domenica 23 gennaio 2011

AMARCORD: BARI-NAPOLI 1-2 (1985)


AMARCORD: BARI-NAPOLI 1-2 (1985)
Il Napoli vinse anche senza Maradona
Domenica, seconda giornata di ritorno, il Napoli sarà di scena al San Nicola di Bari per un impegno niente affatto facile. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti, gli azzurri per restare sulla scia della capolista Milan, i pugliesi per non farsi staccare dal Brescia penultimo in classifica: obiettivo, questo, sicuramente meno nobile ma di certo non meno importante. Pensando all’andata, nessuno avrebbe detto che questo Bari sarebbe stato rincontrato da ultimo in classifica visto come aveva giocato a Fuorigrotta.
Napoli-Bari esordio casalingo della squadra di Mazzarri: i biancorossi fecero soffrire non poco gli azzurri sciorinando un’ottima manovra soprattutto nella prima parte della gara. Dopo venti minuti il Bari poteva essere sul 2-0, Barreto si stava rivelando un furetto imprendibile e dopo aver firmato l’1-0, sfruttando un errato piazzamento della difesa azzurra su un corner, con un fulmineo contropiede aveva colpito un palo che poteva stroncare i primi segnali di risveglio del Napoli. Ma fu proprio quel palo a dare una scossa ai padroni di casa che, spinti dal pubblico, si ricordarono di essere in grado di allestire una parvenza di gioco. Cavani, perfettamente servito da Hamsik, agguantò il pari che resistette sino ai minuti finali quando Cannavaro, sfruttando un rimpallo, portò in vantaggio i suoi. Ma il Bari non si diede per vinto; due minuti dopo Castillo, subentrato a Barreto, ristabilì la parità strozzando l’urlo di un San Paolo che già pregustava un esordio vittorioso.
Anche domenica le due squadre dovranno giocoforza cercare di superarsi. Matematicamente parlando è possibile dividere la torta in due fette uguali ma si tratterebbe di una pozione minima; molto meglio prendersela tutta e lasciare a digiuno l’avversario. Andando indietro negli anni il Napoli di Maradona colse, con Maradona in tribuna, la prima vittoria stagionale lontano dal San Paolo proprio a Bari (tra Diego e i pugliesi non doveva esserci molto feeling dato che il Pibe in sette anni ha segnato loro solo una volta, su rigore, senza dimenticare la positività all’antidoping dopo Napoli-Bari del’91). Tornando al quel 1° dicembre 1985, il Bari passò per primo con Sola poi ci pensò un certo Giordano con doppietta (e palo) a dare la vittoria al Napoli di Bianchi. Era la squadra che si preparava ai trionfi a venire mentre il Bari con i semisconosciuti britannici Gordon Cowans e Paul Rideout non aveva particolari velleità.
Per le statistiche il Bari non vince al San Paolo dal dicembre 1959 quando s’impose per 2-1: la rete dei partenopei fu firmata dal compianto Gennaro Rambone mentre il primo Bari-Napoli disputato in serie A il 21 febbraio 1932 vide la vittoria degli azzurri per 2-0. In tempi più recenti, ma soprattutto di magra per le due squadre, Bari-Napoli si disputa in serie A nella stagione 2000-01 con gli azzurri di Mondonico che si imposero con una rete di Jankuloski in zona Cesarini, vittoria che non li salverà dalla retrocessione in compagnia proprio dei biancorossi.
Tra i cadetti, tre affermazioni consecutive per il Napoli e sempre per 1-0 : nel novembre 2001 con rete di Magoni e nel settembre 2002 con rete di Sesa. Il 6 gennaio 2004 la partita terminò a reti inviolate con, a fine stagione, i pugliesi ripescati causa il fallimento della società partenopea. Ultimo successo nel novembre 2006 grazie alla rete firmata da Calaiò.
Il Bari, dal canto suo, non supera gli azzurri sul proprio campo dal 25 gennaio 1998, reti di Marcolini e Sala. Il resto è storia recente; Ventura, attuale tecnico barese, fu il primo allenatore dell’era De Laurentiis e Lavezzi castigò il Bari con una doppietta (2-1) lo scorso aprile. La partita è anche ricordata per l’aggressione verbale subita in tribuna dalla soubrette Lisa Fusco inviata di “Quelli che il calcio”: segno, questo, che il gemellaggio di una volta non è più nemmeno un ricordo.
Alessandro Lugli

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