sabato 31 agosto 2013

chievo-napoli 2-4 video di alessandro lugli 2013

 
 
 

Napoli, poker al Chievo: super Hamsik, segna anche Higuain

Sono sei i gol nell'anticipo del Bentegodi: nel primo tempo Paloschi risponde con una doppietta ad Hamsik e Callejon, ma nella ripresa ancora lo slovacco e il "Pipita" riportano gli ospiti in vantaggio. Finisce 2-4, Benitez a punteggio pieno.



Dopo i tre gol al Bologna, un bel poker al Chievo. E' un avvio scoppiettante quello del Napoli in campionato. De Laurentiis vede trasformarsi in fatti le promesse di una campagna acquisti onerosa, e gode.
La trasferta del Bentegodi per il Napoli è sempre molto delicata, ma Benitez riesce a battere la maledizione che aveva colpito gli azzurri negli ultimi tre incontri di campionato (tre sconfitte con nessun gol realizzato).
Per far fronte alla cabala il tecnico spagnolo ricorre ad un assetto super-offensivo, con Hamsik, Insigne e Callejon a supporto di Higuain.
L'avvio del match è scoppiettante: dopo 13' Hamsik sblocca il risultato e il Napoli ritrova il gol a Verona. Non succedeva dalla stagione 2009-10, un 2-1 firmato Denis e Lavezzi. La risposta dei padroni di casa però non tarda ad arrivare: al 24' Paloschi pareggia i conti e preoccupa i tifosi ospiti. E' una paura che dura soltanto 4', perché Callejon, già in gol all'esordio al San Paolo, colpisce ancora. Eppure il Chievo non si arrende: a cinque minuti dall'intervallo segna ancora Paloschi, è il 2-2.
Nella ripresa ci vuole capitan Hamsik per sbloccare la situazione: botta al volo ravvicinata, nulla da fare per Puggioni. Quarto gol in due partite per lo slovacco, sempre più convinto a recitare la parte dello "Steven Gerrard di Benitez". Con la serenità del vantaggio, il Napoli trova la quarta rete con Higuain, servito al bacio da Insigne. L'argentino, che lunedì è stato protagonista di un incidente a Capri che gli è costato 10 punti di sutura, può aggiungere altri 3 punti al suo bilancio settimanale... ma questa volta in classifica.

link:http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2013/08/31/commento_chievo_napoli_serie_a_anticipo_2a_giornata.html

Supercoppa Europea, Bayern Monaco batte Chelsea 7-6 ai rigori

PRAGA – La Supercoppa Europea va al Bayern Monaco, che ha battuto in finale il Chelsea per 7-6 dopo i calci di rigore. La partita era finita 1-1 al 90′ e 2-2 dopo i supplementari. E’ il primo trofeo vinto da Pep Guardiola alla guida della squadra bavarese.
Il primo trofeo vinto da Guardiola alla guida del Bayern arriva a spese dell’eterno rivale, Josè Mourinho. Tra la squadra tedesca e il Chelsea finisce come nella finale di Champions del maggio 2012 a Monaco, ovvero ai rigori, ma stavolta il finale è diverso: vincono i biancorossi di Baviera.
E succede proprio quando sembravano sull’orlo del KO, visto che in precedenza avevano segnato, con Javi Martinez, il gol del 2-2 al 121′, quando ormai sembrava fatta per i Blues e Mourinho faceva ampi gesti verso i tifosi della sua squadra, prima per chiedere appoggio, poi quasi già per festeggiare.
Invece è arrivata un’amarissima beffa finale, in cui forse il tecnico portoghese ci ha messo del suo, visto che dopo i penalty realizzati fino a quel momento, 5 per il Bayern e 4 per il Chelsea, il quinto tiro per i londinesi e il decimo in totale è stato affidato al 21enne belga Lukaku, entrato nel corso del primo tempo supplementare al posto di uno stanchissimo Torres, e che si e’ fatto ipnotizzare da Neuer, che gli ha parato il tiro dal dischetto.
Il Chelsea stava vincendo fino al recupero del secondo supplementare pur essendosi ritrovato in dieci dal 40′ st per l’espulsione di Ramires (doppio giallo). Così Mourinho sembrava pronto a un’altra clamorosa sorpresa, per lui ancor più’ significativa perché ottenuta contro Guardiola.
Ma il destino ha voluto premiare il Bayern, che ha avuto il merito di crederci fino in fondo e che, a ben vedere, per sviluppo del gioco ed occasioni avute, ha meritato la vittoria.
Infatti nell’assedio finale del secondo tempo supplementare il portiere dei Blues Cech aveva compiuto tre parate decisive sulle conclusioni di Mandzukic, Javi Martinez e Ribery (su punizione). In più il Bayern aveva protestato, probabilmente a ragione, per un atterramento in area di Mandzukic ad opera di Ivanovic.
Tutto ciò per dire che è stata una bella finale, fatto testimoniato anche dagli spettacolari gol di Torres (girata su cross dalla destra di Schuerrle) e Ribery (potente fendente di destro) nei tempi regolamentari e dell’ottimo Hazard nel supplementare, anche se in questo caso il portiere del Bayern Neuer non era apparso esente da colpe.
Poi è arrivato il colpo dell’ultimo secondo di Martinez e successivamente, per il Bayern, la rivincita della penultima finale di Champions e la prima Supercoppa europea, vinta al quarto tentativo. Ma, come ha detto dopo i rigori Lampard, per il Chelsea ”è davvero difficile accettare la sconfitta, pensando a come loro hanno segnato la rete del 2-2. Noi ce l’abbiamo messa tutta per conquistare il successo”. E di sicuro qualcuno passera’ buona parte della notte a consolare Lukaku..

Formazioni Serie A: Juventus-Lazio e Chievo-Napoli in campo

ROMA – Juventus-Lazio e Chievo-Napoli sono i due anticipi del sabato della seconda giornata del campionato italiano di calcio di Serie A. Di seguito le probabili formazioni. 
Juventus-Lazio 0-0 (ore 20.45)
Juventus (3-5-2): 1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 9 Vucinic, 10 Tevez.
(30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 11 De Ceglie, 33 Isla, 20 Padoin, 12 Giovinco, 14 Llorente, 27 Quagliarella). All. Conte. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Pepe, Marchisio.
Lazio (4-4-1-1): 22 Marchetti; 39 Cavanda, 20 Biava, 27 Cana, 26 Radu; 15 Gonzalez, 5 Biglia, 8 Hernanes, 19 Lulic; 87 Candreva; 11 Klose.
(1 Bizzarri, 95 Strakosha, 3 Dias, 17 Pereirinha, 85 Novaretti, 28 Vinicius, 24 Ledesma, 10 Ederson, 23 Onazi, 9 Rozzi, 14 Keita, 99 Floccari). All. Petkovic. Squalificati: Mauri.
Diffidati: nessuno. Indisponibili: Alfaro, Anderson, Ciani, Konko. Arbitro: Tagliavento di Terni. Quote Snai: 1,35; 4,50; 9,00.
La Lazio non batte in assoluto, tra casa e trasferta, la Juventus in gare di campionato dal 6 dicembre 2003 quando si impose in casa per 2-0: nelle successive 17 sfide di serie A lo score è di 12 successi bianconeri e 5 pareggi.
Duecentesima gara da professionista per Sebastian Giovinco, che ha vestito le maglie di Juventus, Empoli e Parma, sommando finora 167 gettoni in serie A, 3 in B, 11 in coppa Italia, 17 nelle coppe europee ed 1 in altri tornei.
L’esordio risale al 12 maggio 2007, Juventus-Bologna 3-1 di serie B. Giorgio Chiellini ha nella Lazio una delle due squadre contro cui ha finora segnato il maggior numero di gol ufficiali in carriera professionistica con maglie di club: per Chiellini sono 4 su 32, come contro il Napoli. (Ha collaborato Football Data).
Chievo-Napoli 0-0 (ore 18)
Chievo (4-4-2): 1 Puggioni, 20 Sardo, 33 Papp, 12 Cesar, 93 Dramè, 10 Sestu, 8 Radovanovic, 27 Rigoni, 56 Hetemaj, 77 Thereau, 43 Paloschi.
A disp: 18 Squizzi, 28 Silvestri, 4 Claiton, 21 Frey, 15 Pamic, 7 Lazarevic, 22 Acosty, 16 Improta, 14 Calello, 11 Samassa, 23 Inglese, 31 Pellissier, 39 Stoian. All: Sannino. Squalificati: Bentivoglio. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Dainelli
Napoli (4-2-3-1): 12 Reina, 11 Maggio, 28 P. Cannavaro, 33 Albiol, 18 Zuniga, 85 Behrami, 88 Inler, 11 Callejon, 17 Hamsik, 19 Pandev, 9 Higuain.
(1 Rafael, 15 Colombo, 5 Britos, 16 Mesto, 21 Fernandez, 27 Armero, 22 Radosevic, 20 Dzemaili, 14 Mertens). All.: Benitez. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: nessuno. Arbitro: Valeri di Roma Quote Snai: 4,75; 3,60; 1,70.
Chievo-Napoli: le curiosità ed i precedenti sulla partita di oggi pomeriggio.
I precedenti ufficiali tra le due squadre in Veneto sono 7 con bilancio privo di pareggi: 4 le vittorie del Verona (ultima 2-0, nella serie A 2012/13), 3 i successi del Napoli (ultimo 2-1, nella serie A 2009/10).
Nelle ultime 3 gare al ”Bentegodi” il Chievo ha sempre vinto sul Napoli senza subire reti: 2-0 nel 2010/11 e 2012/13, 1-0 nel 2011/12; l’ultima rete azzurra è stata segnata da Lavezzi al 86′ di Chievo-Napoli 1-2 del 2 maggio 2010, per un digiuno complessivo partenopeo allo stadio scaligero di 274′.
Tra vecchia e nuova stagione Chievo imbattuto da 6 gare ufficiali, con bilancio di 2 vittorie e 4 pareggi. Risale al 28 aprile scorso, 0-1 al ”Bentegodi” dal Genoa, l’ultimo k.o. degli scaligeri. (Ha collaborato Football Data).

venerdì 30 agosto 2013

EUROPA LEAGUE, FIORENTINA QUALIFICATA.AL GRASSHOPPERS NON BASTA L'1-0 AL FRANCHI

FIRENZE - Missione compiuta ma non senza sofferenza: la Fiorentina perde in casa con il Grasshoppers per 1-0, gol di ben Khalifa nel finale di tempo su errore di Neto, ma grazie alla vittoria per 2-1 ottenuta sette giorni fa a Zurigo si qualifica alla fase a gironi dell'Europa League, riuscendo così a centrare il primo traguardo stagionale.

Montella alla vigilia l'aveva detto che non sarebbe stata una gara facile. E tale si è rivelata anche perchè i viola, specie nella seconda parte del match, hanno visibilmente accusato la stanchezza correndo qualche rischio di troppo. Il vantaggio del Grasshopper è arrivato quando ormai le squadre e i loro tifosi avevano già la testa all'intervallo: da un tranquillo retropassaggio di Pizarro Neto ha respinto corto, praticamente sui piedi di Ben Khalifa che non ha avuto difficoltà a fare centro. Un errore che riaprirà in casa viola il processo al portiere brasiliano, finora circondato da molte perplessità.

Fino alla rete degli svizzeri la gara, cui ha assistito anche Diego Della Valle insieme al fratello Andrea, si era mantenuta piuttosto in equilibrio, con gli svizzeri a cercare spunti in velocità (al 38' Salatic ha impegnato Neto) e i viola impegnati a controllare senza disdegnare qualche affondo: solo Tomovic però ha davvero impegnato Burki nei primi 45', mentre Cuadrado (poi sostituito a inizio ripresa con Ilicic) e Joaquin, al debutto al posto di Rossi in panchina, ha spedito alto una buona occasione. Quanto a Mario Gomez, ancora macchinoso e indietro di condizione, non riusciva a rendersi pericoloso tranne al 40' quando ha segnato di testa: l'azione però era stata fermata per fuorigioco. Prima del match Montella era stato costretto a rinunciare ad Ambrosini febbricitante e a Roncaglia (fastidi al ginocchio).

A inizio ripresa il tecnico viola ha tolto Cuadrado per Ilicic e poco dopo Joaquin per Aquilani: la gara ha continuato a restare in bilico, con gli svizzeri che cercavano di sfruttare gli spazi che una stanca Fiorentina concedeva e la squadra di Montella che comunque aveva i suoi sussulti d'orgoglio, senza però riuscire a trovare la rete della serenità. Il Grasshopper ha cercato fino all'ultimo di sfruttare il calo evidente degli avversari ma senza riuscirci. E il fischio finale dell'arbitro è stato accolto dalla Fiorentina e dai suoi tifosi come una liberazione.


TABELLINO
Fiorentina (3-5-2): Neto, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Cuadrado (1’ st Ilicic), Mati Fernandez (41’ st Bakic), Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Joaquin (17’ st Aquilani), Gomez. (78 Munua, 3 Alonso, 5 Compper, 49 Rossi). All. Montella
Grasshopper (3-5-1-1): Burki, Lang, Vilotic, Grichting, Gashi, Toko, Salatic, Abrashi, Pavlovic, Ben Khalifa (39’ st Vonlanthen), Anatole Ngamukol (39’ st Caio). (18 Taini, 11 Feltscher, 14 Hajrovic, 25 S.Lang, 34 Bauer). All.Skibbe
Arbitro: Bebek (Croazia)
Reti: pt 41’ Ben Khalifa
Angoli: 8-7 per la Fiorentina
Ammoniti: Pavlovic, Abrashi, Salatic, Aquilani per gioco falloso, Pasqual e Toko per proteste, Neto e Ilicic per comportamento non regolamentare
Recupero: 1’, 3'
Spettatori: spettatori 22.227, incasso 531.169 euro.
I GOL - 41’ pt: con un retropassaggio Pizarro chiama in causa Neto che respinge corto, praticamente sui piedi di Ben Khalifa che non sbaglia

link-http://www.leggo.it/SPORT/CALCIO/europa_league_fiorentina_grasshoppers/notizie/320121.shtml


EUROPA LEAGUE, L'UDINESE NON CE LA FA. 1-1 A LIBEREC, PASSA LO SLOVAN

LIBEREC - Dopo l'Arsenal e il Braga sono i cechi dello Slovan Liberec a beffare l'Udinese sulla porta dell'Europa: per il terzo anno consecutivo i preliminari di coppa sono fatali ai ragazzi di Francesco Guidolin. Il pareggio (1-1) in casa dello Slovan non basta per accedere al girone di Europa League. Pesano le tre reti subite all'andata, ma soprattutto l'approccio della squadra, che è parsa poco incisiva e ingenua, a farsi infilare da un avversario non irresistibile. Allo stadio Unisi, colmo, la gara è viva: l'Udinese parte bene con due occasioni. I friulani sono ben presenti in campo, ma le ripartenze dei padroni di casa sono pericolose. Al 22' la difesa italiana si concede un'altra dormita e i cechi ne approfittano. Su una lunga rimessa laterale dalla destra, la palla rimbalza in area senza che nessuno liberi: spunta Delarge sul secondo palo e mette dentro con un sinistro potente, grazie alla grave incertezza di Kelava, Heurtaux e Basta. L'Udinese subisce il colpo, e rallenta l'azione d'attacco, anche perchè i cechi si piazzano in difesa. Guidolin è obbligato a sostituire l'infortunato Domizzi e sceglie di mettere in campo un giocatore offensivo, con Maicosuel sulla destra e Silva arretrato sulla linea difensiva. Al 42', dopo un'azione insistita con un rimpallo in area, l'Udinese riaccende la speranza: Muriel libera Lazzari con un tocco, il centrocampista conclude con una rasoiata di sinistro su cui il portiere ceco non può nulla: 1-1. Nella ripresa però la squadra non incide mai - a fine gara saranno appena tre i tiri in porta -, e rimane in dieci per il doppio giallo a Pereyra. All'ultimo Maicosuel trova un tiro insidioso, ma il portiere salva: è davvero troppo tardi.

link-http://www.leggo.it/SPORT/CALCIO/europa_league_udinese_slovan/notizie/320100.shtml

giovedì 29 agosto 2013

Champions League, calendario 2013-2014 con Juventus, Napoli e Milan

Non è andata particolarmente bene alle tre squadre italiane, impegnate nella Champion's League,per quanto riguarda il sorteggio relativo alla famigerata competizione europea.
La Juventus, che partiva dalla seconda fascia, è stata inserita nel Gruppo B con il Real Madrid, il Galatasaray ed il Copenaghen.
Il Napoli, che partiva dalla quarta fascia, è stato inserito nel Gruppo F con il Borussia Dortmund, l’Arsenal ed il Marsiglia.
Il Milan, che partiva dalla seconda fascia, è stato inserito nel Gruppo H con il Barcellona, l’Ajax ed il Celtic.
Di seguito tutti i gironi.
Girone A: Manchester United, Shakhtar Donetsk, Bayer Leverkusen e Real Sociedad.
Girone B: Real Madrid, Juventus, Galatasaray e Copenaghen.
Girone C: Benfica, Psg, Olympiakos e Anderlecht.
Girone D: Bayern Monaco, Cska Mosca, Manchester City e Plzen.
Girone E: Chelsea, Schalke 04, Basilea e Steaua.
Girone F: Arsenal, Marsiglia, Borussia Dortmund e  Napoli
Girone G: Porto, Atletico Madrid, Zenit e Austria Vienna.
Girone H: Barcellona, Milan, Ajax e Celtic.

Giuseppe Marotta, ad della Juventus, ha rilasciato queste dichiarazioni, dopo essere venuto a conoscenza del sorteggio, relativo ai bianconeri:"Siamo abbastanza felici del sorteggio. Poteva andare meglio ma anche peggio, penso che ce la giocheremo con il Galatasaray. Comunque il fatto che ci siamo significa che abbiamo la forza e la capacita’ di competere con tutti.Con il Real Madrid ci consideriamo ad armi pari, anche se con l’arrivo sulla panchina di Ancelotti le cose sono peggiorate per noi.Quanto ai turchi – ha aggiunto a Sky – sono forti. Hanno vinto la Supercoppa, sono leader in campionato, hanno un forte allenatore e bravi giocatori come Felipe Melo, Sneijder e Drogba".

 Rafa Benitez, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni, dopo il sorteggio, non certo favorevole alla squadra azzurra. Ecco quanto evidenziato:"Quando si parla di Champions tutti i gironi sono difficili. Il nostro mi sembra uno dei più equilibrati, certamente non facile, perchè tutte le squadre che affronteremo hanno esperienza in Champions. Credo che per noi sarà sicuramente una bella sfida.Il Borussia – ha detto l’allenatore spagnolo in dichiarazioni riportate dal sito web del Napoli – è una squadra di grandissimo livello, finalista l’anno scorso, gioca un bel calcio. L’Arsenal lo conosciamo bene e l’abbiamo affrontato poco tempo fa a Londra nell’Emirates Cup. Ha un ottimo allenatore ed esperienza in campo internazionale. Al Marsiglia il mio primo successo in Europa, ovvero la finale di Coppa Uefa con il Valencia. In casa loro non sarà facile perchè hanno uno stadio caldo".
Anche il ds azzurro, Riccardo Bigon, è dello stesso parere:"Il nostro e’ un girone molto complicato, ma in ogni caso il nostro obiettivo e’ superarlo. Spero che questa sia un’annata importante per consolidarci.Come squadra abbiamo conquistato credibilita’, ma siamo ancora in quarta fascia – ha aggiunto Bigon -. Stiamo risalendo e la squadra e’ ancora lunga. Ripeto, spero che potremo farlo gia’ da questa stagione".
Alessandro Lugli

Champion: Milan-Psv Eindhoven 3-0

Milan-Psv Eindhoven 3-0 (1-0) nella partita di ritorno dei preliminari di Champions League. All'andata era finita 1-1, quindi il Milan si qualifica per la fase a gironi.
Milan (4-3-3): Abbiati 7, Abate 6, Zapata 6, Mexes 6.5, De Sciglio 6; Montolivo 6, De Jong 6.5, Muntari 6 (37' st Nocerino 6); Boateng 7.5 (41' st Robinho 6), Balotelli 7, El Shaarawy 6.5 (24' st Poli 6). (1 Amelia, 26 Silvestre, 28 Emanuelson, 78 Niang). All.: Allegri 6.5.
Psv Eindhoven (4-3-3): Zoet 5.5; Brenet 5.5, Bruma 5.5, Rekik 5.5, Willems 5.5; Wijnaldum 6, Schaars 6, Maher 6 (24' st Toivonen 5.5); Park 5 (16' st Jezefzoon 6), Matavz 6, Depay 5.5 (29' st Locadia 5.5). (1 Tyton, 13 Arias, 2 Jorgensen, 29 Hendrix). All.: Cocu 5.5.
Arbitro: Clattenburg 6.
Reti: nel pt 9' Boateng; nel st 10' Balotelli, 32' Boateng.
Angoli: 9-2 per il Psv Eindhoven
Recupero: 2' e 3' Ammoniti: Bruma, Balotelli, Poli, Willems per gioco scorretto; Schaars, Montolivo per comportamento non regolamentare
Spettatori: 51.548 per un incasso di 1.542.200 euro.
** I GOL **
- 9' pt: gran destro da fuori area di Boateng che quasi da fermo indirizza il pallone all'angolo basso alla sinistra del portiere che nulla puo'.
- 10' st: su calcio d'angolo di El Shaarawy, Mexes devia di testa la palla che arriva a Balotelli che di sinistro davanti alla porta non sbaglia. Il primo gol in Champions League con la maglia rossonera.
- 32' st: Poli, lanciato da Balotelli, allarga per Boateng. Il ghanese, contrastato da Brenet, di sinistro in scivolata batte Zoet.

mercoledì 28 agosto 2013

Milan-Psv, formazioni: Allegri con Balotelli per l’accesso Champions

MILANO, STADIO GIUSEPPE MEAZZA ‘SAN SIRO’ - Milan-Psv (ore 20.45), formazioni della partita valida per il ritorno dei preliminari di Champions League. 1-1 nella gara d’andata in virtù dei gol di El Shaarawy e Matavz.
Milan (4-3-3): 32 Abbiati, 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 2 De Sciglio, 18 Montolivo, 34 De Jong, 16 Poli, 10 Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy.
(1 Amelia, 21 Constant, 26 Silvestre, 4 Muntari, 23 Nocerino, 37 Petagna, 7 Robinho). All.: Allegri.
Psv Eindhoven (4-3-3): 21 Zoet, 26 Brenet, 5 Bruma, 3 Rekik, 15 Willems, 10 Wijnaldum, 8 Schaars, 6 Maher, 33 Park, 9 Matavz, 22 Depay.
(1 Tyton, 2 Zanka, 13 Arias, 7 Toivonen, 14 Jozefzoon, 19 Bakkali, 11 Locadia). All.: Cocu. Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).
Massimiliano Allegri giura di non sentirsi affatto in pericolo. ”Dopo tre anni al Milan, non può bastare un secondo tempo sbagliato per farmi sentire sulla graticola”, sorride l’allenatore due giorni dopo la figuraccia con l’Hellas Verona, ma sa bene che ”giocare la Champions è differente dall’Europa League” e che i prossimi 90 minuti indirizzeranno il futuro, suo e della squadra.
Per questo ha chiesto ai suoi di mettere da parte ogni presunzione contro il Psv Eindhoven (1-1 all’andata una settimana fa) e ”pedalare”, per poi ripartire con almeno un paio di rinforzi, Matri in attacco e Astori in difesa sarebbero l’ideale.
”E’ inutile raccontare chiacchiere, attraverso la partita di stasera passa anche il mercato del Milan”, ha ammesso Allegri, che alla vigilia a Milanello sfoggia serenità e ottimo umore dopo aver messo in riga i suoi giocatori ed essersi parte delle responsabilità per la falsa partenza in campionato.
”Sicuramente ho commesso errori anche io, perché dopo tre anni per la prima volta la squadra è partita con l’atteggiamento sbagliato – ha ammesso alla vigilia del ritorno del playoff di Champions -. Ho ragazzi responsabili, hanno capito che il loro atteggiamento a Verona è stato sbagliato, non deve succedere più. La presunzione è sinonimo di ignoranza, siamo una squadra giovane ma bisogna crescere e in modo veloce, altrimenti si diventa vecchi e non si è combinato nulla. Balotelli? Non mi rivolgo solo a lui, a Verona per lui è stata una partita difficile a livello mentale”.
Il discorso non vale solo per i ventenni, come ha sottolineato Riccardo Montolivo, che forse per la prima volta deve far valere il suo ruolo di capitano nello spogliatoio. Della sconfitta di Verona ”abbiamo iniziato a parlare dal fischio finale – ha raccontato l’erede di Ambrosini – eravamo delusi e arrabbiati con noi stessi, non siamo stati all’altezza della situazione: abbiamo sbagliato tutti, giovani e veterani, io per primo. E’ stata una partita troppo brutta per essere vera, soprattutto per l’atteggiamento. C’è poco da fare proclami, bisogna dimostrare sul campo ciò che sappiamo fare, è l’unica cosa che conta”. In ballo ci sono 30 milioni di euro: con o senza, il futuro prossimo del Milan cambia sensibilmente.
”Ci rendiamo conto di tutto, non siamo scemi – ha chiarito Montolivo -. Sentiamo la responsabilità ma dobbiamo giocare soprattutto per il nostro orgoglio, per dimostrare che non siamo quelli di Verona e per giocare la Champions League. Al di là delle dinamiche economiche e di mercato dobbiamo dimostrare quello che abbiamo dentro”.
L’esperienza in questi casi ”conta e non conta” a sentire Allegri, che medita qualche cambiamento. Muntari o Poli a centrocampo, El Shaarawy o Robinho in attacco sono i dubbi principali dell’allenatore, che è ottimista:
”I ragazzi non tradiranno le aspettative di tutti, mie, della società e dei tifosi. Poi, ci vuole un po’ di fortuna”.

Calciomercato, Galliani: “Matri tiferà Milan stasera… Honda? Forse a gennaio”

MILANO – Il Milan è atteso dalla sfida con il Psv, valida per l’accesso ai gironi di Champions League, e Adriano Galliani sembra tranquillo: “Ho visto la squadra bene in questi giorni, siamo pronti: speriamo, crediamo, vogliamo passare il turno. E’ una partita fondamentale…”.
Quel “fondamentale” messo alla fine fa capire quanto il Milan deve e vuole vincere questa partita. Senza l’accesso alla Champions League a risentirne potrebbe essere proprio il mercato in entrata.
Inevitabili le domande su Alessandro Matri e Keisuke Honda, due degli obiettivi rossoneri: “Matri questa sera tiferà Milan, perché è cresciuto nel Milan ed è un nostro tifoso. Honda forse arriva, chissà, nel mese di gennaio”, conclude Galliani.

Champions: avanti Schalke 04 e Austria Vienna

ROMA - Risultati delle partite di ritorno del playoff valido per l'ammissione alla fase a gironi della Champions League:

   A Londra: Arsenal (Ing) - Fenerbahce (Tur) 2-0. Andata:
Fenerbahce-Arsenal 0-3. Qualificato: Arsenal.

   A Salonicco: Paok Salonicco (Gre) - Schalke 04 (Ger) 2-3.
Andata: Schalke 04-Paok 1-1. Qualificato: Schalke 04.

   A Basilea: Basilea (Svi) - Ludogorets (Bul) 2-0. Andata:
Ludogorets-Basilea 2-4. Qualificato: Basilea.

   A Vienna: Austria Vienna (Aut) - Dinamo Zagabria (Cro) 2-3.
Andata: Dinamo-Austria 0-2. Qualificato: Austria Vienna.

   A Varsavia: Legia Varsavia (Pol) - Steaua Bucarest (Rom) 2-2.
Andata: Steaua-Legia 1-1. Qualificata: Steaua Bucarest.

Calciomercato Lazio, per Yilmaz pronti 10 mln: il Galatasaray vola a Roma

ROMA – L’ultima offerta della Lazio per Burak Yilmaz ha superato i 10 milioni di euro (10,5 più bonus) pagabili in tre anni.
Da parte sua il Galatasaray chiede 13-14 milioni (più bonus) pagabili in due anni, anche se Bulent Tulun, direttore sportivo del club turco, prima di partire per Roma con un volo proveniente da Istanbul (TK1861) ha ammesso che il giocatore non verrà ceduto per meno di 18 milioni di euro.
Nel frattempo Yilmaz, dopo la bocciatura in Supercoppa, è tornato titolare contro il Gaziantepspor e Bursaspor andando in gol in entrambe le occasioni. La mossa di Terim non è fatta a caso ma è voluta anche per far lievitare il prezzo dell’attaccante

martedì 27 agosto 2013

FIORENTINA-CATANIA 2-1

FIRENZE - Tornare al gol dopo quasi due anni, per un attaccante, è l'equivalente di un ritorno alla vita. Giuseppe Rossi non vedeva una propria conclusione rotolare in rete dal primo ottobre del 2011, Villarreal-Real Saragozza. Il crociato che salta a fine mese, un calvario durato un'eternità, con tanto di ricaduta dopo la prima operazione. La Fiorentina ha creduto in "Pepito", l'ha riportato in Italia dopo la folgorante esperienza semestrale al Parma (ultimo gol italiano nel maggio del 2007 contro il Messina) e ora si gode i frutti della scommessa: c'è il piede dell'attaccante nato nel New Jersey nel successo viola all'esordio in campionato, contro un Catania ben messo in campo da Maran ma che deve fare i conti con una certa sterilità in attacco. La stessa dimostrata, a sorpresa, da Mario Gomez: a fissare il 2-1 ci pensa quindi David Pizarro, in una gara in cui il cileno ha faticato non poco contro la pressione sistematica portata dalla mediana etnea.

E LJAJIC? - L'uomo più atteso, Adem Ljajic, non è nemmeno in panchina. Inserito regolarmente nella lista dei convocati alla vigilia, nonostante le dichiarazioni di Montella - "Sono stufo del suo atteggiamento" -, viene estromesso improvvisamente a un paio d'ore dal match. La rottura con il serbo, ancora restio a firmare il rinnovo del contratto in scadenza nel 2014, appare ormai definitiva, anche se nell'immediato prepartita è stato Daniele Pradè, ds viola, a spiegare le ragioni dell'assenza dell'attaccante.

"Si tratta di una decisione tecnica e non punitiva. Il giocatore è giovane e non è ancora in grado di reggere certe pressioni, ne abbiamo parlato e siamo arrivati a questa scelta in modo consensuale".

MEGLIO IL CATANIA - Montella vede i suoi un po' troppo spensierati in avvio. Pizarro, rientrato nell'11 titolare dopo i problemi fisici, perde un paio di palloni alquanto delicati a ridosso della propria area: al 13′ lo regala letteralmente a Tachtsidis, il greco calcia alto dai 20 metri. Sul ribaltamento di fronte, la Fiorentina riesce per la prima volta ad aggirare il dispositivo tattico di Maran e passa in vantaggio. Monzon cerca la giocata di fino al limite dell'area, Aquilani capisce tutto e intercetta: tocco per Cuadrado sulla corsa, il colombiano mette in mezzo dal fondo e trova a centro area "Pepito" Rossi, che di destro mette la sfera nell'angolino basso. Gli etnei reagiscono, vanno vicini al pari con un colpo di testa di Spolli e impattano al 22′. Castro libera Leto sulla corsia mancina, l'ex Panathinaikos si propone con personalità ma il suo cross non appare pericoloso: Pizarro prova un improbabile colpo di tacco in chiusura, il liscio che ne consegue è un omaggio che Barrientos trasforma nel diagonale dell'1-1.



I VIOLA NON PERDONANO - Nel momento migliore del Catania, la Fiorentina riesce a girare la sfida. Ennesima scorribanda di Cuadrado al minuto 28, Monzon non sa più come fermarlo, Andujar prova l'uscita bassa ma l'ex Udinese riesce a mettere in area in extremis: una deviazione regala palla a Pizarro, il cileno dimentica di colpo il pessimo avvio di gara, fa sedere con le sue finte il duo Bergessio-Tachtsidis e di destro scaraventa il cuoio nel sette. I rossoazzurri riescono a mettere insieme una nuova reazione, creando due palle gol a cavallo del 38′: le spreca entrambe Bergessio, che prima mette a lato di testa da posizione favorevole e poi manda in fumo una straordinaria discesa di Bellusci, che con un assist di esterno destro lo aveva lanciato solo davanti a Neto. Il tocco dell'argentino è centrale, il portiere brasiliano respinge di petto. Addirittura clamoroso l'errore di Gomez al 41′: Rossi gli consegna un assist da spedire in rete a porta vuota, il tedesco colpisce incredibilmente il palo.

NORMALE AMMINISTRAZIONE - Maran tiene negli spogliatoi Monzon, che nei primi 45 minuti non ha potuto fare altro che prendere il numero di targa di Cuadrado: dentro Rolin, Alvarez passa a sinistra e fa subito capire al colombiano che è tempo di placarsi, con un violento body-check che gli costa il giallo. Le forze vengono meno col passare dei minuti e quello che era stato un match accesissimo nella prima frazione diventa soporifero nella ripresa. Andujar all'8′ rischia la papera su cross di Pasqual, Gomez conferma che non è giornata al 27′, quando mette a lato un altro traversone del capitano viola, sostituito fra gli applausi così come Giuseppe Rossi. Gli ingressi di Maxi Lopez e Biagianti non cambiano l'andamento della sfida, i ragazzi di Montella non rischiano nulla e si mettono in tasca i primi tre punti della stagione. Con un Rossi in più nel motore e, probabilmente, con un Ljajic in meno.

FIORENTINA-CATANIA 2-1 (2-1)
Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Savic 6.5, Rodriguez 6, Compper 6; Cuadrado 7.5, Aquilani 6.5 (39′ st Fernandez sv), Pizarro 6, Valero 6.5, Pasqual 6.5 (31′ st Alonso sv); Gomez 5, Rossi 6.5 (21′ st Ilicic 6). (Lupatelli, Munua, Tomovic, Roncaglia, Bakic, Joaquin, Vecino, Wolski, Iakovenko). All.: Montella
Catania (4-5-1): Andujar 5.5; Alvarez 6, Bellusci 5.5, Spolli 5.5, Monzon 4 (1′ st Rolin 6); Leto 6 (36′ st Lopez sv), Izco 6, Tachtsidis 5.5 (35′ st Biagianti sv), Barrientos 6.5, Castro 6; Bergessio 5. (Frison, Ficara, Cabalceta, Legrottaglie, Barisic, Boateng, Doukara). All.: Maran
Arbitro: Doveri di Roma
Reti: 14′ pt Rossi, 22′ pt Barrientos, 28′ pt Pizarro
Ammoniti: Gomez, Alvarez, Spolli, Pizarro e Barrientos per gioco falloso, Andujar per proteste
Recupero: 3′ e 3′

LINK-http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2013/08/26/news/fiorentina-catania_2-1_apre_rossi_impatta_barrientos_decide_pizarro-65346174/

lunedì 26 agosto 2013

VIDEO NAPOLI-BOLOGNA 3-0

 
 
 
 

Samp-Juventus 0-1

Una Juventus, che definire "provinciale" è il minimo: ha avuto la meglio sulla Sampdoria col risultato di 0-1 allo stadioMarassi di Genova, in una gara valida come anticipo della prima giornata del campionato di serie A. I liguri sono riusciti per oltre un'ora a chiudere tutti gli spazi alle avanzate bianconere, per poi capitolare, ad inizio ripresa, grazie ad una percussione di Pogba finalizzata daCarlitos Tevez che, nonostante abbia realizzato la seconda rete stagionale in altrettante partite finora disputate in maglia bianconera, non sembra ancora ben collocato nello scacchiere juventino.

La squadra di Delio Rossi ha fatto quello che ha potuto contro i campioni d'Italia, e di più non si poteva chiedere ai liguri.

Le condizioni climatiche, erano però troppo avverse (ha piovuto per tutta la gara) per poter assistere a giocate tecniche degne di tal nome, e la gara, è stata combattuta soprattutto dal punto di vista dell'agonismo, con le due contendenti che hanno lottato su ogni pallone.

Antonio Conte, tecnico juventino, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria ottenuta contro la Sampdoria: "Tevez, ma anche Llorente e Ogbonna, si integrano sempre di più. Carlos è un campione, ci dà qualità e carattere, partecipando anche alla fase difensiva. Su di lui ne avevo sentite tante, ma ho scoperto un campione in campo e nel rapporto coi compagni. Muovendoci in anticipo con la società siamo riusciti a a piazzare colpi anche in un momento di crisi: Tevez è costato 9 milioni. Voglio che gli attaccanti partecipino alla fase offensiva e anche a quella difensiva. Carlos ha fatto già due gol ma soprattutto si muove come dico io.Barzagli e Chiellini sono cresciuti tanto nell'impostazione. Pogba ha fatto dei progressi incredibili, è migliorato tanto tatticamente e fisicamente nell'ultimo anno. Ha le qualità per diventare il miglior centrocampista del mondo, come lui ha dichiarato di voler essere. Forte, veloce, resistente, grande fisico e tecnico, ma deve stare coi piedi per terra. Nessun problema, è un ragazzo umile".

Anche l'eroe della serata, Carlitos Tevez, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato: "Sì, è stata una notte perfetta e sono contento per la vittoria, conquistata in un campo difficilissimo. Mi sono trovato bene coi compagni, anche se chiaramente c'è ancora molto da migliorare. Il gol lo dedico ai miei compagni. C'era Mancini in tribuna? Sarà stato contento".

Anche l'allenatore della Sampdoria, Delio Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni, dopo la sconfitta, rimediata contro la Juventus.Ecco quanto evidenziato: "La prestazione è stata di livello, la partita era stata preparata bene. Hanno deciso gli episodi, ma rimane la prestazione. Dovevamo essere più bravi nelle poche situazioni che ci sono capitate. Non avevo bisogno della partita contro la Juve per giudicare la squadra. Devo fare un plauso alla squadra, ce l'hanno messa tutta e, magari, con un pizzico di fortuna avremmo portato a casa il risultato.Della Juventus mi ha colpito che è padrona del gioco. La grande squadra si vede quando non ha il possesso della palla. Anche in questi casi è una squadra esperta perché riusciva a fermarci con falli e falletti. Ha la giusta esperienza, non ci hanno fatto mai ripartire."

Alessandro Lugli

Verona-Milan 2-1

Un Milan, molto al di sotto delle sue possibilità ha, incredibile a dirsi, perso per 2-1 al Bentegodi contro un grande Verona che ha festeggiato nel migliore dei modi il ritorno, dopo ben 10 anni, nella massima serie. La gara era valida come prima giornata di andata del campionato di serie A. Mattatore della partita è stato Luca Toni, che con una sontuosa doppietta realizzata di testa, è riuscito a regalare i primi 3 importantissimi punti alla squadra scaligera. Non poteva che iniziare, nella maniera più imprevedibile possibile, il campionato di serie A, e se il buon giorno si vede dal mattino, tutti noi ci aspettiamo nuove sorprese.

Eppure la squadra rossonera era passata per prima in vantaggio al 15' grazie ad una caparbia azione del nuovo acquisto Andrea Poli che, servito da Mario Balotelli, riusciva a realizzare l'illusorio vantaggio rossonero. Illusorio perchè 15 minuti dopo, al 30', il Verona riusciva a pareggiare grazie ad un perfetto colpo di testa di Luca Toni che nonostante l'età non più giovanissima ha conservato un fiuto del goal, concesso a pochi mortali.

Nella ripresa, gli scaligeri, attaccano con maggiore vivacità mentre il Milan subisce, riescono al 53' a realizzare, sempre con l'attaccante ex-viola, sempre di testa, la rete del definitivo 2-1. Una gara, giocata a buon ritmo, con un Milan, però sottotono al cospetto di un Verona, agile e manovriero.

Massimiliano Allegri, tecnico dei rossoneri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, al termine della partita, contro il Verona, persa per 2-1: "Abbiamo giocato male a calcio di squadra, salvo solo i primi 13' fino al gol. Poi abbiamo cercato di continuare a giocare ma abbiamo gestito male la palla. Il Verona ha meritato di vincere, anche perché noi abbiamo completamente sbagliato atteggiamento.Sull'angolo dell'1-1 sono stati bravi loro a fare bene il blocco, ma noi abbiamo dormito. Ci siamo incasinati per conto nostro, siamo stati leggeri e abbiamo giocato male tecnicamente contro una squadra che ci concedeva poco. Sconfitta che fa male, ma bisogna giocare meglio e con più cattiveria. Toni ha lottato come un leone oggi, questo doveva essere il nostro spirito. Che è totalmente mancato".

Andrea Mandorlini, tecnico scaligero, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, dopo la vittoria ottenuta contro il Milan. Ecco quanto evidenziato : "Abbiamo avuto qualche problema all’inizio, abbiamo pagato l’emozione del ritorno in Serie A, poi ci siamo ripresi e abbiamo fatto una grande gara.Toni è un terminale offensivo straordinario, le sue qualità le conoscono tutti. Oggi ha fatto una gara straordinaria. Non so quello che succederà, però per me è il quarto campionato in questa società e spero di restarci a lungo perché qui sto bene“.

Anche Massimo Donati, giocatore del Verona, ha commentato la vittoria sui rossoneri: “Una giornata bellissima per noi, ma è solo la prima.Prima di parlare di Verona come una sorpresa del campionato, ce ne vuole. Dobbiamo solo pensare a continuare così.Siparietto su Balotelli ? Non so se il personaggio l’ha creato lui o l’avete fatto voi. A me piacerebbe parlare solo della partita.Godiamoci questa vittoria, ma stiamo molto calmi. Sappiamo che contro le grandi bisogna chiudere gli spazi ma la nostra partita era difendere e ripartire e ce l’abbiamo fatta. Bene così“.

Tabellino di Verona-Milan 2-1, gol: Poli 14′ (M), Toni 30′ e 53′ (H)

Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Albertazzi; Jorginho, Donati (HHallfredsson dal 39′ st), Romulo; Jankovic, Toni (Cacia dal 39′ st, Martinho (Gomez dal 32′ st).A disposizione: Nicolas, Mihaylov, Bianchetti, Sala, Hallfredsson, Laner, Cirigliano, Grossi, Cacia, Longo, Sgrigna.

Allenatore: Mandorlini

Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant (Robinho dal 32′ st); Poli, Montolivo, Nocerino; Niang (Emanuelson dal 19′ st), Balotelli, El Shaarawy (Petagna dal 19′ st).
A disposizione: Amelia, Coppola, De Sciglio, Silvestre, Zaccardo, Cristante, De Jong.
Allenatore: Allegri.

Marcatori: Poli (M) al 14′ pt, Toni (H) al 30′ pt e all’8 st

Ammonizioni: Jorginho (H), Montolivo (M), Jankovic (H) per gioco scorretto e Zapata (M) per gioco scorretto, Balotelli (M) per comportamento non regolare.
Espulsioni: nessuno Arbitro: Calvarese (sez. CAN di Teramo) Recuperi: 0′ + 4′ Spettatori: Circa 44.000.

Alessandro Lugli

Napoli-Bologna 3-0

Buona prova del nuovo Napoli di Benitez contro un Bologna che nulla ha potuto contro lo strapotere azzurro: inizia quindi nel migliore dei modi, il nuovo ciclo dei partenopei, dopo quattro anni sotto l'egida di Walter Mazzarri. Questo Napoli sembra addirittura più conscio della propria forza rispetto ad un recente passato, in una squadra dove tutti sono ora capaci di segnare e non ci si affida più a un solo giocatore, come in passato poteva essere Cavani. Buona la prova di Higuain, che però deve ancora trovare confidenza con la rete.

Mattatore della gara è stato Marek Hamsik, autore di una sontuosa doppietta, che ieri ha avuto l'onore e l'onere d' indossare anche la fascia di capitano dato che Paolo Cannavaro era seduto in panchina per scelta tecnica dell'allenatore.

Un primo tempo dove gli azzurri hanno sciorinato un gioco fatto di un pressing continuo e azioni offensive a iosa. Buona anche la prova di Camillo Zuniga,come quella di Callejon, autore della prima rete del Napoli, sempre su tiro del maestoso Hamsik. Anche nella ripresa gli azzurri hanno giocato molto bene, impensierendo continuamente la retroguardia bolognese.

Napoli quindi come vera anti-Juventus? Presto per dirlo, ma se sono rose fioriranno.

Il tecnico del Napoli, Rafa Benitez ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Calcio al termine di Napoli-Bologna (3-0), esordio in Serie A 2013-2014. Ecco quanto evidenziato: "Sono soddisfatto perchè abbiamo lavorato bene, mi aspettavo una buona partita e l'abbiamo fatta. Abbiamo segnato tre gol e ne possiamo fare altri ma l'importante è vincere. Higuain e Hamsik? Il Pipita è un campione ed uscirà ma sappiamo che Hamsik è un campione e lo ha subito dimostrato con la doppietta e, soprattutto, con il gioco. Io il miglior acquisto? De Laurentiis è un amico (scherza mostrando umiltà, ndr). Se possiamo competere con la Juve? E' una squadra forte con un grande allenatore, ho visto ieri la loro partita; penso che possiamo avvicinarci ai bianconeri, ma dobbiamo lavorare moltissimo: ne parliamo tra almeno due o tre mesi. Sono contentissimo comunque di come i ragazzi stanno seguendo le mie indicazioni: stanno giocando la palla senza buttarla mai, ma dobbiamo ancora crescere e lavorare sodo, imparare sempre di più a giocare con qualità ed intensità per gestire al meglio il possesso palla, sfruttando bene gli esterni. Scaramanzia come quella dei napoletani? Per oggi va tutto bene anche senza amuleti... poi vedremo", ha concluso sorridente Benitez.

Ecco di seguito il tabellino della gara Napoli-Bologna:

Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Britos, Albiol, Zuniga; Inler, Behrami; Pandev (66' Insigne), Hamsik (71' Mertens), Callejon; Higuain (83' Radosevic). A disp.: Rafael, Colombo, Fernandez, Cannavaro, Mesto, Novothny, Uvini. All.: Benitez

Bologna (4-2-3-1): Curci; Garics, Antonsson, Natali, Cech (73' Crespo), Krhin (79' Perez), Della Rocca; Kone, Diamanti, Christodoulopoulos (46' Moscardelli); Bianchi. A disp.: Stojanovic, Agliardi, Radakovic, Pazienza, Laxalt, Acquafresca, Abero, Ferrari, Gimenez. All.: Pioli

Arbitro: De Marco

Marcatori: 32' Callejon, 45'(+2) Hamsik, 63' Hamsik

Ammoniti: Khrin, Kone (B), Maggio (N)
Alessandro Lugli

PRIMA GIORNATA CAMPIONATO SERIE A 2013-2014

Ok Napoli e le romane
Piatto ricco nella prima domenica sera di serie A dopo gli anticipi di sabato (che hanno visto le vittorie del Verona sul Milan e della Juventus a Genova con la Sampdoria) e dopo il match delle 18 in cui l’Inter ha piegato il Genoa.


Cagliari-Atalanta 2-1

Botta e risposta nel giro di una manciata di secondi a Trieste tra i nerazzurri e gli isolani, ancora una volta costretti all’esilio e privi di Astori, disturbato dalle voci di mercato last-minute. Gli orobici passano al 27’ con un colpo di testa di Stendardo, ma non fanno neppure in tempo a festeggiare l’avvocato che i rossoblu pareggiano con Nainngolan. Al 62’ il Cagliari rompe l’equilibrio: Cabrera è abile a sfruttare un bel cross di Murru. Poi c’è un palo per parte: a Livaja risponde Ibarbo.


Lazio-Udinese 2-1

Continua la crisi dei bianconeri, che hanno un piede e mezzo fuori dall’Europa League e che contro i biancocelesti – smaniosi di rifarsi dopo la debacle della Supercoppa – vanno sotto due volte nel giro di quattro minuti, tra il 13’ e il 17’, colpiti da Hernanes (gran gol) e Candreva, che trasforma un calcio di rigore concesso per fallo di Kelava su Klose. Guidolin all’intervallo gioca la carta Muriel e il colombiano lo ripaga con un bel gol, su lancio di Lazzari. I capitolini finiscono in affanno, ma Zielinski non li punisce.


Livorno-Roma 0-2

I giallorossi già nel primo tempo impongono il loro maggiore tasso tecnico, ma faticano a costruire azioni pericolose: Totti cerca la magia da distanza siderale, ma colpisce la parte superiore della traversa. Tra il 19’ e il 22’ della ripresa i giallorossi fanno prima vedere i sorci verdi ai labronici e poi li colpiscono con un uno-due. Palo di Florenzi (lancio di Totti), gol con conclusione dalla distanza di De Rossi per l’1-0 e raddoppio di Florenzi, con un sinistro che non lascia scampo a Bardi. Per il Livorno non c’è più scampo.


Napoli-Bologna 3-0

I tifosi azzurri possono cominciare a sognare, la squadra di Benitez gioca bene e colpisce per due volte già nella prima frazione di gioco. E’ un vero dominio per i campani, che passano con Callejon (anche un palo per lui) e con l’incontenibile Hamsik. Rossoblu in difficoltà, soprattutto con l’ex Garics. Nella ripresa appena i felsinei cercano di rialzarsi, lo slovacco li punisce di nuovo rendendo più ampio il margine: il suo destro è imparabile per Curci.


Parma-Chievo 0-0

Meglio gli ospiti nel primo tempo, ma Mirante è attento sia su Thereau che sull’ex Paloschi. Nella ripresa Cassano alza il ritmo, una gran palla per Amauri sta per essere sfruttata al meglio dall’italo-brasiliano, che però prima trova Puggioni e, qualche minuti più tardi, deposita fuori da posizione favorevole. Ma gli uomini di Sannino non stanno a guardare, anche se li salva Puggioni, reattivo su Biabiany. Nel finale c’è spazio anche per Pellissier, fuori anche l’applaudito Cassano.


Torino-Sassuolo 2-0

I neroverdi, al debutto in A, non soffrono l’emozione, ma a fine primo tempo si fanno beffare in contropiede da Brighi, ottimamente imbeccato da Immobile: due ex juventini per la prima rete granata del campionato. Al 18’ della ripresa arriva il raddoppio a opera di Cerci, con un bel diagonale su cui Rosati non riesce a rispondere.

libero.it
A.LUGLI