domenica 21 febbraio 2010

genoa-udinese 3-0

GENOVA - I primi gol di Acquafresca in maglia rossoblù fanno rialzare il Genoa, in cerca di riscatto dopo la beffa di Torino con la Juve, e affondano l'Udinese. I friulani sono capaci di giocare mezz'ora alla pari con gli avversari al Ferraris, ma si dimostrano fragili e nervosi dopo lo svantaggio, al punto da rimanere in dieci nella ripresa per una protesta troppo veemente di Zapata in faccia a Rosetti. La gara era già in parte compromessa dopo la doppietta del centravanti arrivato a gennaio, bravo a mettere in rete nel primo tempo (30') una ribattuta corta di Handanovic su tiro di Sculli, e a trasformare il rigore concesso per una trattenuta ai suoi danni nella ripresa (8'). Il terzo gol di Palacio (18') ha confermato la capacità degli uomini di Gasperini di sfruttare sempre al meglio la superiorità numerica per l'espulsione di Zapata (12').

La vittoria consente al Genoa di superare provvisoriamente in classifica il Palermo e affiancare la Juventus, giungendo a un punto dal quarto posto. La prossima domenica il Grifone gioca di nuovo in casa con il Bologna e vuole sfruttare l'occasione per un ulteriore passo verso l'Europa. L'Udinese, che non trova neppure a Genova la prima vittoria in trasferta, resta impelagata nella zona retrocessione con un solo punto in più della terz'ultima. L'avvio prudente è servito a contenere il Genoa, ma ha impedito di portare pericoli ad Amelia. Dopo lo svantaggio i friulani hanno sbandato e non si sono ripresi più. Rispetto a Torino, Gasperini ha messo Moretti per Bocchetti in difesa e Palacio in attacco per Suazo. De Biasi propone in avanti Di Natale e Floro Flores, con Sanchez più arretrato, mentre dietro corre ai ripari per i molti infortuni e schiera tra gli altri Cuadrado, in bella evidenza. L'inizio di gara è sottotono, le squadre si studiano e non affondano. L'Udinese, che si schiera con il 4-4-2, fa girare meglio la palla, il Genoa non ha mordente. Succede quasi niente fino al 15', quando Di Natale controlla bene in area, si gira e tira da posizione defilata costringendo Amelia alla respinta di piede da distanza ravvicinata. L'opaca serata di alcuni rossoblù, tra i quali Criscito, impedisce al Genoa di giocare con l'intensità che esprime di solito al Ferraris. Merito anche della tattica dei friulani, spesso in nove dietro la palla a difendere.

Il vantaggio del Genoa arriva dunque inaspettato: al 30' Sculli controlla e tira bene da centro-area, Handanovic respinge corto e Acquafresca mette in rete da pochi passi, segnando la prima rete in rossoblù. Il Grifone legittima il vantaggio con un paio di azioni pericolose ma senza riuscire a impegnare il portiere. Nella ripresa De Biasi mette Pepe per Pasquale e torna al 4-3-3. La mossa risulta vana per due episodi che segnano la gara in negativo per l'Udinese: al 7' Coda atterra Acquafresca in area e Rosetti dà rigore, che lo stesso centravanti segna per il 2-0; al 12', Zapata protesta per un fallo di un compagno e quando Rosetti gli mostra il giallo non si ferma, prendendosi il rosso. Le speranze di rimonta friulane franano al 18', quando Palacio di testa in tuffo segna a porta vuota il 3-0 su cross di Sculli. Il resto della gara viene utilizzato da Gasperini per l'esordio di Jankovic, fermo da agosto per l'operazione al ginocchio, e per registrare un gesto di sportività di Bocchetti, che a domanda dell'arbitro ammette di avere deviato la palla in corner e riceve la stretta di mano di Rosetti.

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