzaghi vivono alla giornata e probabilmente hanno capito che ci sono delle buone possibilità. Sognare non costa niente”.
SULLO SCONTO DIRETTO CONTRO L’INTER: “Tutte le partite sono decisive a questo punto, sono tutte finali, ma contro l’Inter i punti valgono doppio”.
SUL SEGRETO DELLA LAZIO: “Inzaghi riesce a gestire il gruppo nel migliore dei modi. Lo spogliatoio è sanissimo, tutti i nuovi arrivati si sono inseriti molto bene”.
SUL CENTROCAMPO DELLA LAZIO: “E’ una bella lotta con le linee mediane di Juventus e Inter. Leiva, Luis Alberto e Milinkovic-Savic sono tra i primissimi in Italia ma non me la sento di dire che siano migliori dei centrocampisti delle altre concorrenti”.
SUL PUNTO DEBOLE DELLA LAZIO: “La rosa corta, ma è anche vero che la squadra non ha altri impegni oltre al campionato e alla Coppa Italia. Spero che nessuno dei titolari prenda un raffreddore…”.


Bruno Majorano, noto giornalista de “Il Mattino” ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni a Radio Sportiva, sull’incontro avvenuto fra il Pres. del Napoli, Aurelio De Laurentiis e Gravina, riguardo presunti errori arbitrali ai danni della squadra campana.
SULLA LO SFOGO DI DE LAURENTIIS SU GRAVINA: "Si parla di una situazione delicata in cui si fa riferimento ai tanti torti arbitrali subiti dal Napoli in questa stagione, tra tutti cito quello nel finale di gara contro l'Atalanta".

SU QUANTO HANNO INFLUITO GLI ERRORI ARBITRALI NELLE GARE DEL NAPOLI: "Contro il Lecce poco perché la squadra di Gattuso non aveva certo fatto un partitone, contro l'Atalanta hanno inciso".

ANCORA SUL CONFRONTO DE LAURENTIIS-GRAVINA: "Si sono sentiti e De Laurentiis ha fatto sentire la sua voce, come è giusto che sia. Fa parte del ruolo che deve ricoprire un presidente che pretende rispetto per la sua squadra".

SULLA GARA DI COPPA ITALIA DEL NAPOLI CONTRO L'INTER: "Gattuso schiererà sicuramente in campo la squadra migliore, può essere una gara spartiacque. Mi aspetto Callejon dal 1', potrebbe tornare anche Elmas. In attacco se la giocano Milik e Mertens".

Secondo Emanuele Calaiò, ex-calciatore, anche o forse soprattutto del Napoli, il rigore non concesso dall’arbitro Giua, ha compromesso le sorti della partita Napoli-Lecce. Concedendolo, molto probabilmente, gli azzurri non avrebbero perso. Dichiarazioni rese a Radio Kiss Kiss ed estrapolate da “Napolimagazine.com”. Eccole:“Il Napoli grazie a quel rigore non dato ha perso una partita. Spesso le partite si decidono attraverso degli episodi e con quel rigore il Napoli avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. C’è un dispiacere da parte del giocatore in quel momento. Bisogna dire che gli arbitri in questa settimana non hanno avuto vita facile e mi ha stupito molto che Giua non sia andato al Var a rivederlo. La sconfitta con il Lecce può senza dubbio indebolire mentalmente una squadra che cerca a tutti i costi la vittoria. Montervino? Era un leader nello spogliatoio. All’epoca eravamo un gruppo importante. C’era attaccamento alla maglia e tutti remavano nella stessa direzione, per un solo obiettivo. Sudavamo la maglia e ci meritavamo lo stipendio che guadagnavamo. Quello che manca un po’ adesso ai calciatori del Napoli”.


Ex di Juventus, Napoli e non solo, Gianluca Luppi ha affrontato le tematiche del nostro campionato in esclusiva:

Sulla Juve: "Sul piano del gioco l'impatto di Sarri appare negativo, su quello dei risultati niente da dire. Sono stati i singoli a tenere in piedi la Juventus. Allegri? Fa parte del gioco prendere le critiche quando le cose non vanno. Sarri è stato scelto per il bel gioco, sono i singoli che in questo momento stanno rendendo. Guardiola? Diamo a Sarri il tempo di lavorare, oppure di avere giocatori a lui più funzionali. Ci deve essere continuità fra tecnico e società. La perdita di Chiellini si è fatta sentire, De Ligt è giovane, Rugani si perde, Demiral si è infortunato. Serve un po' di equilibrio in difesa".

Sul Napoli: "Koulibaly? Non so spiegarmi l'involuzione di un grandissimo difensore. Può avere avuto un'annata un po' storta. Con l'Inter il Napoli può avere chances se sarà quello visto con la Juve".

Sulla lotta al vertice: "Nella lotta scudetto metto ancora avanti la Juve perché è abituata a vincere, anche se Inter e Lazio stanno andando forte. I biancocelesti sono più continui e non hanno le coppe, potrebbe essere la sorpresa fra i due litiganti".-radiosportiva-

martedì 11 febbraio 2020

solo calcio

Il Pesidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha caricato l’ambiente in vista della sfida del 24mo turno di campionato, che vedrà opposte Cagliari-Napoli. Ecco le dichiarazioni estrapolate da Sky: “La fortuna non ci sta aiutando, anche nella gara col Genoa persa, nel giro di un’ora si sono fatti male tre giocatori: Oliva, Faragò e Cacciatore. E in sei anni non avevo mai visto una cosa del genere. Siamo in un momento di difficoltà ma gli uomini si vedono in questi momenti. Siamo molte squadre in pochi punti, possiamo ribaltare la situazione anche grazie al supporto dei tifosi che domenica prossima ci devono dare una mano contro il Napoli. Sono sicuro che ci riprenderemo”

Antonio Cabrini, ex-terzino, campione del mondo, e icona della Juventus che fu, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva, riguardanti la squadra bianconera, parlando del momento opaco della stessa.
Ecco quanto evidenziato:
SU DYBALA: “Uno come Dybala non lo lascerei mai fuori, poi non si può pretendere che l’argentino ricopra un ruolo non adatto alle sue caratteristiche. E’ un fantasista, può fare la seconda punta ma non è il suo ruolo”.
SULLA JUVENTUS: “Sto vedendo una squadra con il freno a mano tirato, non è fluida come quella vista in passato. Allegri è stato prima accusato, poi rivalutato. Credo sia riduttivo dire che il problema essersi disabituati a sgomitare con altre squadre. Il rischio è i problemi si trascinino anche in Champions, dove non puoi sbagliare niente da qua in avanti se vuoi arrivare in fondo”.
SULLE RISORSE DELLA JUVENTUS: “Le risorse per evitare un cortocircuito ci sono, Sarri ha a disposizione due squadre. Il tecnico ha trovato una problematica di gioco che sperava di risolvere in pochissimo tempo, neanche lui si aspettava questa situazione”.

L’ex-arbitro Bergonzi ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva, in merito agli arbitraggi in generale, e in particolare a quello relativo a Napoli-Lecce. Ecco quanto evidenziato: “Giusto dire anche che Mariani ha arbitrato bene Fiorentina-Atalanta, che Torino-Samp è stata diretta bene da Valeri, che Maresca è stato ottimo al suo primo Derby di Milano.
Ci sono differenze tra gli episodi di Parma-Lazio e Napoli-Lecce. Al San Paolo è evidente che Giua dica ‘ho visto io’, ma come puoi vedere tu? Puoi aver intuito che Milik accentua ma non che c’è stato un contatto netto. E’ un chiaro ed evidente errore, credo che il Var lo abbia chiamato. Ci deve lavorare Rizzoli, non bisogna essere presuntuosi soprattutto se hai poca esperienza, vai al monitor, ascolta il Var e poi decidi. Nell’altro caso, quello del Tardini, se l’errore di Giacomelli in Napoli-Atalanta fu quello di non fischiare nulla, ieri Di Bello in Parma-Lazio ha fischiato fallo in attacco: per me ha sbagliato perché è superiore la trattenuta del difensore ma ha preso posizione, in questo caso il Var non può intervenire”.


L’ex-giocatore del Bologna e del Genoa, Adailton, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la sua ex-squadra ossia quella emiliana e riguardanti anche il Verona (compagine dove in passato lo stesso Adailton ha militato). Dichiarazioni rese a Radio Sportiva. Ecco quanto evidenziato: “Juric cura tantissimo l’aspetto tattico e la forza di aggredire, il punto di forza dell’Hellas è il pressing come si è visto sul primo gol contro la Juventus. Mi ha stupito la continuità di Amrabat, impressionante per un giocatore che era poco conosciuto. Credo che il Bologna possa andare in Europa League, sapevo che era l’ambizione sin dall’estate dopo l’arrivo di Mihajlovic, sono convinto che l’assenza di Sinisa abbia un po’ penalizzato il percorso ma la squadra ha grandi valori”.

Bruno Longhi ex-telecronista di Mediaset e attuale commentatore sportivo ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il Napoli, la Juventus, la Roma, il Brescia e il Milan.

Dichiarazioni rese a Radio Sportiva.

Ecco quanto evidenziato:

SULLA JUVENTUS – “Il confronto è doveroso sempre, è chiaro che se vedi insieme Sarri e Agnelli dopo una sconfitta pensi che si stia cercando la medicina per una malattia, ma non c’è nulla di male. I centrocampisti della Juventus sono forti tutti, il centrocampo ideale secondo me dovrebbe essere con Khedira, che però è infortunato, Pjanic e poi Matuidi, che non ha grossa tecnica ma è fondamentale tatticamente. Alla Juve ci sono troppi campioni e inevitabilmente qualcuno finisce per pagare, come in questo momento Bernardeschi: era partito col vento in poppa poi si è arenato. Non so se gli manca personalità, ma ha dimostrato di essere un patrimonio del nostro calcio. La Juventus è forte, non ha bisogno di prendere chissà chi a gennaio. Punta a tutte le competizioni, i tifosi ambiscono a vincere la Champions League ma la lotta è aperta a diverse squadre quindi la certezza di poterla vincere non esiste. Lo scorso anno la Juventus aveva 9 punti in più, guarda caso le tre sconfitte di quest’anno. A Verona la Juve ha sbagliato le distanze e faceva fatica a contenere le sovrapposizioni: non so se è imborghesimento o il fatto di dover giocare con tre attaccanti “

SUL NAPOLI – “Ancelotti sembrava diventato l’incapace del calcio mondiale, poi è andato all’Everton, ha preso la squadra terzultima e adesso è vicino all’Europa League. Gattuso ha ereditato un clima particolarissimo e non è facile venirne fuori. Il Napoli non ha fatto una grandissima campagna acquisti invernale, poi è una squadra malata: rientrano Koulibaly e Maksimovic e anche loro incappano in giornate disgraziate. Il fallo da rigore su Milik c’è stato anche se lui ha fatto il tuffetto, al VAR lo avresti visto tranquillamente”


SULLA ROMA – “Gli infortuni per la Roma pesano, poi sono venute fuori anche delle carenze perchè il ko col Sassuolo ha evidenziato dei limiti per una squadra che ambisce alla Champions League”

SUL BRESCIA – “Le possibilità di salvarsi per il Brescia ci sono così come per le altre rivali: la squadra si è sempre espressa su buoni livelli ma è stata un po’ sfortunata”


SUL MILAN – “Il Milan ha giocato un primo tempo splendido e deve ripartire da lì. Da quando è arrivato Ibra ha perso solo il derby, quindi le valutazioni non devono essere fatte su tutto il campionato ma solo da quando è arrivato lui, e i tifosi possono essere ottimisti”

lunedì 10 febbraio 2020

non solo calcio

Il Napoli, nella gara di ieri contro il Lecce, crede di aver subito, un grave torto da parte dell'arbitro Giua, che non è andato a rivedere un'azione dubbia in area di rigore, dove Milik è stato atterrato chiaramente. Il polacco, è stato poi ammonito per simulazione. L'arbitro non è andato a rivedere al Var il tutto, fidandosi esclusivamente su quanto aveva visto lui in prima persona, senza l'ausilio della tecnologia. Cristiano Giuntoli, ds del Napoli, è intervenuto un pò arrabbiato ai microfoni di Sky per protestare in modo deciso contro la direzione di gara dell’arbitro Giua. Ecco quanto evidenziato: “In campo il tocco su Milik si è visto nettamente, l’arbitro ha evidenziato il fatto che abbia accentuato il contatto. Ciò che chiediamo, visto che c’è il Var, è di andare a rivedere. Non possiamo accettare che non sia andato a rivedere l’azione. Cosa ci ha detto? L’arbitro è convinto che Milik si sia buttato. Il fatto che il collega al Var abbia evidenziato che ci fosse un tocco, e credo lo abbia fatto visto che il gioco è stato fermo per qualche minuto, doveva però portarlo ad andare a rivedere l’azione. Inaccettabile non lo abbia fatto, abbiamo subito tanti episodi del genere quest’anno, come con l’Atalanta”.



Maurizio Biscardi, giornaliasta, e figlio del compianto Aldo Biscardi ha rilasciato alcune dichiarazioni a RadioSportiva commentando cosi  il clamoroso 2-1 con cui l'Hellas Verona ha battuto la Juventus.

SULL'ATTEGGIAMENTO DEL VERONA: "Non poteva accontentarsi, perdendo di vigore fisico si sarebbe fatto sopraffare dalla Juventus. Ha giocato mercoledì, doveva essere la squadra più stanca nella ripresa ma nel finale di gara è quella che ha cercato di più la vittoria".

SUL RIGORE: "La mano di Bonucci è larga. Il secondo tempo la Juventus lo ha giocato meglio del primo, è tutto dire. Il Verona ha meritato la vittoria, i bianconeri hanno giocato solo a sprazzi".

SUI MIGLIORI NEL VERONA: "Mi è piaciuto molto Kumbulla, ha giocato con grande ordine. Metto anche Amrabat, impreciso solo in alcuni tocchi".

SUI MIGLIORI NELLA JUVENTUS: "Tranne Ronaldo, che ha fatto il suo solito guizzo, non c'è nessuno che abbia fatto qualcosa più del normale. Ho visto pochissimo dal punto di vista del gioco corale".

SUL VERONA DA EUROPA: "Può lottare per entrarci anche se non vince la partita di stasera. E' una delle poche squadre italiane che vediamo veramente giocare bene, sia da un punto di vista stilistico che nella sostanza".

SULLO STATO DI FORMA DEL VERONA: "Il Verona ha una spettacolare forma fisica, nel primo tempo arrivava sempre per primo sul pallone. Nella ripresa ha continuato a reggere con un ritmo impressionante".



Stefano Pioli, allenatore del Milan, è molto seccato, per la sconfitta patita dal suo Milan, nel derby, anche perchè nel primo tempo, la compagine rossonera, stava vincendo per 2-0. E subire 4 reti nella ripresa, non è il massimo della vita. Calcisticamente parlando. Ecco quanto evidenziato: "Sono arrabbiato coi miei giocatori, abbiamo fatto una delle migliori prestazioni ma sono state troppe le nostre disattenzioni sui primi due gol, serviva più attenzione. Abbiamo giocato bene, anche il doppio vantaggio nel primo tempo è stato forse poco. Poi ci sono stati due episodi in cui dovevamo fare meglio e stare più attenti, perché poi le partite cambiano anche sotto il punto di vista mentale. Serviva più attenzione, abbiamo messo sotto un avversario che aveva 19 punti in più ma non si è visto, è stato un peccato perché così si penalizza una prestazione importante".



"Difficile spiegare questo derby."Questo il sunto del discorso che Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato in confernza stampa. E' molto deluso ed amareggiato lo svedese, per la sconfitta un pò bizzarra, patita dal Milan. Che alla fine della prima frazione di gioco vinceva per 2-0, con una rete siglata proprio dal bomber svedese.
   "Il primo tempo è stato quasi perfetto, il secondo tutto il contrario. Ci siamo detti di stare attenti ai primi quindici minuti della ripresa, abbiamo preso invece due gol e poi è andato tutto contro. Abbiamo preso il primo gol e da lì abbiamo perso fiducia - spiega l'attaccante - e abbiamo giocato senza crederci. Non abbiamo fatto più pressing. Dopo il 2-2 è caduto tutto. Ovviamente quando perdi è difficile, poi soprattutto in un derby così. Serve esperienza in queste partite, quando vinci 2-0 devi saperla gestire. Inter? Nel secondo tempo hanno dimostrato perché sono al secondo posto''.


Dopo sei stagioni e una cavalcata dalla Serie C fino alla A, riconquistata dopo 49 anni, Leonardo Semplici non è più l'allenatore della Spal. La società ferrarese ha ufficializzato la notizia - già nell'aria da ieri, dopo la sconfitta col Sassuolo. In giornata dovrebbe essere annunciato anche l'ingaggio di Gigi Di Biagio, ex selezionatore dell'Under 21 azzurra, che è già a Ferrara e oggi dirigerà il primo allenamento-ansa-

(ANSA)  "C'e' un nuovo re in città": Romelu Lukaku festeggia cosi', con un tweet nella notte, la vittoria in rimonta nel derby della sua Inter, sulla quale ha messo la firma con il gol del 4-2 nei minuti finali. L'attaccante belga posta sul suo profilo social la foto dell'esultanza, la maglia tolta e fatta indossare alla bandierina, alzata come uno scettro (ANSA)..


Antonio Conte gongola dopo l'incredibile 4-2 in rimonta nel derby: "È stata una notte speciale - ha detto il tecnico nerazzurro - Nel primo tempo siamo andati in difficoltà come mai prima d'ora in stagione. C'era il rischio di prendere davvero un'imbarcata. Invece siamo stati bravi a ritrovare equilibrio e fiducia. Il merito va tutto a questi ragazzi, resistere ai colpi nei momenti di difficoltà significa prepararsi a qualcosa di importante. Scudetto? È prestissimo per parlarne, ma ora possiamo sognare".
Conte sa che il prossimo mese sarà decisivo nella corsa al titolo: "Questo periodo di 10 partite che ci aspetta sarà bello intenso, dopodiché potremo dire di più su quelle che sono le nostre chance e valutare se sono cambiate rispetto all'inizio del campionato. Comunque stiamo facendo cose egregie. I ragazzi hanno dimostrato grande forza e grandi attributi. Cosa ho detto all'intervallo? Non c'è stato bisogno di parlare tanto, io avevo delle responsabilità per quello che avevamo fatto, così come i ragazzi. Tutti uniti siamo usciti da una situazione difficile. Fare un secondo tempo del genere e segnare 4 gol al Milan non è da tutti".

Sull'approccio alla partita l'allenatore leccese ha ammesso qualche sbaglio: "Oggi abbiamo capito che dobbiamo usare la testa e non solo le gambe. Per esempio non serve attaccare sempre altissimo fin dai primi minuti. È una questione di testa, cuore e gambe, lo dico sempre ai ragazzi. Le gambe le metto sempre per ultime, ma comunque la condizione fisica in questo momento è molto buona".

Infine una battuta su Eriksen e il suo percorso di inserimento: "Penso che Young e Moses, per il loro ruolo, non hanno bisogno di tanto tempo per adattarsi. Gli esterni hanno meccanismi più automatici per le due fasi. Per i centrocampisti invece è più complicato, perché a loro chiedo dei lavori di posizionamento e di apertura che non sono facili da assimilare. Ho pensato di farlo partire dal 1' dietro a Lukaku, ma poi ho preferito Alexis perché ci servivano i due davanti. Comunque più passa il tempo più diventerà utile per noi".-mediaset-


ROMA – “Speriamo che l’Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza. Rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell’Oms. E astenersi dall’adottare misure eccessive”. Così, nel briefing online con i media, il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Geng Shuang Rispondeva ad una domanda su possibili incomprensioni tra Italia e Cina sulla chiusura dei voli diretti decisa da Roma.

Coronavirus. Italia unica in Europa a bloccare i voli per la Cina
In pratica, traducendo la prudenza del linguaggio della diplomazia, un vero e proprio rimprovero alla condotta del governo italiano. Che, dal 31 gennaio, ha interrotto tutti i collegamenti aerei con la Cina. Provvedimento che solo l’Italia ha adottato in Europa. E ribadito solo tre giorni fa dal ministro della Salute Roberto Speranza (“prima la salute, poi l’economia”).Raccogliendo tutta l’irritazione del governo cinese che ricorda come la misura sia in contrasto con le raccomandazioni dell’Oms. Un blocco aereo ingiustificato, se non da una risposta emotiva e irrazionale alla paura dell’epidemia. Una risposta che, vista dalla Cina, sembra minare la fiducia negli sforzi compiuti da Pechino per circoscrivere il contagio. E del resto, anche se la stessa Oms invita a non lanciarsi in facili entusiasmi, il numero di infezioni rilevate quotidianamente nel Paese si sta stabilizzando.

“La Cina fa di più di quanto chiede l’Oms”
“Dopo lo scoppio dell’epidemia, la Cina ha adottato le misure di prevenzione e controllo più complete e rigorose. Molte delle quali superano di gran lunga le raccomandazioni dell’Oms e ciò che il Regolamento sanitario internazionale ha richiesto”, ha aggiunto Geng. L’Organizzazione mondiale della sanità “ha ripetutamente affermato che non raccomanda di imporre restrizioni sui viaggi e sul commercio alla Cina”.

Inoltre, ha aggiunto Geng, “abbiamo anche visto che in questi giorni molti personaggi politici e amici di ogni estrazione sociale in Italia hanno espresso il loro sostegno agli sforzi della Cina contro l’epidemia. Che continuerà a rafforzare la sua cooperazione con l’Oms e altri Paesi, tra cui l’Italia, in modo aperto e trasparente per affrontare congiuntamente l’epidemia. E salvaguardare la sicurezza sanitaria regionale e globale”. (fonte Ansa)


ROMA – La serata finale del Festival di Sanremo, che ha incoronato vincitore Diodato, è stata seguita in media ieri su Rai1 da 11 milioni 476mila spettatori. Con il 60.6% di share. L’anno scorso l’ultima serata del festival aveva raccolto in media 10 milioni 622mila telespettatori pari al 56.5%.

La raccolta pubblicitaria dell’intera kermesse televisiva ha portato 37 milioni (6 in più dell’anno scorso, +10 rispetto al 2018). Considerando costi grosso modo in linea con l’anno scorso, e cioè 17 milioni di euro, Sanremo ha consentito alla Rai un ricavo secco di 20 milioni.La prima parte della serata finale (dalle 21.32 alle 23.52) ha fatto segnare 13 milioni 638mila telespettatori con il 56.8%. La seconda (23.57-1.59) 8 milioni 969mila con il 68.8%. Nel 2019 la prima parte dell’ultima serata di Sanremo aveva raccolto 12 milioni 129mila spettatori con il 53.1%. La seconda 8 milioni 394mila con il 65.2%. Con il 60.6% la finale di Sanremo centra il miglior risultato in termini di share dal 2002, quando l’ultima serata del Festival, condotto da Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere, raccolse il 62.66%.

Ricavi pubblicitari da record per Sanremo 2020: “Abbiamo raggiunto 37 milioni 7mila euro”, annuncia il presidente di Rai Pubblicità, Antonio Marano, in conferenza stampa a Sanremo. Ricordando che nel 2017 e 2018 i ricavi toccarono i 27,7 milioni e l’anno scorso 31 milioni 347mila euro.

Sanremo 2020 ha raccolto complessivamente una media del 54.94%. “Che è il record del millennio: dobbiamo tornare al 1999 per avere un dato superiore”. Lo annuncia in conferenza stampa il direttore di Rai1 Stefano Coletta. “Nella seconda parte – aggiunge – il festival ha avuto nella serata finale più di 7 milioni all’ascolto”. Record assoluto sul pubblico dei giovanissimi, “con oltre il 61% sul target 15-24 anni, non accadeva dal 1998”. E ottimi riscontri sui laureati, “che hanno apprezzato – dice Coletta – questo grande family show, che ha saputo raccontare con grande autenticità le grandi e piccole cose, anche la nostra quotidianità. Come hanno dimostrato i dialoghi tra Amadeus e Fiorello”. (fonte Ansa)

MILANO  –  Traffico in tilt e mezzi pubblici bloccati in centro a Milano la mattina di lunedì 10 febbraio per uno scontro tra un tram e un’auto in via Torino, a pochi metri da piazza Duomo. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 8 all’altezza di piazza San Giorgio.

Nello scontro tra un’auto e il tram sono rimasti leggermente feriti un bambino e sua madre, di 10 e 43 anni, che erano in macchina. Nessun ferito, invece, a bordo del tram. Il traffico nella centralissima strada per auto e tram è rimasto bloccato. Atm, l’azienda del trasporto pubblico milanese, ha comunicato deviazioni per le linee tranviarie 2, 3 e 14. Quest’ultimo in particolare, ha accumulato ritardi che hanno suscitato proteste tra i viaggiatori.Il tram 2 devia tra Orefici e Colombo, il tram 3 verso piazza Duomo devia da San Gottardo a Duomo e in direzione Gratosoglio devia da Duomo a 24 Maggio e infine il tram 14 devia tra Orefici e Coni Zugna. (Fonte: Ansa)
ANSA- La Lazio vince 1-0 al 'Tardini' contro il Parma nel match di oggi della 23/a giornata di serie A. A decidere la sfida è una rete nel primo tempo di Caicedo. Con questo successo la squadra di Simone Inzaghi sale a 53 punti in classifica e quindi a -1 dalla Juventus capolista. Il Parma, che reclama per l'arbitraggio, rimane a quota 32. (ANSA).

L'Inter vince 4-2 il derby contro il Milan e si prende il primato in Serie A con una incredibile rimonta. Primo tempo dominato dai rossoneri che, dopo un palo di Calhanoglu, vanno all'intervallo avanti di due gol con Rebic e Ibrahimovic. Nella ripresa l'Inter firma l'impresa: Brozovic e Vecino pareggiano i conti nel giro di due minuti (51' e 53'), poi De Vrij incorna la rete del sorpasso al 70'. Nel finale anche Lukaku mette la firma di testa.Esistesse un modo migliore per tornare in vetta al campionato, non ditelo ai tifosi dell'Inter. La squadra di Conte, irriconoscibile per un tempo e straripante nell'altro, si è presa in un colpo solo derby e primato in classifica (condiviso con la Juve) nella maniera più emozionante possibile, cadendo nel baratro delle stalle al firmamento delle stelle. Il 4-2 finale fotografa l'andamento di una partita dai due volti, comandata e chiusa sullo 0-2 dal Milan nel primo tempo, sulle ali di Ibrahimovic, e dominata dall'Inter nella ripresa con quattro gol a dare un chiaro segnale a Juventus e Lazio. La vendetta perfetta di quel marzo 2004 quando fu il Milan a rimontare nella ripresa uno 0-2 all'intervallo.

Eppure a San Siro si è visto davvero di tutto, uno spettacolo incredibile prima sugli spalti e poi in campo. Nella serata del ritorno di Ibrahimovic in un palcoscenico ben noto allo svedese, sotto quella Nord che prima lo ha amato e poi odiato, lo svedese non ha tradito le attese e per tutto il primo tempo è stato il Milan a fare la partita, con convinzione, tecnica e personalità. Un po' a sorpresa, quasi sorprendente quanto l'arrendevolezza e le poche idee dell'Inter di Conte chiamata ad approfittare dello scivolone della Juventus e a rispondere al successo della Lazio. Nel primo tempo però sono stati i rossoneri a dominare la scena, macinando occasioni (potenziali, spesso ribattute) e sfiorando il gol già al 9' con un palo di Calhanoglu. Le uniche chances per l'Inter sono arrivate con Vecino e Godin, ma prima dell'intervallo Ibrahimovic ha sigillato la sua supremazia regalando a Rebic il gol da due passi per lo 0-1, saltando in testa a Godin, e firmando in prima persona il raddoppio, approfittando degli interventi imprecisi di Padelli.

Nella ripresa, proprio come nel 2004 a colori invertiti, è cambiato tutto. Nonostante un approccio positivo del Milan nei primi minuti, già al 51' è arrivato l'episodio che ha fatto saltare il banco, smascherando i ragazzi di Pioli e ridando a quelli di Conte un coraggio incredibile: un gran gol di destro al volo di Brozovic per l'1-2. Da lì in poi il Milan è scomparso dal campo, smarrito e raggiunto già due minuti più tardi dal rimorchio vincente di Vecino dopo uno scatto al limite del fuorigioco in profondità di Sanchez. Per la rete del sorpasso si è atteso poi fino al 70' quando prima Lukaku si è fatto deviare da Kjaer il destro a botta sicura, poi dal corner è arrivata l'incornata vincente di De Vrij.

Nel finale spazio per un incredibile incrocio dei pali su punizione di Eriksen da distanza siderale e al palo di Ibrahimovic al 90', di testa sovrastando Skriniar nell'unico spunto dello svedese nella ripresa. In pieno recupero poi Lukaku ha autografato la sfida per il 4-2 finale. Per l'Inter quarto derby consecutivo vinto, come non accadeva dal 1983.

LE PAGELLE

Ibrahimovic 7 - Mette una grande firma da uomo più atteso e sotto i suoi ex tifosi. Il suo lo fa, assist volando in cielo e gol. Si spegne come tutta la squadra nella ripresa, ma probabilmente è il meno responsabile del crollo rossonero.

Vecino 7,5 - Mantiene fede al suo ruolo da uomo derby mettendo lo zampino per la terza volta nei suoi ultimi quattro incroci contro il Milan. Pareggia la partita con un rimorchio, ma anche nel primo tempo era stato l'unico a dare segni di vita.

De Vrij 7 - A proposito di uomo-derby, l'olandese torna a segnare in Serie A proprio contro il Milan, come l'ultimo gol nella scorsa stagione. Nel primo tempo fatica a tenere, poi però mette un autografo gigante sulla rimonta.

Padelli 4,5 - Nei due gol subiti ci mette del suo: sbaglia l'intervento con Rebic; non è irresistibile su Ibrahimovic. Senza la rimonta dei compagni avrebbe passato una brutta settimana.

Rebic 6,5 - Primo tempo straripante, poi sparisce nella ripresa. La media è comunque più che sufficiente visto che per un tempo ha messo in grande difficoltà l'Inter.

Kessie 5 - Nel primo tempo con il Milan in controllo fa bene i movimenti, ma sbaglia tecnicamente. Nella ripresa è spazzato via in mezzo al campo.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 4-2
Inter (3-5-2): Padelli 4,5; Godin 5,5, De Vrij 7, Skriniar 5,5; Candreva 6 (34' st Moses 6), Vecino 7,5, Brozovic 6,5, Barella 6, Young 5,5 (50' st Biraghi sv); Sanchez 6 (26' st Eriksen 6), Lukaku 6,5. A disp.: Handanovic, Stankovic, Ranocchia, D'Ambrosio, Asamoah, Sensi, Borja Valero, Agoumé, Esposito. All.: Conte 6.
Milan (4-4-1-1): G. Donnarumma 5,5; Conti 5, Kjaer 5,5, Romagnoli 5,5, Hernandez 6; Castillejo 6 (34' st Leao sv), Kessie 5 (36' st Paquetà 5,5), Bennacer 5,5, Rebic 6,5 (38' st Bonaventura sv); Calhanoglu 5,5; Ibrahimovic 7. A disp.: A. Donnarumma, Begovic, Gabbia, Calabria, Musacchio, Laxalt, Saelemaekers, Biglia, Brescianini. All.: Pioli 5,5.
Arbitro: Maresca
Marcatori: 40' Rebic (M), 46' Ibrahimovic (M), 6' st Brozovic (I), 8' st Vecino (I), 25' st De Vrij (I), 48' st Lukaku (I)
Ammoniti: Vecino, Barella, Skriniar, Lukaku (I); Kessie, Conti (M)
Espulsi: nessuno mediaset

domenica 9 febbraio 2020

Non solo calcio

Inaspettata sconfitta della Juventus di Sarri che, al Bentegodi, si lascia rincorrere, acciuffare e superare dal Verona di Ivan Juric. Bianconeri che, dopo aver colpito due pali nel primo tempo e chiuso sullo 0-0 all'intervallo, hanno trovato il gol del vantaggio con un azione personale di Cristiano Ronaldo. Verona che, solido e galvanizzato dal pubblico, ha spinto sull'acceleratore trovando il pareggio al 76' con il neo acquisto Borini. Poi la rimonta con Pazzini, abile a sfruttare il rigore concesso ai clivensi per il tocco di mano di Bonucci in piena area di rigore. Festa grande in casa Verona, per Sarri invece più di un grattacapo. -tuttonapoli.net-


Missione continuità. Il Napoli ha l'occasione di portare a quattro le vittorie di fila, ospitando il Lecce in un San Paolo che presenterà quasi 50mila spettatori a dimostrazione di un entusiasmo ed una fiducia ritrovata intorno alla squadra. Gli azzurri devono confermare l'inversione del trend anche a Fuorigrotta, dove quest'anno hanno avuto i più evidenti problemi di equilibrio, per sfruttare un altro turno in cui molte delle squadre che precedono sono attese da match molto complessi. Non a caso il Napoli battendo il Lecce troverebbe la seconda vittoria interna di fila in campionato che manca dall'inizio della stagione (superando Brescia e Verona)

La squadra di Gattuso però non dovrà sottovalutare il Lecce di Liverani, recentemente premiato con la panchina d'argento, reduce dalla goleada al Torino e più in generale da un calcio propositivo, giocando bene anche dal basso col portiere. Una filosofia di gioco che, nonostante i limiti tecnici, permette alla squadra di avere al momento tre punti di margine sulla terzultima grazie ad ottime partite anche con le big. La squadra di Liverani infatti è tra le poche ad aver fermato sul pareggio sia la Juventus che l'Inter.

PRECEDENTI - Sorridono naturalmente al Napoli: gli azzurri hanno vinto cinque delle ultime sette sfide contro il Lecce in Serie A e le ultime tre consecutivamente. Delle 10 trasferte giocate sul campo del Napoli, il Lecce ne ha vinta soltanto una e risale al marzo del ’98, segnando quattro reti in quel match ad un Napoli disastrato: quella gara è anche il record di gol esterni della storia dei pugliesi. Il Napoli, inoltre, è imbattuto da 25 gare casalinghe contro le neo-promosse (solo vittorie nelle ultime 15 gare).

LE ULTIME SUL NAPOLI - Gattuso deve valutare la condizioni dei recuperati e l'infrasettimanale delicatissimo con l'Inter, ma in conferenza annuncia la presenza di Koulibaly, in coppia con uno tra Manolas e Maksimovic, con Di Lorenzo a destra e Hysaj che potrebbe far rifiatare Mario Rui. A centrocampo non è ancora al top Allan e quindi di nuovo Lobotka nel terzetto stavolta con Demme e Zielinski. In attacco Politano è favorito su un Callejon non brillante, così come Milik parte avanti rispetto al rientrante Mertens.

LE ULTIME SUL LECCE - Oltre a Gabriel, Farias e Tachtsidis, Liverani dovrebbe rinunciare anche a Babacar, Meccariello, Shakhov e Saponara che oggi non s'è allenato. Davanti al portiere Vigorito solita coppia Rossettini-Lucioni con Rispoli a destra e Donati a sinistra. A centrocampo, con i nuovi acquisti Deiola e Barak è favorito Petriccione sull'acciaccato Majer. In attacco Mancosu per supportare la coppia Falco-Lapadula.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Lobotka, Demme, Zielinski; Politano, Milik, Insigne. All. Gattuso
Ballottaggi: Koulibaly-Maksimovic 55%-45%, Hysaj-Mario Rui 60%-40%, Politano-Callejon 51%-49%, Milik-Mertens 55%-45%

LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Rispoli, Rossettini, Lucioni, Donati; Deiola, Petriccione, Barak; Mancosu; Falco, Lapadula. All. Liverani
Ballottaggi: Petriccione-Majer 55%-45%, Mancosu-Saponara 60%-40%

ARBITRO: Giua di Olbia (Galetto-Rocca, IV: Fourneau, VAR: Abisso, AVAR: Del Giovane)

Diretta Tv su Sky Sport e diretta radiofonica su Kiss Kiss Italia. Diretta testuale con ampio pre e post-partita su Tuttonapoli.net -Tuttonapoli.net-



Tra Dries Mertens e il Napoli c'è ancora parecchia distanza per quel che riguarda il rinnovo di contratto. L'attaccante belga il prossimo giugno vedrà scaduto il suo accordo con il club azzurro e già da tempo si sta ragionando su un prolungamento. Per La Gazzetta dello Sport, però, è difficile che si arrivi ad una intesa, pertanto l'ex PSV starebbe correndo veloce verso l'addio la prossima estate.

DETTAGLI - La Rosea fa sapere che da 'Ciro', come ormai lo chiamano affettuosamente tutti i napoletani, sarebbe arrivata una richiesta di 7,5 milioni di euro all'anno d'ingaggio per le prossime due stagione. Di fatto, quasi il doppio rispetto al salario attuale. Di par suo, però, De Laurentiis non avrebbe alcuna intenzione di accontentarlo e non vorrebbe spingersi oltre i 4 milioni annui - stesso stipendio di ora - più un altro milione di bonus per le prossime due stagioni. L'impressione - si legge - è che le strade si separeranno.-tuttonapoli.net-


Sono state appena annunciate le formazioni ufficiali di SPAL e Sassuolo, pronte a sfidarsi sul terreno di gioco del Mazza per il 23° turno di Serie A. Queste le scelte nel dettaglio di Semplici e De Zerbi, fischio d'inizio del match alle ore 12:30:

SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Bonifazi; Strefezza, Dabo, Missiroli, Castro, Reca; Di Francesco, Petagna. All.: Semplici.

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Romagna, Ferrari, Kyriakopoulos; Obiang, Locatelli; Berardi, Traorè, Boga; Caputo. All.: De Zerbi.-tuttonapoli.net-

Non c'è soltanto il Napoli sulle tracce di Marash Kumbulla. Stando a quanto riferito da Tuttosport, ieri sera al Bentegodi erano presenti emissari di Manchester City, Manchester United, Eintracht Francoforte e Borussia Dortmund. Tutti pazzi per il centrale classe 2000 dell'Hellas Verona, autore di una bella prestazione contro la Juventus.-tuttonapoli.net-


ROMA – Ora che è finito si può dire che il Festival di Sanremo 2020 è stato quello dei record di ascolti. Lo share della finale è stato il più alto dal 2002, quando a condurre c’era sua maestà Pippo Baudo, quando non esisteva il digitale terrestre e le piattaforme private (di alta qualità) non erano così diffuse come oggi.

Quindi onore al merito per Amadeus e Fiorello, che nella serata conclusiva hanno superato il 60% di share medio, con punte ben oltre il 70%. Numeri cha fanno gongolare la Rai, che prima della kermesse si preoccupava degli ascolti in chiave raccolta pubblicitaria. Numeri che saranno il prologo a un Amadeus bis nel 2021: il conduttore si è già mostrato possibilista, mentre Fiorello ha chiuso all’ipotesi, parlando di un improbabile appuntamento dal podologo. Sarà così o sarà l’ennesima strategia di marketing televisivo?La media share della serata finale della 70^ edizione del Festival di Sanremo è stata la più alta dal 2002 in poi. Ieri ha registrato il 60,6%, quell’anno la serata conclusiva del Sanremo condotto da Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere registrò il 62,66%.  E’ stato di 11 milioni 476mila spettatori e share del 60,6% l’ascolto medio della serata finale del 70^ Festival di Sanremo, in onda su Rai1. Lo scorso anno la media spettatori fu pari a 10 milioni 622mila e quella share 56,5%, quindi questa edizione si congeda con un risultato in crescita.

I numeri di prima e seconda parte.
Ieri la prima parte della serata finale del 70° Festival di Sanremo, in onda su Rai1 dalle 21.32 alle 23.52, è stata seguita da 13 milioni 638mila spettatori con share del 56,8%, con un incremento rispettivamente di 1 milione e 509mila e di 3,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

La seconda parte, in onda dalle 23.57 all’1.59 (la trasmissione è andata ben oltre ma è a quell’ora che si ferma la rilevazione Auditel), è stata seguita da 8 milioni 969mila spetatori con share ddel 68,8%, in crescita rispettivamente di 575mila spettatori e di ben 12,3 punti percentuali.

Picco di ascolto e picco di share.
Il picco di ascolto per numero spettatori nella serata finale del 70° Festival di Sanremo si è avuto alle 21.45 con 15 milioni 367mila quando c’è stato scambio di battute tra Amadeus e Fiorello in procinto di presentare in gara Irene Grandi. Il picco di share all’1.38 ed è stato pari al 76,8%. (Fonte Agi).

ROMA – E’ Diodato, con il brano Fai rumore, il vincitore del Festival di Sanremo 2020. Al secondo posto Francesco Gabbani, con Viceversa; al terzo i Pinguini Tattici Nucleari, con Ringo Starr. Ma anche in questa settantesima edizione c’è una piccola polemica (subito spenta dai protagonisti) sulla classifica finale: Gabbani ha vinto infatti al televoto (come Ultimo l’anno scorso), ma il verdetto del pubblico è stato ribaltato da sala stampa e giuria d’onore.

Festival di Sanremo 2020: classifica finale dietro Diodato.
Questa la classifica generale dal 4/o al 23/o posto. 4) Le Vibrazioni 5) Piero Pelù 6) Tosca 7) Elodie 8) Achille Lauro 9) Irene Grandi 10) Rancore 11) Raphael Gualazzi 12) Levante 13) Anastasio 14) Alberto Urso 15) Marco Masini 16) Paolo Jannacci 17) Rita Pavone 18) Michele Zarrillo 19) Enrico Nigiotti 20) Giordana Angi 21) Elettra Lamborghini 22) Junior Cally 23) Riki
Diodato si aggiudica con il brano Fai rumore il Premio della Critica intitolato a Mia Martini, per la sezione Campioni. Diodato ha conquistato 46 voti su 142 per il premio dedicato a Mimì. Ventisette voti per Tosca, 17 per Rancore. Centoquarantadue i voti validi. Diodato si aggiudica anche con il brano Fai rumore il Premio della Sala Stampa Radio, Tv e Web Lucio Dalla, per la sezione Campioni. Il cantautore si è affermato con 25 voti. Al secondo posto Francesco Gabbani con 15 voti, al terzo Pinguini Tattici Nucleari con 13.

E’ Rancore per il brano Eden a vincere il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, assegnato dalla Giuria degli esperti.

E’ Tosca per il brano Ho amato tutto, a vincere il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale, assegnato dall’Orchestra del Festival.

Il brano Viceversa di Francesco Gabbani si aggiudica il premio TIMMUSIC, attribuito al brano in concorso più ascoltato in streaming sulla piattaforma TIM dedicata alla musica digitale.

Le vecchie regole.
Nell’edizione del 2019, andata in onda su Rai1 tra il 5 e il 9 febbraio, erano previsti quattro sistemi di votazione: il televoto del pubblico (via telefono fisso o mobile), il voto della giuria demoscopica (un campione statisticamente rappresentativo di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica), quello dei membri della sala stampa (i giornalisti accreditati per l’edizione in questione del Festival) e quello della giuria degli esperti (personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura).

Durante le prime tre serate – 5, 6 e 7 febbraio 2019 – hanno potuto votare il pubblico con il televoto, la sala stampa e la giuria demoscopica. Il voto del pubblico pesava per il 40 per cento e quello delle altre due categorie il 30 per cento ciascuna. Al termine della terza serata è poi stata stilata la classifica delle 24 canzoni interpretate dagli artisti in gara.

L’8 febbraio, quando ci sono stati i duetti tra l’artista in gara e un artista “ospite”, hanno potuto votare il pubblico, la sala stampa e la giuria degli esperti, al posto della giuria demoscopica. Il peso del televoto in questa occasione era stato aumentato al 50 per cento, alla sala stampa era restato il 30 per cento e agli esperti il 20 per cento.

Dopo questa serata la classifica è stata nuovamente aggiornata, facendo una media tra le percentuali di voto ottenute durante la serata dei duetti e quella delle serate precedenti.



Il giorno della finale, tenutasi il 9 febbraio, avevano potuto votare di nuovo il pubblico (50 per cento), la sala stampa (30 per cento) e gli esperti (20 per cento), e di nuovo la classifica generale era stata aggiornata, facendo una media con i voti delle precedenti serate. A questo punto le prime tre canzoni della classifica sono state messe in competizione tra loro (ed erano appunto quelle di Ultimo, de Il Volo e di Mahmood) in un’ultima votazione.

Anche in questa, il televoto ha pesato per il 50 per cento, il voto della sala stampa il 30 per cento e quello della giuria degli esperti il 20 per cento. Come anticipato, grazie al voto in particolare della sala stampa e degli esperti, Mahmood è risultato il vincitore finale della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, con la canzone “Soldi” e con un voto ponderato pari al 38,9 per cento, contro il 35,6 per cento di Ultimo e il 25,5 per cento de Il Volo.

Le regole nuove.
Nel 2020, come promesso da Foa, le regole sono cambiate. In primo luogo è stata eliminata la giuria degli esperti, sostituita dall’orchestra (musicisti e coristi professionisti) del Festival.

Restano invece il televoto, il voto della sala stampa e quello della giuria demoscopica (sempre composta da un campione rappresentativo di 300 persone, abituali fruitrici di musica), anche se cambia il loro peso e il sistema di votazione.

Nella prima e nella seconda serata, quando sono state eseguite per la prima volta le 24 canzoni in gara (12 il 4 febbraio e 12 il 5 febbraio), ha votato solamente la giuria demoscopica.

Nella terza serata, il 6 febbraio, gli artisti in gara – che potevano scegliere di esibirsi insieme ad artisti “ospiti”, italiani o stranieri – hanno eseguito canzoni appartenenti al repertorio della storia del Festival (“Canzoni di Sanremo 70”) e ha votato solamente l’orchestra.

Nella quarta serata è ha votato la sola sala stampa, sulle 24 canzoni in gara. Di nuovo, al termine, la classifica è stata aggiornata. Arriviamo così alla quinta e ultima serata, quella della finale dell’8 febbraio, che divisa in due fasi.

Nella prima fase hanno votato: il pubblico con il televoto, che pesa per il 34 per cento, la sala stampa (33 per cento) e la giuria demoscopica (33 per cento). A questo punto è stata stilata la classifica della quinta serata e composta, ponderando i risultati con quelli delle serate precedenti, la classifica finale.

Gli artisti che occupavano le prime tre posizioni – ma non viene detto chi occupa quale, e con che percentuale di voti – sono andati alla finale e le loro canzoni votate un’ultima volta, di nuovo con un sistema misto che attribuisce al televoto il 34 per cento e al voto della sala stampa e della giuria demoscopica il 33 per cento ciascuno. La canzone che in quest’ultima votazione ha ottenuto la percentuale di voto complessiva più elevata è stata proclamata vincitrice del settantesimo Festival di Sanremo. (Fonti: Ansa e Agi).

FIRENZE – Rocco Commisso non trova pace. Dopo le polemiche contro l’arbitro di Juventus-Fiorentina, ed il botta e risposta con il dirigente bianconero Pavel Nedved, ecco la sua lite durante il collegamento tv con Sky Sport dopo la sconfitta interna della sua Fiorentina contro l’Atalanta. Commisso ha bacchettato giornalisti e opinionisti della piattaforma satellitare per alcuni commenti che ha ascoltato dopo l’ormai famoso Juventus-Fiorentina.

Commisso attacca Sky: “Troppi vostri commenti non mi sono piaciuti…”.
“Io l’italiano non lo parlo bene, so che ci sono molti italiani che lo parlano meglio di me. Parlate con me in inglese. Ci sono stati troppi commenti, specialmente su Sky, che non mi sono piaciuti. Specialmente di ex giocatori. Guardate che Sky è di proprietà americana pure, quindi lasciate stare gli americani”.Poi il patron americano dei viola ha speso parole di elogio per i suoi tifosi che anche oggi hanno incoraggiato la Fiorentina fino all’ultimo minuto: “I miei tifosi, in questi giorni sono stati i numeri uno. Speriamo di non essere multati per il tifo caldo…

Abbiamo una tifoseria fenomenale – ha detto – ma sono dispiaciuto per oggi perché la squadra ha fatto un buon primo tempo. In Coppa abbiamo battuto l’Atalanta con dieci uomini, oggi non è andata così. Contro il Bologna abbiamo subito un gol nel finale, con la Juve sappiamo come è andata” (video YouTube)