domenica 13 marzo 2011

SERIE A: LA JUVE PAREGGIA A CESENA


SERIE A: LA JUVE PAREGGIA A CESENA
Anticipo, Cesena-Juventus 2-2
La prima delle dieci finali annunciate non va per il verso giusto. Avanti di due goal, la Juventus si fa rimontare dal Cesena, e se non fosse stato per la grande imprecisione degli avanti romagnoli, la truppa di Delneri avrebbe potuto incassare una sconfitta. Sugli scudi Matri, a segno due volte per la sesta doppietta stagionale, e capitan Del Piero. Entrambe le segnature bianconere portano la loro doppia firma: al 19' l'ex cagliaritano sfodera un diagonale vincente su assist di Del Piero, al 35' la storia si ripete, con la palla calciata da Pinturicchio che si stampa sulla traversa e viene raccolta in acrobazia dal partner d'attacco a battere per la seconda volta Antonioli. Risultato in cassaforte? Assolutamente no, nonostante pochi minuti prima Giaccherini si fosse divorato la piu' incredibile delle occasioni. Al 38' Buffon stende Parolo lanciato verso la porta e Bergonzi fischia il rigore: goal di Jimenez che rimette in discussione la contesa. Il pubblico contesta la mancata espulsione di Buffon, ma era comunque destino che la Juventus rimanesse in dieci, visto che cinque minuti dopo Motta viene allontanato per doppia ammonizione. Nel secondo tempo gli equilibri della gara si spostano nettamente a favore dei padroni di casa e la Juventus, schierata con Grygera al posto di Krasic, pratica poche sortite offensive. Buffon è costretto ad intervenire piu' volte ma, se Bogdani sciupa un'altra palla clamorosa in area dopo un quarto d'ora, a dieci minuti dal termine l'ottimo Parolo si impossessa di un rinvio di Iaquinta e realizza con un tiro al millimetro la rete del definitivo 2-2. Un punto che serve poco ad entrambe le compagini, specialmente alla Juventus che continua a vedere lontanissimo il quarto posto (nove lunghezze) e in piu' deve rammaricarsi per la rimonta subita. Il Cesena da parte sua ha mostrato gravosi limiti offensivi: con un attacco maggiormente preciso, la salvezza a quest'ora sarebbe una pratica già largamente ottenuta
Alessandro Lugli

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