domenica 25 marzo 2012

Serie Bwin, i risultati


I risultati della 32a giornata di Bwin:

Ascoli-Pescara 3-0, Bari-Juve Stabia 0-0, Brescia-Grosseto 2-1, Cittadella-Sampdoria 1-2, Crotone-Albinoleffe 5-2, Livorno-Modena 2-2, Nocerina-Verona 3-1, Torino-Gubbio 6-0, Varese-Reggina 2-0.

Napoli-Catania, le probabili formazioni: rivoluzione in difesa, allarme per 6 diffidati!


Walter Mazzarri deve tenere conto delle energie spese nel match di Coppa Italia con il Siena e possibilmente anche delle diffide pesanti di Inler, Zuniga, Gargano, Britos, Aronica e Cavani in vista della sfida alla Juventus. Out per infortunio invece Maggio, Grava e Britos per l'influenza. In difesa non può riposare Campagnaro che sarà regolarmente al suo posto visto che Fernandez si posizionerà al centro per far riposare Cannavaro ed Aronica sarà confermato titolare visto che Britos è out. A centrocampo scelte obbligate sugli esterni con Zuniga e Dossena, mentre al centro Dzemaili dovrebbe far coppia con uno tra Gargano ed Inler. In attacco confermato il solito tridente.

Vincenzo Montella, che deve rinunciare a Biagianti, Motta e Potenza, non dovrebbe modificare il suo 4-3-3 che sta impressionando tutta Italia nelle ultime settimane. Davanti a Carrizo linea difensiva con Legrottaglie e Spolli al centro, Bellusci a destra e Marchese a sinistra. A centrocampo confermato il terzetto con Izco, Lodi ed Almiron mentre in attacco Gomez e Barrientos larghi in supporto a Bergessio.

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica; Zuniga, Dzemaili, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Grava, Cannavaro, Gargano, Dezi, Pandev, Vargas. All. Mazzarri

CATANIA (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio, Barrientos. A disposizione: Kosicky, Capuano, Llama, Seymour, Catellani, Ricchiuti, Ebagua. All. Montella

ARBITRO: Gervasoni di Mantova

Diretta tv su Sky Calcio e Mediaset Premium. Diretta radiofonica su Radio Marte. Diretta testuale con ampio pre e post-partita su Tutto Napoli.net

Mazzarri, orgogliosi per elogi Maradona


''Le parole di Maradona ci fanno molto piacere, spero possa venire presto a vedere una partita, magari la finale di Coppa Italia''. Cosi' Walter Mazzarri risponde a Diego Maradona che in un'intervista con la 'Gazzetta dello Sport' ha elogiato il Napoli. ''Le parole di Diego - aggiunge Mazzarri - sono per noi motivo di soddisfazione e d'orgoglio. Ci ho giocato contro da avversario in campo: ma quando l'ho affrontato, lui era Maradona, io il signor nessuno. Mi farebbe davvero piacere rivederlo''.

napoli-siena 2-0


Il Napoli vola in finale di Coppa Italia. Al San Paolo la squadra di Mazzarri si impone contro il Siena grazie ad un autorete di Vergassola e al gol di Cavani e ribalta l'1-2 dell'andata.

Partono forte i partenopei, che passano in vantaggio al decimo minuto: sugli sviluppi di un calcio di punizione Cavani tenta la magia di tacco, ma nel tentativo di anticipo con una sfortunata deviazione Vergassola batte Brkic per il vantaggio azzurro. Reagiscono subito i toscani, che con Mannini trovano l'occasione per l'immediato riscatto: sul traversone di Larrondo l'esterno non raggiunge di poco il pallone a pochi passi da De Sanctis.

Poi continua a spingere il Napoli, che in contropiede trova il gol del raddoppio al trentunesimo: Lavezzi pesca Hamsik, che serve Cavani, bravo a trovare la deviazione vincente con un colpo di testa. Sul finale Maggio è costretto a lasciare il campo per un problema fisico, Mazzarri si affida allora a Dossena.

Nella ripresa continua il dominio della squadra di casa, che al settantottesimo sfiora il gol del 3-0 con Lavezzi, che calcia di poco alto sul passaggio di Hamsik. I brividi per l'undici di Mazzarri arrivano nel finale, quando Brienza a cinque minuti dal termine prova la conclusione in diagonale, ma Campagnaro è provvidenziale e salva il Napoli, che ci prova ancora con Hamsik. Il sogno del Siena si interrompe al San Paolo, che esplode di gioia al triplice fischio di Valeri.

Serie A: Palermo-Udinese 1-1


Palermo e Udinese hanno pareggiato 1-1 in un anticipo della 29/a giornata di serie A. I friulani contavano sul ritorno alla vittoria per tornare almeno provvisoriamente al terzo posto da soli, ma hanno rischiato di capitolare. Il Palermo, autore di una buona gara, era in vantaggio fino a 6' dalla fine grazie al gol di Miccoli, al 12/o centro stagionale, nel primo tempo, ma la rete di Torje ha spento il sorriso alla squadra di Mutti, senza pero' far gioire gli ospiti.

Milan-Roma 2-1, Ibra decisivo


Il Milan ha battuto la Roma 2-1 in un anticipo della 29/a giornata. Una vittoria che vale per i rossoneri un temporaneo +7 sulla Juve e che porta la firma di Ibrahimovic. Dopo la rete di Osvaldo al 44' pt, abile a deviare in rete un tiro di De Rossi, lo svedese (capocannoniere con 22 reti) ha pareggiato all'8' st su rigore per fallo di mano di De Rossi e siglato la rete della vittoria al 38'. Per il Milan anche un palo di El Shaarawy e una traversa di Muntari.

giovedì 15 marzo 2012

CHAMPION'S LEAGUE FUORI ANCHE IL NAPOLI


Il Chelsea si qualifica ai quarti di Champions battendo 4-1 il Napoli (andata 1-3). Il gol decisivo arriva solo alla fine del 1/o tempo supplementare (105') e lo firma Ivanovic su assist di Drogba. Nonostante il passivo, i partenopei hanno giocato una buona gara e nei primi 25' sono stati superiori. Inglesi in vantaggio con un colpo di testa di Drogba (29'); raddoppio ad inizio ripresa di Terry (47'). Poi un gran destro di Inler riapre le speranze. 3-1 di Lampard su rigore (mani di Dossena).

mercoledì 14 marzo 2012

INTER FUORI DALLA CHAMPION'S LEAGUE


Come all'andata, ma stavolta non c'e' appello: anche a San Siro un gol oltre il 90' punisce l'Inter e spedisce il Marsiglia ai quarti di Champions League. I nerazzurri vincono 2-1 ma, in virtu' dello 0-1 del Velodrome, sono eliminati. La squadra di Ranieri era passata in vantaggio al 75' con un gol in mischia di Milito. Ma al 92' Brandao ha trovato il pari raccogliendo un rinvio del proprio portiere. Inutile, 3' piu' tardi, il 2-1 su rigore di Pazzini concesso per fallo di Mandanda, poi espulso.

L'Inter chiude la sua avventura in Champions League fra gli applausi dei suoi tifosi, o almeno di quelli rimasti sugli spalti fino all'ultimo secondo della partita. Infatti parte del pubblico si è incamminata verso le uscite subito dopo il gol del pareggio dell'Olympique Marsiglia al 47' della ripresa, che ha reso vano il gol segnato un minuto più tardi da Pazzini. Era visibile tutta l'amarezza e la delusione sui volti dei giocatori nerazzurri. Alcuni di loro, fra cui Zanetti, Maicon e Cambiasso dopo il fischio finale sono rimasti in campo per applaudire il pubblico interista.

RANIERI, QUEST'ANNO CI E' MANCATA LA FORTUNA - "Questa partita è la fotografia della stagione. Abbiamo giocato meglio anche a Marsiglia, anche questa sera le occasioni più nitide le abbiamo avute noi. In 180' il Marsiglia ha fatto tre tiri in porta. Nel calcio vince chi fa gol. Complimenti a loro". Così Claudio Ranieri dopo l'eliminazione dell'Inter dalla Champions. "Quest'anno ci è mancata la fortuna - ha aggiunto il tecnico nerazzurro a Sky - Alla squadra non posso chiedere di più. Ricostruzione? No, semmai serve una ristrutturazione". "L'Inter deve continuare a dare tutto - continua Ranieri - e vediamo quello che possiamo fare in campionato. Potevamo fare di più con quel pizzico di fortuna che quest'anno sembra proprio non voler arrivare. Siamo stati condannati ingiustamente. Questo è il bello e il brutto del calcio, bisogna accettarlo". "Ora non serve una rivoluzione, basta una ristrutturazione - conclude il tecnico nerazzurro - puntellando alcuni ruoli. Il terzo posto? Ci crediamo ma deve cambiare il vento...".

domenica 11 marzo 2012

Tre pali per la Juve, Milan in fuga


Il Milan si proietta in fuga nella ventisettesima giornata di serie A. I rossoneri liquidano il Lecce per 2-0, esorcizzando i fantasmi di Londra, e si portano a +4 sulla Juventus, bloccata al Ferraris dal Genoa. Nonostante un'ottima gara (ben tre i legni colpiti dai bianconeri), gli uomini di Conte registrano il quattordicesimo pareggio in campionato.

Catania di misura contro la Fiorentina: il sogno europeo è lì a pochi punti. Preziosa vittoria a Cesena per il Siena, che si avvia verso la salvezza. Romagnoli praticamente condannati. 1-1 tra le "tranquille" Atalanta e Parma.


Atalanta-Parma 1-1

La Dea colpisce immediatamente con Manfredini, in girata sugli sviluppi di un corner. Il Parma dopo alcuni minuti di smarrimento prende il possesso della sfera ma crea poche occasioni chiare. Il più pericoloso dei crociati resta Giovinco, che su punizione e da lontano prova a sorprendere Consigli, senza fortuna.

Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa gli uomini di Donadoni pervengono al pareggio grazie al più umile Paletta che di testa su traversone di Valdes trafigge Consigli. La partita si vivacizza, ma le occasioni migliori sono create dagli ospiti che sfiorano il 2-1 con Denis e Manfredini.


Catania-Fiorentina 1-0

Gara divertente nel primo tempo al Massimino. Le due squadre giocano a viso aperto e solo gli errori di Bergessio per i rossazzurri e Cerci per i viola non permettono al risultato di sbloccarsi.

Al 57’ i padroni di casa rompono l’equilibrio su calcio di rigore. Gamberini abbatte Bergessio, Lodi dal dischetto fa esultare gli spalti. Poco convinta la reazione dei viola, nonostante i cambi imposti da Rossi (dentro Acosty, Kharja e Marchionni).

Cesena-Siena 0-2

Il Cesena fa la partita nel primo tempo ma sbatte contro un Siena quadrato e scorbutico, molto pericoloso in contropiede. Per i romagnoli la situazione precipita alla mezz’ora della ripresa: Ceccarelli stende Calaiò e viene espulso. Dagli undici metri Terzi sbaglia, poi Brienza in ribattuta firma l’1-0.

Gli ospiti spengono ogni speranza del Cesena raddoppiando pochi minuti dopo con Bogdani, servito da Brienza.


Genoa-Juventus 0-0

Gara dagli altissimi contenuti agonistici, le due squadre corrono a mille per 90 minuti. La Juve, con Vidal improvvisato difensore centrale, gioca senza timori ed è più pericolosa dei padroni di casa, che si fanno vedere con le veloci verticalizzazioni a servire Palacio.

Proprio in avvio Buffon compie subito un miracolo sul pallonetto dell’argentino. La Juve reagisce e manca il gol con Giaccherini, Pepe e Vucinic. I bianconeri si lamentano per un rigore.

Nel secondo tempo la Vecchia Signora, decisa a non far scappare il Milan, prende in mano le redini del gioco. Ma non è fortunata: al 52' Vucinic prende la traversa con un colpo di testa, sette minuti dopo il montenegrino si ripete stampando il palo esterno a Frey battuto. Al 60’ Pepe da due passi di destro spedisce ancora la sfera sul legno alla sinistra di Frey.
Conte cambia, inserisce Elia e Del Piero per Pepe e Matri. Assedio bianconero negli ultimi minuti, inefficace.


Milan-Lecce 2-0

Il gol in avvio di Nocerino mette la gara subito in discesa per i rossoneri. Il mediano goleador al 7’ finalizza l’azione confezionata da Robinho e Ibrahimovic con un destro sporcato da una deviazione di Miglionico.

Saltano i piani della squadra di Serse Cosmi, costretta così a sbilanciarsi per riequilibrare lo score. I padroni di casa vogliono chiudere subito, ma Benassi è decisivo su Emanuelson al 13’, mentre Ibrahimovic al 20’ sfiora il gol della domenica con un tiro a girare che finisce di poco a lato.

Si attenua la pressione del Milan, ma prima dell’intervallo Robinho manca il raddoppio. In avvio di ripresa Bojinov impegna per la prima volta Abbiati, poi al 19’ i meneghini chiudono il match raddoppiando con Ibrahimovic. Funziona a meraviglia il tridente rossonero: Emanuelson serve in profondità Robinho che di testa regala allo svedese l’assist per il 2-0.

Atalanta-Parma 1-1
4' Manfredini (A), 55' Paletta (P)

Catania-Fiorentina 1-0
58' rig. Lodi (C)

Cesena-Siena 0-2
74' Brienza (S), 81' Bogdani (S)

Genoa-Juventus 0-0

Milan-Lecce 2-0
6' Nocerino (M), 65' Ibrahimovic (M)

Milan 57
Juventus 53
Lazio 48
Napoli 46
Udinese 46
Roma 41
Inter 40
Catania 38
Palermo 34
Chievo 34
Genoa 33
Atalanta 33
Siena 32
Fiorentina 32
Bologna 32
Parma 31
Cagliari 31
Lecce 25
Novara 17
Cesena 17

Palermo-Roma 0-1


Con un gol di Borini dopo 3', la Roma porta via da Palermo l'intera posta, scavalca l'Inter e si piazza al 6/o posto in classifica. Gli uomini di Luis Enrique hanno imposto a lungo il proprio gioco, favoriti anche dal vantaggio iniziale di Borini (3'), innescato in modo perfetto da Lamela. Il Palermo ha fatto fatica, e ha impegnato Lobont con Mantovani (44'). Ripresa, e portiere ospite protagonista su Ilicic e Miccoli, ma e' Borini che sfiora la doppietta in contropiede. Inutile assedio finale.

Fumo di Londra sul San Paolo-Sei squilli per il Chelsea via Cagliari


Quinta vittoria consecutiva in campionato del Napoli (non accadeva dal 2006/2007 in B ma dal 89/90, anno dello scudetto, in A) che conferma di avere tutte la carte in regola per poter lottare per la conquista del terzo posto in classifica , obiettivo di stagione degli azzurri. È un festival del gol, una vittoria limpida, ma con una sola riserva: le tre reti di testa fatte segnare a Larrivey che creano sicuramente un po' di apprensione e preoccupazione nella mente di Mazzarri. Il successo comunque, per come matura, dimostra come i partenopei siano pronti ad affrontare nel migliore stato di forma possibile il durissimo impegno europeo.

Il Cagliari offre una relativa resistenza: nei primi trenta minuti i partenopei vanno a segno tre volte e mettono una seria ipoteca sull'esito della gara. Il Cagliari trova prima dell'intervallo il gol del 3-1, ma ai sardi manca la forza per rimettere in discussione il risultato. La ripresa è per gli ospiti quasi un calvario: il Napoli gioca, si diverte cerca e trova con insistenza il gol ed ai rossoblu non rimane che fare la figura dei comprimari, una sorta di sparring partner capitato al momento giusto di fronte ai padroni di casa per allenarli adeguatamente in vista della Champions League.

Mazzarri manda inizialmente in panchina Cavani e Maggio e li mantiene freschi per la sfida di mercoledì prossimo a Stamford Bridge con il Chelsea. Stessa sorte, sull'altro fronte, tocca a Cossu, evidentemente non ancora in perfette condizioni di salute. Il Cagliari nella prima fase di gioco ha un atteggiamento costruttivo e cerca di tenere in mano il pallino del gioco. Errore gravissimo: i sardi offrono su un piatto d'argento la propria testa al Napoli che è ghiotto di avversari spregiudicati da passare a filo di spada con le ripartenze dei suoi velocissimi funamboli.



Con Cavani in panchina, il ruolo di prima punta è affidato a Pandev che si piazza a centro area. Ma chi rompe gli equilibri del gioco e scardina quando e come vuole la difesa del Cagliari è, come sempre in questa fase del campionato, l'irrefrenabile Lavezzi che semina sistematicamente il panico nella retroguardia dei rossoblu ogni volta che decide di puntare la porta di Agazzi. Il punteggio assume molto presto una dimensione tale da consentire a Mazzarri di effettuare nella ripresa tre cambi 'mirati' per far riposare alcuni dei protagonisti: così entrano Cavani, Maggio e Vargas ed escono Lavezzi, Hamsik e Gargano.



Il tema dell'incontro non può mutare: il Napoli segna a ripetizione ed il pubblico si diverte ad ogni nuova ripartenza degli azzurri. Per trovare un neo nella prestazione dei padroni di casa si deve pensare, appunto, ai tre gol fatti segnare di testa a Larrivey al quale la difesa consente di saltare e colpire quasi senza opposizione. Un particolare da non sottovalutare e sul quale Mazzarri dovrà lavorare in questi giorni perché a Stamford Bridge di spioventi in area di rigore da governare ce ne saranno presumibilmente moltissimi. E per il finale il tecnico azzurro s'infuria.

domenica 4 marzo 2012

Trionfa la Lazio, Roma in 10 per 80'


La Lazio si aggiudica anche il secondo derby della Capitale, battendo la Roma per 2-1 nella ventiseiesima giornata di serie A.

Partita palpitante caratterizzata dall'espulsione nei primi minuti di Stekelenburg. Brutto stop per Luis Enrique, mentre i biancocelesti rinsaldano il terzo posto staccando l'Udinese, bloccata dall'Atalanta in casa.

Importante successo casalingo della Fiorentina contro il Cesena: i viola rischiano però di perdere Jovetic, fuori per infortunio al ginocchio. Termina 2-2 Lecce-Genoa, Cosmi espulso, il Siena travolge il Cagliari: la lotta per la salvezza è apertissima.

Fiorentina-Cesena 2-0
Al Franchi la Fiorentina mantiene l’iniziativa ma vede poco la porta nei primi 45 minuti. Lazzari al 15’ manca il vantaggio sbagliando il pallonetto a tu per tu con Antonioli, sempre l’estremo difensore dei romagnoli salva su Amauri. Al 20’ la tegola per i viola, che perdono Jovetic, sofferente ad un ginocchio: in campo Cerci, fischiato. Con il passare dei minuti crescono gli ospiti, ma le occasioni latitano.

Sfida più aperta nella ripresa, i gigliati scendono in campo più convinti e al 60’ anche grazie alla fortuna trovano l’1-0. Su cross di Pasqual, Moras anticipa Amauri ma infila nella propria porta. I bianconeri si lanciano in attacco (Boruc si oppone due volte a Iaquinta) ma si sbilanciano e subiscono il 2-0 da Nastasic (girata di destro dopo una mischia).

Lecce-Genoa 2-2
Gara effervescente nel primo tempo. Dopo due buone occasioni di Kucka il Grifone esulta al 21’ con Sculli, tacco su cross di Jankovic. Cosmi è imbufalito con i suoi, i giallorossi si avvicinano al pareggio con Bertolacci ma rischiano sulle ripartenze degli ospiti. Prima dell’intervallo Serse Cosmi viene espulso per proteste.

Ripresa, dopo due occasionissime rossoblu disinnescate da Benassi, i padroni di casa pareggiano grazie a Muriel, che si beve Kaladze e di sinistro trafigge Frey. La gara si ribalta, i salentini prendono in mano la partita e a dieci minuti dal termine fanno 2-1 con una splendida punizione di Brivio. Ma non è finita: all'85' una disattenzione difensiva dei giallorossi permette a Sculli di colpire di testa da solo in area, Giacomazzi prova a deviare ma spiazza invece Benassi regalando il 2-2 ai liguri.

Roma-Lazio 1-2
L’avvio del derby è da cardiopalma. Al 7’ uno svarione difensivo lancia Klose nell’area giallorossa, e Stekelenburg è costretto a stenderlo: calcio di rigore e cartellino rosso per il portiere olandese. Hernanes realizza e si prospetta un pomeriggio durissimo per gli uomini di Luis Enrique (Per Lobont sacrificato Lamela).

Ma la reazione di Totti e compagni è veemente e al 16’ la Roma raggiunge il pareggio con Borini: Juan colpisce la traversa di sinistro su cross dalla destra, sulla ribattuta è rapido l’ex Chelsea che batte di controbalzo Marchetti. I biancocelesti dopo il botta e risposta prendono in mano il pallino del gioco ma non riescono a creare insidie. La Roma, in 10, mantiene un atteggiamento conservativo aspettando l’occasione buona.

Non cambia il canovaccio nella ripresa, con la Lazio sempre a fare la partita e la Roma d’attesa. Due episodi fanno svoltare la partita a favore degli uomini di Reja: al 12’ Pjanic è costretto ad uscire per un problema muscolare, dentro Marquinho; al 16’ Mauri firma il 2-1 colpendo al volo su cross dalla trequarti di Ledesma.

I biancocelesti provano a dilagare, due minuti dopo Hernanes si mangia il tris facendosi recuperare da Juan. Lobont si esalta su Mauri. La Lazio spreca troppo rischia di essere punita nel finale: Scaloni a cinque minuti dal termine viene espulso per doppia ammonizione, favorendo il forcing finale della Roma. Totti le prova tutte, ma è impreciso.


Siena-Cagliari 3-0
Strepitosa vittoria del Siena al Franchi contro una diretta concorrente per la salvezza. Gli uomini di Sannino inizialmente si aggrappano a Pegolo, poi rompono il ghiaccio con Bogdani in girata al 41’. Grande equilibrio e molte occasioni nella ripresa, ma in due minuti i bianconeri risolvono la pratica colpendo al 35’ con Calaiò (sinistro incrociato dal limite dell’area), e al 37’ con Del Grosso.

Udinese-Atalanta 0-0
Sparute emozioni e poche occasioni da gol al Friuli. L’Udinese fa la partita ma l’Atalanta si chiude bene e non offre spazi ai bianconeri. Nella ripresa si accentua la pressione dei friulani, l’occasione d’oro capita sui piedi di Di Natale ma Consigli compie la parata della giornata negando in tuffo la gioia del gol al cannoniere della serie A.


Fiorentina-Cesena 2-0
61' aut. Moras (C), 75' Nastasic (F)

Lecce-Genoa 2-2
21' e 86' Sculli (G), 62' Muriel (L), 83' Brivio (L)

Roma-Lazio 1-2
10' Hernanes (rig, L), 15' Borini (R), 61' Mauri (L)

Siena-Cagliari 3-0
41' Bogdani (S), 81' Calaiò (S), 82' Del Grosso (S)

Udinese-Atalanta 0-0


Milan 54
Juventus 51
Lazio 48
Udinese 46
Napoli 43
Roma 38
Inter 36
Palermo 34
Chievo 34
Catania 33
Genoa 32
Atalanta 32
Fiorentina 31
Cagliari 31
Parma 29
Siena 29
Bologna 28
Lecce 25
Novara 17
Cesena 16

PARMA-NAPOLI 1-2



PARMA - Il Napoli ha vinto a Parma. Gol di Cavani su rigore, poi Zaccardo e Lavezzi. Espulso Mazzarri.
La partita del Tardini Prendi i tre punti e scappa. Walter Mazzarri, spesso accusato di lamentarsi troppo, oggi cambia registro: «Ci è girato tutto bene, il Parma ha giocato meglio e noi non meritavamo di vincere». Un atto d'onestà che, però, non ha placato la furia del Parma. Già al fischio finale tutti i gialloblù avevano accerchiato Valeri imbufaliti, poi la scelta del silenzio stampa, rotto da due sole frasi. «Io non sono mai orgoglioso dei furti», le uniche parole del dg Pietro Leonardi, mentre Roberto Donadoni, ex poco rimpianto, si è lasciato scappare: «Questa non è stata sfortuna». Mazzarri non ha nascosto che al suo Napoli sia andata grassa: «Eravamo stanchi, abulici, poco lucidi. Abbiamo raccolto molto di più di quanto meritassimo». E sugli episodi ha esposto la sua teoria: «Tante volte quest'anno abbiamo giocato meglio e raccolto poco o niente, magari per situazioni negative. Oggi è successo il contrario, non è che sia capitato molte volte da quando sono a Napoli». Colpa anche delle nazionali che hanno tolto a Mazzarri mezza squadra: «Un calo è comprensibile. Nell'unica settimana senza Champions, mezza squadra è partita e l'ho rivista solo venerdì. Praticamente non ci siamo allenati». La quarta vittoria consecutiva (quinta contando la Champions, un record dell'era Mazzarri) rilancia comunque gli azzurri in ottica Champions: «Sono tre punti pesantissimi ma non pensiamo al terzo posto. Dobbiamo continuare come abbiamo fatto sempre, giocare al 120% ogni gara e poi a fine anno tireremo le somme».

Così in campo

Parma-Napoli 1-2
Fiorentina-Cesena
Lecce-Genoa
Roma-Lazio
Siena-Cagliari
Udinese-Atalanta
Bologna-Novara ore 18,30
Inter-Catania pre 20,45


La classifica

Milan 54
Juventus 51
Lazio 45
Udinese 45
Napoli 43
Roma 38
Inter 36
Chievo 34
Palermo 34
Catania 33
Atalanta 31
Cagliari 31
Genoa 31
Parma 29
Bologna 28
Fiorentina 28
Siena 26
Lecce 24
Novara 17
Cesena 16

JUVENTUS-CHIEVO 1-1


JUVENTUS-CHIEVO 1-1
La Juve non riesce a superare il Chievo
Juventus-Chievo finisce 1-1. La Juventus non tiene il passo del Milan. Un gol per tempo dei due terzini sinistri, De Ceglie e Dramè, producono un pareggio giusto. La Juventus, infatti, ha ceduto per una vasta porzione di tempo il gioco agli ospiti, permettendoli più volte di sfiorare il gol. Dopo la rete del pareggio clivense, i bianconeri hanno spinto rischiando il tutto per tutto. L'ingresso di Del Piero nel finale ha vitalizzato la manovra juventina, ma non è bastato. Per gli uomini di Conte la chance per l'aggancio in classifica al Milan sarà mercoledì prossimo nel recupero a Bologna, anche se i tifosi bianconeri sono in apprensione per gli infotuni patiti da Barzagli e Chiellini.
Nel primo tempo sia Conte che Di Carlo smentiscono gli addetti ai lavori regalando diverse sorprese nelle due formazioni. Il tecnico del Chievo lancia Sammarco e Dramè dal primo minuto, mentre l'allenatore pugliese rispolvera il 4-4-2 con le fasce occupate da Padoin e Giaccherini. La Juventus in avvio impone un ritmo elevato ad un Chievo organizzato che non demorde. La prima occasione del match, capita infatti, sulla testa di Sammarco, il quale non riesce a girare alle spalle di Buffon un cross dalla destra. La Juventus spinge e al 18esimo trova la rete del vantaggio. Un tiro-cross di Pirlo dalla sinistra sbatte contro il palo e trova De Ceglie da due passi in agguato. Il terzino valdostano di testa realizza la rete del vantaggio bianconero. Il Chievo prova immediatamente a riequilibrare il match. Buffon però si fa trovare pronto in uscita su Thereau. Acerbi di testa ci prova, ma la conclusione non trova lo specchio della porta. Intorno alla mezzora, una rapide progressione di Giaccherini dalla sinistra spacca la difesa clivense. Vucinic servito da Giaccherini, non trova la rete a causa della deviazione di un avversario. Sul finale di tempo, Padoin ci prova da lontano, trovando sulla strada del gol Sorrentino in volo, che devia in corner.
Nella ripresa la Juventus vuole chiudere presto i conti, ma il Chievo non ci sta: la gara regala un avvio simile a quello iniziale con le due squadre impegnate a controllare il gioco. Fino al sessantesimo le emozioni non fioccano. Interrompe l'inerzia della gara, una botta di Acerbi da punizione, che fa esaltare Buffon in respinta lunga. Dopo un paio di minuti la Juve reagisce, ma Padoin non h ala cattiveria giusta per chiudere il match. Il suo tentativo a tu per tu con Sorrentino, viene stoppata dal piede del portiere campano. Con il passare del tempo, il Chievo prende coraggio e Di Carlo rischia: Moscardelli diventa l'arma in più in attacco nel nuovo tridente disegnato dall'allenatore di Cassino. Conte risponde coprendosi: esce Marchisio ed entra Caceres. I gialloblù insistono con diverse ripartenze rapide e ad un quarto d'ora dalla fine trovano il pareggio meritato. Dalla destra Moscardelli in area supera due uomini e serve il pallone all'indietro verso il lato opposto. Come un treno arriva Dramè che di sinistro batte a rete. Bonucci sulla traiettoria non riesce a deviare. Il pareggio clivense provoca un brusco cambiamento dell'andamento del match con i padroni di casa che si ributtano nella metà campo avversaria, rischiando il tutto per tutto. Del Piero rileva Lichtsteiner. Le ultime cartucce della formazione bianconera producono un unico pericolo. Pirlo, servito da Del Piero, tenta il tiro d'esterno, ma trova Sorrentino in versione supereroe. Gervasoni fischia la fine di un pareggio giusto. Per la Juventus l'ennesima battuta d'arresto contro una (cosiddetta) “piccola”, ma vista la prestazione davvero mediocre degli uomini di Conte, il riscatto di Bologna assume un sapore speciale.
Alessandro Lugli

sabato 3 marzo 2012

serie B,il capolista Torino espugna con un netto 3-0 il campo del Grosseto


Nella 29/a giornata di serie B, il capolista Torino espugna con un netto 3-0 il campo del Grosseto, e rafforza il suo primato. Il Pescara piega il Sassuolo 3-2 e lo aggancia al 2/o posto. Risultati: Bari-Crotone 1-1, Empoli-Livorno 1-1; Juve Stabia-Nocerina 2-2; Modena-Cittadella 3-0; Padova-Albinoleffe 3-2; Reggina-Ascoli 1-1, Sampdoria-Verona 2-0. Ieri Varese-Vicenza 3-0. Posticipo lunedi' alle 20.45 Gubbio-Brescia.


Con il successo a Grosseto, il Torino rafforza il primato nella classifica di serie B. Pescara e Sassuolo inseguono a quattro punti. Classifica dopo 29 giornate: Torino 59; Pescara e Sassuolo 55; Verona 54; Padova 49; Varese 48; Reggina 43; Brescia 42; Sampdoria e Bari 40; Juve Stabia, Cittadella e Grosseto 37; Livorno 31; Crotone, Vicenza e Modena 29; Gubbio 26; Empoli e Albinoleffe 25; Ascoli 24; Nocerina 19.

Brescia, Empoli, Gubbio, J.Stabia, Modena, Padova, Pescara e Samp una partita in meno.

SERIE A: PALERMO-MILAN 0-4


SERIE A: PALERMO-MILAN 0-4
Un super Ibra stende il Palermo
Un Milan stratosferico, ha avuto la meglio su un dimesso Palermo, col roboante risultato di 4-0, ottenuto per giunta in trasferta. Quindi una vittoria che ha un significato particolare, e che resterà ben incisa nella mente dei tifosi milanisti proprio in virtù del fatto che Ibrahimovic, ha siglato una sontuosa tripletta. Tutte di marca le reti dello svedese, che era assente causa squalifica da ben tre turni.
Di Thiago Silva, la quarta rete lombarda. Con questa vittoria i rossoneri, raggiungono quota 54 punti, primi in classifica, a +4 dalla Juventus, che stasera se la vedrà in casa, contro il Chievo e che deve ancora recuperare una partita, quella col Bologna.
Del Palermo, possiamo affermare che non è mai entrato in partita, e che conoscendo il Presidente Zamparini, la panchina di Bortolo Mutti,è tutt’altro che salda.
Adriano Galliani, nel postpartita, ai microfoni di "Sky Sport 24": "Ho il rimpianto di non aver visto Ibrahimovic nella parte finale della gara contro il Napoli e contro la Juventus, credo che quelle partite sarebbero andate diversamente. I giocatori non condizionati da quello accaduto con la Juve? Sono professionisti, loro giocano non badano alle parole. La vittoria di Udine? Sicuramente è stato lo spartiacque della stagione, non ho mai visto i giocatore gioire come nello spogliatoio di Udine. Quella vittoria è stata fondamentale, senza di quella non sarebbe arrivato il filotto. L'Arsenal? Ho parlato molto ai giocatori, tutti ci ricordiamo del Deportivo. Abbiamo un bello scudo, ma abbiamo molte assenze e loro sono forti, dovremo stare attenti".
Queste le dichiarazioni rilasciate da Massimiliano Allegri, tecnico milanista, dopo il 4-0 esterno contro il Palermo: "Era importante vincere questa partita per rimanere davanti almeno fino a mercoledì, poi vediamo. Non dobbiamo prendere gol, perché se ci abituiamo a non prendere gol acquisiamo più sicurezza, invece abbiamo rischiato un paio di volte. La squadra ha comunque fatto una grande partita. Se avessimo avuto Ibra con la Juve? Col senno di poi non si va da nessuna parte. La squadra con la Juve ha fatto una grande partita e meritava di più ma va bene così, l’importante è aver vinto oggi. Il campionato è lungo, ora pensiamo alla partita di mercoledì, perché nonostante il 4-0, gli inglesi non si arrendono mai". Il Milan affronterà ancora la Juventus in Coppa Italia, ma secondo il tecnico rossonero, quella sfida non sarà così fondamentale: "La partita decisiva era quella di sabato, il ritorno di Coppa Italia ha un valore importantissimo ma non può certo spostare gli equilibri del campionato, soprattutto a livello mentale. Siamo cresciuti molto fisicamente e tecnicamente la squadra ha ripreso a giocare, venivamo da un periodo non felice, la vittoria di Udine ci ha dato morale e quella con l’Arsenal maggior stima di noi stessi. Siamo in un buon momento. Il 4-0 significa aver vinto nettamente, abbiamo giocato bene, con i centrocampisti abbiamo creato molto e tirato spesso in porta. E’ una vittoria importante per il campionato". Chiusura su Gattuso: "Sta decisamente meglio, si è allenato con la squadra e speriamo nel giro di pochi giorni che gli venga data l’idoneità per poter tornare a giocare".
Ecco le dichiarazioni del bomber di giornata,ossia, Zlatan Ibrahimovic: "Faccio firmare il pallone a tutta la squadra e poi lo porto a casa. Abbiamo giocato bene una partita importante, ora andiamo avanti così.Partita contro la Juve? Meritavamo di vincere. L'Arsenal? Sto bene, la squadra gioca bene. Vediamo martedì, speriamo di andare avanti".
Ecco le dichiarazioni, di Bortolo Mutti, allenatore del Palermo,nel postpartita :"L'impatto sulla gara del Milan è stato migliore del nostro. Abbiamo perso contro la prima in classifica, loro hanno fatto molto bene, in campo hanno messo in mostra la loro superiorità. Forse noi abbiamo sbagliato qualcosa nell'atteggiamento, magari nello schierare le tre punte. Zamparini? L'ho sentito, anche lui è amareggiato, è normale".
Alessandro Lugli

venerdì 2 marzo 2012

italia-usa 0-1


Al Ferraris di Genova, successo storico per gli americani, alla prima vittoria della storia contro gli azzurri.

Indisponibili Cassano, Rossi e Balotelli (non convocato per gioco scorretto in Premier), Prandelli mette in campo una formazione sperimentale, con le inedite coppie in attacco (Matri-Giovinco) e al centro della difesa, con il debuttante Ogbonna al fianco di un Barzagli.

Thiago Motta si dipone da trequartista a ridosso delle punte.
Klinsmann risponde con Altidore, unica vera punta supportata dal talentuoso Dempsey, e con reparti molto corti a centrocampo e difesa.

Nel secondo tempo, Buffon gioca il tridente con Pazzini-Giovinco ed il giovane Borini.

Il gol decisivo di Dempsey arriva a inizio ripresa con un tiro da di da fuori area non irresistibile ma angolato al punto tale da rendere inefficace il tuffo sul secondo palo di Buffon, giunto ieri sera alla 113 ° presenza, una in più del mitico Dino Zoff (112).

Buoni i debutti del difensore Ogbonna e del giovane Borini, subentrato nel secondo tempo, con buoni spunti di gioco in attacco. Borini ha sfiorato il gol con un piatto sinistro, dopo una bell'azione di Pazzini che lo ha liberato al tiro.
In vista degli Europei, Borini puo offrire una buona variante tattica a Prandelli, che potrebbe schierarlo nel tridente d'attacco, come fatto ieri sera.

Non punge la coppia d'attacco Matri-Giovinco. L'attaccante soffre i pochi rifornimenti arrivati con il contagocce da un centrocampo incappato in una serata negativa, con Nocerino, Pirlo, Marchisio e Thiago Motta, che non raggiungono la sufficienza.

In realtà, gli attaccanti destano meno precoccupazioni, viste le varianti alle quali puo far riferimento mister Prandelli, che puo contare su Balotelli, Di Natale, Gilardino, Quagliarella, Borriello e confidare nel recupero di Cassano.

A fine partita, lo juventino non nasconde la sua delusione: "Si poteva fare meglio, dispiace non aver lasciato il segno".

Prandelli denota un certo ottimismo, predicando fiducia per i prossimi impegni: "Non sono per nulla preoccupato. Faremo un grande Europeo", ma le due sconfitte consecutive "amichevoli" della Nazioanle destano qualche preoccuapaizone, in vista degli imminenti Europei del prossimo giugno".