martedì 12 ottobre 2010

EURO2012: NAZIONALE, ABETE 'STIAMO CERCANDO DI TORNARE GRANDI'


"E' una nazionale che sta cercando di crescere, sappiamo che al di la' della qualita' siamo in una fase di rigenerazione e dobbiamo lavorare in profonfita' e avere pazienza. E' una squadra che cerca di trovare gioco, risultati e simpatia". Il presidente della Figc Giancarlo Abete, intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno, si sofferma sulla nuova nazionale azzurra, impegnata nelle qualificazioni per gli Europei del 2012. "Non e' una grande nazionale? Parte adesso, non sara' grande, ma sta cercando di diventarlo e lo fara' attraverso il lavoro, sacrificio e capacita' di fare scelte giuste. Dobbiamo anche avere la consapevolezza che il calcio italiano vive una fase di transizione difficile. Non e' soltanto uno schema a fare la differenza. C'e' un lavoro in profondita', Prandelli ha gia' convocato tanti giocatori, li sta valutando per costruire una squadra adatta sul versante delle sue scelte. Bisogna lasciarlo lavorare. Non abbiamo un bomber azzurro dai tempi di Vieri e se Gigi Riva e' ancora al primo posto qualcosa significhera'. Non abbiamo il Klose della Germania". Una vittoria sulla Serbia porterebbe l'Italia a +6 dalla piu' insidiosa del girone. "E' un passaggio chiave perche' sappiamo che il vero rischio e' che si giocano poche partite. Sono 10 e noi ne abbiamo fatte gia' 3. Se si commette un errore nel girone di qualificazione si paga amaramente. Noi siamo partiti bene, in linea con quella dell'ultima qualificazione. In questo girone ci sono stati due risultati non preventivati, ovvero la vittoria dell'Irlanda in Slovenia e dell'Estonia in Serbia e noi dobbiamo cercare di vincere con la Serbia per posizionarci a quota 10 ed essere piu' tranquilli a marzo".La nazionale nella sua storia non ha giocato solo in tre regioni Valle d'Aosta, Basilicata e Trentino: "Abbiamo giocato in piu' di 40 citta' italiane, diversamente da altre federazioni. Ci siamo stati con le nazionali minori. I problemi riguardano anche la struttura degli impianti sportivi e noi abbiamo la necessita' di rispettare parametri Uefa e Fifa".

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