domenica 30 settembre 2012

PARMA-MILAN 1-1, JUVENTUS-ROMA 4-1

Pirlo su punizione, Vidal su rigore e poi Matri, tutto tra l’11’ e il 19’, e la Roma va ko. La Juventus supera 4-1 i giallorossi (Osvaldo dal dischetto nella ripresa, nel finale gol di Giovinco) e in attesa del Napoli ritrova la testa solitaria della classifica. Inizio aggressivo da parte di ambo le squadre, ma tra l’11’ e il 19’ la Juve va a segno per tre volte: bianconeri in vantaggio con una punizione dal limite di Pirlo, raddoppio di Vidal sul rigore concesso per un mani di Castan, tris di Matri che, servito dal cileno, scatta in posizione regolare e a tu per tu con Stekelenburg torna al gol. La Juve va pure vicina al poker con Marchisio ma la traversa salva i giallorossi. La squadra di Zeman è un pugile suonato mentre per i bianconeri è tutto facile. Al 33’ Vidal ancora vicino al gol (destro alto), tre minuti dopo arriva la seconda traversa, stavolta colpita da Vucinic. La ripresa comincia con la Juve ancora all’attacco e Stekelenburg è prodigioso su una botta di Vucinic da fuori, mentre un minuto dopo si salva sul tentativo di pallonetto di Matri. Il calo dei bianconeri e gli ingressi di Destro e Perrotta per Totti e Tachtsidis ridanno linfa alla Roma, che al 24’ accorcia con Osvaldo su rigore (fallo di Bonucci su Destro). La Juve riprende in mano la gara (annullato per fuorigioco un gol a Bonucci dopo il palo colpito da De Ceglie), i giallorossi hanno qualche fiammata ma la partita è finita da tempo e nel finale c‘è gloria anche per Giovinco. Nel pomeriggio, al “Tardini”, Galloppa replica a El Shaarawy per l’1-1 nella sfida tra Parma e Milan, primo anticipo della sesta giornata di serie A. E’ il terzo pari con lo stesso punteggio per i gialloblù. Il Milan assapora il gusto del secondo successo consecutivo dopo il gol del suo talentuoso “Faraone” che con Bojan innalza il livello tecnico di un Milan con tanti muscoli, ma il Parma, ben corretto in corsa da Donadoni, riesce meritatamente a riagguantare il pari. Al 4’ della ripresa il Milan colpisce con El Shaarawy; il faraone riceve palla da Bojan, penetra in area da sinistra e con un rasoterra infila fra le gambe di Mirante. Al 21’ il Parma pareggia con Galloppa: il suo rasoterra su calcio di punizione passa la barriera e si infila nell’angolino alla sinistra di Abbiati.
(ITALPRESS). 

venerdì 21 settembre 2012

Europa League, Napoli-Aik Solna 4-0: un super Vargas trascina gli azzurri


Si riaccendono i riflettori sull’Europa League con il Napoli che ospita al San Paolo gli svedesi dell’Aik Solna. Mazzarri concede la vetrina europea alle cosiddette ‘seconde linee’ affidandosi alla coppia tutta estro e velocità formata da Edu Vargas e Lorenzo Insigne. Esordio dal primo minuto con la maglia azzurra per Mesto, El Kaddouri e Gamberini. Il tecnico azzurro attende delle risposte dal gruppo per capire su chi potrà fare maggiore affidamento durante l’arco della stagione. Dall’altra parte l’Aik arriva a questo appuntamento dopo aver eliminato i quotati russi del Cska Mosca. Il tecnico Alm punta su un 4-4-2 molto solido imperniato sul talento di Bangura e le geometrie di Borges. Buon impatto sulla gara del Napoli che nei primi minuti della gara chiude gli svedesi nella propria metà campo. Al 6’ Edu Vargas, servito con un preciso lancio di Gamberini, scatta sul filo del fuorigioco e con un preciso rasoterra batte l’estremo difensore ospite per il vantaggio azzurro. L’Aik accusa il colpo e fa una fatica enorme a contenere le offensive degli uomini di Mazzarri. All’11 i gialloneri si rendono pericolosi con Karikari che spreca un ottima occasione lasciato colpevolmente tutto solo, nell’area piccola, dalla retroguardia azzurra. Gli ospiti, dopo un iniziale imbarazzo, alzano la linea difensiva e creano una clamorosa occasione al 25’ con l’ex Celtic Bangura ma Rosati sventa la minaccia. Col passare dei minuti il Napoli arretra il proprio raggio d’azione concedendo campo agli svedesi che hanno in Mutumba l’uomo d’ordine. Al 30’ magia di Insigne: il piccolo attaccante napoletano si libera al limite dell’area e prova un tiro a giro che fa la barba al palo. Al 31’ si mette ancora in luce Mutumba che serve in area Bangura ma è bravissimo Rosati a uscire su piedi dell’attaccante. Il pubblico di casa comprende il momento difficile della squadra e aumenta l’incitamento. Al 37’ Rosati salva di nuovo il Napoli respingendo in angolo un bel rasoterra di Danielsoon. Si deve arrivare al 41’ per rivedere gli azzurri dalle parti di Turina: Mesto, uno dei più positivi nella prima frazione di gioco, semina il panico sulla corsia e mette un bel pallone in area che non trova la deviazione vincente. L’arbitro francese Turpin fischia la fine del primo tempo con venti secondi d’anticipo. La ripresa vede il primo cambio del Napoli con Hamisk al posto di un deludente El Kaddouri mentre il tecnico ospite non opera nessun cambio. Al 46’ arriva il raddoppio ancora con uno scatenato Vargas che batte Turina dopo un invenzione di Insigne. Il San Paolo esplode di gioia per la prima doppietta del calciatore cileno con la maglia del Napoli. L’ingresso di Hamsik sembra ridare nuove energie al Napoli che nei minuti iniziali della seconda frazione mostra il solito gioco che ha fatto le fortune del club negli ultimi anni. Al 54’ Dzemaili prende il posto di Donadel in evidente difficoltà a contenere la corsa dei centrocampisti avversari. L’Aik è arrivato all’appuntamento del San Paolo con 28 gare già disputate e mostra una condizione fisica invidiabile. Al 57’ brivido per i sostenitori azzurri: Bangura prova a pescare il jolly con una conclusione dalla distanza che finisce di poco a lato. Il Napoli controlla bene la gara e al 67’ chiude la gara ancora con Vargas. Il cileno fa valere le sue doti in velocità e, dopo aver seminato un paio di avversari, firma la sua tripletta personale con un destro di rara potenza e precisione. Mazzarri in panchina applaude la propria squadra capace di assestare il colpo del k.o proprio nel momento migliore degli svedesi. Però il calcio vive di colpi di scena e dopo due minuti l’arbitro Turpin manda Hamsik sotto la doccia sanzionando un fallo di reazione su Johansoon. Ingenuo lo slovacco che rimedia un espulsione a partita virtualmente chiusa. Al 78’ Mazzarri concede la standing-ovation a Vargas, autentico mattatore della gara. Al 90’ il Napoli cala il poker grazie a una conclusione potentissima di Dzemaili sul quale nulla può l’estremo difensore ospite. La gara scivola via senza grandi sussulti fino al fischio finale dell’arbitro Turin. Il Napoli supera l’esame svedese a pieni voti e si issa al vertice del girone in coabitazione con il Dnipro che supera il Psv. Adesso gli azzurri potranno preparare la delicata trasferta di Catania con la consapevolezza di avere una rosa ampia e competitiva.NAPOLI- AIK SOLNA 4-0
(6’, 46’, 69’ Vargas, 90’Dzemaili)
Napoli: (3-5.-2): Rosati, Fernandez, Aronica, Gamberini, Mesto, El Kaddouri(46’ Hamsik), Behrami, Donadel(54’ Dzemaili), Dossena, Insigne, Vargas(79’ Zuniga). All: Mazzarri
Aik Solna: Turina,Lorentzson, Karlsoon, Majstorovic, Johansoon, Atakora, Borges, Danielsoon, Mutumba, Bangura, Karikari(76’Goitom). All: Alm
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NAPOLI-AIK SOLNA 4-0 BY ALESSANDRO LUGLI 2012-2013






giovedì 20 settembre 2012

COMO-NAPOLI 1-1 1984 BY ALEX LUGLI 2012







CHELSEA-JUVENTUS 2-2

Ancora una rimonta, questa volta sul campo dei campioni d'Europa, non assicura la vittoria alla Juventus, ma il pareggio dello Stamford Bridge, nella notte del ritorno in Champions, ha un valore anche superiore. Perché se alla vigilia della trasferta di Londra c'era curiosità (e qualche incertezza) attorno alla caratura internazionale dei bianconeri, il ritorno a Torino è carico di ottimismo. Sotto di due gol la Vecchia Signora non si è persa, anzi una volta di più ha dimostrato personalità, temperamento e un'incrollabile fiducia nel proprio gioco. Che alla fine l'ha premiata con un pari nel nome di Fabio Quagliarella. L'inatteso protagonista della sfida con il Chelsea: entrato ad un quarto d'ora dal termine, l'attaccante campano ha firmato il pareggio, colpendo la traversa della possibile clamorosa vittoria. Ma se si allunga la striscia di gare senza vittorie in Inghilterra, 12, il pari contro i blues è propiziatorio per il proseguo della stagione europea della squadra di Antonio Conte. Al fischio d'inizio nessuna sorpresa nella formazione bianconera. L'unica è nel Chelsea, e impiega poco più di mezz'ora per spaccare la partita in due. Il tempo per segnare una splendida doppietta nel giro di 120 secondi. Roberto Di Matteo rinuncia a Juan Mata, non al meglio della condizione, e regala ad Oscar l'esordio dal primo minuto. Acquistato in estate dall'Internacional per circa 30 milioni di euro, trequartista insignito del titolo di "nuovo Kakà", il 21/enne brasiliano conquista la scena dopo un avvio di gara sonnolento. Di prevalenza Chelsea: grandi corse, ritmo asfissiante ma poca precisione e troppi lanci lunghi per la squadra di Di Matteo.
Giudiziosi quanto prevedibili i padroni di casa confermano qualità e limiti già note. E al di là di un tiro dai 25 metri di Frank Lampard, bloccato comodamente da Gianluigi Buffon (11'pt), i blues non pungono. Decisamente più cinica ed efficace la Juventus che appena si sveglia sfiora per due volte il vantaggio. Mirko Vucinic giostra mille palloni, ma troppi ne sbaglia. Sebastian Giovinco gira a vuoto, un peso piuma smarrito un un'arena di gladiatori. Così l'imbeccata che non ti aspetti arriva al 21'pt da Andrea Barzagli, che verticalizza per Claudio Marchisio: il controllo del centrocampista azzurro non è preciso, Petr Cech chiude in uscita. Subito dopo altra occasione bianconera, ancora in contropiede: Arturo Vidal libera sulla destra Vucinic che non trova lo specchio della porta. Nuova occasione malamente sprecata. E questa volta pagata cara, perché quando la Juve resta momentaneamente in inferiorità numerica - con Vidal infortunato a bordo campo - il Chelsea sblocca il risultato. E' il 31': Hazard libera Oscar che, complice la deviazione di Bonucci, beffa Buffon. I bianconeri non si sono ancora risistemati che Oscar concede il bis. Con un altro gol magnifico: spalle alla porta, il brasiliano riceve palla, indietreggia e con una parabola a giro firma il raddoppio. Ma la Juventus si ribella e già prima dell'intervallo trova il sussulto d'orgoglio che riapre la partita. Merito di Vidal che al 38' con un rasoterra dal limite dimezza lo svantaggio. La Juve ci crede, ma la punizione di Pirlo allo scadere di frazione non trova lo specchio. Anche i primi minuti della ripresa sono dei blues, pericolosi dalla distanza con Ivanovic e Lampard. Ma Buffon festeggia le 400 partite con la Juve con il solito impeccabile zelo. La Juve cresce e alza il baricentro. Ma Giovinco sia su punizione che dalla media distanza conferma di non essere in serata. Inevitabile, e provvidenziale, la sostituzione con Quagliarella. Perché non appena Juan Mata manca il colpo del ko, l'attaccante partenopeo, imbeccato da Marchisio, firma il pareggio. Lo spicchio dei tifosi in tripudio carica i bianconeri che si gettano all'attacco, all'inseguimento del colpaccio. Solo accarezzato perché la pennellata di Quagliarella sfiora la traversa di Cech. Ma per stasera può bastare un punto. La corsa in Europa della Juve si annuncia ricca di soddisfazioni.
sportitalia

mercoledì 19 settembre 2012

Champion's League: Milan-Anderlecht 0-0


Champion's League: Milan-Anderlecht 0-0
Fischi a "San Siro" per la prova dei rossoneri
0-0 fra Milan e Anderlecht nella prima sfida di Champion's Laauge 2012-2013.Una gara che ha visto i belgi, andare più volte al tiro, e sfiorare spesse volte la rete del vantaggio, mentre i rossoneri sono sembrati timorosi e incapaci di giostrare una azione corale. Male anche Boateng, uscito tra i fischi. Solo El Shaarawy, subentrato dalla panchina, nella ripresa ha cercato di infastidire la difesa belga. Ma senza costrutto.Guai, però, pensare che il Milan sia cotto.Ci ha sempre abituato a prodigiosi recuperi. Alla vigilia di questo match il Milan si apprestava a ospitare i belgi dell'Anderlecht, formazione che i rossoneri nella loro storia hanno già affrontato in quattro circostanze. Il bilancio attuale parla di un Milan ancora imbattuto, che contro la squadra di Bruxelles ha ottenuto due vittorie e due pareggi. I primi due confronti tra le due squadre risalvono alla stagione 1993-1994, quando entrambe sfide del girone di qualificazione terminarono a reti bianche. Gli altri due match tra Milan e Anderlecht risalvono alla stagione 2006-2007, con una duplice vittoria dei rossoneri: 4-1 a San Siro (tripletta di Kakà e gol di Gilardino) e 1-0 in Belgio, con rete ancora di Kakà. Nella sua storia, il Milan ha affrontato squadre belghe in 19 circostanze, con un bilancio complessivo di 7 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte. Nella sua storia, invece, l'Anderlecht è riuscito a espugnare il Giuseppe Meazza in una circostanza: nelle semifinali della Coppa Uefa 1969-1970, infatti, i belgi vinnsero 2-0 contro l'Inter, ribaltando lo 0-1 maturato nella gara d'andata e qualificandosi per la finale della competizione, persa poi contro l'Arsenal.
Alessandro Lugli

domenica 16 settembre 2012

SERIE A, NAPOLI, JUVE E LAZIO A PUNTEGGIO PIENO

 Juventus, Napoli e Lazio, oltre alla Sampdoria che però partiva da -1, restano a punteggio pieno dopo le prime tre giornate di campionato, mentre la Roma fa un tonfo casalingo contro il Bologna. I bianconeri vincono in rimonta a Genova contro la quadra di De Canio: Immobile nel primo tempo ha portato in vantaggio i rossoblu’, nella ripresa Giaccherini ha pareggiato, poi Vucinic su rigore ed Asamoah hanno definito il punteggio in favore dei campioni d’Italia. Il Napoli non lascia scampo al Parma (3-1) grazie a Cavani (rigore), Pandev e Insigne in gol appena entrato, mentre la Lazio fa il colpo grosso al Bentegodi, stendendo 3-1 il Chievo con una doppietta di Hernanes e un gol di Klose, di Pellissier dal dischetto la firma per i clivensi. La Sampdoria vince a Pescara (3-2) grazie alla doppietta di Maxi Lopez ed alla rete di Estigarribia. Di Celik la prima rete pescarese della stagione, poi Caprari. Avanti 2-0 alla fine del primo tempo (a segno Florenzi e Lamela), la Roma di Zeman ha subito la rimonta bolognese guidata da Gilardino (doppietta) e Diamanti, che hanno ribaltato il punteggio espugnando l’Olimpico. La Fiorentina vince e convince contro il Catania segnando un gol per tempo: Jovetic poco prima dell’intervallo, Luca Toni dopo meno di 2’ dal suo ingresso in campo. A Siena, primo tempo di marca udinese e ripresa dei padroni di casa: Basta e Di Natale in 5’ si sono portati sullo 0-2, nella ripresa espulsi Guidolin e Lazzari in 7’ e’ il Siena con Calaio’ e Ze’ Eduardo su rigore a sistemare le cose per il 2-2 finale.

ANTICIPI SERIE A: PERDE IL MILAN, PAREGGIANO PALERMO E CAGLIARI


Seconda gara casalinga e seconda sconfitta per il Milan. A San Siro l’Atalanta fa il colpo grosso: decide Cigarini, rossoneri ko 1-0 mentre gli orobici, che nel primo tempo avevano colpito un palo con Denis, cancellano la penalizzazione. El Shaarawy vince il ballottaggio con Bojan per affiancare Pazzini, Abate torna titolare a destra mentre a centrocampo Ambrosini è supportato da De Jong ed Emanuelson. Formazione annunciata quella dell’Atalanta, con Brivio al posto dello squalificato Peluso, Raimondi esterno destro per Schelotto e in avanti Bonaventura ad agire alle spalle di Denis, con Moralez spostato sulla sinistra. Primo guizzo rossonero con Boateng, poi protagonista di un sospetto contrasto con Raimondi in area orobica. Al 21’, su una palla persa a centrocampo, l’Atalanta parte in contropiede, azione personale di Denis e solo il palo gli nega la gioia del gol. I nerazzurri prendono coraggio, il Tanque ci riprova ma senza fortuna mentre il Milan cerca la soluzione dalla media distanza, con Consigli che si oppone prima a El Shaarawy (e anche al rimpallo sfortunato su Bellini) e poi ad Ambrosini. Nel finale, Moralez impegna Abbiati, fuori invece il diagonale provato da Boateng. La ripresa vede ancora i nerazzurri pericolosi, col portiere del Milan che si salva in in paio di occasioni su Brivio, mentre El Shaarawy conferma di essere il più in palla fra i suoi. Ma al 19’ l’Atalanta sblocca il risultato: Denis serve Cigarini al limite dell’area, sinistro nell’angolino dove Abbiati non arriva. Entra Bojan per El Shaarawy, il Milan attacca a testa bassa ma sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio con Moralez e alla fine la vittoria è più che meritata. Nell’anticipo pomeridiano, invece, Sau risponde a Rios nel finale e finisce 1-1 tra Palermo e Cagliari. Sfida tra due squadre non in grande forma, il gol dell’uruguaiano al 41’ aveva illuso i rosanero, ma all’88’ l’attaccante sardo ha trovato la rete del pareggio festeggiando al meglio il suo esordio in serie A. Finisce così tra i fischi del Barbera. Primo punto in tre gare per il Palermo, il Cagliari sale a 2.

Seconda giornata di campionato scoppiettante


Seconda giornata di campionato scoppiettante. Restano a punteggio pieno, oltre alla Juventus vittoriosa nel pomeriggio, Napoli e Lazio. Gli azzurri piegano la Fiorentina al San Paolo, i biancocelesti con un super Klose travolgono il Palermo per 3-0.

Fa rumore la vittoria della Roma a San Siro: i giallorossi di Zeman abbattono per 3-1 l'Inter grazie alle reti di Florenzi, Osvaldo, Marquinho e alla prestazione di un grande Totti. Vittorie casalinghe per Catania, Parma e Samp, pareggio a Quartu Sant'Elena tra Cagliari e Atalanta.

Cagliari-Atalanta 1-1

Esordio a Quartu Sant'Elena per i sardi, che dominano la partita contro l'Atalanta ma non riescono a passare a causa di un grandissimo Consigli e dell'imprecisione dei propri attaccanti. Il portiere della Dea para due rigori in mezz'ora, prima a Larrivey, poi a Conti, e si rende protagonista di altri spettacolari interventi. I nerazzurri, in dieci per più di un tempo per il doppio giallo a Peluso, trovano l'inatteso gol con il Tanque Denis all'80'. Nei minuti di recupero il Cagliari con orgoglio si butta in avanti e pareggia con Ekdal in mischia.

Catania-Genoa 3-2
Gli etnei dominano nel primo tempo ma sono imprecisi davanti e all'intervallo si trovano sotto, colpiti a affondati dal gol di Kucka, innescato da una genialata di Immobile nell'unica vera azione offensiva del Grifone. I rossazzurri continuano a macinare gioco e si riscattano nella ripresa. In appena tre minuti i siciliani ribaltano la sfida grazie a Bergessio, a segno al 65' su assist di Castro, e pochi secondi dopo approfittando di una distrazione della difesa ligure. L'undici di De Canio è tutt'altro che domo e a dieci minuti dal termine trova il pareggio con Jankovic. Poi Lodi, al 85', sfodera una delle sue punizioni gioiello e decide l'incontro.


Inter-Roma 1-3
Primo tempo piacevole e divertente. Parte forte la Roma, che concretizza il dominio nei primi venti minuti con la rete di Florenzi al 15', colpo di testa su cross di Totti. L'Inter reagisce, getta al vento due palle gol con Milito e Nagatomo prima di trovare il gol del pareggio a pochi secondi dall'intervallo con Cassano. Il barese è fortunato: dopo essersi bevuto Castan, fa partire un tiro centrale deviato involontariamente in gol da Burdisso.
Nel secondo tempo l'Inter prende campo, ma a sorpresa la Roma colpisce ancora, in contropiede. Totti con un lancio da urlo manda in rete Osvaldo, San Siro ammutolito. I nerazzurri cercano di reagire, ma è la squadra di Zeman ad avvicinarsi di più al tris con Florenzi, che svirgola da pochi passi la palla del possibile 3-1. Ma il tris è solo rimandato: all'80' Marquinho con un bel sinistro dà il colpo di grazia ai meneghini. Nel finale espulso Osvaldo per doppia ammonizione.

Lazio-Palermo 3-0
La Lazio regola il Palermo con un meritato 3-0 e si mantiene a punteggio pieno in classifica. Sannino è già a rischio. I biancocelesti tengono le redini del gioco e passano al 40' con Klose (gran girata), che ritorna al gol in biancoceleste dopo un digiuno lungo sei mesi. Nella ripresa gli uomini di Petkovic si mettono al sicuro con la rete di Candreva, una gran conclusione dai 25 metri che non lascia scampo a Ujkani. Poi all'83' Klose chiude i conti firmando la propria doppietta personale.


Napoli-Fiorentina 2-1
Primo tempo bruttino, condizionato dal pessimo campo del San Paolo, aggredito da un fungo. Gioca meglio la Fiorentina, che arriva spesso alla conclusione, mentre il Napoli fatica a produrre gioco. Pasqual impegna due volte De Sanctis, attento, anche Jovetic va vicino al vantaggio. Gli azzurri si affidano soprattutto alle azioni personali di Insigne. Nel secondo tempo la gara si sblocca fortunosamente in favore degli uomini di Mazzarri: su punizione Borja Valero nel tentativo di anticipare Hamsik colpisce con la schiena e manda la palla nella propria porta. I viola subiscono il colpo, e i padroni di casa sfiorano il raddoppio con Insigne, prima di trovarlo ad un quarto d'ora dal triplice fischio con una conclusione di controbalzo di Dzemaili. Jovetic realizza nel finale la rete del 2-1, ma è troppo tardi.


Parma-Chievo 2-0
Buona vittoria del Parma al Tardini contro il Chievo. I ducali lasciano sfogare gli ospiti nei primi minuti, poi colpiscono alla mezz'ora con Belfodil, al primo gol in Emilia con un gran colpo di testa all'incrocio dei pali, e raddoppiano nella ripresa con Rosi in contropiede.


Sampdoria-Siena 2-1
I blucerchiati schiacciano il Siena nel primo tempo e si portano avanti al 45' con l'ex rossonero Maxi Lopez, bel sinistro in girata a battere Pegolo. Nella ripresa al 62' il Siena guadagna un rigore con Calaiò, la punta toscana manda il tiro dagli undici metri sul palo, ma sulla respinta l'ex di turno Gastaldello segna l'1-1. La gioia degli ospiti dura solo pochi minuti: al 68' Gastaldello di testa segna il 2-1 definitivo.



Cagliari-Atalanta 1-1 84' Denis (A), 91' Ekdal (C)

Catania-Genoa 3-2
25' Kucka (G), 66' e 68' Bergessio (C), 82' Jankovic (G), 84' Lodi (C)

Inter-Roma 1-3
15' Florenzi (R), 46' pt Cassano (I), 67' Osvaldo (R), 81' Marquinho (R)

Lazio-Palermo 3-0 39' e 82' Klose (L), 56' Candreva (L)

Napoli-Fiorentina 2-1 55' aut. Borja Valero (N), 75' Dzemaili (N), 87' Jovetic (F)

Parma-Chievo 2-0
32' Belfodil (P), 86' Rosi (P)

Sampdoria-Siena 2-1 45' Maxi Lopez (Sa), 62' Vergassola (Si), 68' Gastaldello (Sa)


Juventus 6, Lazio 6, Napoli 6, Catania 4, Roma 4, Inter 3, Chievo 3, Genoa 3, Juventus 3, Fiorentina 3, Milan 3, Torino 3, Parma 3; Sampdoria 5, Cagliari 1, ; Udinese 0, Bologna 0, Palermo 0, Pescara 0; Atalanta -1; Siena -5.

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