mercoledì 13 ottobre 2010

Italia-Serbia : Sospesa al 6ominuto -Notte di Follia al “Marassi” di Genova



Genova, violenza serba. 17 arresti, c’e’ anche capo ultras Stop a Italia-Serbia. Scontri corpo a corpo con le forze dell’ordine al Marassi: almeno 15 feriti
E’ stata evitata un’altra Heysel: e’ questa la considerazione che trapela tra i responsabili dell’ordine pubblico, al termine della notte di scontri provocati a Genova dagli ultras serbi, prima durante e dopo la partita in programma tra Italia e Serbia. Il bilancio definitivo dei violenti incidenti, protrattisi anche fuori dallo stadio fin oltre le due di notte, e’ di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Tra gli arrestati c’e’ anche l’uomo che, tronchesi in mano, ha tagliato la rete della gabbia dove erano confinati gli ultras all’interno dello stadio, probabilmente uno dei capi della tifoseria violenta. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche presso gli ospedali genovesi, uno e’ ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman di tifosi serbi, e il deflusso si e’ completato regolarmente.E’ una guerriglia urbana quella che si e’ scatenata durante le operazioni di deflusso degli ultra’ serbi dallo stadio Ferraris dopo gli incidenti che hanno impedito che si giocasse Italia-Serbia. Alla follia della giornata in cui Genova e’ stata messa sotto scacco, si e’ aggiunta nuova follia: un inferno che richiama alla memoria gli scontri del G8 nel 2001. La rabbia dei tifosi serbi in attesa di lasciare Marassi, col passare delle ore e’ cresciuta, esplodendo quando sono riusciti a sfondare un cancello della gabbia di prefiltraggio, che si trova all’esterno dello stadio e dentro la quale erano parcheggiati almeno una dozzina di pullman in attesa di essere scortati fuori dalla citta’. La polizia e’ entrata per contenere la violenza e all’interno della gabbia si e’ scatenato l’inferno. In tre sono rimasti feriti, fra questi un carabiniere. Le forze dell’ordine hanno poi tentato di respingere i facinorosi verso i portici dello stadio, e li’ lo scontro si e’ fatto piu’ duro, provocando altri feriti: una quindicina e’ il bilancio provvisorio, che nel corso della notte potrebbe salire. Sei feriti sono stati trasportati all’ospedale Galliera, altri sei all’ospedale San Martino (tra loro un poliziotto ed un carabiniere con traumi cranico e facciale), due al Villa Scassi e uno ha rifiutato il ricovero. Il piu’ grave sarebbe il carabiniere, raggiunto – sembra – da un petardo vicino al volto. Le sirene delle ambulanze intanto tagliano l’aria mentre gli abitanti di Marassi dai balconi assistono attoniti. Un gruppo di ultra’ di Genoa e Samp sarebbero andati sul posto per dar manforte alle forze dell’ordine, ma quest’ultime li avrebbero convinti a desistere e ad andarsene. Si diffonde la notizia, per ora non confermata ufficialmente, del ritrovamento di due bombe carta portate dagli ultra’ serbi, ed e’ in corso una perquisizione molto meticolosa. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno in mano delle foto ed hanno fatto scendere tutti gli occupanti del veicolo, facendoli restare a torso nudo, sembra per controllare i tatuaggi (il facinoroso che prima della partita tagliava una rete di recinzione e istigava i tifosi aveva il volto celato da un passamontagna e vistosi tatuaggi sulle braccia).

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