giovedì 27 ottobre 2011

Napoli-Udinese 2-0 by Alex Lugli

mercoledì 26 ottobre 2011

SERIE A UDINESE KO A NAPOLI, LAZIO PARI IN CASA, JUVE RESTA PRIMA


La Juventus rimane in vetta solitaria dopo le gare di stasera valide per la 9a giornata della serie A. L’Udinese che perde a Napoli e la Lazio che non va oltre il pari casalingo con il Catania non riescono a superare la formazione bianconera. Va al Napoli il big match della serata contro l’Udinese. Due reti di Lavezzi e Maggio regalano i tre punti ai partenopei, mentre i friulani possono recriminare per le assenze di Di Natale, Isla e Domizzi. Perde l’occasione di balzare in testa anche la Lazio: passata in vantaggio nel primo tempo con Klose, si e’ fatta raggiungere nella ripresa dal Catania grazie alla rete di Bergessio. Il Milan recupera posizioni e contro il Parma trova in Nocerino quello che aveva trovato domenica a Lecce con Boateng. L’ex palermitano guida con una tripletta i rossoneri alla vittoria sul Parma (4-1, completano Ibra e Giovinco). L’Inter non va oltre l’1-1 a Bergamo con l’Atalanta: Sneijder porta in vantaggio i nerazzurri, nella ripresa Denis prima pareggia e poi si fa parare un rigore da Castellazzi che evita una sconfitta difficile da digerire per la squadra di Ranieri. La Roma cade sul campo del Genoa che fa un bel balzo in avanti in classifica: dopo aver rimediato con Borini nella ripresa al gol segnato nella prima frazione da Jankovic, si e’ fatta trovare impreparata in difesa nel finale e Kucka l’ha punita. Nella parte bassa della graduatoria, il Bologna riscatta la sconfitta rimediata domenica nel posticipo con la Lazio andando ad espugnare il difficile campo del Chievo: Acquafresca il match winner per la squadra di Pioli. Si dividono un punto con lo stesso risultato (1-1) Cesena-Cagliari (che resta sempre nelle zone alte) e Novara-Siena, che muovono cosi’ anche se di poco la loro classifica.

lunedì 24 ottobre 2011

bologna-lazio 0-2


Terza vittoria consecutiva e secondo posto in solitario per la Lazio, che nel posticipo serale espugna il Dall’Ara di Bologna con un netto 2-0 e sale a quota 14 punti, uno in meno della capolista Udinese. La formazione di Reja sblocca il risultato al 23’ con l’autorete di Acquafresca sulla punizione calciata da Hernanes, a mettere in cassaforte i tre punti a inizio ripresa è il bosniaco Lulic, al suo primo gol in Serie A. Terza sconfitta in tre gare interne per il Bologna, che resta al penultimo posto con 4 punti.

Lecce-Milan 3-4


Lo stadio “Via Del Mare” di Lecce è teatro dell’anticipo domenicale dell’ottava giornata di campionato del campionato italiano di calcio di serie A. Di fronte Lecce e Milan. Per i rossoneri da segnalare il rientro di Ambrosini, pugliesi di Di Francesco col 4-3-2-1.

Prima di iniziare minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di questa mattina del campione di moto Marco Simoncelli. Il Lecce parte in quinta e dopo soli quattro minuti è in vantaggio: punizione di Grossmuller al centro, sbuca Giacomazzi che di testa fa 1-0. I rossoneri non riescono ad entrare in partita, ed in campo ci son solo i giallorossi. Al 10° dopo una prolungata azione Obodo spara in porta, ma Abbiati si salva in corner. Ora i rossoneri pian piano escono, e registrano la prima occasione al 24°: sponda di testa di Ibra per Nocerino che sempre di testa manda però alto. Tre minuti dopo gran botta di Cuadrado dal limite, che deviata esce di un soffio: sugli sviluppi Abbiati perde palla e poi va a contatto con Corvia che guadagna un rigore, trasformato dall’ex Oddo. Al 34° conclusione di Nocerino molto insidiosa: Benassi deve alzare in corner. Ma tre minuti dopo il Lecce cala il tris: dopo una serie di rimpalli, l’ultimo favorisce Grossmuller che solo davanti ad Abbiati non può sbagliare. Al 41° angolo di Cassano, colpo di testa di Ambrosini, ma palla alta. Non succede più nulla, e dopo tre minuti di recupero si torna negli spogliatoi sul 3-0.
Nei rossoneri due cambi: dentro Aquilani per Ambrosini e Boateng per Robinho. Dopo dieci secondi proprio il ghanese va alla conclusione da fuori trovando la deviazione in corner di Benussi. Ed al 3° realizza il 3-1: sugli sviluppi di un corner gran botta imprendibile sotto l’incrocio. Passano soli sei minuti ed arriva anche la doppietta del ghanese: azione prolungata rossonera, chiusa con un retropassaggio di Cassano per Boateng che scarica sotto l’incrocio. Al 17° arriva anche il 3-3, ed il marcatore è ancora Boateng, che raccoglie una conclusione murata di Abate e batte Benussi, che respinge il pallone solo una volta che questo ha passato la linea di porta. Al 23° conclusione di Nocerino deviata in corner. I ritmi vanno abbassandosi fino al 37°, quando arriva l’incredibile 3-4: Nocerino apre per Cassano, cross dove sul secondo palo sbuca Yepes che di testa insacca.

IL TABELLINO:
LECCE (4-3-2-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Giacomazzi; Grossmuller (59° Bertolacci), Cuadrado (80° Ofere); Corvia (72° Giandonato). A disposizione: Gabrieli, Pasquato, Olivera, Piatti, Muriel, Brivio. Allenatore: Di Francesco.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini; Ambrosini (46° Aquilani), Van Bommel, Nocerino; Robinho (46° Boateng); Ibrahimovic, Cassano (89° El Shaarawy). A disposizione: Amelia, Taiwo, Mexes, Bonera, Emanuelson. Allenatore: Allegri.
ARBITRO: Peruzzo.
MARCATORI: Giacomazzi al 4°, Oddo (rig.) al 29°, Grossmuller al 37°, Boateng al 48°, 54° e 62°, Yepes all’82°.
AMMONITI: Oddo, Corvia, Benassi.

Ok Inter e Roma , Udinese prima


L’ottava giornata di campionato consacra l’Udinese come una delle grandi del nostro campionato. I friulani si sbarazzano del Novara con un netto 3-0 (Di Natale, doppietta, è già in testa alla classifica cannonieri) e volano da soli in testa con 15 punti, a +2 sulla Juve.
Vittorie faticose per Inter e Roma, che piegano a fatica in casa rispettivamente Chievo e Palermo. Il Napoli non va oltre il pareggio sul difficile campo del Cagliari. Brutto stop del Parma, sconfitto in casa dall’Atalanta di Maxi Moralez (doppietta). Il Siena aggrava la crisi del Cesena (Giampaolo a rischio).

Cagliari-Napoli 0-0
Il primo tempo termina a reti bianche per caso. La partita è divertente e le due squadre non si risparmiano, alternando le occasioni gol. Subito al via i partenopei sfiorano il vantaggio con Dossena e Lavezzi, poi De Sanctis salva in qualche modo su Nené. Poi ben tre pali: due di parte rossoblu (Nené e Nainggolan) uno di marca azzurra (Santana). Nel finale di tempo e ad inizio ripresa il Cagliari accentua la pressione, mettendo in difficoltà gli uomini di Mazzarri. Negli ultimi minuti gli ospiti si riaffacciano nell’area di Agazzi ma Cavani ha le polveri bagnate e Dzemaili e Maggio sono imprecisi sotto porta.

Inter-Chievo 1-0
Ai nerazzurri basta un colpo di testa di Thiago Motta per piegare un Chievo ordinato in difesa ma poco incisivo in attacco. Dopo un avvio lento l’Inter alza il ritmo, trova l’1-0 al 34’ con l’italobrasiliano e va vicino al raddoppio con Pazzini, servito da un grande Sneijder. La ripresa, che l’Inter gioca col freno a mano, vive sugli spunti personali di un rinato Maicon, che manca il 2-0 in più occasioni. A dieci minuti dal triplice fischio Castaignos si mangia un gol fatto. I veronesi restano in partita fino al termine e allo scadere fanno correre più di un brivido sulla schiena di Ranieri con Moscardelli.

Parma-Atalanta 1-2
La partita, in grande equilibrio nel primo tempo, subisce uno scossone nella ripresa con lo splendido uno-due della Dea firmato dalla rivelazione Maxi Moralez. Il trequartista argentino tocca in rete un assist di Schelotto al 55’e firma da opportunista la sua doppietta appena quattro minuti dopo, sfruttando un errore di Paletta. Il Tardini ammutolisce, i ducali reagiscono e dimezzano lo svantaggio con una pregevole rete di Valdes all’80’.

Roma-Palermo 1-0
Bella Roma nel primo tempo. I giallorossi, guidati a centrocampo da un ottimo Gago, tessono un buon calcio e passano in vantaggio subito all’8’ con una prodezza del neo acquisto Lamela, a segno all’esordio con la maglia dei capitolini con uno splendido sinistro a giro. Nel finale di tempo i rosanero si risvegliano e sfiorano il pareggio con Zahavi: Stekelenburg salva tutto.
Palermo in avanti nel secondo tempo, Ilicic spreca una grande occasione ad un quarto d’ora dal termine. La Roma segue i dettami di Luis Enrique e si difende attaccando, avvicinandosi più volte al 2-0 con Osvaldo e Bojan.

Siena-Cesena 2-0
Con due gol per tempo il Siena di Sannino regola un Cesena sempre più in crisi. Nel primo tempo i romagnoli sbagliano un fuorigioco e regalano a Gonzalez l’1-0, nella ripresa Calaiò raddoppia grazie a una topica di Candreva.

Udinese-Novara 3-0
Il Friuli festeggia la capolista della serie A. L’Udinese si sbarazza del Novara con un 3-0 netto, frutto della doppietta di Di Natale (già capocannoniere solitario con 6 sol) e la marcatura di Domizzi. Prova di forza dei bianconeri, che nel primo tempo, senza esaltare, colpiscono cinicamente due volte con un destro di Di Natale e una testata di Domizzi. Nella ripresa, con i piemontesi demoralizzati, centrano il tris con una punizione del bomber partenopeo e chiudono la pratica da grande squadra.

Cagliari-Napoli 0-0

Inter-Chievo 1-0
34′ Thiago Motta (I)

Parma-Atalanta 1-2
55′ e 58′ Moralez (A), 80′ Valdes (P)

Roma-Palermo 1-0
7′ Lamela (R)

Siena-Cesena 2-0
9′ Gonzalez (S), 53′ Calaiò (S)

Udinese-Novara 3-0
33′ e 49′ Di Natale (U), 39′ Domizzi (U)

Udinese 15
Juventus 13
Cagliari 12
Milan 11
Napoli 11
Lazio 11
Roma 11
Catania 10
Palermo 10
Genoa 9
Parma 9
Fiorentina 9
Chievo 9
Siena 9
Atalanta * 8
Inter 7
Novara 5
Lecce 4
Bologna 4
Cesena 2

sabato 22 ottobre 2011

juventus-genoa 2-2


Finisce 2-2 Juventus-Genoa, il secondo anticipo dell'8/a giornata del campionato di serie A di calcio.

Sblocca il risultato Matri al 5' del primo tempo. Il pareggio genoano arriva al 31' ad opera di Rossi che di testa corregge un cross di Merkel. Nella ripresa, al 13' e' ancora Matri a portare in vantaggio i bianconeri. Il 2-2 per il Genoa arriva al 40': Caracciolo sfrutta un assist di testa di Kucka e con un diagonale batte Storari. Al 44' della ripresa in campo anche Alessandro Del Piero.



''Abbiamo provato a fare la partita, abbiamo sicuramente pero' subito qualcosa in piu' rispetto alle altre partite. A cinque minuti dalla fine abbiamo preso un gol evitabile e dovevamo fare piu' attenzione'': cosi' l'allenatore della Juventus Antonio Conte. ''Avrei preferito vincere due partite e perderne due piuttosto che fare quattro pareggi. La nostra strada e' lunga da percorrere. Abbiamo appena iniziato a camminare. Dobbiamo restare con i piedi per terra. Noi dobbiamo crescere tanto''.


''Abbiamo affrontato la Juve a viso aperto'': cosi' l'allenatore del Genoa Alberto Malesani commentando il 2-2 contro i bianconeri. ''Abbiamo fatto delle buone gare fino ad ora e raccolto meno di quanto meritavamo. Se la fortuna ci assiste faremo qualche punto in piu'''. ''Oggi non ho guardato la Juventus, ma in casa mia - ha aggiunto - ho messo tutti i giocatori di corsa, avevo avvertito il presidente che ci sarebbero stati dei cambiamenti. Finalmente ho visto i tifosi del Genoa contenti''.

fiorentina-catania 2-2


Fiorentina-Catania 2-2 (1-1) nel primo anticipo dell'ottava giornata di serie A. Viola in vantaggio al 20' con un destro di Jovetic. Al 43' il pareggio del Catania con Delvecchio su azione da calcio d'angolo. A inizio ripresa la Fiorentina sfiora il 2-1 con Natali e lo ottiene al 62', sempre con Jovetic che batte Andujar con un tiro dal limite. La squadra di Montella non si arrende e perviene al 2-2 a 7' dalla fine con Maxi Lopez. All'87' espulso il tecnico viola Mihajlovic.

serie b-verona-nocerina 1-1


Finisce 1-1 (0-0) la sfida tra Verona e Nocerina nell'anticipo dell'11/a giornata di serie B. Primo tempo senza grandi emozioni con campani bravi ad arginare il gioco del Verona e a ripartire in velocita'. Ad inizio ripresa Nocerina in vantaggio: Mareco stende Farias, rigore ineccepibile e dal dischetto Castaldo fa centro. Il Verona accusa il colpo, la Nocerina sembra padrona del campo ma in contropiede Hallfredsson agguanta il pari con un tiro da fuori area deviato da un difensore ospite.

napoli-salernitana 3-1 2000

giovedì 20 ottobre 2011

Berlusconi: "Visto che Milan?"


Silvio Berlusconi applaude felice il suo Milan. Il premier è rimasto affascinato dal gioco espresso dagli uomini di Massimiliano Allegri nell'ultima partita di campionato contro il Palermo, vinta 3-0, e nella gara di Champions di mercoledì contro il Bate Borisov, battuto senza troppi patemi.

"Visto che bel Milan? Quando torneranno anche Seedorf e Pato non ce ne sarà più per nessuno", ha dichiarato il patron del club rossonero parlando alla riunione del Pdl alla Camera, secondo quanto riferito da chi ha preso parte al vertice.

A Milanello il morale dei campioni d’Italia è altissimo, e le batoste contro Napoli e Juventus sembrano lontane. Anche Adriano Galliani spera che rientrino presto tutti gli infortunati per andare a pieno regime in campionato: "Abbiamo avuto molti infortunati ma con l'organico al completo possiamo essere competitivi sia in Champions che rimontare in campionato. Stiamo crescendo e con questi giocatori possiamo fare bene, abbiamo una rosa tra le migliori d'Europa".

Ibrahimovic e Boateng, i due giocatori più criticati nelle ultime settimane, si sono rifatti segnando contro i bielorussi. Lo svedese ha negato qualsiasi "mal di pancia", il nazionale ghanese ha risposto con i fatti a chi lo vedeva demotivato.

udinese-atletico madrid 2-0


Serata estremamente positiva per gli uomini di Francesco Guidolin. Allo Stadio Friuli, infatti, i bianconeri superano gli spagnoli dell’Atletico Madrid, sfida valida per la terza giornata di Europa League, per 2 – 0 con le reti del marocchino Benatia all’88′ e del napoletano Antonio Floro Flores al 94′. La squadra friulana, ora, conduce il girone I con sette punti.

martedì 18 ottobre 2011

Video Rai.TV - Nuovi Talenti - Eppure non t amo cover Zucchero canta Alex Lugli

Video Rai.TV - Nuovi Talenti - Eppure non t amo cover Zucchero canta Alex Lugli

Marchisio: "Questa Juve non basta"


"Le ipotesi scudetto? Siamo primi, veniamo da una strana domenica di cinque 0-0. A Verona dovevamo sfruttare meglio le occasioni. Dobbiamo dare di più, soprattutto contro squadre come il Chievo, mago del pressing. Al Bentegodi siamo partiti molto forte, pressando come nell'ultima gara, difficile trovare spazio contro squadre che si difendono in dieci. Meglio la ripresa, con almeno due o tre occasioni create. E’ lo spirito che dobbiamo avere in ogni partita". Questa Juve, intesta come quella vista domenica, non basta a Claudio Marchisio, cui mancano i punti persi contro le "piccole" coi pareggi, prima che in casa dei Mussi Volanti, a Torino col Bologna e a Catania.

"Queste sei giornate confermano un torneo molto equilibrato, sfruttiamo il momento per staccare le concorrenti, anche se il margine è già profondo. Tesaurizziamo le gare interne con Genoa e Fiorentina, da fine mese ci attendono le trasferte a Milano e Napoli" traccia la rotta della fuga bianconera il centrocampista della Nazionale dalle colonne di "Libero".

"Senza le Coppe non ci sentiamo bene. La Juve è sempre stata abituata a giocare in Europa, ma l'esclusione ci può agevolare: con tanti nuovi, allenarci tutta la settimana ci migliorerà. Chi mi ha impressionato? Vidal si è ambientato subito, mostrando qualità. Qualcuno non è convocato, eppure resta vicino alla squadra. Senza coppe, disputiamo meno partite, il mister deve scegliere, alcuni avranno spazio più avanti. Krasic? Nei primi mesi gli avversari lo conoscevano poco, ora gli prendono le misure. Ma lui tornerà determinante" si schiera col serbo Marchisio.

Inter: Ranieri, non penso a classifica


''Non penso alla classifica. Sono convinto che ne verremo fuori. Il presidente Moratti crede nella squadra e pensa che presto ci solleveremo'': e' quanto ha detto l'allenatore dell'Inter Claudio Ranieri alla vigilia della sfida di Champions League contro il Lilla in programma domani sera.

Milan-Bate Borisov, arbitra Hagen


Sara' il norvegese Tom Harald Hagen, 33 anni, ad arbitrare la partita di Champions League di mercoledi' sera a San Siro fra il Milan ed i bielorussi del Bate Borisov.

Lo ha reso noto l'Uefa. Hagen, che e' anche un insegnante, non ha precedenti con il Milan e il Bate Borisov.Per la partita di Europa League di giovedi' 20 tra Zurigo e Lazio l'Uefa ha designato il polacco Pawel Gil, mentre per Udinese-Atletico Madrid, altro match di Europa League, e' stato scelto l'israeliano Alon Yefet.

Mazzarri: 'Serve partita perfetta'


Un San Paolo esaurito e una squadra caricata, ''per entrare nella storia'', giocando ''la partita perfetta'' contro una squadra che e' in un momento di forma ''stratosferico''. Si presentano cosi' Napoli ed il Napoli alla vigilia della sfida di Champions League contro il Bayern Monaco in programma domani sera allo stadio San Paolo. ''All'estero si sono accorti del nostro gioco, e che il Napoli fa un calcio propositivo, basato molto sul possesso palla, in Italia un po' meno - ha detto oggi il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri non senza un tono di polemico contro qualche detrattore di troppo - quando sento dire cose ingiuste mi esalto. Sono vaccinato, so che c'e' un gioco delle parti ma sono contento che sia io a essere crocifisso, cosi' che la squadra senta meno un po' il peso della critica''. Un Napoli che va in campo sapendo di poter contare su un sostegno particolarmente caloroso. ''La gente ci sta circondando di entusiasmo. Proveremo a dare loro un'altra soddisfazione. Per quanto ci riguarda abbiamo sempre dimostrato di essere capaci di reagire alle sconfitte. Col Parma abbiamo perso giocando bene ma in questo momento non penso che alla gara col Bayern''. E sulla partitissima contro i tedeschi, che in caso di vittoria regalerebbe il primato momentaneo nel girone, si e' soffermato anche il presidente Aurelio De Laurentiis. ''Abbiamo la consapevolezza di incontrare una grande squadra che quest'anno sembra in formissima. Sapevamo di essere nel girone piu' difficile ma che e' anche il piu' intrigante - ha commentato il produttore cinematografico - l'importante e' giocare sempre con impegno e non dare mai nulla di scontato. Ogni volta deve essere la partita della vita come fanno le provinciali quando vengono a Napoli''. Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo pare non ci saranno sorprese. L'allenatore partenopeo dovrebbe schierare i 'titolarissimi'; l'unico dubbio potrebbe riguardare l'impiego di Zuniga dal primo minuto al posto di uno tra Maggio o Dossena. Comunque, la cosa certa e' che la squadra e' carica e si e' gia' buttata alle spalle la brutta sconfitta di sabato sera contro il Parma. Un match del quale sentono l'importanza i giocatori. ''Sono queste la partite che sogni quando sei bambino. Non vediamo l'ora di giocare. Loro sono fortissimi, ma il Napoli sta crescendo. Tutti ci rispettano e vengono al San Paolo per disputare una grande partita. Per questo dico che sara' una battaglia - evidenzia Marek Hamsik - non e' un match decisivo per la qualificazione, non credo che i giochi si faranno domani, pero' certamente e' una sfida di grande fascino. Noi vogliamo dare il massimo davanti al nostro pubblico. Il San Paolo puo' spingerci verso un risultato prestigioso e darci una grande mano''. ''Io credo - ha concluso lo slovacco - che oggi il Bayern insieme al Barcellona rappresenti il top del calcio mondiale. Ma sapevamo di avere un girone difficilissimo. Sinora abbiamo ottenuto due risultati positivi e faremo di tutto per continuare su questa strada''.
Due tifosi del Bayern sono stati accoltellati ieri sera a Napoli: ferite non gravi; i due uomini di 42 e di 47 anni sono stati soccorsi all'ospedale Loreto Mare e dimessi. Stasera, a Napoli, ci sara' il match della Champions League proprio contro il Bayern Monaco. Secondo quanto raccontato dai tifosi alla polizia, stavano percorrendo a piedi via Giuseppe Ricciardi, verso piazza Garibaldi, quando sono stati raggiunti da alcune persone a bordo di due motocicli che li hanno colpiti alle spalle con un coltello

INTER: RANIERI SENZA PAURA, PASSERA' LA BUFERA dell'inviata Daniela Simonetti - La bufera passera' e le nuvoli grigie e gonfie di neri presagi si dissolveranno: Claudio Ranieri cerca di analizzare la situazione bollente dell'Inter, precipitata in fondo alla classifica di serie A insieme alle ultime della classe. Lo fa a Lilla alla vigilia di un partita importantissima e allo stesso tempo delicata. Un'ulteriore sconfitta - anche se in Champions - peserebbe sul morale della ciurma, già' provato dalle intemperie catanesi. Ranieri riconosce come tutto stia girando a sfavore del gruppo, una sciagurata concatenazione di fatti, insomma un periodo maledetto ma - con il lavoro, la passione, l'impegno - se ne può venire a capo. Dopo la protesta contro gli arbitri diffusa a mezzo stampa, parla nuovamente Moratti e lancia un messaggio da un lato tranquillizzante (''Credo ci siano le basi per fare meglio'') e dall'altro di nervosismo dovuto alla posizione dell'Inter in classifica e al desiderio di evitare ulteriori figuracce. La calma di Ranieri - in conferenza stampa al fianco di Wesley Sneijder - e' dovuta quasi a un esercizio zen in vista di un cliente difficile come il Lilla. Niente deve turbare i giocatori alla ricerca di un nuovo equilibrio. ''Alla classifica che abbiamo lasciato in Italia - e' il suo esordio - ripenseremo da mercoledì'. La Champions League e' importante. Veniamo dalla vittoria di Mosca e dobbiamo affrontare la squadra che segna di più nella Ligue 1, che ha delle ottime personalità', che sa giocare in maniera intelligente. Siamo consapevoli che ci aspetterà una gara difficile ma noi la affrontiamo con grande voglia di vincere''. ''Non penso alla classifica - aggiunge - in maniera drammatica. Penso che ne usciremo con la determinazione, con la qualità', con la voglia. Le mie conversazioni con il presidente - dice ancora in risposta a una domanda - restano private ma posso assicurare che Moratti crede in questa squadra ed e' convinto che ne verremo fuori''. Ranieri - che non e' nuovo a queste situazioni - usa la metafora meteorologica per descriverla al meglio: ''C'e' brutto tempo ma passera'. La fotografia della partita contro il Catania e' un insieme di circostanze negative. Tutta ha girato storto e niente e' andato come avremmo sperato. Ma, con la determinazione e il carattere di questi ragazzi mettono negli allenamenti, usciremo presto da questa congiuntura. Comunque, dobbiamo accettare questa sfida perché e' nei momenti di difficoltà' che si mostra il proprio carattere e la propria stoffa. Bisogna dimenticare di essere stati i più forti del mondo. Quella era un'altra storia, ora dobbiamo pensare a questa che stiamo vivendo''. Ranieri recupera Wesley Sneijder e anche Julio Cesar, Thiago Motta e Chivu che giochera' - come più gli aggrada - da difensore centrale. Naturalmente, Ranieri e' consapevole dell'apporto che potrà' ricevere da questi giocatori che non sono in condizioni ottimali. Ma no panic, tutto calcolato. Domani, l'allenatore sa di disputare una partita delicatissima per l'intero ambiente: l'impatto di una ennesima sconfitta sarebbe devastante e forse i campioni di ieri non riuscirebbero a reagire in modo adeguato. L'Inter veste panni che non le appartengono e questo, incredibilmente, fa la differenza. Comunque vada, restano sospesi numerosi interrogativi e, nonostante la sfortuna, sono sotto gli occhi di tutti i passi falsi commessi in tempo di calcio mercato, la scelta anomala di Gasperini, l'arrivo obbligato di Ranieri. I giocatori risentono anche di questa instabilità' perniciosa e - come sottolineano i giornali francesi - l'eta' media dell'Inter e' alta, i ritmi del pallone forsennati. Un ciclo si e' concluso ma, non prenderne atto, significherebbe percorrere fino in fondo il viale del tramonto.

MILAN: ROBINHO HA FAME,SOGNO SCUDETTO E CHAMPIONS - E' tornato Robinho, Zlatan Ibrahimovic non ha piu' tutta la squadra sulle spalle e il Milan gioca meglio. L'equazione e' stata frequente nei commenti dopo la vittoria di sabato contro il Palermo. Ma il primo a metterla in dubbio e' proprio l'attaccante brasiliano. ''Sono felice di essere tornato, il Milan pero' non ha vinto perche' c'ero io ma perche' ha giocato bene'', frena Robinho, rientrato sabato dopo oltre un mese di stop per la pubalgia, concedendo che ''le mie caratteristiche favoriscono il nostro stile di gioco''. La fantasia non gli manca, i piedi sono raffinati, ma c'e' di piu'. A Milanello, dove di brasiliani ne sono passati diversi, lo considerano il piu' atipico. ''Sono un attaccante di movimento, mi muovo, mi piace giocare dietro Ibrahimovic e Cassano - spiega -. Con Allegri mi sono abituato al ruolo di mezza punta, il mio segreto sono la velocita', l'allegria e l'abitudine ad arretrare per aiutare. E' la mia mentalita', tutti attaccano e tutti difendono''. Come tutti i brasiliani, invece, Robinho ha il sorriso facile e festeggia i gol a ritmo di samba. ''Cassano e' un grande giocatore, ma a ballare la samba e' un disastro'', nota Robinho, con una sonora risata. ''E' il mio modo di vivere, sono felice di giocare a calcio - spiega -: quando perdi viene la tristezza, ma quando vinci va bene. E questo e' un buon momento''. Un momento in cui ci si puo' sbilanciare a pronostici ottimisti. ''Ci sono tante squadre in Italia contro cui e' difficile vincere - premette Robinho -. Pero', con tutto il rispetto, se giochiamo con la stessa fame dell'anno scorso possiamo vincere un altro scudetto. Non so se siamo piu' forti dell'anno scorso, di sicuro siamo forti. E' solo l'inizio del campionato, mancano molte partite e bisogna proseguire come contro il Palermo''. Fra campionato e Champions League Robinho non vuole scegliere. ''Quando giochi al Milan non hai un obiettivo principale - ha osservato -. Vedendo la qualita' della nostra squadra penso che si possa vincere scudetto e Champions. So che non e' facile, ma il nostro sogno e' vincere tutto''. Dopo sei giornate di campionato il Milan ha gli stessi 8 punti di dodici mesi fa e, nel girone in Champions, alla vigilia della sfida con il Bate Borisov, e' a pari con il Barcellona. Gli spagnoli hanno impiegato un tempo per stracciare a domicilio i bielorussi: 5-0 alla fine. Al Milan (che probabilmente recupera Boateng ma deve fare a meno di Thiago Silva) basterebbe anche una vittoria meno roboante ma convincente per confermare i progressi visti contro il Palermo e mantenere il ritmo in Champions League.

Gb: Tevez, lo vuole anche Boca Juniors


C'e' anche il Boca Juniors tra le possibili destinazioni di Carlos Tevez: a gennaio l'argentino potrebbe tornare a casa. In attesa di conoscere la multa che dovra' pagare al Manchester City per essersi rifiutato di scendere in campo contro il Bayern, Tevez continua ad essere al centro di speculazioni di mercato. La scorsa settimana il suo procuratore si e' incontrato con il ds del Corinthians per discutere un ritorno in Brasile con la formula del prestito.

Interessati anche Milan e Inter.

Champions: 2 tifosi Bayern accoltellati


Due tifosi del Bayern sono stati accoltellati a Napoli, le ferite non sono gravi. I due uomini di 42 e 47 anni sono stati soccorsi all'ospedale Loreto Mare e dimessi. Stasera, a Napoli, c'e' la sfida di Champions tra la squadra di Mazzarri e quella bavarese: secondo il racconto dei due tifosi tedeschi, stavano camminando a piedi verso piazza Garibaldi, quando sono stati raggiunti da alcune persone a bordo di due motocicli che li hanno colpiti alle spalle con un coltello.

lunedì 17 ottobre 2011

pino daniele jesce juorno

serie a, risultati settima giornata


Risultati del campionato di calcio di serie A dopo le partite del settimo turno.

A Cesena: Cesena-Fiorentina 0-0
a Bergamo: Atalanta-Udinese 0-0
a Cagliari: Cagliari-Siena 0-0
a Verona: Chievo-Juventus 0-0
a Genova: Genoa-Lecce 0-0
a Novara: Novara-Bologna 0-2 Lazio-Roma 2-1
giocate ieri:
a Catania: Catania-Inter 2-1
a Milano: Milan-Palermo 3-0
a Napoli: Napoli-Parma 1-2.

Juve, domani aumento capitale


Domani il Lingotto di Torino apre i battenti a una delle assemblee degli azionisti piu' importanti della storia della Juventus. Il tema centrale e' l'aumento di capitale, di 120 milioni, proposto dalla proprieta' per coprire le perdite di 95,4 milioni derivate dall'esercizio precedente, perdite che hanno stabilito il record negativo nei 114 anni di vita del club. Domani verra' presentato anche il primo resoconto sul nuovo stadio, che fin dai primi momenti ha riscosso unanime entusiasmo.

Klose: 'Alla Lazio fino al 2014, poi i mondiali'


''Se tutto va bene giochero' alla Lazio fino al 2014, poi i mondiali e li' concludo''. Miroslav Klose e' il vero uomo derby: l'attaccante tedesco, autore del gol del 2-1 che ha regalato ai biancocelesti il primo derby dopo cinque persi di fila, si gode il suo momento di gloria da quando e' sbarcato nella Capitale, sponda laziale. In un'intervista al magazine sportivo Kicker, Klose ha sottolineato che ''chi conosce le mie ambizioni sa che mi stimolano''. Il giocatore, 33 anni, 112 presenze con la maglia della Germania e 62 gol all'attivo, ha contribuito alla qualificazione della sua nazionale a Euro 2012. E ora vorrebbe mettere in bacheca il titolo continentale o mondiale. Con i club a Klose e' riuscita la doppietta coppa-campionato due volte (2008, 2010) con il Bayern Monaco, con cui e' stato finalista in Champions nel 2010. Klose ha lasciato il club bavarese per legarsi alla Lazio, dove ha gia' segnato quattro reti: l'ultima nel derby che ha reso il tedesco gia' idolo dei tifosi.

Kaladze, 4 turni di stop


Il giudice sportivo ha squalificato per 4 turni Kaladze (Genoa), espulso per doppia ammonizione e ''per avere, all'atto dell'espulsione, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'arbitro, rivolgendogli un epiteto ingiurioso e proferendo un'espressione blasfema''. Al giocatore georgiano anche un'ammenda di 5.000 euro. Tre turni di squalifica per Mutu (Cesena) ''per avere, al 28' del secondo tempo, nel corso di un'azione di giuoco, colpito un avversario con un pugno al volto''

Moratti, bisogna venire fuori da crisi


Il momento dell'Inter non e' facile e il presidente dell'Inter Moratti ne e' consapevole: ''Non e' un momento semplice - ha detto - ci sono le basi per fare decisamente meglio, e' necessario riprendersi e bisogna venirne fuori''. Moratti ha poi sorriso alla domanda sul perche' l'Inter si ritrovi cosi' in basso: ''E' una domanda semplice: e' un momento particolare, la preoccupazione arriva nel momento in cui ti ritrovi in questa situazione e hai paura di fare brutta figura''.

domenica 16 ottobre 2011

napoli-parma 1-2

alex lugli

Serie A: colpaccio Parma a Napoli


(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Colpaccio del Parma a Napoli in uno degli anticipi della 7/a giornata di Serie A. Al San Paolo succede tutto nella ripresa. Emiliani in vantaggio al 58' con Gobbi servito di tacco da Floccari. Al 76' pareggia Mascara, ma 6' dopo Modesto riporta il Parma avanti trasformando sotto misura un cross di Giovinco. Facile per il Milan contro il Palermo nell'altro anticipo serale. A San Siro finisce 3-0: reti dell'ex rosanero Nocerino al 39', di Robinho al 55' imbeccato da Ibrahimovic e di Cassano al 63'.

pino daniele e po cche fa

sabato 15 ottobre 2011

t'immagini vasco rossi

Presentazione Napoli-Parma


Presentazione Napoli-Parma



Gara che si presenta sulla carta agevole per i colori partenopei. Il tecnico azzurro Walter Mazzarri, non attuerà il turn-over, ma farà scendere in campo, il famoso tridente composto da Hamsik-Lavezzi-Cavani. Gli azzurri si troveranno a disputare 7 gare in 20 giorni, cominciando dalla sfida di stasera contro i parmensi. Da tempo ci sono le defezioni a centrocampo di Donadel e Britos alle quali si è aggiunta quella di Pandev, considerato da tutti il “Quarto tenore” ma che finora ha deluso le attese. In difesa confermato il terzetto Campagnaro, Cannavaro e Aronica. A centrocampo Mazzarri recupera Dzemaili. In attacco Mazzarri ha rassicurato tutti sulla presenza di Edinson Cavani e Lavezzi. In dubbio solo Marek Hamsik reduce dal doppio impegno con la Slovacchia.

 



Nel Parma il tecnico Colomba non dovrebbe modificare il suo assetto per la sfida del San Paolo. Difesa quindi con Paletta e Lucarelli al centro, Zaccardo a destra e Gobbi a sinistra. Il centrocampo sarà composto da Morrone e Galloppa in mezzo al campo, Biabiany a destra e Modesto a sinistra. In attacco Giovinco ( convocato di recente in Nazionale) in supporto a Floccari.

 



Walter Mazzarri , allenatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista, in una delle sale conferenze dell’albergo Holiday Inn. Ecco le sue dichiarazioni: “Turnover o non turnover? Ho spiegato in modo chiaro che il turnover per noi e’ un discorso quasi scientifico. Si fa il turnover quando, in base alla stanchezza dei singoli, capisco chi e’ piu’ in forma e chi no. Si tiene in considerazione il cumulo delle partite fatte, tra gli impegni con i club e le Nazionali. Con certe squadre se non sei al top al 99,99% perdi. Alla luce di questo ciclo non c’e’ bisogno di fare turnover, ma guardero’ alle scelte migliori che potro’ fare. Zuniga non l’ho ancora visto, mentre gli altri Nazionali sono appena rientrati. Zuniga che rientra ad un giorno dalla partita è un dato oggettivo. Le prime 2-3 partite le giocheremo con impegno. Dopo il Bayern inizieremo a guardare ad un mini turnover, poi c’e’ il Cagliari. Se un giocatore e’ esausto poi non rende più. Pensare al Parma e non al Bayern? Da questi aspetti si vede la crescita di una squadra. Con la Fiorentina e col Chievo, dove non meritavamo di perdere, abbiamo notato quali sono le difficolta’. I Nazionali hanno avuto un paio di notti per recuperare. Io penso al prossimo impegno, non guardo lontano. Lavezzi contro Giovinco? Non parlo mai dei singoli, li conosciamo bene. Lavezzi e Giovinco sono due Nazionali, hanno caratteristiche diverse. Il “Pocho” ha piu’ forza, mentre Giovinco e’ piu’ trequartista, sta segnando, e’ il capocannoniere della serie A, per cui bisogna fare attenzione, dobbiamo essere attenti nel bloccarlo. I recuperi di Britos, Donadel, Pandev, Grava e Lucarelli? Ne convochero’ 19 per il Parma e uno andra’ in tribuna. Grava ha avuto un infortunio importante e sta recuperando: dal punto di vista fisico vedo piu’ avanti altri difensori. Va aspettato ancora un po’, ma non e’ un problema grosso perche’ ho tante alternative. I recuperi di Britos, Donadel e Pandev? Lo sa il dottore. Per Donadel i tempi sono ancora lunghi, per Pandev ci vuole ancora un po’, mentre per Britos sappiamo che occorre un po’ di tempo per riprendersi dopo il recupero clinico. Lucarelli? Lo convochero’, poi decidero’ se andra’ in panchina. Non c’e’ nessun problema con Cristiano; non e’ stato convocato finora, come non sara’ convocato probabilmente Grava col Parma, perche’ sono chiamato a fare delle scelte. Non c’e’ motivo di fare turnover col Parma, perche’ i giocatori iniziano a sfiorire nel rendimento dalla terza partita in poi. Scambio Lavezzi-Balotelli? Sono considerazioni che non fanno parte di me, penso al Parma e al Bayern. Balotelli e’ un giocatore forte, l’ho gia’ detto. Cavani l’ho visto benissimo, e’ rientrato dal viaggio, ma era solo un po’ stanco per lo sballottamento. Ha un atletismo particolare. Ho parlato con Hamsik, era un po’ stanco, ma sono tutti contenti. Con Bigon e Cavani abbiamo parlato del furto: e’ chiaro che da’ fastidio. Io ho avuto un furto, come Maggio, quando ero alla Sampdoria. Diamo un’attenzione particolare alla famiglia, perche’ la signora sta in casa col figlio. I furti succedono ovunque, Cavani lo superera’ questo fastidio momentaneo. Alessandro Lucarelli ha detto che finira’ con molti gol? Spero che finisca con un gol in piu’ per noi. Dossena? Si e’ sempre allenato, giustamente col Chievo non c’era perche’ era al funerale del padre. Faccio delle scelte tecniche, si e’ sempre allenato bene. Zuniga sulla sinistra e’ una delle soluzioni. Stress per i troppi soldi e le donne? Non credo, le donne non sono uno stress e i soldi non fanno mai male. Stress per Ibrahimovic e Cassano? E’ relativo alla professione, per i ritmi incalzanti. I ragazzi sanno di essere valutati da 50mila spettatori alla volta nel giro di poche partite. Capisco Ibrahimovic, non e’ facile essere un top player per tanti anni di fila. Se mi sento piu’ “Special One” o “Normal One”? Alleno come facevo in C2, io sono un tattico, il fatto di essere un motivatore viene dopo. Penso sempre alla partita successiva. Sosta utile? L’ideale sarebbe giocare sempre una volta a settimana, purtroppo o si gioca ogni due giorni o dopo 15. Di sicuro senza gli impegni delle Nazionali sarebbe stato meglio. L’entusiasmo? Dobbiamo farci scivolare tutto addosso. Vi dico un aneddoto: e’ tornato un giocatore dalla Nazionale e gli ho detto che c’erano da correggere gli errori commessi con l’Inter”.

sabato 8 ottobre 2011

Euro 2012, Serbia-Italia 1-1


L'Italia, già qualificata a Euro 2012, pareggia 1-1 a Belgrado con la Serbia. Agli azzurri bastano 54" per trovare il gol: rapido contropiede, Rossi lavora per l'inserimento di Marchisio ed è il vantaggio. All'8' Jorgacevic salva alla disperata su Rossi.

Serbia pasticciona, ma pressante, che vede premiati i suoi sforzi al 26': su azione d'angolo tiro di Tosic e deviazione da terra di Ivanovic. L'Italia cala, i serbi ci provano con Kolarov: punizione e grande intervento di Buffon, poi diagonale debole. All'83' Giovinco sfiora il colpaccio.

Un autentico 'uragano' di fischi ha accolto, al Marakana' di Belgrado, l'esecuzione dell'inno di Mameli prima della partita, valida per le qualificazioni agli Europei del 2012.



Tifosi italiani fermati

Un gruppo di 32 tifosi del gruppo Ultras Italia non ha potuto raggiungere Belgrado per la partita Serbia-Italia, valida per le qualificazioni a Euro 2012, perche' la polizia serba li ha fermati alla frontiera con la Croazia. Gli appartenenti al gruppo di tifosi di estrema destra non avevano biglietti validi per l'incontro e polizia ha deciso di non ammetterli in territorio serbo, respingendoli alla frontiera.

Collaborazione dell'Interpol

Sono 1.500 gli agenti delle forze dell'ordine dispiegati attorno allo stadio Maracana', l'impianto da 50 mila posti della Stella Rossa che spesso in passato si e' trasformato in un catino rovente, di tifo e non solo. Disposti in tre cordoni, fino alle viuzze strette che sembrano terreno adatto per guerriglia, dalle 18 - quasi tre ora prima del fischio d'inizio di Serbia - impegnati a filtrare il pubblico e a non far passare gli esagitati.

Dopo gli incidenti di un anno fa a Marassi, la collaborazione con l'Interpol ha dotato le forze di sicurezza del sistema di controllo delle frange piu' violente gia' in dotazione a tutte le polizie europee. I biglietti sono nominali, assicurano le autorita', in modo tale da vietare l'ingresso non solo agli italiani che avevano acquistato via Internet i tagliandi e a tutti i serbi identificati a Genova, ma anche agli ultras piu' pericolosi.

venerdì 7 ottobre 2011

Lazio: Mauri spedito verso il derby


Doppia sessione di allenamento, oggi, per la Lazio. Domani e' prevista solo una sessione mattutina. In attesa del rientro dei big impegnati con le nazionali, gli uomini di Reja si sono concentrati sul possesso palla e sul lavoro atletico, chiudendo con una partitella a ranghi ridotti. Biava ha svolto un allenamento differenziato e il difensore brasiliano Andre' Dias, dolorante al ginocchio destro, ha deciso di non allenarsi, sperando di recuperare per il derby. Sta ormai bene Stefano Mauri.

Palermo: Mantovani, non sono amareggiato


Andrea Mantovani, centrale del Palermo voluto dall'ex tecnico Pioli, non nasconde un po' di delusione per avere perso un posto da titolare che sembrava assicurato. 'C'e' stato un cambio di allenatore e di modulo - spiega Matovani - e io devo solo pensare a lavorare per farmi trovare pronto. Sapevo che il posto non era assicurato, solo attraverso il lavoro si puo' trovare un posto'. Contro il Milan, vista la squalifica di Balzaretti, spera di avere la sua occasione.

Colantuono: contiamo su penalita'ridotta


"Il campionato quest'anno è molto interessante, equilibrato. Qualche big zoppica ancora e la classifica è corta, ma tra qualche mese tutto tornerà normale. La penalizzazione? Noi contiamo molto sui prossimi gradi di giudizio". Lo ha detto il tecnico dell'Atalanta, Stefano Colantuono, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. "Noi siamo stati danneggiati, e lo siamo ancora, e abbiamo fuori squadra il giocatore piu' rappresentativo, Doni. Speriamo che ci possano togliere qualche punto di penalizzazione".

Zoff: il Napoli fara' bene


'Napoli, non spaventarti. Farai bene in campionato e in Champions League'. Cosi' Dino Zoff. 'E' bello pensare che Napoli e Juventus lottino di nuovo per lo scudetto - ha aggiunto l'ex portiere ed ex ct della Nazionale, analizzando la situazione in serie A-. Il Napoli sta facendo ottime cose e ha dimostrato di avere grande personalita'. La Juve porta avanti un progetto che sembra positivo. Inter e Milan risaliranno la china -ha concluso Zoff-, ma avranno qualche problema nel recuperare il distacco'.

INTER -NAPOLI 0-3 VIDEO DI ALESSANDRO LUGLI

Manchester City-Napoli 1-1 video di alessandro lugli

Napoli-Villareal 2-0

domenica 2 ottobre 2011

Juve-Milan 2-0


Torino, Juventus Stadium – Juventus-Milan 2-0 Gol: Claudio Marchisio 85′ e 94′ (J).

Dominio Juventus nel posticipo serale della sesta giornata di Serie A. I bianconeri di Antonio Conte hanno surclassato e sconfitto per 2-0 i rivali del Milan di Massimiliano Allegri.
Chi semina raccoglie. La Juve ha segnato le due reti negli ultimi cinque minuti della partita dopo aver controllato il gioco durante tutto l’arco del match.

La squadra di Conte è partita in modo aggresivo e nel corso del primo tempo ha colpito una bella traversa con Mirko Vucinic, pallonetto da 30 metri, Abbiati battuto e legno salvavita per il Milan.
Allegri, allenatore dei rossoneri, non è stato in grado di leggere il match. L’uscita dal campo di Antonio Cassano e l’inserimento di Emanuelson non sono state grandi mosse per l’allenatore toscano.

Queste modifiche tattiche hanno condonnato il Milan e lanciato la Juventus verso un grande successo. Marchisio si è trasformato in eroe del match. Il primo gol, realizzato dopo un rimpallo fortunato, è nato da una bella combinazione con Mirko Vucinic. Il gol della doppietta è stato un gentile omaggio di Abbiati, palla sotto le gambe del portierone del Milan.

Triplice fischio dell’arbitro e urlo di Antonio Conte: la Juventus è prima in classifica.

Le formazioni ufficiali della partita disputata allo Juventus Stadium di Torino. Posticipo serale della sesta giornata del campionato di calcio di Serie A.

Juventus (4-1-4-1) – Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo; Krasic, Marchisio, Vidal, Pepe; Vucinic.

Milan (4-3-1-2) – Abbiati; Bonera, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Cassano.

Statistiche, curiosità e precedenti di Juventus-Milan. La Juventus e’ reduce da due sconfitte ufficiali consecutive a Torino contro il Milan: 0-3 nel 2009/10 e 0-1 nel 2010/11, ambedue in campionato. Si tratta del record negativo eguagliato per i bianconeri, che avevano fatto gia’ registrare due ko consecutivi interni contro il Milan tra il 1960/61 e il 1961/62 (3-4 e 1-2 in serie A), tra il 1967/68 e il 1968/69 (1-2 e 0-1 in serie A) e tra il 1992/93 e il 1993/94 (doppio 0-1 in serie A).

I bianconeri inoltre non segnano in casa contro il Milan da 201′, ovvero dal gol di Amauri al 69′ in Juventus-Milan 4-2 del 14 dicembre 2008. Da allora si contano i restanti 21′ di quella partita, piu’ le intere sopra citate nel 2009/10 e 2010/11. Le 7 reti segnate dalla Juventus nel campionato 2011/12 portano la firma di sette giocatori diversi, che fanno dei bianconeri la cooperativa del gol del torneo dopo 4 giornate. Krasic, Lichtsteiner, Marchisio, Matri, Pepe, Vidal e Vucinic i goleador juventini.

Da tecnico, Conte ha affrontato una sola volta il Milan: e’ stato 1-1 a Bergamo con la sua Atalanta il 4 ottobre 2009, in serie A. Il Milan – invece – evoca ottimi ricordi ad Antonio Conte calciatore, contro i rossoneri il mister bianconero ha segnato 3 volte, su 46 gol totali realizzati con club professionistici, il suo bersaglio preferito accanto a Brescia e Torino.

I 3 gol di Conte al Milan sono datati 25 febbraio 1996 al 4′ di Juventus-Milan 1-1, 21 novembre 1999 al 23′ di Juventus-Milan 3-1 e 21 ottobre 2000 al 90′ di Milan-Juventus 2-2. Settima sfida ufficiale tra Massimiliano Allegri e la Juventus e finora il bilancio parla di 3 vittorie per il mister rossonero ed altrettante della formazione bianconera, senza pareggi.

Massimiliano Allegri, proprio dopo aver giocato contro la Juventus, ha subito il terzo – e finora ultimo – esonero della sua carriera tecnica: e’ accaduto l’11 aprile 2010 quando, in serie A, il suo Cagliari venne sconfitto per 0-1 a Torino.

Alessandro Lugli

NON ESISTE ANCORA UNA VERA SQUADRA LEADER


Le prime 5 giornate del campionato di serie A, in attesa del posticipo fra Juventus-Milan, hanno detto che non c’è una vera leader indiscussa. Non potrà mai esserlo l’Udinese, che ricorda molto la Lazio della passata stagione, che ad un certo punto si ritrovò addirittura con 5 punti di vantaggio sulla seconda per poi perdere gare a iosa e finire la stagione con un onorevolissimo 5° posto. Non lo è ancora il Napoli, nonostante la vittoria sull’Inter, nata in circostanze strane con decisioni arbitrali discutibili, non lo potranno mai essere Cagliari e Palermo destinate a togliersi belle soddisfazione ma nella norma coi loro limiti. E finora non lo potranno essere (leader) nemmeno Juve e Milan anche se vincessero una delle due la gara di stasera. Quindi analizzando, un campionato più equilibrato di questo ad inizio stagione, non lo si era quasi mai visto. Però è da menzionare senza ombra di dubbio, la grande maturità proposta dal Napoli, che in 5 gare ha dato tre reti al Milan e all’ Inter incassandone solo uno, e il nesso che anche senza Cavani o senza Lavezzi ma con Mascara o Chavez la compagine di Mazzarri, sembra avere degli schemi ben precisi. La Juventus, al di là del risultato che otterrà stasera, non mi sembra ancora una corazzata sciacciasassi, l’Inter e il Milan attualmente non lo sono più, e la Roma è ancora in fase di rodaggio, schiacciata anche dagli avvenimenti della nuova dirigenza e dagli infortuni di Totti.

In zona salvezza, il Novara, sembra avere un gioco migliore, mentre Bologna e Lecce sembrano non riuscire a raccapezzarsi. Urgono correttivi per queste due squadre. Nonostante la sconfitta l’Atalanta sembra poter disputare un campionato all’altezza cosiccome il Parma di Giovinco, piccolo genio incompreso del nostro calcio.

La Fiorentina , sembra avere un gioco che latita, quando è il momento di concretizzare il tutto. L’allontanamento di Della Valle è la situazione complicata di Montolivo, non lasciano spazio a facili entusiasmi. Mentre chi ride è la Lazio di Reja, tecnico che però in carriera ha dovuto scontrarsi con molti limiti effettivi.

Se il Bologna piange, il Cesena con il pareggio ottenuto in casa contro il Chievo (0-0), certamente non ride, anche perchè un solo punto dopo 5 giornate è davvero molto poco per la squadra cesenate, che presenta fra le sue file buoni giocatori fra cui Mutu, che oggi ha persino sbagliato un rigore.

Bene il Cagliari sui resti del Lecce (0-2), e il Palermo (2-0) su quelli del Siena.

Stasera il big-match fra Juventus-Milan

Alessandro Lugli

inter-napoli 0-3


San Siro ancora stregato per l'Inter, che non riesce ad ottenere la prima vittoria stagionale in casa. I nerazzurri però recriminano per un arbitraggio penalizzante.

Spesso il calcio è questione di centimetri. Quelli del fuorigioco di Pazzini, davvero una manciata. Quelli del rigore fischiato per lo sgambetto di Obi su Maggio, qualcosina in più. O quelli di Campagnaro dentro l’area di rigore nerazzurra sul penalty respinto da Julio Cesar, decisamente abbondanti. Certo, quasi sempre i calciatori entrano in area prima dell’esecuzione e gli arbitri sorvolano. Altrimenti dovrebbero farli ripetere quasi tutti. Però non si può essere fiscali in alcune situazioni e permissivi in altre.

Comunque sia, il protagonista assoluto del match è stato l’arbitro. Gli capita spesso, quando si ritrova davanti l’Inter. Sarà un caso. In una circostanza, il Mancio la prese con filosofia: “diciamo che con noi Rocchi è molto sfortunato”. Sì, anche contro il Napoli è stato parecchio sfortunato. Il primo giallo di Obi è stato praticamente inventato. Non c’era neanche il fallo. Poi è stato un crescendo, con il pastrocchio che ha praticamente chiuso l’incontro prima ancora dell’intervallo
L’inizio di partita era stato promettente. Molta intensità, ritmo alto e rapidi capovolgimenti di fronte. L’Inter presentava per la prima volta nella stagione Maicon, che è apparso volitivo e intraprendente. Sulla fascia destra ha creato lo scompiglio e fatto capire quanto sia mancata la sua spinta in questo inizio di stagione. A essere pignoli, era più da rigore il contatto nell’area azzurra tra il difensore brasiliano e Gargano, dopo appena due minuti. Impalpabile Alvarez e in ombra Forlan. Però il boccino l’ha tenuto l’Inter, che ha creato diverse situazioni pericolose, pur senza riuscire ad impensierire De Sanctis. Gli ospiti hanno giocato di rimessa. Privi in avanti della fisicità di Cavani e con Hamsik non pervenuto, si sono affidati al fraseggio di Lavezzi e Pandev senza riuscire a sfondare, mentre qualche grattacapo l’ha provocato il dinamismo di Zuniga. Guardingo Maggio, fino all’azione che l’ha visto protagonista del rigore fischiato da Rocchi. Partita durata un tempo. Nella ripresa c’è stato solo il tempo di assistere all’ingenuità di Nagatomo, beffato da Maggio, e al sigillo finale di Hamsik.
Nell'altro anticipo vince la Roma col risultato di 3-1 sull'Atalanta. In gol Bojan 20', Osvaldo 31'Denis 48' e Simplicio 81'




INTER-NAPOLI 0-3 2011 BY ALEX LUGLI 2011 di alessandrone751