venerdì 31 dicembre 2010

CALCIO, MARONI: PERPLESSO SU DECISIONE LECCE-BARI


Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è 'perplesso' sulla decisione presa dal Comitato provinciale dell'ordine e della sicurezza di Lecce di far disputare a porte chiuse la partita Lecce-Bari del prossimo 6 gennaio. Le indicazioni del Casms erano state diverse ed inoltre la tessera del tifoso è stata introdotta anche per evitare che si arrivi a queste decisioni drastiche. Dunque, Maroni vuole vederci chiaro e nei prossimi giorni ascolterà il prefetto di Lecce per capire le motivazioni che hanno portato a questa scelta.

CALCIOMERCATO NAPOLI: PROC. KHARJA "PIENA DISPONIBILITÀ", CAPOZUCCA "TROVATO UN PUNTO DI INCONTRO"


Giuseppe Galli, procuratore di Houssine Kharja, su Radio KissKiss Napoli: "Il ragazzo sarebbe contentissimo di approdare al Napoli e so che Mazzarri avrebbe voluto parlargli. Houssine è nato davanti alla difesa e in nazionale ha giocato anche terzino quindi è un calciatore eclettico che può ricoprire più ruoli. Non credo ci siano problemi sui diritti di immagine e c'è la nostra massima disponibilità affinchè Kharja approdi in azzurro".
Intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, il ds del Genoa, Stefano Capozucca, ha dichiarato: "Ci sono ottimi rapporti tra queste società ma non è facile fare mercato tra di noi perché siamo società simili che cercano di rinforzare il proprio organico. Diciamo che ora forse con Kharja abbiamo trovato un punto di incontro per entrambe. Zuculini, oggi se il Napoli volesse, dovrebbe parlare con l'Hoffenheim. Comunque tornando indietro non l'avrei più soffiato al Napoli nel campionato estivo. Criscito è un giocatore da campionato estero e non italiano. L'abbiamo pagato molto e di conseguenza non è facilmente cedibile".

domenica 26 dicembre 2010

CALCIOMERCATO NAPOLI: RICHIESTE PER BLASI E SANTACROCE


Fabiano Santacroce e Manuele Blasi sono le chiavi del mercato del Napoli. Saranno loro, infatti, a sbloccare il meccanismo e far partire il gran ballo delle trattative. Valigie pronte e la possibilità di trovare fortuna altrove. In azzurro, finora, hanno brillato poco. Il difensore ci sta pensando seriamente. L'ultima partita con il Lecce è un'iniezione di fiducia importante sulla strada del pieno recupero agonistico. Buona prestazione e la voglia di essere ancora protagonista. Solo che a Castelvolturno c'è concorrenza e sta arrivando pure un nuovo innesto nel reparto arretrato (Britos è sempre il primo della lista e a breve si può accelerare la trattativa, il Bologna sta definendo l'assetto societario), quindi lo stuzzica la possibilità di andare altrove anche perché il suo contratto scade nel 2012. Le richieste non gli mancano. De Canio farebbe carte false per inserirlo nel suo scacchiere, ma anche Fiorentina e Juventus hanno drizzato le antenne. Presto ci sarà un incontro con i suoi procuratori per fare il punto della situazione: "Il nostro obiettivo - dice Andrea D'Amico - è trovare maggiore continuità. Il rapporto con il Napoli è ottimo, decideremo con grande tranquillità. Le richieste non mancano, ma non c'è nulla di concreto". Presto, insomma, si farà sul serio. E il discorso scivola automaticamente anche su Blasi. Parte titolare a Firenze nella prima di campionato, un'espulsione e un infortunio lo proiettano presto nel dimenticatoio, Yebda lo supera nella gerarchia. Diventa il quarto mediano. Poche possibilità di mettersi in mostra, il divorzio sembra l'unica soluzione. Magari con uno scambio. Il Genoa offre Kharja e l'opportunità è da valutare concretamente. Il marocchino strizza l'occhio a Bigon che ci sta pensando. Potrebbe essere una possibilità per completare il centrocampo con un giocatore più tecnico. Idee sul tappeto, insomma. Santacroce e Blasi le chiavi per realizzarle.

RENICA: NAPOLI, PREMATURO PARLARE DI SCUDETTO


Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, è intervenuto aRadio Sportiva. Queste le sue dichiarazioni principali: NAPOLI - “Mi sembra prematuro parlare di scudetto, credo che Milan, Juventus e Inter abbiano qualcosa in più del Napoli che comunque sta recuperando il gap con queste squadre. Soprattutto il Milan mi sembra superiore. La Champions è un obiettivo importante ed è raggiungibile da parte di questa squadra”. TRIDENTE - “Il tridente Hamsik-Lavezzi-Cavani è forte ma quello del Milan è leggermente superiore, anche perché c´è Cassano. Ibrahimovic è uno dei pochi giocatori in grado di far cambiare marcia alla squadra, per la sua grande forza fisica e la sua tecnica. Il Napoli ha avuto un pizzico di fortuna nelle ultime partite, ma è vero che la Champions è un obiettivo alla sua portata”. DIFESA - “Quando si parla di questo reparto, bisogna includere nell´analisi anche gli altri, perché se funziona bene la difesa, vuol dire che funziona bene anche centrocampo e attacco. Vedendo i nomi però sembra che il Napoli sia carente in quella zona, anche se questi ragazzi sono eccezionali perché danno il massimo, stanno dando qualcosa in più, si parla di Hamsik ma ad esempio ci si dimentica di Grava. Ci sono valori assoluti che nell´arco di un campionato, però, alla fine possono emergere. Oggi lo scudetto è scontato, vincono sempre i soliti, mi auguro che il Napoli possa cambiare la statistica, io non voglio certo togliere entusiasmo ai tifosi del Napoli”.

NAPOLI: AUGURI DE LAURENTIIS A TIFOSI


- Lettera aperta ai tifosi azzurri da parte del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. "Cari napoletani, quello che stiamo salutando è stato un anno splendido per i nostri colori. Il 2010 ci ha visto protagonisti di una meravigliosa cavalcata in campionato, coronata prima con l'accesso all'Europa dalla porta principale e successivamente impreziosita dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Un passaggio che ci riempie di orgoglio e che attesta a pieno titolo il ritorno del nostro Napoli tra le stelle di prima grandezza internazionale. Questa - aggiunge - è una stagione che, oltre a conferire lustro alla storia del calcio napoletano, sta legittimando il nostro lavoro quotidiano, e che soprattutto sta premiando l'immensa passione con la quale voi tifosi, custodi della fede azzurra, state spingendo la squadra a gettare sempre il cuore oltre l'ostacolo - si legge ancora sul portale".

CALCIO: AGENTE LUIS FABIANO, NESSUN CONTATTO CON L'INTER MA PIACE A LEONARDO


Con il sempre piu' probabile approdo di Leonardo sulla panchina dell'Inter, per il mercato di gennaio il nome di Luis Fabiano potrebbe tornare di moda in casa nerazzurra. "E' vero che a Leonardo piace Luis, lo voleva al Milan e lo ammira dai tempi del San Paolo -esordisce a Calciomercato.it Jose' Fuentes, agente dell'attaccante del Siviglia-. Tuttavia Leonardo non e' ancora l'allenatore dell'Inter e io non ho parlato con lui, ne' tantomeno con Branca (direttore tecnico nerazzurro, ndr). Una partenza a gennaio? Nel calcio tutto e' possibile, se si trova un punto di incontro tra i desideri della squadra interessata e le volonta' del giocatore non si puo' escludere nulla. Non so se il Siviglia e' disposto a cederlo. Al momento non c'e' alcuna proposta da altri club, per cui non abbiamo affrontato l'argomento cessione".

CALCIO: GALLIANI, ALLEGRI HA TROVATO LA QUADRA DEL MILAN E SPERO RESTI A LUNGO


"Io mi prendo sempre, nel bene e nel male, le mie responsabilita'. Ho proposto al Presidente Berlusconi Leonardo e lui mi ha dato l'ok, ho proposto Allegri e mi ha dato l'ok. Allegri gia' due anni fa dissi che aveva le physique du role per allenare il Milan, intendendo un insieme di capacita' tecniche e di comunicazione con i media". Adriano Galliani non ha mai avuto dubbi sull'arrivo di Allegri sulla panchina del Milan e lo conferma in una intervista a Sky Sport. Un arrivo che si e' rivelato importante. "Vedevo giocare bene il Cagliari e mi piaceva come si poneva durante le interviste. La cosa piu' difficile e' stato convincere Cellino a liberarlo e sono convinto che se non avessi avuto questo rapporto di amicizia stretto con il Presidente del Cagliari, l'avrebbe tenuto fermo per tutta la stagione. Devo dire che Cellino non ha chiesto nulla in cambio del fatto di liberare il proprio allenatore. Allegri e' arrivato -spiega-, ha trovato una certa squadra e ha cominciato a fare esperimenti cambiando ripetutamente formazione, schemi e modulo. Non so cosa succedera' in futuro ma sembra che abbia trovato la quadra, come si dice in gergo". Parlando di tecnici Galliani si esprime anche su Mourinho, Ancelotti e Prandelli. "Mourinho e' sicuramente l'allenatore piu' carismatico che c'e' adesso nel palcoscenico internazionale. Complimenti a lui. Ha fatto un triplete, cosi' come abbiamo fatto anche noi nel 2007 -dice Galliani- vincendo Champions League, Supercoppa Europea e il Mondiale per Club con Carlo Ancelotti. Mourinho e' un grandissimo allenatore ed e' molto difficile, per il fatto che ha gia' allenato l'Inter, che possa allenare il Milan. Poi auguro ad Allegri di rimanere per tanti anni su questa panchina".

CALCIO: MORATTI, ESPERIENZA VALIDA CON BENITEZ E ORA SI RICOMINCIA DA CAPO


"Mi dispiace che sia finita questa esperienza con Benitez ma e' stata comunque una esperienza valida con la vittoria della Supercoppa Italiana ed il Mondiale per Club, siamo soddisfatti e ora si ricomincia da capo". Sono queste le parole del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, dopo la rescissione consensuale del contratto con Rafa Benitez. "Forse non ero molto soddisfatto, al di la' delle dichiarazioni, fino al successo nel Mondiale per Club, ma poi dopo le dichiarazioni del tecnico -ha aggiunto Moratti- non ho avuto piu' voglia e la pazienza di andare avanti con lui. Se non avesse fatto quelle dichiarazioni sarebbe rimasto? Non lo so", ha chiuso il presidente che sul futuro tecnico non si sbilancia. "Leonardo sara' il prossimo allenatore? E' una domanda diretta. Non lo so, vedremo. Sono tutte persone di esperienza, brave, intelligenti quelle che possiamo avere in mente adesso, quando sara' il momento ve lo diro'. Zenga ha qualche possibilita'? Vedremo".

CALCIO: AGENTE MACCARONE, E' SUL MERCATO ED ESCLUDO UN PRESTITO


Massimo Maccarone e' stato messo ufficialmente sul mercato dal presidente del Palermo Zamparini e ora le numerose pretendenti alle sue prestazioni sportive, Fiorentina, Genoa, Juventus, Milan e Sampdoria, dovranno prepararsi bene per avere la meglio nella contesa. ''Confermo tutto, il Palermo ha chiamato anche me. Massimo e' sul mercato, ne prendiamo atto e iniziamo a darci da fare per trovargli una sistemazione che sia in grado di farlo felice -spiega a Calciomercatoweb.it Paolo Fabbri, agente dell'attaccante -. Domani mi incontrero' col giocatore e lui mi dira' quali sono le sue preferenze in base alle destinazioni ipotetiche che sono uscite sui giornali. Se fossero confermate, sarebbe sicuramente un bello scegliere: sono tutte piazze importanti. Fino ad ora non mi ha chiamato nessuno, perche' non era nostra intenzione partire. E' stato il Palermo a metterlo sul mercato, lui non e' un tipo che alza bandiera bianca e avrebbe lottato fino alla fine per guadagnarsi un posto. Da lunedi' si mette la palla al centro e inizieremo a valutare disciplinatamente le diverse opzioni, di concerto con la societa' rosanero che non vuole assolutamente rimetterci nell'operazione''. Oggi si e' parlato di offerte di Fiorentina e Sampdoria per prestito e comproprieta'. ''Ribadisco che non ho sentito nessuno. Comunque dal colloquio con il Palermo e' emerso un veto per la cessione in prestito. Per quanto concerne la comproprieta', non e' una cosa impossibile, ma non mi sembra esattamente la strada piu' logica visto che non stiamo parlando di un giocatore di 22-23 anni''. I rapporti con il siciliani rimangono comunque buoni. ''Senza alcun dubbio. Colgo l'occasione per ringraziare la societa' anche a nome di Massimo per la fiducia accordatagli e anche l'allenatore. Apprendiamo la decisione del club con rammarico, ma senza alcuna acredine''.

domenica 19 dicembre 2010

serie A: TURNO FAVOREVOLE A NAPOLI E LAZIO


Lazio e Napoli approfittano del passo falso del Milan, la Juventus no. L’ultima giornata del 2010 si decide in gran parte nei minuti di recupero e dimezza il distacco tra la capolista e le seconde, che si riducono da tre a due. Sono solo biancocelesti e azzurri a ottenere i tre punti, rispettivamente contro Udinese e Lecce, mentre la Juventus si ferma sull’1-1 a Verona contro il Chievo. Dietro il Milan (sconfitto ieri sera dalla Roma a San Siro) a 36 punti, si candidano per lo Scudetto Lazio e Napoli, che salgono a 33. Gli uomini di Reja nell’anticipo delle 12.30 all’Olimpico sudano sette camicie per avere la meglio sull’Udinese: finisce 3-2, con i biancocelesti due volte in vantaggio (con Hernanes e Biava) e due volte raggiunti (dai gol di Sanchez e Denis. Decisivo a due minuti dalla fine l’autogol di Zapata. Alla Lazio risponde il Napoli, che al “San Paolo” soffre contro il Lecce, rischia due volte di andare in svantaggio nella ripresa, ma al terzo minuto di recupero con una gemma di Cavani acciuffa i tre punti e si conferma letale nei minuti finali. La Juve a Verona contro il Chievo perde una grande occasione. Va in vantaggio con un gran gol di Quagliarella, dopo che Storari para un rigore a Marcolini. Nella ripresa per 40 minuti i bianconeri difendono il vantaggio in 10, dopo l’espulsione di Giandonato, sfiorano il raddoppio con Krasic ma nel finale subiscono l’1-1 di Pellissier. Bianconeri a quota 31, e vedono avvicinarsi la Roma, che con la vittoria di ieri sul Milan sale a 29. Non approfitta del pari della Juve il Palermo, che al “San Nicola” contro il Bari fanalino di coda va in vantaggio nel primo tempo con Ilicic, ma si fa raggiungere nella ripresa da un rigore di Masiello. A quota 23 l’Inter neo-campione del mondo che deve recuperare due partite. Vincendole andrebbe a 7 punti dal Milan, ma per i nerazzurri c’e’ la grande incognita Benitez, dopo l’ultimatum lanciato ieri dal tecnico alla societa’ sui rinforzi che servirebbero alla squadra. A 23 punti fanno compagnia all’Inter l’Udinese sconfitta dalla Lazio e la Sampdoria, che stasera affronta il Genoa nel derby della Lanterna. I rossoblu’ sono a 21 punti e tenteranno il sorpasso ai danni dei cugini. A quota 21 anche il Catania, che fa valere il fattore campo nello scontro diretto contro il Brescia, imponendosi al “Massimino” per 1-0 (gol partita di Maxi Lopez), e il Chievo. A 20 punti il Cagliari che ieri ha perso a Cesena, mentre a 19 la Fiorentina ferma ai box (dovra’ recuperare la gara con l’Inter) e il Parma, che nel derby emiliano pareggia 0-0 in casa contro il Bologna. I rossoblu’ salgono a quota 17, seguiti dal Lecce e dal Brescia a 15 punti, raggiunti dal Cesena.

NAPOLI-LECCE 1-0


NAPOLI-LECCE 1-0
Decide ancora CAVANI nel recupero ed il Napoli vola
Il recupero si rivela decisivo nelle 5 gare delle ore 15 della 17/a giornata del campionato di Serie A: Pellissier agguanta la Juve, Cavani fa esplodere di gioia il Napoli. Questi i risultati: Bari-Palermo 1-1, Catania-Brescia 1-0, Chievo-Juventus 1-1, Napoli-Lecce 1-0, Parma-Bologna 0-0. La classifica: Milan 36, Lazio e Napoli 33, Juventus 31, Roma 29, Palermo 27, Inter**, Sampdoria* e Udinese 23, Catania, Chievo e Genoa* 21, Cagliari e Bologna 20 (-1), Fiorentina e Parma 19, Brescia, Cesena e Lecce 15, Bari 11. *: una partita in meno. **: due partite in meno.

Azzurri, 4 squalificati e Lavezzi out Tante assenze pure nei salentini Sono tante le assenze con cui devono fare i conti entrambe le contendenti. Nel Napoli, infatti, sono squalificati Campagnaro, Cannavaro, Aronica e Pazienza, ai quali si aggiungono le indisponibilità di Lavezzi (infortunio alla caviglia, il 'Pocho' è già tornato in Argentina) e del terzo portiere Gianello. Sul fronte giallorosso, invece, al forfait per squalifica di Chevanton e dei lungodegenti Ferrario e Giuliatto si sommano anche le defezioni di Munari, Giacomazzi e Di Michele, sicuramente pesanti per il Lecce di De Canio.
Il Napoli rischia di perdere in difesa anche Cribari all'ultimo momento per un risentimento muscolare, ma il brasiliano stringe i denti dopo un provino sul campo e staccherà il 200° gettone in serie A. Dunque Mazzarri davanti a De Sanctis schiera Santacroce, Cribari e Grava, con Gargano e Yebda in regia e Maggio e Dossena sulle corsie esterne, mentre ancora una volta Zuniga è preferito a Sosa come vice Lavezzi, affiancando Hamsik, a supporto di Cavani. Dal canto suo anche De Canio non ha molte opzioni e quindi conferma la linea difensiva a quattro con Donati-Giuliano-Fabiano-Brivio, in mezzo al campo sono Vives e Olivera i deputati a dettare i tempi, con Grossmuller e Mesbah ai loro fianchi, poi l'argentino Piatti dopo la doppietta al Chievo è a sostegno di Ofere.
Primo tempo. Napoli e Lecce vanno al riposo senza reti al 'San Paolo', risultato che rispecchia piuttosto fedelmente un primo tempo in cui i padroni di casa hanno faticato a trovare sbocchi di fronte a un avversario ben messo in campo e attento. Sono infatti state poche le occasioni da rete, la più nitida al 37', quando Rosati si è allungato per mettere in angolo il diagonale di Zuniga dal limite. Servirà più velocità e intensità al Napoli nella ripresa per riuscire a sbloccare il match e tenere così il passo di Lazio e Juve (al momento in vantaggio a Verona).
Secondo tempo molto vivace con entrambe le squadre pericolose in avanti e varie occasioni sia per il Napoli che per il Lecce.
Ma allo scadere in zona "Mazzarri" arriva il gol vittoria del solito Cavani. Al 48° Cavani si porta a spasso tutta la difesa e dai 20 metri scarica un destro potente e preciso sul quale Rosati non può nulla, esplode il San Paolo. Napoli è secondo in classifica insieme alla Lazio.
Alessandro Lugli
tag: Napoli, Lecce, Cavani, Mazzarri

Mazembe sconfitto. INTER CAMPIONE DEL MONDO!


L’Inter di Rafa Benitez scrive una nuova pagina di storia calcistica e si laurea per la terza volta Campione del Mondo. È una vittoria meritata, anzi, strameritata, frutto di una superiorità tecnica schiacciante, troppo evidente. L’Inter vince 3-0, a lasciarci le penne è il Mazembe, che comunque la sua coppa l’aveva già vinta battendo sorprendentemente i ben più quotati brasiliani dell’Internacional. Non c’è stata mai partita, o meglio, la partita l’ha fatta l’Inter di Benitez, che non ha avuto particolari problemi a siglare 3 goal e a gestire il gioco per tutto il tempo senza subire ripartenze periocose. Prima Pandev, poi Eto’o ed infine Biabiany hanno affondato la compagine africana, e hanno regalato all’Inter un emozione che mancava da 45 anni. Quando l’Inter, allora allenata da Helenio Herrera, sconfisse per 1-0 l’Indipendiente. Ma allora fu un’altra finale, una vera finale. Questi erano soltanto 90’ dall’esito scontato che Zanetti e compagni sono stati bravissimi a condurre in porto nel migliore dei modi.

La partita parte in maniera piuttosto tranquilla, le squadre si studiano, l’Inter mantiene un atteggiamento difensivo, preferendo far sfogare la verve agonistica degli avversari. Gli africani abboccano, si buttano in avanti scoprendo il fianco al contropiede offensivo, perfettamente orchestrato dalla premiata ditta Eto’o-Pandev-Milito. Al 13’ Milito fa la sponda per Eto’o, che vede il taglio di Pandev e lo premia con un assist al bacio buttato in rete. Primo goal per lui in questa competizione. I nerazzurri non fanno in tempo a finire i festeggiamenti per il goal che non appena passano tre minuti ne siglano un altro, questa volta con Eto’o che su passaggio dello stesso Pandev, raddoppia le marcature con un diagonale da grande campione. Il resto del secondo tempo è stato soltanto un monologo dei campioni d’europa, che hanno gestito il match in maniera tranquilla.

In avvio di ripresa, N’Diaye passa al 4-4-2 inserendo Kanda per Kasongo. Al 54’ Benitez risponde tornado al 4-2-3-1 con Stankovic al posto di Chivu. L’Inter abbassa i ritmi in maniera netta, limitandosi soltanto alla gestione del gioco senza affondare minimamente. Il Mazembe invece si fa coraggio e prova a riaprire una partita ormai chiusa con Kaluyituka, che davanti alla porta non riesce ad infilare il tapin vincente. Tapin vincente che invece viene siglato Biabiany (85”), che entrato al posto di Milito, riesce a trovare il suo primo goal in maglia nerazzurra sfruttando al meglio un lancio provvidenziale di Stankovic. Partita chiusa, 3-0, con gli uomini di nerazzurri che festeggiano il loro 5 trofeo stagionale, (secondo con Benitez in questa stagione) che ora è chiamato a fare bene anche in campionato.

anticipi serie A: roma batte milan , vince cesena


La Roma espugna San Siro: gol di Borriello nella ripresa, e tre punti ai giallorossi. Milan migliore nel primo tempo. Nella ripresa, la rete decisiva dell'ex ariete rossonero.

LE FORMAZIONI - Boateng a ispirare Robinho e Ibra: questa è la formula offensiva scelta da Allegri, per scardinare la retroguardia giallorossa. Che, dal canto suo, risponde con la coppia Juan-Mexes, con Riise e Burdisso sugli esterni. Pirlo è chiamato a ispirare il centrocampo rossonero, alimentato da Gattuso e Ambrosini. Nella Roma, De Rossi crea, Simplicio alimenta, Brighi interdisce. Non c'è Totti: Ranieri lo lascia in panchina, e lancia Menez alle spalle di Adriano e Borriello.

PIÙ MILAN - Non c'è noia, ma neanche tanto spettacolo. Al San Siro Milan e Roma si studiano, forse eccessivamente. I rossoneri appaiono più spigliati, soprattutto in mezzo al campo, nonostante Pirlo lasci il campo a Seedorf causa infortunio, al 10'. Il 4-4-2 di Ranieri, dall'altra parte, è eccessivamente macchinoso, reso vivo esclusivamente dalle rapide incursioni di un Menez che sembra particolarmente ispirato. Doni deve stare attento in più d'una occasione ai tiri bassi di Boateng, Ibra si divora l'uno a zero alla mezz'ora, lanciato a rete dalle retrovie, mentre Menez, dall'altra parte, fa paura con due incursioni centrali che mettono i brividi ad Abbiati. Ma nessuno sblocca, nessuno la butta in fondo al sacco. E il primo tempo finisce senza reti.

DECIDE BORRIELLO - Solfa diversa nella ripresa. La Roma alza il baricentro, sostenuta da un De Rossi tignoso in zona mediana, e da un Menez rapido e insidioso in avanti. I rossoneri quasi non se l'aspettano, e rischiano con due rapide incursioni del francese, bravo a intendersi bene al limite con un Adriano più che buono nel gioco di sponda. Poi, Borriello. Che la insacca al 70', su un assist al bacio di Menez dalla sinistra. Rete che prima stordisce il Milan - i rossoneri rischiano di beccarne un altro, su una botta al volo di De Rossi - poi lo scuote, con Allegri che a cinque dal termine - forse un po' tardi - getta in mischia Dinho, per un Boateng acciaccato.

TRIPLICE FISCHIO - Mossa che nulla cambia: perché il forcing finale rossonero non porta risultato, con la Roma che, dopo quattro minuti di recupero, saluta al meglio il 2010. Anno solare, invece, chiuso con una sconfitta per il Milan. Che incassa il più classico dei gol dell'ex, e dovrà fare in modo, adesso, di evitare l'assalto delle inseguitrici.




Sospiro di sollievo per il Cesena che ha superato per 1-0 il Cagliari nell'anticipo della diciassettesima giornata di serie A. Quella del Cesena, che dopo il derby perso con il Bologna ha dovuto subire uno stop forzato a causa dell'impegno dell'Inter nel mondiale per club, non era stata una settimana tranquilla con Ficcadenti in bilico e contestato da una minoranza di tifosi. Cagliari di Donadoni, invece, che dopo la sconfitta di Firenze aveva battuto nettamente per 3-0 il Catania. Dopo un inizio su ritmi abbastanza lenti, con errori da una parte e dall'altra, il gol che spezza l'equilibrio è di Jimenez. Il cileno, dopo uno scambio stretto con Giaccherini, salta secco Canini e batte Agazzi nell'angolino alla sua destra. Il gol cambia la gara anche tatticamente, i padroni di casa si raccolgono nella propria metà campo e la squadra di Donadoni fatica ad attaccare la difesa schierata. L'occasione ghiotta, però, arriva nel finale di tempo con un colpo di testa di Acquafresca sulla traversa e Conti che calcia alto sulla respinta ma il vantaggio del Cesena è più che meritato. Nella ripresa non cambiano le cose ma ad essere più pericoloso è il Cesena che può contare su più spazi in contropiedea non riesce a chiudere la gara che però è controllata senza troppi problemi. Per Ficcadenti è la quarta vittoria in campionato, risultato che permette di raggiungere i 15 punti in classifica e agguantare momentaneamente Lecce e Brescia.

venerdì 17 dicembre 2010

EUROPA LEAGUE: PAREGGIA LA JUVE , PERDE LA SAMP


EUROPA LEAGUE: PAREGGIA LA JUVE , PERDE LA SAMP
Entrambe le squadre erano però già state eliminate matematicamente
Sesto pareggio su altrettante partite. La Juventus, gia’ matematicamente eliminata, chiude la sua avventura in Europa League con l’1-1 dell’Olimpico contro il Manchester City di Mancini che chiude il girone al primo posto. Del “Primavera” Giannetti il gol del vantaggio, nella ripresa l’1-1 di Jo che chiude una partita che la Juve ha comunque voluto onorare. Turnover limitato per Del Neri. Manninger tra i pali, in difesa Grygera e Traore’ esterni, Chiellini-Legrottaglie coppia centrale. A centrocampo Melo e Sissoko in mezzo, Krasic e Pepe sulle fasce, in avanti il 36enne Del Piero e il baby Giannetti, classe ’91. Il Manchester City, sicuro della qualificazione ma non del primo posto, lascia a casa tanti big, tra questo Tevez e Balotelli. Mancini schiera un 4-4-2 con l’ex Vieira in mezzo. Ottimo avvio degli inglesi che mettono in crisi i bianconeri (Sissoko rischia l’autogol, bravo Manninger). Dopo la sfuriata dei “Citizens”, cresce la Juve trascinata da Del Piero. E’ proprio lui, al 43’, a fornire l’assist per Giannetti che anticipa Boateng e mette dentro di destro. Grande festa per Giannetti e Juve in vantaggio negli spogliatoi. Nella ripresa il City cerca il pari con Jo, Johnson e Nimely (Chiellini rischia il rigore respingendo con il braccio una sua conclusione), ma la Juve tiene bene il campo e risponde con Krasic. C’e’ spazio per l’ingresso di Boniperti (nipote delpresidentissimo) e per una perla di Del Piero che, al 71’, sfiora il gol con uno splendido sinistro a girare che si perde di poco sul fondo. La Juve non chiude la partita e il City ne approfitta e, al 32’, pareggio con un bel sinistro di Jo. Finisce 1-1, Mancity ai sedicesimi da prima classificata, Juve eliminata. La Sampdoria. invece, lascia l’Europa League con una sconfitta al “Puskas Stadion” di Budapest, battuta 2-0 dal Debrecen. In una serata freddissima con la colonnina del mercurio sul -11, dunque, i padroni di casa conquistano la prima ed unica vittoria nell’ex Coppa Uefa. Poche emozioni nel primo tempo. Unica opportunita’ per il blicerciati al 45’ con Koman che, servito da Krsticic, dal limite prova la conclusione di destro, ma il suo tiro e’ parato a terra da Verpecz. Al 3’ del secondo tempo il vantaggio del Debrecen. Kabat, servito a centroarea, scivola, si rialza e anticipa Junior Costa in uscita. I blucerchiati si rendono pericolosi al 26’, sempre con Koman, con un tiro da 25 metri, su assist di Poli, parato dal portiere magiaro. Al 41’, poi, una sfortunata autorete di Volta su tiro di Kabat, permette al Debrecen di portarsi sul 2-0 e chiudere il match.
Alessandro Lugli

presentazione napoli-lecce


Dopo la tanto sofferta quanto entusiasmante qualificazione ai sedicesimi d'Europa League, il Napoli cerca la concentrazione giusta per battere il Lecce e consolidare il secondo posto in classifica.

Scelte obbligate per Mazzarri che deve fare a meno della difesa titolare: Campagnaro, Cannavaro e Aronica sono squalificati così come Pazienza, oltre ovviamente a Lavezzi infortunato che è rientrato in Argentina. Davanti a De Sanctis difesa inedita con Santacroce, Cribari e Grava. A centrocampo confermato Yebda che farà coppia con Gargano. Maggio e Dossena sugli esterni. In attacco solito ballottaggio Sosa-Zuniga (questa volta l'argentino sembra in vantaggio) con Hamsik e Cavani alla ricerca della rete numero dieci in campionato.

De Canio torna al San Paolo con il suo 4-3-3 senza gli infortunati Munari, Giuliatto, Ferrario e Reginiussen e lo squalificato Chevanton. Difesa composta da Gustavo e Fabiano al centro, Donati a destra e Brivio a sinistra. A centrocampo Vives, Giacomazzi e Olivera. In attacco Piatti e Di Michele (non al meglio ma dovrebbe recuperare) in supporto a Ofere. Rientra dalla squalifica Corvia che, però, dovrebbe partire dalla panchina.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cribari, Grava; Maggio, Gargano, Yebda, Dossena; Sosa, Hamsik; Cavani. A disposizione: Iezzo, Rullo, Vitale, Blasi, Maiello, Zuniga, Dumitru. All. Mazzarri

LECCE (4-3-3): Rosati; Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Vives, Giacomazzi, Olivera; Piatti, Di Michele, Ofere. A disposizione: Benassi, Rispoli, Sini, Coppola, Mesbah, Corvia, Jeda. All. De Canio

ARBITRO: Celi di Campobasso

PALERMO, LIVERANI: “HO PIENAMENTE RECUPERATO”


Il centrocampista del Palermo Fabio Liverani ha celebrato ieri il ritorno in campo dal primo minuto dopo l’infortunio: “Sono contento perché giocare in queste condizioni non era facile. Ho disputato tutta la partita, ciò significa che ho pienamente recuperato”. Nella partita vinta 1-0 in casa del Losanna erano presenti in campo diversi ragazzini: “Faccio i complimenti ai più giovani perché sono stati umili e attenti, al servizio della squadra”.

GENOA, RITIRO POST-NATALIZIO A ROMA


Staff tecnico al lavoro in casa Genoa per preparare la sosta natalizia. Dopo il derby, nel posticipo di domenica, i rossoblu' avranno una settimana di vacanza. La novita', quest'anno, e' nella ripresa dei lavori, che vedra' Milanetto e compagni impegnati non al Signorini ma alla Borghesiana a Roma. E' in programma infatti un mini ritiro che durera' fino al 30 dicembre e si chiudera' con un'amichevole tra i rossoblu' e l'Astrea, la formazione della Polizia penitenziaria che milita in serie D.

JUVENTUS-FIORENTINA: GILARDINO-AMAURI


Nonostante le smentite di facciata, l'ipotesi di uno scambio Gilardino-Amauri resta fondata. Juve e Fiorentina si stanno parlando per portare a termine la trattativa a gennaio. I viola, oltre all'italo-brasiliano, chiedono un conguaglio di 7-9 milioni di euro per dare il via libera e bilanciare il maggiore ingaggio del bianconero. Gila, dal canto suo, sarebbe pronto a tornare in una grande dopo l'esperienza non indimenticabile al Milan.

LAZIO, ROCCHI TORNA TITOLARE CONTRO L'UDINESE


Rocchi prende la mira. Torna il capitano in una delle par­tite più difficili del campionato, perché la Lazio proverà a rialzarsi dopo la beffa di Torino all’ultimo secondo e l’aggancio di Juventus e Napoli in classifica. Rocchi dal pri­mo minuto per sostituire Floccari, che lunedì sera al Palalottomatica ha riportato una distorsione alla ca­viglia sinistra giocando a baket e difficilmente recupererà. Rocchi titolare come accadde alla seconda giornata, in un’altra tappa delica­tissima di questo campionato, per­ché la Lazio - de­stando un’ottima im­pressione - era ca­duta a Marassi con­tro la Sampdoria ed era obbligatorio bat­tere il Bologna al­l’Olimpico. Il suc­cesso (sofferto) arri­vò dopo un primo tempo deludente e la sostituzione di Zara­te con Kozak nell’in­tervallo. Rocchi tra­scinò la Lazio nella ripresa, inventando un assist per Mauri e firmando il gol del raddoppio. « Il mio obiettivo stagionale? Dimostrare di poter essere ancora decisivo per la mia squadra » disse quel giorno di metà settembre all’Olimpico. DERBY - Sono passati tre mesi e da quella domenica Rocchi non è più riuscito a essere protagonista. Re­ja lo confermò titolare a Firenze, dove riuscì a sacrificarsi in un la­voro oscuro. Ma subito dopo, smal­tito un piccolo fastidio muscolare, Floccari era pronto e riprese il po­sto di titolare al centro dell’attac­co. Soltanto nel derby con la Roma, Rocchi trovò posto nel blocco dei titolari. Una scelta compiuta da Re­janel tentativo di regalare maggio­re profondità all’attacco biancoce­leste. Primo tempo finito 0-0, la so­stituzione nell’intervallo con Zara­te, due rigori per la Roma nella ri­presa. Da allora Rocchi è quasi sparito dalla scena, non è riuscito a far gol neppure in Coppa Italia con Portogruaro e Albinoleffe. Vive un momento delicato, forse il meno brillante da quando gioca alla La­zio, ma non ha fatto polemiche, ha accettato la panchina anche in vir­tù del rapporto chiaro con Reja, bravissimo a gestire lo spogliatoio.

mercoledì 15 dicembre 2010

EUROPA LEAGUE: 1-0 ALLA STEAUA, NAPOLI AI 16' DI FINALE GRAZIE AL GOL DI CAVANI AL 92° MINUTO


EUROPA LEAGUE: 1-0 ALLA STEAUA, NAPOLI AI 16' DI FINALE GRAZIE AL GOL DI CAVANI AL 92° MINUTO

Napoli avanti in Europa-League
Il Napoli batte la Steaua Bucarest e rimane in Europa League, unica tra le squadre italiane ad approdare ai sedicesimi. Gli azzurri agguantano la vittoria in... zona Napoli, quando mancano appena tre minuti alla fine del cinque di recupero concessi dall'arbitro.. Per tutta la gara i romeni avevano dato vita ad una snervante tattica tesa soltanto a perdere tempo e ad innervosire gli avversari. Ma alla fine è il loro stesso comportamento a privarli di una qualificazione che vedevano ad un passo. Il Napoli doveva vincere, non c'era altra possibilità. Il cammino fin qui effettuato, fatto di quattro pareggi ed una sconfitta a Liverpool, non ammetteva altri indugi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, al termine di una gara che ha messo in evidenza la diversa caratura delle due squadre. Il Napoli, pur privo di Lavezzi, è di una levatura decisamente superiore agli avversari. Ma il catenaccio dei romeni è veramente impressionante. La difesa degli ospiti in alcuni momenti è schierata addirittura a cinque e, come se non bastasse, ben quattro centrocampisti si mettono anch'essi a guardia dell'area di rigore per cementare ancor di più la retroguardia e blindarla in maniera quasi insuperabile. Ci vorrebbero accelerazioni improvvise e uomini in grado di bruciare l'avversario sullo scatto. Un Lavezzi, per intenderci, che però è assente. L'occasione per sbloccare il risultato e modificare così in modo radicale l'andamento tattico della partita il Napoli riesce a procurarsela dopo pochi minuti, ma Cavani manda la palla in tribuna. Nella ripresa il Napoli si piazza nella metà campo avversaria e la partita assume i contorni dell'assedio. Il Napoli non riesce a bucare la difesa ed il fortino dei romeni regge, tra presunti infortuni e perdite di tempo varie. Sembra ormai tutto perduto quando c'è il guizzo di Cavani, che, lanciato da Hamsik, colpisce di testa e manda la sua squadra ed il suo pubblico in Paradiso.

L'uomo della provvidenza ha un nome ed un cognome in casa Napoli. Si chiama Edinson Cavani ed è colui che ha deciso il match odierno, con la zampata decisiva, contro lo Steaua, realizzando il settimo gol in sei gare di Europa Lesague. "E' stato un miracolo - ha detto a Mediaset -. Sono molto felice per questa città che ci spinge e ci sostiene sempre. Questo gol lo dedico a Dio e a tutta questa magnifica gente. La partita si era messa male, ma abbiamo lottato fino alla fine, meritavamo questo premio. Loro erano schirati molto bene, gli spazi erano stretti, però abbiamo dimostrato che con il cuore e con la vogliasi può raggiungere qualsiasi obiettivo, questo passaggio del turno è importantissimo. Io come Maradona? Non ci penso nemmeno, Diego è stato troppo importante qui. Quello che posso dire è che voglio dare tutto in campo per questi fantastici tifosi".

Alessandro Lugli
Tag: Napoli, Cavani, Mazzarri, Europa League

64mo video NUOVI TALENTI RAI "FIGLIO DELLA POLVERE" DI MARCO MASINI INTERPRETA ALEX LUGLI SENZA MICROFONO

lunedì 13 dicembre 2010

SERIE A: IL MILAN NON SI FERMA PIU'


SERIE A: IL MILAN NON SI FERMA PIU'
Juve seconda , con Napoli e Lazio
Il Milan non si ferma. Continua la marcia dei rossoneri, che nell’anticipo delle 12.30 a Bologna si impongono per 3-0 (in gol Boateng, Robinho e Ibrahimovic, nona rete per lo svedese) e volano a 36 punti, 6 in piu’ di Napoli, ieri corsaro a Marassi sul Genoa, Lazio e Juventus, grazie al successo dei bianconeri per 2-1 nel posticipo contro i biancocelesti di Reja che ha chiuso la 16esima giornata. Decisivo il gol di Krasic, con la complicita’ di Muslera, al 94’, dopo che Zarate aveva risposto al vantaggio di Chiellini. Alle spalle del terzetto, la Roma aggancia il Palermo al quinto posto a quota 26 punti. Al successo in rimonta dei rosanero di ieri contro il Parma (3-1), i giallorossi di Ranieri rispondono superando all’Olimpico 1-0 il Bari fanalino di coda. Decisivo il gol di Juan, pochi minuti dopo che Gillet aveva parato un rigore a Totti. A 23 punti l’Udinese, che con la vittoria di ieri sulla Fiorentina aggancia l’Inter, ad Abu Dhabi per il Mondiale per Club (tornera’ a giocare in campionato a gennaio), e la Sampdoria, sconfitta a Brescia. Per i friulani ancora in gol Di Natale, in testa alla classifica cannonieri con 10 reti. A quota 21 il Genoa che ha perso ieri in casa contro il Napoli, mentre a 20 punti il Cagliari aggancia il Chievo, caduto a Lecce. I sardi, trascinati da un super Nene’ (tripletta) strapazzano al “Sant’Elia” il Catania con un perentorio 3-0. A 19 punti la Fiorentina, che ieri ha rimediato la sua quinta sconfitta esterna stagionale. Seguono a una lunghezza Catania e Parma, mentre a 16 punti e’ fermo il Bologna sconfitto dal Milan. Tornano alla vittoria Brescia e Lecce, che salgono a quota 15. Le Rondinelle, con Mario Beretta al debutto in panchina dopo essere subentrato a Iachini, battono 1-0 la Samp con il gol decisivo di Cordova, mentre i pugliesi superano per 3-2 il Chievo: Ofere e doppietta di Piatti per i salentini, Bogliacino e Mandelli per i veronesi. A 12 punti il Cesena che dovra’ recuperare a gennaio la partita con l’Inter, mentre a 10 punti e’ ancora ultimo da solo il Bari.
Alessandro Lugli
tag: Milan, Napoli, Lazio, Juve

sabato 11 dicembre 2010

Serie B - Novara fermato a Frosinone


19esima giornata di serie B che regala non poche emozioni e sorprese. A partire dalla frenata a sorpresa del Novara che in casa del Frosinone racimola un solo punto. Potevano allungare gli uomini di Tesser e, invece, devono ringraziare di aver trovato un prezioso pareggio. Sono i padroni di casa, infatti, a portarsi in vantaggio con Lodi. Sansone pennella una palla al bacio per Santoruvo che controlla e passa a Lodi, il quale non sbaglia e segna la rete del provvisorio vantaggio. Ma il Novara non molla un colpo e come spesso accade, la capolista pareggia i giochi proprio nel finale. E' l'84', infatti, quando Morganella con un gran cross pesca Rubino, bravo a mettere in porta l'1-1. Negli ultimi minuti gli ospiti provano l'assalto finale alla roccaforte laziale, complice anche l'inferiorità numerica del Frosinone, in 10 per l'espulsione di Terranova, ma il risultato non cambia.

Ne approfitta, dunque, il Siena che rosicchia due punti preziosi ai diretti rivali, grazie al netto successo ai danni dell'Ascoli. Ci pensa Caliò, su rigore, al 45' ad aprire le danze, ci pensa Brienza al 52' a raddoppiare con un sinistro che l'estremo difensore dell'Ascoli respinge. Ma la palla era dentro, dunque, la ribattuta successiva di Calaiò è inifluente. 2-0 griffato Brienza che mette il suo zampino anche sul definitivo 3-0.

E' l'Atalanta ad aggiudicarsi il derby di Bergamo imponendosi 3-1 sull'Albinoleffe. E pensare che erano stati gli uomini di Mondonico a portarsi in vantaggio con Sala al 32', bravo ad approfittare di un pasticciaccio della difesa avversaria. Un rigore al 41' assegnato per un fallo su Bonaventura messo giù in area, consente alla formazione di Colantuono di pareggiare. Ci pensa Ceravolo dal dischetto a segnare l'1-1. Al 71' ci pensa Ruopolo a portare l'Atalanta in vantaggio ed è sempre Ruopolo, dieci minuti dopo, a segnare il 3-1 grazie a uno svarione della retroguardia dell'Albinoleffe.

Girandola di gol, invece, nel finale di Empoli-Portogruaro, match che non regala emozioni fino al 79'. Sulla respinta di una conclusione di Valdifiori ci pensa Soriano a firmare il provvisorio 1-0 dei padroni di casa. Capitan Cunico di testa pareggia all'86', ma il Portigruaro non ha neanche il tempo di esultare perchè Foti, cue minuti dopo, con un gran sinistro a incrociare segna il 2-1. il 2-2 arriva al 90' e porta la firma di Altinier. Partita finita? La risposta è negativa, perchè c'è ancora spazio per un gol, è quello di Schiavon che in pieno recupero mette in porta la palla che vale il 3-2 e regala una tanto rocambolesca quanto preziosa vittoria al Portogruaro.

Vince anche il Varese che in casa del Modena s'impone 2-0. Apre le danze al16' Ebagua che sugli sviluppi di un angolo trova l'incornata vincente, raddoppia e chiude i conti Pereira al 53'.

La rete di Mengoni al 27' regala il successo al pescara che in casa batte 1-0 il Vicenza, così come il Livorno che ringrazia il destro da fuori area di Surraco al 48': è l'1-0 che basta agli amaranto per battere il Piacenza. Termina 1-0 anche il match al Granillo tra Reggina e Grosseto, con i padroni di casa in gol con Adiyah. Cross sulla sinistra di Campagnacci e rete del giocatore ghanese in prestito dal Milan, al suo primo gol con la maglia della Reggina.

Infine, termina 1-1 Crotone-Cittadella, con i padroni di casa in vantaggio grazie ad Abruzzese. Sugli sviluppi di un corner, l'ex difensore del Grosseto di testa segna la rete del provvisorio vantaggio. Al 48' Piovaccari si procura un rigore che provvede anche a realizzare, regalando, così, un punto prezioso ai suoi.

SERIE A: GENOA-NAPOLI 0-1


SERIE A: GENOA-NAPOLI 0-1
Hamsik risolve la gara a favore del Napoli
Incontro molto importante per la classifica. Il Napoli cerca la vittoria per agganciare il secondo posto in attesa di Juve-Lazio, il Genoa vuole rientrare in zona europea. Ballardini propone il rombo in mediana, con fasce propositive e Kharja a sostegno del tandem d'attacco Toni-Palladino. Replica Mazzarri con Zuniga schierato al posto di Lavezzi sulla trequarti insieme ad Hamsik. Cavani la punta di riferimento.
Un Napoli cinico vince in casa del Genoa al termine di una partita dai grandi contenuti agonistici. A decidere il terzo posticipo della giornata e' un gol di Hamsik. Per il Napoli tre punti importantissimi che valgono il momentaneo secondo posto, al pari della Lazio. Il Genoa, protagonista di un gran secondo tempo nel quale ha schiacciato il Napoli, avrebbe ampiamente meritato il pareggio.
Con questo successo i partenopei salgono a 30 punti e affiancano la Lazio al secondo posto in attesa delle gare di domani, mentre i rossoblù restano a quota 21.

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, intevenuto ai microfoni di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato : “Non guardo la classifica, continuiamo a cercare di crescere acquisendo una mentalità vincente. Questo è un processo iniziato lo scorso anno e credo che ci sarà bisogno di andare avanti così nel migliore dei modi. Gli impegni sono tanti e li affronteremo volta per volta. Mercoledì aspettiamo la Steaua al San Paolo e speriamo di regalare un’altra soddisfazione alla nostra gente”.
Oggi non c’era Lavezzi, ma il Napoli ha saputo soffrire non concedendo nulla: “Questo a riprova di quanto la squadra sia già maturata al di la dei singoli. I meccanismi sono stati assimilati, anche se è chiaro che poi per fare gol c’è bisogno delle qualità dei più rappresentativi”.
Grifone battuto, l’ultimo tabù è stato sfatato: “Ne abbiamo sfatati di tabù. Dopo 21 anni si è riusciti a battere la Juventus, si è vinto a Firenze dopo non so quanto, ma la cosa ci interessa relativamente. Ciò che conta è offrire ottime prestazioni ed interpretare al meglio le partite. Di solito per imporci abbiamo bisogno di costruire molte palle-gol per poi insaccare all’ultimo minuto. Oggi, invece, abbiamo giocato altrettanto bene nel primo tempo, passando quasi subito in vantaggio e difendendo il risultato fino alla fine. Nella ripresa si è sofferto un po’ la veemenza del Genoa che gode di una fisicità importante. Non era facile fare risultato in un campo come Marassi. Il campionato è lungo, gli impegni sono tanti ed i cali fisiologici. Ciononostante abbiamo tenuto botta portando a casa questi tre punti preziosissimi”.
Quando pensa di poter recuperare Lavezzi?: “Lo staff medico sta facendo carte false per rimetterlo in sesto già per mercoledì. Ci farebbe veramente comodo averlo a disposizione”.
Domani è prevista Juventus-Lazio. Per chi tiferà?: “Vi dico la verità, quando vinciamo noi, non sto a guardare gli altri. Guardo già tante cassette per preparare le partite. Domani passo”.
Alessandro Lugli
tag: Napoli, Hamsik, Cavani,Genoa

serie a: vincono napoli, palermo e udinese


SERIE A: GLI ANTICIPI DI IERI, VINCONO NAPOLI , PALERMO E UDINESE
Il Napoli è secondo in classifica
Il Napoli vince al “Ferraris” e aggancia momentaneamente la Lazio al secondo posto in classifica. Decide un gol di Marek Hamsik nel primo tempo. Tre punti che valgono come una laurea per il Napoli che adesso sa essere anche spietato come le grandi. Il Genoa avrebbe meritato il pareggio grazie a un gran secondo tempo nel quale si e’ giocato praticamente a una porta. Ottimo l’avvio da parte del Napoli che mostra grande personalita’. Al 25’ Napoli in antaggio: perfetta punizione di Gargano e stacco di testa in anticipo di Hamsik che infila Eduardo. Gran ritmo con il Genoa che fa circolare bene la palla e il Napoli pericoloso nelle ripartenze. Al 34’ il Genoa sfiora il pareggio: gran lavoro di Toni che avanza di forza a sinistra e con un rasoterra mette il pallone in mezzo dove Rossi e Palladino non ci arrivano. La grande pressione del Genoa non sortisce effetti e il primo tempo si chiude 0-1. Nella ripresa Ballardini prova a dare una svolta inserendo Rudolf e Mesto al posto di Palladino e Veloso. E’ un altro Genoa che intraprende un vero e proprio assedio quello dei rossoblu’: al 10’ velenoso campanile di Milanetto dalla trequarti, De Sanctis riesce a respingere il tiro destinato all’incrocio. Al 16’ ottimo triangolo di Mesto con Rudolf, poi palla in mezzo dove Toni non ci arriva per un soffio. Al 19’ altro pallone messo in mezzo da Rudolf dove Toni, in anticipo, non riesce ad approfittarne. Al 32’ conclusione in area di Toni, sulla respinta con il braccio chiuso di Maggio la palla arriva a Rossi che ostacolato conclude a rete mancando il gol per un soffio. Al 33’ Brivido Genoa con un passaggio azzardato di Mesto e uno stop sbagliato di Eduardo che per poco non consente a Cavani di arrivare sul pallone, il portiere si salva con un buon dribbling. Il Napoli chiude in dieci per l’espulsione di Pazienza al 40’ per doppia ammonizione.
Nei due anticipi pomeridiani, invece, vittoria in rimonta per le due formazioni di casa, Udinese e Palermo. Al “Friuli”, Santana illude la Fiorentina, Armero e Di Natale la condannano. Vince l’Udinese che riscatta il ko di Parma e si porta a quota 23, staccando la Fiorentina che resta a 19. Al “Barbera”, invece, il Palermo sotto di un gol al termine del primo tempo, supera il Parma 3-1. Al 7’ Parma in vantaggio: angolo di Giovinco e colpo di testa vincente dell’isolatissimo Lucarelli lasciato completamente solo al centro dell’area dalla distratta difesa di casa. Nella ripresa al 6’ il Palermo pareggia: grande accelerazione di Nocerino, triangolo con Ilicic (tacco dello sloveno) e dopo la respinta di Mirante palla in mezzo per Pinilla che insacca. Il Palermo si sveglia e comincia a creare gioco, il Parma subisce il colpo. Al 16’ il Palermo passa in vantaggio: Pinilla appoggia per Miccoli che con un gran destro al volo dal limite dell’area infila Mirante nell’angolo sinistro. Al 44’ il 3-1 con una autorete di Zaccardo che di testa prova ad anticipare Kasami. I rosanero di Delio Rossi si portano al quinto posto a quota 26 punti; il Parma resta a 18.
Alessandro Lugli
tag: Napoli, Genoa,Palermo, Udinese

venerdì 10 dicembre 2010

presentazione genoa-napoli


PRESENTAZIONE GENOA-NAPOLI
I liguri contro il Napoli nell'era-De Laurentiis nno hanno mai perso contro gli azzurri
Assenze importanti per il Genoa che si ritrova senza Palacio, Jankovic, Sculli e Chico. Non è al meglio Veloso che però dovrebbe essere in panchina. Maglia da titolare per Milanetto, recuperato in extremis. Davanti ad Eduardo linea difensiva con Ranocchia e Dainelli al centro, Mesto a destra e Criscito a sinistra. A centrocampo Milanetto è il regista con Rafinha e Rossi più larghi. Più avanzato Kharja come rifinitore alle spalle di Palladino e Toni.
Mazzarri perde Grava per squalifica ma recupera Campagnaro dall'affaticamento muscolare. Pesante, invece, l'assenza del pocho Lavezzi. che dovrebbe essere sostituito dal principito Josè Sosa, pienamente recuperato. Esordio da titolare rinviato con ogni probabilità per Dumitru che dovrebbe trovare spazio solo a gara iniziata. Non è da escludere, però, la soluzione Zuniga trequartista al fianco di Hamsik. Per il resto confermato l'undici titolare visto con il Palermo. Conferme per Pazienza e Gargano: Yebda sarà schierato con la Steaua.
GENOA (4-3-1-2): Eduardo; Mesto, Ranocchia, Dainelli, Criscito; Rossi, Milanetto, Rafinha; Kharja; Palladino, Toni. A disposizione: Scarpi, Moretti, Modesto, Veloso, Zuculini, Jankovic, Rudolf. All. Ballardini.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Sosa; Cavani. A disposizione: Iezzo, Grava, Cribari, Yebda, Vitale, Zuniga, Dumitru. All. Mazzarri
ARBITRO: Brighi di Cesena (Faverani - Stefani. 4° uomo: Mazzoleni)
Diretta Tv su Sky Sport 1 (canale 201), Sky Calcio 1 (canale 251) o Mediaset Premium. Diretta radiofonica su Radio Marte.
Alessandro Lugli

presentazione bologna-milan


BOLOGNA-MILAN : UNA SFIDA DAGLI ALTRI CONTENUTI SPORTIVI
Si incontrano domenica alle 12.30 due squadre con obiettivi importanti
La corsa con tuffo collettivo sotto la curva del Manuzzi ha avuto il fiato corto: 24 ore dopo il sacco di Cesena e 48 prima della vittoria sul Chievo la situazione del Bologna è tornata disperata. Proprio a cavallo tra le due vittorie, Intermedia, la merchant bank di Giovanni Consorte incaricata di trovare nuovi acquirenti dopo i disastri delle gestioni Menarini e Porcedda, si è fatta da parte. Con lei è sparita anche la speranza di una cordata di imprenditori, e così in campo è rimasto, per ora, solo Claudio Sabatini: il patron della Virtus Pallacanestro ha offerto alle banche proprio la società bianconera a garanzia degli stipendi arretrati mai saldati. Sabatini, che nei giorni scorsi aveva polemizzato a distanza con Consorte, ora tratterà direttamente con Sergio Porcedda e con l'amministratore delegato Silvino Marras la cessione del Bologna. Secondo Sabatini, personaggio istrionico e provocatorio, che nel 2003 salvò la Virtus dal fallimento (sorte che invece è toccata clamorosamente ai cugini della Fortitudo, ndr),basterebbero 15 milioni per far respirare il Bologna. Consorte, invece, per aprire i libri contabili ne ha sempre chiesti almeno il doppio: «Abbiamo perso dieci giorni per niente», lo ha attaccato Sabatini ricordando che «Consorte sabato ha voluto incontrare i giocatori per rassicurarli e ora dovrebbero essere disperati». Intermedia avrebbe voluto rendere pubblici i numeri del bilancio del club per rispondergli per le rime, ma ha avuto l'ok per farlo solo dalla famiglia Menarini e non da Porcedda. «Non possiamo dire come stanno le cose in giorni in cui girano numeri come fosse il Totogol», ha spiegato il direttore generale della merchant bank Liana Bertolazzi, annunciando la ritirata. Porcedda, che si è preso il Bologna senza tirar fuori un euro e che lo ha portato in questo disastro, ha detto un no al telefono ma non ha mandato le due righe di conferma, come gli era stato chiesto. «La Lega si sta attivando, c'è molta attenzione sapendo che è una società gloriosa e importante», ha assicurato il presidente del Coni Gianni Petrucci, facendo peraltro i complimenti «a Di Vaio e compagni e all'allenatore Malesani» per quello che riescono a fare in campo. Ma la situazione sembra proprio senza uscite. Alle schermaglie societarie, condite da minacce di querele e offese personali reciproche tra i vari versanti, fa da contraltare la dignità mostrata dai rossoblù in campo. «Basta chiacchiere, noi la nostra parte l'abbiamo fatta», continua a ripetere Alberto Malesani, che a pochi metri dal baratro ha pur sempre una squadra che oggi sarebbe salva, pure contando gli altri due punti di penalizzazione in arrivo. Ma anche lui in fondo sa che il patto interno allo spogliatoio ha le ore contate: «Per ora ci lasciamo i problemi alle spalle, ma sappiamo che senza risposte ognuno andrà per la propria strada», ha detto il tecnico rossoblu. Senza novità (ovvero un piano da 15-20 milioni entro Natale) il destino del Bologna sembra già scritto: prima le richieste di messa in mora dei giocatori, poi l'onta dei libri in tribunale.
La squadra comunque continua a reagire in modo eccellente sul campo. Contro il Chievo è arrivata un altro vittoria: Di Vaio, anziché patire la fatica degli anni, sembra accelerare. La metafora della sua vita fisica è il campo: l'ultimo ad arrendersi, ormai spesso anche l'ultimo a segnare. Gol pesanti per Marco Di Vaio. Domenica contro il Milan in casa un'altra occasione per "farsi pubblicità" (nel caso di disastro societario) e specchiarsi nel mercato di gennaio. Il Bologna nel frattempo accumula anche numeri preziosi: con appena 3 gol subiti al Dall'Ara, la squadra di Malesani è imbattuta ed è anche la meno perforata della Serie A. Domenica arriva il Milan di Allegri che avrà pure un ottimo reparto avanzato, ma non è il migliore in trasferta della A (9 gol - Juventus, Napoli e Palermo hanno fatto meglio). È troppo azzardato pensare ad un pareggio, visto e considerato anche che il Bologna ha già pareggiato 0-0 in casa contro Inter e Juventus?
QUI MILAN - Il giorno dopo la sconfitta contro l'Ajax, senza effetti se non per gli 800 mila euro venuti a mancare nelle casse societarie, diventa più dolorosa per il Milan. In un colpo solo, infatti, Massimiliano Allegri ha perso Mathieu Flamini e Thiago Silva, che salteranno le ultime due partite del 2010, incluso il big match contro la Roma, e se tutto va bene torneranno all'inizio di gennaio. Gli esami hanno confermato la prima diagnosi per Flamini, uscito dopo 26' della sfida con l'Ajax: lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro e prognosi di 3-4 settimane. Thiago Silva invece ha portato a termine la partita ma in una delle ultime azioni, ricadendo dopo un colpo di testa, ha sentito dolore al ginocchio destro: la risonanza ha rilevato una lesione del corno posteriore del menisco mediale, sui cui nei prossimi giorni a Rio de Janeiro darà un'occhiata anche il professor Josè Luiz Runco, medico della nazionale brasiliana. A posteriori, forse un turn over più massiccio avrebbe evitato rischi del genere. Ma Allegri voleva a tutti i costi provare a chiudere il girone di Champions League con un successo o per lo meno una partita di buon livello. Non è arrivato nè l'uno nè l'altra e l'allenatore non l'ha presa bene. Il segnale migliore lo hanno mandato due riserve come Amelia e Yepes, che è in ballottaggio con Bonera per affiancare Nesta a Bologna al centro della difesa. Il peggiore invece è stato quello di Ronaldinho, che non ha elevato di un pelo le proprie quotazioni, rendendo il futuro rossonero sempre più in bilico, al di là delle affermazioni pubbliche. Per il resto è stata la dimostrazione che senza Ibrahimovic in campo il Milan perde molto del suo potenziale offensivo. Lo svedese, tra l'altro, domenica a Bologna giocherà con la diffida e (come Pirlo e Ambrosini) sarà a rischio di squalifica per il big match di settimana prossima contro la Roma. Ecco perchè diventa sempre più una priorità per l'allenatore livornese avere a disposizione un'altra prima punta per coprire il buco lasciato da Pippo Inzaghi. «Deve essere un grande giocatore, uno da Milan», continuano a ripetere allenatore e dirigenti. Trezeguet potrebbe fare al caso del Milan, come Benzema, che però non sarebbe utilizzabile in Champions. L'obiettivo più semplice da raggiungere è Paloschi, in comproprietà con il Parma, è stato designato da Inzaghi come il proprio erede, ma fisicamente non dà garanzie.
Alessandro Lugli

CASO-CASSANO: PRIMA UDIENZA IN COLLEGIO ARBITRALE


CASO-CASSANO: PRIMA UDIENZA IN COLLEGIO ARBITRALE
Si chiede la rescissione del contratto
Il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone e il giocatore Antonio Cassano si troveranno nuovamente di fronte, domani mattina, per la prima udienza del Collegio Arbitrale che dovra’ pronunciarsi sulla richiesta di rescissione del contratto avanzata dalla Sampdoria per “insubordinazione, aperta contestazione delle direttive aziendali ed eccesso di critica”, durante un diverbio avvenuto a Bogliasco il 26 ottobre scorso per un premio, la “Rete d’argento” del Sampdoria club Lavagna, che l’attaccante si e’ rifiutato di andare a ritirare.
L’appuntamento e’ fissato per domani mattina alle 10 nella sede della Lega Calcio a Milano e durante l’udienza saranno presenti anche alcuni giocatori blucerchiati, col ruolo di testimoni, anche se non e’ scontato che il presidente del collegio arbitrale decida di ascoltarli tutti: davanti all’avvocato Paolo Giuggioli si presenteranno Nicola Pozzi, Giampaolo Pazzini, Guido Marilungo, Daniele Dessena e Stefano Lucchini. Nella memoria difensiva di Cassano, invece, non e’ stato indicato nessun testimone. Il collegio arbitrale (presidente Giuggioli, arbitri Fazzo per la Samp e Macri’ per il calciatore) domani tentera’ una difficile conciliazione.
Alessandro Lugli

giovedì 9 dicembre 2010

CALCIO: FATTO L'ACCORDO, SCIOPERO REVOCATO


La sedicesima giornata di Serie A si giocherà regolarmente nel prossimo weekend. Ok al nuovo accordo collettivo, per la revoca ufficiale dello sciopero si dovrà aspettare domani mattina e la definizione degli ultimi dettagli. "C'è l'accordo di massima, domani saremo a Roma per scriverlo. Contemporaneamente approfittiamo del giorno festivo per verificare con i calciatori se questo accordo va bene", dice il vicepresidente dell'Aic Leonardo Grosso. Dopo aver annunciato ieri che l'Assocalciatori era pronta a ritirare la protesta e il blocco del campionato, Sergio Campana ha telefonato stamattina al presidente della Federcalcio per confermargli che dalle squadre della serie A è arrivato l'assenso. Il sindacato si è consultato stamattina con capitani e rappresentanti sindacali delle squadre, informandoli della nuova bozza che riscrive i sei punti e rinvia per il settimo - i fuori rosa - a un successivo approfondimento da parte della Federcalcio. A queste condizioni, i calciatori hanno detto sì alla revoca: domani è previsto un nuovo incontro in Federcalcio, dopo la definizione di altri dettagli sui sei punti arriverà l'annuncio ufficiale che sabato e domenica si gioca. Così Leonardo Grosso, vicepresidente dell'Aic a Radio Sportiva, sul raggiungimento di un accordo sul contratto collettivo e la conseguente sospensione dello sciopero. "L'articolo 'incriminato' dovrà essere riscritto così come adesso, c'è solo un principio: che il giocatore ha diritto di allenarsi con la squadra. Mi sembra scontato, ma spesso non lo è. La direzione è quella giusta ci stiamo lavorando, insomma ci siamo quasi. Vogliamo evitare che in una squadra che riesce a far allenare 29 giocatori, il 30esimo non può magari perchè ha rifiutato un trasferimento -aggiunge Grosso-. Poi è chiaro che mondo si è evoluto, va benissimo l'allenamento diviso per reparti, in America si fa da anni. Noi chiediamo solo che non se ne prenda uno e lo si metta a palleggiare nel giardino del presidente, come si suol dire, perché non vuol rinnovare o rifiuta un trasferimento".

ESCLUSIVA SAMPDORIA - GARRONE "NON PARLO DI CASSANO"


«Guardi di Cassano non parlo. Fino all’arbitrato non rilascio nessuna dichiarazione». Con un sorriso Riccardo Garrone evita le domande che ilsussidiario.net gli fa sull’argomento, che tiene banco in casa Doria ormai da quasi due mesi. Il patron blucerchiato è a Milano per un convegno e si ferma a scambiare, con la solita gentilezza, due battute con il cronista. Dunque nessuna novità sul futuro del talento di Bari Vecchia. I due domani molto probabilmente si rincontreranno in via Rosellini, sede della Lega Calcio nel capoluogo meneghino, per l’arbitrato che li vede contrapposti. Le voci di calciomercato su Cassano continuano ma le pretendenti (Inter, Palermo, Fiorentina, Parma) attendono il responso del collegio arbitrale, prima di operare direttamente.

Garrone poi, interrogato sull’idea del nuovo stadio afferma che «il progetto al momento è fermo. Aspettiamo che si sblocchi la legge nazionale che si è arenata tra i due rami della Camera». La Juventus ha già avviato i lavori per il suo nuovo impianto, riqualificando un’area importante della città. Difficile che questo avvenga a Genova. «A Genova resta sempre il problema di una città con pochi spazio a differenza di Torino. Piuttosto lo stadio si potrebbe realizzare fuori città. Nel caso spero che il progetto lo faccia Stefano Boeri...». Tutto fermo dunque. Dallo sguardo che rilascia Garrone pare proprio di sì.

CHAMPION'S LEAGUE: MILAN E ROMA QUALIFICATE


Il Milan gia' qualificato e' stato sconfitto dall'Ajax 2-0 a San Siro nell'ultima giornata del gruppo G di Champions League. Un gol per tempo per gli olandesi: al 13' De Zeeuw che insacca con un destro angolato. Al 22' della ripresa, azione di Suarez sulla sinistra, palla a Alderweireld che con una botta di destro all'incrocio raddoppia. Nell'altro match del girone, Real Madrid batte Auxerre 4-0 con tripletta di Benzema e rete di Ronaldo. Classifica finale: Real 15, Milan 8, Ajax 7, Auxerre 3.

Cluj-Roma 1-1 nell'ultima giornata del gruppo E di Champions League, un pareggio che basta ai giallorossi per qualificarsi agli ottavi di finale. Per la Roma il gol al 21' del primo tempo con un lancio lungo in verticale per Borriello che e' entrato in area e col sinistro ha piazzato la sfera nell'angolo lontano. Pareggio del Cluj di Traore' nel finale. Nell'altro match del gruppo E, Bayern Monaco-Basilea 3-0. Classifica finale: Bayern Monaco 15, Roma 10, Basilea 6, Cluj 4.

martedì 7 dicembre 2010

SERIE A: NAPOLI-PALERMO 1-0


SERIE A: NAPOLI-PALERMO 1-0
Nei minuti di recupero decide Maggio
Doveva esser il “Monday Night” dello spettacolo quello tra Napoli e Palermo con la sfida tutta sudamericana tra Cavani e Pastore. Il nuovo idolo del San Paolo ci ha provato in piu’ di una occasione ma ha trovato un grande Sirigu a dirgli di no; mentre il “Flaco” e’ stato evanescente, mai incisivo, perdendo quasi sempre la palla. Alla fine a decidere il match in favore dell’undici di Mazzarri e Maggio con un gol al 50’ del secondo tempo abbondante. Una vittoria che permette al Napoli di raggiungere la Juventus al terzo posto a quota 27. La cronaca. Al 9’ Hamsik apre sulla destra per Maggio che entra in area e prova la botta in diagonale. Bravo Sirigu a respingere. Al 20’ Cavani sfugge a Goian sul limite d’aera destro e il difensore rosanero lo ferma fallosamente, guadagnandosi un giallo. Due minuti piu’ tardi Balzaretti serve Miccoli al limite d’area ma il capitano rosanero perde il tempo ed il suo tiro e’ rimpallato. Al 33’ il primo vero tiro in porta dei siciliani, sempre con Miccoli il cui destro esce di poco. Ma e’ il Napoli a spingere con Lavezzi, Hamsik e Cavani, ma senza molta fortuna. Al 41’ punizione dalla destra di Ilicic per Cassani che non trova la porta. Al 44’ Sirigu si allunga a deviare in corner un tiro improvviso di Lavezzi. Il primo tempo finisce 0-0. Al rientro in campo, al 3’ Cavani prova la conclusione al volo, ma Sirigu e’ bravo a respingere con le ginocchia. Al 5’ Lavezzi si fa male da solo alla caviglia destra, ma tiene duro e torna in campo. Al quarto d’ora e’ De Sanctis a dire di no a Pastore. Al 17’ Sirigu smanaccia a terra una conclusione da breve distanza di Cavani , poi Balzaretti libera su Hamsik. L’estremo rosanero, poi, anticipa in corner su Lavezzi, servito a due passa da un colpo di tacco di Dossena. La prima sostituzione e’ del Palermo al 20’: fuori uno spento Miccoli e dentro Maccarone. Al 27’ esce Lavezzi che non ce la fa piu’ con la caviglia gonfia ed entra Dumitru. Al 33’ Yebda per Pazienza. Al 34’ Pastore prova la conclusione dal vertice sinistra ma l’effetto e’ sbagliato. Due minuti piu’ tardi e’ ancora Sirigu show che di piede toglie la possibilita’ a Dumitru di battere a porta vuota su traversone dalla destra di Maggio. Al 38’ e’ Grava ad anticipare Maccarone su perfetto assist di Cassani. Poi e’ anora Sirigu ad allungarsi su Yebda. Poi e’ Nocerino a rinviare sulla linea su Gargano su azione da calcio d’angolo. Nel finale c’e’ anche il brivido di Maggio lanciato a rete che inciampa al momento della conclusione a porta vuota ma al 50’ e’ sempre lui a far scatenare la gioia di Fuorigrotta con un gol in scivolata su assist dalla sinistra del solito Cavani.


Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato : “Per come si è giocato sarebbe stato un peccato non vincere. Dal primo minuto fino alla fine non abbiamo mai mollato. Ho visto un Napoli straripante; i ragazzi si sono proposti ottimamente in attacco, ripiegando altrettanto bene in difesa. L’unico neo della prestazione è l’ aver impiegato troppo a fare gol”.
Firmerebbe per vedere il suo Napoli in questa posizione alla fine del campionato?: “Vorrei che interpretassimo sempre le partite come oggi. Così facendo, sono convinto che potremmo vincerne ancora tante. Non bisogna porsi limiti”.
Siamo sul finire del girone di andata. Il Napoli viaggia ad altissimi livelli. La squadra si candida per la Champions: “Non mi pronuncio. La classifica è cortissima. Con una striscia di risultati positivi, possiamo anche porci come elemento di disturbo. Un paio di sconfitte di fila sarebbero però sufficienti a fare uno scivolone verso il basso”.
Si aspetta rinforzi importanti per il mercato di riparazione?: “Questo è il vostro mestiere, ma non ci casco (ride, ndr.). Presidente, direttore sportivo e direttore generale si occuperanno del mercato. Io riferisco cosa c’è da fare, poi sarà spettanza loro agire”.
Alla luce di quanto il Napoli ha fatto vedere stasera, su cosa lavorerà in settimana?: ”Oggi, forse per la prima volta, all’intervallo ho detto ai ragazzi di continuare a giocare così come stavano facendo. Non avevo niente da correggere. Tenere testa e mettere alle corde una squadra forte come il Palermo non è poca roba”.
Con l’ingresso di Yebda il centrocampo sembrava aver acquisito maggiore spessore …: “E’ un calciatore dotato di grande forza fisica. Lo considero un titolare al par degli altri. Non dimentichiamoci però di quanto di buono hanno fatto vedere Pazienza e Gargano. Il primo non ha mollato Pastore neanche per un secondo”.
Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, il tecnico aggiunge: “Al di là della vittoria, peraltro meritatissima, sono soddisfatto di come ha giocato la mia squadra. Non mi sono ancora sincerato delle condizioni di Lavezzi. Certo è che non doveva stare un granchè bene. E’ uno che non molla mai. Credo gli si sia girata la caviglia. Tutti gli accertamenti del caso saranno rimandati a domani”.


Christian Maggio, centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato : “Mancava solo il gol, abbiamo lottato fino alle fine e portato a casa tre punti importanti e meritati. Siamo felicissimi. Meritavamo assolutamente di vincere, abbiamo creato tantissimo. Questa vittoria è di tutta la squadra. Oggi stavo bene, volevo attaccare ed aiutare i compagni. Lavorare in tranquillità porta a grandi risultati. Champions? Mancano ancora tante partite, ma l’importante è esserci: oggi abbiamo dimostrato il nostro valore"
Alessandro Lugli

lunedì 6 dicembre 2010

Calcio: Catania-Juventus 1-3. Doppietta di Quagliarella


La Juve batte il Catania per 3-1 e fa perdere ai siciliani una lunga imbattibilità interna che durava dall'inizio del 2010. Doppietta di Quagliarella Emozioni e ritmi altimissimi al Massimo. La squadra di Giampaolo parte meglio e chiede un rigore, ma sono i bianconeri a passare in vantaggio al 35' con un destro di Pepe servito da Iaquinta. Due minuti dopo il pareggio di Morimoto. Al 43' gol fantasma negato all'attaccante bianconero (palla entrata nettamente), che un minuto dopo raddoppia e al 13' st segna il terzo gol con un destro dal limite

Serie A: risultati, marcatori, classifica e prossimo turno


ANTICIPI
LAZIO - INTER 3-1
CHIEVO - ROMA 2-2
MILAN - BRESCIA 3-0

CESENA - BOLOGNA 0-2
31' Di Vaio (B); 87' Britos (B)




FIORENTINA - CAGLIARI 1-0
52' Mutu (F)

LECCE - GENOA 1-3
47' Ofere (L); 55' Toni (G), 76' Ranocchia (G), 95' Rossi (G)


PARMA - UDINESE 2-1
23' rig. Crespo (P), 35' Di Natale (U); 55' Crespo (P)

SAMPDORIA - BARI 3-0
17' rig. Pazzini (S); 56' Guberti (S), 61' Guberti (S)

POSTICIPO
CATANIA - JUVENTUS 1-3


DOMANI
NAPOLI - PALERMO (ore 20.45)

CLASSIFICA:

Milan 33
Lazio 30
Juventus 24*
Napoli 24*
Palermo 23*
Inter 23
Roma 23
Sampdoria 23
Genoa 21
Chievo 20*
Udinese 20
Fiorentina 19
Catania 18*
Parma 18
Cagliari 17
Bologna 16*
Cesena 12
Brescia 12
Lecce 12
Bari 10
* una partita in meno



PROSSIMO TURNO:

Sab 18:00 Udinese - Fiorentina
Sab 18:00 Palermo - Parma
Sab 20:45 Genoa - Napoli
Dom 12:30 Bologna - Milan
Brescia - Sampdoria
Lecce - Chievo
Roma - Bari
Cagliari - Catania
Dom 20:45 Juventus - Lazio
Dom 20:45 Inter - Cesena

domenica 5 dicembre 2010

Anticipo, Milan-Brescia 3-0


Basta un tempo al Milan per archiviare la pratica Brescia con un tre a zero netto e senza strafare. In gol Boateng, Robinho e Ibra, il tridente scelto stasera da Allegri che ha preferito tenere Ronaldinho in panchina. Ora i rossoneri sono a dieci punti di distacco da Inter e Roma in vetta alla classifica solitari. Per Boateng, a segno gia' al 4', si tratta del primo gol in Italia. Dopo il raddoppio di Robinhno, tocca al solito Ibra regalare una prodezza con un destro imprendibile all'incrocio.

Anticipo, Chievo-Roma 2-2


La parola "rinvio" suonava come un incubo pochi minuti prima di Chievo-Roma. Il terreno di gioco del Bentegodi è effettivamente disastrato, ma Rizzoli opta per il sì. La partita si gioca, Ranieri sfoggia la sua Roma versione brasil con Adriano e Simplicio dentro dall'inizio e Borriello, Totti e Menez in panchina. L'inizio è subito a tinte giallorosse: l'Imperatore crea due ottime palle gol nei primi 20', ma non trova lo specchio per poter gioire. E' il 24esimo però quando arriva l'episodio che sblocca il match: Simplicio, dopo un colpo presunto di Adriano a Cesar che resta a terra, beffa la difesa clivense con una bella giocata e sorridendo regala l'1-0 ai giallorossi. Ottimo gioco però da parte della Roma nonostante il brutto terreno, soffre invece un Chievo incapace di creare reali pericoli. La squadra di Ranieri allora trova il gol del raddoppio ancora con l'ex palermitano Simplicio, che da due passi buca la porta di Sorrentino ben servito da Cassetti. Nel finale, prima dell'intervallo, occasionissima per Fernandes, la prima del Chievo: di testa lo svizzero manda alto.

La ripresa è uno spettacolo vero. Il Chievo è subito aggressivo, è cambiato, e quando Marcolini fa spazio a Granoche il peso offensivo è davvero importante. Pioli sente che la mossa è indovinata, e al 61' i suoi ragazzi trovano il meritato gol del 2-1: è Moscardelli a segnare, ma clamorosa papera di Julio Sergio che si fa beffare dalla distanza senza trattenere. La sfida si accende: è Simplicio a poter calare addiritura la sua tripletta, ma Cesar si immola e al 65' salva il risultato. Un ottimo Adriano ci prova ancora, ma il Chievo non si arrende e il solito Moscardelli trova un salvataggio di Julio Sergio. Intanto entrano Bogliacino da una parte e Borriello dall'altra, e i padroni di casa trovano l'insperato pareggio: sfruttando una splendida sponda proprio di Bogliacino, ol Diablo Granoche trafigge Julio Sergio sotto le gambe e fa impazzire il Bentegodi al minuto 83. All'85, la rabbia di Daniele De Rossi si sfoga sulle gambe di Bentivoglio: entrataccia e rosso diretto, brutta notizia per Ranieri.

Nel finale, entrambe le squadre ci credono: miracolosi Julio Sergio prima e difesa poi su Pellissier che da pochi passi sfiora l'incredibile 3-2, poi è la Roma a lamentarsi per un presunto tocco di mani in area nel recupero su una giocata di Vucinic. Tutto però termina con il fischio del direttore di gara: Chievo-Roma finisce 2-2, amara beffa giallorossa e altra grande prova dei veronesi di Pioli. E complimenti alle due squadre per lo spettacolo offerto su un campo obiettivamente impresentabile.