domenica 23 gennaio 2011

BARI-NAPOLI 0-2


BARI-NAPOLI 0-2
Napoli vola

Tre punti fondamentali conquistati dal Napoli sul campo di un Bari sempre più in difficoltà, sia per la classifica che per il gioco espresso. La squadra di Ventura oggi è parsa la caricatura della formazione ammirata nello scorso torneo ed anche nella gara di andata del San Paolo. Il loro proverbiale possesso palla oggi si è trasformato nella migliore arma degli azzurri, che hanno potuto sfruttare i numerosissimi errori in fase di appoggio degli avversari, poco tranquilli e per niente precisi in fase di costruzione. Il Napoli da parte sua è stato abilissimo a chiudere tutte le fonti di gioco, portando una pressione costante in mediana e annichilendo le iniziative sulle corsie laterali grazie alle ottime prestazioni di Maggio e Zuniga. Preziosa è stata la prova dei tre centrali, praticamente perfetti ad annullare qualsiasi tentativo di penetrazione in area dei baresi. D’altra parte, paradossalmente, gli azzurri non hanno avuto nemmeno bisogno di una grande prestazione in attacco per vincere la gara. Le iniziative migliori per gli uomini di Mazzarri sono arrivate, nel primo tempo, grazie a penetrazioni sulla destra di Maggio, vero e proprio tormento per Parisi, costretto anche all’espulsione dall’esterno partenopeo. Hamsik, Lavezzi e Cavani invece non hanno brillato particolarmente. Lo slovacco è stato abbastanza avulso dalla manovra, come spesso gli accade, mentre ai due sudamericani è invece bastata una singola giocata per sbloccare una partita in cui le due squadre erano rimaste per lo più a studiarsi fino a quel punto, e risultare decisivi.

Nel secondo tempo il Napoli si è limitato a controllare il risultato, facendo un costante possesso palla e addormentando il ritmo e la voglia di reagire del Bari, in possesso di troppa poca qualità e convinzione per far male agli azzurri oggi. La colpa del Napoli nella ripresa –se colpa c’è stata- è stata quella di non avere la cattiveria adeguata a finire un Bari sulle gambe. La rete dello 0-2 è infatti arrivata solo nei minuti finali, dopo una serie di possibili occasioni per il raddoppio gettate alle ortiche, per mancanza di precisione e di determinazione nell’ultima giocata. Significative sono state le sostituzioni di Mazzarri, in particolare le prime due. Yebda al posto di Hamsik per togliere dal campo un elemento in ombra e dare più sostanza al centrocampo; Sosa per Gargano per inserire un elemento più preciso negli appoggi, al posto di uno che fino a quel momento aveva sbagliato di tutto e di più. L’aggravante per l’uruguayano però è stata sicuramente il modo in cui ha polemicamente lasciato il campo. Il duro richiamo di Mazzarri e l’invito a non discutere le sue decisioni, sono state sacrosante così come sono sembrate fuori luogo le proteste di un giocatore mai messo in discussione, nonostante le sue prestazioni non sempre esaltanti.
Al di là di questo piccolo screzio gli azzurri dovranno dimostrare la maturità necessaria a gestire il momento di euforia che potrebbe scaturire dal secondo posto solitario. Come abbiamo avuto modo di dire nelle scorse settimane la squadra (così come tutto l’ambiente napoletano) dovrà essere brava a mantenere l’equilibrio, non esaltandosi dopo le vittorie e non deprimendosi dopo possibili sconfitte. Serenità dovrà essere la parola d’ordine, con la convinzione di avere i mezzi per raggiungere obiettivi importanti (magari con l’aiuto di qualche innesto nell’ultima settimana di mercato), in un campionato che si presenta ancora lunghissimo e pieno di insidie.


Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato: "Il gol? Abbiamo vinto, questa è la cosa più importante. Secondo posto? Siamo felici. Dobbiamo continuare a lavorare, cercare di diventare più squadra, e sicuramente lo stiamo facendo. Maglia numero 10? Non ci penso, era soltanto una confidenza che ho raccontato dopo aver parlato con Diego"

Ecco alcune dichiarazioni di Walter Mazzarri a Sky:“Dobbiamo continuare così e non pensare ad altro, l’episodio di Gargano è comunque un episodio di crescita, la squadra ha dimostrato che anche l’ultimo arrivato è all’altezza della squadra. Ragazzi giovani che devono capire il rispetto per i compagni, devono pensare prima alla squadra e poi a loro stessi, certe cose fanno sì che la mentalità della squadra tra qualche tempo ci darà ragione. Di fronte avevamo un avversario che al di là dell’annata ci è riuscita a mettere in difficoltà, del resto hanno messo in difficoltà anche la Juventus. Siamo stati bravi a non farli giocare ma forse abbiamo sbloccato troppo tardi la partita ed a chiuderla, è un difetto della squadra.

Lavezzi-Cavani dipendenti? Gli attaccanti devono fare gol, noi abbiamo anche Hamsik che si sacrifica per metterli in condizione di segnare ed è già a quota 7 con un rigore sbagliato. Gli esterni creano i presupposti per i due finalizzatori che beneficiano il lavoro di tutta la squadra.
Lavezzi determinante anche se non segna? Oggi abbiamo cercato di fargli capire che se fa certe giocate in altre zone del campo, al di là della tattica lui ha la dote di saltare l’uomo anche se raddoppiato, deve giocare più vicino alla porta. E’ maturato e senza l’infortunio sarebbe stato ancora più determinante.
Crescita definitiva dopo Inter e Fiorentina? Sono state due partite strane, contro i viola ci è mancata l’intelligenza di Hamsik e non siamo riusciti a sbloccare la partita, contro l’Inter mi piacque di meno ma credo che non riuscimmo a carburare anche per via del ritorno dalle vacanze natalizie. Ci sta una partita dove ci sono 4-5 giocatori sotto tono, contro quella Inter si poteva perdere.”

Alessandro Lugli
tag: Lavezzi, Napoli, Bari, Mazzarri

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