domenica 25 settembre 2011

Krasic salva la Juve, 1-1 a Catania


Altro pareggio, il secondo 1-1 dopo quello contro il Bologna, ma la Juventus – in campo praticamente solo nel secondo tempo – è ancora prima in classifica, complice un campionato di raro equilibrio: se Conte vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, è servito. Di sicuro nell’intervallo della partita contro il Catania il bicchiere era desolatamente vuoto. Juventus senz’arte né parte e sotto di un gol.



Gran parte del merito va a Montella, che disegna un Catania ben pensato e coraggioso. Difesa alta, pressing, centrocampo che marca senza quiete Pirlo, gioco sulle fasce e una scelta ardita ma indovinata: il piccolo Bergessio in attacco al posto di Maxi Lopez, per sorprendere i grandi Chiellini e Barzagli. Sorpresa riuscita, dato che dopo 4’ l’argentino porta avanti i padroni di casa.



La parzialmente inedita Juventus latita per i restanti 40’. In campo c’è l’olandese Elia, pessimo esordio. Come pessima è la resa del 4-2-3-1 tentato da Conte, con Vidal, l’olandese e Krasic a fare da supporto all’unica punta Matri. L’idea è quella di garantire maggiore copertura, la realtà è quella di una Juve sterile e povera di idee, tanto in mezzo quanto sugli esterni.



Nella ripresa, sotto la pioggia, arriva il pari di Krasic (49’): sul tiro del serbo c’è però la decisiva complicità del portiere rossoblu Andujar. Dentro Pepe al posto di Elia, la Juve raddrizzata la barca gioca di rabbia e prova a vincere; il Catania si difende e gioca di contropiede. C’è anche Del Piero che sfiora il gol, così come Vidal, che lo spreca clamorosamente. Sull’altro fronte il pessimo Chiellini (brutto inizio di stagione per lui) offre un pallone d’oro a Suazo, rimedia Buffon. Si gioca di cuore fino alla fine, ma il risultato non cambia.

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