giovedì 31 marzo 2011

LO MONACO: “LITE DE LAURENTIIS-LOTITO? CHE BUFALA!”


LO MONACO: “LITE DE LAURENTIIS-LOTITO? CHE BUFALA!”
La notizia della lite tra Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, con tanto di pugni, insulti e spintoni, e Galliani in veste di paciere, ha ovviamente dato vita ad un vortice di polemiche. Lite, che è stata però smentita da Pietro Lo Monaco che, intervistato ai microfoni di Radio Goal, ha così chiuso la vicenda: “Si sta parlando di fatti mai avvenuti, non ho idea da dove possa essere uscita tale notizia, è una bufala. Ho sentito parlare di lite, ma se così fosse allora di liti in Lega ce ne sarebbero una al giorno. E’ stata una serata assolutamente tranquilla, ci sono state battute colorite ma quelle non mancano mai. Hanno parlato di pugni ma c’è stata solo goliardia, De Laurentiis e Lotito sono persone che si rispettano“.
Alessandro Lugli

JUVE, SI FERMA DEL PIERO CHIELLINI FUORI 30 GIORNI


JUVE, SI FERMA DEL PIERO CHIELLINI FUORI 30 GIORNI
Alessandro Del Piero rischia di saltare la partita contro la Roma. Il capitano bianconero si è fermato in allenamento a causa di un risentimento all'adduttore sinistro. Le sue condizioni verranno valutate tra oggi e domani, ma la sua assenza domenica sera contro Totti e compagni è quasi una certezza. Una brutta tegola per la Juve che contro i giallorossi dovrà fare a meno anche di Giorgio Chiellini. allungo fatale — Il difensore ha accusato una contrattura al retto femorale della coscia destra contro l'Ucraina, dai primi accertamenti si parla di circa 10 giorni di stop, quindi niente Roma e Genoa, la speranza è di rivederlo in campo il 17 contro la Fiorentina. Oggi l'allarme a Vinovo è scattato alle 11.50. Durante la partitella tra la Prima Squadra e una formazione mista di Primavera e Allievi. Del Piero, in coppia con Toni, si è accasciato sulle ginocchia dopo un allungo. Alzandosi ha capito subito di non poter proseguire, è uscito dal campo a testa bassa ed è stato accompagnato negli spogliatoi dai medici della Juventus. A tre giorni dalla sfida contro la Roma le speranze di vederlo in campo sono poche, ma il capitano ce la metterà tutta. Nel caso in cui non dovesse farcela in attacco Delneri si affiderà alla coppia Matri-Toni. Problemi anche per Armand Traorè: il francese non si è allenato, se non dovesse farcela è pronto Grosso. chiellini: lungo stop — Giorgio Chiellini, infortunatosi con la Nazionale nell'amichevole contro l'Ucraina di Kiev è stato sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato "la lesione di primo grado del muscolo retto femorale della coscia destra. La prognosi per il completo recupero è di 30 giorni". Spazio dunque alla coppia centrale Bonucci-Barzagli, con Chiellini che punta a tornare contro la Lazio il 2 maggio.
Alessandro Lugli

E' RISSA DA SALOON SUI DIRITTI TV, DE LAURENTIIS SFERRA UN PUGNO A LOTITO


E' RISSA DA SALOON SUI DIRITTI TV, DE LAURENTIIS SFERRA UN PUGNO A LOTITO
I club di Serie A non sanno proprio come spartirsi i 200 milioni di euro dei diritti tv (a seconda dei bacini d'utenza) e la tensione è nettamente cresciuta nelle ultime giornate. L'altra sera, come sottolinea 'La Gazzetta dello Sport', è stata organizzata una cena per cercare un accordo ma le cose non sono andate per il meglio. E' iniziata una lite violenta tra Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, con tanto di insulti, pugni, spintoni e parole al veleno. L'atmosfera si è fatta pesante e si è dovuto alzare Adriano Galliani per frenare la foga dei due colleghi. Anche Pietro Lo Monaco ed il presidente Maurizio Beretta hanno provato a rasserenare gli animi e pare che la mattina seguente i due 'fumantini' presidenti si siano chiariti e scusati a vicenda. Domenica si troveranno di fronte in Napoli-Lazio, una sfida decisiva per l'accesso in Champions League, ma l'accordo sulla spartizione dei diritti tv è lungi dall'essere sancito. Non bastasse, l'Inter di Moratti si è completamente dissociata dalle strategie di Milan e Juventus...

Ieri prima dell'assemblea di Lega sono arrivate le scuse e le strette di mano. Ma l'altra sera in quella che doveva essere una cena del consiglio di Lega organizzata nel clima ideale per trovare un accordo sui diritti tv si è passati dai bacini (di utenza) ai pugni. Qualcosa è scappato al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: un pugno, uno spintone, una-due paroline. Qualcosa si è beccato (sul naso, un pò sulla spalla e un pò sul viso) il presidente della Lazio Claudio Lotito che dopo ha risposto con una-due paroline e si è alzato per reagire, ma è stato bloccato dal vice predisente vicario del Milan, Adriano Galliani poi "arrestato" dal ben piazzato amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco. Alla fine il presidente della Lega A Maurizio Beretta, che è anche amico al di là del calcio dei due imprenditori, ha dato il break definitivo. E il clima si è un pò rasserenato. Nessuno dei due ha detto "Ci vediamo fuori...". Al massimo Ci vediamo domani (in Lega per l'assemblea) e domenica (al San Paolo alle 12.30 confronto di campionato). E' stato un "antipasto" che non avrà seguito. Ma è chiaro che la scena Da Berti è stata clamorosa ed ha fatto comprendere con rude chiarezza che l'accordo bonario sulla spartizione tra i diversi club di 200 milioni di euro in base ai bacini di utenza non si sarebbe trovato.
In questo ristorante magari si aspettavano i pugni quando videro arrivare l'allora direttore de Il Giornale Vittorio Feltri e l'ex direttore di Avvenire Guido Boffo che avevano scelto la buona tavola ai piedi del nuovo Palazzone della Regione Lombardia per un "chiarimento". Invece le battute ad alta voce e il contatto fisico sono arrivati con i presidenti del calcio. Eppure De Laurentiis era euforico: "Stasera ho il dono dell'ubiquità: io sono qui e in Tv sta andando in onda Porta a Porta su Amici miei come tutto ebbe inizio, presenti Neri Parenti, Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Massimo Ghini, Ricky Tognazzi, gli altri attori, i migliori critici e io produttore che ho creduto facendo un gran film". Complimenti dei dodici presenti. Poi De Laurentiis ha visto una tabella con una possibile divisione dei soldi elaborata da Lotito (tutti hanno fatto i loro studi) in cui "il Napoli avrebbe preso meno e la Lazio di più". Ed è scattata la molla. Ieri in Lega della scena parlavano tutti i presidenti, mentre De Laurentiis e Lotito cercavano di mostrare segni di pace, anche scherzano per stemperare il pissi-pissi. E il presidente della Lazio ha ringraziato per la solidarietà "molto gradita" i presidenti e quella della Roma Rosella Sensi. E De Laurentiis "al quale ora è scappata una lacrima. Ha capito. Gli ho detto però che se non mi tenevano...". Poi sui bacini Lotito ha avuto da dire col manager della Roma e della Sensi, Enrico Bendoni. Ma solo voce alta. E pace.
Alessandro Lugli

ROMA-DIBENEDETTO: STRETTA FINALE


Compagnia Italpetroli, UniCredit e Di Benedetto As Roma comunicano che le "negoziazioni che hanno avuto luogo a Roma in questi giorni hanno portato alla definizione dei termini fondamentali deLl'operazione di acquisizione della partecipazione di controllo dell'As Roma". Lo si legge in una nota congiunta in cui si precisa che "la firma degli accordi è prevista entro i successivi venti giorni". In base a queste intese, prosegue la nota congiunta, l'acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla Di Benedetto As Roma Llc ed al 40% da UniCredit. Si prevede la possibilità che UniCredit possa cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani. Nei prossimi giorni si procederà alla stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti, che prevedono anche impegni per il rafforzamento e lo sviluppo futuro dell'AS Roma. La firma degli accordi, si legge ancora, è prevista entro i successivi venti giorni, al fine di consentire alla Di Benedetto As Roma Llc di presentare le garanzie convenute con riferimento all'adempimento degli impegni negoziati. Sino all'acquisizione di queste garanzie e alla sottoscrizione degli accordi, conclude il comunicato, non saranno forniti altri dettagli in merito al contenuto degli stessi. DIBENEDETTO LASCIA STUDIO LEGALE CON POLLICE ALZATO - Una decina di minuti dopo l'uscita Paolo Fiorentino dallo studio legali Grimaldi associati dove è in corso la trattativa per la cessione della Roma è uscito anche Thomas Dibenedetto, l'imprenditore statunitense a capo della cordata in procinto di rilevare la squadra capitolina. Dibenedetto entrando in macchina non ha rilasciato alcuna dichiarazione ma si è lasciato andare ad un solo gesto dal chiaro significato ottimista: un pollice alzato in segno di ok. L'auto nella quale viaggia l'imprenditore americano uscendo dallo studio legale ha però urtato ed investito uno dei tanti fotografi che cercava di immortalare quello che potrebbe essere il nuovo presidente della Roma. FIORENTINO, NON RIUSCIAMO A FIRMARE SUBITO - "Un comunicato uscirà a momenti, non riusciamo a firmare subito, ma le cose procedono bene. L'accordo sulla parte economica è ben saldo: non è vero che c'é distanza tra domanda e offerta". Queste le parole rilasciate da Paolo Fiorentino, Deputy Ceo di Unicredit, al termine di quasi tredici ore di trattativa con l'imprenditore statunitense, Thomas DiBenedetto per il passaggio di proprietà della Roma.

NAPOLI-LAZIO FRA AMARCORD E SPERANZE AZZURRE DEL PRESENTE


NAPOLI-LAZIO FRA AMARCORD E SPERANZE AZZURRE DEL PRESENTE
Non sarà facile per gli azzurri venire a capo di questa sfida poichè la Lazio è una signora squadra che ultimamente forse non sta esprimendo un buon calcio ma ha tutti i mezzi per impensierire i campani. Inoltre le due squadre andranno in campo già conoscendo il risultato del derby di Milano quindi si adatteranno un pò al risultato delle due compagini milanesi.
De Laurentiis sta curando certosinamente il Suo Napoli, facendo un passo alla volta, e l'ipotesi-scudetto, non è stata presa in considerazione almeno per quest'anno, ma il piazzamento in Champion's è alla portata degli azzurri.
Napoli-Lazio è un incontro di sicuro prestigio, la Lazio è una delle due squadre della capitale ma evidentemente ha qualche credenziale in meno rispetto ai cugini della Roma dato che questa partita non è mai stata considerata un derby.
Il bilancio del Napoli all’ora di pranzo è finora agrodolce: corsaro a Cesena, l’undici di Mazzarri ha perso malamente a Roma proprio contro la Lazio.
Napoli-Lazio evoca subito due ricordi molto dolci: l’incontro di chiusura del campionato 1989-90, quello del secondo scudetto, che vide il Napoli superare per 1-0 i biancocelesti grazie ad uno stacco di testa di Baroni, che capitalizzò una punizione di Maradona sotto la Curva A ed il 4-0 del 24 febbraio 1985, un autentico show del Pibe de Oro che si guadagnò un bel “9” sulla pagella della Gazzetta dello Sport.Dicendo di quest’ultima gara, Diego giocava il suo primo campionato in Italia ed in quella partita segnò tre reti provocando in più l’autorete di Filisetti, ma soprattutto tre reti una più bella dell’altra: gol di rapina, rovesciata dalla trequarti e gol su calcio d’angolo; se avesse calciato dallo spogliatoio avrebbe centrato la porta anche da lì. Il suo connazionale Juan Carlos Lorenzo, tecnico della Lazio, era impietrito in panchina ed il portiere Fernando Orsi, che per due volte finì in fondo alla porta, sembrava imbrigliato nella rete. Immagini queste che non potrebbero sintetizzare meglio lo stato d’animo di chi aveva perso.
Circa la sfida-scudetto, Baroni segnò quel 29 aprile 1990 una delle sue tre reti in maglia azzurra e in quel campionato contro il Bologna la rete n.3000 della storia del Napoli.
Tornando indietro negli anni merita menzione l’incontro della stagione 1994-95, il 3-2 finale con la Lazio in vantaggio per 2-0 all’intervallo. I capitolini, avanti grazie alla doppietta di Casiraghi, avendo strapazzato il Napoli 5-1 all’andata, pensarono di stare sul velluto ma non fecero i conti con la smania del colombiano Rincon, ansioso di dimostrare che qualcosa doveva pur valere; due sue reti riequilibrarono l’incontro prima del definitivo 3-2 sancito da Buso all’87°. Nella stagione successiva, 1995-96, Arturo Di Napoli firmò l’1-0, come fece il brasiliano André Cruz nel 1996-97. Un cenno anche ad un Napoli-Lazio di Coppa Italia: era la balorda stagione 1997-98, quella dei quattro allenatori avvicendatisi sulla panchina. Il Napoli fu seppellito per 4-0 all’Olimpico dalla Lazio che avrebbe vinto la Coppa, ma il ritorno, che doveva essere una gita di piacere, si trasformò in un week-end di paura. Il Napoli si portò sul 3-0 sfiorando più volte un pareggio che sarebbe stato miracoloso. Era un Napoli dalle sfumature giallorosse con, abbiamo detto, Mazzone in panchina ed il “Principe” Giannini a centrocampo, autore di un gol. Una delle poche cosa da ricordare di quella stagione.


”Stiamo attraversando un bel momento, ce la stiamo godendo e tenteremo di restare il piu’ in alto possibile. Pensiamo soltanto alle vittorie. Ora c’e’ la Lazio e dobbiamo batterli”: lo ha detto Fabiano Santacroce, presentando il match di domenica (ore 12,30). Mazzarri si affidera’ a Pazienza e Gargano per contrastare le ripartenze della Lazio, decisive nella gara d’andata, vinta 2-0 dai biancocelesti.
Alessandro Lugli

mercoledì 30 marzo 2011

NAPOLI: CAVANI "GIOCO NEL REAL-NAPOLI"


NAPOLI: CAVANI "GIOCO NEL REAL-NAPOLI"
La Gazzetta dello Sport riporta un'intervista fatta al Matador Edinson Cavani, a Dublino dopo la vittoria contro l'Irlanda. Ecco quanto evidenziato: "Vorrei che l'Inter vincesse il derby perché la squadra di Leonardo passerebbe al comando della classifica ma non scapperebbe via. E noi potremmo scavalcarla nella sfida diretta in programma al San Paolo. Con l'aiuto di ottantamila "amici". E' bello essere padroni del proprio destino, non vi pare? Con un risultato diverso, invece, tutto dipenderebbe dal Milan e dai suoi risultati. Questa è la nostra speranza... Lo scudetto è un sogno. Inter e Milan sono più forti. Noi dobbiamo mettere sulla bilancia la nostra felicità, la nostra freschezza, la nostra testa pulita. Loro "devono" vincere lo scudetto, noi possiamo vivere partita dopo partita. Il nostro obiettivo principale del resto è conquistare la qualificazione in Champions League. il mio compagno di Nazionale Muslera? Mi dispiace ma dobbiamo vincere. Anche la Lazio è in lotta per la Champions, ha giocatori importanti in ogni reparto. Sarà dura. Lo sappiamo. Mi aspetto numeri importanti da Lavezzi che è caricato a mille. Io cercherò di fare gol e di aiutare i compagni, come sempre. Una delle qualità di questo Napoli è la forza del gruppo. Mister Mazzarri ci ha insegnato a essere squadra. Il mercato? Gioco nel "Real Napoli" e sono felice. Le voci di mercato non mi interessano perchè il mio futuro è già scritto. Voglio continuare a correre e a segnare nel Napoli. E non vorrei più tornare su questo argomento. Ho il sogno scudetto da inseguire e questo mi basta ".
Alessandro Lugli

MARADONA GOL ALL'INGHILTERRA IMMAGINI INEDITE BY ALEX LUGLI

Juve-Milan 0-1 1987-88 by Alex Lugli 2011

DIEGO MARADONA: INTERVISTA DOPO IL SECONDO SCUDETTO 1990 BY ALEX LUGLI 2011

Amichevole: Ucraina – Italia 0-2


La giovane Italia cresce sotto la guida di mister Prandelli e – pur imbottita di “riserve” – riesce ad espugnare il non facile campo di Kiev, dove l’Ucraina studia per diventare protagonista dei prossimi Europei disputati in casa. Rispetto alla gara dello scorso venerdì contro la Slovenia, il ct azzurro ha mischiato le carte, mettendo in campo una formazione rinnovata per otto undicesimi.

Le uniche conferme rispetto alla gara di Lubiana sono state quelle di Maggio e Chiellini in difesa e quella di Aquilani a centrocampo. Per il resto, Viviano ha preso il posto di Buffon, Gastaledello e Criscito hanno completato la linea difensiva, Montolivo, Nocerino e Marchisio si sono uniti al centrocampista bianconero sulla linea mediana del campo, mentre Gilardino e Rossi si sono divisi i compiti in attacco.

Pronti via e l’Italia poteva capitolare: Viviano restava a guardare il tiro insidioso di Rakitskiy, che per nostra fortuna finiva sul palo per la disperazione degli infreddoliti tifosi di casa. Al minuto numero 15 era ancora l’Ucraina a farsi in avanti, ma stavolta il portiere azzurro mostrava tutte le sue doti, intercettando la conclusione di Fedetskiy.

Gli azzurri perdevano Chiellini, uscito per una probabile contrattura e rimpiazzato dal debuttante Astori, ma guadagnavano comunque spazio e si mostravano più vivi in fase di contropiede. Da uno di questi sarebbe potuto arrivare il vantaggio, ma Giuseppe Rossi si lasciava fermare al limite dell’area avversaria, prima di servire al centro lo smarcatissimo Marchisio.

L’attaccante del Villareal di rifaceva di lì a qualche minuto, quando si gettava come un falco su un tiro di Aquilani rimpallato da Gilardino. 0-1 per l’Italia, quando correva il minuto numero 27 del primo tempo. Nella ripresa si assisteva alla solita girandola di cambi, con Giovinco e Santon che tornavano a respirare l’aria della nazionale, mentre più tardi esordiva anche Matri.

Al minuto numero 74 l’Italia restava in inferiorità numerica per la doppia ammonizione (ingenua) del debuttante Astori. Tutti dietro la linea della palla per difendere l’esiguo vantaggio, fino a che Nocerino non lanciava Giovinco, che resisteva alla carica di un difensore e serviva di tacco Matri: tocco preciso, carambola sul palo e 0-2 per la giovane Italia. Resta da raccontare un gol annullato all’Ucraina per sospetto fuorigioco, l’esordio in azzurro di Parolo e la soddisfazione dipinta sul volto degli azzurri a fine gara.

INZAGHI: «PENSO DI TORNARE FRA 20 GIORNI»


Aspettando la sfida che può valere lo scudetto arrivano le parole confortanti di un grande assente i cui gol farebbero tanto comodo alla squadra il cui attacco, negli ultimi tempi, ha lasciato a desiderare: Pippo Inzaghi, che si è infortunato gravemente il 10 novembre scorso nella partita contro il Palermo. Si procurò la lesione del legamento crociato anteriore associata a quella del menisco esterno del ginocchio sinistro. Se davvero dovesse tornare fra 20 giorni, sarebbe un miracolo e la sua presenza potrebbe significare davvero molto per il Milan. «Sto abbastanza bene, il ginocchio - dice oggi a Piacenza - non mi dà più fastidio e penso di tornare a giocare entro una ventina di giorni. Quando esattamente? Solo quando sarò al 100% della condizione. Ho avuto un infortunio grave, non si può scherzare. In passato, dopo gli infortuni, a volte ho avuto troppa fretta di ritornare in campo. Il mio futuro? Se guarisco bene vorrei fare un altro anno e chiudere al Milan». INZAGHI: «SFORTUNATI IN CHAMPIONS» - Sulle disavventure europee dei rossoneri, Inzaghi osserva: «Difficile spiegare, in Europa evidentemente ci manca qualcosa. A Londra però con un po' più di fortuna avremmo vinto e saremmo andati avanti noi». Quanto al campionato e all'imminente derby, sottolinea: «Siamo davanti e quindi arbitri del nostro destino. Se le vinciamo tutte, le scudetto di certo non ci sfugge. Vincere potrebbe significare un grosso passo in avanti: ogni giocatore non vede l'ora di giocare una partita come quella di sabato, perchè è un bivio. Se ci fossimo stati io e Ibra saremmo tutti più contenti, ma chi c'è andrà in campo e darà tutto anche per chi è fuori».

martedì 29 marzo 2011

IL NAPOLI CERCA MASCHERANO


IL NAPOLI CERCA MASCHERANO
Contrariamente alle dichiarazioni dei giornali spagnoli, che vedrebbero Javier Mascherano, centrocampista del Barcellona, vicino all’Inter, il Napoli sarebbe la società che ha più possibilità di portarlo in Italia il prossimo anno, strappandolo alla concorrenza di molti club che si sarebbero già fatti vivi con il calciatore e con il club. Il giocatore avrebbe un prezzo di 20 milioni di euro,cifra all’incirca pagata dal Barcellona per acquistarlo dal Liverpool, nessun club sarebbe disposto a pagare l’intera somma, tranne il Napoli che starebbe per proporre al club azulgrana un assegno da 20 milioni di euro che basteranno a dare il via alle contrattazioni con il giocatore argentino. Mascherano ha ribadito più volte che giocare in serie a per lui sarebbe una sfida interessante, tanto più vestendo la maglia del Napoli ed affrontando la Champions League il prossimo anno, sarebbe questa la condizione che spingerebbe il giocatore verso il San Paolo, poiché convinto di avere il posto da titolare assicurato per la prossima stagione. La trattativa sarebbe sui binari giusti quindi, resta da aspettare la fine della stagione per confermare la qualificazione alla Champions League del Napoli, in questo modo il giocatore metterà nero su bianco l’accordo con i partenopei.
Alessandro Lugli

OTTAVIO BIANCHI: "IL NAPOLI DEVE CREDERE ALLO SCUDETTO"


OTTAVIO BIANCHI: "IL NAPOLI DEVE CREDERE ALLO SCUDETTO"
Bianchi: "Il Napoli deve tentare la corsa scudetto"
«È un momento felice per il Napoli, la squadra sta facendo una volata bellissima mentre le altre rallentano. Bisogna tentare la corsa allo scudetto». Così Ottavio Bianchi allenatore del primo scudetto del Napoli della stagione 1986-87 intervenuto al programma televisivo 'Goal di Notte' in onda su Napoli Canale 21. «Penso che Walter Mazzarri - ha aggiunto Bianchi - sia consapevole che è talmente bello essere in quella posizione da crederci fino in fondo». Alla domanda se questo Napoli possa definirsi il Napoli di Walter Mazzarri, ha risposto: «Il Napoli è del Napoli, tutti stanno facendo bene. Il calcio è l'esaltazione del collettivo. Senza lo zoccolo duro di una squadra, senza organizzazione societaria non si arriva da nessuna parte».
Alessandro Lugli

DE LAURENTIIS: "SCUDETTO? NESSUNA PROMESSA"


DE LAURENTIIS: "SCUDETTO? NESSUNA PROMESSA"
Far celebrare all'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, almeno per i prossimi tre anni, la messa nella sede del ritiro pre campionato degli azzurri qualsiasi esso sia. E' la richiesta avanzata questa mattina dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis all'alto prelato nel corso della presentazione dell'ultimo appuntamento del mese di marzo e di quelli di aprile inseriti nel Giubileo per Napoli. Sepe già questa estate, di sua iniziativa ed insieme ad un gruppo di sacerdoti si era recato nel ritiro del Napoli a Folgaria per salutare squadra e tecnico e di lì aveva auspicato che Cavani, Lavezzi e compagni avrebbero lottato per lo scudetto, previsione che ora è realtà. Il presidente della società partenopea ha partecipato ad un incontro nell'ambito del mese della cultura inserita nelle giornate dedicate al Giubileo 2011. De Laurentiis è stato promotore di una iniziativa per donare alcune borse di studio a studenti meno agiati nell'ottica di un progetto comune con il Cardinale Sepe per dare impulso al tessuto culturale della città. L'incontro è stato anche una occasione per parlare del Napoli. 'Meglio di questo, questa squadra non poteva fare - ha evidenziato il cardinale - io prego da casa e poi preghiamo San Gennaro affinchè faccia il miracolo. Nei nostri calciatori c'è una carica interiore che nessun'altra squadra ha. Si tratta di una forte voglia di vincere e poi con un allenatore formidabile come Mazzarri e con un presidente unico come De Laurentiis non possiamo non vincere lo scudetto. Noi abbiamo una Ferrari e credo che con l'aiuto di Dio, Cavani, Lavezzi ed Hamsik ce la faremo'. Più pacato De Laurentiis, secondo cui 'non si devono promettere cose che sono nelle mani di Dio'. Nel corso della conferenza è stato fatto vedere e poi donato a De Laurentiis anche l'inno con tanto di video "Come pagine di favole" testo di Gianni D'Ambrosio, musiche di Antonio Annona ed eseguite dal Neapolis Chorus. 'Tutti gli inni sono belli e poi sono fatti con gioia ed amore ed esprimono l'attaccamento di chi lo crea ai colori della propria squadra', ha concluso il produttore cinematografico. Ai giornalisti che gli hanno chiesto in che ruolo farebbe giocare San Gennaro, il cardinale Sepe non ha avuto dubbi, rispondendo che il patrono di Napoli sarebbe sicuramente un centravanti di sfondamento.
Alessandro Lugli

lunedì 28 marzo 2011

ITALIA: AQUILANI VUOLE VINCERE EURO 2012


ITALIA: AQUILANI VUOLE VINCERE EURO 2012
“Questo gruppo sta lavorando molto bene, l’obiettivo principale rimane quello di andare agli Europei per vincerli”. La vittoria sulla Slovenia ha dato grande carica all’ambiente azzurro, a partire da Alberto Aquilani, tra i migliori nella serata di Lubiana. “Il Mondiale? Non l’ho mai giocato, mi farebbe piacere esserci e confesso che mi sta passando per la testa l’idea di essere in Brasile con questa Nazionale – continua – Abbiamo giocatori di grande qualita’, a centrocampo De Rossi e Pirlo hanno maggiore esperienza ma anche gli altri non sono da meno. E ben vengano gli oriundi se ci renderanno piu’ forti”. Dietro la sua ottima prestazione di Lubiana anche la posizione in cui Prandelli lo ha collocato in campo. “Il mio ruolo e’ diverso rispetto a quello che ricopro nella Juventus, dove gioco da mediano, dove devo sempre rincorrere tutti e dove a volte manchi di lucidita’ – spiega – Qui invece hai sempre la palla fra i piedi e sembra di faticare meno”. E a proposito di Juventus e della tormentata stagione dei bianconeri, il centrocampista romano assicura che “abbiamo tanti giocatori forti e un ottimo allenatore. Abbiamo solo bisogno di tempo e vivremo queste ultime otto partite come se fossero delle finali. Dovremo salvare il salvabile e onorare la maglia, anche se al momento manca serenita’ e tranquillita’”. Alla ripresa del campionato, la Juve se la vedra’ con la Roma, dove Aquilani e’ cresciuto prima del suo passaggio al Liverpool e del ritorno in Italia con la maglia bianconera. “Non mi sono mai sentito scaricato dalla Roma, in quel periodo capii che non c’era piu’ spazio per me – racconta – Non ho nostalgia della Roma, ho nostalgia della mia famiglia e degli amici che vivono a Roma. Se faro’ gol non esultero’, dal pubblico mi aspetto affetto ma non so se arrivera’. Totti? E’ sempre Totti e mi spaventa sempre anche quando si dice che non sta bene. Montella? Sin da quando giocava si capiva che aveva le idee chiare, non e’ un caso che stia facendo bene come allenatore”. Attualmente in prestito, Aquilani non conosce ancora il proprio futuro. “Non ho avuto nessun contatto, ne’ con i dirigenti del Liverpool, ne’ con quelli della Juventus – aggiunge – C’e’ un accordo, sapevo di essere solo in prestito e che a maggio si sarebbero tirate le somme ma ho vissuto questi mesi senza ossessione e sono tranquillo sul mio futuro”.
Alessandro Lugli

MAZZARRI, OTTO FINALI E IL NAPOLI DARA' IL MASSIMO


MAZZARRI, OTTO FINALI E IL NAPOLI DARA' IL MASSIMO
"Ci aspettano otto finali. Il campionato si decidera' all'ultima giornata e il Napoli dara' il massimo senza guardare mai la classifica". E' questa la filosofia di Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, prima della volata finale per lo scudetto. I partenopei sono a sole tre lunghezze dal Milan capolista che sabato affrontera' i cugini dell'Inter. "Per chi tifero'? Io tifo per il Napoli", risponde Mazzarri. "Avremo una partita difficilissima con la Lazio. Guardo solo a noi, c'e' poco da guardare gli altri. Dobbiamo dare il massimo noi, questo e' fondamentale. Non dobbiamo fronteggiarci solo con Milan ed Inter ma con tutti. Ci sono ventiquattro punti in palio e noi dovremo guardare sopra sotto e soprattutto badare a mantenere questa media fino alla fine", aggiunge. "Credo che la nostra forza e' stata quella di non guardarla mai la classifica. E continueremo a non farlo. Sappiamo di aver fatto due vittorie importanti, ma basterebbe poco per calare. Dobbiamo conservare il nostro equilibrio, ci sono otto finali, dobbiamo migliorare, crescere e tutto il resto non ci deve riguardare. Sinora siamo piu' che soddisfatti per la crescita che ha ottenuto questa squadra e vogliamo proseguire cosi'", sottolinea il tecnico.
Alessandro Lugli

MARCELLO LIPPI CREDE AD UN FINALE DI CAMPIONATO A SORPRESA


MARCELLO LIPPI CREDE AD UN FINALE DI CAMPIONATO A SORPRESA
Lippi: "Si Napoli, credici: sei da scudetto. E se sabato..."
"Se sabato Milan e Inter pareggiassero nel derby, e domenica gli azzurri battessero la Lazio, immaginate cosa accadrebbe in classifica". Inizia così, con una previsione e un augurio, la lunga intervista di Marcello Lippi, ex tecnico del Napoli nonchè Ct Campione del Mondo nel 2006. "Da un pò non si assisteva ad un finale di stagione così esaltante. L'Inter non ha iniziato bene a causa dei numerosi infortuni, poi la squadra si è ricompattata ed è di nuovo risalita in graduatoria. Il Milan non gode più del vantaggio che aveva prima, ma d'altronde aveva la consapevolezza che la pratica scudetto era tutt'altro che chiusa. Attenzione però: il recupero di un giocatore come Pirlo potrebbe essere molto importante. E in Allegri mi ci rivedo: ha entusiasmo e quel pizzico di incoscienza che portai io alla Juventus venendo proprio dal Napoli"
"La società ha compiuto passi giusti. Una eccellente programmazione quella attuata dal Presidente De Laurentiis, che ha fatto crescere questa squadra con costanza: una pedina alla volta, un risultato alla volta. L'organico è così maturato sotto l'aspetto della qualità e dell'esperienza, spinto nella scalata al vertice da quello che da sempre è il vero fuoriclasse: il pubblico. E poi c'è Mazzarri. E' molto bravo, ha dato al Napoli organizzazione, carattere e convinzione nei propri mezzi. Oggi forse la squadra è in anticipo sui tempi, a conferma del fatto che quando c'è qualità tecnica e organizzazione societaria, tutto è possibile".
"Gli azzurri possono crederci. Stanno tenendo continuità di rendimento e hanno calciatori di primo livello. Il tridente con Hamsik, Cavani e Lavezzi è tra i migliori d'Europa: qualità e quantità. Ma non finiscono qui le qualità della squadra. Il Napoli è tanto altro, il portiere per esempio. De Sanctis ha esperienza certo, ma in questo campionato sta dando il meglio di sè: è bravo e sicuro. Supportato da una difesa in cui stanno facendo tutti bene, da Cannavaro a Campagnaro, passando per Sanatcroce, Aronica e Ruiz. E dobbiamo considerare che il reparto ha perso Grava per infortunio: un giocatore affidabilissimo. A centrocampo infine, la qualità e la quantità di Pazienza e Gargano, con Dossena e Maggio sugli esterni che sono molto migliorati. E proprio Maggio ha dimostrato di poter fare bene sia con la difesaa tre che con quella a quattro".
Alessandro Lugli

sabato 26 marzo 2011

QUALIFICAZIONI EURO 2012: SLOVENIA-ITALIA 0-1


QUALIFICAZIONI EURO 2012: SLOVENIA-ITALIA 0-1
Decide Motta
C'è voluta una rete dell'"oriundo" Thiago Motta, ottenuta nella ripresa, per far si che gli azzurri avessero la meglio sulla Slovenia. Non è stata una gara avvicente, il solo Cassano con l'apporto prezioso di Maggio hanno tentato di impensierire la retroguardia slovena. Poca roba, in verità. La Nazionale di Prandelli è ancora una squadra in fase di sperimentazione e gli aloni negativi del recente mondiale africano, si fanno ancora sentire.
''Dobbiamo lavorare ancora molto. Ma le vittorie aiutano ad aumentare l'autostima''. Sono state le prime parole di Cesare Prandelli, ai microfoni Rai, dopo la vittoria per 1-0 in casa della Slovenia che conferma l'Italia in testa al gruppo C di qualificazione all'Europeo 2012. ''Dobbiamo ancora correggere qualcosa quando verticalizziamo'', ha aggiunto il ct.
Ad una domanda su Cassano ha risposto: ''Ha giocato una partita di grande sacrificio e mi e' piaciuto molto, come tutti gli altri''.

Quindi ricapitolando con un gol di Thiago Motta al 28' st, l'Italia batte la Slovenia 1-0 a Lubiana in un match del gruppo C delle qualificazioni a Euro 2012. Nel primo tempo gli azzurri hanno colpito un palo con Pazzini al 23'. Padroni di casa pericolosi al 12' della ripresa con un incrocio colpito da Ljubijankic appena entrato. Nell'altro match, Serbia-Irlanda del Nord 2-1. Classifica: Italia (5 partite giocate) 13 punti; Serbia (5) e Slovenia (5) 7; Estonia (4) 6; Irlanda del Nord (4) 5; Is.Faroer (5) 1.
Alessandro Lugli

NANI PARLA DEL MERCATO DEL NAPOLI


NANI PARLA DEL MERCATO DEL NAPOLI
Gianluca Nani, consulente di mercato di Brescia e Lazio “Il Napoli si sta muovendo benissimo, lo dimostrano i numeri e i dati. De Laurentiis gestisce il club come un’azienda, come tutti dovrebbero fare e il lavoro paga sempre. Quest’anno è un campionato equilibrato, e dico che il Napoli l’ha già vinto. Le prime quattro sono tutte in lotta per il tricolore. Bisogna fare in modo da sfruttare al massimo le risorse che si hanno, i giocatori che sono in rosa e il Napoli ha un atteggiamento sempre molto positivo, si cerca sempre la via del gol, a prescindere dal modulo attuato. Hamsik, lo considero un grandissimo calciatore, credo che se giochi in una squadra che compete anche in Champions possa vincere il pallone d’oro. Credo che il Napoli nel prossimo mercato non ceda nessuno dei tre attaccanti, poi le cose possono cambiare in un secondo. Quello che è importante per un tifoso non è preoccuparsi se la società venda o meno un calciatore, ma se la società ha la capacità di poterlo sostituire. Napoli-Lazio sarà una partita difficile, il Napoli ha un leggero vantaggio giocando in casa”.
Alessandro Lugli

PELLISSIER:“TIFO PER IL NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA”


PELLISSIER:“TIFO PER IL NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA”
Sergio Pellissier, attaccante del Chievo “Tifo per il Napoli campione d’Italia” “Giocare a calcio è bellissimo. È uno sport che dura poco e se non te lo godi fino in fondo, poi lo rimpiangi. Hamsik, Lavezzi e Cavani sono tre grandissimi campioni ed è dura giocare al loro posto.
Giocare una partita ogni tre non è facile, perché non riesci ad avere quella condizione che ad un calciatore permette di rendere di più. È difficile anche giocare ogni partita, però così facendo il gruppo si conosce bene, trova l’intesa giusta, e si immedesima subito nel clima partita. Questo giocare sempre quindi può essere per alcuni calciatori un fattore positivo, ma per altri no, molto dipende anche dalla qualità del giocatore. Il Napoli ha giocatori di estrema qualità, ed è per questo che si trova in questa posizione in classifica nonostante abbia disputato moltissime partite coi i soliti undici titolari, se invece la qualità è discreta rischi di retrocedere, come è accaduto per noi. Chiunque giochi a calcio vorrebbe essere chiamato per la Nazionale. In tanti se la sono conquistati anche solo quest’anno. Sono calciatori che sanno quanto è importante il loro finale di carriera. Noi che non giochiamo in Nazionale abbiamo tempo per recuperare le forze e questo può risultare utile. Però i calciatori che vengono chiamati per la Nazionale hanno una qualità superiore anche di testa, e questa qualità gli permette di recuperare le energie in pochissimo tempo. Se il Napoli vuole diventare una grande squadra deve andare incontro anche a queste cose. Per lo scudetto vorrei che vincesse una squadra tra Napoli e Udinese perché stanno disputando un campionato straordinario e lo meriterebbero. Otto partire sono tante, però entrambe le squadre sono vicine alle due favoritissime e se la possono giocare”.
Alessandro Lugli

NAPOLI, UN MILIONE DI TIFOSI IN UN ANNO AL SAN PAOLO


NAPOLI, UN MILIONE DI TIFOSI IN UN ANNO AL SAN PAOLO
E’ come se una città intera - dicia­mo Napoli - si fosse data appuntamento allo stadio. E’ come se una città intera - sempre Napoli - fosse riuscita a entrare in un San Paolo enorme, gigantesco, un microcosmo (micro?) con posti a sedere che spuntano dal nulla: venghino, signori venghino, e s’acco­modino pure. E’ come se Napoli avesse deci­so di ritrovarsi lì, accovacciato intorno al fa­lò in attesa delle magie di Lavezzi e di Cava­ni e, stipandosi, uno sull’altro, ce l’avesse fat­ta. L’onda anomala che ha invaso Fuorigrot­ta è in quella moltitudine di uomini, donne, vecchi e bambini che si è concentrata in quello spicchio di mondo an­tico, in cui lasciarsi andare con i sogni: 919.443 - nove­centodiciannovemila e quat­trocentoquarantatré - spetta­tori, sparsi in otto mesi, di­stribuiti nel corso di ventidue partite, una folla straripante che non conosce soste, né ostacoli, che non teme il fred­do e non soffre il caldo, che rinuncia allo shopping prenatalizio, che se ne fa un baffo del lancio dei saldi.
Alessandro Lugli

venerdì 25 marzo 2011

NAPOLI-BARI 1-0 1991 BY ALEX LUGLI 2011

NAPOLI, GARGANO VICINO ALLA MOGLIE: LE SUE CONDIZIONI MIGLIORANO


NAPOLI, GARGANO VICINO ALLA MOGLIE: LE SUE CONDIZIONI MIGLIORANO
Nell’ultima partita Napoli-Cagliari Walter Gargano non figurava tra i convocati, poichè aveva chiesto il permesso alla società di potersi recare in Uruguay per stare vicino alla moglie Mishka, sorella di Hamsik. La ragazza infatti sta affrontando una seconda gravidanza che si sta rivelando più complicata del previsto, tanto che dalla Slovacchia sono arrivati anche i coniugi Hamsik per stare vicino alla figlia. Fortunatamente le condizioni della signora Gargano sembra siano leggermente migliorate, ma la situazione resta ancora piuttosto delicata. Da diverse settimane il centrocampista del Napoli non si esprimeva ai suoi livelli, provocando anche mugugni tra i tifosi. In realtà il giocatore non giocava sereno, e lo si capiva dagli errori elementari che commetteva sul campo. I giocatori azzurri hanno dimostrato grande solidarietà al compagno, dedicando a lui la vittoria sul Cagliari. Anche Mazzarri ha sempre difeso uno dei suoi titolarissimi.
Alessandro Lugli

IL NAPOLI SULLE TRACCE DI LUCAS LEIVA


IL NAPOLI SULLE TRACCE DI LUCAS LEIVA
Il Napoli continua a programmare la campagna acquisti della prossima stagione. Il direttore sportivo Riccardo Bigon è pronto a mettere a segno qualche grande colpo in vista della probabile e sempre più vicina qualificazione alla prossima Champions League. A centrocampo potrebbe essere annunciato molto presto l'acquisto di Lucas Leiva, centrocampista brasiliano del Liverpool. Secondo quanto rivelato da Calcionapoli24.it, i partenopei avrebbero trovato un accordo con i Reds per la cessione del giocatore che è in possesso di passaporto italiano. Leiva, 24 anni compiuti a gennaio, è chiuso in Inghilterra dal suo Gerrard-Meireles e visto il contratto in scadenza nel giugno 2012 sarebbe già stato messo sul mercato dai Reds. La valutazione del giocatore si aggira intorno ai 6 milioni di euro anche grazie al contratto in scadenza nella prossima stagione. Il sito partenopeo rivela anche che Leiva era praticamente del Napoli a gennaio per una cifra vicina ai 5 milioni di euro ma la società campana ha voluto aspettare giugno per non creare problemi allo spogliatoio azzurro.
Alessandro Lugli

ITALIA UNDER 21-SVEZIA UNDER 21 3-1


ITALIA UNDER 21-SVEZIA UNDER 21 3-1
Vince la Nazionale under 21 guidata da Ciro Ferrara
La Nazionale under 21 ha superato a Reggio Emilia la Svezia per 3-1 nella prima delle due amichevoli ravvicinate. Martedi’ prossimo si replica in Germania. L’Italia e’ subita padrona del campo e, all’11, sfiora il vantaggio con Macheda. Al 14’ Donati entra male su Hult, il croato Strahonja lo grazia ammonendolo soltanto. Azzurrini sull’1-0 al 20’: D’Alessandro mette in mezzo, Fabbrini e’ implacabile di testa. Il raddoppio degli azzurrini arriva al 32’: tocco morbido di Marrone al centro, Paloschi svetta tutto solo scavalcando Noring.
L’attaccante e’ ancora pericoloso al 36’ e con Macheda regala autentico spettacolo. Tanti i cambi in avvio della ripresa, con Ferrara che lascia fuori Paloschi. Borini stacca pericolosamente al 7’, il 3-0 e’ servito al 12’: tiro centrale che Sandberg non
trattiene, Macheda e’ un rapinatore d’area e ne approfitta. Il sampdoriano si mangia un gol quasi fatto al 14’, la Svezia invece accorcia al 17’ con un piatto all’angolino di Larsson. Nel finale, palo di Gabbiadini ed occasione di Saponara sventata dall’estremo ospite. “Grandissima prestazione in una gara non facile”. Cosi’ Ciro Ferrara, ct dell’Under 21, commenta il successo degli azzurrini. Ai microfoni di Rai Sport, Ferrara ha aggiunto: “Lo ha dimostrato il secondo tempo della Svezia che ha creato problemi. L’Italia ha vinto meritatamente, poteva fare altri gol, abbiamo lavorato sulla fase di possesso dove magari con l’Inghilterra avevamo faticato. Voglio fare complimenti ai ragazzi, hanno fatto una grande prestazione”.
Alessandro Lugli

giovedì 24 marzo 2011

L'AGENTE DI MAGGIO: "STA BENE A NAPOLI"


L'AGENTE DI MAGGIO: "STA BENE A NAPOLI"
Massimo Briaschi, agente dell'esterno del Napoli e della Nazionale, Christian Maggio, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal ed ha parlato del suo assistito: "Prandelli lo sta provando come terzino, ruolo che il mio assistito ha già ricoperto agli albori della sua carriera. Oggi il ragazzo sta disputando una stagione straordinaria dopo un inizio non semplicissimo. Sono però altrettanto convinto che i giudizi rivolti a Christian nella prima parte di Campionato non rispecchiassero il reale valore delle sue prestazioni, si è un po' esagerato nei suoi confronti". Sul futuro del calciatore, Briaschi dichiara: "Nei prossimi giorni incontreremo i dirigenti azzurri per discutere del suo futuro, ma tengo a precisare che a Napoli il ragazzo sta veramente bene".
Alessandro Lugli

FEDELE:"IL NAPOLI DEVE RESTARE TRANQUILLO"


FEDELE:"IL NAPOLI DEVE RESTARE TRANQUILLO"
Enrico Fedele, procuratore di Cannavaro “Prandelli non considera molto i calciatori azzurri. Si parla della difesa a tre, ma il problema del modulo credo sia una situazione da non prendere in considerazione nella scelta dei calciatori. Il problema è che non si guarda a quello che succede nel campionato, ma a quello che può succedere in futuro. Vedere Cannavaro, che è uno dei difensori più in forma, non avere un convocazione mi dispiace molto. Credo che se il campionato deve essere lo specchio della Nazionale italiana, alcuni calciatori del Napoli meriterebbero un posto. De Sanctis, ad esempio, potrebbe prendere il posto di Buffon in Nazionale. In questo momento non ci sono veri talenti, forse in difesa il migliore è Ranocchia che è il difensore del futuro. Quando si arriva a sei, sette partite dalla fine l’autostima si alza e copre le pressioni. Il Napoli è in lotta per lo scudetto e può raggiungere qualsiasi obiettivo. La partita con la Lazio è importante così come è importante che nel derby milanese il Milan debba essere frenato, ma il Napoli deve essere tranquillo e sereno”.
Alessandro Lugli

mercoledì 23 marzo 2011

E' NATO BAUTISTA: FIGLIO "NAPOLETANO" DI CAVANI


E' NATO BAUTISTA: FIGLIO "NAPOLETANO" DI CAVANI
Fiocco azzurro, va da sè, in casa Matador. È nato il figlio “napoletano” di Edinson Cavani. La compagna del bomber Maria Soledad, nella clinica Internazionale di Napoli, ha dato alla luce il piccolo Bautista. Pesa 3 chili e 600. Grande gioia per il capocannoniere uruguayano del Napoli che attendeva da mesi, con ansia, questo momento. Cavani diventa papà a soli 24 anni. Il bomber azzurro ha voluto assistere al parto della moglie Maria Soledad, e pare abbia anche ripreso le varie, delicate, fasi con una videocamera. L’annuncio della nascita era atteso per giovedì scorso quando in tutta fretta l’atleta di Cristo aveva lasciato l’allenamento per trasferirsi in clinica. Dopo la pubblicazione del suo primo libro («Quello che ho nel cuore», Mondadori) già a ruba nelle librerie partenopee, oggi Cavani mette a segno il suo “gol” più bello. Un’emozione ancor più forte della rete al 90’ che qualificò il Napoli agli ottavi di Europa League, contro lo Steaua Bucarest.
Alessandro Lugli

BORRIELLO AL NAPOLI?


BORRIELLO AL NAPOLI?
Il futuro di Marco Borriello potrebbe essere a Napoli. Nonostante gran parte del mercato della Roma dipenda dal riscatto o meno del cartellino dell’attaccante dal Milan, infatti, sembra che Borriello e il Napoli siano ormai a un passo: napoletano doc, Borriello avrebbe già accettato la proposta di contratto avanzatagli nei giorni scorsi dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha dalla sua anche il fascino di poter partecipare alla prossima Champions League. Il giocatore verrebbe girato al club azzurro dal Milan, che avrebbe intenzione di far tornare il giocatore a Milano una volta scaduto il prestito annuale alla Roma, nonostante da Trigoria possano ancora far valere il diritto di riscatto fissato a 10 milioni. Il Napoli comunque ha avviato dei sondaggi direttamente nell’ambiente giallorosso per capire le intenzioni delle varie parti chiamate in causa: nei piani di De Laurentiis, l’acquisto di Borriello sarebbe un affare sia a livello tecnico che di immagine, dal momento che a Napoli arriverebbe un napoletano doc che sicuramente saprebbe conquistare il cuore dei tifosi, come fece a suo tempo Quagliarella prima del ‘tradimento’ con la Juventus. Secondo le ultime indiscrezioni Borriello avrebbe manifestato la volontà di cambiare aria, e alla Roma decideranno di non trattenerlo controvoglia. A questo punto a De Laurentis non resterebbe che parlare direttamente con i dirigenti del Milan, che avrebbero confermato lo stesso prezzo di 10 milioni di euro fissato lo scorso anno per il giocatore. Nulla potrà essere ufficializzato però prima di giugno: solo allora infatti la Roma dovrà decidere se riscattare o meno Borriello, e solo a quel punto l’accordo tra Milan e Napoli dovrebbe essere ufficializzato. L’affare sembra succulento, ma non bisogna dimenticare l’allergia del giocatore alle troppe panchine consecutive, e considerando che in azzurro verrebbe considerato la riserva di Cavani (salvo stravolgimenti tattici da parte di Mazzarri) bisogna mettere in conto dei possibili malumori.
Alessandro Lugli

PLATINI RIELETTO PRESIDENTE UEFA


PLATINI RIELETTO PRESIDENTE UEFA
Michel Platini e' stato rieletto presidente dell'Uefa per acclamazione dal congresso dell'organizzazione del calcio europeo in corso a Parigi. Platini, 55 anni, unico candidato, e' stato chiamato ad un secondo mandato quadriennale dai rappresentanti delle 53 federazioni. L'ex fuoriclasse francese era stato eletto la prima volta al vertice dell'Uefa il 26 gennaio 2007 nel congresso di Dusseldorf, battendo lo svedese Lennart Johansson.
Alessandro Lugli

martedì 22 marzo 2011

MORATTI: "IL NAPOLI E' VICINISSIMO"


MORATTI: "IL NAPOLI E' VICINISSIMO"
«Missione compiuta? Se non altro quello che si doveva fare per questa settimana è venuto al meglio, visto che abbiamo potuto avvicinarci ancora di più». Massimo Moratti è soddisfatto della sua Inter, che dopo la vittoria di ieri contro il Lecce ha raggiunto un duplice obiettivo: ha riaperto il campionato arrivando a -2 dal Milan e ha acceso il derby in programma dopo la pausa delle nazionali. La stracittadina avrà due protagonisti in meno, uno per parte: all'Inter mancherà Lucio, al Milan Zlatan Ibrahimovic. A chi domanda quale delle due peserà di più, Moratti risponde sorridente: «Spero quella di Ibrahimovic...il derby comunque è una partita a sè, inutile pensarci prima, poi bisogna vedere come entreranno in campo, con che spirito». Il presidente nerazzurro commenta anche le polemiche seguite al gol segnato ieri da Giampaolo Pazzini che, secondo la sponda rossonera, è simile a quello annullato ad Ibrahimovic contro il Bari: «Tiriamo corto, non sono uguali, quindi...». Il n.1 dell'Inter invita poi a non sottovalutare il Napoli nella corsa scudetto: «Continuiamo a parlare noi ma ho l'impressione che il Napoli stia facendo molto bene, quindi quest'anno è bellissimo, molto divertente, perchè ci sono tre squadre. Il Milan sembrava avesse staccato molto e invece poi alla fine anche il Napoli è molto vicino», dice. fatto che il derby arrivi dopo il break delle nazionali non sarà un problema: «Ormai ci siamo abituati a questo genere di cose, non credo che dia più fastidio». La chiusura è dedicata a Leo Messi, la cui presenza a Milano ha nuovamente stuzzicato le fantasie dei tifosi nerazzurri: «Io non sto facendo nessun corteggiamento a Messi di questo tipo e non credo neanche che valgano certi tipi di corteggiamento. C'è molta simpatia e basta», taglia corto il presidente dell'Inter.
Alessandro Lugli

NAPOLI: IN CINQUE ANNI DALLA C1 ALLA LOTTA-SCUDETTO


NAPOLI: IN CINQUE ANNI DALLA C1 ALLA LOTTA-SCUDETTO
Il 9 aprile 2006, appena cinque anni fa, era ancora Foggia-Napoli in C1. Dopo cinque anni gli azzurri, con la vittoria di ieri sul Cagliari, gli azzurri sono tornati in quella lotta per lo scudetto dalla quale sembravano ormai fuori dopo la sconfitta con Milan. Dai ‘’campacci’’ della C1 all’Olimpo del calcio, passando per un ritorno in Europa piu’ che onorevole, il miracolo di una squadra e di una citta’, con un allenatore che appena 20 giorni fa diceva di non sapere se la squadra stesse lottando per la Champions o ‘’per quell’altra cosa’’ che non coleva nemmeno nominare, livornese trapiantato evidentemente benissimo nei riti e nella scaramanzia di una citta’. Sei anni fa sembrava non si riuscisse ad uscire da un baratro di calci minore. Era il 19 giugno 2005 quando gli sfotto’ dei ‘’cugini poveri’’ gli avellinesi, scrivevano su uno strisicione ‘’Tanto vi ripesca la Lega’’, con tanto di ciuccio ripescato da una lenza. E intanto al Partenio si consumava l’ennesimo dramma sportivo, con i verdi di Francesco Oddo (il papa’ di Massimo, campione del mondo con Lippi in Germania) che si prendevano la promozione in B nello spareggio dei play-off e condannavano il Napoli a un’altra annata di purgatorio. Salto rimandato di un anno, e stavolta doppio, perche’ da quel giorno di giugno 2005, ne giro di 24 mesi, ecco la A riconquistata il 10 giugno 2007 a Marassi, in un abbraccio totale e simbolico con gli avversari di quel giorno, quel Genoa che allo stesso modo aveva vissuto la C. E su tutti la figura di Edi Reja, il tecnico saggio, il solo con Walter Novellino che sia riuscito a riprotare gli azzurri nella massima serie. Lavoro e poca ribalta, all’apparenza il personaggio meno adatto per un ambiente cosi’, salvo ricredersi vedendo i risultati. In quell’estate del 2007 arrivo’ sul Golfo un certo Lavezzi, e De Laurentiis cominciava a costruire il miracolo di adesso. Un primo campionato piu che buono, con l’8/o posto finale e l’Europa riconquistata dopo 14 anni. Se nella vita, come ha detto qualcuno, e’ grande non chi non cade mai ma chi e’ capace di rialzarsi, il Napoli lo e’stato. Dal trio Ma-Gi-Ca, Maradona, Giordano e Careca, la Coppa Uefa e gli scudetti alla ‘’scampagnata’’ a Castellammare di Stabia: quando a settembre del 2008 torno’ al San Paolo una ex grande d’Europa, il Benfica, in Coppa Uefa, tutti i 60.000 posti erano occupati. Al termine di quella stagione del ritorno in A saluto’ ‘’el Pampa’’, Roberto Sosa, l’argentino che la A l’aveva gia’ vista col Napoli ma che non disdegno’ la discesa, e disse basta col calcio dopo averla rivista. Uno che aveva visto la C, quindi uno degli idoli ‘’a prescindere’’ del San Paolo, come Grava che e’ ancora li’. La stagione successiva porto’ la delusione, un 12/o posto deludente e l’immagine di una bambino che percorre la curva, disertata dai tifosi all’ultima giornata contro il Chievo, con la maglia di Lavezzi che gli sta tre volte. La riconciliazione col pubblico nella stagione successiva, un sesto posto che rimette il Napoli in Europa (l’eliminazione piu’ che dignitosa con il Villarreal e’ cronaca recente), e mette le basi per l’incredibile stagione di quest’anno, con un cannoniere da 12 gol a stagione come Cavani che, a otto giornate dalla fine ne ha fatti gia’ 22 eguagliando Vojak, cannoniere azzurro della stagione 1932-33. E allora tutta la citta’ sogna, e, come ha spiegato De Laurentiis, pur avendo davanti due squadre piu’ forti e piu’ abituate a vincere, ha il vantaggio di non avere nulla da perdere, carburante spesso decisivo nel calcio e nella vita.
Alessandro Lugli

DE LAURENTIIS: "UNO SPIRITO DI GRUPPO STRAORDINARIO"


DE LAURENTIIS: "UNO SPIRITO DI GRUPPO STRAORDINARIO"
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky.": "Tutto è possibile, è il bello del calcio e della vita. Mi fa piacere che Cavani, al di là del rigore segnato, abbia sbloccato la sua astinenza che durava da tempo. Ha eguagliato Vojak, inoltre non si batteva il Cagliari in casa dal 1993, ci sono tante coincidenze positive. Il Napoli è una realtà che sta crescendo e questa è la cosa più importante. C'è uno spirito di gruppo straordinario. E' una partita che i ragazzi dovevano all'allenatore Mazzarri che stava male da una settimana e loro lo hanno onorato con una bellissima prestazione. Per uno come Mazzarri non stare sul campo è stata una sofferenza. I ragazzi l'hanno capito e hanno risposto con una grande prestazione. La differenza tra il Napoli e le altre grandi squadre? Il Napoli è una realtà in fieri e in crescita, le altre sono realtà consacrate, dove da un lato c'è da svecchiare e dall'altro la necessità di dare conferme. Io non ho obiettivi precisi. La nostra è una realtà nata da zero, siamo da quattro anni in serie A, abbamo continuato a seminare in tutto questo tempo, non abbiamo nulla da rimproverarci e guardiamo avanti. Questo campionato sta esprimendo nuove realtà e promette cose sempre più interessanti. Le squadre devono essere giovani, bisogna rischiare, come fa anche l'Udinese. Le mie dichiarazioni sugli arbitri? Ne possiamo parlare a fine campionato? Non si deve mai parlare dei responsabili, siano calciatori, allenatori, arbitri, presidenti, etc fino a che il campionato non s'è concluso. Alla fine con animo disteso si potrà fare un bilancio per migliorare questo gioco straordinario del calcio".
Alessandro Lugli

lunedì 21 marzo 2011

napoli-cagliari 2-1


SERIE A: NAPOLI-CAGLIARI 2-1
Cavani regala i tre punti al Napoli
Il Napoli riesce a rimanere nella scia dell'Inter e si avvicina al Milan che ora è a tre punti. Una partita difficile, risolata da una doppietta di Cavani che non segnava in campionato da quattro turni. Ma anche una partita difficile per una buona prova del Cagliari di Donadoni. L'ex allenatore del Napoli sperava di fermare la corsa degli azzurri e per tutti il primo tempo ci è riuscito, imponendo ai propri giocatori un pressing forsennato che ha disorientato i ragazzi di Mazzarri.
Cavani a fine partita ha dichiarato: «Sarebbe sbagliato non crederci Non dobbiamo mollare». E il Balletto dopo i gol? «E' il simbolo dell'unione di tutto il gruppo».

Cavani torna al gol, il Napoli batte 2-1 il Cagliari e si porta a soli 3 punti dalla capolista Milan. Non e' tutta milanese la lotta-scudetto, ci sono anche gli azzurri di Mazzarri che grazie alla doppietta del "Matador" superano i sardi dell'ex Donadoni e tornano a sognare il tricolore. Vittoria meritata per un Napoli che, senza Campagnaro, Maggio e Gargano, gioca con il solito 3-4-2-1. Cagliari che risponde con il 4-3-2-1 con Acquafresca unica punta. Avvio lento degli azzurri, buona partenza del Cagliari. Al 15' Acquafresca si presenta davanti a De Sanctis, ma, pressato da Santacroce, di destro non trova la porta. Il Napoli ci prova due volte con Lavezzi, ma senza impensierire Agazzi, mentre al 33' e' ancora una volta pericoloso Acquafresca. Finisce 0-0 il primo tempo. Nella ripresa Napoli subito in vantaggio: al 3' trattenuta di Ariaudo su Lavezzi che finisce a terra, per Damato e' rigore. Sul dischetto va Cavani che firma l'1-0. Due minuti dopo Agazzi salva su Yebda, ma all'11' il Cagliari trova il pari con Acquafresca che di destro batte De Sanctis (il record d'imbattibilita' si ferma a 798 minuti, superato Castellini). Non ci sta il Napoli e, al 16', Hamsik libera Cavani che con un bel pallonetto firma il 2-1. La partita resta combattuta e interessante, al 36' il palo nega il 3-1 a Mascara. Finisce 2-1, Napoli terzo a -1 dall'Inter e a -3 dalla capolista Milan, il Cagliari resta a quota 39 .
"Sono contento per Cavani. Al di là del rigore ha fatto un grandissimo gol, sbloccandosi dopo un periodo un pò così e eguagliando il record di 22 reti di Vojak". Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, contentissimo per la doppietta di Edinson Cavani, elogia tutto il collettivo azzurro che mostra di essere estremamente unito e legatissimo al suo tecnico: "C'è uno spirito di gruppo straordinario. I ragazzi - ha detto De Laurentiis - volevano vincere a tutti i costi anche per il loro allenatore che era stato male in settimana. Per Mazzarri non essere in campo in allenamento è stata una vera sofferenza, i ragazzi l'hanno capito e hanno lavorato ancora meglio in settimane per arrivare al meglio alla gara. E sulle voci di mercato non c'è da preoccuparsi: io lo vorrei a vita. Noi, lo ripeto, non abbiamo obiettivi. Dobbiamo solo giocare al massimo, consapevoli che siamo una realtà che continua a costruire qualcosa di importante anno dopo anno".
Non cambia il progetto di De Laurentiis, politica dei giovani per colmare il gap con le grandi: "Questo è un Napoli giovane che, in stile Barcellona, deve rinforzarsi ogni anno per crescere sempre di più. Altre dirette concorrenti, invece, devono svecchiare o confermare molti giocatori. C'è anche una squadra come l'Udinese che invece ha giocatori che girano a mille. Queste restanti gare serviranno anche per capire come dovremo rinforzare la rosa. Verificheremo ogni segnale che arriverà fino alla fine del campionato".
Saluto fugace tra De Laurentiis e l'ex Roberto Donadoni scelto in prima persona dal presidente per guidare i partenopei: "Ci siamo stretti la mano da persone per bene". Soddisfazione per la doppia vittoria sul Cagliari: "Oggi abbiamo sfatato un altro tabù e non dimentichiamo la gara d'andata con quel gol all'ultimo secondo. Era dal '93 che non vincevamo in casa con il Cagliari ed è un altro bel record in quest'annata".
Il presidente ha spiegato l'assenza di Gargano che questa mattina ha lasciato il ritiro: "Ha avuto un problema familiare ed è dovuto andare via. Siamo stati in contatto durante la gara con gli Sms".
Alessandro Lugli

SERIE A: L'INTER C'E' MA IL NAPOLI NON MOLLA


SERIE A: L'INTER C'E' MA IL NAPOLI NON MOLLA
Vincono le inseguitrici del Milan, ossia Inter, Napoli e Udinese
Il Lecce resiste un tempo, poi ci pensa Pazzini. Un gol dell’ex blucerchiato regala all’Inter la vittoria sui salentini, tre punti che permettono alla formazione di Leonardo di portarsi a -2 dal Milan battuto ieri a Palermo con la possibilita’ di effettuare il sorpasso in occasione del derby del 2 aprile, alla ripresa dopo la sosta per le nazionali. Il Napoli, però, non molla. Cavani torna al gol, e i partenopei battono 2-1 il Cagliari e si portano a soli tre punti dalla capolista Milan. Non e’ tutta milanese, quindi, la lotta-scudetto, ci sono anche gli azzurri di Mazzarri che grazie alla doppietta del “Matador” superano i sardi dell’ex Donadoni e tornano a sognare il tricolore. l’Udinese continua a volare, occuopandi il quarto posto, a -6 dalla vetta. A fare le spese dello straordinario momento dei friulani e’ il Catania, steso dalle reti di Inler e Di Natale su rigore (25esimo centro stagionale). Perde terreno nella corsa a un posto in Champions la Roma, per due volte sotto al “Franchi” contro la Fiorentina (prima Mutu e poi Gamberini) e per due volte salvata da Totti, che tocca quota 201 gol in serie A. I giallorossi sono ora a sei lunghezze dal quarto posto, che resta sempre un miraggio per la Juventus, oggi pero’ tornata a vincere. Ci vuole una magia di Del Piero per piegare il Brescia, bravo a rimettersi in corsa con Eder dopo il vantaggio di Krasic. Il botta e risposta tra Di Vaio e Dainelli fissa l’1-1 del “Dall’Ara” tra Bologna e Genoa, mentre nella lotta per la salvezza la domenica sorride a Parma e Chievo. I gialloblu’ espugnano Marassi di misura grazie a una rete di Zaccardo ma la Sampdoria, con Cavasin alla seconda sconfitta di fila, ha di che mangiarsi le mani visto il rigore fallito da Maccarone che poteva valere il pari. Sempre piu’ giu’ il Bari, che non sfrutta il turno casalingo e viene sconfitto 2-1 dal Chievo. Ospiti avanti con Pellissier, Ghezzal pareggia dal dischetto ma arriva poi Moscardelli a rilanciare la formazione di Pioli a quota 35, a +7 sulla zona retrocessione.
Alessandro Lugli

domenica 20 marzo 2011

SERIE A: PALERMO-MILAN 1-0


SERIE A: PALERMO-MILAN 1-0
I rossoneri perdono un colpo
Un Milan raccapricciante perde l'imbattibilità che in campionato durava da 4 mesi, cedendo 1-0 al Palermo e rilanciando prepotentemente le ambizioni di rimonta di Inter (e persino del Napoli). A decidere, dopo 10', è stato un gol di Goian, che sugli sviluppi un calcio d'angolo fa secco Abbiati dalla breve distanza, sfruttando l'amabile presepe rossonero (e sono due , con quello di settimana scorsa).
Ci sarebbe tutto il tempo per rimontare, visto che basterebbe far gol alla seconda peggior difesa del campionato. Ma anche questo diventa un'impresa, se la squadra scende in campo molle come un caprino, se manca il gioco sugli esterni, se non si tira mai da fuori area e se i tuoi attaccanti hanno, in due, la personalità di una lumaca sgusciata (da sola). Quel che ne è derivato sono 80 minuti di attacchi ottusi e inefficaci, che hanno prodotto sì e no quattro palle-gol, tutte estemporanee. No, almeno in campionato, il problema non era Ibra.
Sbaglia Allegri, che si affida a un centrocampo muscolare e a corto di fiato (Van Bommel su tutti), e che soprattutto, per l'ennesima volta, presenta una squadra priva di nerbo e convinzione - l'opposto di quel che si diceva fino a pochissime settimane fa. Non serviva chissà cosa per racimolare qualcosa in più che 1 punto in 2 partite, contro due squadre (Bari e Palermo) che hanno virtualmente concluso la loro stagione. Eppure, il Milan non ce l'ha fatta a metterlo in campo. E ha perso (stra)meritatamente.
Brutto affare. Domenica a mezzogiorno il campionato era praticamente vinto, ora è drammaticamente a rischio. E l'inerzia è tutta per l'Inter. Speriamo solo che abbia ragione Allegri e che la pausa per le nazionali possa restituire un po' di sangue a una squadre che appare svuotata.
Alessandro Lugli

lazio-cesena 1-0


SERIE A: LAZIO-CESENA 1-0
La Lazio continua la marcia verso l'Europa
Il derby perso ha lasciato tanti strascichi nella Lazio, che non può contare sugli squalificati Ledesma, Lichtsteiner e Radu, oltre agli infortunati Bresciano, Diakite, Floccari e Rocchi. Poche scelte per Reja, che davanti a Muslera schiera Scaloni, Biava, Dias e Garrido, che esordisce dal 1'. Centrocampo a tre con Gonzalez, Matuzalem ed Hernanes, che probabilmente si scambierà nel ruolo di trequartista con Mauri. In attacco tandem inedito Sculli-Zarate. Anche il Cesena deve fare i conti con le assenze: allo squalificato Giaccherini si aggiungono gli infortunati Budan, Felipe, Sammarco e Rosina, che avrebbe dovuto giocare proprio al posto di Giaccherini. Ficcadenti manda in campo Antonioli; Santon, Pellegrino, Von Bergen e Lauro; centrocampo a tre con Caserta, Colucci e Parolo; davanti Jimenez alle spalle di Bogdani e Malonga.

PRIMO TEMPO - Passano appena due minuti e la Lazio passa: Sculli da sinistra tocca al centro per Mauri, passaggio in mezzo per Zarate che da due passi batte Antonioli, 1-0. Al 12' cross di Zarate deviato da un difensore, il pallone s'impenna e ne viene fuori una traiettoria insidiosa per Antonioli, che non si fa sorprendere. Il Cesena riorganizza le idee e si arrangia come può: al 20', Santon si accentra e affonda, Matuzalem lo butta già da dietro e si prende il primo giallo della partita. Diffidato, il centrocampista della Lazio salterà Napoli-Lazio. I romagnoli trovano le vie chiuse e rischiano al 28' quando Zarate affonda al centro, si porta il pallone sul destro ma la sua conclusione viene deviata in corner da Von Bergen. Il motivo della partia è lo stesso con i padroni di casa pericolosi a ripartire trascinati dal numero 10 argentino. Lazio in vantaggio 1-0 al termine dei primi 45 minuti, match subito in discesa per la squadra di Reja, che dopo il vantaggio si limita a controllare, mentre il Cesena prova a reagire ma non riesce mai a tirare in porta.

SECONDO TEMPO - Ficcadenti passa al 3-5-2, con Ceccarelli e Santon esterni, la difesa a tre con Pellegrino, Von Bergen e Lauro. A centrocampo Caserta, Colucci e Parolo, in attacco Malonga e Jimenez. Al 6', proprio il 'Mago' cileno affonda al centro e apre a sinistra per Parolo, che calcia debolmente, Muslera blocca a terra senza problemi. E' l'azione più pericolosa del Cesena dall'inizio della partita. Il match rimane a ritmi bassi e al 15' arriva il primo cambio per Reja: fuori Hernanes e dentro Brocchi. Tatticamente non cambia niente, Brocchi si piazza a centrocampo al posto del brasiliano. Più sostanza e meno fantasia nella mediana della Lazio. Sculli da una parte e Parolo dall'altra fanno il solletico ai portieri rivali, ma al 22' il Cesena va vicino al pareggio: Ceccarelli affonda sulla destra e mette al centro per Caserta che prova il destro, la sua conclusione è poco angolata e Muslera para. I romagnoli insistono, la Lazio si difende con grinta. Troppa quella messa in campo da Matuzalem che colpisce al volto Jimenez, l'arbitro non vede. Gesto da prova tv del centrocampista della Lazio che, dopo il derby, verrà punito senz'altro. Gli ospiti passano al 3-4-3 ci provano ma non riescono a colpire, anzi rischiano con Zarate che arriva fino al limite dell'area ma vuol fare tutto da solo e perde palla, con Sculli e Mauri che si lamentano perchè erano smarcati. E' l'ultima azione di un match senza troppe emozioni e che ha visto la Lazio tornare a vincere.
Alessandro Lugli

PRESENTAZIONE NAPOLI-CAGLIARI


PRESENTAZIONE NAPOLI-CAGLIARI
Napoli-Cagliari, probabili formazioni
Emergenza per Mazzarri che in difesa, oltre a Grava, deve rinunciare a Campagnaro mentre Santacroce alla fine potrebbe farcela ad occupare la posizione sul centro destra permettendo a Cannavaro di restare centrale, mentre sul centro-sinistra Ruiz è in vantaggio su Aronica. Sull'out destro Zuniga al posto dello squalificato Maggio, a sinistra rientra Dossena, in mezzo al campo Pazienza e Yebda, con quest'ultimo ancora in ballottaggio con Gargano. In attacco solito tridente Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Donadoni deve rinunciare a Pisano e Nenè non convocati per infortunio oltre ad Astori squalificato. Davanti ad Agazzi linea difensiva con Canini e Ariaudo, Perico a destra e Agostini a sinistra. Centrocampo di grande agonismo con Biondini, Conti e Nainggolan. In attacco scelte obbligate con Cossu e Lazzari insieme alle spalle dell'unica punta Acquafresca.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Ruiz; Zuniga, Pazienza, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Cribari, Aronica, Gargano, Sosa, Mascara, Lucarelli. All. Mazzarri
CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi; Perico, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu, Lazzari; Acquafresca. A disposizione: Pelizzoli, Martignoni, Magliocchetti, Missiroli, Laner, Cappellini, Ragatzu. All. Donadoni
ARBITRO: Damato di Barletta (Marzaloni, Iannello, quarto uomo Pierpaoli)
Alessandro Lugli

mercoledì 16 marzo 2011

CHAMPION'S LEAGUE: BAYERN M-INTER 2-3


CHAMPION'S LEAGUE: BAYERN M-INTER 2-3
L’Inter salva l’Italia e approda ai quarti di finale di Champions League. All’“Allianz” Arena di Monaco i nerazzurri si impongono per 3-2 nella bella sfida di ritorno. Leonardo e’ costretto a rinunciare a capitan Javier Zanetti a causa di una sindrome influenzale, mentre nell’undici di Van Gaal l’unico assente e’ Olic. Appena 4’ e l’Inter sblocca il risultato: Pandev serve sul filo del fuorigioco Eto’o che con un sinistro in diagonale supera Kraft in uscita; gol dedicato al Giappone con corsa verso la panchina dove lo attendeva Nagatomo con in mano una bandiera nipponica. Al 21’ il pareggio del Bayern: incertezza di Julio Cesar che respinge corto sul sinistro a girare di Robben, palla a Gomez che con un pallonetto in mezza rovesciata insacca; sembra la fotocopia del gol dell’andata. Il portiere nerazzurro si riscatta al 27’ quando respinge con i pugni il gran destro dello stesso Gomez. Al 31’ il Bayern passa in vantaggio: Robben avanza da sinistra e mette in mezzo, Thiago Motta tocca male e la palla finisce a Muller che con un tocco d’esterno destro batte Julio Cesar in uscita. Al 34’ J.Cesar evita il terzo gol alzando in angolo un destro di Ribery. Al 40’ Gomez anticipa J.Cesar in uscita, Ranocchia in scivolata sulla linea, la palla rimbalza su Muller e finisce sul palo. Al 43’ e’ Robben a mandare fuori a un passo dalla porta. Nella ripresa al 14’ Lucio viene anticipato per un soffio da Kraft davanti la porta. Al 17’ destro al volo di Gomez e gran parata di Julio Cesar. Al 18’ il 2-2: Eto’o serve a sinistra l’accorrente Sneijder che da fuori con un interno destro infila Kraft all’angolino. Al 43’ il gol partita: gran giocata di Eto’o che mantiene palla, serve Pandev che con un sinistro al volo insacca.
Alessandro Lugli

NAPOLI: MAZZARRI "IL NOSTRO E' UN CAMMINO ECCEZIONALE"


NAPOLI: MAZZARRI "IL NOSTRO E' UN CAMMINO ECCEZIONALE"
Walter Mazzarri parla a Marte Sport Live dopo la vittoria con il Parma: "Abbiamo quattordici punti in più rispetto al campionato scorso, questo la dice lunga sul nostro percorso. Il nostro è un cammino eccezionale, altri aggettivi non mi vengono in mente. Al Tardini non siamo partiti benissimo, l'avvio non mi è piaciuto, poi ci siamo ripresi e abbiamo espresso un bel calcio". Mazzarri parla del suo futuro e chiarisce le dichiarazioni di sabato alla vigilia della trasferta contro gli emiliani: "I nostri tifosi devono sapere sempre la verità. Ripeto quello che ho detto. Sono esperto e non ascolto i rumours quando il campionato è ancora in corso. Sui club che mi seguono, ho semplicemente ringraziato, è un motivo di vanto e l'ha ribadito anche De Laurentiis. Il rapporto con il presidente è eccezionale, lavoriamo in sintonia. Abbiamo intrapreso un processo di crescita vertiginosa e deve continuare, poi è normale che a fine anno, ci sediamo a tavolino e tracciamo le linee guida a prescindere dai contratti. Tracciamo il bilancio e si pensa al futuro. Non ho nessun tipo di problema né con la società, né con l'ambiente. Per il resto non mi interessa nient'altro, dobbiamo chiudere il campionato al massimo senza permettere che le voci possano distrarci. Questo è il senso. Le interpretazioni e le illazioni non mi interessano. Per serietà, io i bilanci li faccio sempre al termine della stagione e continuerò a farlo. Il consuntivo è necessario, questo era il senso delle mie parole. Tutto il resto è aria fritta. Il risultato finale può condizionare la valutazione della società, possiamo arrivare settimi oppure ancora più su di dove siamo. Perché dobbiamo parlare ora del futuro? Non capisco proprio. Pensiamo soltanto a disputare nove finali al massimo. Voglio il massimo coinvolgimento della gente, arriviamo al traguardo con le braccia alzate. Il traguardo - però - non lo fisso. Noi andiamo alla ricerca del massimo di noi stessi. Il mio slogan è fatti, non parole. Abbiamo centrato il record di vittorie in trasferta della storia del Napoli".
Alessandro Lugli

martedì 15 marzo 2011

NAPOLI: DE LAURENTIIS CREDE ALLO SCUDETTO


NAPOLI: DE LAURENTIIS CREDE ALLO SCUDETTO
Arrabbiato o soddisfatto, Aurelio De Laurentiis non è mai banale. A poche ore dall'importante vittoria di Parma, nel giorno della presentazione a Roma del suo nuovo film 'Amici miei, come tutto ebbe inizio', il presidente partenopeo parla di tutto. Dallo scudetto alla Champions League, fino al rapporto con Mazzarri e alla polemica con Ghirardi ("Non mi va di parlare del passato. A me interessa il futuro", liquida in fretta il numero uno azzurro).
La contemporanea frenata di Milan e Inter riapre uno spiraglio in chiave scudetto. La squadra di Mazzarri è a -6 dalla capolista. "Questo è un campionato apertissimo - spiega De Laurentiis - dove ancora si può vedere di tutto e di più. C'è l'Udinese che sta salendo, altre squadre che sembrano tagliate fuori e invece possono ancora rialzare la testa. È un campionato divertente e imprevedibile. Queste ultime 9 giornate me le immagino come tante finalissime. Scudetto e Champions? Sono aperte a tutte le squadre"
Il presidente del Napoli parla senza filtri di Mazzarri e delle voci su un suo possibile addio a fine stagione. "Mazzarri è sempre stato nel mio cuore. È stata una mia scelta e con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto. Non vedo perché avrei dovuto fargli un contratto di altri 3 anni più quello in corso. Si sa che nel calcio c'è sempre il pettegolezzo... Se gli fanno la corte vuol dire che è un allenatore valido". De Laurentiis è chiaro: "Tra di noi c'è un'intesa perfetta. Ma il giorno in cui Mazzarri mi dovesse venire a chiedere 'io non ci sto più volentieri qui'..., ce ne stanno tante di strade aperte, non è questo il problema. De Laurentiis e Mazzarri hanno un unico comune denominatore: il Napoli. Non credo che Mazzarri voglia tradire".
Alessandro Lugli

MARINO: "ORGOGLIOSO DI AVER PORTATO LAVEZZI"


MARINO: "ORGOGLIOSO DI AVER PORTATO LAVEZZI"
Pierpaolo Marino ex-ds del Napoli ha dichiarato fra le altre cose che il Napoli deve guardarsi alle spalle e che difficilmente potrà puntare al titolo, poichè negli scontri diretti o che valevano qualcosa ha sempre perso.
LAVEZZI - "Sono orgoglioso di aver portato Lavezzi a Napoli, è uno degli stranieri più importanti degli ultimi 5 anni. Si è visto chiaramente qual è il volto del Napoli senza Lavezzi e come cambia la squadra con l´argentino. Lavezzi è nella parte migliore della carriera, ma attenzione ad Hamsik, Maggio, tutti calciatori che ho portato io a Napoli. Il Napoli è Lavezzi-dipendente, ma lo sarebbe qualsiasi altra squadra, lui è un vero fuoriclasse. Anche Hamsik ha una funzione importante in questo Napoli".
UDINESE - "Sono contento per Di Natale, è stato il mio ultimo acquisto prima di andar via da Udine. Per quanto riguarda Sanchez, è un giocatore forte, lo si vedeva chiaramente che sarebbe esploso però va riconosciuto anche un po´ del merito a Guidolin, che lo ha spostato come seconda punta, a fianco di Di Natale. Quando giocava da esterno, Sanchez non riusciva ad esprimersi in termini di gol e giocate rispetto a quello che sta facendo adesso. L´Udinese secondo me andrà in Champions, Pozzo difficilmente poi si priverà di Sanchez e degli altri giocatori importanti. Lui ha la passione e la possibilità economica per fare bene anche in quelle competizioni di valore stellare".
SQUADRE MEDIO-PICCOLE - "Le squadre medio-piccole stanno facendo bene, per esempio Ramirez del Bologna va seguito perchè è molto bravo. Ci sono tanti giocatori, ma non posso dare consigli gratuiti, una volta mi sono sognato di dire a Firenze un nome di un giocatore che mi piaceva, dopo 15 giorni mi sono accorto che c´era una trattativa".

Alessandro Lugli