domenica 28 febbraio 2010

serie A: il punto in breve del campionato


Nella 26/a giornata di serie A, l'Inter passa ad Udine e il Milan batte l'Atalanta. Al San Paolo il Napoli agguanta la Roma con un rigore al 90'. Nella lotta per la salvezza, successo del Siena a Livorno, mentre il Bologna espugna il Ferraris. Risultati: Chievo-Cagliari 2-1; Genoa-Bologna 3-4; Livorno-Siena 1-2; Milan-Atalanta 3-1; Napoli-Roma 2-2; Parma-Sampdoria 1-0; Udinese-Inter 2-3.

Juve-Palermo alle 20,45. Ieri: Catania-Bari 4-0; Lazio-Fiorentina 1-1.

napoli-roma 2-2


NAPOLI-ROMA 2-2
Gara spettacolare soprattutto nel finale
Chi ha assistito a questa partita ha rischiato le coronarie, soprattutto se si è tifosi del Napoli. Cominciamo subito col dire che gli azzurri avrebbero meritato la vittoria e che persino il pareggio conquistato in extremis è da considerarsi di manica larga per i giallorossi, che hanno giocato al “San Paolo” la gara più brutta, in campionato, dell’anno. Una Roma che è scesa a Napoli imbottita di difensori (ben 5) con un solo vero attaccante di ruolo cioè Baptista , capace la squadra capitolina di tirare in porta solo tre volte in tutto l’arco della partita con un solo calcio d’angolo a favore contro i 10 battuti dal Napoli. Gli azzurri che hanno tenuto un maggior possesso palla , e che si sono resi pericolosi minimo una decina di volte. Ma nel calcio come in tutte le gare tatticamente celebrali, chi segna prende il gol. Cosi è successo al Napoli di Mazzarri, dopo un primo tempo di chiara marca campana, nella ripresa, auspice un fallo di Campagnaro su Baptista. Il rigore concesso alla Roma e realizzato dallo stesso Baptista ha inasprito l’animo degli azzurri che si sono visti soccombere ancora da una segnatura di Vucinic, laddove ancora Campagnaro segnava il passo.
Da quel punto in poi, si è assistito agli ultimi 20 minuti di totale predominio campano che più volte hanno tentato di scardinare la strenua difesa romana che aggiungeva un mediano (!) Faty alla già corposa difesa.
Mentre il Napoli con l’innesto di Denis al posto di un bravo Pazienza e di Zuniga per Campagnaro, rialzava la testa e prima con lo stesso Denis su assit di Rinaudo , poi su rigore concesso per fallo di mano del romanista Mexes pareggiava con trasformazione di Hamsik la gara.
E allo scadere per poco Quagliarella non indovinava il gol del sorpasso.
Una gara dagli alti contenuti agonistici che porta il Napoi a quota 41 in classifica in piena zona Europa che d’altrocanto fa perdere terreno alla Roma che adesso è distanziata dalla capolista Inter di 7 punti a quota 51 in classifica.

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Son d’accordo con Ranieri, non bisogna parlare dell’arbitro. Nel finale di campionato bisogna essere collaborativi e valutare da allenatori la partita. Analizzando la partita credo che il Napoli abbia perso due punti. Denis ha fatto gol, ha sfiorato i pali in alcune occasioni, anche Hamsik ha avuto una bella occasione nel primo tempo. Se il Napoli gioca così contro la Roma è perchè ha degli equilibri. Giochiamo in modo abbastanza spregudicato. In campo le contrapposizioni sono venute facili contro la Roma che è squadra di grandi valori. Abbiamo fatto una grande gara. Il Napoli gioca, spesso arriviamo davanti alla porta. Lavezzi è tornato ma non è ancora al 100%, e’ un periodo un pò così, ma l’importante è che la squadra giochi. Nelle ultime gare abbiamo fatto pareggi contro squadre di un certo livello. Il Napoli ha giocato benissimo. Peccato perche’ non abbiamo concluso nel migliore dei modi le azioni di gioco create. C’e’ stata un po’ di frenesia. Alcuni errori sui passaggi di solito non li facciamo. Dopo il pareggio potevamo farcela. Stavamo spingendo con tutti. Ho rimproverato Hamsik: abbiamo perso 1 minuto a festeggiare in occasione del gol del 2-2. Potevamo vincerla. Lavezzi deve correre al servizio della squadra”.
Marek Hamsik, centrocampista del Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Il gol? Siamo contenti per il pareggio ottenuto nel finale. Abbiamo giocato bene nel primo tempo, poi abbiamo sbagliato l’approccio con il secondo tempo. Denis e’ stato grande: ha cambiato la partita. Il mister ci e’ sembrato contento a meta’. Dovevamo vincere. Le altre squadre hanno ottenuto dei risultati favorevoli. Non parlo dell’arbitro. Le persone possono sbagliare. Sono felice di aver segnato il gol del 2-2, ma resta il rammarico per la mancata vittoria. Siamo in un’ottima posizione di classifica. Dobbiamo continuare così fino alla fine. Tutto sommato e’ un buon punto, perche’ abbiamo costruito tante palle gol. Il mister non era contentissimo. La Champions? Siamo lì e dobbiamo provarci fino alla fine. Noi siamo fiduciosi. Non abbiamo parlato dell’arbitro nello spogliatoio. Quanto pesava il pallone sul rigore? Assolutamente niente, bisogna andare convinti su questi palloni”.
Fonte Interviste: NapoliMagazine
Alessandro Lugli

serie B:Il Lecce frena con la Triestina


La 27esima giornata del campionato cadetto si era aperta ieri con il successo esterno del Cittadella, vittorioso 2-0 al ‘Menti’ di Vicenza; le sorprese sono continuate nel turno odierno che ha riservato emozioni a non finire: a cominciare dal poker che il Crotone ha rifilato a uno spento Grosseto: Bonvissuto ha realizzato una doppietta, poi Gabionetta e Ginestra hanno chiuso la pratica.
Mezzo passo falso del Lecce che allo stadio Via del Mare affrontava la Triestina con l’obiettivo di consolidare il primato in classifica: invece gli uomini di De Canio passano addirittura in svantaggio dopo il bellissimo gol di Pasquato, ma Baclet nella ripresa firma l’1-1. Vittoria importantissima per la Salernitana che batte 1-0 il Piacenza e mantiene vive in qualche modo le chance di restare in Serie B. Decide il gol di Merino su rigore. Nel primo tempo Moscardelli si era invece fatto parare un penalty da Polito e il Piacenza torna a casa così con zero punti: la salvezza è ancora tutta da conquistare…

E’ accaduto di tutto tra Ancona e Gallipoli: gli ospiti perdono 3-1 e rimangono addirittura in otto per le espulsioni di Tagliani, Daino e Lazzari. Con questa vittoria l’Ancona rimane agganciato alla zona-playoff, per la squadra di Giannini, invece, arriva un’altra batosta dopo la cinquina subita contro il Vicenza.Nonostante il difficile momento societario che sta attraversando, il Toro torna a vincere. 3 punti fondamentali per regalare ai tifosi un sorriso e riaccendere la speranza di poter presto tornare in serie A. Da dire, però, che i granata non offerto una prova particolarmente convincente, rischiando più volte di andare in svantaggio. Ma a volte la fortuna, e i guantoni di Morello abile a parare un calcio di rigore al 24′, è più importante dell’effettivo merito. Cos’ il Padova incassa l’undicesima sconfitta in questo campionato e continua la sua discesa agli inferi.Un punto sopra la squadra di Di Costanzo, c’è il Mantova, sconfitto da un buon Albinoleffe che, nonostante la pesantissima assenza di Cellini, può affidarsi all’esperienza e alla classe di Ruolopo. Suo, infatti, il tocco che manda in rete Cristiano per il gol del definitivo 1-0 e spedisce l’Albinoleffe a 35 punti in classifica. Ma l’Albino che qualche anno fa lottava nei play off per un posto in paradiso è lontano.

Lontano per i bergamaschi, ma incredibilmente vicino per il Brescia che, a Modena, ha schiacciato un ottimo Sassuolo imponendosi per 2.-0. La formazione di Iachini, come sempre, si è potuta affidare alla classe di Possanzini e Caracciolo che, in zona d’attacco, sono davvero formidabili. Il gol che sblocca il risultato porta la firma di Voss, mentre nell’azione del 2-0 entrano in gioco entrambi gli attaccanti con Caracciolo che pennella per la testa di Possanzini e quest’ultimo che batte Bressan e permette al Brescia di raggiungere proprio Il Sassuolo a 45 punti in classifica che equivalgono al secondo posto. Per la formazione di Pioli resta l’amarezza di non essere riusciti ad approfittare del mezzo passo falso del Lecce.

Prova di forza anche dell’Empoli, a valanga 3-0 sul Modena. Unica nota negativa l’espulsione di Eder, ammonito per ben due volte per simulazione, dopo aver realizzato il rigore che sblocca il risultato. Ingenuità e poca sportività del giocatore che ora affronterà un mister Campilongo piuttosto arrabbiato.

Chiude il sabato di cadetteria, la partita tra Cesena e Ascoli. Allo stadio Dino Manuzzi, la squadra di casa si appoggia sulla rete realizzata da Greco al 43′ per battere l’Ascoli e portarsi a 44 punti in classifica.

lazio-fiorentina 1-1


LAZIO-FIORENTINA 1-1
Un punto che non risolve i problemi di nessuna delle due squadre
Di Siviglia al 7mo minuto del primo tempo la rete laziale che aveva fatto presagire ad una comoda vittoria . Previsione errata dato che al 91mo minuto in pieno recupero il gigliato Keirrison ha dato il punto del pareggio alla Fiorentina. Un "brodino" per entrambi le compagini in attesa di tempi migliori.
Espulso il tecnico laziale Reja , nel finale, per proteste.
"Ho accettato di allenare la Lazio perché ci sono i mezzi per uscire fuori da questa situazione". Così il tecnico Edy Reja sul pareggio subito in extremis dalla Fiorentina. "Dispiace molto - dice ai microfoni di Sky - per non aver portato a casa i tre punti, peccato, anche perché sono stato costretto a fare dei cambi che non avevo programmato. Senza questi inconvenienti avremmo raggiunto la vittoria, ne sono convinto.I ragazzi ci hanno messo l’anima, cosa che forse in passato non sempre accadeva. Ora sono particolarmente dispiaciuti, ma da domani inizieremo a pensare al Genoa. Quando sono arrivato non avevamo un cammino semplice, abbiamo dovuto affrontare due trasferte consecutive, e per adesso mi accontento dei quattro punti che abbiamo raccolto".

La Fiorentina prosegue nel silenzio stampa.
Alessandro Lugli
Fonte Interviste: DATASPORT

catania-bari 4-0


CATANIA-BARI 4-0
Poker siciliano annichilisce Bari

Una partita cosi bella i catanesi non la giocavano dai tempi del derby siciliano vinto con lo stesso risultato contro il Palermo, l'anno scorso. Ricchiuti, Llama, Morimoto e Martinez hanno letteralmente devastato la difesa barese umiliandola suo malgrado con quattro segnature di pregevole fattura. Il gioco pugliese però è stato all'altezza di quello catanese solo che nella fase conclusiva sono stati troppi gli errori di Barreto a compagni, "capaci" persino di sbagliare un rigore. La vittoria dei siciliani porta gli etnei a quota 27 punti in classifica, mentre blocca i pugliesi a quota 32.
«Se giochiamo sempre così, come stasera, possiamo vincere con chiunque», dice Sinisa Mihajlovic del suo Catania. «Ho ritrovato il Bari per 80 minuti, se continua così penso che ne perderà ancora poche di partite», osserva Giampiero Ventura parlando della sua squadra. Potrebbero essere i commenti di un pareggio ma sono le valutazioni dopo il 4-0 del Catania al Bari. Ventura, nonostante il risultato, vede il bicchiere mezzo pieno, anzi trequarti pieno. «Se escludiamo i primi e gli ultimi cinque minuti della gara - spiega - sono rimasto contento della partita della squadra. Ho ritrovato quasi totalmente il Bari. Abbiamo creato 8-9 palle gol, sbagliato un rigore, ma è una formazione che è tornata a giocare, cosa che non aveva fatto a Bologna e Bergamo. Non dobbiamo dimenticare che siamo una neopromossa e che quello che abbiamo conquistato è stato grazie a lavoro e sacrificio». Per questo, osserva il tecnico del Bari, «accetto la sconfitta ma sono molto sereno». Felice, ovviamente, è Mihajlovic: «Dal Catania - dice - ho ricevuto le risposte che volevo, anche perchè avevamo preparato bene la gara sapendo che il Bari è una squadra organizzata». «Siamo stati fortunati - ammette il tecnico degli etnei - vale per quelle volte che abbiamo giocato bene e tutto ci è andato contro: nel calcio succede. Mi spiace soltanto - aggiunge sorridendo - per i quattro gol fatti: alcuni avremmo potuti conservarli per la prossima gara con il Cagliari...». Sul risultato «eccessivamente largo» condivide anche il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti: «Il Bari ha fatto un buona gara - riconosce - e non meritava una sconfitta così pesante. È stata una bella partita e ha vinto la formazione che aveva più 'famè». Sulla sua espulsione per avere applaudito ironicamente l'arbitro dalla panchina si «autorimprovera»: «devo stare più tranquillo». Christian Llama, autore di un gol e una buona prestazione, è contento del successo ma sottolinea come «il cammino per la salvezza è ancora lungo: dobbiamo lavorare di più». Lo sa anche il suo tecnico che non dimentica però di essere un tifoso della Lazio, che ha superato di due punti in classifica: «spero che vinca con la Fiorentina anche se non mi conviene - chiosa - il tecnico serbo - tanto sono sicuro che ci salveremo entrambi».
Alessandro Lugli
Fonte Interviste: NapoliMagazine
Alessandro Lugli

sabato 27 febbraio 2010

terra mia pino daniele video

presentazione napoli-roma


Presentare una sfida come quella che vedrà difronte domenica prossima allo stadio “San Paolo” il Napoli di Mazzarri alla Roma di Ranieri non è semplice. Sapranno i giallorossi rialzarsi dopo l’ eliminazione avvenuta in Europa-League contro i greci del Panathinaikos? Oppure giungeranno a Napoli, privi di quel mordente che gli hanno sempre caratterizzato in questa stagione? Un fatto è certo: ai romani mancheranno Totti, Toni e Pizzarro ossia il fulcro d’attacco dello scacchiere giallorosso. Una possibilità in più per il Napoli, per tentare il grande colpo e per portarsi in quella zona-Champion’s tanto agognata dalla Società e dai tifosi.

Anche un pareggio verrebbe visto in casa-Napoli con accettabile rispetto, sebbene la Roma per continuare la su ascesa in campionato e la sua corsa scudetto (vince da sette gare consecutive), ci tiene particolarmente a vincere.

Ecco le probabili formazioni tenendo conto che nel Napoli mancherà Grava per squalifica mentre recupera Dossena. Panchina dall’inizio per Lavezzi.

NAPOLI (3-4-3): 26 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 23 Gargano, 5 Pazienza, 8 Dossena; 17 Hamsik, 27 Quagliarella, 19 Denis. A disposizione: 1 Iezzo, 77 Rinaudo, 16 Zuniga, 18 Bogliacino, 21 Cigarini, 9 Hoffer, 7 Lavezzi. All. Mazzarri

ROMA (4-2-3-1): 32 Doni; 77 Cassetti, 29 Burdisso, 4 Juan, 17 Riise; 33 Brighi, 16 De Rossi; 11 Taddei, 20 Perrotta 19 Baptista; 9 Vucinic. A disposizione: 1 Lobont, 5 Mexes, 22 Tonetto, 13 Motta, 14 Faty, 24 Cerci, 94 Menez. All. Ranieri

ARBITRO: Rizzoli di Bologna (Copelli-Di Liberatore. IV uomo: Celi)

Diretta Tv su Sky Sport 1 (canale 201), Sky Calcio 3 (canale 253) e Mediaset Premium Calcio 2.

Alessandro Lugli

venerdì 26 febbraio 2010

stampa inglese: il chelsea meritava il pareggio contro l'inter


STAMPA INGLESE: IL CHELSEA MERITAVA IL PAREGGIO CONTRO L'INTER
Per la stampa britannica il Chelsea non meritava di perdere contro l'Inter
La sconfitta del Chelsea nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’Inter non ha creato polemiche nella stampa anglosassone. “L’Inter di Josè Mourinho lascia il Chelsea ammaccato ma vivo”, titola il ‘Guardian’, che sottolinea come i blues abbiano condotto una gara d’attacco, “meritando almeno il pareggio” in una serata complicata anche dall’infortunio del portiere Petr Cech. Per di più chiaramente svantaggiati dalla svista dell’arbitro Manuel Mejuto Gonzalez, “indifferente alle richieste di rigore per un fallo netto di Samuel su Salomon Kalou”. Stesso giudizio da parte del ‘Times’, secondo cui il Chelsea “avrebbe dovuto beneficiare di un calcio di rigore al termine del primo tempo”. “Ancelotti rassegnato ad una notte di miseria dall’istinto killer dell’Inter”, titola l’autorevole quotidiano, che riserva qualche critica alla “traballante” difesa del Chelsea, compensata però dall’attacco “scintillante” che lo ha riportato in partita. “Per lunghi tratti dell’incontro il Chelsea è stata la squadra migliore, incapace però di capitalizzare il predominio anche a causa degli errori di Kalou”, scrive il Times. “Un favoloso incontro di mosse e contro-mosse”, così il Daily Telegraph descrive la partita di San Siro che ha smentito le previsioni della vigilia di una partita tattica e chiusa. “Si sono affrontate due squadre alla ricerca della gloria, le capolista di Serie A e Premier League hanno regalato un magico spettacolo nella Scala del calcio italiano”. E ancora, i complimenti al Chelsea, che “nonostante la sconfitta ha giocato bene, come confermano le statistiche”. “Dovranno ricordarsi del predominio avuto a San Siro”, questo l’invito del ‘Daily Mail’ ai giocatori del Chelsea, vincitori morali dell’andata degli ottavi di Champions League in virtù “dei 18 tiri in porta a fronte degli 8 dell’Inter. Dei tre corner a zero e del 56% di possesso palla, che ha stabilito una netta superiorità a centrocampo”. “Il missile di Esteban Cambiasso è speciale e Jose Mourinho vince sul rivale Ancelotti” è l’apertura del ‘Mail’, secondo cui il tecnico portoghese “ha dimostrato di conoscere meglio il Chelsea che non Ancelotti l’Inter”.
Alessandro Lugli
fonte: TelecapriSport

Europa League: Juventus agli ottavi


La Juventus pareggia 0-0 a Torino contro l'Ajax e si qualifica agli ottavi di Europa League grazie alla vittoria per 2-1 dell'andata.

Buon avvio dell'Ajax, poi la Juventus si porta costantemente avanti. Al 14' infortunio ad Amauri sostituito da Trezeguet.

Occasioni per Marchisio, Chiellini e Legrottaglie. Palo di Sissoko al 17'. La Juve mantiene il controllo anche nella ripresa con l'Ajax che prova nel finale. Agli ottavi incontreranno il Fulham che ha eliminato lo Shakhtar Donetsk.

EUROPA LEAGUE; CROLLA LA ROMA


EUROPA LEAGUE; CROLLA LA ROMA
Roma eliminata dalla competizione europea , passa il Panathinaikos
I giallorossi perdono in casa con il Panathinaikos 3-2 - La Roma crolla a sorpresa in casa con il Panathinaikos e dice addio ai sogni di gloria in Europa League: 3-2 per i greci. Giallorossi in vantaggio con Riise già all'11', ma è pura illusione: Cissè (40' e 46 pt) e Ninis (43') ribaltano il risultato e chiudono praticamente il match (andata 3-2 per gli ellenici). Inutile il 2-3 di De Rossi al 69'.
Mirko Vucinic, al termine di Roma-Panathinaikos, ha commentato la sconfitta giallorossa: “Avversari importanti e forti. L’importante è che noi ci abbiamo creduto fino alla fine. La rissa con Ninis? Lui è venuto a cercarmi per darmi la mano, io non glie l’ho data e lui mi ha detto figlio di p… . A quel punto sono andato a cercarlo perchè volevo picchiarlo. La gara di domenica? Sarà una partita difficile ma dobbiamo provare a vincere”.
Matteo Brighi, nel dopo gara di Roma-Panathinaikos ha commentato la sconfitta giallorossa: “Purtroppo abbiamo preso tre gol, a differenza di quanto avviene in campionato. Abbiamo avuto un blackout, non credo che ci siamo rilassati perchè abbiamo provato a spingere fino all’ultimo, non siamo stanchi. Non è stato un problema di stanchezza, ma ora speriamo di riposare un pò di più e tornare più brillanti. Il campionato? Nessuna ripercussione, certo aumenta la delusione per un obiettivo sfumato che era alla nostra portata”.

Claudio Ranieri ai microfoni di Roma Channel appena dopo la conclusione della partita tra Roma-Panathinaikos:
RAMMARICO. “Con lo stadio pieno, volevamo far bene: una cornice fantastica ma purtroppo abbiamo avuto quattro minuti di follia ad Atene e quattro minuti qua. E’ una cosa incredibile. Dopo esser passati in vantaggio dovevamo chiudere la partita, invece abbiamo subito un rigore e incassato un gol con un tiro da lontano. Sono stati bravi a sfruttare le occasioni, noi nel secondo tempo abbiamo avuto diverse palle gol ma non siamo stati in grado di reagire prontamente. Non c’è stato quel pizzico di fortuna. La squadra ha spinto, ha giocato bene“.
LA FRETTA. “Sull’1-0 eravamo già scomposti. Gli abbiamo regalato la palla del rigore e del tiro in porta. In campo internazionale non te lo puoi permettere perchè lo paghi. Avevamo la partita in pugno invece ci è sfuggita di mano. Il Panathinaikos era alla nostra portata, ma il calcio è così. Mi dispiace per i ragazzi e per il pubblico. Bisogna ringraziarli, ci sono stati vicini“.
LA RIPRESA. “Nell’intervallo ci siamo detti di restare squadra, giocare e uscire dal campo a testa alta. La squadra ha spinto, poi alla fine le assenze di Pizzarro , Totti e Toni pesano eccome, senza togliere a chi ha giocato e a chi ha dato tutto. Adesso guarderemo al campionato e alla coppa Italia. Domenica c’è una grande partita col Napoli che in casa fa sfracelli. Dobbiamo essere determinati e reagire in fretta“.
FIORENTINA-MILAN. “Ho visto una grande Fiorentina. Dobbiamo lottare contro queste squadre e mantenere queste posizioni. Ma anche l’Europa League è una grande competizione a cui tenevamo“.
PIZARRO. “Non so come sta, aspetto il responso dei dottori. Spero di riaverlo a disposizione per la partita col Milan“.

Alessandro Lugli
fonte interviste: ASROMALIVE

giovedì 25 febbraio 2010

pino daniele keep on movin

inter-chelsea 2-1


(ANSA) Inter-Chelsea 2-1 (1-0) nell'andata degli ottavi di Champions League. In gol Milito al 3', Kalou al 50', Cambiasso al 55'.

Al 3' Milito dribbla a rientrare su Terry e segna con un destro sul primo palo. Al 14' traversa di Drogba su punizione. Al 33' Eto'o sbuccia la palla sotto porta. Nel recupero Kalou reclama un rigore e al 50' sorprende un incerto Julio Cesar con un tiro da fuori dopo azione insistita di Ivanovic. Al 55' rasoiata di sinistro di Cambiasso nell'angolo.

i recuperi d ieri

FIORENTINA-MIALN 1-2
Passano i rossoneri
E' stata una gara strana quella che ha messo di fronte la Fiorentina al Milan. Infatti i gigliati per circa 80 minuti hanno dettato legge, giocando molto meglio dei lombardi, riuscendo a passare in vantaggio grazie ad una marcatura di Gilardino. Si susseguivano assalti viola mentre il Milan non riusciva a trovare il bandolo della matassa. Finchè prima Huntelaar poi Pato su preziosi assist di Ronaldinho sono riusciti a capitalizzare al massimo, le due occasioni create e quindi a portare i tre punti a casa. Punti pesanti poichè fanno si che i rossoneri balzino al secondo posto in classifica superando la Roma a -4 dall'Inter.

UDINESE-CAGLIARI 2-1
RImonta friulana vincente
Al gol sardo di Jeda in apertura di gioco hanno risposto i friulani nella ripresa grazie a Sanchez e al bomber del campionato con 18 reti Di Natale. Con questa vittoria l'Udinese si risolleva dalle sabbie mobili della classifica superando Catania e Lazio a quota 27 mentre il Cagliari rimane dov'era : a quota 38 punti.

Napoli, allarme rientrato per Grava, influenza per Santacroce


Al mattino lavoro atletico e partitelle a tema con tre squadre di 8 elementi. Nel pomeriggio lavoro tecnico tattico, partitine con le miniporte e chiusura con test in famiglia a campo ridotto.
Maggio ha svolto allenamento in mattinata e nel pomeriggio è rimasto a riposo per un leggero affaticamento. Grava si è sottoposto ad analisi per il problema alla coscia destra e l’esito è risultato negativo. Il difensore farà terapie e potrebbe riaggregarsi al gruppo all’inizio della prossima settimana.

Santacroce è rimasto a casa per un attacco influenzale. Domani seduta pomeridiana.

Tegola sulla Juve: Buffon fuori un mese

Stop di trenta giorni per Gigi Buffon: il portiere è alle prese con una distrazione all’adduttore della coscia destra. Alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Ajax, ritorno dei sedicesimi di finale, la squadra bianconera ha sostenuto la rifinitura a Vinovo agli ordini di Alberto Zaccheroni. Tra i convocati per il match contro gli olandesi non figura il nome di Buffon. In una nota la società bianconera precisa che il portiere si è “sottoposto in giornata ad accertamenti, in seguito ad un trauma distrattivo della regione mediale della coscia destra, riportato in allenamento. L’ecografia e la risonanza hanno confermato una distrazione di primo-secondo grado del muscolo lungo adduttore della coscia destra. La prognosi per la completa ripresa agonistica è di circa trenta giorni”.
Niente Ajax nemmeno per Grosso, fermato da un leggero affaticamento muscolare: domani il difensore si sottoporrà a ulteriori accertamenti per capire l’esatta entità dell’infortunio. Ha recuperato invece David Trezeguet, regolarmente a disposizione. L’elenco dei convocati per Juventus-Ajax: Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Marchisio, Del Piero, Amauri, Manninger, Zebina, Camoranesi, Trezeguet, Grygera, Sissoko, Candreva, Paolucci, Diego, De Ceglie, Legrottaglie, Marrone, Immobile, Pinsoglio. (DATASPORT)

Atalanta, Mutti blinda la difesa per il Milan

Per Mutti si profila una settimana da stratega: dovrà infatti gestire la difficile situazione legata ai diffidati (ben cinque: Capelli, Garics, Padoin e Talamonti, oltre al pressoché inutilizzato Pellegrino), anche in vista della sfida-salvezza del 7 marzo all’”Azzurri d’Italia” contro l’Udinese. Va dunque verso una maglia da titolare lo stesso Capelli, che dovrebbe sostituire Garics sulla fascia destra, per meglio contenere lo straripante Ronaldinho degli ultimi tempi rispetto al più “fluidificante” austriaco; ballottaggi Doni-Chevanton e Amoruso (leggero fastidio alla caviglia sinistra per lui)-Tiribocchi, con Talamonti che molto probabilmente salterà la sfida con i rossoneri, sostituito da Bianco. Fastidio all’adduttore destro infine per Guarente, la cui presenza a San Siro dal 1′ non dovrebbe comunque essere compromessa.

Napoli, Mazzarri : “Contro la Roma voglio il massimo”

Di nuovo a sfogliare la margherita, con il vecchio e nuovo dubbio: Lavezzi sì, Lavezzi no. E’ il tormentone-bis che andrà avanti per l’intera settimana e che si concluderà soltanto nell’immediatezza della partita con la Roma di domenica pomeriggio. L’argentino è rientrato contro il Siena, a partita in corso, quando Mazzarri si è reso conto delle difficoltà che accusava il Napoli nell’andare a rete ed ha tirato fuori Denis al 19′ della ripresa, per infilare il Pocho. Reduce dall’infortunio alla coscia sinistra ed ancora a corto di preparazione fisico-atletica, Lavezzi ha fatto ciò che poteva, non un granchè. Gli scatti repentini e i cambiamenti di direzioni non sono brucianti come prima e il giocatore ne soffre particolarmente giacchè non è in grado di liberare tutta la sua fantasia. Dovrà lavorare duramente fino alla vigilia contro la Roma il Pocho, allo scopo di far cambiare idea al mister, al momento titubante e forse anche orientato a tenerlo ancora fuori. Mazzarri vuole calciatori caricati al massimo e “che nessuno si offenda, ma se Lavezzi è al 40%, meglio che giochi un altro”. “Sono più contento della difesa che non prende gol o preoccupato dall’attacco che non segna? Io dico che questi sono segnali della squadra che c’è, cresce, esiste” ha detto ieri Mazzarri in conferenza stampa. “Gli attaccanti giocano bene e anche loro aiutano a interrompere le trame di gioco degli avversari. Poi il gol è un altro problema, una cosa diversa. In Italia finché non sblocchi il risultato è sempre tutto complicato. Molti vincono le partite creando meno di noi ed è chiaro che questo è un pregio. Ma difficilmente vedo gli altri creare quello che creiamo noi in zona gol. Io comunque non mi preoccupo, perché anche in un momento così riusciamo a tenere bene il campo. Ci sbloccheremo anche in fase realizzativa”. Mazzarri ha poi respinto le critiche su Quagliarella e Hamsik: “Sono contentissimo di entrambi, ma ci sono periodi in cui si può essere meno lucidi. Ma li stimo, sono due giocatori di talento. Marek ha giocato tantissimo, Fabio, dopo una grandissima partita con l’Inter, forse a Siena non era nella giornata migliore, ma può succedere. Non mi importa vincere segnando 5 gol, basat farne uno in più dell’altra squadra».

martedì 23 febbraio 2010

simona ventura fessa da fuori

Serie B, il Crotone riagguanta il Lecce

Pareggio tutto sommato giusto quello tra Crotone e Lecce nel posticipo della 26a giornata di Serie B, andato in scena questa sera nella città calabrese. Succede tutto nella prima frazione di gioco: dopo circa una ventina di minuti giocati da entrambe le formazioni a viso aperto, a sbloccare il risultato sono gli ospiti grazie ad un pregevole tiro a giro da parte dell'ex attaccante della Samp, Guido Marilungo, classe '89, che al 23' beffa Concetti. A sei minuti dall'intervallo il pareggio del Crotone con uno degli altri giovani promettenti presenti sul terreno di gioco, Ettore Mendicino, classe '90. La punta di proprietà della Lazio ribadisce in rete un precedente tiro terminato sul palo. Nel secondo tempo, invece, lo spettacolo si fa meno appariscente, le squadre, col passare dei minuti, appaioni piuttosto stanche ed il risultato non si sblocca. Termina 1-1, quindi, la sfida tra le due squadre meridionali. Con questo pareggio, il Crotone agguanta l'Albinoleffe, lasciando sotto di sè sei formazioni e portandosi a tre lunghezze dalla zona retrocessione, il Lecce, invece, allunga il proprio distacco dal Sassuolo secondo in classifica.

alessia merz culo da fuori

lunedì 22 febbraio 2010

alessia merz culo e bikini da favola

simona ventura hot

bari-milan 0-2


Un buonissimo Milan batte il Bari in un San Nicola strapieno e prova a rilanciarsi nell'inseguimento all'Inter. Prova solida, concreta e deciso per gli uomini di Leonardo che fin dai primi minuti prendono in mano la partita soffocando il gioco solitamente arioso della squadra di Ventura. Le occasioni da goal non sono molte, ma i rossoneri controllano costantemente i ritmi della gara e il vantaggio arriva al 43' con quello che sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica. Cross dalla sinistra di Ronaldinho per la semirovesciata di Borriello che batte Gillet. I secondi 45' iniziano col tentativo di reazione da parte del Bari, ma proprio nel momento di maggior pressione dei pugliesi arriva il raddoppio del Milan. Ancora una volta è Dinho a ispirare la rete. Il brasiliano con un numero in area si libera al tiro e sulla respinta di Gillet Pato a bravo a coordinarsi e a calciare al volo in porta. Da quel momento i rossoneri si limitano a mantenere il possesso palla anche se all'88' il Bari ha la migliore delle occasioni per accorciare le distanze. Dal dischetto però Barreto si fa ipnotizzare da Abbiati. E' il segno evidente di una serata storta per gli uomini di Ventura, mentre per il Milan è l'apoteosi. Adesso l'Inter è sette punti e mercoledì nel recupero di Firenze il Milan avrà la grande occasione per portarsi a meno quattro.

tuttomercatoweb

siena-napoli 0-0


Molti hanno dichiarato anche in radio private che il Napoli abbia giocato male contro il Siena. Io la penso diversamente. Soprattutto nella ripresa gli azzurri hanno giocato una grande partita concedendo un solo tiro in porta ai senesi. L' unica cosa che si può rimproverare agli azzurri e la scarsa lucidità sotto porta. Inoltre non è giusto affermare che ai partenopei manca un attaccante che la butta dentro: una squadra che può contare su Denis, Quagliarella, Lavezzi, Hoffer, e sulle incursioni di Maggio e Hamsik non mi sembra priva di calciatori che la possono buttare dentro. Inoltre attualmente in Italia ditemi un solo attaccante che fa al caso del Napoli,uno solo?

Attenzione i campani hanno 40 punti in classifica laddove l'anno scorso chiusero il torneo con 46 punti in totale e laddove due anni fa ossia nella stagione del ritorno in A gli azzurri andarono all'Intertoto totalizzando 50 punti.
Il Napoli sta facendo il suo gioco, non si possono vincere tutte le partite e fare di un sol boccone la squadra avversaria soprattutto in Italia.


Dopo il pareggio contro il Siena ecco le dichiarazioni del tecnico dei campani W. Mazzarri:"Il Siena si è chiuso con molto ordine con tutti gli effettivi. Abbiamo rischiato anche in contropiede, non era una gara facile. Molte squadre avrebbero sofferto le ripartenze. Abbiamo creato molte occasioni, nell'ultimo periodo raccogliamo meno di quanto meritiamo. La classifica? I giocatori non devono pensare a queste cose, come non le penso io o la società. Partita trappola? Dopo l'Inter temevo un calo psicologico, è pure normale che ci siano meno stimoli con il Siena. Senza volerlo c'è meno attenzione e concentrazione Ho provato ad allargare la loro difesa con Lavezzi largo a sinistra ma loro hanno messo un altro difensore e i loro esterni chiudevano. Era un 6-3-1 quello di Malesani. E' mancato solo il gol, sbloccato il risultato poi avremmo visto un Siena all'attacco e tanti spazi per il Napoli per fare il suo gioco. Roma decisiva? Non è decisiva, per nessun obiettivo, per loro forse è diversa la situazione ma hanno un organico diverso e obiettivi diversi. Lavezzi? Sta ritrovando la forma. Il recupero completo ci sarà solo giocando sul campo".


Paolo Cannavaro, difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato:"Ci aspettavamo una vittoria, ma non è mai facile segnare contro le squadre che si chiudono in difesa. Ci è mancato solo il gol. Chi ha visto la partita può capire che abbiamo dato tutto. Problema gol? L'attacco deve essere aiutato da un gioco e da un gruppo che crede sempre nella vittoria. Fisicamente stiamo bene, giochiamo quasi sempre a ritmi altissimi. Obiettivi? Noi non molleremo fino alla fine, dobbiamo restare nel gruppone. E' questo il nostro obiettivo. Lavezzi? E' un giocatore importante per noi, ha bisogno di tempo per tornare al top"

domenica 21 febbraio 2010

Palermo-show, Vucinic trascina la Roma. Funziona la cura Zac per la Juve

Il buon momento bianconero continua anche a Bologna, la squadra d iZac vince pur senza far faville. Il Palermo domina sulla Lazio, mentre la Fiorentina vince a fatica sul coriaceo Livorno.
Vucinic fa sognare ancora la Roma, mentre il Napoli stenta a Siena e perde la quarta piazza

25esima giornata

AS Roma-Catania 1-0
18' Vucinic
Atalanta-Chievo 0-1
44' Pellissier
Bologna-Juventus 1-2
4' Diego, 50' Busce', 66' Candreva
Cagliari-Parma 2-0
6'pt Cossu, 39' Matri
Fiorentina-Livorno 2-1
36' Rivas, 62' Vargas, 78' Gilardino
Palermo-Lazio 3-1
1' Hernandez, 26'Miccoli su rig., 75' Nocerino, 78' Kolarov
Siena-Napoli 0-0
Bari-AC Milan (ore 20.45)

Sabato
Genoa-Udinese 3-0
30' e 53' Acquafresca, 64' Palacio
Inter-Sampdoria 0-0

Classifica: Inter 55 punti; Roma 50; Milan 45; Juventus 41; Napoli, Palermo e Sampdoria 40; Cagliari e Genoa 38; Fiorentina 34; Bari e Chievo 32; Parma 30; Bologna 28; Lazio 25; Udinese e Catania 24; Livorno 23; Atalanta 21; Siena 17.
(Cagliari, Fiorentina, Bari e Udinese una partita in meno, Milan due partite in meno)

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sugar una delusione in più

Gallipoli, aperta inchiesta su societa'

La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul passaggio di proprieta' del Gallipoli Calcio, perfezionato nell'estate 2009.

Il pm Stefano Mininni ha iscritto nel registro degli indagati l'attuale presidente della societa', l'imprenditore friulano Daniele D'Odorico, e il suo socio Cristoph Concina. L'ipotesi e' di truffa aggravata in concorso. D'Odorico avrebbe fatto credere all'ex presidente Barba di avere un solido patrimonio finanziario, nascondendo che c'erano due ipoteche.

Serie B: franano Torino e Gallipoli

Negli incontri delle 14 del turno odierno di serie B pesanti sconfitte interne per Torino e Gallipoli, ko con Salernitana e Vicenza.

I granata franano con l'ultima in classifica in una partita con tre espulsioni, due per i campani. Doppietta di Dionisi nel 3-2 finale. Fragoroso anche il 5-0 con cui i veneti passano in Puglia, con doppiette di Madonna e Bjelanovic. Risultati: Cittadella-Reggina 1-0, Gallipoli-Vicenza 0-5, Torino-Salernitana 2-3, Triestina-Cesena 0-0.

Serie B, Sassuolo ko a Mantova

Nelle partite delle 16:15 in serie B scivola il Sassuolo sul campo del Mantova mentre il Grosseto espugna Modena ed e' terzo da solo. Ancona-Padova 2-2,Frosinone-Empoli 3-1,Mantova-Sassuolo 2-1,Modena-Grosseto1-2,Piacenza-Albinoleffe1-0.Lecce 46,Sassuolo 45,Grosseto 43,Brescia 42,Cesena 41,Ancona 40,Frosinone 38,Empoli 37,Modena 36,Torino,Vicenza 35,Gallipoli,Ascoli,Cittadella 33,Albino 32,Crotone,Triestina 31,Piacenza 30,Reggina,Mantova 29,Padova 28,Salernitana 18.Lunedi'Crotone-Lecce.

inter-samp 0-0

Doveva essere una gara aperta tra chi, come l'Inter - attesa mercoledì dall'andata degli ottavi di Champions con il Chelsea - voleva togliersi di dosso le scorie di due pareggi consecutivi e chi, come la Sampdoria voleva dimostrare, davanti ai primi della classe, la bontà del proprio gioco, capace di regalare quattro vittorie nelle ultime quattro gare di campionato. Sul prato di San Siro, invece, è andata in scena una partita nervosissima, che non mancherà di allungare il libro infinito delle polemiche sui presunti torti arbitrali in campionato. Di questo nuovo capitolo l'emblema è l'immagine di Mourinho con i polsi incrociati a mimare le manette dopo l'ennesima decisione contestata di Tagliavento.

Protagonista della sfida - suo malgrado - è stato proprio l'arbitro. Nel giro di dieci minuti - a metà del primo tempo - il direttore di gara ha espulso due giocatori interisti, Samuel e Cordoba, lasciando la capolista in nove per circa un'ora e scatenando le ire dell'intero stadio. Difficile trovare un filo conduttore esclusivamente tecnico in una partita che ha visto i nerazzurri passare dal 4-3-1-2 di ordinanza - con Sneijder dietro le punte Milito ed Etòo - ad un 4-1-2-1 d'emergenza con le due punte a sfiancarsi in un lavoro di copertura per non lasciare sguarnito il centrocampo aggredito dagli uomini di Delneri, scesi in campo nell'oramai consueto 4-4-2 'operaio', con Pazzini a fare coppia in attacco con Pozzi. Difficile, ancora, scorgere indicazioni tattiche, in novanta minuti di fuoco, conditi da tre cartellini rossi: oltre a Samuel e Cordoba negli spogliatoi è finito anche Pazzini nella seconda parte della ripresa. In campo con la voglia di cancellare i due pari di Parma e Napoli l'Inter prende subito il controllo delle operazioni esercitando una pressione costante. Al 9' Storari è costretto a colpire di testa per evitare pericoli su un traversone dalla sinistra mentre pochi giri di lancette dopo sono Samuel e Stankovic a mettere in apprensione la difesa doriana. Forte di una migliore circolazione di palla, la squadra di Mourinho non riesce comunque a sfondare. Anzi. Su una ripartenza velocissima di Pozzi, Samuel - già ammonito - allarga il gomito: per Tagliavento è rosso diretto. E' il 31' e l'Inter resta in dieci. Da questo momento inizia un'altra gara, estremamente nervosa. In campo volano colpi proibiti da entrambe le parti senza che l'arbitro riesca a porre un argine. Nel giro pochi minuti il direttore di gara sventola tre cartellini gialli: uno per Pazzini, reo di una spinta a Lucio - subentrato al posto di Muntari -, e due all'indirizzo di Cordoba, autore di altrettanti falli duri a centrocampo. Il colombiano, costretto a uscire, lascia l'Inter in nove scatenando l'ira di San Siro contro l'arbitro. Mentre gli ultrà della Curva Nord espongono uno striscione polemico sulle condotte arbitrali in Italia e all'estero, sulla scia dell'operato dell'arbitro norvegese Ovrebo in Bayern Monaco-Fiorentina, sulle panchine inizia ad esser difficile mantenere la calma. Da parte nerazzurra, Mourinho si alza in piedi e mima il gesto delle manette: il Meazza risponde sommergendo di fischi il direttore di gara e urlando il più classico dei 'venduto'.

Una sorta di antipasto per la 'panolada' - lo sventolio di drappi bianchi, tipico delle tifoserie spagnole - regalato dall'intero stadio contro l'arbitro, che al 10' ammonisce per simulazione Etòo: in un contrasto con Zauri il camerunese si lascia cadere troppo facilmente in area. Sostenuta dal proprio pubblico, l'Inter pur in inferiorità numerica si muove con sagacia, senza chiudersi a riccio e sfruttando le ripartenze di Milito e Etòo, generosi nel tamponare le avanzate doriane e a rilanciare con velocità verso la porta avversaria. La banda di Delneri mostra uno sterile controllo di palla che non impensierisce la difesa nerazzurra. Anzi nel finale è Etòo a sciupare una palla gol clamorosa offertagli da Pandev: Storari respinge. Ancora qualche minuto e si chiude il sipario su una recita tutta cuore e grinta dei nerazzurri. Serviranno anche contro i Blues di Ancelotti.

genoa-udinese 3-0

GENOVA - I primi gol di Acquafresca in maglia rossoblù fanno rialzare il Genoa, in cerca di riscatto dopo la beffa di Torino con la Juve, e affondano l'Udinese. I friulani sono capaci di giocare mezz'ora alla pari con gli avversari al Ferraris, ma si dimostrano fragili e nervosi dopo lo svantaggio, al punto da rimanere in dieci nella ripresa per una protesta troppo veemente di Zapata in faccia a Rosetti. La gara era già in parte compromessa dopo la doppietta del centravanti arrivato a gennaio, bravo a mettere in rete nel primo tempo (30') una ribattuta corta di Handanovic su tiro di Sculli, e a trasformare il rigore concesso per una trattenuta ai suoi danni nella ripresa (8'). Il terzo gol di Palacio (18') ha confermato la capacità degli uomini di Gasperini di sfruttare sempre al meglio la superiorità numerica per l'espulsione di Zapata (12').

La vittoria consente al Genoa di superare provvisoriamente in classifica il Palermo e affiancare la Juventus, giungendo a un punto dal quarto posto. La prossima domenica il Grifone gioca di nuovo in casa con il Bologna e vuole sfruttare l'occasione per un ulteriore passo verso l'Europa. L'Udinese, che non trova neppure a Genova la prima vittoria in trasferta, resta impelagata nella zona retrocessione con un solo punto in più della terz'ultima. L'avvio prudente è servito a contenere il Genoa, ma ha impedito di portare pericoli ad Amelia. Dopo lo svantaggio i friulani hanno sbandato e non si sono ripresi più. Rispetto a Torino, Gasperini ha messo Moretti per Bocchetti in difesa e Palacio in attacco per Suazo. De Biasi propone in avanti Di Natale e Floro Flores, con Sanchez più arretrato, mentre dietro corre ai ripari per i molti infortuni e schiera tra gli altri Cuadrado, in bella evidenza. L'inizio di gara è sottotono, le squadre si studiano e non affondano. L'Udinese, che si schiera con il 4-4-2, fa girare meglio la palla, il Genoa non ha mordente. Succede quasi niente fino al 15', quando Di Natale controlla bene in area, si gira e tira da posizione defilata costringendo Amelia alla respinta di piede da distanza ravvicinata. L'opaca serata di alcuni rossoblù, tra i quali Criscito, impedisce al Genoa di giocare con l'intensità che esprime di solito al Ferraris. Merito anche della tattica dei friulani, spesso in nove dietro la palla a difendere.

Il vantaggio del Genoa arriva dunque inaspettato: al 30' Sculli controlla e tira bene da centro-area, Handanovic respinge corto e Acquafresca mette in rete da pochi passi, segnando la prima rete in rossoblù. Il Grifone legittima il vantaggio con un paio di azioni pericolose ma senza riuscire a impegnare il portiere. Nella ripresa De Biasi mette Pepe per Pasquale e torna al 4-3-3. La mossa risulta vana per due episodi che segnano la gara in negativo per l'Udinese: al 7' Coda atterra Acquafresca in area e Rosetti dà rigore, che lo stesso centravanti segna per il 2-0; al 12', Zapata protesta per un fallo di un compagno e quando Rosetti gli mostra il giallo non si ferma, prendendosi il rosso. Le speranze di rimonta friulane franano al 18', quando Palacio di testa in tuffo segna a porta vuota il 3-0 su cross di Sculli. Il resto della gara viene utilizzato da Gasperini per l'esordio di Jankovic, fermo da agosto per l'operazione al ginocchio, e per registrare un gesto di sportività di Bocchetti, che a domanda dell'arbitro ammette di avere deviato la palla in corner e riceve la stretta di mano di Rosetti.

sabato 20 febbraio 2010

TROPPA FEDELTA' COVER ALEX LUGLI DI ZUCCHERO

PRESENTAZIONE SIENA-NAPOLI

PRESENTAZIONE SIENA-NAPOLI
Gli azzurri a Siena per vincere

Malesani senza gli infortunati Rossettini, Parravicini e Brandao. Nel 4-3-3 dei toscani confermato Curci tra i pali; in difesa Cribari e Pratali saranno i centrali con Del Grosso a destra e Rosi a sinistra. A centrocampo Ekdal in cabina di regia con Vergassola e Tziolis mediani. In attacco Reginaldo e Maccarone più larghi con Ghezzal al centro. Inizialmente in panchina l'ex Calaiò.
Mazzarri per la prima volta deve fare a meno di Gargano per squalifica, in dubbio anche Dossena per infortunio. Davanti a De Sanctis linea difensiva con Campagnaro, Cannavaro e Grava. A centrocampo Pazienza farà coppia con Cigarini, Maggio rientra a destra e Aronica a sinistra. In attacco Hamsik in supporto a Quagliarella e Denis. Lavezzi dovrebbe andare in panchina, ma è recuperato e potrebbe avere spazio a gara iniziata.
SIENA (4-3-3): 85 Curci; 87 Rosi, 29 Cribari, 50 Pratali, 3 Del Grosso; 12 Ekdal, 8 Vergassola, 22 Tziolis; 7 Reginaldo, 18 Ghezzal, 32 Maccarone. A disposizione: 31 Pegolo, 21 Rossi, 9 Malagò, 23 Jarolim, 17 Fini, 24 Jajalo, 11 Calaiò. All. Malesani

NAPOLI (3-4-3): 26 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava; 11 Maggio, 21 Cigarini, 5 Pazienza, 6 Aronica; 27 Quagliarella, 19 Denis, 17 Hamsik. A disposizione: 1 Iezzo, 77 Rinaudo, 8 Dossena, 16 Zuniga, 18 Bogliacino, 9 Hoffer, 7 Lavezzi. All. Mazzarri

ARBITRO: Giannoccaro di Lecce (Nicoletti-Lanciani. IV uomo: Saccani)

Diretta Tv su Sky Calcio 2 (canale 252), Mediaset Premium Calcio 3 e Dahlia Calcio.
Alessandro Lugli

I MITI DEL CALCIO: SANDRO MAZZOLA

I MITI DEL CALCIO: SANDRO MAZZOLA
Sandro Mazzola: Un campione con la C Maiuscola
Sandro Mazzola, figlio di Valentino Mazzola ha rappresentato e rappresenta ancora oggi, un mito del calcio italiano e mondiale. Mazzola, era un vero campione degno erede di suo padre Valentino grande campione del "Grande Torino". Ha iniziato a giocare nel Torino, ma la sua carriera si è svolta totalmente fra l' Inter e la nazionale. Con l' Inter è riuscito a vincere scudetti, Coppe Campioni e Coppe intercontinentali. Nel 1964, egli stesso realizzò le due reti del 3-1 finale dei neroazzurri contro il Real Madrid di Di Stefano. Mazzola esordì in serie A, il 10 giugno 1961 , in una famosa Juve-Inter 9-1 e il realizzatore della rete interista fu proprio lui. I neroazzurri, infatti per protesta avevano mandato in campo la squadra baby. Mazzola ha regalato ai neroazzurri, 16 anni della sua carriera , riuscendo a dare ai tifosi milanesi, tre scudetti in quattro anni , due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Gli furono quindi aperte le porte della nazionale, ove esordì il 12 maggio 1963, in un Italia-Brasile 3-0. Tre anni dopo in Inghilterra , gioca il suo primo mondiale. Esperienza pessima. Gli azzurri, infatti vengono eliminati, dalla Corea del Nord. Nel 1968 , però l' Italia si toglie la soddisfazione di vincere il Campionato d' Europa per Nazioni, e Mazzola ne è suo indiscusso protagonista. In quel periodo nacque anche la stucchevole staffetta con Gianni Rivera che si protrasse fino a tutto il mondiale di Messico '70, nel quale gli azzurri si piazzarono al secondo posto sconfitti solo in finale dal Brasile di Pelè. Dopo i mondiali messicani, Mazzola nel 1971 riuscì a vincere un 'altro scudetto. Con l' Inter il nostro ha giocato 561 gare , realizzando 157 reti. In nazionale si contano 70 presenze e 22 reti. Un vero mito del nostro calcio. Attualmente dopo un incarico di dirigente del Torino, fà l'opinionista televisivo.
Alessandro Lugli

venerdì 19 febbraio 2010

EUROPA LEAGUE: PANATHINAIKOS-ROMA 3-2


EUROPA LEAGUE: PANATHINAIKOS-ROMA 3-2
Una Roma spenta cede ai greci

Una Roma sonnecchiosa e solo a tratti pungente esce sconfitta per 3-2 dall'Oaka Stadium di Atene. A prevalere i padroni di casa del Panathinaikos, abili a rimontare l'iniziale vantaggio giallorosso. Dopo un primo tempo piuttosto noioso e con poche occasioni da rete, chiusosi con la squadra di Ranieri in vantaggio per 1-0 grazie alla prodezza di Vucinic, infatti, i biancoverdi sono entrati in campo, nella ripresa, con il piglio e l'atteggiamento giusto. Al 21' del secondo tempo è Salpingidis a pareggiare i conti scaraventando alle spalle di Doni un pallone sul quale la difesa capitolina e lo stesso estremo difensore brasiliano hanno peccato decisamente di attenzione. La Roma, però, 12 minuti più tardi riesce a portarsi nuovamente in vantaggio grazie ad un rigore concesso dall'arbitro Skomina per fallo dello stesso Salpingidis su Cerci e realizzato con freddezza da Pizarro. Quando i giochi sembrano ormai chiusi, però, ecco uscir fuori l'orgoglio greco: prima all'81 con il neo entrato Hristodoulopoulos(ancora in mischia su corner) e poi all' 87' con il colpo di testa di Djibril Cissè, in anticipo su Burdisso, il Panathinaikos riesce a ribaltare il risultato ed a portarsi sul 3-2.


Roma beffata sul campo del Panathinaikos. I giallorossi prima si sono fatti raggiungere due volte e sul finale il gol di Cissè ha chiuso la gara.
“Una gara che avevamo in mano, stavamo vincendo e dovevamo chiudere”, commenta Claudio Ranieri al termine della gara.
“C’è stato un evidente black out. Abbiamo subito due gol su altrettante palle inattive, dove siamo abbastanza ferrati, non c’era più l’attenzione giusta. Non siamo stati attenti e determinanti. Ora all’Olimpico dobbiamo solo vincere".Per Claudio Ranieri, al termine del match, c’è da fare anche i conti con l’infortunio di Julio Sergio, sostituito da Doni. “Aspettiamo di sapere l’entità del danno a Julio Sergio, sappiamo quanto è importante per noi. Adesso Doni potrà di farci vedere il suo valore. Per lui è stato difficile oggi in notturna con questi palloni che viaggiano veloci”.Il tecnico torna sulla sconfitta: "Abbiamo aspettato troppo, non siamo riusciti a chiudere la partita, nel secondo tempo siamo calati tantissimo. Fuori casa loro sicuramente renderanno di meno, all’Olimpico dovremo vincere”.Ranieri non si nasconde e conferma che l’obiettivo rimane la competizione europea: “Non siamo distratti dal campionato, il nostro obiettivo primario è l'Europa League. Il rammarico è grandissimo, dovevamo chiuderla per poter affrontare con più calma le partite con Catania e Napoli. Mi dispiace perchè nel primo tempo avevamo fatto bene e concesso poco”.Ultime parole per la situazione del duo d’attacco Toni-Totti, entrambi fuori dai giochi contro i greci:“Toni ancora non so quando tornerà, dipende da come andranno gli allenamenti. Totti invece dipende da come si riprenderà dall'influenza”.
Alessandro Lugli

EUROPA LEAGUE: AJAX-JUVENTUS 1-2


EUROPA LEAGUE: AJAX-JUVENTUS 1-2
Si risveglia la Juve
Nell'andata dei 16' di finale di Europa League, la Juventus ha sconfitto ad Amsterdam l'Ajax per 1-2. Questo l'ordine delle reti: 16' Sulejmani (A), 31' e 58' Amauri. La Juve, che ha sofferto per gran parte del secondo tempo, ha chiuso in 10 per l'espulsione al 93' di Salihamidzic. Nel finale una clamorosa trasferta per gli olandesi.

Seconda vittoria consecutiva per la Juventus di Alberto Zaccheroni, che ha espugnato in Europa League l'Amsterdam Arena con una doppietta di Amauri. Un risultato importante per dare continuità al successo casalingo in campionato con il Genoa e recuperare la mentalità vincente che era venuta a mancare alla Vecchia Signora negli ultimi mesi. Soddisfatto nel post-partita il tecnico romagnolo che, ai nostri microfoni ha così commentato: "Questa vittoria regala indubbiamente alla squadra un’altra boccata d’ossigeno ma è chiaro che c’è ancora molto da mettere a posto. E' una squadra che deve riabituarsi a vincere. Il gol preso poteva essere un brutto contraccolpo invece abbiamo avuto pazienza, abbiamo saputo aspettare e siamo stati bravi a ribaltare il punteggio. Sapevamo che andando in svantaggio la partita si sarebbe complicata e l'Ajax si sarebbe esaltato con il tipo di gioco che riesce ad esprimere e con il supporto dei tantissimi tifosi. Per come si era messa la partita per rimontarla bisognava essere molto bravi, per questo non posso che essere soddisfatto della prestazione. Amauri? Vedendolo in allenamento mi è sempre sembrato in buona condizione fisica, l’attaccante poi logicamente vive di gol, nell'ultimo periodo non è riuscito a segnare ed è stato condizionato da quanto si è detto e scritto sui giornali. Inoltre la perfetta forma si ottiene solo quando si sta bene sia con la testa che con le gambe, lui stava bene solo con le gambe mentre mentalmente era influenzato dalla mancanza del gol. Adesso ha ritrovato serenità dopo la rete con il Genoa e ci sta dando un contributo importante. Al di là del risultato mi ha fatto piacere rivedere in campo giocatori come Marchisio e Salihamidzic, da tempo fuori per infortunio. Questa squadra è destinata a crescere ulteriormente quando coloro che sono già rientrati da infortuni vari o che ancora devono recuperare torneranno in gruppo e riusciranno a dare il massimo contributo".

All'Amsterdam Arena la Juventus ha infilato la seconda vittoria di fila, il quarto risultato utile consecutivo tra campionato e coppa. Gigi Buffon è soddisfatto: "Sì, sicuramente è una buona gioia, perchè poi, al di là di tutto, anche se non è quella coppa che speravamo di poter giocare è sempre una coppa importante e la vittoria acquista valore nel momento in cui la fai in trasferta, in uno stadio così prestigioso e contro una squadra di ottima caratura.Nel momento in cui c’è un cambio di allenatore è normale ce ci sia questa reazione. Detto questo bisogna riconoscere che il mister ci aiuta molto a livello tattico e ci dà un contributo importante per vincere queste gare. Poi è chiaro che noi ci mettiamo del nostro".
E Buffon la sua parte la fa sempre. Non sarà certo un rarissimo errore come quello commesso contro il Genoa a levargli la corona di miglior portiere del mondo: "Una cosa come quella di domenica scorsa deve essere un’eccezione", spiega Gigi.
Sulla rete incassata stasera, invece, il portiere poteva ben poco. Anche se con un pizzico di fortuna in più - ammette Gigi -, avrebbe anche potuto respingere quel pallone: "Il gol dell'Ajax? E' uno di quelli che a volte ci capitano, sulle famose ripartenze. Non è stato commesso fallo tattico, il giocatore quindi è arrivato vicino a me e ha tirato: bravo, ma anche fortunato, perché la palla mi è passata esattamente in mezzo alle gambe, se batteva cinque centimetri più da una parte o dall’altra mi finiva su uno stinco".
Alessandro Lugli

giovedì 18 febbraio 2010

champion' s: bayern m-fiorentina 2-1


BAYERN MONACO-FIORENTINA 2-1
Viola beffati da un'arbitraggio discutibile
Una Fiorentina compatta e ordinata non riesce a evitare la sconfitta all'Allianz Arena: in dieci contro undici per gran parte della ripresa per un'inspiegabile espulsione di Gobbi, i viola vengono definitivamente beffati nel finale di gara da un gol di Klose in evidente fuorigioco. Le altre reti portano la firma di Robben al 48'pt su rig e Koldrup al 50'.
Riccardo Montolivo fatica a trattenere la rabbia per lo scandaloso arbitraggio di Ovrebo. “Ci sentiamo presi in giro, senza mezzi termini - ha detto il centrocampista viola a Sky - Penso che questi arbitri non siano stati all'altezza di arbitrare una partita di questo livello”. Il clamoroso gol in fuorigioco di Klose è solo uno dei disastri del fischietto: “Dalla panchina, ero quasi certo del fuorigioco, per non parlare dell'espulsione di Gobbi, che ci può stare, ma si doveva usare lo stesso metro di giudizio, ed espellere anche Klose, che ha fatto un'entrata indecente. E' scandaloso”.

La Fiorentina ha dimostrato comunque di potersela giocare: “In questo periodo abbiamo perso, però, abbiamo fatto delle ottime prestazioni. Lo abbiamo confermato oggi, ma da domani cominceremo a pensare alla partita con il Livorno. Però, c'è grandissimo rammarico”. Il 2-1 si può ribaltare al ritorno: “Sì, senza dubbio. Noi andremo in campo per vincere con questa rabbia ulteriore, ma in questo momento siamo veramente delusi”.

C'è grande rabbia nello spogliatoio viola per la clamorosa ed ingiusta sconfitta di Monaco. “Tutti si sono accorti che era il gol era in fuorigioco clamoroso - ha detto il tecnico Cesare Prandelli, riferendosi alla rete del successo tedesco - Era abbastanza semplice e facile da vedere. Tre episodi hanno deciso la partita: l'espulsione di Gobbi che non c'era, il gol in fuorigioco e la mancata espulsione di Klose”.

Non si può cancellare, comunque, la grande prova della Fiorentina: “E' stata una grandissima prestazione, abbiamo fatto la partita come l'avevamo preparata. All'intervallo i ragazzi erano un po' demoralizzati, li ho rincuorati e nel secondo tempo abbiamo continuato a fare molto bene”. E ora cosa si può dire alla squadra: “Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, ricercando il gioco si possono poi andare anche trovare gli episodi, che prima o poi arriveranno a nostro favore”. Il 2-1 è comunque ribaltabile a Firenze: “Certamente, ce la giocheremo a Firenze”.
Alessandro Lugli

mercoledì 17 febbraio 2010

Simona ventura si vede tutto tutto


Simona ventura si vede tutto tutto
Caricato da alessandrone751. - Guarda altri video sexy.

Il Milan spegne la luce, Rooney fa paura


Gli ottantamila di San Siro hanno lasciato lo stadio scuri in volto, increduli di quanto è accaduto durante i novanta minuti più pazzi del calcio. Forse solo la finale con il Liverpool potrebbe essere paragonata ad una gara dagli alti e i bassi come quella di ieri sera. L’imperativo era non subire gol, i rossoneri ne hanno presi tre. Il ciclone Rooney si è abbattuto anche su Milano. A pensare che l’incontro si era messo sui binari giusti sin da subito, con il vantaggio di Ronaldinho. Un primo tempo dominato in lungo e in largo, una ripresa da incubo, soprattutto per Nesta e compagni che hanno visto la furia Rooney insaccare due volte in testa. Durante l’intervallo i rossoneri si sono smarriti e in campo è scesa la brutta copia degli undici ammirati nella prima frazione di gioco. Squadra svogliata e senza idee, mentre gli inglesi hanno guadagnato col passare dei minuti il pallino del gioco. Ma la mossa decisiva è stata azzeccata da Ferguson. Dentro Valencia per uno spento Nani. Da quella fascia sono partiti i cross più pericolosi, compreso il 2-1 di Rooney. Un Milan che può essere rimproverato per non aver concretizzato le numerose occasioni confezionate da uno splendido Ronaldinho. Il brasiliano infatti è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. Un gol, un assist e tante giocate da leccarsi i baffi. Decisamente non in serata la coppia difensiva Nesta-Silva, imbambolati e statici nelle occasioni dei tre gol. Il tacco di Seedorf a cinque minuti dalla fine potrebbe riaprire il discorso qualificazione, ma vincere con due gol di scarto a Manchester non è forse nelle corde di questa squadra. Tuttavia sognare è lecito e Leonardo si è mostrato più che convinto di poter recuperare le sorti della qualificazione in terra britannica. Anche perché la squadra ha giocato bene per sessanta minuti, sommando il primo tempo al forcig dei minuti finali. Ma è nella parte centrale della ripresa che ha abbassato notevolmente il ritmo mostrando un palese calo di concentrazione. Mezz’ora in cui il Milan ci ha capito ben poco e dove i reparti in campo erano del tutto estranei l’uno con l’altro. La compattezza del primo tempo si è improvvisamente disciolta e gli uomini di Leonardo sono stati investititi dal travolgente Rooney lla quarta marcatura contro i rossoneri. Guardando il team avversario al Milan è mancato sicuramente un finalizzatore che potesse sfruttare al meglio tutte le occasioni avute nell’arco della partita. Con Huntelaar sempre fuori dal gioco, alla compagine di Leo sarebbe servito la presenza fisica di Borriello, infortunatosi proprio nel momento meno adatto.

martedì 16 febbraio 2010

NAPOLI: PARLA MAZZARRI


NAPOLI: PARLA MAZZARRI
Mazzarri: "Solo sfortuna. Siena? No, giochiamo contro la Juve!"
Questioni cromatiche. Il Siena è bianconero, quindi l'equazione è semplice. E Mazzarri la applicherà sin da oggi come dice ai microfoni di Marte Sport Live: "Dirò alla squadra di considerarla come se fosse la Juventus". Astuzia necessaria per non abbassare la tensione: "Il rischio inconscio c'è. Abbiamo messo sotto una corazzata come l'Inter e se abbiamo poco timore dei toscani che sono all'ultimo posto in classifica, c'è il rischio di una figuraccia. Sono ancora vivi, hanno vinto a Verona contro il Chievo, quindi non sarà affatto una passeggiata". Anzi. Questo Napoli poi fa paura agli avversari: "Giocheranno la partita della vita e ci lasceranno poco spazio". Perché gli azzurri hanno messo sotto l'Inter: "Ho ancora rammarico, abbiamo raccolto meno di quanto prodotto. Doveva essere una vittoria. Ci mancano due punti". Purtroppo manca il gol. L'emblema del momentaccio è Denis: "E' stato sfortunato, il colpo di testa era bellissimo, Julio Cesar ha risposto da fenomeno. Ma non prendiamocela soltanto con lui, quando colpisci cinque pali in due partite, c’è davvero poco da dire. E' un periodo in cui ci gira male, passerà. Ne sono convinto". La difesa, invece, funziona: "Mi piace l'atteggiamento complessivo di squadra. Siamo molto attenti nella fase passiva, quindi abbiamo la necessaria tranquillità. Del resto un edificio solido si costruisce dalle fondamenta. Siamo sereni, quindi poi esprimiamo un bel calcio". Evaporate o quasi le polemiche con Mourinho: "Ho risposto per orgoglio. Difendo sempre la mia dignità e sono intervenuto perché non mi va di passare per fesso. In Champion's faccio sempre il tifo per le italiane, quindi spero che l'Inter passi il turno con il Chelsea anche se Ancelotti è un bravo allenatore". La realtà – dunque – è molto semplice. Questione di stile. Che – purtroppo per qualcuno – non si vende al supermercato: "Ricordo Guidolin dopo il pareggio di Parma. Disse che meritavamo la vittoria. Ho fatto anche io lo stesso dopo lo 0-0 di Catania e la vittoria contro il Chievo". C’è chi lo fa, insomma, e chi no: “Un gran signore è Moratti. Ha ammesso che il Napoli ha giocato molto bene". A Siena potrebbe recuperare il Pocho Lavezzi: "Ha lavorato molto bene anche lunedì con Pondrelli. C'è la possibilità che possa essere a disposizione, ma lo valuteremo attentamente durante la settimana". Il suo ingresso sarà fondamentale per l'obiettivo finale: "Rispondo che noi dobbiamo continuare così. Il lavoro è il nostro segreto, poi vedremo. Strani pensieri? Assolutamente no. Sono un uomo di sport". Quindi si pensa al Siena. Cigarini avrà un'occasione dal primo minuto per la squalifica di Mazzarri: "Ha acquisito dinamismo e determinazione. Sono convinto che farà molto bene. Sono tranquillo, mi fido di lui. Dossena? E' stato male, altrimenti avrebbe giocato contro l'Inter. Santacroce? Deve allenarsi con una buona continuità senza accusare risentimenti. Se non avrò emergenza, andrà con la Primavera e da martedì prossimo sarà a disposizione".
Alessandro Lugli

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I MITI DEL CALCIO: BAGGIO


I MITI DEL CALCIO: ROBERTO BAGGIO
Genio e destrezza nell'arte pedatoria di Roberto Baggio



Roberto Baggio ha rappresentato per un ventennio il calciatore più forte che l' Italia calcistica abbia avuto. Baggio verrà ricordato per la sua classe, il suo sapere stare in campo, la sua riflessività. Che gli ha portato a realizzare gol impossibili ed entusiasmando anche chi non tifava per la squadra ove Baggio giocava. Baggio era il calcio italiano. E non solo. Sennò non avrebbe vinto il "Pallone D'Oro", che suggella il calciatore più forte d'Europa. Baggio era , è stato, qualcosa di più. Praticamente imbattibile tecnicamente, ancora di più , come palleggiatore, segnò diversi gol in carriera , scartando anche 6 giocatori di seguito. Napoli, Udinese, e Juve, ma anche il Milan ne sanno qualcosa. Ha vinto, due scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia , il Pallone d'Oro (unico italiano assieme a Rivera,Rossi e Cannavaro), secondo posto a Usa 94. Terzo posto ad Italia 90. Uno come Baggio, alla stessa stregua di Maradona nasce uno ogni mille anni. Baggio è stato il Maradona italiano e forse europeo. Se avesse vinto Usa 94, (memorabile in negativo il rigore sbagliato a Pasadena , in finale col Brasile), il paragone non sembrerebbe così improponibile e azzardato. I 207 gol fatti nel nostro campionato ne sono la testimonianza più viva. Baggio, buddista convinto, ha avuto sempre qualcosa in più. Ha militato nel Vicenza, nella Juve, nel Milan, nel Bologna, nell' Inter , e nel Brescia. Ha disputato tre mondiali. Un grandissimo.

Usa 94 ha rappresentato l'apoteosi per Roberto Baggio. Già vincitore nello stesso anno del "Pallone D'Oro", Baggio cominciò in sordina il suo Mondiale. Sacchi non lo vedeva bene. Infatto nella gara a fase a gironi contro la Norvegia , espulso il portiere Pagliuca, fu Baggio a cedere il posto al sostituto, dello scacchiere sacchiano. Baggio invei contro il tecnico romagnolo dicendogli: " Questo è pazzo".
Il mondiale di Baggio in pratica iniziò, negli ottavi di finale , in quel di Nigeria-Italia, ove non solo Roby, pareggiò le sorti della gara , quasi a tempo scaduto, ma riuscì su rigore , nei tempi supplementari a battere gli africani. Nei Quarti gli azzurri affrontarono la Spagna e sull' 1-1 , il "Divin Codino", servito da Signori, scartò il portiere Zubizarreta con un abile finta e insaccò il pallone in rete. Gli iberici stremati ammainarono bandiera bianca. Ma la più grande gara di Baggio , in nazionale fù quella contro la Bulgaria , che diede la finale agli azzurri. Baggio realizzò la prima rete , scartando con un'abile serpentina due giocatore bulgari, per poi infilare il portiere con un poderoso destro la palla nell'angolo più remoto della porta.Anche il secondo gol fu da antologia dopo uno scambio stretto con Albertini. Era la finale! Ad attendere Baggio era il Brasile. Il nostro era lievemente infortunato, ma lo stesso giocò tutta la partita che si protrasse fino ai rigori sullo 0-0. Qui Baggio, mandò il pallone alle stelle, e l'Italia all' Inferno! Un sogno bruciato, quello di diventare anche Campione del mondo.

Alessandro Lugli

Serie B: Salernitana-Triestina 1-2

La Triestina s'impone 2-1 sul campo della Salernitana fanalino di coda, nel posticipo della 25/a giornata di Serie B. Nel primo tempo le reti friulane: di Siligardi al 35' e Testini su rigore al 39'. Nella ripresa, al 34', il gol dei campani con Caputo. In classifica la Triestina aggancia il Cittadella a 30 punti, mentre la Salernitana resta ultima a 15.

lunedì 15 febbraio 2010

DONNE ALEX LUGLI

juve-genoa 3-2

napoli-inter 0-0

IL PUNTO SUL CAMPIONATO


IL PUNTO SUL CAMPIONATO
Vince la Juve con un rigore dubbio
In serie A, la quinta giornata di ritorno si è aperta sotto il segno di una Roma ancora inarrestabile. La squadra di Ranieri ha ottenuto il ventesimo risultato utile battendo con un netto 4-1 il Palermo. I giallorossi, in atesa del posticipo Napoli-Inter, si portano a -6 dalla vetta e staccano nuovamente il Milan: venerdì, con una doppietta di Huntelaar, i rossoneri avevano piegato (3-2) l'Udinese.

Al quarto posto si è portata nel frattempo la Sampdoria, che a Marassi ha vinto la quarta partita di fila contro una Fiorentina in crisi profonda. La squadra di Prandelli ha ottenuto un solo punto in 5 gare, ed è stata punita dal gol di un grande ex: Giampaolo Pazzini.

Alle spalle dei blucerchiati, a pari punti col Napoli, torna a premere la Juve. I bianconeri vincono contro il Genoa (3-2) grazie ad un rigore dubbio concesso al capitano Del Piero. Il fallo di Papastathopoulos sembra infatti non esserci, ed il contatto fischiato da Mazzoleni avviene comunque (senza nessun dubbio) fuori area. Anche oggi, nonostante Amauri fosse tornato al gol dopo 109 giorni, la squadra di Zaccheroni era stata messa in grande difficoltà da un bel Genoa, premiato anche da una papera colossale di Buffon in occasione del due pari. Inutile dunque la doppietta di Marco Rossi: al terzo gol in due partite.

Nel frattempo risale anche il Cagliari. Rossoblù vittoriosi al Sant'Elia contro un Bari spuntato, a causa dell'assenza di Barreto. Finisce 3-1 con reti di Conti, Nené ed autogol di Gazzi. Bello ma inutile il punto realizzato da Salvatore Masiello in apertura di ripresa.

Nelle zone basse della classifica è stata una giornata ricca di grandi sorprese. C'è stato infatti l'esordio vincente di Edy Reja sulla panchina della Lazio. I biancocelesti hanno espugnato il Tardini di Parma con le reti, nel secondo tempo, di Stendardo e Zarate.

I capitolini si portano così a più 2 sul Livorno, che cede in casa contro un Bologna molto concreto e al tempo stesso sfortunato. Dopo aver perso nel riscaldamento Modesto, sostituito da Casarini, i felsinei hanno dovuto registrare infatti l'infortunio di Marco Di Vaio, autore peraltro del gol-partita. Nel finale s'è fatto male anche l'altro attaccante Succi, mentre Cosmi ha perso la testa facendosi espellere. Colomba invece gongola: con questo successo aumentano a 5 le lunghezze di vantaggio sulla zona-retrocessione.

Colpo grosso anche del Siena, che a sorpresa sbanca il 'Bentegodi' e torna a sperare. La sfida col Chievo è decisa da un gran gol di Reginaldo. Malesani, veronese ed ex della partita, è riuscito ad essere profeta in patria.

Infine, reti inviolate nell'altro scontro-salvezza fra Catania e Atalanta. Molte occasioni per parte, nessun gol.
Alessandro Lugli

napoli-inter 0-0


NAPOLI-INTER 0-0
Gara dagli alti contenuti agonistici
Il pareggio (0-0) fra Napoli-Inter non deve trarre in inganno. E' stata una gara dagli alti contenuti agonistici dove gli azzurri hanno sfiorato più volte il gol con Denis ed Hamsik, protagonista quest'ultimo di un tiro che ha centrato in pieno la traversa, cosi come Quagliarella , "vittima" anch' egli di un palo colto nella ripresa. L' Inter d'altro canto ha centrato anch'essa una traversa con Muntari; analizzando la gara nel suo complesso i partenopei avrebbero meritato qualcosa in più, per la grande mole di gioco espressa. Le ripartenze degli uomini di Mazzarri hanno letteralmente annichilito la compagine lombarda che talvolta però in contropiede è riuscita ad impensierire De Santis. Un punto che tiene l'Inter a +7 dalla Roma ed il Napoli a quota 39 in classifica in piena zona-Europa.

Fabio Quagliarella, attaccante del Napoli, ha parlato al termine della partita che ha visto gli azzurri pareggiare con l'Inter, con l'ex Udinese che si è visto respingere un gran tiro dal palo. Ai microfoni di Radio Marte, Quagliarella ha ammesso: "Dispiace per non aver segnato, evidentemente devo fare visita al Santuario della Madonna di Pomei. Siamo stati sfortunati".

Il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara con l'Inter; ecco quanto evidenziato: "Alla squadra non ho detto nulla, prima della partita non bisogna mai parlare perchè sono troppo concentrati sulla gara. Dopo la partita ho fatto i complimenti alla squadra. Anche senza Dossena e Maggio il Napoli ha dimostrato di avere 22 giocatori validi. La classifica? Sono discorsi da bar. A me interessa che il Napoli possa giocare in un campionato. La "Panolada"? Il ministro La Russa vicino a me, tifoso dell'Inter, non poteva sopportare il primo tempo disputato dal Napoli e auspicava un calo che poi alla fine non c'è stato. Mazzarri? Non lo cambio con Mourinho neanche gratis. Attore? Sì, come attore prenderei Mourinho. Consigliato Reja a Lotito? No, ma ho fatto i complimenti a Reja e sono contento sia tornato in Italia".

German Denis, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato: "Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, mentre nella ripresa siamo stati discreti. Abbiamo dato tutto, come sempre, senza mollare mai. L'Inter è una grande squadra. Purtroppo non è bastato per vincere. La classifica? Sappiamo che in lotta con noi ci sono grandi squadre, ora dobbiamo affrontare ogni partita come fosse una finale. Gol mancati? L'importante è creare le occasioni. Ci sono giornate dove ti riesce tutto, questa volta non ho avuto fortuna"

Intervenuto a Controcampo, Walter Mazzarri ha commentato il pareggio con l'Inter, replicando anche alle recriminazioni di Jose Mourinho: "L'Inter battuta per numero di pali? Non solo per i pali, ma anche come gioco e occasioni. In una di esse siamo stati penalizzati anche da un campo che non ci permette di esprimerci al meglio. L'Inter si lamenta per certi episodi? Un allenatore dovrebbe anche prendere atto del fatto che l'altra squadra ha dominato. Mourinho parla di pressioni? Da quando è in Italia fa quello che vuole, durante la settimana si lamenta sempre degli arbitri, mi pare che sia l'ultima persona a poter parlare di pressioni. Quando rivedremo Lavezzi? Il suo infortunio è abbastanza grave, vorremmo evitare delle ricadute".

Lo 0-0 di Napoli riporta l'Inter a Milano con un punticino in più, e Josè Mourinho commenta a Sky Sport la partita: "Risultato giusto? Non so, è il risultato della partita… Mi sembra che loro abbiano fatto meglio di noi nel primo tempo, e nel secondo noi meglio di loro, nonostante abbiano avuto un'ottima opportunità con Quagliarella. A me sembra un'ottima partita per entrambe le squadre, dopo la gara ho fatto i complimenti a Rosetti: mi è piaciuto il suo atteggiamento e il suo arbitraggio, e perché sto in panchina e quindi era troppo lontano per vedere un rigore che mi dicono fosse nettissimo, e che era paragonabile a quello che ci diede contro a Bari a Samuel, però in una partita così calda… (Rivede l'episodio, ndr) Niente da dire, è un rigore nettissimo, se questo non è rigore… E' un rigore nettissimo, nettissimo. Perché non lo fischia? Non so, però secondo me ha fatto molto bene e se dimentichiamo questo piccolo grande episodio ha fatto molto bene, poi si può sbagliare o non sbagliare nei singoli episodi: ha sbagliato due volte a Bari ed oggi qui, forse paghiamo per altri… (Rivolto a Massimo Mauro, ndr) Capisco che tu sei juventino, però se vedi quello che successo oggi…

Alessandro Lugli