domenica 25 settembre 2011

Tra Lazio e Palermo vince la noia


Niente da fare, all'Olimpico la Lazio non sa più dettare legge. Dopo la débacle col Genoa in campionato e il mezzo passo falso col Vaslui in Europa League, la squadra di Reja rimanda ulteriormente il primo successo casalingo in A non andando oltre il pari per 0-0 col Palermo in un match valido per la 5/a giornata. Troppo lenta, sufficientemente solida dietro ma confusa in attacco, la Lazio ha punto solo a tratti. Dall'altra parte un Palermo ben messo in campo e anche vicino al bottino pieno in un paio di occasioni.

Per una volta, la statistica viene completamente rovesciata. Prima di oggi, i biancocelesti erano infatti rimasti a digiuno di reti all'Olimpico solo in una delle ultime diciotto uscite. Al contrario, il Palermo aveva sempre incassato almeno un gol nelle precedenti 16 gare ufficiali tra campionato e coppe per un toale di 32 reti al passivo. Un punto per parte - la Lazio sale a quota 5, 2 punti in meno dei siciliani - che alla fine rispecchia quanto visto in campo. Reja, nuovamente fischiato dalla Nord alla lettura delle formazioni, lascia a riposo Brocchi e lancia Cana, al debutto dal 1'. Dietro, c'è Lulic (tra i migliori) sulla sinistra con Stankevicius in panchina.

Mangia risponde con Pinilla preferito a Miccoli per far coppia con Hernandez e Zahavi a sostegno partendo largo nel 4-4-2. Chiaro l'intento del Palermo: restare stretto con le due linee di difesa e centrocampo per poi ripartire veloce in contropiede. Quello dei padroni di casa è un 4-3-1-2 molto scolastico, che vede (inspiegabilmente) Cissé ancora troppo largo a sinistra e incapace di dare il giusto supporto a Klose. Così, nei primi 45', sono gli ospiti a sfiorare il vantaggio con Pinilla, che all'11' calcia però troppo debole e centrale facendosi respingere la conclusione da Marchetti. Dopo un bel contropiede non finalizzato da Hernandez al 36', nel finale Hernanes (ancora in ombra) sporca il tabellino laziale con un destro a giro deviato in angolo da Tzorvas.

Reja inizia il secondo tempo con Brocchi al posto di Cana per dare un po' di vivacità ad un centrocampo troppo molle anche nelle giocate di Matuzalem. Nei primi 20' le due chances più ghiotte: al 13', Klose si vede respingere il sinistro a botta sicuro dopo un intelligente giocata sugli svilippi di una rimessa laterale, e 6' dopo è clamoroso il sinistro mancato da Cissé con la porta lasciata sguarnita da Tzorvas (poi bravo su un rimpallo Migliaccio-Hernanes) in uscita sullo stesso attaccante tedesco. Reja inserisce Sculli per Hernanes, ma al 32' è Ilicic (subentrato a Pinilla) ad impensierire Marchetti. Ultima emozione nei piedi di Matuzalem, che al 35' dorme troppo sprecando con un sinistro senza pretese l'ottima giocata sulla trequarti di Klose.

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