lunedì 6 gennaio 2020

Non solo calcio

L'Atalanta schianta il Parma dopo appena 45 minuti, portandosi sul 3-0. Nessuna rete invece nelle altre due partite in programma alle 15, Juventus-Cagliari e Milan-Sampdoria, per le quali lo spettacolo si prevede nella ripresa. All'intervallo ecco risultati parziali e marcatori:
Atalanta-Parma 3-0 (11' Gomez, 34' Freuler, 43' Gosens)
Juventus-Cagliari 0-0
Milan-Sampdoria 0-0 -tuttonapoli.net-

Ore decisive per il passaggio di Lobotka al Napoli. Lo afferma Luca Marchetti, esperto di mercato di Sky Sport, ai microfoni di Radio Marte facendo il punto sulla trattativa: “L’ostacolo più importante era la partita del Celta Vigo, ora è una necessità del Celta riuscire a far quadrare la situazione. Ormai è evidente che il calciatore voglia il Napoli, con la Champions League che l’aspetta. Il club però sta lottando per non retrocedere, quindi dar via un giocatore così importante impone di trovare subito un’alternative.
L’offerta del Napoli è di 18 milioni, la richiesta è tra i 20 ed i 21, una differenza colmabilissima quando si tratta di certe cifre.
Gli spagnoli vogliono prima trovare il sostituto e poi sistemare l’affare Lobotka col Napoli”.-tuttonapoli.net-

Dopo due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, un Europeo Under 21 e la Coppa del Mondo del 2006, Daniele De Rossi dice addio definitivamente al calcio giocato. Negli ultimi giorni si era già parlato di una possibile partenza dal club argentino, a maggior ragione dopo il ribaltone in panchina e il ritorno di Russo, ma non si pensava potesse essere la fine di una carriera lunga quasi 20 anni.
LA DECISIONE DI DE ROSSI - E allora, stando a quanto riferito da Sky Sport, la decisione dell'ex capitano della Roma è ormai definitiva. Il centrocampista classe '83 saluta il calcio giocato, nonostante il nuovo tecnico ultimamente aveva detto di avere ancora fiducia in lui:  "E' un giocatore del Boca, ha un contratto con noi. E' tutto nella normalità. Poi, nel momento in cui parleremo, se mi dirà qualcosa o manifesterà qualche desiderio vedremo cosa accadrà. Ma ad oggi sono tutti calciatori del Boca e io conto su di loro". Presto, invece, un giocatore (del Boca) non lo sarà più.-tuttonapoli.net-


Benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso alla vigilia della sfida contro l'Inter, in programma stasera al San Paolo.

12.34 - Iniziata la conferenza stampa

Da domani, considerando il ciclo terribile che vi attende, vedremo già il suo Napoli? "Non dobbiamo pensare al ciclo terribile di partite che abbiamo, ma a preparare quella di domani. Dobbiamo fare una grande prestazione, affrontiamo una squadra fortissima, una delle più forti a livello fisico e che abbina qualità di gioco. Serve la gara perfetta. Se facciamo la gara fatta col Sassuolo, saranno guai per noi. Dobbiamo tenere bene il campo e ripartire dagli ultimi 25 minuti di Sassuolo".

Su cosa bisogna migliorare? "Dobbiamo migliorare su come tenere il campo, come si deve soffrire, questa squadra ha ampi margini di miglioramento, solo il lavoro sul campo ci porterà a migliorare, ma ci sono partite da giocare e serve l'entusiasmo che sto vedendo e la partecipazione di questi ragazzi. I ragazzi lavorano con grande voglia, stanno facendo grande fatica, ma vedo gli occhi di chi mi sta dando tutto".

Sente in modo particolare la sfida all'Inter? "Sinceramente no, oggi sono il tecnico del Napoli, sono orgoglioso di esserlo. sento solo l'importanza della partita, non perché si chiama Inter, il passato è passato. Dobbiamo rispettare quest'Inter, ha mentalità e grandi giocatori, noi dobbiamo prepararla bene e giocarla al meglio".

Cosa succede a Mertens? Basta Lobotka per migliorare? "Rispettiamo questo gruppo di calciatori, di mercato non è corretto parlarne per chi sta sputando tanta fatica negli allenamenti. Se arriverà qualcuno, poi spiegherò perché è arrivato. A me piace lavorare con le coppie, numericamente siamo in meno a centrocampo, è un dato di fatto. Mertens non ha toccato palla per tre giorni, aveva fastidi quando toccava palla, abbiamo deciso ieri di fargli fare una risonanza per avere la diagnosi migliore agli adduttori, va dal suo uomo di fiducia a casa per qualche gioco. Tornerà mercoledì sera".

Sta lavorando collettivamente sulla fase difensiva. "E' una questione collettiva, di come tenere il campo, qualcosa col Sassuolo s'è visto a tratti, i terzini hanno fatto meglio rispetto al Parma, dobbiamo continuare su questa strada. Roma non è stata costruita in un giorno, ora dobbiamo limitare i danni ed avere pazienza".

Che Napoli vorresti vedere domani? "Ci sarà da soffrire, che non vada nel panico, stando lì, tenendo botta senza pensare al peggio. Che faccia una corsa in più, poi quando ha il pallone le qualità la squadra le ha. Dobbiamo dare la sensazione all'avversario che siamo lì e resistiamo".

Quanto ha inciso Conte? Quanto può incidere lei? "Si tocca con mano. L'Inter può stare una giornata lì dietro, ma sa soffrire, ha mentalità, entusiasmo, combatte su ogni pallone e poi ha qualità. L'anno scorso era diversa. Tutto questo è merito di Conte, gioca da collettivo, quello che voglio io, che giochi insieme e sia ordinata".

Fabian non le era piaciuto del tutto col Sassuolo. "Non dissi questo, capita una prestazione così ma il giocato si è sbattuto ed ha dato tutto. Non s'è allenato con continuità, ha avuto l'influenza. Se dovesse scendere in campo, avrà la fiducia ed il sostegno come per tutti".

Alla squadra che dice: facciamo calcol o andiamo a palleggiare in faccia all'Inter? "Un po' e un po'. Se lavori in un certo modo... noi prepariamo il tenere botta negli allenamenti, ma anche il palleggiare. L'errore ci sta, ma l'importante è avere equilibrio e annusare i pericoli".

Sente il dovere di tirar fuori anche l'uomo Insigne che non è esploso? "Ha fatto tanto nella sua carriera, nessuno gli ha regalato nulla. Ma vale per tutti. Quando vedo in settimana che c'è partecipazione, io do il cuore ai miei giocatori e sono disposto a tutto per loro. Io per questi qui do tutto in questo momento, solo io e qualcuno di voi che si nasconde può testimoniarlo. Sta andando oltre, è questa la squadra. Poi Insigne in questo momento è penalizzato da napoletano, è il primo a pagare in questi momenti negativi, il primo colpevole ed il primo ad essere insultato, ma deve pensare solo ad allenarsi bene per migliorare la condizione".

Che significa essere leader? "Avere coerenza, non aprire la bocca tanto per, dare l'esempio, arrivare tre ore prima al campo, aiutare i compagni ed allenarsi in un certo modo. Sono i compagni ad eleggerti leader e neanche te ne accorgi".

Come sta Koulibaly? "Ci abbiamo provato, lui ha dato grande disponibilità ma non mi sembra il caso di rischiarlo per perderlo a lungo. Lui avrebbe voluto giocare, ma è corretto non rischiare".

Se Fabian non ce la fa, dobbiamo aspettarci Elmas? "Vediamo come sta oggi, poi vedremo. I vertici bassi in questo momento, lavorando in coppia, sono Fabian e Gaetano. Elmas è una mezzala".

Da chi si aspetta un miglioramento? "Dal gruppo. Il singolo ti fa vincere 1-2 partite, ma è il gruppo a darti futuro. La compattezza, una condizione migliore per come voglio giocare io perché facciamo corse diverse. Lo dico perché qualcuno può dire mette le mani avanti perché la squadra era a pezzi, ma sono metodologie diverse, quando c'è un cambiamento serve tempo. Dobbiamo continuare, tra 2-3 settimane possiamo tirare la prima linea".

Dopo il Parma aveva parlato di paura, col Sassuolo forse lei ha già tolto la paura? "No, dissi non siamo ancora guariti. Il primo tempo fu imbarazzante, ma siamo rimasti in partita e il calcio è bello perché se hai qualità poi dopo ne esci, se soffri e resti in partita. Nella ripresa è venuta fuori la qualità, modificando qualcosa. Bisogna giocare per 80 minuti, non basta un tempo, per fare cose importanti".

Sulla classifica ed il gap inaspettato con l'Inter. "18 punti sono impensabili per come sono andati gli ultimi campionati, sono troppi. I valori del Napoli sono importanti, nessuno all'inizio poteva pensare a questo, ma ora non dobbiamo guardare la classifica e pensare a partita dopo partita, per migliorare".

Fabian e Gaetano li ha citati come vertici bassi, l'esperimento Allan quindi è fallito? In difesa chi affiancherà Manolas? "C'è Luperto, abbiamo provato Di Lorenzo, lì ha fatto molto bene, vediamo chi sta meglio. Allan... lo sapevamo, non serve un genio per capire che ha sempre giocato mezzala, io pure l'ho fatto 7-8 volte in carriera, ma non era il mio ruolo. Avevo altre qualità. Lui può fare contenimento, ma a lui piace aggredire, inserirsi, lì serve un giocatore ordinato tatticamente e tecnicamente, lo sapevo già che è portato ad andare avanti in pressione".

Tenere bene il campo significa non prendere quelle ripartenze? "Le abbiamo prese col Parma, non col Sassuolo dove abbiamo sbagliato in uscita. Si è visto, i terzini prima facevano i quinti, era un 2+2, ora si vede un 3+1, un terzino solo accompagna, ma dobbiamo lavorare bene sulle marcature preventive".

Lozano troverà spazio? "L'ho visto molto bene, abbiamo cambiato anche modo di lavorare fisicamente e lui negli ultimi due anni ha giocato esterno nel 4-3-3, può aiutarci ma deve migliorare e non fare 20-30 scatti e poi non averne più, ma 100-120 scatti come faceva prima al Psv. Dobbiamo farlo esprimere come faceva prima. Callejon è più avanti, conosce il campionato e cosa vogliamo, ma voglio vedere il Lozano di questi ultimi 7 giorni, sgusciante, avvelenato, ci può aiutare molto".

9 gennaio, che regalo chiedi per il tuo compleanno? "Nessun regalo, voglio vedere una squadra orgogliosa. Il mio obiettivo è riuscire con questa squadra e società a far tornare entusiasmo. Io ci ho giocato al San Paolo, non è facile, io lo voglio rivedere così, ultimamente invece è freddo, e ci sta per i problemi e con le curve pure, ma io devo riaccendere l'entusiasmo, riporta quel veleno e passione perchè poi diventa bello e difficile per chi viene qui".

13.00 - Termina la conferenza stampa -tuttonapoli.net-

Comincia sotto i peggiori auspici, ossia con una sconfitta, il nuovo decennio della Roma che, dopo 13 anni, cade nuovamente in casa contro il Torino. Il punteggio è quasi lo stesso di quel 13 maggio 2007: 2-0. Quella volta fu l'ex Muzzi a trafiggere i giallorossi per l'1-0 finale, stasera il 'Gallo' Belotti con una doppietta firmata fra il recupero del primo tempo e il finire della partita su rigore con Var. Una Roma con poche idee, ma anche nervosa, spigolosa e impacciata, ha mostrato tutti i propri limiti al cospetto di un Torino estremamente determinato, ben messo in campo da Mazzarri e tenuto in piedi dalle prodezze di un Sirigu in forma Euro 2020.
Una sconfitta che priva la squadra di Fonseca di alcune certezze e la costringe a porsi una serie di interrogativi anche sull'utilità di alcuni uomini, Perotti e Florenzi su tutti. L'allenatore portoghese sceglie proprio Perotti e non Mkhitaryan, quindi conferma appunto Florenzi e rinuncia a Spinazzola. Mazzarri preferisce Djidji a Bonifazi come sostituto di Bremer in difesa, quindi piazza Rincon a protezione della difesa come fosse un Furino 2.0. E' la Roma a fare la partita, con fatica e a volte spazientendosi di fronte alle difficoltà che un Toro piuttosto ordinato le crea. Tuttavia, sono le parate di Sirigu a fare la differenza: il portierone dei granata ferma Zaniolo al 3', Florenzi al 7' e una punizione di Kolarov al 16'. E' addirittura straordinario al 39', quando si allunga per deviare una rasoterra di Pellegrini, forse l'unica, vera mezzala vecchio stampo attualmente in circolazione.
Nel finale il Toro affila la corna e colpisce i giallorossi con Belotti, la cui sassata s'infila sotto la traversa di Pau Lopez. Già all'8' sempre Belotti ci aveva provato, costringendo Pau Lopez a deviare il pallone sul palo. Nel finale di tempo affina la mira. Il gol è un brutto colpo per la Roma, costretta com'è a tornare negli spogliatoi sotto di un gol e a iniziare la ripresa rincorrendo gli avversari. Il secondo tempo si apre con i giallorossi in avanti, ma è il Toro a sfiorare nuovamente il gol con Belotti, che obbliga questa volta Pau Lopez a far rimbalzare il pallone sulla traversa. I minuti passano, la tensione sale e la Roma capisce che deve pigiare al massimo il piede sull'acceleratore. Entro Mkhitaryan e il baricentro della squadra giallorossa si alza. L'area del Torino è sempre più affollata le mischie si susseguono, ma regna il caos e le occasioni latitano. Quando la Roma inquadra la porta, come con Pellegrini al 23', trova un Sirigu un serata di grazia. Gli attacchi si fanno sempre più confusi, la speranza lascia spazio alla rassegnazione e il Toro si riaffaccia nell'area giallorossa, procurandosi un rigore (manata istintiva quanto deleteria di Smalling che Di Bello 'inquadra' con l'ausilio della Var). Belotti dal dischetto spiazza il portiere. La Roma in precedenza aveva protestato per un mancato giallo a Izzo (già ammonito), che aveva toccato il pallone con un braccio volontariamente. Troppo poco per trovare giustificazioni a una serata da dimenticare. In fretta.-ansa-

(ANSA) - Orsolini rovina l'esordio di Beppe Iachini sulla panchina della Fiorentina. Finisce 1-1 il match tra il Bologna e la squadra viola, anticipo dell'ora di pranzo della 18/a giornata della Serie A: al Dall'Ara al gol di Benassi nel primo tempo ha risposto al 94' Orsolini che con una punizione da posizione defilata sorprende Dragowski e beffa la Fiorentina del nuovo corso targato Iachini. Il Bologna sale a 23 punti, con cinque di vantaggio sui Viola. (ANSA).


Altro show dell'Atalanta nella sfida col Parma della 18esima giornata di Serie A. Gli uomini di Gasperini annientano quelli di D'Aversa con un secco 5-0 e si portano a - 1 dal quarto posto, occupato dalla Roma. Risultato già in cassaforte nel primo tempo, con le reti di Gomez, Freuler e Gosens, nella ripresa arriva la doppietta di Ilicic a sugellare un trionfo senza storia. Gasperini ritrova anche Zapata a tre mesi dall'infortunio.-mediaset-

L'Atalanta schianta il Parma, rifilandogli 5 gol. Stesso discorso per la Juventus, che contro il Cagliari si ferma al 4-0. Mentre fa ancora fatica il Milan, nonostante un secondo tempo con Ibrahimovic in campo: con la Sampdoria finisce a reti bianche. Di seguito ecco risultati finali e marcatori delle tre partite di Serie A cominciate alle 15 e appena concluse.
Atalanta-Parma 5-0 (11' Gomez, 34' Freuler, 43' Gosens, 60', 71' Ilicic)
Juventus-Cagliari 4-0 (49', 67', 82' Ronaldo, 81' Higuain)
Milan-Sampdoria 0-0-tuttonapoli.net-

SENIGALLIA (ANCONA) – Due donne sono state investite e uccise nella notte tra domenica 5 gennaio e lunedì 6 sulla strada provinciale 360 “Arceviese”, a Senigallia, provincia di Ancona. Si tratta di due donne di Pesaro, di 34 e 43 anni che erano appena uscite dalla discoteca “Megà”.
Camminavano a bordo strada quando sono state travolte da un’auto condotta da un uomo del posto, risultato positivo all’alcoltest, che è stato arrestato dalla polizia stradale di Ancona intervenuta sul posto assieme al 118.
ll fatto è avvenuto tra le 4 e le 5, tra Bettolelle e Casine di Ostra: le due donne stavano probabilmente raggiungendo la loro automobile, quando sono state travolte dal mezzo in transito e sono state sbalzate a qualche metro di distanza. Sarebbe stato lo stesso investitore a chiamare i soccorsi, risultati però inutili: i corpi sono stati recuperati su un campo ai margini della strada. Sul luogo i vigili del fuoco, il 118 e la polizia stradale.
E per colpa dell’alcol alla guida, in Italia si continua a morire. La notte prima, sei turisti tedeschi sono stati investiti in Alto Adige dal 27enne Stefan Lechner che è stato trovato con un tasso alcolemico pari a 1,95 grammi di alcol/litro, ossia quattro volte oltre il limite consentito.
Si chiamavano Sonia Farris, di 34 anni, e Elisa Rondina, di 43, le due donne travolte e uccise  nei pressi di una discoteca lungo la strada provinciale ‘Arceviese’ nel territorio di Senigallia. Farris era una parrucchiera di Fano, Rondina, anche lei fanese, era docente presso l’istituto comprensivo di Montefelcino (Pesaro Urbino).
Fonte: Ansa

ROMA – Stefan Lechner, 27enne di Chienes, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e lesioni stradali per aver investito un gruppo di 17 turisti tedeschi e averne uccisi sei a Lutago, in Valle Aurina, la notte del 5 gennaio. Il giovane, che è risultato positivo all’alcol test, era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Brunico ed è stato trasferito al carcere di Bolzano nella tarda mattinata del 6 gennaio. Intanto si aggravano le condizioni di 2 dei quattro feriti, che rischiano di non farcela.

Secondo quanto ricostruito, il 27enne ha investito un gruppo di 17 persone che stavano attraversando la strada per raggiungere il proprio albergo. Nel sangue Lechner aveva un tasso alcolemico di 1.97 grammi per litro, ben oltre il limite dei 0,5 grammi per litro. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri e sul luogo dell’incidente si è recato anche il pm Axel Bisignano. “Sulla base della dinamica finora accertata è da ritenere che l’autovettura procedesse in eccesso di velocità”, ha confermato in serata la procura di Bolzano.Nello schianto, sono morti sul colpo 6 giovani turisti tedeschi. Altri quattro invece sono stati ricoverati in terapia intensiva, mentre migliorano le condizioni di 7 persone le cui ferite erano meno gravi. Nel corso della giornata del 6 gennaio, si sono invece aggravati due dei feriti che sono ricoverati nell’ospedale di Bolzano e nella Clinica universitaria di Innsbruck.  A fare il punto è il bollettino dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige, in cui si spiega che la situazione clinica degli altri 2 pazienti in terapia intensiva è stabile. Per quanto riguarda i sette feriti meno gravi, 3 pazienti ricoverati nell’Ospedale di Bressanone e 4 pazienti ricoverati nell’Ospedale di Brunico, alcuni sono già stati dimessi o attualmente in fase di dimissione. (Fonte ANSA)


FIRENZE – Sembrava una banale influenza, invece una donna di 51 anni è morta per una infezione provocata dal superbatterio New Delhi nell’ospedale di Torregalli di Firenze. La donna era stata ricoverata a metà dicembre per disturbi addominali, le era stato diagnosticato uno stato influenzale e poi una polmonite con versamento pleurico, per cui era stata ricoverata. La paziente invece aveva contratto l’infezione del batterio killer che resiste alle cure antibiotiche, infezione scoperta sopo dopo la morte.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, che cita la Nazione, la donna era una 51enne toscana e lascia una figlia di 10 anni. La paziente era arrivata in ospedale per disturbi addominali, poi è stata spostata in terapia intensiva per una polmonite. Il suo organismo non reagiva alle cure con antibiotici, dunque i medici l’hanno perfino operata alla colecisti ipotizzandola come area di partenza della patologia. Poi, lo choc settico e la mancata risposta dell’organismo agli antibiotici hanno causato il decesso. Solo il successivo ‘riscontro diagnostico’ ha spiegato che a causare la morte è stato il superbatterio.La vittima di recente si era sottoposta a un checkup medico generale, che aveva rivelato un’ottimo stato di salute. L’infezione letale però non le ha lasciato scampo e intanto continua a diffondersi in Toscana. Secondo l’Agenzia regionale di sanità (Ars), sono intanto saliti a 153 i pazienti a cui è stato isolato il superbatterio New Delhi e sono stati rilevati come letali il 32% dei casi di pazienti con sepsi. Il New Delhi alberga nella flora intestinale e fino circa all’ultimo anno erano noti casi sporadici, mentre adesso si evidenzia una capacità di questo gene di attivare meccanismi di resistenza alle cure tale da far salire le statistiche della sua presenza nella regione. (Fonte ANSA)

MILANO – E’ uno dei dipendenti che lavorava nella cascina, un cittadino bulgaro, l’uomo fermato su disposizione del pm di Milano Gianluca Prisco, in relazione all’omicidio dell’anziana Carla Quattri Bossi, la donna di 90 anni trovata morta in una cascina nella periferia sud della città.
L’uomo nella notte ha confessato l’omicidio ed è stato fermato con l’accusa di omicidio. La squadra mobile ha trovato subito dei riscontri nella sua abitazione, tra cui i monili della vittima, tracce di sangue, un’impronta di una scarpa compatibile con quelle presenti sulla scena del crimine e i vestiti che avrebbe indossato al momento del delitto.
L’uomo fermato ha 22 anni e si chiama Dobrev Damian Borisov. Agli inquirenti ha raccontato di aver avuto uno scatto d’ira. “Non volevo ucciderla, ho avuto uno scatto di rabbia”.  L’uomo ha raccontato di avere chiesto all’anziana solo una piccola somma, poche decine di euro. Al suo rifiuto, sarebbe esploso e avrebbe preso da una mensola un barattolo di marmellata che avrebbe poi usato per colpirla. Il barattolo di marmellata è stato infatti trovato frantumato sul pavimento e con il tappo deformato. Dai riscontri è emerso che l’uomo avrebbe portato via 150 euro, che avrebbe speso subito comprando delle bottiglie di alcol, e dei monili (tra cui la vera nuziale della donna) che sono stati ritrovati poi in uno zaino, all’interno di un armadietto nella sua stanza che era nella cascina. Il giovane, che viveva lì da tempo e che era particolarmente scosso, ha anche fatto una lavatrice per lavare le tracce di sangue dai vestiti.
La donna uccisa era stata trovata ieri, domenica 5 gennaio, intorno alle ore 10 dalla sua segretaria con i polsi legati e il viso avvolto in un telo, forse per tamponare il sangue che fuoriusciva da una grossa ferita che aveva sul cranio.
Secondo l’esame esterno del medico legale, l’omicidio sarebbe avvenuto la sera prima, il 4 gennaio, mentre la Polizia scientifica ha accertato che il corpo è stato trascinato per alcuni metri. Nella cascina, dove erano in corso lavori per una trasformazione in agriturismo, viveva un figlio, che l’altro ieri sera non era un casa, e tre dipendenti, tutti ascoltati ieri insieme con i figli della donna, in totale quattro. Sul luogo del delitto sono stati trovati barattoli e oggetti intrisi di sangue che sono stati sequestrati per le analisi e la zona dove viveva l’anziana donna era a soqquadro.
Fonte: Ansa

ROMA – Due persone sono morte in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di domenica 5 gennaio tra due auto sulla via Salaria, in provincia di Rieti, in località Accumoli. L’Anas, in una nota, spiega che l’incidente è avvenuto al km 141 e che sulla statale ci sono rallentamenti del traffico. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine, per la gestione del traffico e il ripristino della normale circolazione.
Otto persone sono rimaste ferite in uno scontro tra quattro auto lungo la strada statale 194 Modica-Pozzallo. Tra i feriti una bambina di 10 anni, tre donne e quattro uomini. Ad essere coinvolte un’Audi e una Micra che viaggiavano in direzione Modica e una Golf e un’altra Audi che erano invece dirette a Pozzallo. Ancora da accertare l’esatta dinamica dello scontro. I feriti sono residenti a Modica, Pozzallo, Scicli e Santa Croce, mentre altri 2 sono originari di Battipaglia. La bimba è stata ricoverata in ospedale insieme ai suoi familiari e alle altre persone coinvolte di età compresa tra i 63 e i 22 anni. Oltre alle ambulanze del 118 è intervenuta la polizia stradale per i rilievi. blitzquotidiano.it

Juventus-Cagliari 4-0
La Juventus inizia il 2020 con una netta vittoria per 4-0 ai danni del Cagliari, maturata tutta nella ripresa dopo un primo tempo abbastanza in ombra per gli uomini di Sarri. Decide la sfida una tripletta di Cristiano Ronaldo e il sigillo di Higuain: bianconeri momentaneamente a +3 sull'Inter in attesa della gara dei nerazzurri con il Napoli questa sera.    Per i sardi si tratta della terza sconfitta di fila: la squadra di Maran non vince da oltre un mese in campionato. Primo tempo molto noioso e assolutamente privo di emozioni quello che va in scena all'Allianz Stadium, con i padroni di casa che tengono sempre in mano il pallino del gioco, senza pero' trovare i varchi giusti per far male ad un Cagliari molto attento e ordinato.

L'unica vera occasione per la squadra di Sarri arriva al 36' da palla inattiva, quando Pjanic trova la testa di Demiral dalla bandierina, con la traversa che nega la gioia al difensore bianconero.      Nella ripresa scende in campo tutta un'altra Juve e soprattutto grazie a un errore di Klavan, Ronaldo la sblocca: passaggio sbagliato del difensore, il portoghese intercetta e dopo aver saltato Olsen deposita dentro a porta vuota.    Gli uomini di Sarri cambiano letteralmente marcia e prendono saldamente in mano la gara, trovando il raddoppio al 67': Dybala si conquista un rigore per fallo di Rog, Ronaldo trasforma con freddezza e firma la sua doppietta. Nel finale c'e' gloria anche per Higuain, prima della tripletta di Ronaldo che affonda il Cagliari e incrementa il risultato sul 4-0. Per la cronaca, da segnalare il palo all'ultimo respiro colpito da Joao Pedro che poteva valere il gol della bandiera rossoblu'.

Atalanta-Parma 5-0
Cinquina al Milan prima della pausa, cinquina al rientro contro il Parma. L'Atalanta di Gasperini affossa la corsa altrui alle posizioni da Europa portandosi a quota 34, meno 1 dalla Roma e dalla zona Champions,sulle ali di un gioco arioso e spettacolare, lasciando annichiliti e impotenti gli avversari di turno. Questa volta a farne le spese è stata la squadra 'crociata', letteralmente annichilita dagli avversari.Superato lo spavento per la svirgolata di Iacoponi in area piccola al 2' su angolo dalla destra di Sprocati e del destro a giro a palla bassa (sul fondo) dello stesso (5') sul la del fresco ex di turno Kulusevski, a tiro della palla di Gomez da sinistra sbucciata da De Roon, il vantaggio di casa si consuma proprio sull'asse tra il mediano olandese e l'argentino. E'l'11', il primo avanza indisturbato pescando il capitano nerazzurro davanti alla lunetta: sinistro morbido ma deciso e sfera che s'insacca aiutato dalla faccia inferiore della traversa. Toccano a Ilicic le prove generali di raddoppio, anchese qua e là gli ospiti provano a pungolare le maglie locali in ripartenza: al 14' il muro difensivo lo rimpalla in corner dopo lo smarcamento di Muriel, al 21' l'assist del rompighiaccio lotrova pronto al diagonale destro abbrancato a terra da Sepe e al24', elusi Pezzella e Alves, solo il portiere napoletano puòi mpedire al suo assolo entro il lato corto d'infilarsi nel sette. Al 24' il break in contropiede smarca Barillà sulla rifinitura di Sprocati, ma il suo tiretto è una carezza a Sportiello, sostituto d'occasione del post influenzato Gollini. Hernani manda fuori di mezzo metro rispetto all'incrocio la punizione conquistata da Kulusevski (giallo per il Papu), quindiil bis e il tris, fra 34' e 43': Freuler chiede e ottiene il duetto dall'apripista di giornata evitando Darmian (che comunque devia di coscia) per l'insaccata alta di mancino, poi Gosens sfrutta di destro e di potenza la deviazione con la suola di Alves, in pratica un servizio involontario che taglia fuori la sua retroguardia, sulla botta dello sloveno. In mezzo (38'),anche la girata del colombiano su filtrante del precedente,smorzata da Iacoponi tra i guantoni di Sepe.
Inglese rientra dopo tre mesi, stesso lasso temporale di assenza del collega Duvan Zapata, in panchina, al posto di Sprocati, con conseguente sequela a destra del nazionale svedese neo juventino classe 2000.

Ma sono i bergamaschi a sfiorare il gol, con Ilicic(4') che cicca in area piccola, toccandolo con un piede e poil'altro, l'allungo di Hateboer (4'). Un altro tentativo e il fantasista tutto sinistro la imbrocca: al 7' la punizione a due con Muriel sorvola di un amen la traversa, al 15' il cross dall'out di Gosens è buono per la volée in torsione dalla destra dell'area che vale il poker. Al 21' potrebbe essere doppietta sul velo di Gomez che subito dopo slalomeggia provandoci senza successo (a lato del primo palo), ma il tiro è centrale. Lo schiaffo a cinque dita arriva comunque, al 26', quando lo sloveno approfitta dell'appoggio di Toloi, evita l'intera difesae la piazza nell'angolino da posizione centrale. Dopo Laurini (per uno spentissimo Kucka) tocca a Duvan Zapata, che rileva il connazionale; a dodici dal 90' Brugman e Malinovskyi sostituiscono Grassi (uno dei tanti ex: ci sono anche Scozzarella, Colombi e Cornelius) e Gomez per la standing ovation, stessa sorte per Ilicic sei giri di lancetta più tardi.Al 43' Traore, il suo cambio, la porge ad Hateboer che fallisce il sesto alzando la mira.

Milan-Sampdoria 0-0
Solo un pari per il Milan alla prima del 2020 nel giorno del nuovo esordio in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. Contro la Sampdoria i rossoneri non vanno oltre uno scialbo 0-0, e anzi ha rischiato grosso perche' le vere o le migliori occasioni da gol le hanno avute i blucerchiati nella ripresa. In sostanza, un punto ciascuno che fa comodo solo alla squadra di Ranieri, che stacca momentaneamente il Lecce salendo a quota 16 punti in classifica, poco sopra la zona retrocessione. Il Milan si porta a 22 e non riesce a rialzarsi dopo il pesante ko di Bergamo.     Predominio rossonero praticamente per tutta la prima frazione di gioco, seppur di occasioni nitide la squadra di Pioli non ne costruisca tantissime. Bonaventura viene respinto dopo un'azione partita da calcio d'angolo, piu' tardi invece Suso non indovina la conclusione di destro dopo una palla rubata dai suoi sulla tre quarti avversaria. Lo spagnolo e' protagonista anche nel finale di primo tempo, quando sembra ritagliarsi un ottimo spazio per il tiro in piena area, ma Chabot e' provvidenziale nello sradicargli il pallone dai piedi. Prima del riposo brivido per il Diavolo, con la Samp che trova il possibile vantaggio con Jankto, annullato pero' per posizione irregolare di Gabbiadini autore dell'assist.   

Nella ripresa San Siro diventa una giostra di emozioni e paure per i rossoneri, con l'ingresso di Ibrahimovic a scaldare gli animi dei tifosi (poche cose pero' da parte dello svedese), ma la doppia grande occasione fallita da Gabbiadini per portare incredibilmente avanti la squadra di Ranieri. Il Milan poi si assesta e inizia gli assalti dalle parti di Audero, ma nessuno degli uomini di Pioli riesce a trovare la zampata da 3 punti. Al triplice fischio resta lo 0-0.-raisport-

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