mercoledì 13 ottobre 2010

Italia: Prandelli “Mai vista una cosa simile”



«La partita è stata chiusa definitivamente dall’arbitro (lo scozzese Craig Thomson, ndr), dopo il secondo lancio di fumogeni perchè ha detto che non riteneva più garantita la sicurezza dei giocatori in campo». Lo ha spiegato Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, ai microfoni Rai. «Ora la palla passa al delegato Uefa che dovrà fare il suo rapporto» ha aggiunto.
Il ct azzurro, Cesare Prandelli, ha abbandonato il campo sconsolato, scuotendo la testa: «No, non si gioca. Mai vista una cosa del genere…». Il portiere della Serbia Vladimir Stoikovic tremante nello spogliatoio dell’Italia: è stata questa la sorprendente scena che Cesare Prandelli e tutta la nazionale italiana si è vista parar davanti al suo arrivo nello spogliatoio del Ferraris. «Siamo arrivati e l’abbiamo trovato lì che tremava – ha raccontato il ct della nazionale -. Non capivamo, poi l’interprete ci ha spiegato. Era stato minacciato e aveva paura per la propria incolumità. Da quello abbiamio capito che la partita era a rischio, anche i giocatori serbi avevano l’impressione che il comportamento dei loro tifosi fosse organizzato per far sospendere la partita».
«Tifosi così pericolosi non dovevano arrivare a Genova». Lo ha detto Roberto Massucci, responsabile per il Viminale della sicurezza della nazionale italiana di calcio. «Dai tradizionali canali di collegamento con la polizia serba, non era arrivato alcun segnale sul grado di pericolosità di questi tifosi. Noi per esperienza avevamo predisposto un apparato adeguato, ma mai avremmo immaginato un livello di aggressività così alto». «L’apparato di sicurezza predisposto dalle autorità italiane è stato adeguato – continua – I controlli sono stati accurati, ma evidentemente chi ha intenzione dolosa di far entrare fumogeni in uno stadio, vi riesce, come dimostrano anche le vicende italiane».

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