venerdì 30 settembre 2011

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Alessandro75- Broadcast your self LIVE

udinese pareggia col cuore

Un’Udinese “costretta” a sfidare il Celtic nella sua tana di Glasgow con una formazione che definire giovane è un eufemismo, strappa in extremis un preziosismo pareggio ed evita di dover interrompere la sua striscia positiva fra campionato (dove è addirittura in vetta dopo quattro giornate) e coppa, dopo il buon esordio nella fase a gironi di Europa League col 2-1 al Friuli sui francesi del Rennes, ma la squadra bianconera non sfigura al cospetto dei biancoverdi di casa dopo essersi trovata sotto a freddo (nemmeno 2') per un rigore concesso dal direttore di gara per fallo di Ekstrand su Hooper e trasformato da Ki, crescendo col passare dei minuti sino all’1-1 poco prima del 90', sempre dal dischetto, di Abdi.
Non c’è Di Natale, ma le assenze nemmeno si contano in casa bianconera, giocano, davanti ad Handanovic, Basta, Ekstrand, Danilo e Danilo Pereyra, Doubai, Battocchio, Badu e Neuton, con Fabbrini trequartista per Abdi, che proprio attaccante di ruolo non è. Eppure un minimo di reazione c’è, dopo aver rischiato di incassare anche il raddoppio, pungendo Zaluska con Badu e Abdi. Dopo la mezzora però torna a far paura l’undici di Lennon, Handanovi è fenomenale su Hooper e un piazzato di Ki sfiora l’incrocio dei pali.

Ripresa, dentro Isla e Benatia, il marocchino pareggerebbe anche, ma il suo gol, fra le proteste ospiti, viene annullato per un offside che in effetti sembra esserci, ultima mezzora anche per Armero, e l’Udinese è di fatto padrona del campo, gli scozzesi non trovano più modo di farsi vedere dalle parti di Handanovic, solo Ki dalla distanza crea qualche grattacapo, ma solo dopo un mezzo rigore non concesso a Badu.

A 10' dalla fine ci vuole il miglior Zaluska per dire no a Isla, poi il secondo penalty di serata, Hooper, sceso a dare una mano in difesa, affonda Neuton, dagli 11 metri Abdi è gelido, Handanovic sigilla tutto in pieno recupero su bolide di Mulgrew su punizione, finisce così, pari meritatissimo ed ennesimo esame superato dalle “zebrette”, che se sono competitive anche con le seconde e terze linee, quelle verdi per di più, vuol proprio dire che il progetto funziona.

Alessandro Lugli

Europa League:Sporting Lisbona-Lazio 2-1

Sporting Lisbona-Lazio 2-1 in un match valido per il gruppo D di Europa League. Nel primo tempo padroni di casa piu' incisivi. Al 21' apre Van Wolfswinkel, pari di Close al 40' e nuovo vantaggio dello Sporting con Insua al 45'. Nella ripresa Reja inserisce subito Cisse per Klose, al 63' Sculli per Brocchi e al 69' Radu per Dias. Al 50' espulso Insua per doppia ammonizione. Nel finale la Lazio e' sfortunata e sfiora il pari al 72' con una traversa di Cisse e all'87' con Rocchi.

mercoledì 28 settembre 2011

Champions: Milan-Viktoria Plzen 2-0


Ci e' voluto un rigore di Ibrahimovic al 53' per sbloccare il risultato, ma alla fine il Milan ha avuto ragione del Viktoria Plzen nel nella 2/a giornata del girone H di Champions League: 2-0 a San Siro con lo svedese che, dopo essersi guadagnato il penalty, ha fornito anche l'assist per il raddoppio di Cassano. In classifica i rossoneri guidano il girone con 4 punti insieme al Barcellona, che a sua volta ha travolto il Bate Borisov: 0-4 (autogol di Volodko, poi Pedro, doppietta di Messi, Villa).

MILAN-VIKTORIA PLZEN 0-0. Il Milan attacca ma non riesce a sfondare il muro ceco.


MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Seedorf , Van Bommel, Nocerino; Cassano, Emanuelson; Ibrahimovic. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, De Sciglio, Taiwo, Aquilani, Ganz. Allenatore Massimiliano Allegri.

VIKTORIA PLZEN (4-5-1): Cech; Rajtoral, Cisovsky, Bystron, Limbersky; Pilar, Jiracek, Horvath , Kolar, Petrzela; Bakos. A disposizione: Pavlik, Duris, Reznik, Sevinsky, Trapp, Darida, Fillo. Allenatore Pavel Vrba.

Arbitro: Florian Meyer (Germania)

Assistenti: Holger Henschel/Christoph Bornhorst

Assistenti aggiunti: Tobias Welz/Markus Wingenbach

Quarto uomo: Felix Zwayer

PRIMO TEMPO

1′ Calcio di inizio

3′ Pericoloso il Viktoria: grande azione di Pilar sulla sinistra, cross in mezzo per Bakos. Colpo di testa in tuffo sul quale Abbiati compie un grande intervento.

5′ Risposta rossonera: cross dalla destra di Ibrahimovic che pesca Cassano solo in area. Botta di prima del barese sul quale Cech respinge di istinto.

11′ Continua la pressione dei rossoneri: tiro di Cassano da limite dell’area. Cech si salva in calcio d’angolo.

13′ Sugli sviluppi di un angolo, colpo di testa fuori misura di Van Bommel.

19′ Sventola di Horvat da fuori area. Tiro deviato, fuori non di molto.

25′ Ammonizione ai danni di Cisovsky per un brutto intervento su Cassano.

32′ Grandissima occasione per il Milan: Abate recupera una gran palla in attacco, cross in mezzo per Ibrahimovic, che a tu per tu con Cech spara addosso al portiere del Viktoria.

36′ Ancora Ibra: sinistro centrale da posizione defilata, ma i rossoneri stanno schiacciando nella loro metà campo la formazione ceca.

39′ Che rischio per il Milan: ripartenza del Viktoria che porta Horvath al tiro da posizione favorevole. Il sinistro del centrocampista sibila il palo alla destra di Abbiati.

43′ Piattone destro di Seedorf dalla sinistra che esce di poco.

45′ FINE PRIMO TEMPO

Il Milan sta facendo la partita (oltre 60% di possesso palla), schiacciando gli avversari nella loro metà campo per buona parte della prima frazione ma, nonostante le buone occasioni create, i rossoneri non sono riusciti a sbloccare la partita. I cechi si sono resipericolosi con ficcanti ripartenze.

Zarate fa godere l'Inter


I nerazzurri vincono 3-2 in casa del Cska e raccolgono i primi tre punti in Champions. Avanti 2-0 con Lucio e Pazzini, la squadra di Ranieri incassa il 2-1 nel recupero del primo tempo. Nella ripresa retrocede troppo e Vagner Love la punisce, poi una gran giocata dell'argentino entrato da pochi minuti risolve l'incontro
Per aggiustare ciò che è rotto, servono gli attrezzi giusti al momento giusto. Ranieri usa bene quelli a disposizione nella notte di Mosca. Prendete Mauro Zarate: quando era partito da titolare aveva fatto infuriare tutti. Inserito nella ripresa sul sintetico del Luzhniki, semplicemente si trasforma in uomo partita, con il suo primo gol in nerazzurro. L'ex laziale dà il meglio quando deve partire in velocità, con i compagni rintanati dietro (non sia mai che qualcuno pretenda un passaggio) e può fare da solo. In quel caso fa benissimo, e riporta l'Inter in carreggiatta nella classifica del girone. Dopo il k.o. coi turchi in casa ecco il colpo esterno in Russia, con un 3-2 che riflette un andamento strano della gara. Primo tempo dominato, ripresa troppo di contenimento, col Cska che preme e pareggia, e zampata finale a dimostrare che almeno è tornato l'animus pugnandi di qualche tempo fa:


Mauro Zarate festeggiato dagli "argentini". Reuters i gol e le rimonte — Come a Bologna, segnano sempre loro. Cambia l'ordine, con Lucio ad aprire e Pazzini a raddoppiare. Il gol arriva presto, complice una difesa del Cska che nei primi minuti è un teatro degli orrori. Pazzini rimedia un corner, al 6' Alvarez lo calcia in mezzo, Gabulov esce e si scontra con Vasili Bereztuski, la palla arriva sul secondo palo a Lucio che infila, con aggiunta di deviazione di Ignashevich. L'Inter è in vantaggio ma continua a premere: Obi sfiora il 2-0 di testa, Pazzini lo trova al 23' quando Nagatomo salta l'altro Berezutski con un tunnel e gli serve una palla (o era un tiro?) che il Pazzo deve solo spingere dentro. Arriva nel recupero, però, un gol che complica la ripresa dell'Inter: Dzagoev calcia una punizione forte ma centrale, Julio Cesar, che si era superato poco prima su una girata del russo, stavolta si fa sorprendere: 2-1. A inizio ripresa l'Inter sembra superare il momento peggiore, quando il Cska la chiude dietro, poi però capitola su un lampo di Vagner Love, che salta Zanetti e Lucio con un solo dribbling e fa 2-2. Paura? Fantasmi? No, non c'è tempo: gran lancio di Cambiasso per Zarate, che al limite stoppa e di sinistro infila il 3-2.


Cambiasso esulta: gran gara. Ap I nerazzurri — Al di là di un calo nella ripresa (ripetuto dopo Bologna, bisognerà far qualcosa), l'Inter di Mosca è distante anni luce da quella ferma e disordinata di qualche settimana fa. Il 4-3-1-2 copre bene il campo in fase difensiva e permette, finché i nerazzurri non arretrano troppo, di costruire in attacco. Pazzini è in gran forma, la coabitazione con Milito è possibile (lo dice il risultato), anche se i due non è che dialoghino troppo. Dietro di loro il ruolo di vice-Sneijder passa da Coutinho a Alvarez: l'argentino resiste una mezz'oretta in più del brasiliano, che era stato sostituito a inizio ripresa. Nel complesso non impressiona, anche se pare più solido nel dare una mano a centrocampo. Certo, non accende la luce come Wesley... Lì in mezzo spicca la prova di Cambiasso, mentre Nagatomo e persino Chivu scendono con buona costanza e qualche profitto. Lucio alterna buone chiusure a qualche dormita enorme, come quella in occasione del 2-2.


Oliseh sfugge a Obi e Chivu. Reuters OLISEH piace a destra — Non tutto è perfetto, e il secondo tempo è una mezza sofferenza, ma la vittoria a Mosca è risultato troppo importante per fare gli schizzinosi. Praticamente cancella il k.o. coi turchi, ed arriva contro una squadra che dopo un inizio terribile conferma di avere parecchie armi, almeno da centrocampo in su: se Doumbia non rispetta le attese della vigilia, Dzagoev si conferma talento vero, mentre il lampo di Vagner Love vale quasi un punto. Più di tutti comunque piace Oliseh, nipote del Sunday ex bianconero, ala destra classe 1990 che sfonda con regolarità, nonostante Chivu sia in serata positiva. Come previsto, il girone sarà equilibrato, e la ripratenza immediata mette in buona posizione l'Inter.


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AG. LAVEZZI: "IL POCHO HA VOGLIA DI VINCERE"


Alejandro Mazzoni, procuratore di Ezequiel Lavezzi, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: "Al Pocho piace giocare partite come quella di ieri sera con il Villareal. Sono gare speciali per lui, è così. Lo scherzo dei compagni alla sua Ferrari? Non l'ho ancora visto, ma non si arrabbierà. Ezequiel scherza sempre, ha un rapporto splendido con tutti i suoi compagni di squadra. Scherzando, dico sempre che come compagno è meglio che come calciatore. Se ieri si è emozionato al grido del pubblico? Sì, me lo ha detto dopo la partita. Mi ha detto che è stata una serata bellissima per tutta la città, per tutti i tifosi. Lui sta benissimo a Napoli, lo dice sempre. E' amato dalla gente, il Napoli sta facendo cose importanti, oggi è un club forte e di livello europeo. Per il Pocho e per tutti è un bellissimo momento. L'Inter? Non sarà una gara facile. Ezequiel da dopo Manchester ogni volta che termina una partita avverte dolore al piede, al punto da non riuscire neanche a cam minare. Speriamo che possa disputare con l'Inter una gara simile a quella disputata con il Villareal. Lavezzi ha una gran voglia di vincere, come sempre, come ogni volta che scende in campo. Il Napoli ha costruito una squadra importante, i calciatori sono di altissimo livello, da Campagnaro a Gargano, a tutti gli altri. Il Napoli ha le carte in regola per disputare una buona stagione, poi si vedrà dove si potrà arrivare, ma non va dimenticato che anche le altre squadre si sono rinforzate. Oggi, comunque, il Napoli è davvero forte. Vorrei ringraziare il Pampa Sosa (in collegamento telefonico con Mazzoni a Radio Kiss Kiss Napoli) perchè è stato una figura di riferimento importante per Lavezzi appena Ezequiel è arrivato a Napoli. Sosa è stato molto importante per il Pocho, si è messo a disposizione per ogni cosa. Poche persone hanno fatto ciò che Sosa ha fatto per Lavezzi e bisogna davvero ringraziarlo".

CHAMPION'S LEAGUE: NAPOLI-VILLAREAL 2-0 2011 BY ALESSANDRO...


CHAMPION'S LEAGUE: NAPOLI-VILLAREAL 2-0 2011 BY... di alessandrone751

Napoli-Villareal 2-0


Non c'è che dire: il Napoli nel primo tempo ha letteralmente schiacciato il Villareal che molto probabilmente non si aspettava gli azzurri così determinati. Lavezzi ha incantato la platea, con il suo funambolismo, e con la sua velocità, anche se manca di precisione come spesso gli accade sotto porta. Sebbene per quanto riguarda la sfida di ieri, dobbiamo affermare che è stato la sua inventiva a permettere agli azzurri prima di passare in vantaggio con Hamsik (splendido assist per Marek) ed è stato lui a procurarsi un rigore. Siglato poi da Cavani. Il Napoli però adesso deve fare la conta degli infortunati. Infatti sia Cavani che Aronica risultano acciaccati, e sono in forte dubbio per la sfida contro l'Inter.
Altro particolare, strano che il Napoli, debba affrontare squadroni di primo rango, in turni così ravvicinati. Allora aveva ragione il Presidente De Laurentiis, a lamentarsi per il trattamento ricevuto ? Nella ripresa il Napoli è leggermente calato, ed il VIllareal ha creato qualche occasione, senza peraltro impensierire troppo la retroguardia partenopea.



Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, ha commentato il successo contro il Villarreal ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto evidenziato : "Sembra che il Napoli giochi di ripartenza, ma la maggior parte delle volte a chiudersi è l'avversario. Dopo l'esperienza che abbiamo fatto l'anno scorso in Europa League ero sicuro che giocassimo con questa autorevolezza, come facciamo anche in campionato. I ragazzi mi stanno seguendo alla lettera. Nel secondo tempo non ce la facevamo più, ne dovevamo cambiare cinque. Gargano, Inler e gli attaccanti avevano pressato tutto il primo tempo. Quando si gioca ogni due giorni con i ritmi nostri è difficile, se facciamo le cose per bene spendiamo tanto. Nella ripresa ci sono mancate le energie. Se giocassimo una volta alla settimana potremmo tenere questo ritmo per tutti i 90 minuti. Noi allenatori possiamo avere delle idee, ma sei i calciatori non ti seguono non possiamo fare nulla. La prima cosa è coinvolgere i calciatori, ognuno di loro deve rendersi conto che si gioca prima per la squadra poi per se stessi. Finora questi ragazzi mi hanno seguito e sono orgoglioso di questa cosa. Non siamo a livelli di calciatori che giocano da sempre la Champions, noi paghiamo di più perché siamo alle prime esperienze. Questo la dice lunga da questo punto di vista. Cavani? Non so come sta, anche Aronica mi preoccupa perché pare nel finale si sia stirato Domattina abbiamo l'allenamento alle undici, vedremo".



"Siamo sulla buona strada, però non dobbiamo montarci la testa. Mancano ancora quattro partite difficili". Pensieri e parole del centrocampista del Napoli, Marek Hamsik, a Sky dopo la vittoria per 2-0 sul Villarreal. "E' dura dire se potremo andare avanti oppure no. Stanchi nel secondo tempo? Ci siamo sacrificati un po'..."



Giuseppe Rossi, attaccantedel Villareal, è intervenuto ai microfoni di Sky, ecco quanto evidenziato : "Quando ho deciso di giocare? All'ultmo minuto ho deciso di gioare perchè era ua partita molto mportante per noi quindi ho deciso di scendere in campo. Due sconfitte consecutive? E' un peccato perdere due partite consecutive, niente dobbiamo prendere le cose postive di stasera. Napoli? Sono cose che hano detto i giornali, io penso a giocare bene col Villareal".

Alessandro Lugli

lunedì 26 settembre 2011

Serie B, Empoli-Reggina 3-2


Nel posticipo della 6/a giornata di serie B, Empoli-Reggina 3-2. Partenza sprint degli uomini di Aglietti che realizzano due gol nei primi 7 minuti: al 4' colpo di testa vincente di Saponara, al 7' raddoppio di Signorelli con un destro da fuori area. Nella ripresa, al 13' Tavano arrotonda il punteggio per i padroni di casa. La reazione della Reggina arriva troppo tardi: all'88' gol di Missiroli, raddoppio di Ragusa in pieno recupero. L'Empoli sale a 6 punti, mentre la Reggina resta ferma a 10.

domenica 25 settembre 2011

posticipo alla Roma


(ANSA) - ROMA, 25 SET - Alla sesta partita ufficiale, quattro in campionato e due in Europa League, la Roma di Luis Enrique e' riuscita finalmente a conquistare i tre punti. In casa del Parma, nel posticipo della 5/a giornata di campionato, finisce 1-0 per i giallorossi, con un gol di testa di Osvaldo al 50'.

Dopo un primo tempo lento e prevedibile, nella ripresa la Roma e' tornata in campo trasformata, grintosa e veloce. Non ha demeritato il Parma che ha lottato fino alla fine per il pareggio.

Schelotto-Cigarini, la favola dell'Atalanta continua


La favola dell’Atalanta continua. Dopo aver cancellato la penalizzazione con la scorsa vittoria sul Lecce gli orobici battono il Novara e si tolgono dal fondo classifica. Un gol per tempo, quelli che firmano il 2-1 sulla squadra di Tesser, nel finale vicina a un clamoroso pareggio. Al 24’ pt Schelotto prende il tempo a Gemiti e insacca di testa su cross di Bellini. Mancato il raddoppio dallo stesso Schelotto a soli 2’ dal gol (palo), a mettere la partita in ghiaccio ci pensa Cigarini nella ripresa con un destro dal limite. Almeno così sembra. Nel finale, infatti, la rete di Porcari (44’) riaccende per un attimo un match che sembrava chiuso, poi Granoche segna un gol regolare annullato tra le proteste piemontesi. Episodi a parte, l’Atalanta prolunga il suo buon momento, il Novara conferma invece le proprie difficoltà in trasferta.

Siena perfetto, il Lecce incassa il terzo ko


Prima vittoria stagionale per il Siena che strapazza un Lecce spuntato. La squadra di Sannino passa in vantaggio dopo soli 3’ con un colpo di testa di Destro, poi dilaga nella ripresa su un Lecce ridotto in dieci uomini dall’espulsione di Esposito (doppia ammonizione) al 16’. Nel secondo tempo le reti senesi sono tutte di Calaiò. Il bomber palermitano colpisce prima con un diagonale su sponda di Destro, poi con una palomebella che beffa Julio Sergio fuori dai pali. I toscani fanno un salto triplo che li porta a metà della classifica, per il Lecce è il secondo scontro diretto consecutivo perso dopo la sconfitta con l’Atalanta.

A Cagliari l'Udinese frena, ma è sempre prima


Secondo pareggio in quattro giorni per l’Udinese, che tuttavia resta in testa alla classifica con la Juventus. A frenare la squadra di Guidolin è un Cagliari ben organizzato, ma raramente pericoloso. I Friulani si affidano al solito Di Natale, spalleggiato da un poco ispirato Torje. Le occasioni migliori si creano nel finale quando la stanchezza fa sì che si aprano spazi invitanti. Guidolin, senza troppe alternative davanti, getta nella mischia Fabbrini senza rischiare le tre punte, ma l’Udinese resta a secco di gol. Anche se un punto in Sardegna è sempre prezioso.

Krasic salva la Juve, 1-1 a Catania


Altro pareggio, il secondo 1-1 dopo quello contro il Bologna, ma la Juventus – in campo praticamente solo nel secondo tempo – è ancora prima in classifica, complice un campionato di raro equilibrio: se Conte vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, è servito. Di sicuro nell’intervallo della partita contro il Catania il bicchiere era desolatamente vuoto. Juventus senz’arte né parte e sotto di un gol.



Gran parte del merito va a Montella, che disegna un Catania ben pensato e coraggioso. Difesa alta, pressing, centrocampo che marca senza quiete Pirlo, gioco sulle fasce e una scelta ardita ma indovinata: il piccolo Bergessio in attacco al posto di Maxi Lopez, per sorprendere i grandi Chiellini e Barzagli. Sorpresa riuscita, dato che dopo 4’ l’argentino porta avanti i padroni di casa.



La parzialmente inedita Juventus latita per i restanti 40’. In campo c’è l’olandese Elia, pessimo esordio. Come pessima è la resa del 4-2-3-1 tentato da Conte, con Vidal, l’olandese e Krasic a fare da supporto all’unica punta Matri. L’idea è quella di garantire maggiore copertura, la realtà è quella di una Juve sterile e povera di idee, tanto in mezzo quanto sugli esterni.



Nella ripresa, sotto la pioggia, arriva il pari di Krasic (49’): sul tiro del serbo c’è però la decisiva complicità del portiere rossoblu Andujar. Dentro Pepe al posto di Elia, la Juve raddrizzata la barca gioca di rabbia e prova a vincere; il Catania si difende e gioca di contropiede. C’è anche Del Piero che sfiora il gol, così come Vidal, che lo spreca clamorosamente. Sull’altro fronte il pessimo Chiellini (brutto inizio di stagione per lui) offre un pallone d’oro a Suazo, rimedia Buffon. Si gioca di cuore fino alla fine, ma il risultato non cambia.

Tra Lazio e Palermo vince la noia


Niente da fare, all'Olimpico la Lazio non sa più dettare legge. Dopo la débacle col Genoa in campionato e il mezzo passo falso col Vaslui in Europa League, la squadra di Reja rimanda ulteriormente il primo successo casalingo in A non andando oltre il pari per 0-0 col Palermo in un match valido per la 5/a giornata. Troppo lenta, sufficientemente solida dietro ma confusa in attacco, la Lazio ha punto solo a tratti. Dall'altra parte un Palermo ben messo in campo e anche vicino al bottino pieno in un paio di occasioni.

Per una volta, la statistica viene completamente rovesciata. Prima di oggi, i biancocelesti erano infatti rimasti a digiuno di reti all'Olimpico solo in una delle ultime diciotto uscite. Al contrario, il Palermo aveva sempre incassato almeno un gol nelle precedenti 16 gare ufficiali tra campionato e coppe per un toale di 32 reti al passivo. Un punto per parte - la Lazio sale a quota 5, 2 punti in meno dei siciliani - che alla fine rispecchia quanto visto in campo. Reja, nuovamente fischiato dalla Nord alla lettura delle formazioni, lascia a riposo Brocchi e lancia Cana, al debutto dal 1'. Dietro, c'è Lulic (tra i migliori) sulla sinistra con Stankevicius in panchina.

Mangia risponde con Pinilla preferito a Miccoli per far coppia con Hernandez e Zahavi a sostegno partendo largo nel 4-4-2. Chiaro l'intento del Palermo: restare stretto con le due linee di difesa e centrocampo per poi ripartire veloce in contropiede. Quello dei padroni di casa è un 4-3-1-2 molto scolastico, che vede (inspiegabilmente) Cissé ancora troppo largo a sinistra e incapace di dare il giusto supporto a Klose. Così, nei primi 45', sono gli ospiti a sfiorare il vantaggio con Pinilla, che all'11' calcia però troppo debole e centrale facendosi respingere la conclusione da Marchetti. Dopo un bel contropiede non finalizzato da Hernandez al 36', nel finale Hernanes (ancora in ombra) sporca il tabellino laziale con un destro a giro deviato in angolo da Tzorvas.

Reja inizia il secondo tempo con Brocchi al posto di Cana per dare un po' di vivacità ad un centrocampo troppo molle anche nelle giocate di Matuzalem. Nei primi 20' le due chances più ghiotte: al 13', Klose si vede respingere il sinistro a botta sicuro dopo un intelligente giocata sugli svilippi di una rimessa laterale, e 6' dopo è clamoroso il sinistro mancato da Cissé con la porta lasciata sguarnita da Tzorvas (poi bravo su un rimpallo Migliaccio-Hernanes) in uscita sullo stesso attaccante tedesco. Reja inserisce Sculli per Hernanes, ma al 32' è Ilicic (subentrato a Pinilla) ad impensierire Marchetti. Ultima emozione nei piedi di Matuzalem, che al 35' dorme troppo sprecando con un sinistro senza pretese l'ottima giocata sulla trequarti di Klose.

Aperitivo frizzante, il Chievo piega il Genoa in extremis


Ecco di nuovo il Chievo che non ti aspetti: cinico come una grande. Dopo il Napoli la seconda vittima è il Genoa, in vantaggio con Palacio (capocannoniere ad interim) ma sgretolatosi nella ripresa dopo l’espulsione di Dainelli. Di Pellissier al 28’ e di Moscardelli all’ultimo assalto i gol che ribaltano il match e firmano il 2-1 finale.



Dopo 45' Chievo-Genoa sembrava una tranquilla partita avviata verso lo 0-0, aperitivo analcolico di una quinta giornata contagia dal tour de force del turno infrasettimanale. Poi è arrivato Jorquera, assieme a Palacio, ed è tornato Pellissier, nel bene e nel male. E di colpo sono spuntate le bollicine.



Il caldo inatteso, la trasferta insidiosa, i tre impegni in una settimana, le parole prudenti di Malesani alla vigilia: al Genoa capolista il pari potrebbe andare bene, e si vede. Nemmeno al Chievo, con Pellissier recuperato in extremis dai suoi acciacchi, muovere appena la classifica dopo il colpo gobbo col Napoli non dispiacerebbe. E così, dopo 45’, una paratissima di Frey su Rigoni è l’unica nota che sporca il taccuino e sveglia i clivensi dal torpore.



Il Genoa invece gioca come un gatto sornione: di sua sponte non graffia, ma se gli si offre il fianco ha gli artigli per fare male. I padroni di casa lo scoprono dopo soli 3’ della ripresa. Su una palla persa a centrocampo dai gialloblu, Jorquera pesca in verticale Palacio in verticale, che dopo un paio di sportellate con Morero fredda Sorrentino con un perfetto diagonale. Per l’argentino è il quarto gol in cinque giornate.



Al 14’ il Chievo potrebbe già pareggiare conti: spinta in area di Dainelli su Pellissier, Russo, codice alla mano, decreta rigore più espulsione. Ma Frey salva temporaneamente i rossoblu smanacciando il penalty di Pellissier, che però si riscatta al 28’ con l’impeccabile girata di testa che vale l’1-1. Con l’uomo in più i clivensi spadroneggiano in lungo e in largo per un altro quarto d’ora. Il Genoa sbanda un po’, ma resiste. Finché al 48’ un tuffo di Moscardelli fa esplodere il Bentegodi.

NAPOLI-FIORENTINA 0-0


Finisce 0-0 con davvero poche emozioni l'ultimo anticipo del sabato, col Napoli di Mazzarri che ritrova i suoi titolari ma non i tre punti contro una buona Fiorentina.

Il Napoli, reduce dall'inopinata sconfitta di Verona col Chievo, ritrova i suoi "titolarissimi", con Mazzarri che dà una seconda chance solo a Fideleff. Nella prima mezz'ora si vede praticamente solo Cerci, che poco assistito dai compagni prova a fare tutto da solo, instancabilmente, ma non riesce a sbloccare il risultato. Il Napoli, non del tutto a suo agio, nel dover fare la partita anzichè muoversi in contropiede, fatica e solo al quarantesimo va vicino all'1-0 con Cavani, diagonale fuori di poco. Prima del duplice fischio, c'è tempo però anche per un miracolo di De Sanctis su Natali.

Nella ripresa, la musica non cambia e bisogna aspettare il ventesimo per un'azione degna di nota, con le vibranti proteste azzurre per un tocco di mano di Pasqual su cross di Zuniga in area di rigore. Mazzarri lancia Pandev, in campo oltre al tridente, ma gli spazi finiscono con l'intasarsi ancora di più e le occasioni non fioccano. La Fiorentina inevitabilmente si abbassa e nel finale resiste all'ultimo assalto azzurro, grazie al muro eretto da Mihajlovic, che al triplice fischio porta a casa un punto meritato e che non fa felice certo De Laurentiis, visibilmente deluso in tribuna.




venerdì 23 settembre 2011

FIORENTINA-NAPOLI 0-1 1985 BY ALEX LUGLI 2011

napoli-verona 2-0 1990 by alex lugli 2011

NAPOLI, MAZZARRI: "FIDELEFF UNO DEI MIGLIORI"


Ecco le prime parole di Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, prima della gara contro la Fiorentina. "Mi aspettavo comunque che alla prima sconfitta sarebbe successo un putiferio. Ora tutti pensano che il Napoli deve andare a Cesena, a Verona e far man bassa. Non è così - evidenzia TuttoNapoli.net. Cambio di gioco? Questa volta ho guardato la partita ancor più attentamente. Col Cesena, rispetto alla partita con il Chievo, nel primo tempo abbiamo creato comunque poche occasioni. La partita con i veronesi è capitata anche questa volta dopo un ciclo terribile, così come l'anno scorso. Quando Paolo Cannavaro, che è uno dei titolarissimi, fece degli errori importanti come quello di Fideleff. Questa cosa mi fece capire che i calciatori hanno bisogno di staccare mentalmente dopo una serie di partite importanti. Oggi che la rosa è più attrezzata rispetto all'anno scorso, io devo fare dei calcoli importanti. Era previsto che Maggio doveva riposare, altrimenti secondo Pondrelli poteva farsi male: ed è successo! Devo dire quindi che il mio preparatore è un mago. In difesa siamo stati perfetti, anche grazie all'opera dei tre attaccanti che hanno bloccato la manovra del Chievo sul nascere. Santana e Mascara si stanno allenando con noi da due mesi, hanno sempre giocato insieme: nella mia logica ho pensato che si poteva andare lì e per prima cosa non subire, non prendere gol. Non abbiamo meritato di perdere, rispetto alle altre due partite con i veronesi in cui meritammo le sconfitte. Lucarelli? Se l'avessi potuto portare in panchina insieme a Cavani ed Hamsik, sicuramente sarebbe stato utile. Ma qualcuno doveva rimaner fuori: ha ragione De Laurentiis quando dice che le panchine andrebbero allungate. La squadra stava andando bene, forse potevo ritardare i cambi fatti contro il Chievo. L'infortunio a Maggio mi ha fatto saltare il banco, era prevista la sostituzione di Fernandez o di Fideleff con Cannavaro. E' questo l'unico rammarico che ho. Fideleff è stato uno dei migliori in campo, gli è capitato quest'errore forse anche perchè non stava benissimo. Ed è stato anche sfortunato. Se il risultato rimaneva sullo 0-0 avevamo anche la possibilità di vincerla. Un pò come successo a Cesena, dove addirittura abbiamo concesso di più. Ma questo è il calcio. Inter, Milan e Napoli stanno giocando la Champions. Vedete loro dove sono e dove siamo noi. Hanno degli infortunati? Si, è vero, e allora la tesi di Pondrelli ha ancora più valore. Vi ripeto: mi aveva detto di stare attento. Se avessi fatto giocare i titolari avrebbero potuto esserci degli infortuni. Ed è quello che è successo a Maggio".
TMW

giovedì 22 settembre 2011

CAMPIONATO DI CALCIO 1987-88 BY ALEX LUGLI 2011

CAMPIONATO DI CALCIO 1987-88 BY ALEX LUGLI 2011 PRIMA PARTE

music base

racconto di alex lugli

Amo l'inverno. Sembrerà strano per uno come me nato a Napoli, città del Sole. Eppure amo l'inverno, amo il freddo, amo le giornate di pioggia. Amo la natura piovosa, i boschi, le corse sotto un clima mite. Nel mio quartiere che è un vicolo piccolo e storto, ma ben incavato, si vive tranquillamente, nessuna scena di panico, nessun pericolo, c'è persino una chiesetta, molto carina, dove io mi reco ogni tanto, quando voglio fare pace con Dio. Il prete è molto bravo ed elegante, quasi dolce, accoglie le mie confessioni, con distacco e non mi fa nessuna predica, dice solo di stare attento, che il male lo posso trovare ovunque.

Quando esco di casa, poi vedo per la strada le solite ragazze moderne, con accento spiccatamente napoletano, che "rovinano" la città sui motorini, oppure ragazzi parimenti associati ad una scarsa cultura dell'educazione che "distruggono" il mondo sugli scooter.

La vita nel quartiere dove vivo, è strana, sembra un dormitorio pubblico, tutta gente quasi anziana, o chi voleva ma non è riuscito ad andare via, o chi si è sposato, non sempre per amore.

I giorni sono strani, sto uscendo poco, perchè non sto bene più come una volta. Sento poco. Sarà il catarro nelle orecchie, mi sto curando ma non passa, ancora. Sono 5 mesi che vivo di alti e bassi. A volte come adesso sembra uno strazio.

Il quartiere però continua a vivere....il fruttivendolo vende la frutta, il salumiere i salami, il droghiere lo zucchero, io ho il mio ruolo di malato forse immaginario, forse reale, che ogni tanto esce di casa. Ogni tanto esco di casa, soprattutto dopo aver sofferto tanto, esco e incontro Dio. Dio mi dice: "Che bella giornata oggi", io annuisco e continuo il mio cammino. Sapendo già che tutta questa felicità un giorno finirà, e io sarò morto. L'aria che si respira a Napoli non è un'aria qualunque, è un'aria sempre fresca, il sole inebria, col suo calore e coi suio immensi colori, tutta la città....si sente la presenza dell'abbandono e della rassegnazione, da secoli nella città dove vivo.

Il luogo dove vivo io, sembra un dormitorio pubblico, come detto prima, c'è una anziana signora non vedente, che sembra aver perso le cognizioni del giorno e della notte, mi da molta forza vederla, è come se vedessimo un pezzo di noi stessi quando a volte soffriamo. Lei, invece soffre ogni giorno, ogni secondo, ogni minuto, però a volte sono sicuro ride, ride fra se e se, sorride lieta fra se e Dio, nel silenzio della sua anima, laddove ha un rapporto personale con Nostro Signore e laddove nessun essere umano, nessun psicologo nessun dottore può addentrarvisi.

La mia situazione è strana, pensieri vanno e vengono, e la mia anima li asseconda. Spesso penso al mio passato a quando correvo da ragazzo sulla spiaggia, e non mi rendevo conto di come ero fortunato, poter correre felici, soprattutto, verso la sera , diciamo alle 18.00, su una spiaggia è una cosa che consiglio a tutti di fare almeno una volta nella vita. Si ha un rapporto con la natura splendido, e se ripenso a come sono oggi, mi sovviene un forte rammarico, di come mi sono ridotto. Però non voglio dire come fanno in molti: "Io da giovane ero un leone, nessuno mi fermava"-no-non voglio dire questo. Dico solo che, scuola a parte, tutto era più leggero. Però si badi che soffrivo molto anche da giovane. Verso i 16 anni, ma anche prima, la sofferenza me la portavo appresso.

Di ragazze, nemmeno l'ombra, ossia a me piacevano e piacciono ancora ma sono loro che non provano nulla per me. Sarà, che non sono simpatico, sicuramente non bello, un pò fuori dal tempo, ma a me piace sognare, non me ne frega molto se le ragazze, non mi filano.

Io non sono pefetto, ma nessuno lo è. Però chissà perchè da me la gente si aspetta sempre che io dia quella scintilla, quella lucida voglia di creare. Per tutti i poeti forse è cosi, per me lo è sicuramente. Se non scrivo un verso al giorno non sono io. Ogni verso, è una cosa che io penso, quindi ragionata, a modo mio ma ragionata , poi scritta, sotto forma di poesia o di prosa. La poesia non deve essere solo per cuori infranti, deve avere un senso pratico, un senso civile, perchè può servire a migliorare l'uomo. Anche un verso decadente può essere utile cosi a far conoscere agli uomini come non si deve agire, a lasciare , abbandonare le negatività, per evolversi al meglio. Ma se nessuno lo fa capire, anche il male viene visto come bene.

Non so quanto potrò scrivere ancora. A volte scrivo per mascherare il male d'animo che sento dentro. In verità in questa estate mi sento solo, coi miei guai. Sento di dare fastidio anche alla mia famiglia, ormai la mia sofferenza me la porto dentro. Devo impare a gestirmi meglio, non so se Dio c'è , lo spero, a volte perdo la fede, ma se c'è ,adesso è il momento di farsi vedere, ma non per punire me , ma per guarirmi attraverso l'amore. Piangersi addosso non serve a nulla, ma adesso sento che la vita mi sta abbandonando, nel senso che forse il mio ciclo è chiuso. Spero di sbagliarmi, perchè poi vedo la signora cieca e sorda davanti la mia finestra, che vive e non piange mai, vedo altre persone malate che vivono. Fatto sta che io sto soffrendo molto.

Però credo che se mi distraggo posso migliorare. A volte penso alla mancanza d'amore che c'è nel mondo. Penso a come il destino mi abbia distrutto senza possibilità di recupero, ripenso alle poche (si possono contare sulla punta di una mano) giornate belle e spensierate che ho vissuto, ma anche in quelle ho dovuto sopportare gente che mi ha deluso, e che sparlava male sempre male di me. Il destino non mi ha dato nessun aiuto, mi ha ripeto massacrato, ma se penso che c'è gente peggio di me , non dico che mi riallieto (parola troppo grande) ma comunque non mi butto giù, anche se devo ammetterlo convivere con un udito basso, non è semplice, e non so se riuscirò più a sopportare tutto questo andazzo negativo.

Sono solo.

Poi penso all'estate, alla voglia di vita che c'è. Vorremmo tutti ritornare adolescenti e sognare un amore, un nuovo amore, che abbia gli occhi della fantasia, per respirare le stesse ansie le stesse gioie, gli stessi dolori, la stessa allegria, poterle dire che non ci lasceremo mai. Sarebbe bello, vivere un vero amore, che possa ridare alla mia anima una felicità forse mai conosciuta, ma poi mi chiedo se esistono amori cosi. Chissà.

 

a muso duro

E siamo cresciuti cosi
con la voglia di avere quello che
ci spetta
poi siamo stati scaricati via
come sacchi ingombranti
da sgombero.
E siamo cresciuti cosi
con la testa piena di canzoni
con amare verità da non svelare
con ricordi a volte da cullare.
Siamo cresciuti cosi
con le scritte sui muri del quartiere
a sentire mille cantilene
della durezza della vita.
Siamo cresciuti cosi
come se fosse un sogno
dipinto d'amore
e poi accorgersi che chi
parlava era solo il tuo cuore.
Siamo crescuti cosi
con quella scritta rude su quel muro:
"In tanti ci han visto nascere
nessuno ci vedrà morire"
noi che lottiamo a muso duro

generazione in generazione

E quanto dovremo soffrire per un angolo di Paradiso ?
Amore condiviso, estasi terrena, il male lo crearono
Adamo ed Eva/e il diavoletto/ che sbagliarono parimenti in Paradiso
al nostro cospetto
e si ritrovarono con un peccato condiviso/ in pieno petto.

Ora tocca a noi espiare le loro colpe
di un errore assurdo ed evitabile
Dio lasciò l’uomo con i suoi errori e i suoi vizi
nella perdizione più totale
a volte dentro il cuore sentiamo
tutto l’amore che Dio ci vuole
immenso ricordo lontano
di generazione in generazione


non ci ha mai dimenticato

scritte sui muri

Mi resta solo l’odore
di quello che c’è stato
liti fotogeniche
qualcosa è cambiato.
Eri solo un’illusione
ma ormai sei solo un pò
del mio passato.
Solo questo tu sei
un ricordo lontano.
Quello che è successo dopo
non ero io
non eri tu
certo magari ti ricorderò
in una sterile canzone
forse il prossimo Natale
se ci sarò ancora
penserò a te
che in fondo
non te lo meriti
però sei stato il mio
ultimo bagliore.

solo-poesia

Sono solo.
Non odo nemmeno le parole del vento.
Chiuso in questo tormento.
Qualcuno mi ha ucciso dentro.
La rabbia scorre nei viottoli oscuri della vita
e non avrà mai la sua ragione
non uscirà mai dalla sua prigione
sarà sempre incatenata sennò si chiamerebbe allegria.
Non è della mia generazione
che ha sempre sognato per giorni e ore.
Nessuno si permetta di intrommettersi nella mia
generazione.

Sono solo.
Ma un vecchio detto cosi diceva:
"Meglio soli che male accompagnati"

mercoledì 21 settembre 2011

Ranieri e' il nuovo tecnico dell'Inter


Claudio Ranieri e' il nuovo allenatore dell'Inter. Sara' lui a guidare la squadra a partira dalla prossima sfida di campionato a Bologna e in Champions contro il Cska di Mosca. L'accordo tra il club nerazzurro e il tecnico e' stato raggiunto questa sera, il contratto e' di due anni. Il primo allenamento con la squadra e' previsto per domani pomeriggio.

Serie A: 4/a, Chievo batte Napoli 1-0


Con un gol di Moscardelli, il Chievo batte 1-0 il Napoli a Verona nella 4/a di serie A. Altri risultati: Cesena-Lazio 1-2 (Mutu, Hernanes, Klose); Fiorentina-Parma 3-0 (doppietta Jovetic, Cerci); Genoa-Catania 3-0 (doppietta Palacio, Constant); Juventus-Bologna 1-1 (Vucinic, Portanova); Lecce-Atalanta 1-2 (Doppietta Denis, Mesbah); Milan-Udinese 1-1 (Di Natale, El Shaarawy); Palermo-Cagliari 3-2 (Zahavi, Bertolo, Miccoli, Conti, Nainggolan). Domani Roma-Siena. Ieri Novara-Inter 3-1.

Serie A, Genoa su con Juve e Udinese


In attesa del posticipo Roma-Siena di domani sera all'Olimpico, sono tre le squadre al comando della serie A dopo la quarta giornata: Genoa, Udinese e Juventus mentre l'Atalanta ha annullato la penalizzazione. Nuova classifica: Juventus, Udinese e Genoa 7; Napoli, Fiorentina, Palermo e Cagliari 6; Novara, Chievo, Lazio e Catania 4; Lecce e Parma 3; Milan 2; Atalanta, Roma, Siena, Inter e Bologna 1; Cesena 0. Atalanta penalizzata di 6 punti per sentenza della giustizia sportiva.

Ranieri a un passo dall’Inter

Claudio Ranieri è a un passo dalla panchina dell’Inter. E’ lui infatti il prescelto da Moratti per la successione a Gasperini. Ore cruciali per definire rapidamente i termini dell’accordo con il nuovo allenatore. Si discute della durata del contratto ma la strada è tutta in discesa. Ranieri dovrebbe arrivare probabilmente in queste ore a Milano ma c’é già un fitto lavorio per rendere agevole e soprattutto rapido il cambio di testimone. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare stasera o al più tardi domattina. Il nome di Claudio Ranieri come successore di Gasperini resta quello più probabile, anche se ancora si sta lavorando sui dettagli relativi al contratto. In particolare, lo scoglio principale sarebbe quello della durata: il tecnico vorrebbe due anni mentre la società nerazzurra gliene offrirebbe uno. In via Serbelloni, sarebbe in corso un incontro tra Massimo Moratti e il figlio Angelo Mario per definire le strategie della società e uscire al più presto dallo stato di incertezza attuale. La Milano interista si è risvegliata oggi con l’esonero dell’allenatore Giampiero Gasperini e di fatto si è tornati all’atmosfera di grande incertezza che ha caratterizzato l’estate nerazzurra. C’é grande attesa, insomma, per sapere chi sarà chiamato a dirigere un’Inter che ai tifosi è apparsa deludente in queste prime partite ufficiali.

PABLITO ROSSI SECONDO GOL ITALIA-POLONIA 2-O BY ALEX LUGLI 2011

PABLITO ROSSI PRIMO GOL ITALIA-POLONIA 2-O BY ALEX LUGLI 2011

martedì 20 settembre 2011

Anticipo serie A, Novara-Inter 3-1


La neo-promossa Novara batte l'Inter 3-1 nell'anticipo della 4/a di serie A. I padroni di casa in gol al 38' con Meggiorini su assist di Maggiarani e con chiare colpe della difesa interista. A inizio ripresa Novara di nuovo pericoloso al 52' con Maggiarani che spreca solo davanti a Julio Cesar. L'Inter ci prova con Pazzini al 75', ma all'86' Rigoni siglia su rigore per fallo, forse dubbio, in area di Ranocchia.

All'89' Cambiasso accorcia ma al 90' e' Rigoni a chiudere i conti per il 3-1.

Napoli-Milan 3-1 2011 by alessandro lugli 2011

SPAGNA 82-FRANCIA-AUSTRIA 1-0 BY ALEX LUGLI

Male le milanesi….e le romane volano Napoli, Juve e Cagliari


Stiamo assistendo finora ad un campionato molto strano, dove le due milanesi stanno steccando clamorosamente e dove dopo 5 anni si rivede la vera Juve, che sembra aver acquisito con Antonio Conte una mentalità di squadra che negli anni precedenti non aveva.La vittoria di Siena siglata da Matri, dà nuovo vigore alla squadra bianconera che è a punteggio pieno ossia 6 punti in 2 gare , 5 gol fatti e 1 subito. Molto bene anche il Napoli di Mazzarri che dopo il 3° posto dello scorso anno, sembra avviato ad un’altra stagione monstre, ed il 3-1 di ieri nel posticipo contro il Milan campione d’Italia ne è la dimostrazione più tangibile. Anche gli azzurri come la Juve, hanno fatto 2 su 2 ossia sono risultati vincenti sia a Cesena in trasferta nella prima di campionato (la seconda in verità) che appunto contro il Milan. Con uno score che parla di 6 reti fatte e 2 subite. Delle sei marcature 3 portano la firma di Cavani, e se teniamo in considerazione anche la Champion’s League sono già 4 le realizzazioni del bomber Uruguaiano, vero cecchino del Napoli.

Bene anche il Cagliari che ha fatto come Juve e Napoli, 6 punti in due gare con una vittoria prestigiosa come quella di Roma contro i giallorossi all’esordio in campionato e un’altra quella di sabato contro il Novara, che fa presagire un buon campionato per i sardi. Come l’Udinese che invece credo non andrà oltre un discreto piazzamento. Di corsa il Genoa, che ha approfittato della difesa di burro della Lazio. Fu vera gloria ?

Male come detto le milanesi, e le romane tutte e quattro già distaccate di 5 punti dalla vetta. Anche se dobbiamo dire che è soltanto l’inizio e che le sfide vere sono ancora di li a venire.

In zona-retrocessione prevediamo difficoltà di salvezza per Lecce, Bologna, Atalanta e Siena oltre alla neopromossa Novara, che però, potrebbe togliersi belle soddisfazioni. Chievo Verona da verificare. Un punto in due gare, ottenuto contro due squadre simili come il Novara stesso e la sconfitta di Parma del redivivo Giovinco, fanno riflettere. Potrà ancora una volta Pellisier togliere le castagne dal fuoco ?

Discorso a parte merita la Fiorentina, ormai da un paio di stagioni a tirare il fiato. Ci sarà una svolta societaria? Montolivo andrà via ?

Staremo a vedere !

Alessandro Lugli

lunedì 5 settembre 2011

E' nata Mia, la figlia della Marcuzzi



Non so quanto e' alta, non so quanto pesa, so solo che al mondo niente e' cosi grande. Amore, sei tutta Mia.

Ps. Alessia e' stata la mamma più brava del mondo

Pps. In sala parto stavo collassando. Poi grazie a Dio, ho preso in braccio mia figlia e sono rinato. Sono papa', papa' Francesco!



Così Francesco Facchinetti annuncia ai suoi 83mila circa fan su Facebook la nascita di Mia, avuta dalla compagna Alessia Marcuzzi. Sempre su Facebook è appaeso un cuore rosa con su scritto: 'Amore, sei tutta Mia'.



Un anno dopo è buio sull'omicidio Vassallo

C'e' ancora il buio, dietro l'omicidio di Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica ucciso il 5 settembre dello scorso anno a colpi di pistola mentre faceva ritorno a casa, poco dopo le dieci di sera. Ad un anno dalla tragica scomparsa, infatti, ancora non ci sono i nomi di chi ha armato e di chi ha premuto il grilletto della calibro 9 che ha stroncato la vita del ''sindaco pescatore''.





Sono tante, le piste battute in questi dodici mesi con caparbieta' dalla Procura di Salerno, diretta da Franco Roberti, ma e' come se ogni volta, ad un passo in avanti, gli inquirenti siano costretti a farne due indietro. Dal business dell'edilizia, un affare divenuto d'oro in un territorio come quello di Pollica, da anni al vertice delle graduatorie delle localita' di mare piu' belle d'Italia, al traffico di droga, altro affare ''in crescita'', e i cui pericoli erano stati stigmatizzati proprio da Vassallo, che aveva deciso di combatterli rischiando anche in prima persona, le piste ogni volta seguite, abbandonate e poi riprese, si affastellano l'una sull'altra, in quello che, a questo punto, presenta tutti gli aspetti di un vero e proprio rompicapo. E intanto, la famiglia Vassallo e la gente di Pollica attendono che la verita' venga a galla, tra speranze e delusioni, in un intreccio di sentimenti sempre piu' amaro e sempre piu' simile alla frustrazione.





''La soluzione e' molto piu' complessa di quanto si pensi - spiega Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore e presidente della 'Fondazione Angelo Vassallo' - ho molti dubbi che si possa giungere alla verita'. Il procuratore Roberti e' un magistrato in gamba, una persona perbene, ma temo che la vicenda sia molto lontana dalla parola fine.''. Dario Vassallo, autore di un libro dal titolo 'Il sindaco pescatore', scritto a quattro mani con il giornalista Nello Governato, ha infatti un'idea molto precisa su come siano andate le cose, quella sera del 5 settembre del 2010 e sul perche' la matassa delle indagini sia ancora tutta da sbrogliare.





''Non tutti hanno detto tutto quello che sanno - prosegue il fratello del sindaco ucciso - anche a Pollica, c'e' gente che sa ma non parla. Mio fratello e' stato ucciso da due forze precise, coalizzate tra loro in una strategia studiata a tavolino e che aveva l'obiettivo di fermare la buona politica, di cui negli ultimi anni Angelo Vassallo era diventato un esempio. Non dico altro.''. A dire altro, e' il libro scritto da Vassallo, che verra' presentato al pubblico proprio il 5 settembre prossimo a Pollica, in coincidenza con il primo anniversario della morte del sindaco pescatore. ''Non posso essere piu' esplicito - dice ancora Dario Vassallo - la lettura del libro aiutera' a farsi un'idea piu' articolata di cosa e' accaduto nel nostro paese quel maledetto cinque settembre''. Nel frattempo, proprio la fondazione ''Angelo Vassallo'' ha organizzato per i prossimi tre giorni, dal 3 al 6 settembre, una serie di iniziative per ricordare la figura del sindaco trucidato, da sempre in prima linea nel Cilento per la difesa del territorio e la crescita di una cultura ambientalista, tra i promotori dell'inserimento della Dieta Mediterranea, che proprio a Pollica ha la sua culla, nella lista del patrimonio immateriale dell'Unesco. Alla presentazione del libro, il giorno 5 settembre, parteciperanno tra gli altri il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e Walter Veltroni.





''A un anno dalla morte del nostro sindaco - sostiene Stefano Pisani, l'attuale primo cittadino di Pollica - proseguiamo sulla strada delle riforme da lui intraprese. Ho sempre sostenuto che quello di Vassallo sia un modello virtuoso da esportare oltre il nostro territorio, e oggi mi chiedo quanti lo stiano facendo. Noi siamo pronti a confrontarci con chi ha intenzione di prendere spunto da esso, per scambiare idee e magari per renderlo ancora migliore''.

Tenta di uccidere moglie, poi si suicida

Il cadavere di un uomo e' stato trovato dai carabinieri poco prima delle 10 nel cortile di un'abitazione a Reggiolo, nella Bassa reggiana, mentre poco lontano, a bordo di una Fiat Scudo, e' stata soccorsa la moglie, trasportata in gravissime condizioni all'ospedale di Parma. Nei pressi del corpo dell'uomo c'era un fucile.



L'ipotesi investigativa prevalente e' quella del tentato omicidio della donna, poi seguito dal suicidio del marito.



Preso il vandalo di piazza Navona

Preso il vandalo di piazza Navona

E' stato fermato nella notte dai carabinieri l'uomo che due giorni fa ha danneggiato la Fontana del Moro di piazza Navona, a Roma. Ha ammesso di aver colpito anche la Fontana di Trevi. Si tratta di un romano di 52 anni.



L'uomo è stato fermato in via dell'Anima, una strade giusto alle spalle della storica piazza. E' stato riconosciuto dai militari dalla corporatura e dalle scarpe che indossava, le stesse visibili nei filmati delle telecamere di sicurezza. Alemanno: "ora nessuna clemenza".



Amichevoli: Udinese-Inter Zapresic 2-0



Amichevoli: Udinese-Inter Zapresic 2-0

I bianconeri di Guidolin, privi di otto nazionali nonche' di Barreto e Floro Flores, che stanno lavorando a parte per i postumi di malanni muscolari, hanno sostenuto un'amichevole al Friuli contro l'Inter Zapresic, formazione militante nel massimo campionato della Croazia.



L'Udinese ha vinto per 2-0 con gol nel primo tempo di Neuton al 9' e di Abdi al 42'. Guidolin ha provato il 4-4-1-1.



Serie B: perdono le due capolista

Perdono fuori casa entrambe le capolista.



Il Sassuolo perde a Verona e il Pescara cade a Modena. Punteggio tennistico per la Sampdoria sul Gubbio colpevole di molte ingenuita'. Ecco i risultati della 3/a giornata: Ascoli-Vicenza 1-1, Bari-Albinoleffe 2-3, Brescia-Empoli 2-1, Cittadella-Padova 1-4, Crotone-Juve Stabia 0-0, Livorno-Nocerina 0-2, Modena-Pescara 3-2, Sampdoria-Gubbio 6-0, Verona-Sassuolo 1-0.



Torino-Varese (stasera alle 20:45).



Serie B: Torino-Varese 2-0

Torino batte Varese 2-0 (1-0) nel posticipo della terza giornata di serie B. Reti: nel primo tempo 40' Stevanovic; nel secondo tempo 4' Sgrigna. I granata salgono cosi' in testa alla classifica con 7 punti insieme con Brescia e Padova.



Snai, ore 13 si gioca su Italia-Slovenia

Favori del pronostico tutti per gli azzurri di Cesare Prandelli - che domani sera saranno impegnati nel match contro la Slovenia che puo' dare la matematica qualificazione a Euro 2012 - secondo i quotisti Snai. L'apertura del gioco e' prevista per le ore 13. Queste le quote in preapertura: Italia-Slovenia 1,33; 4,25; 10.



Juve: Platini, puo' iniziare nuovo ciclo

''La Juventus puo' iniziare un nuovo ciclo partendo dal nuovo stadio, che mi sembra molto bello. Il vecchio Comunale aveva scritto la storia del calcio per 100 anni: spero che ne venga riscritta un'altra nel nuovo stadio''. Cosi' il presidente della Uefa, Michel Platini, battezza la nuova avventura bianconera. Alla domanda se la Juventus sia tecnicamente pronta per tornare a vincere, Platini risponde: ''credo di si'''.



sabato 3 settembre 2011

FAR OER-ITALIA 0-1

Record di punti e qualificazione ormai in tasca. La “gita” alle Isole Far Oer si chiude senza sorprese, ma e’ stata molto piu’ dura del previsto. L’Italia di Cesare Prandelli vince 1-0 a Torshavn grazie alla rete di Cassano e fa registrare il nuovo primato di punti nelle qualificazioni: 19

in 7 partite, il Trap e Lippi si erano fermati a 17 in altrettante gare. Al ct importera’ poco, quel che conta e’ il successo visto che martedi’, nella “sua” Firenze, gli bastera’ battere la Slovenia per la matematica certezza del primo posto nel girone e la conseguente qualificazione alla fase finale di Euro2012. Tutto facile? Per nulla. Nei primi minuti gli azzurri, schierati con l’11 annunciato alla vigilia, fanno ammattire gli avversari. In 7 minuti 4-5 palle-gol, Pirlo e Montolivo creano, gli attaccanti si rendono pericolosi. All’11 arriva il vantaggio: lo sigla Cassano che,in sospetta posizione di off-side, vince un rimpallo sull’assist di Pirlo e mette dentro a porta vuota. L’Italia rallenta, le Far Oer prendono fiato e mettono i brividi a Buffon con Edmundsson (destro deviato e di poco alto) e con Olsen che, al 24’, colpisce in pieno il palo con un sinistro che aveva battuto il capitano azzurro. C’e’ tempo per due parate di Torgard, sulle conclusioni di De Rossi e Criscito, prima dell’intervallo. Nella ripresa Italia subito pericolosa con Rossi, ma le Far Oer

difendono bene e lottano su ogni pallone. Gara accesa, sul piano della qualita’ non c’e’ confronto, ma corsa e grinta riducono il gap. Dopo un sinistro di De Rossi (sempre pronto Torgard), clamoroso il palo di Holst che, al 26’, centra la traversa con Buffon immobile e battuto. Un minuto dopo il portiere azzurro dice no al colpo di testa in tuffo di Justinussen. Momento difficile, ma la volonta’ non basta alle Far Oer. Vince soffrendo l’Italia, un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, ma contavano i 3 punti ed Euro2012 e’ ormai davvero a un passo.





venerdì 2 settembre 2011

Scintille fra Corvino e Gilardino



"Per noi Gilardino è un campione e lo abbiamo considerato tale anche quando sono arrivate proposte inadeguate da altre società - ha sottolineato il ds viola Pantaleo Corvino - Io sono amareggiato come lo è lui e lo stesso vale per la proprietà. L'altro giorno ho chiamato Gilardino dicendogli che non lo avremmo mandato a Genova perché le proposte che sono arrivate non erano all'altezza. Se poi il nostro patron non gli risponde è forse perché il giocatore non ha mai smentito le voci che volevano ci fosse un contratto già firmato con il Genoa. Gilardino è il più grande calciatore che abbiamo, l'unico che con l'ingaggio supera i 2 milioni di euro. L'amarezza è reciproca e questo vuol dire che forse un po' tutti abbiamo sbagliato".



Amichevole, Milan-Como 2-1

Il Milan ha battuto il Como per 2-1 in una partita amichevole allo stadio Sinigaglia. Ha segnato Ambrosini al 22', poi al 24' è arrivato il pareggio del Como con Miello. Ad aggiustare le cose per i rossoneri ci pensa all'11' Emanuelson. Buona la prova di El Shaarawy e ottimo il ritmo del Milan soprattutto dopo i primi 20 minuti. Massimiliano Allegri ha colto l'occasione per schierare i due giovani degli allievi nazionali D'Avolio e Mastalli.



L'ira di De Laurentiis: "Fanno fallire il calcio per favorire Berlusconi. Così andiamo tutti a casa"

"Vogliono far fallire il calcio italiano per fare un favore a Berlusconi". Lo dice Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, abbandonando la sede della Lega Calcio di Milano dove è ancora in corso l'assemblea in cui si discute dei diritti televisivi per le partite del prossimo campionato. "Si cerca - aggiunge De Laurentiis -, di vendere ad un prezzo bassissimo a Mediaset, dicendo che Mediaset non riesce a fare proseliti con il digitale terrestre, è colpa nostra? E poi perchè devo andare a svendere oggi quello che deve andare in onda tra un anno e mezzo?".



Raggiunto l'accordo per il contratto dei calciatori, scoppia la bufera in Lega per l'accordo sui diritti televisivi. "Oggi come oggi, in parte grazie alla legge Melandri, in parte per favorire Mediaset e Berlusconi, Infront tra un anno ci bloccherà per tre anni". Dice il presidente De Laurentiis abbandonando l'assemblea della Lega Calcio. Secondo De Laurentiis, l'offerta proposta dall'advisor della Lega Calcio Infront per la cessione dei diritti delle partite di serie A "è di poco superiore rispetto a quella precedente e non offre abbastanza garanzie. Lo abbiamo visto con Dhalia che non ci ha dato garanzie e ci ha portato a meno 60 milioni, chi ce li dà adesso?". Per il patron del Napoli "Galliani fa bene a risentirsi, perchè difende i colori del suo gruppo, però qui c'è di mezzo il calcio italiano e la sopravvivenza degli altri club. Perchè poi i club minori non hanno il coraggio di parlare perchè hanno paura del potere. E quindi Bogarelli (presidente di Infront) dice che sta tutto nelle mani del garante e se questo garante invece di essere garante della democraticità di poter vendere nel libero mercato, deve essere garante solo dei poteri forti, allora ce ne andiamo tutti quanti a casa e i 30 milioni di tifosi della serie A saranno delusi"