mercoledì 13 novembre 2013

ITALIA, Prandelli: "Ecco cosa bisogna dimostrare per andare al Mondiale"

Mancano ancora sette mesi al Mondiale, ma Cesare Prandelli sa che il tempo a disposizione non è molto. Per questo le due amichevoli con Germania e Nigeria serviranno al Ct per avere qualche conferma in più e per stabilire chi è davvero pronto a volare  in Brasile. Le porte sono aperte a tutti: “Sono convinto – ha dichiarato il cittì - che molti giocatori siano stimolati dal fatto di poter andare in Brasile. Il campionato ha confermato che non ci sono grandissime novità, saranno le prestazioni e la continuità a decidere chi andrà al Mondiale. Non ho ancora in testa la lista dei 23 convocati in maniera definitiva, ho in testa 35 giocatori”.
Il modulo di riferimento è quello con i quattro centrocampisti, anche se la squadra deve essere pronta a cambiare in corsa in caso di necessità: “Dopo aver proposto diversi moduli – ha spiegato Prandelli in conferenza stampa - abbiamo nella nostra testa un’idea ben precisa. Ma dobbiamo farci trovare ben preparati perché ci sono più partite nella partita. Quando abbiamo provato un esterno largo con il Brasile a Ginevra abbiamo fatto bene, nelle ultime gare ho provato un centrocampo particolare e abbiamo perso qualcosa dal punto di vista del palleggio. Dato che non abbiamo la possibilità di fare tanti stage, ho usato le partite ufficiali per capire dove andare. E penso di aver capito”. 
Il campionato è un valido banco di prova, ma è in Nazionale che i giocatori devono confermare di avere quella sicurezza nei propri mezzi decisiva in una competizione come il Mondiale. L’esempio è Candreva che, dopo una stagione esaltante con la maglia della Lazio, ha giocato sugli stessi livelli anche in Confederations Cup: “Ha dimostrato personalità, forza e tranquillità mentale in Brasile. Ho la  necessità di capire se determinati giocatori a certi livelli mantengono quella sfrontatezza che hanno nel campionato italiano”.
A caccia di conferme è Marco Parolo che, dopo due convocazioni nel marzo 2011 e un ottimo avvio di campionato con il Parma, si è guadagnato la convocazione: “Merita di essere qui – ha confermato il Ct - perché in questi mesi è il centrocampista che ha avuto il rendimento più alto”. Un altro gradito ritorno a Coverciano è quello di Domenico Criscito: “Con lui non c’è mai stato nessun problema – ha garantito Prandelli – è un ragazzo serio, ha recuperato dall’infortunio e sta facendo molto bene”.
Con la Germania potrebbe scendere in campo dal primo minuto il tandem offensivo formato da Balotelli e Giuseppe Rossi con quest’ultimo che, dopo la doppietta realizzata domenica con la Sampdoria, si è presentato in ritiro con qualche linea di febbre: “Nella mia testa c’è l’intenzione di vederli giocare insieme venerdì. Rossi è un ragazzo che ha grandissime qualità umane e caratteriali che sono state rafforzate dall’infortunio. Può giocare da prima e seconda punta, non ha solo capacità realizzative, ma sa far giocare bene la squadra. Per quanto riguarda Mario, sta vivendo un periodo un po’ particolare, ma se hai carattere questi momenti ti possono fortificare. Deve saper convivere con la pressione che ha addosso”.
Il Ct, che ha confermato il regolamento interno sull’utilizzo dei Social Network durante il Mondiale, vorrebbe invertire la rotta nelle amichevoli, con la Nazionale che non è riuscita ad ottenere sinora i brillati risultati conseguiti nelle gare ufficiali: “Sono convinto che faremo delle buone prestazioni. Dobbiamo far tesoro degli errori che abbiamo commesso e in questa settimana i giocatori devono vivere in maniera serena e tornare ad avere quel sorriso che hanno i ragazzini”.
Il primo banco di prova è la Germania, che ha nell’Italia la sua bestia nera: “C’è solo il desiderio di giocare contro una grande squadra, che ci ricorda tante imprese e che è migliorata tantissimo”.
Sui fatti che hanno portato alla sospensione di Salernitana-Nocerina e sulla chiusura della curva della Juventus per gli ennesimi cori di discriminazione territoriale intonati da una parte della tifoseria domenica sera nel big match con il Napoli, Prandelli ha le idee chiare: “Abbiamo perso tutti – ha ammesso il Ct in merito al derby di Salerno - e con il senno del poi forse bisognava gestirla meglio. Quando ti trovi di fronte ad una situazione in cui sei minacciato devi avere il coraggio di non scendere in campo. Da lontano magari certe persone si mettono maglie da ultrà, ma non lo sono. Sono delinquenti. La chiusura della curva della Juve non mi stupisce. E’ qualche anno che stiamo dicendo che ci illudiamo di avere il calcio e il tifo migliore, ma non è così e quindi non mi meraviglio. Fino a poco tempo fa si diceva che in Italia c’era tanta pressione. Adesso non c’è pressione, c’è ossessione”.
Il nostro calcio avrebbe bisogno di mandare spot diversi in giro per il Mondo: “Mi ha molto colpito ed emozionato il festeggiamento del gol di Daniele Conti con il bambino. Mi ha fatto tornare il sorriso e la voglia di vedere calcio”. 
link-http://www.itasportpress.it/primo-piano/italia-prandelli-ecco-cosa-bisogna-dimostrare-per-andare-al-mondiale-135165

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