martedì 13 aprile 2010

Calciopoli, primo round a Moggi. "E non è finita qui"


Giorno chiave per il processo di Calciopoli, che è ripreso davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Napoli.
Al termine dell'attesa udienza (rinviata al 20 aprile) il pm Narducci ha preso la parola per dire che la Procura non si opporrà alla trascrizione delle telefonate chieste dalla difesa. "Non si oppone, così vivaddio avremo una trascrizione fedele e potremo ragionare su dati certi", ha spiegato.
Sembra questo un punto a favore per la difesa di Luciano Moggi che aveva appunto chiesto di trascrivere alcune telefonate finora non prese in considerazione dalla Procura. Il nucleo dell'udienza è stato ovviamente il nuovo materiale presentato dalla difesa, che ha chiesto la trascrizione di 75 nuove intercettazioni che il giudice Teresa Casoria ha definito "interessanti", compresa una nella quale Facchetti dice a Bergamo "metti Collina in una griglia" e che potrebbero dunque essere messe agli atti.
"Sono state sbugiardate tante cose dette in precedenza" ha commentato Moggi a fine udienza. "E non finisce qui - promette l'ex dg, tirando fuori dei fogli con nuove intercettazioni da una cartellina azzurra - nelle prossime udienze tireremo fuori altre conversazioni inedite che riguardano Inter e Milan".
Grazie anche a queste telefonate, la difesa punta a sottolineare la "parzialità" del modo in cui è stata condotta l'inchiesta e smontare l'ipotesi dell'associazione per delinquere portando ad una riapertura di Calciopoli, con il coinvolgimento di squadre non indagate nel primo processo e, in conclusione, perfino la revoca dello Scudetto assegnato all'Inter nel 2006: in questo senso Auricchio ha ammesso l'esistenza di un incontro tra Facchetti e Bergamo a casa di quest'ultimo.
Se infatti per la Giustizia Sportiva i reati di quella stagione calcistica sono già prescritti, con nuove intercettazioni successive al luglio 2005, si potrebbe aprire un nuovo filone d'inchiesta, considerando che secondo la difesa ci sono diversi club non chiamati in causa nel primo procedimento: in particolare si parla di Inter ma anche di altre società come Roma, Udinese, Cagliari, Palermo e Bologna.
Diverso il discorso dello Scudetto 2006 assegnato all'Inter dall'allora commissario straordinario Guido Rossi: non trattandosi di una sentenza ma di un provvedimento amministrativo, lo stesso può essere modificato senza alcun impedimento di prescrizione e in questo senso ci sono stati negli ultimi giorni alcuni commenti di esperti che potrebbero portare a questa decisione.
Per finire, l'udienza odierna e quelle future potrebbero avere nuovi protagonisti: nei prossimi giorni potrebbe essere sentito come testimone Massimo Moratti. Il presidente dell'Inter s'è già detto pronto a chiarire la natura dei suoi rapporti con Bergamo ma il suo nome era già stato inserito nella lista dei testi presentata proprio dai legali dell'ex-designatore. Lo stesso Moratti non ha voluto rilasciare commenti.

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