sabato 2 novembre 2013

Benitez: Noi al 75%. Stasera il Catania

L'acido lattico accumulato nella partita di mercoledì sera al Franchi è ancora presente nei muscoli dei calciatori che già si torna in campo. Il campionato, nell'anno del Mondiale, non conosce soste e domani sera al San Paolo si presenta il Catania. I tre punti conquistati in Toscana sono preziosissimi, Benitez è felice per il risultato raggiunto, anche se continua ad insistere sul fatto che i margini di miglioramento sono ancora cospicui. ''Direi - spiega il tecnico madrileno in una intervista al quotidiano inglese Independent - che la nostra partenza non è male, ma siamo solo al 75 per cento e possiamo sicuramente fare meglio''. Insomma, nonostante i buoni risultati (otto vittorie, un pareggio ed una sconfitta) la percentuale relativa alla forma dei giocatori ed alla loro resa in campo rimane ferma, secondo Benitez, e c'è tempo e modo per farla aumentare. La Roma ha vinto anche con il Chievo e le lunghezze di distacco rimangono 5. In questo fine settimana c'è una nuova possibilità per tentare (e sperare) di ridurre le distanze. ''La Roma - dice Benitez - è la sorpresa del campionato ma anche la Juventus che è lì con noi, è molto forte. Noi stiamo crescendo: l'affiatamento tra i giocatori va sempre meglio, ogni settimana, ogni mese possiamo dare qualcosa in più''. Con il Catania è molto probabile, per non dire quasi certo che il Napoli batta un record del tutto particolare, quello di aver schierato 11 formazioni diverse in altrettante partite. Intanto la squalifica di Maggio rende necessario lo spostamento di Mesto sulla fascia destra ed io contemporaneo impiego di Armero dall'altro lato. Ma si attende anche qualche altra sorpresa. La verità è che Benitez effettua un turn over molto sistematico: ad ogni gara fa due, massimo tre innesti rispetto al turno precedente. E così domani sera dovrebbe nuovamente toccare a Lorenzo Insigne che, negli ultimi tempi, è stato lasciato un pò in panchina per far posto a Mertens, il nuovo protagonista assoluto in casa Napoli. Anche Mertens, però, deve ogni tanto tirare il fiato e d'altronde anche per lui ci sarà ancora spazio molto presto, considerato che il Napoli mercoledì sera sarà nuovamente impegnato, sempre al San Paolo, nel turno di Champions League contro il Marsiglia e che la domenica successiva, in posticipo, andrà a far visita alla Juventus in una delle gare più importanti e più 'sentite' dalla tifoseria dell'intero campionato. E Benitez è molto attento a certi particolari, quali ad esempio il rapporto con i tifosi del quale pure parla nell'intervista all' Independent. ''L'ambiente - racconta il tecnico al giornale inglese - è incredibilmente passionale, mi fa sentire a casa. E poi i tifosi mi chiamano Rafè e devo dire che mi piace''.
''La stagione è ancora tutta da giocare'': nelle difficoltà del Milan Massimiliano Allegri cerca di essere ottimista e nota con un sorriso che ''se vogliamo vedere positivo, abbiamo un punto in più dell'anno scorso anche se la distanza è più ampia con quelli davanti che viaggiano a mille all'ora''. ''L'obiettivo è fare un punto in più dell'anno scorso e poi - ha notato - abbiamo ancora la coppa Italia e speriamo di vincerla, e c'è la Champions''.
''Guai piangersi addosso o sentirsi vittime di qualcosa: se uno non ha la forza di reagire non può fare l'uomo di sport''. Vincenzo Montella sprona la sua squadra attesa domani sera a San Siro con il Milan contro cui dovrà lasciarsi alle spalle la rabbia e la delusione per la sconfitta col Napoli e soprattutto per la svista arbitrale che priverà la Fiorentina di un elemento importante come il colombiano Cuadrado. ''Dispiace quanto accaduto mercoledì, per me ma soprattutto per la società, la squadra e i tifosi che fanno tanti sacrifici - ha affermato il tecnico viola rispondendo a chi gli chiedeva se la Fiorentina e Firenze fossero poco tutelate dal Palazzo - però poi va accettato, adoperandosi piuttosto per migliorare le cose''. Un messaggio chiaro, non l'unico di questa vigilia: ''E' un peccato non avere disposizione Cuadrado, giocatore unico, serio, corretto, che avvicina la gente al calcio. E' palese che lui non abbia simulato. Ho sentito che se gli fosse stata tolta la seconda ammonizione la cosa avrebbe fatto giurisprudenza. E che male ci sarebbe stato se era giusto? Purtroppo in Italia tutto ciò non succede solo nel calcio''. Ora però Montella vuole guardare avanti e invita i suoi a fare altrettanto: ''Io non posso permettermi di piangermi addosso, c'è già un'importante partita da affrontare, sarebbe sbagliato sentirsi vittime di qualcosa. Bisogna reagire subito e sono certo che una sfida come quella col Milan sarà un grosso stimolo''. I tifosi intanto sono preoccupati per la designazione di Mazzoleni e servendosi delle statistiche apparse sul web fanno notare che mai col fischietto di Bergamo la Fiorentina ha vinto. Non solo: è ancora fresco in loro il ricordo del ko con la Roma a maggio quando Mazzoleni non vide un fallo di mani di De Rossi negando il rigore ai viola e poi Ljajic fu squalificato per due turni per presunte offese all'arbitro al rientro negli spogliatoi. ''Non lo ricordavo e comunque chi allena non deve farsi influenzare, lo stesso mi auguro facciano i miei giocatori'' ha tagliato corto il tecnico che domani centrerà il traguardo delle 100 panchine in A: ''Sono onorato ma guardo avanti''. L'obiettivo è il Milan: ''I rossoneri sono in difficoltà di classifica ma dispongono di elementi di spessore, specie in attacco. Se allenerei Balotelli? Mi piacerebbe poter scegliere i giocatori senza condizionamenti caratteriali ed economici ma - ha sorriso - non siamo nelle condizioni di poterlo fare''. Montella, che con la sua squadra sarà sostenuto da 2000 tifosi, non ha smesso di credere alla zona-Champions (''Ma la società non mi ha chiesto nulla'') nonostante la fuga di Roma, Juve e Napoli: ''Abbiamo dimostrato finora di giocarcela alla pari con tutti e continuo a credere che giocando bene si abbiano più possibilità di vincere. A meno non mi convincano del contrario'' ha detto facendo riferimento alla prestazione 'catenacciara' del Napoli. Infine la formazione: torna a disposizione Ambrosini, atteso ex, dopo lo stop per fastidi muscolari. Il tecnico viola deciderà all'ultimo se schierarlo dal 1' o a partita in corso. Per sostituire Cuadrado in ballottaggio Joaquin, Matos e Vargas

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