venerdì 29 novembre 2013

Europa League, Fiorentina e Lazio qualificate per i sedicesimi di finale

ROMA – Missione compiuta: Fiorentina e Lazio hanno ottenuto la qualificazione per isedicesimi di finale di Europa League.
I viola hanno pareggiato 0-0 sul campo del Pacos Ferreira e hanno mantenuto il primato in classifica.
I biancocelesti hanno vinto 2-0 in casa del Legia Varsavia, fanalino di coda del girone, e hanno consolidato il loro secondo posto dietro al Trabzonspor.
Classifica Gruppo EFiorentina 13, Dnipro 12,Pacos 2 e Pandurii 1.
Classifica Gruppo JTrabzonspor 13, Lazio 11, Apollon 4 e Legia 0.
Legia-Lazio 0-2, gol: Perea 24′, Felipe Anderson 57′
Serviva una vittoria per allontanare la crisi e approdare ai sedicesimi di Europa League e vittoria è stata. A regalare il pass alla Lazio sono stati i 20enni Brayan Perea, che contro il Legia Varsavia ha trovato la sua prima rete europea, e Felipe Anderson, al primo sigillo in biancoceleste.
A rovinare la festa però ci hanno pensato gli scontri che hanno visto protagonisti i tifosi laziali (in 750 hanno raggiunto la capitale della Polonia) sin dall’alba, quando sono stati fermati 17 italiani perché in possesso di oggetti contundenti. Poi, nel pomeriggio, altri 120 supporter biancocelesti sono stati fermati per il lancio di pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine.
Dentro la Pepsi Arena, invece, non delude la Lazio di Petkovic, che contro i polacchi (zero punti e zero reti segnate) mette da parte le voci che lo vorrebbero come prossimo ct della Svizzera, e si affida ai giovani per ripartire dopo il deludente pareggio con la Sampdoria. E i giovani – Keita, Anderson e Perea, 58 anni in tre – non tradiscono e si impegnano già dai primi minuti. Prima ci prova Anderson a calciare fuori di destro, poi è Hernanes a mancare di poco la porta.
Ma al 24′ ci pensa l’attaccante colombiano ex Deportivo Calì a sbloccare il match, con un colpo di testa che beffa Kuciak e concretizza al meglio l’assist di Biglia. Perea ha quindi l’opportunità del raddoppio ma stavolta tira alto, così come Gonzalez. Pochi spunti, invece, da parte del Legia che si rende pericoloso solo sul termine della frazione con un tiro in area di Dvalishvili che centra Biglia in faccia.
Al rientro dopo l’intervallo, Hernanes ha subito la possibilità di segnare il 2-0 ma si fa ipnotizzare da Kuciak in uscita. Al 56′, però, il Profeta si fa subito perdonare confezionando l’assist per Anderson che, dal limite, di esterno destro trova il suo primo gol con la maglia della Lazio.
Ci pensa quindi l’arbitro olandese Blom a non concedere un rigore ai biancocelesti per un fallo di mano di Wawrzyniak su cross di Keita. Sul finire del match cercano la gloria personale anche Floccari e Lulic, ma senza rimpianti. In pieno recupero è invece ancora Biglia a salvare sulla linea su tiro di Radovic:
unico timore in una partita dominata anche per l’evanescenza in attacco dei polacchi. La Lazio ritrova così la vittoria in trasferta e, soprattutto un po’ di morale in vista del posticipo con il Napoli.
Legia Varsavia (4-2-3-1): Kuciak; Junior, Astiz, Cichocki, Vrdoljak; Jodlowiec, Pinto; Radovic, Ojamaa, Milita; Arak. All.: Urban
Lazio (3-4-1-2): Marchetti; Serpieri, Cana, Radu; Pereirinha, Onazi, Gonzalez, Anderson; Ederson; Perea, Floccari. All.: Petkovic.
Arbitro: Blom (Olanda)mai sbagliato, ma cerco di dare il mio meglio”.
Pacos-Fiorentina 0-0  
Finisce senza gol, in uno stadio deserto e freddo, la partita di Europa League tra Paços de Ferreira e Fiorentina. I portoghesi, già eliminati, riescono a fermare la squadra di Montella, presentatisi in formazione ampiamente rimaneggiata (fuori Rossi, Joaquin, Gonzalo Rodriguez, Pasqual e Borja Valero).
Nella prima frazione da gioco Ilicic non illumina, mentre nei padroni di casa Bebè si divora il vantaggio passando il pallone a Munua con tutta la porta spalancata.
Montella prova a cambiare i ritmi nel secondo tempo: Pizarro in campo per tutta la seconda frazione da gioco, Cuadrado per una mezz’ora, Iakovenko per gli ultimi quindici minuti non cambiano però il risultato, con i viola comunque più pericolosi: Aquilani ci prova di testa, Mati Fernandez e Marcos Alonso di sinistro, Cuadrado di potenza, mentre Munua comunque salva il risultato con una parata a mano aperta su José.
Pareggio  che permette comunque alla Fiorentna di conservare la vetta del girone E con un punto di vantaggio sul Dnipro. Gli ucraini però fanno bottino pieno calando il poker sul malcapitato Pandurii e si giocheranno il primo posto del raggruppamento nell’ultima partita, in programma al Franchi il 12 dicembre prossimo. 
Paços Ferreira (4-3-3): Filipe; Annunciaçao, Ricardo, Nuno Santos, Tiago Valente; Rui Miguel , Seri, Ruben Ribeiro; Manuel Josè, Irobiso, Bebè. A disp: Degra, Tony, Andre Leao, Olivera, Rodrigo, Hurtado, Romeu. All. Calisto
Fiorentina (4-3-3): Munua; Roncaglia, Compper, Savic, Alonso; Ambrosini, Mati Fernandez, Aquilani; Iakovenko, Matos, Ilicic. A disp: Neto, Tomovic, Bakic, Cuadrado, Madrigali, Capizzi, Pizarro. All. Montella
Arbitro: Shemeulevitch (Israele).

giovedì 28 novembre 2013

VIDEO NAPOLI: QUANTI PROBLEMI


video juve-copenaghen 3-1


VIDEO BORUSSIA DORTMUND-NAPOLI 3-1


Vidal toglie dai guai la Juve: 3-1


Uno strepitoso Arturo Vidal spiana il Copenaghen con una tripletta e regala ad una Juventus certo non scintillante la prima vittoria in Champions. Allo Stadium la squadra di Conte si impone per 3-1 e sale al secondo posto nel girone: ora per qualificarsi basta un pareggio ad Istanbul contro il Galatasaray, sconfitto a Madrid.



Non è una Juve brillante nel primo tempo, si vede fin dai primi minuti. I bianconeri faticano ad arrivare nell'area di rigore danese, e non trovano varchi nella difesa ospite, ben messa in campo. Al 28', un po' per caso, i padroni di casa passano: Jacobsen intercetta con un colpo di mani un traversone di Llorente, dal dischetto Vidal non fallisce. Il Copenaghen non reagisce, ma la Vecchia Signora ha il torto di non chiudere la sfida nel massimo momento di difficoltà degli avversari, che si trascinano fino all'intervallo.



I nordici si ripresentano ringalluzziti ad inizio ripresa, e dopo un'occasione al 47' di Claudemir trovano l'insperato pareggio con l'ex della sfida Mellberg, che risolve una mischia in area gelando lo Juventus Stadium. La doccia fredda dà la sveglia ai campioni d'Italia, che si ricordano di essere tali e in tre minuti chiudono la partita con un micidiale uno-due dello scatenato Vidal. Al 60' il cileno concretizza il penalty del 2-1, assegnato dopo l'atterramento in area del sempre decisivo Llorente, al 63' firma la sua tripletta con un potente stacco di testa su assist di Pogba.



Passata la paura, la squadra di Conte dosa le forze e controlla l'ormai domato Copenaghen nel finale di partita.


mercoledì 27 novembre 2013

video NAPOLI-PARMA 0-1 BY ALEX LUGLI 2013


Champions League: Milan schianta Celtic (3-0), Napoli ko a Dortmund (1-3)

ROMA – Fortune alterne per le squadre italiane nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League.
Il Milan di Massimiliano Allegri ha trionfato sul campo del Celtic. 3-0 finale in una gara mai in discussione. Gol messi a segno da Kakà, Zapata e Mario Balotelli, tornato al gol dopo le polemiche via Twitter degli ultimi giorni.
Pesante sconfitta da parte del Napoli di Rafa Benitez. I partenopei hanno perso 1-3 sul campo dei vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund.
Molte polemiche sul rigore che ha sbloccato la partita. Il Napoli ha protestato a lungo perchè la trattenuta di Fernandez ai danni del centravanti del Dortmund era davvero leggera.
Il gol della bandiera dei partenopei è stata realizzata da Lorenzo Insigne, in rete anche nella partita d’andata.
Classifica Gruppo F: Arsenal 12, Borussia Dortmund e Napoli 9, Marsiglia 0.
Classifica Gruppo H: Barcellona 10, Milan 8, Ajax 7, Celtic 3.
Borussia Dortmund-Napoli 3-1, gol: Reus 10' rigore, Blaszczykowski  60', Insigne 71' e Aubameyang 78' 
Si fa in salita il cammino del Napoli in Champions League: i partenopei, a cui bastava il pari per centrare gli ottavi, collezionano invece il terzo ko di fila tra campionato e coppa perdendo per 3-1 in casa del Borussia Dortmund e adesso bisognera’ battere l’Arsenal tra due settimane al San Paolo per continuare a sperare.
Subito avanti i tedeschi con un rigore molto dubbio realizzato da Reus (trattenuta di Fernandez su Lewandowski), dopo una buona reazione (palo di Callejon, Weidenfeller decisivo su Higuain) e una serie di opportunita’ in contropiede per i gialloneri di Klopp (bravo Reina in almeno tre occasioni), arriva il 2-0 con Blasczcykowski al 60'.
Insigne, partito dalla panchina, realizza il gol della speranza ma un altro contropiede, avviato da Lewandowski, permette ad Aubameyang di firmare il definitivo 3-1.
Assalti disperati del Napoli nel finale con Insigne e Zapata, ma e’ Mkhitaryan a sfiorare il poker col sinistro che finisce sul palo. Adesso agli azzurri servira’ un mezzo miracolo e battere l’Arsenal potrebbe non bastare perche’ il Borussia deve giocare col Marsiglia. I partenopei passerebbero agli ottavi sicuramente se battessero 3-0 l’Arsenal, altrimenti bisognerebbe fare molti calcoli. A meno che i francesi non decidessero di fare un ‘regalo’ ai partenopei.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Sokratis, Bender, Durm; Kehl, Sahin; Blaszczykowski, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski.
A disposizione: Langerak, Gunter, Kirch, Piszczek, Hoffmann, Schieber, Aubameyang.
Allenatore: Klopp.
Squalificati: nessuno.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Dzemaili, Mertens; Higuain.
A disposizione: Rafael, Cannavaro, Britos, Radosevic, Inler, Insigne, Zapata.
Allenatore: Benitez.
Squalificati: nessuno.
Celtic-Milan 0-3, gol: Kaka 13', Zapata 49' e Balotelli 60'  
Nel momento di massima precarietà il Milan trova una vittoria preziosa ed è a un passo dalla certezza di giocare gli ottavi di Champions League. Il 3-0 di Glasgow elimina il Celtic ed è ossigeno puro ma ora i rossoneri devono almeno pareggiare a San Siro nell’ultima giornata contro l’Ajax che ha battuto il Barcellona. Un traguardo da non fallire, come ha chiarito Barbara Berlusconi che davanti alla tv ha visto una prova di orgoglio e personalità.
Il primo successo in trasferta da maggio (e in assoluto da oltre un mese) nasce grazie al vantaggio di Kakà, leader tecnico e carismatico; si concretizza con un gol di Zapata che si riscatta dopo le contestazioni degli ultrà; ed è messo al sicuro da un positivo Balotelli che non segnava dall’1 ottobre.
La qualificazione è ossigeno puro per la squadra e per il sempre precario Allegri, che così può allontanare lo spettro di Seedorf. E probabilmente aiuterà a vivere più serenamente questo periodo di incertezza, con il fantasma di Seedorf che incombe, e il dualismo societario fra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.
”Presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori passano in testimone ma l’importante è il futuro del Milan”, ha spiegato l’ad nel pomeriggio, chiarendo poi che ”non si trattava di un testamento sportivo”. Di certo il suo umore ha beneficiato della gran prestazione di Kakà, entusiasmante per un’ora, che arriva a due gol da quota 100 in rossonero ed è sempre più il capitano senza fascia di una squadra che soprattutto in fase difensiva mostra i soliti limiti e si concede tante distrazioni, due grossolane nei primi minuti quando viene prima graziata da Boerrigter e poi salvata da un intervento di Zapata su Lustig.
Il Milan interpreta la più classica partita d’attesa e contropiede ma Kakà segna il vantaggio da fermo, quasi non deve saltare per trasformare in gol un cornes di Birsa. Ugualmente prezioso è il resto del lavoro del brasiliano, che insegue avversari, recupera palloni, riparte con notevoli fughe palla al piede, regala un paio di occasioni a Balotelli e va vicino al raddoppio con una delle sue parabole a girare.
Dopo 31' Lennon deve sostituire l’infortunato Kayal con Ledley in un Celtic che spinge soprattutto sulla fascia di Abate (sostituito da Nocerino a inizio ripresa), condizionato da una caviglia dolorante, e al 37' ha una grande chance con Mulgrew che grazia Abbiati tirandogli addosso. Dopo 2' della ripresa il portiere rossonero fa invece una prodezza respingendo un destro al volo di van Dijk e al 4' Zapata trova il primo gol con il Milan (dopo l’autorete provocata all’andata contro gli scozzesi) sfruttando da due passi un cross teso di Nocerino. Il terzo gol (il 600mo del Milan in competizioni Uefa) è invece frutto di uno splendido lancio di Montolivo per Balotelli, che di forza resiste a due difensori e con precisione batte il portiere. Il Celtic lotta fino all’ultimo, ma è fuori dall’Europa mentre il Milan può di nuovo respirare.
CELTIC (4-2-3-1): Forster; Lustig, Van Dijk, Ambrose, Izaguirre; Mulgrew, Kayal; Forrest, Commons, Boerrigter; Samaras. Allenatore: Lennon
MILAN (4-3-2-1): Abbiati; Abate, Zapata, Bonera, Emanuelson; de Jong, Montolivo, Poli; Kakà, Birsa; Balotelli. Allenatore: Allegri.
blitzquotidiano.it

Roma-Cagliari 0-0, Abramov le prende tutte. Juventus prima

ROMA – La Roma sbatte contro il muro del Cagliari, si ferma sullo 0-0, pareggia per la terza volta consecutiva e perde la testa della classifica. Ora la Juventus è avanti di un punto.
Ai giallorossi, per riprendersi la vetta della classifica servivano i tre punti dopo la vittoria della Juventus per 2-0 sul campo del Livorno. E la Roma ce l’ha messa tutta: ha colpito un palo, ha spinto (soprattutto nel primo tempo). Di fronte però ha trovato un Cagliari compatto e organizzato, sempre chiuso e pronto a ripartire con velocità. E quando la Roma ha prodotto ci si è messo il portiere dei sardi Vlada Abramov, che da riserva di Agazzi si trasforma in Yashin per una notte.
Nel secondo tempo la Roma è calata di intensità. Espulso, per proteste, il tecnico Rudi Garcia. 
Ora la Juventus è prima con 34 punti, uno più della Roma. Perde terreno il Napoli, fermo a quota 28. Ancora più indietro Inter (26 punti) e Fiorentina (24).

link-http://www.blitzquotidiano.it/sport/roma-cagliari-0-0-abramov-le-prende-tutte-juventus-prima-1727931/


lunedì 25 novembre 2013

Serie A: Juventus sorpassa Roma, Inter fallisce aggancio al Napoli

ROMA - In attesa del posticipo di Serie A che vedrà  impegnata domani la Roma in casa con il Cagliari, la Juventus sbanca Livorno e torna in vetta alla classifica del campionato di calcio.
La squadra di Antonio Conte, al Picchi con diverse assenze, vince non senza soffrire la buona organizzazione di gioco del Livorno di Davide Nicola (tutto stretto attorno a capitan Luci per la malattia del figlio), ma nella ripresa impone il maggiore tasso tecnico e segna due reti con Fernando Llorente e Carlos Tevez, i due attaccanti arrivati quest’anno a migliorare l’organico bianconero.
L‘Inter di Walter Mazzarri non è andato oltre all’1-1 sul campo del Bologna di Stefano Pioli.
Il gol di Jonathan ha risposto a quello messo a segno ad inizio partita da Panagiotis Kone, greco che castigò più volte Mazzarri ai tempi del Napoli.
Fatal Udine per la Fiorentina che perde per il momento il contatto con le prime della classe tornando a casa con una sconfitta sul groppone.
La rete di Heurtaux nel primo tempo decide il match, con Neto che ha salvato la sua porta in piu’ di un’occasione.
Buona a metà  la “prima” di Mihajlovic sulla panchina della Sampdoria  visto che la vittoria è  saltata all’ultimo respiro.
I blucerchiati, rimasti in dieci nella ripresa per ilrosso a Krsticic, passano in vantaggio con una rete di Soriano, ma sono raggiunti da Cana quando ormai assaporavano il ritorno alla vittoria al 94′.
  Vittorie casalinghe anche per Sassuolo e Torino.Gli emiliani sbloccano nella ripresa il match contro l’Atalanta e con Zaza-Berardi fissano il 2-0 che condanna ancora una volta gli orobici fuori casa.
Il Torino, da parte sua, fa suo con autorita’ il match contro il Catania. Immobile ed El Kaddouri indirizzano il match in favore dei granata, Leto riapre il match per gli etnei, ma in pochi minuti Moretti ed ancora El Kaddouri lo richiudono con celerita’ lasciando la squadra di De Canio in ultima posizione in compagnia del Chievo.
Risultati e marcatori.
LIVORNO-JUVENTUS 0-2 Llorente 63′ e Tevez 74′  
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Emerson, Greco, Mbaye; Siligardi, Emeghara.
A disposizione: Anania, Aldegani, Valentini, Gemiti, Decarli, Lambrughi, Benassi, Piccini, Mosquera, Biagianti, Belingheri, Borja.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Vidal, Chiellini; Padoin, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Llorente.
A disposizione: Storari, Rubinho, Peluso, Motta, De Ceglie, Vucinic, Quagliarella.
Allenatore: Conte.
BOLOGNA-INTER 1-1, gol: Kone 12′ e Jonathan 51′ 
BOLOGNA (3-4-2-1): Curci; Sorensen, Natali, Antonsson; Garics, Khrin, Perez, Morleo; Konè, Diamanti; Cristaldo. A disp. A disp. Agliardi, Stojanovic, Della Rocca, Bianchi, Moscardelli, Acquafresca, Laxalt, Christodoulopoulos, Pazienza, Radokovic, Cech, Crespo. All. Pioli
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Taider, Alvarez, Cambiasso, Nagatomo; Guarin; Palacio. A disp. Carrizo, Castellazzi, Zanetti, Andreolli, Belfodil, Kovacic, Mudingayi, Wallace, Puscas, Pereira, Donkor, Olsen. All. Mazzarri.
SAMPDORIA-LAZIO 1-1 Soriano 66′ e Cana 94′  
Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Palombo, Costa; Obiang, Palombo; Gabbiadini, Krsticic, Wszolek; Pozzi. A disposizione: Fiorillo, Tozzo, Fornasier, Rodriguez, Regini, Maresca, Poulsen, Renan, Gavazzi, Wsozlek, Bjarnason, Gentsoglou, Petagna. Allenatore: Mihajlovic.
Lazio (3-4-3): Marchetti; Radu, Cana, Ciani; Lulic, Onazi, Ledesma, Konko; Candreva, Floccari, Keita. A disposizione: Berisha, Strakosha, Cavanda, Novaretti, Pereirinha, Vinicius, Hernanes, Biglia, Gonzalez, Perea, Ederson, Felipe Anderson. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Orsato. Guardalinee: Iori-Padovan. IV° Uomo: Stefani. Add1 e Add2: Giacomelli-Roca.
SASSUOLO-ATALANTA 2-0 Zaza 58′, Berardi 67′  
Sassuolo (3-5-2): Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Schelotto, Kurtic, Magnanelli, Marrone, Longhi; Berardi, Floro Flores
A disp.: Pomini, Rosati, Gazzola, Marzorati, Laribi, Chibsah, Missiroli, Masucci, Ziegler, Alexe, Zaza, Farias. All.: Di Francesco
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Terranova
Atalanta (4-3-1-2): Consigli; Bellini, Canini, Stendardo, Brivio; Carmona, Cigarini, Migliaccio; Moralez; Denis, Livaja
A disp.: Sportiello, Polito, Caldara, Kone, Scaloni, Cazzola, Del Grosso, Baselli, Gagliardini, Brienza, Bonaventura, Marilungo. All.: Colantuono
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Raimondi, Yepes, Giorgi, Lucchini, Nica
TORINO-CATANIA 4-1 Immobile 10′, El Kaddouri 43′ e 60′, Leto 50′, Moretti 58′   
TORINO (4-3-3): Padelli; Darmian, Bovo, Moretti, D’Ambrosio; Basha, Vives, Gazzi; Cerci, Immobile, El Kaddouri
A disposizione: Berni, L. Gomis, Glik, S. Masiello, Pasquale, Maksimovic, Bellomo, Farnerud, Brighi, Meggiorini, Barreto. Allenatore: Ventura
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Gyomber, Capuano; Plasil, Tachtsidis, Guarente; Castro, Maxi Lopez, Keko. A disposizione: Frison, Ficara, Monzon, Peruzzi, Rolin, Spolli, Biraghi, Freire, Leto, Barrientos, Petkovic. Allenatore: De Canio
UDINESE-FIORENTINA 1-0 Herteaux 34′ 
UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Lazzari, Pereyra, Gabriel Silva; Bruno Fernandes, Di Natale. All. Guidolin.
FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic, Gonzalo, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Joaquin, Rossi, Cuadrado. All. Montella.
LUNEDI’ 25 NOVEMBRE
ROMA-CAGLIARI ore 20.45
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Ljajic, Gervinho
A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Balzaretti, Bradley, Taddei, Marquinho, Destro, Borriello. All.: Garcia
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Totti, Torosidis
Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Eriksson; Cossu; Sau, Ibarbo
A disp.: Carboni, Del Fabro, Ariaudo, Avelar, Ekdal, Ibraimi, Pinilla, Nenè. All.: Lopez
Squalificati: Nainggolan (1)
Indisponibili: Perico, Agazzi.

domenica 24 novembre 2013

Serie B: Palermo-Latina 1-2

 Il Palermo esce sconfitto dalla sfida in casa con il Latina per 2-1, valida per la 15/a giornata di serie B, perdendo così punti preziosi nei confronti di Empoli e Lanciano. Vantaggio del Palermo con Hernandez al 18'. Il Latina prima pareggia al 24' con Ghezzal poi si porta in vantaggio nei minuti di recupero del primo tempo con Jefferson.

Rosanero restano a 27, laziali salgono a 23.

Napoli, che scivolone! E Balo si sfoga coi Tweet

Napoli-Parma 0-1 in un anticipo della 13/a giornata di serie A - Una sconfitta dura, pesante, che lascia il segno. Il Napoli perde l'imbattibilità casalinga e cede il passo ad un Parma ordinato, preciso, tatticamente perfetto. I tifosi partenopei riservano alla loro squadra una sonora bordata di fischi a fine gara. E' la prima contestazione della stagione. D'altronde quella di stasera per gli azzurri è una caduta rovinosa, che viene alla vigilia di una partita, quella di martedì prossimo a Dortmund contro il Borussia, che potrebbe valere un'intera stagione. Ci pensa Antonio Cassano, con un'azione ed una conclusione da manuale, a regalare agli emiliani una vittoria che rilancia il Parma in classifica. Una vittoria meritata per la squadra di Donadoni. Il Napoli non riesce mai a rendersi pericoloso e non inquadra la porta. La squadra di Benitez sembra la fotocopia di quella che due settimane fa si arrese, quasi senza lottare, allo Juventus Stadium. Il Parma, invece, è ben organizzato, ha un gioco lineare e redditizio: massima copertura a centrocampo e tentativi in contropiede con la velocità di Biabiany e di Sansone e l'inventiva di Cassano.

Milan-Genoa 1-1 in un anticipo della 13/a giornata di serie A - ''Rosso come il sangue, nero come l'incazzatura: se non sputate sangue iniziate ad avere paura''. La contestazione della Curva Sud contro il Milan è cominciata con questo striscione intimidatorio ed è andata avanti per tutta la partita pareggiata contro il Genoa, con messaggi anche minacciosi come l'ultimo (''Ci vediamo all'uscita dei box&hellipIndegni'') rivolti ai giocatori, in particolare Constant e Zapata, ma anche a società e allenatore. Il tutto con toni che non si vedevano da anni, ben più duri di quelli della primavera 2009, quando gli ultrà protestavano per l'imminente cessione di Kakà e una stagione deludente, chiusa al terzo posto in campionato, agli ottavi in coppa Italia e ai sedicesimi in coppa Uefa.

Balotelli twitta nella notte, This is the end - ''This is the end. :-)'', questa è la fine: è il messaggio, accompagnato da una faccina che sorride, scritto su Twitter alle 5.11 del mattino da Mario Balotelli, che ieri sera è stato protagonista, nel Milan che ha pareggiato contro il Genoa, sbagliando un rigore. Attorno alle 11.20 di stamani, poi, l'attaccante ha pubblicato per gli oltre 1,5 milioni di suoi follower un altro messaggio: ''Forza Milan comunque e sempre'', seguito pochi istanti dopo da una faccina che sorride e fa l'occhiolino.
ANSA

sabato 23 novembre 2013

Higuain all'assalto del Parma

Se quello contro la Juventus era un esame di maturità, il Napoli è stato rimandato. La pesante sconfitta di Torino prima della sosta ha fatto suonare un campanello d’allarme in casa partenopea: non è la prima volta che arrivano passi falsi contro squadre di rango, come la Roma o l’Arsenal in Champions League.

Benitez non fa drammi e ha chiesto una pronta reazione con il Parma ai suoi giocatori, che dovranno concentrarsi sul campionato senza pensare alla supersfida di Champions contro il Borussia Dortmund. A guidare il reparto offensivo sarà Higuain, con Insigne favorito su Mertens.

Il Parma però non intende recitare il ruolo di vittima sacrificale e punta ad uscire dal San Paolo con un risultato positivo: riflettori puntati sulla coppia d’attacco formata da Amauri e Cassano, e sulle discese di Biabiany

venerdì 22 novembre 2013

Maxi-multa dell'Uefa al Napoli per fumogeni e vetro rotto contro il Marsiglia

La Commissione disciplinare dell'Uefa ha inflitto una maxi-multa di 25mila euro al Napoli per il vetro infranto del bus del Marsiglia e per l'accensione di fumogeni nella partita con i francesi del 6 novembre.
La società, rappresentata dall'avvocato Grassani, non ha ancora ricevuto notizie sul terzo punto contestato dagli ispettori Uefa, ovvero l'occupazione delle vie di fuga: la decisione è attesa in queste ore. 

Altra sanzione di 30mila euro per gli incidenti in Marsiglia-Napoli del 22 ottobre.
ilmattino

giovedì 21 novembre 2013

Calcio. Napoli, Higuain: Voglio entrare nella storia del club"

Il Napoli presenta Réveillère, il nuovo telefonino realizzato con la Nokia e schiera in conferenza stampa Gonzalo Higuain e Marek Hamsik. Giornata ricca di dichiarazioni a Castelvolturno. Significative quelle del francese, ultimo arrivo in casa azzurra: “Ho avuto delle sensazioni positive in queste due settimane, sono onorato di far parte di una squadra molto forte. Ho trovato un gruppo unito ed affiatato. Spero di essere convocato, sono pronto per giocare. Deciderà l'allenatore. Posso giocare sia a destra che a sinistra. Il fatto che lui mi abbia voluto fortemente ha reso più facile il mio arrivo, così abbiamo fatto in fretta a definire l'accordo”.

  hamsik e gargano — Hamsik, come di consueto, non regala titoli, però il discorso della posizione in campo che sta occupando lo slovacco si vede che stuzzica anche lui: “Ci aspettano due partite importanti, con il Parma abbiamo l'obbligo di vincere per restare ai primi posti. Poi penseremo al Dortmund. Benitez vuole che giochi più avanzato rispetto al passato, mi chiede di farmi trovare alle spalle della mediana avversaria”. Hamsik è pronto per il derby in famiglia con il cognato Gargano: “Speriamo che Walter abbia festeggiato molto la qualificazione al Mondiale e che sia stanco”.

 felicità — Sorride Hamsik, sorride anche Higuain: “E' vero che il campionato è lungo, ma sabato dobbiamo vincere per andare con fiducia a Dortmund. Sappiamo che quella in Germania è una partita importante, loro in casa sono molto forti ma con un pari potremmo eliminare la finalista dell'anno scorso”. L'obiettivo di Higuain è uno solo: vincere. Il Pipita lo ripete a ogni risposta: “Sono qui per ricambiare la felicità che mi dà la gente. Voglio entrare nella storia di questo club. Voglio vincere per la gente di Napoli, sono troppo contento di essere qui”. Insomma, Higuain è molto carico: “Sono stanco per il viaggio, ma sto bene. Ho patito un infortunio che mi ha lasciato fuori per un po', ma soltanto giocando posso ritrovare la migliore condizione”.

 Gianluca Monti

L'Uruguay ha il biglietto per il Mondiale Basta uno 0-0 con la Giordania

L'Uruguay è l'ultima nazionale a qualificarsi per la fase finale dei Mondiali 2014, in programma in Brasile. Per i sudamericani è stato sufficiente il pareggio per 0-0 nel ritorno contro la Giordania dopo la vittoria per 5-0 dell'andata. "Siamo contenti perché, a dire il vero, è stato un cammino duro", ha detto Edinson Cavani alla fine della partita. E Martin Caceres è ha spiegato che è stato difficile trovare la concentrazione a Montevideo: "Dopo aver vinto 5-0 sapevamo che avremmo dovuto prendere il match seriamente. Ci sarebbe piaciuto regalare al pubblico (60.000 persone sugli spalti, n.d.r.) un trionfo anche con un gol ma non è andata così, questo è il calcio".

 i c.t. — Soddisfatto il c.t. giordano Hossam Hassan: "Abbiamo giocato molto bene contro una squadra molto forte". Gli ha fatto eco il collega Oscar Tabarez: "I giordani hanno avuto ciò che volevano, un risultato e un ruolo che credo sia per loro molto importante".
Gasport

mercoledì 20 novembre 2013

Mondiali, manca solo l'Uruguay

L'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale dei Mondiali in Brasile del 2014 (12 giugno-13 luglio).
All'appello manca solo la vincente dello spareggio fra Uruguay (quinta in Sudamerica) e Giordania (quinta nelle qualificazioni asiatiche), in programma nelle prossime ore. All'andata vittoria netta della 'Celeste' per 5-0. 
Sudamerica: Brasile (Paese ospitante) Argentina Colombia Cile Ecuador
Europa
Italia Olanda Belgio Svizzera Germania Russia Bosnia-Erzegovina Inghilterra Spagna Grecia Croazia Portogallo Francia
AfricaCosta d'Avorio Nigeria Camerun Ghana Algeria
AsiaAustralia Iran Giappone Corea del Sud
America del Centro, del Nord e Caraibi
Costa Rica Stati Uniti Honduras Messico

Si sono protratti sino a notte fonda, in tutta l'Algeria, i festeggiamenti per la qualificazione alla fase mondiale di Brasile 2014, grazie alla vittoria per 1 a 0 sul Burkina Faso. Una vittoria molto sofferta (all'andata la nazionale burkinabè aveva vinto per 3 a 2), giunta quasi alla fine dell'incontro e che è stata salutata dai supporter dei Verdi con scene di vero e proprio delirio, tra lanci di bengala e petardi, lacrime e youyous, il tradizionale grido con cui le donne arabe esprimono, indifferentemente, gioia o dolore. ''One, two, three, viva l’Algérie!'' è stato il mantra gridato per ore dai tifosi, sia sugli spalti dello stadio di Blida, che per le strade a qualificazione conquistata. La vittoria dei Verdi è salutata questa mattina da tutti i quotidiani algerini, che ne fanno la notizia d'apertura di prima pagina.
Francia qualificata ai Mondiali 2014, Ucraina eliminata. Nello spareggio di ritorno giocato a Parigi, la nazionale di Deschamps ha battuto 3-0 gli ucraini, che si erano imposti all'andata 2-0. Per i Blues decisivo un autogol di Gusev al 27' della ripresa dopo le reti nel primo tempo di Sakho (22') e Benzema (34').
Il Portogallo si è qualificato ai Mondiali 2014. Nello spareggio di ritorno contro la Svezia giocato a Solna ha battuto 3-2 la Svezia. Tutti i gol nella ripresa con tripletta di Cristiano Ronaldo (5', 32' e 34') e doppietta di Ibrahimovic (23' e 28'). Il Portogallo aveva vinto anche all'andata, sempre con una rete di Ronaldo.
La Croazia batte l'Islanda e si qualifica per i mondiali di Brasile 2014. Nel ritorno degli spareggi la nazionale croata ha battuto quella islandese per 2-0 (gol di Mandzukic al 27' del primo tempo e di Srna nella ripresa). La gara di andata era terminata 0-0. Per la Croazia si tratta della quarta partecipazione alla Coppa del Mondo dopo quelle del 1998, 2002 e 2006.
La Grecia si è qualificata per i mondiali di Brasile 2014. Nel ritorno dei playoff la nazionale greca ha pareggiato 1-1 (gol di Mitroglou al 23' pt e autorete di Torosidis al 10' st) in casa della Romania. Nella gara di andata la Grecia aveva vinto per 3-1.
E' l'Algeria l'ultima squadra africana a qualificarsi per i mondiali di Brasile 2014: la nazionale algerina nel ritorno dei playoff ha battuto per 1-0 il Burkina Faso al quale non è bastato aver vinto l'andata in casa per 3-2. Decisivi per l'Algeria i gol segnati in trasferta. L'Algeria - alla sua quarta partecipazione ad un mondiale, raggiunge il Ghana, il Camerun, la Nigeria e la Costa d'Avorio.
 Oltre agli spareggi mondiali è stata una giornata di amichevoli importanti in vista di Brasile 2014. Oltre alla vittoria dell'Argentina sulla Bosnia grazie a una doppietta di Aguero e alla vittoria dell'Australia (1-0 sul Costa Rica con colpo di testa di Cahill) vince 2-1 anche la Russia di Fabio Capello a Dubai in rimonta con la Corea del Sud. Il milanista Birsa firma l'1-0 della Slovenia sul Canada e la Turchia supera la Bielorussia grazie alle reti di Umut Bulut e Burak Yilmaz. Ma il risultato che sicuramente fa più sensazione è il ko della Spagna campione d'Europa e del mondo in Sudafrica: decide l'amichevole il colpo di testa vincente di Bernard Parker. L'Olanda, in dieci per l'espulsione di Lens, pareggia 0-0 con la Colombia. L'Austria batte gli Stati Uniti con gol-partita di Janko (ma gli americani sono stati penalizzati da un episodio di gol fantasma). Il Giappone di Zaccheroni con le reti di Kakitani, Honda e Okazaki rifila al Belgio il secondo ko in cinque giorni dopo quello con la Colombia. Infine dopo il pareggio con gli azzurri a Milano la Germania torna al successo battendo 1-0 l'Inghilterra a Wembley sebbene priva di Klose, Lahm e Ozil. A decidere l'incontro un gol al 39' del primo tempo di Mertesacker. Per la nazionale allenata da Roy Hodgson è la seconda sconfitta consecutiva dopo lo 0-2 col Cile. Finisce infine 0-0 tra Polonia e Irlanda, mentre la Scozia va a vincere 1-0 in Norvegia.
ANSA

Amichevoli internazionali: risultati e marcatori

Si sono disputate ieri diverse amichevoli di lusso che si sono sovrapposte alle partite dei playoff valevoli per la qualificazioni a Brasile 2014. Questi i risultati e marcatori di tutti gli incontri.
Argentina – Bosnia Erzegovina 2 – 0: 40′ Aguero (A), 67′ Aguero (A);
Australia – Costa Rica   1 – 0: 69′ Cahill (A);
Austria – Usa   1 – 0: 33′ Janko (A);
Belgio – Giappone  2 – 3: 15′ Mirallas (B), 37′ Kakitani (G), 53′ Honda (G), 63′ Okazaki (G), 79? Alderweireld (B);
Kyrgyzstan   Azerbaigian – 0 – 0;
India – Nepal  2 – 0: 21′ Chhetri (I), 48′ Miranda (I);
Inghilterra – Germania  0 – 1: 39′ Mertesacker (G);
Liechtenstein – Estonia   0 – 3: 46′ Zenjov (E), 61′ Anier (E), 64′ Anier (E);
Malta – Isole Far Oer   3 – 2: 17′ Fenech (M), 20′ Misfud (M), 41′ Caruana (M), 79′ Hansson (I), 87′ Baldvinsson (I);
Namibia – Mozambico   0 – 0;
Norvegia – Scozia   0 – 1: 61′ Brown (S);
Olanda – Colombia   0 – 0;
Polonia – Irlanda   0 – 0;
Russia – Corea del Sud  2 – 1: 6′ Kim Shin-Wook (C), 12′ Smolov (R), 59′ Tarasov (R);
Slovacchia – Gibilterra   0 – 0;
Slovenia – Canada  1 – 0: 53′ Birsa (S);
Sudafrica – Spagna   1 – 0: 56′ Parker (Su);
Turchia – Bielorussia   2 – 1: 5′ Bulut (T), 10′ Rodionov (B), 89′ Yilmaz (T);

UFFICIALE- SAMPDORIA, arriva Mihajlovic



L'U.C. Sampdoria S.p.a. comunica che l'incarico di allenatore responsabile della prima squadra è stato affidato al sig. Sinisa Mihajlovic (nato a Vukovar, Croazia, il 20 febbraio 1969). Il nuovo tecnico sarà presentato in conferenza stampa presso il centro sportivo "Gloriano Mugnaini" di Bogliasco alle ore 14.00 di domani, giovedì 21 novembre p.v., dopodiché dirigerà il suo primo allenamento. Lo staff di Mihajlovic sarà composto dai collaboratori tecnici Nenad Sakic ed Emilio De Leo e dal preparatore atletico Antonio Bovenzi.

NAPOLI-Antonelli, è fatta: ecco tutte le cifre dell'affare



Come riporta l'edizione de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, sembra che il Napoli sia finalmente riuscito a strappare al patròn del Genoa, Enrico Preziosi, l'assenso per il trasferimento di Luca Antonelli sotto il Vesuvio. Il presidente genoano sarebbe stato convinto da un'offerta di 8 milioni di euro (pagabili in tre anni), più la possibilità per i rossoblù di riscattare a titolo definitivo uno tra Gamberini e Calaiò, entrambi giocatori di proprietà del Napoli attualmente in prestito al Genoa. L'ufficialità dell'affare potrà arrivare solo alla riapertura ufficiale del mercato (prevista per il 3 gennaio): fino ad allora, il Napoli avrà tempo per strappare anche il sì del giocatore al quale verrà offerto un contratto di quattro anni a 1 milione a stagione.

martedì 19 novembre 2013

Brasile: Conca tornerà nel Fluminense

(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Il Fluminense ha confermato che, nel 2014, l'argentino Dario Conca, che aveva lasciato il club brasiliano nel 2011 per giocare in Cina, dove è diventato il terzo calciatore più pagato del mondo, alle spalle di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, tornerà alla 'casa madre'. Conca, 30 anni, ha di recente vinto la Champions league asiatica, nelle file del Guangzhou Evergrande, la squadra allenata da Marcello Lippi.

ITALIA: pari ricco di goal con la Nigeria. A segno Rossi e Giaccherini

L'Italia pareggia 2-2 contro la Nigeria nell'ultima gara degli azzurri in questo 2013.  Prestazione a corrente alternata per gli azzurri trascinati dalla coppia Rossi-Balotelli. Gli azzurri passano in vantaggio al 12': Giaccherini pesca Balotelli che spalle alla porta difende il pallone, si gira e serve per l'entrata in area di Rossi, il cui tocco delizioso di destro anticipa l'uscita di EjideDopo un buon inizio, l'Italia cala alla distanza e la Nigeria ne approfitta segnando due gol in 4': prima Dike al 35', poi Ameobi al 39'. Gli azzurri, però, non ci stanno a perdere e nella ripresa pareggiano con Giaccherini (bella azione tutta in orizzontale, da Balotelli di tacco a Rossi in area a Candreva che allarga su Giaccherini solo a sinistra, per la battuta decisiva a rete) e sfiorano in più riprese la vittoria con Parolo e Diamanti (un palo ed una traversa). Da segnalare che Balotelli, arrabbiato con i compagni che non la passano al tempo giusto, corre subito negli spogliatoi, mentre il resto della squadra resta in campo a festeggiare con i tifosi italiani.
ITALIA-NIGERIA 2-2
Italia (4-3-1-2): Sirigu; Maggio, Ranocchia, Ogbonna, Pasqual; Motta (8' st Parolo), Montolivo (8' st Pirlo), Giaccherini (30' st Poli); Candreva (21' st Cerci); Balotelli, Rossi (8' st  Diamanti). A disp.: Buffon, Marchetti, Bonucci, Criscito, Abate, Florenzi, Osvaldo, Insigne, Gilardino. All.: Prandelli
Nigeria (4-2-3-1): Ejide (21' st Enyeama); Kwambe, Egwuekwe, Oboabona, Francis; Onazi, Mikel; Moses (30' st Ideye), Dike (20' st Musa), Oduamadi (1' st Ogu), Ameobi (20' st Emenike). A disp.: Omeruo, Mba, Gabriel, Agbim, Obinna, Echiejile. All.:Keshi
Arbitro: Atkinson (Ing)
Marcatori: 12' Rossi (I), 35' Dike (N), 39' Ameobi (N), 2' st Giaccherini (I)
Ammoniti: Candreva (I), Egwuekwe, Ogu, Mikel (N)

Alluvione Sardegna: Cagliari esprime cordoglio ai familiari vittime

Presidente, giocatori, staff tecnico e dipendenti del Cagliari Calcio esprimono cordoglio ai familliari delle vittime dell'alluvione che ha travolto diverse zone della Sardegna. Una tragedia inaccettabile che colpisce al cuore, per proporzioni e tragiche conseguenze. In questo momento, mentre ancora si fa il drammatico resoconto, ci rende comunque orgogliosi sapere che l'intera Sardegna si stringe nell'abbraccio della solidarietà. Siamo sicuri che il popolo sardo saprà ancora risollevarsi da questa nuova e devastante catastrofe.

lunedì 18 novembre 2013

SERIE B: l'Avellino vince il derby e raggiunge in vetta Empoli e Palermo

L'Avellino batte 2-1 la Juve Stabia nel posticipo della 14esima giornata di Serie B e sale in vetta alla classifica del campionato cadetto raggiungendo il Palermo ed Empoli a 27 punti. Decidono le reti di Schiavon e Castaldo per gli irpini, mentre agli stabiesi, sempre più ultimi, non basta la rete di Suciu.
AVELLINO-JUVE STABIA 2-1
AVELLINO (3-5-2): Seculin; Fabbro, Peccarisi, Pisacane; Bittante, D’Angelo (dal 1′ st Massimo), Arini, Schiavon, Millesi; Castaldo (dal 44′ st Soncin), Galabinov. A disp.: Di Masi, Angiulli, Biancolino, De Vito, Togni, Herrera. All.: Rastelli.
JUVE STABIA (4-3-1-2): Calderoni; Ghiringhelli (dal 39′ st Martinelli), Lanzaro, Murolo, Vitale; Scozzarella (dal 27′ st Suciu), Mezavilla, Jidayi (dal 9′ st Parigini); Baraye; Sowe, Doukara. A disp.: Viotti, Ciancio, Doninelli, Diop, Elefante, Contini. All.: Braglia.
MARCATORI: pt 7′ Schiavon, 44′ Castaldo; st 35′ Suciu.
ARBITRO: Baracani di Firenze (guardalinee: Pegorin di Latina e Peretti di Verona. Quarto uomo: Abbattista di Molfetta).
NOTE: Espulsi: al 27′ st l’allenatore della Juve Stabia, Braglia, per proteste; al 42′ st Baraye per doppia ammonizione. Ammoniti: Lanzaro, Fabbro, Scozzarella e Murolo per gioco falloso; Castaldo, Baraye e Schiavon per comportamento non regolamentare. Angoli: 5-4. Recupero: pt 1′, 4'
Ecco, nel dettaglio, il quadro completo del 14° turno che si completerà alle 20,30 con Avellino-Juve Stabia:
Padova-Brescia 0-0 (giocata sabato)
Reggina-Palermo 0-2 (giocata sabato)
Reti: 8′ Barreto, 89′ Milanovic
Modena-Carpi 2-3 (giocata alle 12,30)
Reti: 9′ Mazzarani (M), 37′ Sgrigna (C, rig.), 40′ Romagnoli (C), 66′ Concas (C), 88′ Babacar (M, rig.)
Cesena-Cittadella 2-2
Reti: 4′ Coly (Ci), 10′ Volta (Ce), 47′ Camporese (Ce), 85′ Perez (Ci))
Empoli-Lanciano 3-0
Reti: 10′ Maccarone, 63′ Pucciarelli, 73′ Tavano
Latina-Bari 1-0
Reti: 12′ Ghezzal
Pescara-Ternana 2-1
Reti: 13′ Ragusa (P), 62′ Avenatti (T), 88′ Maniero (P)
Siena-Spezia 2-0
Reti: 83′ Giannetti, 85′ Rosina
Trapani-Novara 2-1
Reti: 31′ Rubino (N), 60′ Mancosu (T), 82′ Basso (T)
Varese-Crotone 2-0
Reti: 16′ Pavoletti (rig.), 73′ Pavoletti
CLASSIFICA (dopo 14 turni): Palermo, Avellino e Empoli 27 punti; Lanciano 26; Cesena e Crotone 23; Varese, Latina e Spezia 20; Modena 19; Pescara 18; Carpi** e Siena* (-5) 17; Brescia, Trapani e Cittadella 15; Ternana 14; Bari* (-3) e Novara 13; Reggina 12; Padova** 11; Juve Stabia 7 (* punti di penalizzazione; ** una partita da recuperare).

Serie B, l'Empoli in vetta insieme al Palermo

EMPOLI - L'Empoli si prende prepotentemente la vetta della classifica. I toscani liquidano con il punteggio di 3-0 la pratica con l'ex capolista Lanciano e agganciano il Palermo alla prima posizione della classifica (quota 27): in rete Maccarone, Pucciarelli e Tavano. Il Crotone cade a Varese, mentre tra Cesena e Cittadella è pari (2-2) all'ultimo respiro. Esulta il Latina, che supera il Bari con la rete di Ghezzal. Siena che si impone all'inglese sullo Spezia, mentre il Trapani supera in rimonta il Novara. Tra Pescara e Ternana la spuntano i biancazzurri. Ieri, Padova Brescia e Reggina-Palermo. Giocata come lunch match Modena-Carpi. 

domenica 17 novembre 2013

Reggina-Palermo 0-2, tabellino e pagelle del match

REGGINA PALERMO TABELLINO PAGELLE – Il Palermo conquista tre punti importantissimi vincendo al Granillo per 2-0, conquistando anche la vetta momentanea della classifica. Di Barreto al 9′ e Milanovic all’88′ i gol del match. La Reggina protesta per un rigore non concesso dall’arbitro per fallo di mano di Andelkovic, qualche minuto prima del 2-0 rosanero. Ecco il tabellino e le pagelle del match:
REGGINA: Benassi 6; Adejo 5,5, Gentili 6 (79′ Maicon 5,5), Ipsa 5, Foglio 5,5; Sbaffo 5 (64′ Louzada 5,5), Rigoni 5,5, De Rose 5, Dall’Oglio 5,5; Di Michele 6,5, Gerardi 5 (67′ Cocco 6). A disposizione: Licastro, Strasser, Fischnaller, Bochniewicz, Caballero, Falco. Allenatore: Castori 5
PALERMO: Sorrentino 6,5 (66′ Ujkani 6); Munoz 6,5, Milanovic 6,5, Andelkovic 6,5; Morganella 6,5, Barreto 7, Bacinovic 6 (83′ Verre sv), Bolzoni 6,5, Daprela 6,5; Troianello 7, Lafferty 7 (59′ Malele 6,5). A disposizione: Sanseverino, Di Gennaro, Stevanovic, Lores, Terzi, Ngoyi. Allenatore: Iachini 7
Marcatori: 8′ Barreto, 89′ Milanovic (P)
Arbitro: Mariani di Aprilia
Ammoniti: Foglio, Dall’Oglio, Sbaffo, Foglio (R), Barreto, Bolzoni, Ujkani (P)
Note: 77′ allontanato mister Castori per proteste
Marco Orrù

Padova e Brescia non si superano in un match senza reti

E' andato in archivio il primo anticipo del sabato della 14.ma giornata di Serie B. All'Euganeo 0-0 tra il Padova e il Brescia . Una gara non dai ritmi alti e poco divertente. La divisione della posta non accontenta le due squadre che restano invischiate nei bassifondi della classifica. E dire che i biancoscudati hanno giocato i 20 minuti finali in inferiorità numerica per il rosso a Legati ma le Rondinelle non ne hanno approfittato. Sui piedi del bresciano Kukoc l'occasione più nitida ma il giocatore si è fatto ipnotizzare dal portiere Mazzoni. L'ultima opportunità del match è stata del Padova ma Pasquato di testa ha sfiorato il palo.
Padova-Brescia 0-0 / Tabellino

PADOVA (3 5 2): Mazzoni; Santacroce, Benedetti, Carini; Legati (Vice Cap.), Musacci, Iori (Cap.), Radrezza (26' s.t. Celjak), Laczko; Melchiorri (23' s.t. Feczesin), Pasquato (43' s.t. Ceccarelli).
Allenatore: Mutti
Non utilizzati: Colombi; Bellemo, Vantaggiato, Ciano, Rocchi, Ampuero.

BRESCIA (3 5 1 1): Arcari; Paci, Di Cesare, Camigliano; Zambelli (Cap.), Finazzi, Budel (Vice Cap.) (34' s.t. Grossi), Coletti, Kukoc; Sodinha, Juan Antonio (44' s.t. Seck).
Allenatore: Bergodi
Non utilizzati: Minelli; Gori; Saba, Caracciolo, Mandorlini, Lancini E., Welbeck Nana

Arbitro: Sig. Diego ROCA della Sezione A.I.A. di Foggia
Assistenti: Sig. Damiano Di IORIO di Verbania e Sig. Stefano ALASSIO di Imperia
IV ufficiale: Sig. Marco PICCININI di Forlì

Ammoniti: 35' p.t. Iori (P), 45' p.t. Zambelli (B), 24' s.t. Paci (B), 36' s.t. Camigliano (B)
Espulsi: Legati (P) per somma di ammonizioni (14' p.t., 28' s.t.)

Angoli: 2-9
Recupero: 1' p.t. e 3' s.t.

sabato 16 novembre 2013

Italia-Germania 1-1, gol di Abate: i tedeschi non ci battono da 18 anni

MILANO - Italia-Germania 1-1, stavolta una partita normale. Visto i precedenti, verrebbe da dire anonima.
L’epos stavolta non c’è stato, e non solo perchè era un’amichevole. Se a formare il pari sono due difensori e le emozioni latitano, quasi quasi non sembra la sfida infinita che Italia e Germania e’ sempre stata nella storia.
Se doveva essere un test di valutazione in vista delMondiale, non esce promossa la nazionale azzurra ma neanche quella di Loew, che poteva dare il colpo del ko e invece è apparsa leggera in attacco, a prescindere dai tre pali colpiti.
Dall’altra parte, anche la squadra di Prandelli ha avuto le sue occasioni per vincere, ma nel complesso è apparsa ancora lontana dalla squadra brillante dell’Europeo e da tratti dellaConfederations.
Pirlo era ispirato, il resto della squadra no Discorso a parte per Balotelli: lontano dalla sua forma migliore, ma comunque tenace nel voler dare il massimo possibile al servizio della squadra Unico risultato, resta il tabù dei tedeschi che non vincono quando vedono le maglie azzurre oramai da 18 anni.
L’Italia si presenta quasi al completo. De Rossi resta in panchina per un dolore al piede ma il centrocampo a quattro dovrebbe essere fatto di certezze consolidate, da Pirlo e Thiago Motta. L’unico rammarico di Prandelli è dover rimandare l’esperimento Balotelli-Rossi, al fianco del primo c’è Osvaldo come l’ultima azzurra qui al Meazza, con la Danimarca un anno fa.
Dall’altra parte Loew, oltre a Gomez, Klose e Mertesacker infortunati, deve rinunciare a un febbricitante Ozil; ma non a un schieramento giovane e offensivo, poco meno di 23 anni di media nel reparto offensivo, Shcurrle-Kroos-Mueller più Goetze. Il capitano Lahm è spostato davanti alla difesa, in coppia con Kedhira,ma è il movimento dei quattro moschettieri a portare a spasso i centrocampisti azzurri. Eppure l’avvio sembra nelle mani dell’Italia. Subito un tiro di Balotelli, un pò testardo nel tentare la giocata solitaria, e una punizione di Pirlo alta sono il segnale che la circolazione di palla funziona.
Ma al primo affondo, su un doppio angolo, la Germania passa: Hummels di testa perfora la difesa italiana, non all’altezza della sua fama. Il vantaggio manda in confusione gli azzurri, Thiago Motta diventa un’anima in pena, Montolivo resta davanti solo come Osvaldo, delizioso nei tocchi quanto irritante nella concretezza.
La Germania sale, e dopo un nuovo pericolo da un altro difensore, Hoewedes, ancora di testa e ancora su angolo, è Khedira ad andar vicino al raddoppio; fortuna per Buffon che il palo sul gran destro da 35 metri ribatte il pallone sulla sua testa e poi fuori. Balotelli che perde un contrasto fisico con Jansen dice di un’Italia nervosa e in difficoltà, c’è Pirlo a rincuorarla con i suoi tocchi eleganti in ogni parte del campo.
Da un suo pallone nasce al 28′ la triangolazione vincente Abate-Bonucci-Abate, il primo azzurro del terzino è quello del’1-1. Si va avanti a strappi e ad errori, soprattutto azzurri. Un paio di Bonucci regalano prima a Schurrle una palla d’oro, sprecata per la battuta al volo sulla traversa, poi un contropiede pericoloso ai tedeschi. Dall’altra parte Balotelli comincia a ingaggiare il suo duello personale con la partita, a forza di sportellate con i difensori e di proteste. Giustificata quella del 39′, quando una vistosa trattenuta di maglia di Hummels gli impedisce di lanciarsi a rete e non trova il fischio di Benquerenca.
L’Italia riparte bene ad inizio ripresa, Pirlo su punizione sorprende tutti lanciando rasoterra in area Marchisio, il suo sinistro trova la gran parata di Neuer sul palo. Candreva per Osvaldo, primo cambio azzurro, carica Balotelli ancor più di responsabilità. Il centravanti è puntuale sul cross rasoterra di Criscito (11′) ma il contrasto con Hummel lo butta a terra mentre Montolivo spreca il pallone che si ritrova dai piedi. Loew capisce che è ora di cambiare, dentro Reuz e Ozil per Goetze e Schurrle. Ma al minuto 16 è di nuovo Balotelli:
palla rubata sulla tre quarti e corsa nella profondità, il passaggio a Ciscito ha il tempo giusto ma sulla chiusura del triangolo c’è la mano di Boateng che Benceruenga lascia correre per il vantaggio azzurro, mal sfruttato da Marchisio. Khedira si fa male da solo e Loew deve rinunciare alla sua diga, dall’altra parte Marchisio deve fermare con un fallo da ammonizione Mueller scappato pericolosamente in fuorigioco.
L’uscita di Pirlo al 37′ chiama l’ovazione del Meazza, che riconosce in lui l’unico sprazzo di classe di una serata per il resto più grigia che azzurra.
Lo è però anche per i tedeschi: Bonucci di testa sfiora l’autogol, e soprattutto allo scadere Hoewedes è fermato ancora dal palo, terzo della serata per i tedeschi. Davvero per loro l’azzurro e’ una piccola maledizione.
Italia (4-3-1-2): 1 Buffon, 7 Abate, 19 Bonucci, 15 Barzagli, 4 Criscito, 8 Marchisio, 21 Pirlo, 5 Thiago Motta, 18 Montolivo, 9 Balotelli, 10 Osvaldo (12 Sirigu, 27 Marchetti, 2 Maggio, 24 Ogbonna, 3 Pasqual, 13 Ranocchia, 16 De Rossi, 6 Candreva, 23 Diamanti, 14 Florenzi, 22 Giaccherini, 25 Parolo, 28 Poli, 26 Cerci, 11 Gilardino, 17 Insigne, 20 Rossi). All.: Prandelli.
Germania (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 20 J. Boateng, 5 Hummels, 7 Jansen, 6 Khedira, 18 Kroos, 13 T. Mueller, 19 Goetze, 21 Reus, 14 Kruse. (12 Adler, 22 Weidenfeller, 4 Hoewedes, 3 Schmelzer, 23 Westermann, 15 L. Bender, 2 S. Bender, 10 Draxler, 24 Sam, 9 Schuerrle, 8 Ozil). All.: Loew.
Arbitro: Benquerenca (Portogallo).
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