sabato 30 luglio 2011

Juventus, occhi su Alex del Chelsea

La Juventus continua la propria fase di rafforzamento della rosa. Dopo l'arrivo di Mirko Vucinic (resta solo da ufficializzare), i bianconeri adesso si concetrano sulla difesa, in particolare del reparto centrale (del resto sono già arrivati Lichtsteiner e Ziegler per gli esterni). Secondo Tuttosport, la Vecchia Signora starebbe monitorando la situazione di Alex (29) del Chelsea, chiuso fra i Blues da David Luiz, che potrebbe arrivare come alternativa a Diego Lugano (30).

mamma che poppe


Daphen Rosen tits painted with jizz brought to you by PornHub

Elenoire Casalegno è miss maglietta bagnata



Non serve essere nude per essere sexy. Lo sa bene Elenoire Casalegno, la vip eletta dal popolo della Rete la più sexy delle spiagge...

CALCIO NAPOLI: MAZZARRI "ANCHE QUEST'ANNO SIAMO COMPETITIVI"


Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato sul palco della festa di fine ritiro al microfono di Sportitalia nel corso della trasmissione Aspettando il calciomercato: "Grazie per averci sostenuto anche in ritiro. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione. Non cambierò mai, lavorerò sempre al massimo. Rosa? Sono partito sotto zero a livello di carriera, sono arrivato in una piazza importante e abbiamo fatto cose importanti. Ogni anno ha la sua storia, ma sono contento della rosa che ho e saremo anche quest'anno competitivi. Oggi eravamo un pò imballati con le gambe, ma sono contento perchè significa che ci siamo allenati bene. Se la squadra fosse stata già veloce e rapida mi sarei preoccupato perchè la stagione è lunga e serve una dura preparazione. Ringrazio lo staff perchè non ci sono stati infortuni. I tifosi ci apprezzano perchè con questa gestione, nella sconfitta e nella vittoria, la squadra si è sempre impegnata al massimo". Sull'attaccante: "Ne abbiamo sei, se non vi piacciono possiamo cambiarli ma non è certo possibile aggiungerne altri. L'anno scorso abbiamo avuto dei risultati perchè ci sono stati degli equilibri che solo il tecnico può capire. In caso di necessità farò presente al presidente di cosa ho bisogno. In pubblico alcune cose non si possono dire, il tifoso deve apprezzare anche lo spirito di squadra. Fino a quando ci sarò io farò le mie scelte, e penso di aver dimostrato che qualcosa sono capace di fare".

CALCIO NAPOLI: DE LAURENTIIS "NESSUNO PUÒ TOGLIERMI LA LIBERTÀ DI ESPRIMERE IL MIO DISSENSO"


Ciclone De Laurentiis ravviva la Val di Sole”: così ha titolato L’Adige che al Napoli, in ritiro a Dimaro, ha dedicato un’'intera pagina. E non si è assolutamente sbagliato perché il ciclone Zio Aurelio ha travolto e stravolto tutti, di nuovo. Dalla mattina, quando è sceso dal cielo con l’elicottero, sino a notte fonda dopo che Michele Caputo di Zelig ha dato spettacolo in piazza Madonna della Pace. Il sacro e il profano. A mezzogiorno la Santa Messa celebrata dal cardinale Crescenzio Sepe al campo e nel pomeriggio l’amichevole con il Barletta. Ma non solo. Il presidente del Napoli ha rubato la parola persino all’arcivescovo con un attacco a Sky che francamente non tutti hanno capito, cominciando proprio dal cardinale, ma c’ha pensato il Padre Eterno con una spruzzatina di pioggia a interromperlo e a costringere tutti ad una rapida fuga per il pranzo della stampa organizzato da Trentino Marketing al ristorante La Spléuza di Monclassico. Però ci vuole ben altro per zittire Aurelio De Laurentiis che prima del 2-0 rifilato dalle seconde linee partenopee ai pugliesi di Prima Divisione, si è incontrato con i tifosi sulla tribuna del comunale di Carciato e poi con i giornalisti nel teatro di Dimaro. Una giornata piena per chiudere in bellezza questo fortunato ritiro del Napoli in Trentino anche se oggi gli azzurri di Walter Mazzarri sosterranno l’ultimo allenamento solandro, pranzeranno allo Sport Hotel Rosatti che li ha ospitati in queste due settimane di intenso lavoro e infine scenderanno a valle per disputare la terza amichevole della stagione, stavolta contro il Grosseto, che è stata anticipata alle 16.30 e che si giocherà allo stadio Quercia di Rovereto. Crescenzio Sepe ha lasciato il santuario della Madonna di Pietralba, dove è in vacanza da qualche giorno e ha raggiunto ieri mattina la Val di Sole giusto in tempo per assistere alle ultime rifiniture dell’allenamento della squadra di Mazzarri. Si è quindi incontrato con il tecnico e i giocatori a bordo campo prima di celebrare la Santa Messa assieme al vescovo ausiliare, monsignor Lucio Lemmo e a un gruppo di una ventina di sacerdoti ospiti pure loro del rifugio altoatesino tra le Dolomiti. È stata una cerimonia religiosa davvero suggestiva e rasserenante con l’altare in legno d’abete allestito sulla pista in tartan e uno dei prelati che ha accompagnato alla chitarra la funzione. Nel corso dell’omelia l’arcivescovo ha avuto parole di stima nei confronti del presidente e ha strappato sinceri applausi al popolo dei fedeli, stipati in tribuna, che assistevano alla Santa Messa insieme ad Aurelio De Laurentiis e a buona parte dei giocatori schierati in piedi davanti all’entrata degli spogliatoi. “Il Napoli è un bene comune, un bene di tutti e tutti dobbiamo essere fieri di appartenere a questa squadra e a questa città. Dunque Dio benedica il Napoli e il suo presidente”. Il cardinale ha fatto gli auguri a Hamsik per i suoi ventiquattro anni e si è augurato che lo slovacco ne resti altri ventiquattro all’ombra del Vesuvio. “L’anno scorso dissi che il Napoli era una Ferrari. Adesso aggiungo che la benzina è De Laurentiis e il motore Mazzarri. E così, visto che la macchina è stata perfezionata con degli ottimi buoni acquisti, spero che possa fare di nuovo una bella figura in campionato ma anche in Champions. Lo scudetto? Dio solo lo sa chi lo vincerà: io spero il Napoli”. Infine Crescenzio Sepe ha assolto Aurelio De Laurentiis: “Le parolacce le dico anche io e poi mi autoassolvo. Il Signore guarda al cuore degli uomini e quello del mio amico presidente è pieno di amore per Napoli e per la squadra”.

Su Preziosi il Presidente De Laurentiis è laconico: "Non sparo sulla Croce Rossa". Riguardo una domanda postagli da una bella ragazza napoletana sul ritorno di Lavezzi, De Laurentiis fa una battuta:"Se tu ti metti nuda, vedi che torna il 4 agosto!".
E ancora: "Il calcio italiano e immaturo e non merita di essere annoverato fra i primi nel mondo. Il nostro calcio è in mano a un despota che ordina tutto e tutti. Ma non è Berlusconi"

CALCIO NAPOLI: MASCARA, MAGGIO E CAPITAN CANNAVARO SUL PALCO DI DIMARO PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DEI TIFOSI


Il piccolo teatro in piazza Madonna della Pace a Dimaro per un'oretta si è trasformato ieri nel San Paolo di Napoli. E' bastato che sul palco salissero finalmente il capitano Paolo Cannavaro, Christian Maggio e Giuseppe Mascara per scatenare l'entusiasmo di una platea piena: quattrocento e più tifosi dentro e più di un centinaio fuori che hanno rumoreggiato un po’ ma, alla fine, sono stati accontentati. I tre giocatori infatti, dopo aver interagito con il pubblico del teatro per un buon trequarti d’ora, hanno fatto una veloce passerella sul palco esterno per salutare anche i fans che non avevano trovato posto all'interno. Nei giorni scorsi qualcuno aveva criticato in maniera diretta o indiretta l'organizzazione del ritiro in Val di Sole: ebbene le parole pronunciate ieri sera da capitan Cannavaro davanti ad una folla elettrizzata e attenta sono la vera smentita a chi ha gettato fango su un ritiro che a detta di tutti, in primis gli organi di informazione, è stato inappuntabile e pronto a soddisfare tutte le esigenze che di volta in volta gli organizzatori si sono trovati ad affrontare. "Le due settimane del Napoli qui a Dimaro sono state assolutamente perfette: abbiamo trovato un paese tutto azzurro, un ambiente bellissimo, persone gentilissime, una cucina impagabile. Insomma, meglio di così non poteva proprio andare". A rimorchio è arrivato Beppe Mascara: "E in più ci siamo divertiti da matti facendo rafting sul Noce: è stata un'esperienza spettacolare e indimenticabile". Alla faccia anche qui di chi aveva criticato l’avventura in gommone tra le rapide e gli scogli del fiume trentino. E ancora: per il sindaco di Dimaro, Romedio Menghini, presente in sala assieme alla moglie, è scattata una vera e propria standing ovation quando una signora in sala ha detto al microfono che il primo cittadino solandro è una persona veramente squisita e straordinariamente disponibile con tutti. Poi spazio alle domande dei tifosi e al karaoke. Sì perché sia Cannavaro che Maggio e successivamente Mascara hanno dovuto cantare sul palco. Il capitano azzurro ha accennato una strofa di una canzone che ha composto appositamente per la moglie Cristina. Maggio ha cantato 'O surdato 'nnamurato in perfetto dialetto napoletano. Mascara, siciliano doc, ha intrattenuto il pubblico con Sciuri Sciuri stonando magari un po’, ma scaldando la platea che l’ha accompagnato cantando e battendo le mani. Dalle amenità alle domande più terra terra. Gettonatissima, ovviamente, la Champions League che quest’anno il Napoli tornerà a disputare dopo ventun anni. Capitan Cannavaro: "Da sempre voglio provare l'emozione di sentire la musichetta della Champions in un San Paolo gremito all'inverosimile. Giocare nel nostro stadio è sempre fantastico, anche le amichevoli, ma disputare la Champions sarà un’emozione comunque unica: lo so già". "Io la musichetta della Champions la conosco assai bene - ha scherzato uno scatenato Mascara che è un tipo davvero simpatico - perché i miei figli giocano sempre alla Playstation. Certo, piacerebbe anche a me affrontare il Barcellona di Messi. E magari segnare un gol. Su punizione o da metà campo come ho già fatto due anni fa contro il Palermo o anche di rapina. O pure di culo". Molto più serio Christian Maggio: "L'Europa League che abbiamo disputato lo scorso anno ci aiuterà sicuramente anche nella più eccitante delle avventure perché, se è vero che anche in nazionale si provano sensazioni uniche, è pure vero che giocare in Champions con l'azzurro del Napoli sarà un bellissimo lungo brivido che ti attraversa tutta la schiena". Il 4 agosto il Napoli sarà impegnato al San Paolo nel Trofeo Lete contro il Peñarol e Mascara non si è perso l'occasione di sparare una battuta a dimostrazione che, nel Napoli, lui è il più simpatico di tutti: "Speriamo di non fare acqua", ha esclamato piegandosi in due dalle risate. Molto più seriamente Cannavaro ha invece spiegato che "non sarà facile ripetere l'ottima stagione passata, però ci siamo rinforzati parecchio e siamo più forti quest’anno in ogni reparto". Tanto che è arrivato persino a promettere che “cercheremo finalmente di sfatare il tabù San Siro, dove il Napoli non riesce a vincere da un sacco di tempo”. Un tifoso napoletano residente ad Udine ha pregato quasi in ginocchio i tre giocatori azzurri di riuscire anche, una volta per tutte, a bloccare Di Natale "perché ci fa sempre gol e poi i friulani mi prendono sempre per "o culo". "Ci proveremo: parola di capitano" gli ha promesso Cannavaro. Bocche cucite riguardo ai calendari per precisa disposizione della società: un tifoso aveva infatti chiesto a Cannavaro cosa ne pensasse e la risposta è stata pronta, simpatica ma evasiva. "Il calendario? Quale? Quello che abbiamo fatto con la squadra? E' stata un'esperienza diversa e molto divertente". Peccato che la magnifica serata sia stata guastata dall’ennesimo episodio di accanimento nei confronti dell’inviato de Il Mattino al quale già nei giorni scorsi il Napoli ha tolto l’accredito impedendogli successivamente anche di prendere posto in tribuna tra i tifosi “per ragioni di ordine pubblico”. Ebbene ieri sera Roberto Ventre è stato persino accompagnato fuori dal teatro da un bodyguard della società in quanto considerato di nuovo “non gradito”. Peccato perché lo stesso sindaco, venuto a conoscenza del fatto, si è personalmente scusato dell’episodio con il giornalista di Salerno.

venerdì 29 luglio 2011

Dezi e Hamsik, il Napoli vince 2-0


Discreta la seconda. Il Napoli batte 2-0 il Barletta nella seconda uscita stagionale a Dimaro. Nessun gol subito e una buona condizione fisica in 3-4 elementi chiave le buone notizie, in attesa del ritorno di Lavezzi e Cavani. Il ritardo alcuni azzurri e il miglioramento di certi meccanismi le note negative. Mazzarri sceglie di schierare inizialmente una formazione B, dovendo pensare anche alla gara di domani con il Grosseto, squadra di serie B. In panchina i più attesi, Inler ed Hamsik, ma anche Maggio, Dossena e Cannavaro. L’inizio è ad andamento lento: il Barletta è molto corto ed aggressivo, il Napoli cerca con cura di trovare le misure giuste e i movimenti dettati da Mazzarri, che segue la partita dalla panchina. A pochi metri da lui il presidente De Laurentiis. Il 3-4-2-1 è il solito, con Mascara vogliosa prima punta e con l’asse destro composto da Mannini e dal giovane Dezi, con Aronica e Bogliacino sul lato opposto. Succede poco nel primo tempo: il giovane Jacopo Dezi, classe ’92, è tra i più vivaci e sfiora il vantaggio al 15’, con una conclusione di sinistro che sfiora il palo. Tocca poi a Bogliacino spedire alto da buona posizione dopo un’ottima combinazione Dezi-Mascara. In mezzo al campo Donadel e Cigarini provano a cucire gioco, poco sviluppati dagli esterni Mannini ed Aronica e un tantino macchinoso. Gli azzurri rischiano qualcosa in difesa, ed infatti al 37’ Hanine di testa impegna severamente il buon Rosati. Sulle gambe dei partenopei pesano i carichi di lavoro: appaiono appannati anche Bogliacino e Rinaudo. Nella ripresa il Barletta, team di Prima Divisione, cala e il Napoli cresce, anche in virtù dell’ingresso dei big. E’ però Infantino a impegnare Colombo, prima del vano colpo di testa in tuffo di Mascara e di una buona occasione per Schetter, che elude la marcatura molle di Ruiz e sfiora il gol. Arriva finalmente il vantaggio su schema da calcio piazzato: corner, doppio ponte di Ruiz e di Rinaudo e per il giovane Dezi è un gioco da ragazzi infilare Pane sempre di testa. Entrano i titolari, prima Dzemaili, Dossena e Santana, poi anche Hamsik, Maggio e Lucarelli. L’asse di destra si ricompone e mette in crisi i pugliesi, ma anche la manovra è più sciolta, sulle fasce ora il Napoli sfonda quando vuole. E così prima Dezi e poi Lucarelli divorano il raddoppio, non mettendo in rete i suggerimenti di Dossena e di Hamsik. E’ la volta proprio dello slovacco: altro schema da corner, dove il Napoli appare sempre pericoloso, stavolta l’assist di testa è di Lucarelli e per Marekiaro è un gioco da ragazzi mettere in rete. Ci sarebbe gloria anche per Santana, ma l’argentino, apparso in ritardo, spara alto un calcio di rigore in movimento. Per ora va bene così: c’è qualcosa da rivedere, ma la preparazione del Napoli prosegue. E i 300 tifosi sugli spalti di Dimaro apprezzano e applaudono.

giovedì 28 luglio 2011

PREZIOSI CONTRO DE LAURENTIIS


PREZIOSI CONTRO DE LAURENTIIS
Il Presidente del Genoa non gradisce le "esternazioni" di Aurelio De Laurentiis
Intervenendo a RADIO KISS KISS NAPOLI, il presidente del GENOA, PREZIOSI, è tornato sull’episodio di ieri sera, che ha visto il presidente del NAPOLI, DE LAURENTIIS, lasciare arrabbiato il sorteggio del calendario della prossima SERIE A, con queste dichiarazioni:«Il Napoli alla prima giornata? Tanto, dovremo affrontarle tutte. De Laurentiis ha detto che per loro sarà una gara abbordabile, io rispondo che il nostro inizio è difficile e in salita. La sua reazione? De Laurentiis non è ancora entrato nel nostro mondo, probabilmente continua a fare ciò che fa nel mondo dello spettacolo. Ma il calcio è diverso dal cinema. Dico all’amico Aurelio: basta, hai un po’ stufato con queste esternazioni. Essere presi a parolacce, aggiungendo che solo lui sa fare tutto e che tutti gli altri non valgono niente, è una cosa che non va bene. Abbiamo bisogno di toni più bassi e di essere tranquilli. Così non si da una buona immagine del calcio. Non capisco il perchè di quel gesto, quando si entra nella volgarità non va bene, non si può esternare in quel modo quando sei un personaggio pubblico che rappresenta una città come Napoli. De Laurentiis ha sbagli ato e deve chiedere scusa alle persone cui ha rivolto tutti quegli insulti. Non mi è piaciuto niente del suo atteggiamento. Le sue parole rivolte ai colleghi presidenti non sono state civili, mi aspetto un atto distensivo per non iniziare il campionato in questo modo. Non è la prima volta che De Laurentiis, nell’intento di portare qualche innovazione nel mondo del calcio, alla fine porta qualche volgarità di troppo e qualche problema in più. La fama del mondo del calcio forse lo ha colpito più di quella che gode nel mondo dello spettacolo e non sa ancora gestirla. Il calcio ha una visibilità illimitata, che va oltre confine. Le sue dichiarazioni si esportano via internet e non. Rappresentare il nostro mondo in quella maniera non è il massimo. Forse è stato sconvolto da certi tipi di situazione che non vede in maniera serena. Io gli consiglio di tranquillizzarsi, se ha qualcosa da dire lo faccia nelle sedi opportune, ma nel lo stesso tempo sia più conciliante con questo mondo, altrimenti farebbe davvero bene a pensare di tornare al cinema, che forse è il suo mondo ideale. Il calcio non è un suo affare personale: quando i toni sono alti è comprensibile che qualcuno lo inviti ad abbassarli. Poi, non credo che i bilanci in attivo ed i successi sul campo lo autorizzino ad insultare le persone. Se questa è una strategia, è una strategia della volgarità che non va bene nel nostro mondo. Quale strategia seria porta i suoi frutti se si basa sulla volgarità? Anche io mi arrabbio ancora per certe cose, ma non vedo l’utilità di insultare i colleghi ed il sistema. De Laurentiis anche in Lega ci fa sentire come persone che non hanno capito niente della vita. Molto spesso Aurelio è irritante, durante le discussioni di Lega se ne esce proclamando di farsi i campionati suoi. Se ti senti il Padreterno sceso sulla Terra, Aurelio, cerca di capire che questa Terra è abitata da gente che ha dei modi che si possono magari cambiare, si possono dissipare le ombre, ma nello stare insieme ci deve essere il rispetto come base.Un’azione disciplinare nei confronti di De Laurentiis? Personalmente me la auspico. Se ascoltiamo gli altri presidenti che fanno le coppe, nessuno ha esternato disappunto mancando di rispetto ai colleghi. Ogni anno abbiamo paura del responso del campo, ogni partita ci sembra difficile».
Alessandro Lugli

chi fa da se masini cover alex lugli 2007-08 una vita fa RAI NUOVI TALENTI SCUSATE L'AUDIO DI UN MIC DI 2 EURO

CALCIONAPOLI: DE LAURENTIIS SUL SORTEGGIO ''TUTTO PILOTATO''

Non è neanche iniziato e il campionato ha già la sua prima (forte) polemica. A scatenarla Aurelio De Laurentiis, che lascia la sala del sorteggio dopo aver dato uno sguardo alle prime giornate.
''Ho chiesto che chi giocherà in Europa abbia la razionalizzazione delle date, in modo che non si sfiguri in Europa'', aveva detto il presidente del Napoli poco prima che dal computer della Lega spuntassero fuori le 38 giornate della stagione 2011-2012. Alla lettura del terzo turno (18 settembre), che vedrà il Napoli impegnato al San Paolo con il Milan pochi giorni dopo l'esordio in Champions League, il presidente sbotta (''è tutto pilotato, siete delle m...'') e lascia l'aula tra lo stupore generale. Cellino prova a calmarlo (''bisogna capire certi sfoghi''), De Laurentiis rincara la dose ("penso di cambiare paese e cittadinanza") prima di fermare un ragazzo in scooter e farsi dare un passaggio (senza casco) per sfuggire ai cronisti che lo stavano inseguendo.
"L'altro anno dicevo che era meglio incontrare le big alle prime partite perchè se hai fatto una buona preparazione puoi fare bene sin da subito". "Ho chiesto ufficialmente di tutelare le squadre che devono giocare in Europa - ha poi aggiunto De Laurentiis - Creare un calendario ad hoc per le squadre che sono impegnate nelle coppe europee. Altrimenti se il calcio italiano deve recuperare potenza e presenza in Europa non si può creare un campionato ad uso e consumo di nessuno o di qualcuno che ha interesse a creare ostacoli a chi potrebbe crearne a lui. In passato - ha concluso De Laurentiis - non si è avuto cautela, ora forse sta tornando di moda la correttezza". Il presidente del Napoli, però, si è poi allontanato improvvisamente dallo studio dove si stava tenendo il sorteggio per il calendario. "Siete delle m...., voglio tornare a fare cinema", ha detto visibilmente alterato al presidente del Cagliari Cellino, che lo ha brevemente inseguito al di fuori degli studi televisivi per cercare di calmarlo. De Laurentiis si sarebbe innervosito perchè a suo dire il calendario di serie A non avrebbe tenuto conto degli impegni europei del Napoli.

mercoledì 27 luglio 2011

SERIE A. ECCO CALENDARIO 2011-12, IRA DE LAURENTIIS

SERIE A. ECCO CALENDARIO 2011-12, IRA DE LAURENTIIS
Il Milan di scena a Cagliari, l’Inter che ospita il Lecce mentre al San Paolo il Genoa va a fare visita al Napoli. E per la Juventus trasferta a Udine. Varato a Milano il calendario della serie A 2011-12, una cerimonia segnata però dalla clamorosa protesta di Aurelio De Laurentiis. Il presidente dei partenopei ha abbandonato polemicamente la sala, infuriato per alcune gare che vedranno i ragazzi di Mazzarri giocare contro grandi squadre a ridosso di importanti gare di Champions League. “Sono momenti di tensione, ha fatto tanto per il Napoli, si e’ qualifcato per la Champions, c’e’ stata una tensione eccessiva”, ha spiegato il presidente del Cagliari Cellino. “Credo sia piu’ importante guardare il calendario nella sua totalita’, perche’ e’ molto difficile leggere il calendario a freddo”, il commento di Maurizio Beretta, presidente della Lega di A. De Laurentiis, poi, avrebbe fermato un passante su un motorino e, salendo sul veicolo, avrebbe urlato “andiamo via da qua, portami via da qua”.
Tornando al calendario, per quanto riguarda gli appuntamenti più importanti, il primo big-match è in programma alla terza giornata con Inter-Roma mentre due turni dopo la Juventus, che inaugurerà il suo nuovo stadio ospitando il Parma nella seconda giornata, riceverà a Torino il Milan. Alla 7^ c‘è il derby della Capitale, alla 10^ Inter-Juve, alla 16^ Catania-Palermo mentre si giocherà al penultimo turno il Derby della Madonnina. Di seguito la prima giornata completa:
ATALANTA – CESENA
BOLOGNA – ROMA
CAGLIARI – MILAN
INTER – LECCE
LAZIO – CHIEVO
NAPOLI – GENOA
NOVARA – PALERMO
PARMA – CATANIA
SIENA – FIORENTINA
UDINESE – JUVENTUS

Alessandro Lugli

AG. TREZEGUET: "NAPOLI, PECCATO. IL PSG? LEONARDO LO VOLEVA AL MILAN"

AG. TREZEGUET: "NAPOLI, PECCATO. IL PSG? LEONARDO LO VOLEVA AL MILAN"
Antonio Caliendo, procuratore di David Trezeguet, è intervenuto ieri ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: "Fino ad oggi stiamo raccogliendo nuove offerte che arrivano dalla Francia. David vuole giocare ad alti livelli, stiamo riflettendo, ci siamo dati un limite fino alla prossima settimana. Ha un accordo con il Monaco, club con il quale svolgerà la preparazione, e non ci sono più quindi tempi impellenti. Abbiamo il tempo di poter pensare con tranquillità dove poter andare a giocare. In Francia ci sono quattro club che lo richiedono in maniera importante, stiamo esaminando e vedremo come andrà a finire. Il Paris Saint Germain? Leonardo lo aveva richiesto al Milan anche anni fa, ma non se ne fece nulla perchè la Juventus aveva vietato la cessione in Italia del calciatore, anche quando abbiamo fatto la risoluzione del contratto fu inserita la clausola che consisteva nel dargli la possibilità di giocare solo all'estero, almeno per il primo anno. Se è tramontata definitivamente l'ipotesi Napoli? Un allenatore che dice esplicitamente di essere l'unico deus ex machina di una Ferrari, che ha il piacere e l'onore di esserne a capo, credo che si assuma una grande responsabilità. Ci sono dei bravissimi allenatori che, però, quando devono gestire i grandi campioni, vanno in difficoltà. Il merito dell'onestà di un Mazzarri deve essere proprio questo: ha dimostrato in questo momento di non aver avuto la certezza di controllare un campione come Trezeguet, ma è anche vero che David in undici anni di Juventus, non è stato mai protagonista di scandali, è un ragazzo di una semplicità unica, un compagnone di tutti ed un professionista al 200%. Fisicamente è ineccepibile, al Napoli avrebbe dato una grandissima opportunità di mettere al servizio la sua esperienza. E' un Campione del Mondo, campione europeo, campione italiano. Inzaghi, al Milan, risolve ancora alcune partite da solo. La percentuale di Trezeguet a Napoli? L ascerei un 10% ma solo per un omaggio e un riguardo nei confronti di De Laurentiis, che apprezza molto e parla molto bene di David".
Alessandro Lugli

lunedì 25 luglio 2011

COPPA AMERICA: ALL' URUGUAY LO SCETTRO DI RE DEL SUDAMERICA


COPPA AMERICA: ALL' URUGUAY LO SCETTRO DI RE DEL SUDAMERICA
Uruguay campione! Non c’è partita, la Celeste si libera del Paraguay con un netto 3 a 0 grazie ai gol di Suarez al 12 e alla grande doppietta di Diego Forlan al 42 e al 90. Il Maestro O. W. Tabarez porta l’ Uruguay alla conquista della 15° Copa America della sua gloriosa storia, stabilendo un primato assoluto . Suarez eletto miglior giocatore del Torneo. Splendida la dedica di Cavani al proprio club: “Questa coppa è per Napoli e per la sua splendida gente perchè è là il mio cuore”.
L’Uruguay è il campione del calcio sudamericano: la ‘celeste’ ha vinto la finale disputata allo stadio Monuimental superando l’ostico Paraguay per 3 a 0, con gol di Suarez e doppietta di Forlan, la coppia magica della formazione allenata da Oscar Washington Tabarez.
Due reti nel primo tempo e una nel finale di partita. Il primo gol è frutto di un tiro rasoterra a incrociare da destra verso sinistra da parte di Suarez che, complice anche una deviazione avversaria è finito sul palo e quindi nella porta, alle spalle dell’incolpevole Villar.
Il secondo gol è venuto con un tiro violento appena dentro l’area dalla sinistra da parte di Forlan, con il portiere paraguagio immobile. Infine il terzo gol, all’ultimo minuto, con Suarez che ha servito Forlan, il quale ha incrociato dalla sinistra e mandato sull’altro angolo.
Il pronostico della vigilia è stato dunque rispettato, l’Uruguary ha trionfato per la 15ma volta, nuovo record assoluto. Dietro l’Uruguay c'è lontano il Brasile, con 8 successi. L’ultima ‘Copa America’ della ‘celeste’ risaliva al 1995, conquistata in casa.
Per il Paraguay resta comunque la soddisfazione di essere arrivato in finale, peraltro senza aver vinto una sola partita durante la fase a gironi e arrivando all’ultimo atto solo grazie alla lotteria dei rigori (due volte, con Brasile e Venezuela).
Il Paraguay sperava di riuscire nell’impresa di “congelare” la gara, con un catenaccio ossessionante. Ma l’Uruguay ha scardinato quel piano con lanci lunghi che hanno tagliato la difesa avversaria e impedito la chiusura davanti alla porta di Villar, anche oggi protagonista di grandi interventi che hanno limitato il passivo.
TABELLINO
Uruguay (4-4-2): Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, J. Caceres (43’ st Godin); Gonzalez, D. Perez (24’ st Eguren), Arevalo Rios, A. Pereira (18’ st Cavani); Forlan, Suarez. All.: Tabarez.
Paraguay (4-4-2): Villar; Piris, Da Silva, Veron, Marecos; Riveros, Ortigoza, V. Caceres (19’ st H. Perez), Vera (19’ st Estigarribia); Zeballos (31’ st Barrios), Haedo Valdez. All.: Martino (squalificato). Arbitro: Fagundes (Brasile).
Reti: nel pt 11’ Suarez, 41’ Forlan; nel st 45’ Forlan
Note - Recupero: 2’ e 1’ Ammoniti: D. Perez, J. Caceres, M. Pereira, V. Caceres, Vera e Coates tutti per gioco scorretto. Spettatori: 65.000.
Alessandro Lugli

domenica 24 luglio 2011

italia 90: italia-eire 1-0 by alessandro lugli 2011

COPPA AMERICA: AL PERU' IL TERZO POSTO


COPPA AMERICA: AL PERU' IL TERZO POSTO
Il Perù si aggiudica la finale per il 3° posto battendo con un netto 4 a 1 il Venezuela grazie alla rete iniziale di Chiroque e soprattutto alla grande tripletta del capocannoniere del torneo, Guerrero. Per i venezuelani è di Arango il gol della bandiera. Stasera si chiude la grande kermesse del calcio sudamericano. Allo stadio Monumental di Buenos Aires la grande favorita è la Celeste del Maestro Tabarez che dovrà cercare di battere il Paraguay dell’inviolabile portiere Villar e del CT Martino, il probabile successore di Batista alla guida della Seleccion. Nell’Uruguay del cannoniere Suarez, Cavani dovrebbe finalmente rigiocare dal primo minuto. Forlan, figlio e nipote d’arte, sogna di sollevare al cielo il trofeo iridato; sarebbe la 3° volta che un Forlan si aggiudica una Copa America!

Nel primo tempo sono stati i venezuelani a partire meglio e a sfiorare il vantaggio con Maldonado. Poi il Perù ha preso il dominio della partita ,e nel giro di dieci minuti ha sfiorato il vantaggio con Ramos e Chiroque, ma Vega ha detto di no. Lo ha imitato qualche minuto dopo Fernandez che ha spento i sogni di gloria del venezuelano Miku. Verso la fine del primo tempo si accende la stella, che poi splenderà per tutta la gara. Quella di Guerrero che, dopo essersi allargato con un doppio passo, ha crossato in mezzo, dove Chiroque non ha avuto difficoltà a siglare 1-0. Nel secondo tempo è stata ancora la Vinotinto a partire meglio, ma sia Gonzalez che Miku non sono riusciti a risultare pericolosi. Il Venezuela ha continuato a spingere, ma al 58′ un momento folle di Rincon ha dato una piega decisiva alla partita. Il giocatore, entrato in modo criminale sui piedi di Lobaton, costretto poi al cambio, viene espulso. Il Perù ne approfitta subito, e comincia lo show personale di Guerrero che, con un tiro potentissimo sotto la traversa, porta i suoi sul 2-0. Ma proprio quando tutto sembrerebbe deciso, fiammata d’orgoglio del Venezuela, che con Arango si è regalata una piccola speranza riaprendo il match sul 2-1. Da questo momento in poi è stato un assalto all’arma bianca dei Vinotinto. Le certezze del Perù sono vacillate. L’occasione più ghiotta l’ha avuta Chichero che, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Maldonado, e malamente respinto dal disastroso Fernandez, praticamente a porta vuota ha buttato il pallone fuori. Al 90′ giunto, e con il recupero che inesorabilmente sta segnando la resa del Venezuela, Guerrero ha deciso di lasciare un segno ancora più profondo in questa manifestazione. Approfittando di un Venezuela sbilanciato si è involato in contropiede, e dopo un controllo al limite della meraviglia, ha sbeffeggiato Vizcarrondo con un dribbling altrettanto splendido, e ha battuto l’incolpevole Vega. Non finisce qui. Quando la partita sembrerebbe ormai finita, ancora un sontuoso “barbaro” Guerrero ha deciso di mortificare ancora di più il Venezuela, e sempre in contropiede ha segnato il suo terzo goal, portando il risultato sul definitivo 4-1, regalando al Perù un inaspettato terzo posto. Doverosi i complimenti anche al Venezuela, che è stata tra le poche squadre che ha divertito, e ha anche impressionato nella sua crescita calcistica.
Alessandro Lugli

sabato 23 luglio 2011

NAPOLI-RAPPRESENTATIVA TRENTINO 6-0

a cura di Ciro Pili

Il Napoli per la prima amichevole stagionale, sul campo di Carciato, nel tardo pomeriggio di sabato, ha affrontato la rappresentativa Trentino che ha già giocato qualche giorno contro il Bayer Monaco (0-15) e l’Inter (1-6).
Mazzarri schiera la sua squadra con il solito 3-4-1-2: a sorpresa Dzemaili e Britos siedono in panchina a vantaggio di Donadel e Ruiz. Fernandez, invece, viene provato sul lato destro del terzetto difensivo mentre l’attacco è tutto nuovo con Santana ed Hamsik alle spalle della punta centrale Mascara in attesa del ritorno degli argentini che avverrà solo ad inizio agosto. Hugo Campagnaro, invece, è fermo ai box per infortunio.
Sono andati a ruba addirittura tutti i 500 biglietti che erano stati venduti a 20 euro. Ingresso gratuito sul prato con un’enormità di tifosi a vedere le prime gesta di Cannavaro e compagni.

Ecco la cronaca:
Il primo goal azzurro arriva al 20’ quando da un calcio d’angolo di Hamsik Santana fa la sponda per Mascara che ha tutto il tempo per colpire il pallone di testa e segnare la prima marcatura stagionale.
Il raddoppio arriva pochi minuti dopo quando un’azione manovrata porta la squadra azzurra alla conclusione verso la porta ma il portiere trentino respinge la palla nell’area piccola e Maggio con una splendida semisforbiciata mette il risultato sul 2 a 0.
Da sottolineare la prestazione precisa di Fernandez apparso sicuro anche nella difesa a tre ed Inler, il quale è già divenuto beniamino dei tifosi con cori ad ogni apertura precisa del mediano svizzero.
Mazzarri nell’intervallo cambia tutta la squadra e mette il giovanissimo Dezi al posto dello slovacco. Inoltre c’è l’esordio di Rosati, Britos e Dzemaili mentre Aronica è messo a sinistra sulla linea di centrocampo.
La seconda frazione inizia con un Napoli arrembante con Lucarelli e Bogliacino che nei primi minuti allungano il vantaggio partenopeo. Quest’ultimo sembra essere stato indicato da Donadoni come un utile acquisto per rinforzare l’attacco sardo.
Il quinto goal arriva dal dischetto con Lucarelli che trasforma il rigore e tenta di mettersi in mostra per dimostrare di poter ancora dare il suo contributo alla causa azzurra e convincere il presidente che non c’è bisogno di comprare un altro attaccante.
L’ex punta di Parma e Livorno è in forma perfetta e concede, alla mezz’ora, un’altra sponda d’oro per Cigarini che chiude il primo set.
La partita finisce sul 6-0 tra l’entusiasmo dei tanti tifosi azzurri accorsi a Dimaro per seguire i primi giorni del ritiro trentino.

Ecco la formazione completa ed i marcatori:

Napoli – Rappresentativa Trentino 6-0
Primo tempo:
De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Ruiz; Maggio, Donadel, Inler, Dossena; Santana, Hamsik; Mascara.

Secondo tempo:
Rosati; Grava, Rinaudo, Britos; Mannini, Dzemaili, Cigarini, Aronica; Dezi, Bogliacino, Lucarelli.

Marcatori: 20’ Mascara, 28’ Maggio, 1’st Lucarelli, 4’st Bogliacino, 22’st Lucarelli (r), 32’st Cigarini.

venerdì 22 luglio 2011

CALCIOMERCATO: VICINO IL PRESTITO DI MELO AL GALATASARAY, BOJAN KRKIC CEDUTO ALLA ROMA, LUCIO RINNOVA CONTRATTO CON INTER AL 2014, MENEZ VERSO IL PARI

Il centrocampista della Juventus Felipe Melo e' a un passo dal Galatasaray. Il giocatore brasiliano dovrebbe essere ceduto con la formula del prestito. A dare l'annuncio della trattativa in corso il sito ufficiale del Galatasaray .

Il Barcellona ha ufficializzato con una nota sul sito web la cessione dell'attaccante spagnolo Bojan Krkic alla Roma. Il costo del trasferimento e' di 12 milioni di euro. Il giocatore parlera' in conferenza stampa alle 13.30 nella sala stampa del Camp Nou. L'operazione include un'opzione di controriscatto fissata a 13 milioni di euro che il Barcellona potra' esercitare entro la fine della stagione 2012/13. Tale opzione puo' pero' essere bloccata dalla Roma ma il costo del trasferimento salirebbe a 40 milioni di euro .

Il fantasista francese Jeremy Menez che poca fortuna ha avuto con la Roma, dovrebbe passare a breve al Paris Saint Germain di Leonardo. Lo scrive la stampa francese secondo cui l'offerta del Psg sarebbe di 8,5 milioni di euro .

Secondo la stampa brasiliana Lucio ha rinnovato il contratto con l'Inter fino al 2014. "In questo modo - si legge su Globoesporte - il giocatore, che aveva il contratto in scadenza nella prossima stagione, si lega per altri due anni alla squadra italiana con cui ha vinto diversi titoli. Lucio, dopo la Coppa America, sta approfittando dei suoi ultimi giorni di vacanza a Brasilia, sua citta' di nascita" .

PALLANUOTO: MONDIALI, AZZURRI AI QUARTI DI FINALE

L'Italia batte la Germania 7-6, chiude il girone D a punteggio pieno e si qualifica ai quarti di finale dei campionati mondali di pallanuoto a Shanghai. Una partita vinta rincorrendo per la prima volta dall'inizio del torneo l'avversario e sopperendo ad un gioco reso compassato dal peso tedesco. Merito anche della Germania, seconda nel girone grazie al successo contro i vice campioni olimpici degli Usa che hanno abbassato il ritmo e fatto sentire il fisico piu' di quanto il giudizio arbitrale aveva concesso finora. Gli azzurri torneranno in vasca il 26 luglio alle 21 contro la vincente dell'ottavo di finale 3A-2B. A fine gara il ct Sandro Campagna dice: "Senza tenuta mentale e pazienza questo genere di partite si perdono. Era tanto tempo che non eravamo indietro nel punteggio cosi' a lungo. Uscire da una situazione tanto delicata, e' un forte segnale di crescita della squadra. Sono molto contento, non solo per il primato del girone e per la qualificazione diretta ai quarti di finale, ma anche perche' la squadra ha dimostrato che sta continuando a crescere. Sono certo che le prossime partite matureranno ulteriormente il gruppo".Una partita che sembrava in discesa dopo il gol di Figlioli. "Poi le prodezze di Tchigir prima e di Kong poi, qualche palo di troppo e la significativa striscia di gol dei tedeschi a uomini pari - aggiunge Campagna - ci hanno messo in seria difficolta'. Nei primi due tempi non siamo riusciti a servire il centro, a produrre movimento e a difendere con ordine; anche Tempesti, che assicura sempre sicurezza, ha subito gol evitabili da fuori. Nella seconda parte di gara, invece, siamo riusciti a sistemare la difesa, abbiamo approfittato del loro calo fisico per nuotare di piu' e abbiamo trovato spazi che prima non vedevamo". Il primo obiettivo e' pero' centrato. "Possiamo e dobbiamo continuare a crescere. Come ho detto alla vigilia del torneo, il quarto di finale sara' determinante. Non solo perche' superarlo permetterebbe di entrare in zona medaglie; ma anche perche' trasmetterebbe al gruppo ulteriori convinzioni dei propri mezzi e della propria competitivita'. A questo punto un avversario vale l'altro - conclude - Noi siamo pronti". E Matteo Aicardi: "Sono due anni che ci prepariamo ad affrontare partite difficili, come quella con la Germania e come quelle che ci aspettano. Stiamo bene, sappiamo di aver formato un gruppo solido che non teme il confronto con nessuno e che possiamo ambire a risultati importanti. Siamo tra le prime otto del mondo. Il livello e' altissimo. Se riusciamo a dare ritmo alla partita, a muoverci tutti insieme senza dare riferimenti agli avversari e a difendere con ordine e aggressivita', possiamo battere chiunque. Oggi abbiamo superato una squadra che ci ha impegnato molto. Non era semplice ribaltare il punteggio. Esserci riusciti e' un segnale importante, anche perche' non ci siamo mai disuniti e abbiamo aspettato il momento giusto per colpire. Ora arriva il bello" .

TUFFI: MONDIALI TRAMPOLINO 3 MT, A CAGNOTTO FINALE E PASS LONDRA

Tania Cagnotto si e' qualificata alla finale del trampolino 3 metri, ai campionati mondiali in corso di svolgimento a Shanghai, piazzandosi al dodicesimo e ultimo posto utile per raggiungere le semifinali con 299,70 punti. Eliminata Francesca Dallape', piazzatasi al diciottesimo posto con 275 punti. La finale e' in programma sabato alle 17.15 locali, le 9.15 italiane. Con questo risultato Tania Cagnotto e' tra le migliori dodici del mondiale e si qualifica quindi per le Olimpiadi di Londra 2012. Miglior punteggio per la cinese Wu Minxia con 360,65 .

AGENTE LAVEZZI: "SI STA MONTANDO UN CASO CHE NON ESISTE"

AGENTE LAVEZZI: "SI STA MONTANDO UN CASO CHE NON ESISTE"
Il procuratore di Ezequiel Lavezzi, Alejandro Mazzoni, è intervenuto questo pomerggio a Radio Kiss Kiss Napoli: "Non so perchè si stia parlando cosìi tanto della questione Lavezzi, si tratta di un'eventuale situazione che al momento non esiste. De Laurentiis fa bene a dire che chi non ama la maglia azzurra deve andare via, ma questa non è una cosa che riguarda il Pocho. Jovetic? Un ottimo giocatore. Stiamo facendo in modo che Lavezzi vada via? Assolutamente no. Lavezzi, ad oggi, resta al Napoli, poi se un club lo vuole, deve parlare con De Laurentiis, che valuterà se l'offerta è giusta e, successivamente, insieme al Pocho si siederà per discuterne. Lavezzi innamorato di un'altra squadra? Nella vita non si sa mai nulla: se m'innamoro di un'altra ragazza lascio mia moglie? Può darsi. Magari sì, magari no. Mi sembra un gioco su un qualcosa che, però, non corri sponde alla realtà. Lavezzi cerca di dimenticare l'amarezza dell'eliminazione in Coppa America. Il giorno in cui il Napoli vorrà che Ezequiel torni a disposizione, lui lo farà perchè è un calciatore azzurro. Sono felice delle parole di De Laurentiis, mi pare voglia rispettare le volontà di un calciatore, ma questo non vuol dire che Lavezzi si sia innamorato di un altro club e che voglia andare via. Si sta montando un caso che non esiste. Ieri, ad esempio, ho incontrato Bigon ma casualmente, ero all'Hilton con i procuratori Mascardi, Bascherini ed Anellucci e tutti hanno pensato che abbia parlato con Riccardo per la clausola rescissoria o per un'offerta importante pervenuta a Lavezzi. Non è assolutamente vero. Tra l'altro, se avessi voluto chiacchierare con Bigon, non l'avrei fatto certamente all'Hilton davanti alle telecamere. Quando il Napoli, comunque, convocherà Lavezzi per il ritiro, lui si presenterà perchè è molto felice di disputare la Champions con gli azzurri. Poi, se arrivasse una super offerta, allora ne parleremmo con De Laurentiis. Adeguamenti contrattuali? Non è il momento di parlarne, oggi si sta montando un caso che non esiste".
Alessandro Lugli

giovedì 21 luglio 2011

UFFICIALE: Sanchez è del Barcellona

Ora è ufficiale. Alexis Sanchez è un giocatore del Barcellona. L'attaccante ha firmato un contratto di cinque anni e sarà presentato lunedì. Il sito ufficiale del club spagnolo rende noto anche il costo dell'operazione: 26mln più una cifra variabile di 11,5mln.

INEVITABILE FOLLIA DI RAF CANTA ALEX LUGLI 2011

COPPA AMERICA: PARAGUAY SECONDA FINALISTA


COPPA AMERICA: PARAGUAY SECONDA FINALISTA
0 a 0 dopo 120 minuti di gioco, la seconda finalista si è decisa ai calci di rigore. E’ stata una vera beffa per il Venezuela che avrebbe meritato la finale. Molte le recriminazioni perchè per ben 3 volte il Venezuela ha colpito i pali. Decisivo la parata di Villar e la realizzazione di Veron che però, prima della lotteria dei rigori, andava espulso per un bruttissimo fallo da reazione. Bruttissimo finale con una mega rissa in campo e nel sottopassaggio.
Dopo 5 pareggi in 5 partite, domenica al Monumental di Buenos Aires, il Paraguay si giocherà la finalissima contro l’Uruguay di Suarez e Forlan.

All’Estadio Malvinas Argentinas invece è andata in scena una gara veramente noiosa. La paura di perdere e la stanchezza accumulata in questi giorni ha bloccato sia il Paraguay che il Venezuela, che si giocava l'accesso alla sua prima e storica finale di Coppa America. Si è arrivati così ai rigori, dove è risultato decisivo l'errore del vinotinto Lucena. In finale c'è dunque andato il Paraguay, che in questa pazza Coppa America non ha mai vinto una partita (4 pareggi in 4 gare, ndr) e che potrebbe centrare un successo che manca dal lontano 1979.

Alessandro Lugli

mercoledì 20 luglio 2011

sei la più bella del mondo raf

la canzone di laura di fabio concato cover canta alex lugli 2011 postata il 20-07-2011

BUONA NOTTE FIORELLINO COVER FRANCESCO DE GREGORI CANTA ALESSANDRO LUGLI 20-07-2011

mardi gras

BLUES DEL PECCATORE

COPPA AMERICA: E' L'URUGUAY LA PRIMA FINALISTA

COPPA AMERICA: E' L'URUGUAY LA PRIMA FINALISTA
E' l'Uruguay la prima finalista della Copa America 2011! Nei secondi 45 minuti di gioco, con una doppietta del solito irresistibile Suarez, la Celeste liquida il Perù di Vargas. I gol sono arrivati in meno di cinque minuti, al 53 e al 58. Il giocatore Viola è stato espulso al 69 per una brutta gomitata sul viso ai danni di Coates. La nazionale guidata dal Maestro O.W. Tabarez, ancora priva di Cavani, avrà la possibilità di riconquistare il trofeo iridato dopo 12 anni di digiuno. Per riuscirci, dovrà sconfiggere la squadra che uscirà vincente della sfida di stanotte tra Venezuela-Paraguay.
Quindi ricapitolando è l'Uruguay la prima finalista dell'edizione 2011 della Coppa America. La squadra allenata da Oscar Washington Tabarez batte 2-0 il Perù a La Plata nella prima semifinale e guadagna il diritto a contendersi il trofeo, che nella bacheca della Celeste manca dal 1995. In caso di trionfo, l'Uruguay diventerebbe la nazione ad avere più titoli (15, contro i 14 dell'Argentina). A decidere il match con i peruviani è Luis Suarez. Il 24enne attaccante del Liverpool firma una doppietta pesantissima, mentre tradisce un altro dei protagonisti più attesi, Juan Manuel Vargas: l'esterno della Fiorentina si fa espellere nella ripresa. Primo tempo bloccato, con poche emozioni. L'Uruguay, privo dell'infortunato Cavani e dello squalificato Perez, si rende pericoloso in un paio di occasioni con Alvaro Pereira (tiro ravvicinato respinto da Fernandez e gol annullato per fuorigioco). Il Perù replica con uno spunto di Vargas sulla sinistra: palla al centro per Guerrero che non ci arriva per un soffio. Ripresa decisamente più vivace. Al 53' Uruguay in vantaggio: gran tiro da fuori di Forlan, Fernandez non trattiene e Suarez si avventa sul pallone insaccandolo con un piatto destro. La partita cambia e i peruviani accusano il colpo. Cinque minuti più tardi Alvaro Pereira lancia Suarez: l'attaccante scatta sul filo del fuorigioco, evita Fernandez in uscita e segna ancora a porta vuota. Per il Perù è notte fonda e Vargas perde la testa: al 68' il capitano commette un brutto fallo di reazione su Coates (gomitata al volto) e viene espulso dall'arbitro boliviano Orosco. Nel finale Guerrero prova a impensierire Muslera, ma è troppo tardi. L'Uruguay è in finale: giocherà contro la vincente dell'altra semifinale tra Paraguay e Venezuela.
Alessandro Lugli

martedì 19 luglio 2011

back home

maradona e argentina by alex lugli 2011

MAZZARRI:”LA ROSA È COMPLETA E SONO CONTENTO DI QUESTA SQUADRA”

Walter Mazzarri, durante la presentazione ufficiale della squadra, ha commentato il mercato portato avanti dalla società in queste settimane e degli obiettivi per la prossima stagione: “Scudetto? I tifosi fanno bene a sognare, noi dobbiamo stare con i piedi per terra e lavorare – riporta TuttoNapoli.net -. La rosa è stata completata, è una grande squadra, dobbiamo sempre guardare avanti”

Palermo, Zamparini: “Pastore piace ad una big europea”

Il futuro di Javier Pastore è lontano da Palermo. A confermarlo lo stesso presidente rosanero Maurizio Zamparini intervenuto a Radio Radio: “Ieri mi ha parlato un grande club europeo e mi ha detto di abbassare il prezzo da 50 a 45 milioni per Pastore. Io ho riferito che dovrà parlare con il suo procuratore Simonian. La Roma se lo vuole deve affrettarsi, perché credo che entro dieci giorni si potrebbe risolvere la situazione. Accetto solo cash e non contropartite tecniche. Stiamo trattando Pastore con un grosso club di cui conosco personalmente il dirigente. Ho detto loro di alzare fino a 50 e Pastore andrà lì, anche se preferirei per lui che rimanesse in Italia”.

Gerd Mueller ritrovato in stato confusionale

Sono state ore di apprensione al ritiro di Trento della squadra giovanile del Bayern Monaco per Gerd Mueller, il mitico centravanti campione del mondo 1974 della Germania, che era scomparso dall’albergo. Alla fine è stato ritrovato dopo 15 ore dai carabinieri in stato confusionale. Secondo una prima ricostruzione, Mueller, arrivato a Trento come accompagnatore della ‘under 23′ del Bayern, è uscito alle 3 di notte di ieri dall’albergo Villa Madruzzo. Non vedendolo tornare, lo staff della squadra ha avvertito le forze dell’ordine. Le ricerche, subito avviate, si sono concluse alle 18 di ieri con il ritrovamento dell’ex centravanti in viale De Gasperi, dove vagava – hanno detto i carabinieri – in stato confusionale. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Mueller, oggi sessantacinquenne, fu alle prese con un lungo periodo di depressione, accompagnato da problemi di alcol. Gli vennero in soccorso i suoi ex compagni del Bayern Monaco nel frattempo divenuti dirigenti del club, che lo incoraggiarono ad affrontare una terapia di disintossicazione e riabilitazione. In seguito, nel 1992 lo ingaggiarono nello staff tecnico come allenatore delle squadre giovanili

standing ovation

ROSSO RELATIVO

lunedì 18 luglio 2011

Lo scudetto 2006 resta all’Inter

Il Consiglio federale della Figc, riunito oggi a Roma, ha approvato la delibera in cui dichiara che non ci sono i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2006 all'Inter. La delibera e' passata con il voto contrario di Dante Cudicio (dell'Associazione allenatori) e le astensioni dei presidenti della Lazio Lotito e della Lega di Serie B, Andrea Abodi.

COPPA AMERICA: BRASILE FUORI , PARAGUAY IN SEMIFINALE

COPPA AMERICA: BRASILE FUORI , PARAGUAY IN SEMIFINALE
Brasile – Paraguai finisce 0 a 2 dopo i calci di rigore, la Seleção Brasiliana di Mano Menezes esce dalla Coppa America 2011. Ironia della sorte la nazionale brasiliana vista ieri sera è quella che ha creato più occasioni da gol, tra tutte le partite disputate sinora nel torneo, ha dominato il Paraguai, in poche parole ha giocato la sua migliore partita. Quel problema emerso nelle prime due gare e che sembrava risolto nell’ultima contro l'Ecuador, cioè la concretezza in fase realizzativa, riemerge prepotentemente e da una triste spiegazione all’evento di questa edizione argentina della Coppa America, e non solo in ottica brasiliana.
Gli errori dal dischetto della Seleção Brasiliana che sono costati l’eliminazione dal torneo sono stati di: Elano, Thiago Silva, André Santos e Fred. In semifinale di Coppa America ci va il Paraguai che incontrerà il Venezuela, altra grande sorpresa visto che ha battuto il Cile; mentre l’Uruguai, vittoriosa sull’Argentina di Messi, incontrerà il Perù.
La partita si svolge quasi solo in un senso, quello del dominio brasiliano, almeno nel possesso palla, con i paraguaiani però che se la giocano più sul fattore fisico-atletico, infatti molte volte il gioco è interrotto per continui falli tattici della nazionale guaranì. Le occasioni per i brasiliani fioccano, nella prima metà della frazione di gioco bisogna segnalare un bel tiro dalla distanza di Ramires, Neymar più volte vicinissimo al gol, Ganso e Robinho si ritagliano qualche conclusione pericolosa, ma niente da fare.
La nazionale brasiliana gioca bene e spinge molto sulle fasce azionando Maicon a destra e Santos a sinistra, Julio Cesar, che nella precedente partita con il Paraguai aveva dovuto fare gli straordinari, ieri sera non ha avuto molto lavoro dalle sue parti. Addirittura Lucio diventa pericoloso al 35° quando conclude a rete dall’area piccola una palla raccolta su punizione, ma c’è Villar che salva sulla linea stregata della porta paraguiana.
Il secondo tempo segue il filo dei primi quarantacinque minuti, Paraguai molto compatto, difende bene, corre e spezza, quando può, con molti falli tattici le azioni dei brasiliani, qualche contropiede sul versante offensivo, ma il loro obiettivo è chiaro, arrivare ai supplementari per metterla ancora di più sull’aspetto fisico-atletico. Il Brasile dal canto suo continua a produrre gioco su gioco e a creare moltissime opportunità da gol con i vari: Pato, Neymar, Robinho, ecc. ma non c’è verso, il risultato resta sullo 0 a 0 alla fine del tempo regolamentare.
Anche nei supplementari la trama del match non cambia, con un'unica differenza… il nervosismo che comincia ad affiorare. Menezes capisce che Ganso non ha più benzina e decide quindi di mettere forze fresche in campo, il prescelto a sostituire il cervello del centrocampo verdeoro è Lucas Leiva, ma come dicevamo prima, il nervosismo gioca brutti scherzi, e alla prima occasione lo stesso Lucas Leiva dopo aver ampiamente discusso con l’avversario Antolin Alcaraz per un fallo laterale si beccano entrambi il cartellino rosso.
Al 12° del secondo tempo supplementare il Brasile vive l’unico, ma fortissimo, momento di vero pericolo, un gran tiro del paraguiano Valdez manca di poco il gol beffa, sarebbe stato veramente ingiusto.
Un altro quarto di finale si decide quindi ai calci di rigore, e ancora una volta a rimetterci le penne è la squadra più celebrata, così come l’Argentina, il Brasile cade alla fine con ben quattro rigori sbagliati e al Paraguai bastano Barreto e Estigarribia per spingere la loro nazionale ad una storica semifinale.
Alessandro Lugli

COPPA AMERICA. ANCHE CILE ELIMINATO, VENEZUELA IN SEMIFINALE

COPPA AMERICA. ANCHE CILE ELIMINATO, VENEZUELA IN SEMIFINALE

La Coppa America continua a regalare sorprese. Dopo le clamorose eliminazioni di Argentina e Brasile, esce di scena anche un’altra delle possibili candidate alla vittoria finale: il Cile. A San Juan la Roja cede per 2-1 al Venezuela che per la prima volta nella sua storia raggiunge le semifinali del torneo (miglior risultato finora il quinto posto nel ’67). A farsi pericolosa, nei primi minuti, e’ proprio la nazionale guidata da Farias con una conclusione dalla media distanza di Arango, replica il Cile con un tentativo di Alexis Sanchez sul quale Jimenez non trova la deviazione vincente. Al 34’ si sblocca il risultato: Arango mette al centro su punizione, incornata vincente di Vizcarrondo. La reazione del Cile tarda ad arrivare e solo con l’ingresso di Valdivia nella ripresa la Roja comincia a carburare. Perozo salva sulla linea su un colpo di testa di Sanchez, poi la traversa nega il pari sia a Suazo che a Valdivia. Ma l’1-1 e’ nell’aria e al 24’ ci pensa proprio Suazo a rimettere le cose a posto. La squadra di Borghi prova a completare la rimonta ma undici minuti dopo arriva la doccia fredda: altro calcio piazzato di Arango, Bravo smanaccia malamente e sul pallone si avventa Cichero per il gol che vale la vittoria e la semifinale col Paraguay, ‘giustiziere’ del Brasile. Nel finale anche un espulso per parte: Cile in dieci al 37’ per il secondo giallo a Medel, in pieno recupero rosso a Rincon. “E’ una vittoria storica ma non siamo ancora soddisfatti, vogliamo di piu’ anche perche’ possiamo dire di aver battuto il Cile – le parole a fine gara del ct venezuelano Cesar Farias – Mi sorprende il fatto che dopo ogni partita che giochiamo le altre squadre dicono che abbiamo giocato male o che non meritavamo. Ma va bene cosi’, lasciate che continuino a guardarci dall’alto in basso”. Si torna in campo domani sera con la prima delle due semifinali che mettera’ di fronte Uruguay e Peru’, il giorno dopo tocchera’ all’Albirroja contro il Venezuela.
Alessandro Lugli

domenica 17 luglio 2011

COPPA AMERICA: ARGENTINA FUORI, URUGUAY NEI QUARTI


L'errore di Carlos Tevez resterà marchiato a lungo nella memoria degli
argentini. Dopo 120 minuti intensissimi, ai calci di rigore l'Apache è l'unico
a sbagliare. L'Argentina esce dalla Copa America, l'Uruguay va in semifinale,
dove affronterà il Perù.

Il protagonista del primo tempo è il bolognese Diego Perez. È lui che dopo 5
minuti porta sorprendentemente in vantaggio l'Uruguay, effettuando il tap-in
vincente dopo la deviazione solo parziale di Romero sul colpo di testa di
Victorino. Gol sugli sviluppi di una punizione, e proprio su piazzato i charrua
mettono in ambasce la difesa argentina. La risposta albiceleste si chiama però
Lionel Messi: imprendibile per la difesa avversaria, specialmente al 17' quando
disegna col sinistro un cross perfetto che Higuain devia alle spalle di
Muslera. Contro le ondate argentine, il già ammonito Perez è costretto a
ricorrere più volte al fallo. Come al 38', quando interrompe irregolarmente una
ripartenza avversaria ed è cacciato da Amarilla. L'Uruguay però non si abbatte,
si vede annullare un gol di Caceres e colpisce una traversa con Lugano.
Dall'altra parte, giusto l'annullamento della rete di Higuain, in fuorigioco
sulla punizione di Messi.


La ripresa è un prevedibile assalto argentino alla ricerca del 2-1. Ma, pur
contro un avversario ridotto in 10 uomini, le occasioni latitano e si limitano
a un paio di conclusioni di Di Maria, una alta e una parata a terra da Muslera.
Accade tutto nell'ultimo quarto d'ora: stupenda girata mancina di Higuain che
chiama il portiere laziale all'intervento, mentre nell'altra area è Romero che
deve darsi da fare per uscire sui piedi di Forlan, lanciato nello spazio da
Suarez. Muslera è ancora decisivo sulla punizione (deviata) del neo-entrato
Tevez e sul susseguente tap-in di Higuain. Espulso Mascherano, l'ultima azione
è dell'Uruguay, con Forlan che non inquadra la porta vuota di testa, dopo la
scorribanda del diavolo Suarez. Niente gol, dunque. Come la gara tra Colombia e
Perù, nemmeno il secondo quarto di finale della Copa America viene deciso nei
tempi regolamentari.



I supplementari sono una passione. Si aprono con un sinistro di Alvaro
Pereira che passa vicino all'incrocio, continuano con l'Argentina costantemente
riversata nella metà campo avversaria. Higuain colpisce la base del palo con un
tiro mancino, Muslera dice di no due volte a Messi e una a Pastore. Ma la palla
non entra, e si va ai calci di rigore. Nell'Uruguay segnano tutti, compreso
l'ultimo, Caceres. Nell'Argentina Tevez si fa parare il tiro da Muslera, ed è
sufficiente: charrua in semifinale contro il Perù, Albiceleste che abbandona a
testa alta la competizione.




Argentina 1-1 Uruguay (5-6 d.c.r)


ARGENTINA: Sergio Romero; Pablo Zabaleta, Nicolás Burdisso, Gabriel Milito,
Javier Zanetti; Fernando Gago (96' Lucas Biglia), Javier Mascherano, Ángel Di
María (73' Javier Pastore); Lionel Messi, Sergio Agüero (84' Carlos Tevez),
Gonzalo Higuaín. CT: Sergio Batista.
URUGUAY: Fernando Muslera; Maximiliano Pereira, Diego Lugano, Mauricio
Victorino (20' Andres Scotti), Martín Cáceres; Álvaro González, Egidio Arévalo
Ríos (110' Sebastian Eguren), Diego Pérez, Álvaro Pereira (110' Walter
Gargano); Diego Forlán, Luis Suárez. CT: Oscar Tabárez.

Arbitro: Carlos Amarilla (PAR)

Gol: 6' Perez (U), 18' Higuain (A)

Rigori: Messi (gol), Forlan (gol), Burdisso (gol), Suarez (gol), Tevez
(parato), Scotti (gol), Pastore (gol), Gargano (gol), Higuain (gol), Caceres
Alessandro Lugli

CALCIO: COPPA AMERICA. COLOMBIA KO AI SUPPLEMENTARI, PERU' IN SEMIFINALE

CALCIO: COPPA AMERICA. COLOMBIA KO AI SUPPLEMENTARI, PERU' IN SEMIFINALE
Il Peru’ e’ la prima semifinalista della Coppa America 2011. Allo stadio “Mario Alberto Kempes” di Cordoba (Argentina), la selezione del ct Markarian ha sconfitto 2-0 la Colombia di Gomez al termine dei tempi supplementari. Gara vivace sin dai primi minuti. Al 20’ fallo in area di Rodriguez sullo stesso Moreno e l’arbitro messicano indicava il penalty. Dal dischetto il bomber del Porto Falcao sciupava la ghiotta occasione con palla a lato. Al termine dei tempi regolamentari il risultato e’ rimasto inchiodato sullo 0-0. All’11’ del primo tempo supplementare il Peru’ sbloccava il punteggio: uscita imprecisa di Martinez, porta sguarnita, e gran tiro al volo in corsa del neoentrato Lobaton con palla in fodo al sacco. Al 6’ del secondo tempo supplementare Vargas raccoglieva un assist di Guerrero e firmava il definitivo 2-0. Questa notte (calcio d’inizio alle 00.15) in programma il secondo quarto di finale: l’Argentina opposta all’Uruguay (la vincente giochera’ contro il Peru’). Completano il quadro le sfide Brasile-Paraguay e Cile-Venezuela.

Alessandro Lugli

sabato 16 luglio 2011

MEXES, ROMA NEL CUORE MA MILAN E' UN SOGNO


MEXES, ROMA NEL CUORE MA MILAN E' UN SOGNO
"Portero' sempre la Roma nel cuore, ma oggi sono milanista al 100 percento e per me e' un sogno". Philippe Mexes e' pronto ad iniziare la sua nuova avventura in rossonero. Il difensore francese parla del suo passato giallorosso e delle sue ambizioni con il Milan. "A Roma ho passato sette anni eccezionali. Totti e tutti i miei compagni mi rimarranno nel cuore. Non dimentichero' mai la citta' e i tifosi giallorossi, tutto quello che hanno fatto per me. Non me l'aspettavo, ci penso spesso ma oggi sono al 100 percento milanista e fiero di esserlo", dice Mexes. Giocare gli Europei con la Francia e' un obiettivo, ma non e' per questo che ha scelto il Milan: "Quando ho deciso di venire qui non ho pensato alle porte che mi poteva aprire. Ho pensato solo al Milan, e' la squadra piu' forte del mondo ed e' un sogno che avevo fin da bambino. Poi dipendera' solo da me: se lavorero' bene la nazionale verra' di conseguenza", dice. E a chi domanda se questa squadra sia all'altezza per lottare per la Champions, risponde: "Se non lo e' il Milan chi dovrebbe esserlo?".
Alessandro Lugli

NAPOLI: LUCARELLI, CONTENTO DI CHIUDERE LA MIA CARRIERA CON QUESTA MAGLIA

NAPOLI: LUCARELLI, CONTENTO DI CHIUDERE LA MIA CARRIERA CON QUESTA MAGLIA
Lucarelli è stato confermato ieri dal presidente Aurelio De Laurentiis che ai microfoni di Radio Marte, ha dichiarato: "Il presidente mi ha chiamato la sera per comunicarmi la volontà di confermarmi in questo gruppo, in considerazione dele doti umane e professionali dimostrate. La cosa mi ha fatto enormemente piacere, perché potrò chiudere la mia carriera con questa maglia e per me questo è motivo di grande orgoglio. Anche se non c’erano tante possibilità, speravo in questa telefonata che alla fine è arrivata. So bene che la mia è una presenza a completamento dell’organico, soprattutto per certe caratteristiche umane e caratteriali, ma sono convinto di poter dare il mio contributo anche in campo. Certamente non sarò io l’elemento a fare il muso per una panchina o una tribuna in più. Ho fatto la promessa di firmare in bianco e infatti non si è parlato di soldi in questa telefonata; intendo mantenere la promessa. A Dimaro ci saranno nuovi validi compagni e sono convinto che da qui alla fine del mercato arriverà anche qualche altro giocatore. I gioielli sono rimasti, non c’è margine per pensare a qualcosa di diverso rispetto a un progetto di grande crescita".
Alessandro Lugli

Chiesto l'arresto per Salvatore Parolisi. L'autopsia: il killer voleva sgozzarla

"Melania e' stata uccisa da una donna". Contrattaccano i legali di Salvatore Parolisi, vedovo della 29 enne di Somma Vesuviana, per il quale la procura di Ascoli ha chiesto l'arresto al gip del tribunale locale. Per gli avvocati del militare, Biscotti e Gentile, Parolisi ha subito ieri un altro attacco mediatico "dimostrato - secondo loro - dalla fuga di notizie sulla richiesta d'arresto avanzata dai pm ascolani". Anche in conseguenza di cio' i due legali hanno chiesto un'ispezione ministeriale. Per Biscotti e Gentile, Parolisi rimane innocente e il responsabile del brutale omicidio avvenuto ormai quasi sicuramente a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo, sarebbe una donna. Intanto, dopo le molte rivelazioni sulle modalita' dell'omicidio emerse dall'autopsia sul cadavere di Melania, si attende la decisione del gip di Ascoli che potrebbe arrivare anche nella giornata di oggi. Da segnalare che ieri fonti investigative hanno sostenuto che "Parolisi ha mentito su tutto".

La procura di Ascoli ha chiesto l’arresto di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per la morte di Carmela Melania Rea uccisa lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Lo ha scritto per primo "Il Centro", e la notizia è stata successivamente confermata da fonti investigative, che spiegano: "La Procura ha probabilmente raccolto indizi sulle responsabilità del militare, tali da richiederne il fermo". La richiesta di misura cautelare è stata inoltrata al gip Carlo Calvaresi, che ora non ha limiti di tempo per far eseguire l'arresto e dovrà decidere se dare attuazione a questa richiesta o respingerla. Ma, spiegano le fonti, data la "voluminosità del materiale dell'inchiesta non deciderà a breve".

Sembra quindi arrivata la svolta decisiva nel caso della morte di Melania Rea. Parolisi, al momento sospeso dal suo incarico di istruttore e impiegato in un ufficio amministrativo della caserma Clementi, è rientrato a Frattamaggiore da Ascoli un giorno in anticipo su quanto previsto ed ora si trova a casa dei suoi genitori.

DECISIVI I TELEFONI E L'AUTOPSIA: Pur senza conferme ufficiali al momento, tutti gli addetti ai lavori sono convinti che la richiesta d'arresto per Salvatore Parolisi, sia stata decisa sulla base dei risultati degli esami scientifici sui tabulati telefonici del militare e della moglie e l'autopsia sul corpo della donna che avrebbe permesso di risalire all'ora del decesso.

Entrambi i cellulari sono stati localizzati, nel primo pomeriggio di lunedi 18 aprile, giorno in cui la donna scomparve, non a Colle S.Marco (Ascoli) ma nel bosco montano in località Ripe di Civitella (Teramo), dove la donna venne trovata cadavere due giorni dopo. Tutto questo renderebbe a Parolisi davvero impossibile continuare a sostenere che tra le 14,30 e le 16, lui fosse con la moglie e la figlioletta a Colle S.Marco, e che la donna poi si allontanò da sola.

A far decidere definitivamente il pool della Procura che coordina le indagini sarebbero state le risultanze degli accertamenti via via arrivati sul tavolo dei magistrati. "Siamo sicuri del nostro lavoro", ha dichiarato fino a ieri il comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Patrizio, "e abbiamo fotografato la situazione a Colle San Marco". Il riferimento è alla presenza di Melania Rea sul pianoro ascolano, testimoniata dal solo Salvatore. Questo significa che la donna è stata portata direttamente, o si è recata di sua volontà, nella pineta del Teramano in cui è stata trovata morta.

Sulla richiesta dovrebbe aver pesato inoltre il pericolo di inquinamento delle prove, se non di fuga. Parolisi, infatti, avrebbe tenuto per gli inquirenti un comportamento ben strano: il 19 aprile, il giorno dopo la scomparsa di Melania (che sarebbe stata ritrovata cadavere il 20), Salvatore avrebbe cancellato il suo profilo Facebook, dove interagiva con l'avatar 'Vecio alpino'. Successivamente si è sbarazzato del cellulare 'dedicato' con cui comunicava con Ludovica P., la soldatessa con cui aveva una relazione extraconiugale.

GLI AVVOCATI DI PAROLISI: STOP AL MASSACRO: Gentile e Biscotti, i legali di Salvatore Parolisi, si dichiarano "Assolutamente sbalorditi da una giustizia colabrodo, chiederemo sicuramente di intervenire al ministro della Giustizia per far terminare questo gioco al massacro". "L'indagato è una persona che merita rispetto e coma stanno trattando Parolisi è indegno della nostra civilità giuridica", specifica Gentile. Biscotti e Gentile parlano poi di "linciaggio morale senza fine" nei confronti di Parolisi e chiedono pubblicamente un'ispezione degli organi competenti del Ministero "per accertare la responsabilità di queste fughe di notizie, vere o false che siano".

MELANIA: AUTOPSIA, UCCISA A RIPE DOPO IL PRANZO DEL 18 APRILE - Melania probabilmente e' stata uccisa gia' subito dopo il pranzo di lunedi' 18 aprile, nel Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella. E' l'indiscrezione che emerge - ma non ci sono conferme ufficiali - dall'autopsia sul corpo della 29enne di Somma Vesuviana, il cui risultato e' stato consegnato dal medico legale Adriano Tagliabracci alla Procura di Ascoli che conduce l'inchiesta sull'omicidio. La donna avrebbe consumato il pasto nella sua casa di Folignano (Ascoli), intorno alle 13 di quel giorno, e poi sarebbe stata trucidata dopo le 14, nel luogo dove il suo cadavere e' stato trovato due giorni dopo, il 20 aprile. La donna non sarebbe mai passata o arrivata da Folignano a Colle S.Marco, cosi' come raccontato dal marito, il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, per il quale la Procura ascolana ha chiesto l'arresto al Gip del tribunale Carlo Calvaresi. Per il medico legale Adriano Tagliabracci l'assassino di Melania Rea ha tentato di "scannarla", come riporta l'agenzia Ansa. L'omicida avrebbe aggredito la donna da dietro cercando con un coltello di colpirla alla gola, ma il tentativo di fuga della donna l'ha costretto ad accanirsi su di lei quando Melania, caduta durante la fuga, era a terra, supina. I colpi post mortem, quelli inflitti con un oggetto contundente, forse un punteruolo, sono stati inferti diverso tempo dopo quelli che hanno provocato il decesso della donna, forse il giorno - il 20 aprile - in cui il cadavere è stato ritrovato.

MELANIA: AUTOPSIA, UCCISA CON DUE ARMI DIVERSE - Melania Rea sarebbe stata brutalmente assassinata a Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) il 18 aprile scorso, con almeno due armi diverse, un coltello e un oggetto contundente, forse un punteruolo. E' quanto emerge dall'esame autoptico sul cadavere della 29enne di Somma Vesuviana, il cui risultato e' stato consegnato alla Procura di Ascoli. Con il coltello sarebbe stata uccisa, mentre con un punteruolo sarebbe stata colpita dopo la morte, il giorno 19 aprile e forse anche il 20, prima che il cadavere venisse scoperto, a seguito di una telefonata anonima. I colpi post mortem, secondo gli investigatori, sono stati inferti per depistare le indagini. Ma questo era gia' noto dalle prime settimane dell'indagine.

NAPOLI: LUCARELLI, CONTENTO DI CHIUDERE LA MIA CARRIERA CON QUESTA MAGLIA


NAPOLI: LUCARELLI, CONTENTO DI CHIUDERE LA MIA CARRIERA CON QUESTA MAGLIA
Lucarelli è stato confermato ieri dal presidente Aurelio De Laurentiis che ai microfoni di Radio Marte, ha dichiarato: "Il presidente mi ha chiamato la sera per comunicarmi la volontà di confermarmi in questo gruppo, in considerazione dele doti umane e professionali dimostrate. La cosa mi ha fatto enormemente piacere, perché potrò chiudere la mia carriera con questa maglia e per me questo è motivo di grande orgoglio. Anche se non c’erano tante possibilità, speravo in questa telefonata che alla fine è arrivata. So bene che la mia è una presenza a completamento dell’organico, soprattutto per certe caratteristiche umane e caratteriali, ma sono convinto di poter dare il mio contributo anche in campo. Certamente non sarò io l’elemento a fare il muso per una panchina o una tribuna in più. Ho fatto la promessa di firmare in bianco e infatti non si è parlato di soldi in questa telefonata; intendo mantenere la promessa. A Dimaro ci saranno nuovi validi compagni e sono convinto che da qui alla fine del mercato arriverà anche qualche altro giocatore. I gioielli sono rimasti, non c’è margine per pensare a qualcosa di diverso rispetto a un progetto di grande crescita".
Alessandro Lugli

mercoledì 13 luglio 2011

COPPA AMERICA: VINCE IL BRASILE, PAREGGIANO VENEZUELA E PARAGUAY


COPPA AMERICA: VINCE IL BRASILE, PAREGGIANO VENEZUELA E PARAGUAY
Verdeoro qualificati ai quarti di finale
Grazie alle doppiette di Pato (al 28 e al 61) e di Neymar (al 49 e al 72), il Brasile sconfigge l'Ecuador per 4 a 2 (di Felipe Caicedo i due gol dei momentanei e illusori pareggi ecuadoregni, al 37 e al 59). I verdeoro (per i quali segnaliamo anche un palo e un gol ingiustamente annullato entrambi ad opera del milanista Robinho e un Maicon in gran spolvero) conquistano così il primo posto del Gruppo B per la miglior differenza reti. Tanti gol anche tra Paraguay e Venezuela. La partita finisce 3 a 3 con le reti di Alcaraz (al 34), Barrios (al 63) e Riveros (all' 86) per i paraguaiani. In vantaggio di 3 gol a 1 a tempo scaduto, il Venezuela riesce nell'impresa di agguantare l'insperato pareggio; dopo l'iniziale vantaggio di Rondon al 5 minuto del primo tempo, sono infatti giunte le reti di Miku al 90 e di Perozo al 93!
Il Brasile batte l'Ecuador per quattro a due e conquista primo posto nel gruppo B e qualificazione ai quarti di finale , dove affronterà il Paraguay. Trascinata da un Maicon in serata deluxe, la formazione di Mano Menezes appare in progresso rispetto alle deludenti esibizioni delle prime due uscite, anche se soffre per oltre un'ora la vivacità degli avversari. Tra le buone notizie della serata il ritorno al gol di Pato e Neymar, autori di una doppietta a testa. L'Ecuador dal canto suo saluta la manifestazione: stasera, se non altro, gli uomini di Reinaldo Rueda si sono divertiti.

I brasiliani rompono subito gli indugi al 3' con un tentativo di Neymar che da poco dentro l'area calcia di destro e trova il riflesso di Elizaga che devia in corner. L'Ecuador cerca di accelerare, approfittando anche di una retroguardia carioca niente affatto invalicabile. Caicedo e Benítez però non pungono e allora in gol ci va il Brasile al 27' con Pato, abile a sfruttare un'indecisione dei centrali ecuadoriani deviando in rete di testa il traversone pennellato di André Santos. Al 37' il due a zero sembra cosa fatta: Maicon, preferito a Dani Alves, scende sulla destra e crossa all'indietro per Robinho che di prima intenzione calcia a rete e colpisce il palo con il portiere Elizaga fuori causa. Neanche un minuto e arriva, improvviso, il pareggio ecuadoriano: su un lungo spiovente la difesa brasiliana si addormenta ancora e permette a Caicedo di scoccare un tiro su cui Julio Cesar commette un errore madornale lasciandosi sfilare il pallone sotto il corpo. Poco prima dell'intervallo Julio Cesar si riscatta parzialmente salvando da campione su sinistro di Arroyo, che trenta secondi più tardi ci riprova e sfiora il palo.

Lo spavento fa bene al Brasile che nella ripresa perde un po' la voglia di scherzare, trova quella di giocare e al 4' torna in vantaggio: Ganso trova un corridoio per Neymar che imita Pato e si sblocca mettendo a segno il primo gol in Coppa América. Il nuovo vantaggio però dura poco: al 14' è ancora protagonista Caicedo che con un gran gesto tecnico si gira al limite dell'area e lascia partire un destro a pelo d'erba che brucia le mani a Julio César, poco convincente anche in questa occasione, prima di insaccarsi. Altrettanto effimera è la gioia ecuadoriana, perché dopo soli due minuti Neymar ci prova dal limite e sulla corta respinta di Elizaga piomba Pato che mette in rete, complice una deviazione. Il terzo gol regala un po' di fiducia al Brasile: al 22' Maicon prova la soluzione dalla distanza e crea qualche problema a Elizaga, poi Pato riceve da Ganso e cerca il gran gol con un lob dal limite che non inquadra lo specchio della porta. Il quattro a due è nell'aria e si materializza al 27': nasce da una progressione impressionante di Maicon che dal fondo serve Neymar cui basta un tocco per mettere a segno il secondo gol della serata. Il laterale dell'Inter cerca anche gloria personale da distanza ravvicinata al 43' ma trova l'opposizione di Elizaga.





BRASILE-ECUADOR 4-2 -
Reti: 28' Pato (B), 38' Caicedo (E), 49' Neymar (B), 59' Caicedo (E), 61' Pato (B), 72' Neymar (B)

BRASILE (4-2-3-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Thiago Silva, André Santos; Lucas Leiva, Ramires; Robinho, Ganso (77' Elias), Neymar (80' Lucas); Pato (85' Fred). Ct: Menezes
ECUADOR (4-4-2) Elizaga; Reasco (82' Achilier), Araujo, Erazo, Ayovi; Arroyo, Minda, Novoa (90' Montaño), Méndez (77' Mina); Benítez, Caicedo. Ct: Rueda

Arbitro: Silvera (Uruguay)
Ammoniti: André Santos (B), Noboa

Alessandro Lugli