venerdì 10 gennaio 2020

Calcio e non solo

Dalla Spagna all'Italia, il biglietto d'aereo probabilmente già sarà prenotato perché è atteso per domani nel Belpaese Stanislav Lobotka, prossimo centrocampista del Napoli. Stando a quanto riferito da Sky Sport, il club azzurro ha chiuso definitivamente l'operazione con il Celta Vigo, raggiungendo finalmente l'accordo, dopo aver già trovato da tempo l'intesa con il calciatore.
CIFRE E DETTAGLI - Alla fine la quadra è stata trovata: 20 milioni di euro di parte fissa, più altri 4 di bonus - si legge sul sito dell'esperto dell'emittente satellitare Gianluca Di Marzio - difficilmente raggiungibili. Per la giornata di domani il classe '94 arriverà in Italia e già nel pomeriggio sosterrà le visite mediche. Poi ci saranno le firme e l'ufficialità: ecco il doppio colpo a centrocampo per il Napoli.-tuttonapoli.net-


Lobotka al Napoli: è fatta! Lo annuncia su twitter il giornalista ed esperto di mercato di Sportitalia, Alfredo Pedullà, riferendo anche alcuni dettagli dell'operazione: "Venti milioni più 3 di bonus difficili, pagamento dilazionato. In Italia tra domani e domenica".-tuttonapoli.net-


Brutte notizie per Gennaro Gattuso in vista di Lazio-Napoli, match valevole per l'ultima giornata del girone d'andata di Serie A in programma domani. L'allenatore azzurro ha diramato la lista dei convocati per la sfida e non ci sono diversi pezzi importanti della sua rosa. Manca Alex Meret, che non si allena da due giorni, così come Kalidou Koulibaly e Nikola Maksimovic, ancora alle prese con i rispettivi problemi. Al posto del portiere viene chiamato un giovane della Primavera, il 2002 Daniele. Out anche Amin Younes, fermato dalla febbre, oltre a Faouzi Ghoulam, Kevin Malcuit e Dries Mertens (ancora in Belgio). Di seguito l'elenco completo:
I convocati: Allan, Callejon, Daniele, Di Lorenzo, Elmas, Fabian, Gaetano, Hysaj, Insigne, Karnezis, Llorente, Lozano, Luperto, Manolas, Mario Rui, Milik, Ospina, Tonelli, Zielinski-tuttonapoli.net-


Rino Gattuso torna a parlare dopo la sconfitta rimediata al San Paolo contro l'Inter. Dalle ore 12 il tecnico del Napoli presenterà la delicata e difficile sfida sul campo della Lazio, squadra più in forma dell'intero campionato. Potrete seguire la diretta testuale dell'evento su Tuttonapoli.net.
12.07 - Inizia la conferenza stampa
Come si fa a dare consistenza ai progressi visti? "Dobbiamo continuare così, commettere meno errori, giocare da squadra, dare continuità, migliorando il palleggio. Col Parma e con l'Inter sembrano due squadre diverse, iniziamo a stare meglio fisicamente, a palleggiare e giocare come piace a me, dobbiamo continuare così. E' chiaro che affrontiamo una squadra che da mesi fanno bene, hanno iniziato male, facevano fatica, non giocavano il calcio che volevano ma s'è ripresa, questo può esserci utile anche a noi, ci servono dei risultati per darci la mentalità giusta".
Continuità anche di scelte? Ospina è una possibilità? "Meret ha commesso un errore, come altri giocatori, vediamo domani. Domani scelgo, ma siamo una squadra, non si tratta di esclusioni. Non capisco perché con Ancelotti giocava due partite Meret o due Ospina, ho due portieri validi, anzi pure Karnezis è molto bravo e valutiamo gara dopo gara".
Demme ormai è del Napoli. "No, quando sarà ufficiale ne parleremo".
Lei disse: Meret è titolare. "Sì, lo è. Non è cambiato niente, due giorni non s'è allenato, vediamo domani chi giocherà".
Cosa serve alla squadra? "Serenità, serenità. I dati sono confortanti, stiamo crescendo, serve tranquillità in questo momento perchè non lo siamo".
Si va avanti con Fabian al centro? "Lo vedremo domani, i giocatori fanno ciò che chiedo, sento tanti discorsi sulle multe, ma la squadra sta sul pezzo, io non regalo niente a nessuno e c'è grande entusiasmo ed anche rammarico per i risultati, ma entusiasmo per ciò che proponiamo, gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi ed allenarsi. Io non vedo tutte le problematiche che leggo, almeno da quando ci sono io. Tante cose non sono corrette da scrivere".
La Lazio ha tante individualità, come ferma Immobile? "Non è solo Immobile, hanno velocità, tecnica, fisicità, sarà la stessa gara vista con l'Inter più o meno, non dobbiamo dare profondità per limitare i loro pregi e giocare su qualche difetto che anche loro hanno".
Comincia ad essere suo questo spogliatoio? "Comincio a vedere che le cose su cui lavoriamo stanno venendo fuori, dobbiamo continuare, senza pensare, ma vedo voglia ed entusiasmo. Inizio a vedere ciò su cui lavoriamo".
Koulibaly non ci sarà? "Ha lavorato 3 giorni, non ci possiamo permettere un'altra ricaduta, ieri abbiamo fatto una risonanza e c'è ancora un po' di edema, non possiamo rischiare, sappiamo tutti la sua importanza ma non posso mettere giocare che poi stanno 2-3 mesi fuori, mi piace tutelare i miei giocatori. Lunedì inizieremo ad alzare la velocità e vediamo se potrà scendere in campo".
Troppe ripartenze subite, la Lazio è specialista in questo. "Io le ho viste col Parma, con l'Inter invece loro uscivano dalla pressione e noi non chiudevamo bene centralmente, ma è merito della qualità dell'Inter. Le ripartenze le abbiamo subite col Parma, la Lazio non deve avere profondità, ci arrivano con le verticalizzazioni, palleggiando bene e poi trovando la profondità di Immobile".
La squadra uscirà a breve dal tunnel? "Se avessi visto una squadra morta, sarei venuto qui e l'avrei detto, mica racconto barzellette. Io vedo grande voglia, ma serve un filotto importante e muovere la classifica. Questa squadra non può pensare di avere una classifica così, ha dei valori, giocatori importanti anche se bisogna metterli nelle condizioni migliori anche come tranquillità".
Demme lo volevi già al Milan, sarà utile anche come esperienza? "Non voglio parlarne, sarebbe una mancanza di rispetto verso i miei giocatori. Di lui parla la storia, da anni capitano del Lipsia, primo in classifica in Bundesliga, tante gare in Champions. Ne parleremo, poi quando arriverà vi dirò le caratteristiche. Come idolo ha me, ma avremo modo di parlarne".
Mertens come sta? "Torna martedì sera, è in Belgio col fisioterapista della nazionale per curarsi".
12.20 - Sulla crescita di Fabian e la centralità nel progetto rispetto agli acquisti. "E' un giocatore importante, dal grande futuro, molto forte, ma dal primo giorno ho detto che mi piace lavorare con le coppie, ogni ruolo. Giochiamo a 3 e ne siamo 4, Gaetano non ha mai giocato lì, ne abbiamo quindi 4 di ruolo, per le coppie ne mancano 2. Fabian è chiaro, preferisce più giocare da mezzala, ma facciamo di necessità virtù anche se con l'Inter ha fatto a tratti buone cose, ma è chiaro che serve del tempo ed alcune cose non le ha, perciò cerchiamo i doppi ruoli. Quando hai tutti i doppi ruoli ti alleni meglio, c'è competitività, qualcuno dà di più..."
A che punto è Lozano? "E' molto molto forte, ha fatto 42 gol in due anni, ma deve riempirsi, ha bisogno di scattare continuamente. Non riesce a dare continuità alla corsa, alla velocità, deve crescere come gamba, appena sarà brillante ci aiuterà".
Che risposte ha avuto da Di Lorenzo centrale? "Io ho visto un grande Di Lorenzo, al di là dellas scivolata, ha combattuto con uno difficile da marcare come Lukaku, sono molto soddisfatto".
Callejon nel 4-3-3 ha ritrovato brillantezza. "E' il suo ruolo, con Sarri in quegli anni c'era una macchina perfetta, giocava alla playstation e questi giocatori si sono esaltati con questo metodo. Può fare molto di più, dal 70' non riesce ad esprimere più forza, dobbiamo migliorare in questo, a dare continuità per 95 minuti".
E' il momento di vestire un abito più provinciale, rinunciare a qualcosa sul piano del gioco, per portare via punti? "Se avessi la certezza di fare punti lo farei, ma noi non abbiamo la fisicità e la mentalità per giocare da provinciali, io sto dalle 8 qui, da mezzanotte ci penso non riuscendo a dormire. ci ho pensato, ma devi essere sicuro, altrimenti non fai né quello né quello. Quando si arriva, se cominci a chiedere delle cose e poi rismonti quella cosa continuamente, poi perdi di credibilità. Ti puoi abbassare un po' 10 metri, ma devi far male lì, e se non hai gamba non ci arrivi".
Si sente col presidente sulle partite? "Sì, parliamo tutti i giorni, mi fa domande, io le faccio a lui, c'è grande stima, parliamo di tutto".
Il Napoli quanto ascolta Gattuso sul mercato? "Col direttore parliamo tutti i giorni, i giocatori si scelgono in base a come vogliamo giocare, non solo bravi ma funzionali per il nostro calcio. E' questa la ricerca, c'è un confronto giornaliero, si smanetta, si sta ore ed ore per guardare ciò che cerchiamo e possiamo fare cose buone".
Perché un giocatore dovrebbe venire nel Napoli di Gattuso? "Fare questo lavoro è la cosa più bella al mondo, gratificante, con sacrifici ma anche poi con un lavoro da privilegiati. Dobbiamo baciare per terra, lo dico sempre. Lavorando poi con serietà, senza accontentarsi mai, si deve venire al campo con voglia, facendo fatica, oggi non si può giocare tecnicamente e lasciare altro per strada, oggi no e serve sempre un motore lucido. Chiedo grandissimo impegno, accetto anche sciocchezze ma sul campo bisogna pedalare".
A Napoli non sei scherzoso come in passato. "Cosa c'è da scherzare, so le difficoltà che viviamo. Ho la consapevolezza di allenare una squadra forte, che se trova il canale giusto non si ferma più. Non ho voglia di fare i sorrisini, abbiamo il dovere di risalire, dobbiamo stare calmi e lavorare. Con la tranquillità mentale e la gamba più frizzante, faremo divertire".
12.36 - Termina la conferenza stampa -tuttonapoli.net-


Francesco Marolda, firma storica del Corriere dello Sport, si è soffermato sul nuovo acquisto Demme e non solo ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Gattuso vedrà la squadra che ha in mente solo quando avrà a disposizione uno o due mediani. Demme? Non fa il fenomeno, ma è di grande affidabilità. Non è Iniesta, ma coprirà bene gli spazi e può dare al Napoli quella sicurezza che a centrocampo non c'è stata nell'ultimo periodo. Trovando il Napoli maggiore copertura con lui è chiaro che ne guadagneranno anche Allan, Fabian e Zielinski che avranno più libertà e non tanti compiti di copertura. E ne guadagnerà anche la difesa, che sarà più protetta".-tuttonapoli.net-

Qualità e quantità al servizio di Gattuso, da domani comincerà la nuova avventura in Serie A di Stanislav Lobotka. Il Napoli ha sbloccato l'affare nelle ultime ore, giungendo ad un accordo con il Celta Vigo, che ha dunque dato il via libera per la partenza del centrocampista slovacco dalla Spagna. Il club azzurro ha anche fissato le visite mediche: appuntamento per domattina alle 9:30 a Villa Stuart. Partirà come di consueto da Roma la prima esperienza italiana di Lobotka, pronto a diventare un giocatore del Napoli.-tuttonapoli.net-

Nella giornata di ieri Diego Demme ha svolto le visite mediche e si attende soltanto l'ufficialità. Stanislav Lobotka, invece, sosterrà i test domani, sempre a Villa Stuart. Doppio colpo in arrivo e possibile presenza di entrambi domani all'Olimpico, in occasione di Lazio-Napoli, per cominciare a capire come giocare la squadra, in vista dell'inserimento la prossima settimana. A riportarlo è Carmine Martino a Radio Kiss Kiss Napoli.-tuttonapoli.net-

Antonio Corbo, editorialista de La Repubblica, si è soffermato sul caso multe nel suo intervento al microfono di TvLuna: "Tra poco ci sarà la resa dei conti. Quella notte è un peso per il Napoli, non ci sarà clemenza. A Napoli bisogna portare esempio, a cominciare dalle Curve. I tifosi si considerano al pari del presidente ma non è così. Lazio? E' il momento buono per mostrarsi squadra umana e terrena. Mercato? Il Napoli ha bisogno di due mediani e di un terzino sinistro".-tuttonapoli.net-

Quattro delle prime cinque che si incontrano tra di loro, l'altra che affronta una blasonata in crisi. Il weekend di campionato promette scintille, come l'ultimo turno delle feste. Spettacolo assicurato tra Inter e Atalanta, migliore difesa contro migliore attacco, come anche tra due nemiche storiche, Roma e Juventus. Non minore fascino suscita però la terza sfida, quella tra la Lazio dei record positivi e il Napoli di quelli negativi. La testa della classifica può avere uno scossone, la fuga a due ha bisogno di verifiche. Ma il programma non esaurisce qui i suoi temi: il Cagliari in frenata riceve un Milan a trazione Ibrahimovic, il rilanciato Torino ospita un Bologna che non si arrende mai. La Fiorentina di Iachini e che abbraccia Cutrone deve battere la Spal fanalino di coda per non restare invischiata nella lotta per non retrocedere, che in misura diversa riguarda anche le altre partite, Udinese-Sassuolo, Verona-Genoa, Parma Lecce e soprattutto Sampdoria-Brescia. Conte contro Gasperini, con due squadre ricche di talenti e che giocano a memoria, si prende il proscenio, con gli orobici, reduci da un doppio 5-0, forse l'avversario più scomodo da affrontare: "Vincere sarebbe importante, stiamo parlando di una squadra forte, la più in forma del campionato - riconosce Conte - Continuano a crescere, è molto più forte rispetto all'anno scorso. E' un test impegnativo per noi". E' l'incrocio anche tra due tecnici che hanno avuto poca fortuna sull'altra panchina (Conte a Bergamo e Gasp all'Inter). Sembrano passati anni luce dal 7-1 per gli interisti del 2017. Il ko col Toro toglie sicurezza alla Roma dopo un dicembre d'assalto e l'arrivo della Juve concreta di Sarri rappresenta un esame molto severo. Ronaldo è in grande spolvero e promette sfracelli, i giallorossi sanno che un altro stop metterebbe in salita la lotta Champions, anche perché i bergamaschi volano. Ancora più lusinghiero il tragitto dell'invincibile Lazio di dicembre: nove vittorie di fila, pronta a staccare il record di Eriksson, la Supercoppa vinta con la Juve testimoniano uno stato di grazia da lotta scudetto. E domani ospita un Napoli in caduta libera (una vittoria nelle ultime dieci gare) che sarà anche senza Mertens e Koulibaly. La vena di Immobile, lanciato verso il record di Higuain, l'entusiasmo per la festa dei 120 anni creano condizioni ideali viste le difficoltà che Gattuso ha ereditato da Ancelotti.
"Abbiamo tutte le carte in regola per sfatare il tabù Napoli, l'ultima squadra di A che non ho mai battuto - le parole alla vigilia di Inzaghi - Gli azzurri sono un avversario molto molto scomodo, un avversario ferito e bisognoso di punti con un allenatore preparato". Il quale guarda alla trasferta di Roma con fiducia: "Dobbiamo dare continuità al gioco visto con l'Inter, adesso ci servono due-tre risultati per trovare la strada giusta e la serenità". Gara delicata tra Cagliari e Milan: i sardi hanno avuto qualche battuta a vuoto, ma la classifica è sempre invidiabile mentre il Milan di Pioli non decolla per ora neanche con Ibra che domani, anticipa Pioli, "potrebbe partire titolare. L'ho visto carico e motivato".
Vietato un altro stop. Oltre due mesi senza vittorie preoccupano i tifosi della Fiorentina, sempre più in basso in classifica, ma ora c'e' l'occasione per ripartire visto che riceve la Spal ultima, che ha ottenuto un successo nelle ultime 11 gare.
L'unico confronto tra squadre tranquille è Udinese-Sassuolo, che navigano a centroclassifica con i friulani in crescita e gli ospiti senza Berardi. Mazzarri cerca continuita' di risultati dopo il sacco di Roma e la vittoria ai rigori in Coppa Italia, ma il Bologna di Orsolini è un cliente scomodo: spettacolo e gol sembrano assicurati. Il resto del programma riguarda la lotta per non retrocedere: il lanciato Verona ospita un Genoa malmesso mentre il Parma, dopo la scoppola di Bergamo, vuole vendicarsi a spese di un Lecce in fase molto negativa. Molto delicata la sfida diretta Sampdoria-Brescia: chi perde si mette seriamente nei guai. -ansa-


(ANSA) -Alex Meret non ha recuperato dal trauma contusivo al fianco sinistro riportato contro l'Inter ed è rimasto fuori dalla lista dei convocati per la partita di domani contro la Lazio. In porta Gattuso punterà quindi su Ospina. Out dai convocati anche gli altri infortunati Koulibaly, Maksimovic, Mertens e Ghoulam, oltre a Younes, alle prese con l'influenza. (ANSA).



I Carabinieri della stazione Borgoloreto hanno denunciato un 14enne, nipote di un esponente di spicco del clan Mazzarella, che opera nel centro storico di Napoli, trovato con un coltello a farfalla nascosto negli slip. Il ragazzino, affidato ad un parente, si trovava con degli amici, tutti minorenni, in Piazza Mercato, a Napoli. Il coltello è stato posto sotto sequestro. Nella stessa piazza i carabinieri hanno anche rinvenuto due alberi di natale nascosti sul tetto di una cabina elettrica.-Radio Marte-


Ignoti si sono introdotti, per la quarta volta in due mesi, all’interno dell’istituto magistrale statale Virgilio di Pozzuoli. I balordi hanno cosparso i corridoi ai tre piani ed alcune aule di creolina e per questo oggi la scuola è rimasta chiusa. Sul posto sono intervenute le forze di polizia per i rilievi, mentre la dirigente scolastica ha convocato un collegio docenti. Per lunedì consiglio di istituto straordinario per ulteriori significativi interventi da prendere con i genitori e tentare di porre un freno agli episodi vandalici.-Radio Marte-


I cittadini capresi che dovranno chiedere autorizzazioni per lavori edilizi da effettuare nelle loro case non dovranno più recarsi nella sede del comune ma accedere al portale istituzionale. Il Comune di Capri, infatti, ha annunciato l’avvio del servizio telematico per la presentazione di tutte le pratiche riguardanti il settore edilizio. Marino Lembo, il primo cittadino di Capri, ha espresso soddisfazione ed ha evidenziato che l’informatizzazione “dell’Ufficio Tecnico Comunale rappresenta un passo importante fortemente voluto dalla Amministrazione Comunale ed è un ulteriore azione nel cammino verso il graduale efficientemento degli uffici comunali e di quello tecnico in particolare”.Radio Marte-


Rino Gattuso parla alla vigilia della sfida contro la Lazio.

Cosa bisogna di fare di meglio contro la Lazio?

“Bisogna continuare sulla strada intrapresa contro l’Inter. Dobbiamo commettere meno errori, serve continuità al gioco. Dobbiamo migliorare anche il palleggio e tenere bene il campo. Tra Parma e Inter sembrano due Napoli diversi. Stiamo meglio fisicamente e cominciamo a palleggiare. C’è la consapevolezza che affrontiamo una squadra importante e che esprime un buon calcio. La Lazio ha fatto fatica nei primi mesi e questo esempio può servire anche a noi. Dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo. Ci servono due o tre risultati positivi”.

La continuità è anche nelle scelte? Ospina può giocare?

“Adesso si parla di Ospina e di Meret. Meret ha commesso un errore ma lo hanno fatto anche gli altri. Domani scelgo, vediamo chi deve giocare in porta o in difesa. Con Ancelotti giocavano due partite Meret, poi Ospina. Ora vediamo. Abbiamo due portieri validi, c’è anche Ospina”.

Diego Demme, che ne pensa?

“Ne parlerò quando sarà ufficiale”.

Lei disse che Meret è il titolare?

“Sì lui è il titolare, ma vediamo. Non si è allenato due giorni. Domani vedrete chi giocherà”.

Cosa c’è da chiedere alla squadra?

“Serve serenità, i dati sono confortanti. Non siamo tranquilli, dobbiamo andare alla ricerca di tutto questo”.

Tra Fabian e Allan c’è la possibilità di un punto interrogativo?

“Vedrete domani e poi parlerò della formazione. Sento parlare di tante cose, delle multe, io non regalo niente a nessuno. C’è rammarico nello spogliatoio ma anche grande entusiasmo. Ci sono giocatori che stanno 5-6 ore per allenarsi e curarsi. Da quando sono arrivato, i giocatori mi hanno dato tutto e penso che tante volte escono fuori cose che non siano vere o corrette”.

Come pensa di fermare Immobile?

“Non c’è solo lui. La Lazio ha grande velocità e una grande tecnica. Non dobbiamo dare loro profondità. Sarà una partita simile a quella giocata con l’Inter”.

Comincia a sentire sua questa squadra e questo spogliatoio?

“Comincio a vedere le cose che mi piacciono. La squadra tiene il campo e alcuni aspetti vengono nel modo migliore. Continuiamo a lavorare”.

Come sta Koulibaly?

“Ha lavorato tre giorni molto bene. Ieri abbiamo fatto una risonanza e un esame strumentale. Ha ancora un po’ di edema e non possiamo rischiare. Non me la sento di mettere giocatori in campo con il rischio che possano stare fuori 2-3 mesi. Mi piace tutelare i miei giocatori. Lunedì cominceremo a fare qualcosa di diverso e vedremo se saremo in grado di metterlo in condizione, quando sarà al 100%”.

Con Parma e Inter avete subito ripartenze?

“Non siamo stati bravi nella prima pressione. Ma con il Parma abbiamo subito ripartenze, non con l’Inter. La Lazio ha caratteristiche ben precise, ma poi bisogna essere bravi a non darle profondità. Arrivano in area con meno passaggi e verticalizzano velocemente. L’Inter cerca più i due attaccanti con palla addosso. Correa porta palla e Immobile attacca in maniera incredibile la profondità”.

Il Napoli ha la volontà di uscire dal momento difficile?

“Vedo grande entusiasmo e voglia, ma dobbiamo fare un filotto importante di risultati. Non possiamo pensare di avere questa classifica, ci sono valori e giocatori importanti. Devono stare tranquilli e lavorare con entusiasmo”.

Demme le piaceva già al Milan. Tornerebbe utile?

“Non voglio parlare di Demme, è una mancanza di rispetto nei confronti dei miei giocatori, poi ne parlerò. È capitano del Lipsia, è una squadra prima in classifica in Bundesliga, ci sarà tutto il tempo per discuterne. Tanti giocatori mi piacciono”.

Ci può aggiornare sulle condizioni di Mertens?

“Arriva martedì sera. È in Belgio con il fisioterapista della nazionale, ha fatto delle cure e adesso rientrerà”.

Cosa potrà fare la differenza domani?

“Testa e gambe vanno nella stessa direzione. La qualità è una componente importante”.

Cosa ne pensa di Fabian da centrale e poi dopo gli acquisti?

“È un giocatore importante, giovane e di grande futuro. È molto forte. A me piace lavorare con le coppie, oggi si gioca a tre a centrocampo, siamo quattro più Gaetano che si sta abituando da vertice basso. Se parlo di coppie, ne mancano due. Fabian preferisce giocare da mezz’ala che da vertice basso, ora stiamo facendo di necessità virtù. Con l’Inter a tratti ha fatto buone cose, ma non possiamo chiedergli aspetti che non ha. Ci  vorrebbe tempo. Per questo abbiamo i doppi ruoli. I ragazzi della Primavera ti fanno andare più veloce, ma si abbassa la qualità in allenamento. Con i doppi ruoli c’è maggiore competizione. La vedo così”.

A che punto è l’inserimento di Lozano?

“Per me è molto forte, ma si deve riempire. Ha bisogno di scattare continuamente. Non riesce a dare continuità sulla sua corsa, deve migliorare su questo. Quando avrà una gamba brillante, ci darà una grandissima mano”.

Che risposte ha avuto da Di Lorenzo centrale?

“Domani valutiamo. Oggi proviamo a fare qualcosa. Al di là della scivolata, ho visto un grande Di Lorenzo. Ha combattuto contro Lukaku. Sono molto soddisfatto di come interpreta il ruolo”.

Come sta valutando Callejon?

“Gioca nel suo ruolo. Il Napoli di Sarri in quei tre anni era una macchina perfetta, giocava a memoria, sembrava la Playstation. Questi giocatori si sono esaltati con questo modo di giocare. Sono contento ma può fare molto di più”.

Il Napoli potrebbe avere un animo più provinciale?

“Se servisse a vincere le partite, lo farei, ma non abbiamo le caratteristiche, la fisicità e la mentalità. Ci ho pensato, ma dobbiamo essere sicuri. Dobbiamo essere molto attenti, altrimenti poi non fai bene niente”.

Come sta Ghoulam?

“Ha fatto dieci giorni in cui ha spinto tanto, adesso ha un piccolo problema e ha cominciato a correre due giorni fa. È stato fermo per 4-5 giorni”.

Ha parlato con De Laurentiis dopo l’Inter?

“Ci sentiamo tutti i giorni. Parliamo di tutto con grande serenità. Mi fa domande, a volte le faccio io. C’è grande stima”.

Ha pensato a Elmas vertice basso?

“Ci ho pensato, ma è un giocatore a cui piace andare in avanti. Credo possa diventare fortissimo, ma ha poco vissuto in questo momento. È una mezz’ala e da vertice basso non riesce a tenere la posizione. Ha caratteristiche ben precise, l’ho provato in allenamento, ma ci dobbiamo lavorare”.

Come sta la squadra fisicamente?

“Ho chiesto di fare un lavoro diverso e corse diverse. Ci sono più cambi di direzione, per questo ho cambiato qualcosa in base a come voglio giocare io”.

C’è difficoltà nella costruzione da dietro?

“A noi serve il portiere e dobbiamo passare da lui. Ci abbiamo provato con l’Inter e dobbiamo insistere. Non c’è un problema soltanto dei due centrali, ma anche dei terzini e del vertice basso. Dobbiamo aver voglia di giocare e di farci vedere bene. Abbiamo bisogno di lavorarci ancora”.

Quanto conta la voce di Gattuso sul mercato?

“Lavoriamo tutti i giorni. Servono giocatori funzionali, oggi la ricerca è questa. C’è un confronto quotidiano e giornaliero. Ho persone competenti come Giuntoli”.

Quali sono i tre motivi per cui un giocatore deve venire nel Napoli di Gattuso?

“Bisogna amare quello che si fa. Siamo sempre dei privilegiati, poi bisogna migliorare, lavorare e non accontentarsi. Al campo serve voglia e naturalmente lucidità. Posso anche accettare qualche sciocchezza, qualche mancanza durante qualche serata, ma al campo si pedala e bisogna avere rispetto di tutti”.

Scherza poco?

“Cosa c’è da scherzare in questo momento. Conosco bene le difficoltà che stiamo attraversando. Ho la consapevolezza di allenare una squadra forte e se troviamo il canale giusto può andare bene. Non voglio fare sorrisini da ebete. Abbiamo il dovere di risalire e quando saremo più tranquilli, faremo divertire”. Radio Marte

La sfida contro la Lazio di domani sera è una brutta gatta da pelare per gli azzurri. Le ultime notizie parlano di assenza importanti nel Napoli. Meret, Koulibaly, Mertens, Younas e Ghoulam non saranno della partita. A loro si è aggiunto anche Maksimovic. Una formazione letteralmente da inventare quella che il tecnico Gattuso deve mettere in campo. Nel frattempo anche Lobotka può considerarsi un giocatore del Napoli. Domani sosterrà a Villa Stuart le visite mediche di rito cosi come è già successo con Diego Demme. Due centrocampisti che potranno solo far bene alla causa azzurra. Sebbene se pensiamo alla sfida di domani contro la Lazio, attualmente uno squadrone ed in forma anche motivato, alla ricerca del decimo successo consecutivo e di ambire ad un ruolo perchè no anche in chiave-scudetto, la situazione degli azzurri è critica, in questo senso. I partenopei dovranno fare la gara-perfetta ma in queste condizioni si accettano miracoli. Molto probabilmente nemmeno la gara perfetta potrebbe servire anche perchè i campani non giocano male, ma non riescono a concretizzare le varie occasioni da rete che producono. E se ci fate caso subiscono sempre reti su lisci ed errori difensivi evidenti. Da scolaretti alle prime armi. Certo l'ammutinamento segna ancora la mente dei giocatori azzurri e del Presidente De Laurentiis. Un certo buonismo non guasterebbe in questi casi. La zona rossa è troppo vicina ed è troppo vergognosa per una squadra che si chiama Napoli.
Alessandro Lugli

ROMA – Dal 13 marzo scorso gli aeromobili 737 Max costruiti dalla Boeing sono mestamente fermi negli hangar di tutto il mondo. Non possono volare. Dopo due disastri aerei che, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, causarono la morte di 346 persone in tutto, sono sorvegliati speciali. La Faa, l’autorità americana dell’aviazione civile, non ha ancora dato il via libera.

Difficile che lo faccia proprio ora che la stessa Boeing è stata costretta a trasmettere anche al Congresso le e-mail interne di piloti e dipendenti a proposito di test e simulazioni di volo proprio del 737 Max. Sono mail offensive per la Faa, imbarazzanti e perfino choccanti per la stessa Boeing. “Metteresti la tua famiglia su un velivolo addestrato al simulatore Max? Io non lo farei”, scrive un pilota a un collega.“Questo aereo è progettato da buffoni, che a loro volta sono sorvegliati da scimmie”, scrive un altro insultando in un sol colpo datore di lavoro e autorità di controllo. “Non sono ancora stato perdonato da Dio per quello che ho nascosto l’anno scorso”, confessa un altro pilota.

Verrebbe da chiedersi, magari non a novemila metri d’altezza, in che mani siamo finiti. Peraltro, un’indagine sul disastro del 737 inabissatosi in Indonesia, aveva registrato come il dispositivo automatico spinga il muso verso il basso ma i piloti non siano addestrati ad usarlo perché la manovra non è inserita nel manuale. Nelle mail, oltre allo sgradevole tenore dei messaggi, colpisce una certa sciatteria che sembra fare a pugni con la logica perfetta dell’automazione. Ma non sono state riscontrate informazioni tali da costituire allarme per la sicurezza aerea. Quanto a noi, resterà posto, al prossimo decollo, per un inedito e supplementare peso nello stomaco. Proprio accanto alla paura. (fonte La Stampa)


ROMA – Due cugini di primo grado si sono sposati ma ora rischiano di finire in carcere. Michael Lee e Angela Peang, di Eagle Mountain, nello Utah (Usa), nonostante la parentela hanno scelto comunque di convolare a nozze e di mettere al mondo un bambino che nascerà tra pochi mesi. La loro relazione però nello Stato americano non è legale e la coppia può finire in galera per cinque anni.

Secondo quanto riporta il Daily Mail, il matrimonio si sarebbe celebrato in un altro Stato proprio perché nello Utah è illegale. La coppia ha scelto di raccontare la loro storia in un programma tv dove ha mostrato le analisi del bambino, facendo vedere che non sembra affetto da alcuna disabilità, nonostante lo stretto grado di parentela.
“Sapevamo che era rischioso, ma non siamo stati irresponsabili. Abbiamo fatto dei test genetici ed è emerso che avremmo potuto avere bambini senza rischi” ha rivelato la coppia che poi ha aggiunto come è nato il loro amore: come confessato dai due, c’era una forte attrazione se**uale tra loro. Seppur ora rischiano di finire dietro le sbarre, Michael e Angela hanno intenzione di rinunciare a lottare per il loro amore e hanno lanciato una petizione per far abolire la legge che vieta storie d’amore tra membri della famiglia o parenti stretti nello Utah. Fonte: DAILY MAIL.


ROMA – Come ogni inverno, si fa la conta dei malati. Quasi due milioni di italiani hanno già avuto l’influenza. La situazione più delicata, manco a dirlo, riguarda anziani e bambini. E proprio tra i piccoli si registra una piccola emergenza bronchiolite a Roma.

Influenza: quasi 2 milioni di casi in Italia.
Sono stati 286mila gli italiani messi a letto dall’influenza a cavallo del nuovo anno, nella settimana che si è chiusa il 5 gennaio. In totale il virus sta cominciando a sfiorare i due milioni di casi, per la precisione circa 1.877.000. “L’aumento si registra maggiormente nei giovani adulti e negli anziani – scrivono gli esperti dell’Iss – rispetto ai bambini e ragazzi sotto i quindici anni dovuto ancora alla chiusura delle scuole per le festività natalizie”.In Italia l’incidenza totale è pari a 4,7 casi per mille assistiti, ben superiore alla soglia che indica l’inizio dell’epidemia che è di 3. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 10,4 casi per mille assistiti. Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania sono le Regioni maggiormente colpite. Fino a questo momento, si legge nel bollettino, l’andamento è abbastanza simile a quello della stagione passata, che aveva visto il picco tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

Picco di casi di bronchiolite a Roma.
“Nei giorni delle feste e poi ancora in questa settimana abbiamo registrato un record di accessi in pronto soccorso per questa infezione delle vie respiratorie che colpisce i bimbi e torna a presentarsi nella stagione fredda. Ormai siamo al picco. E se gli accessi per questa patologia sono poco più di 1.000 l’anno qui da noi, il 50% dei piccoli pazienti viene ricoverato”. A segnalarlo all’AdnKronos Salute è Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza del Bambino Gesù di Roma.

“Al momento nell’ospedale del Gianicolo sono circa 25 i bimbi ricoverati per bronchiolite. Le forme più severe colpiscono in genere i bambini più piccoli di età, e soprattutto quelli più fragili: prematuri, cardiopatici o con problemi immunitari. Si tratta di una patologia che allarma moltissimo i genitori – continua Reale – e questo anche se i primi sintomi, specie in questo periodo dell’anno, possono essere sottovalutati. Ma è importante dire che non sempre occorre andare in pronto soccorso”. All’inizio la bronchiolite si presenta con raffreddore e un po’ di tosse, mentre dopo circa 4 giorni arrivano i sintomi più preoccupanti: “Espirazione prolungata con sibilo, affanno, dispnea”. (Fonti Ansa e AdnKronos).

SAVONA  –  “Quando sono entrato e ho visto la sala piena di macchine e di fili, ho avuto paura. Poi il dottor Luca Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, a chiedermi di fare respiri profondi e di rilassarmi. E tutto si è attenuato”: con queste parole Paolo Peira, 63 anni, ha raccontato l’intervento di ablazione della fibrillazione atriale al quale si è sottoposto senza anestesia, ma solo con l’ipnosi, all’ospedale San Paolo di Savona.

“Sentivo tutto ma ‘distante’, non provavo dolore. E le quattro ore che ho passato in quella posizione sono letteralmente volate”, ha spiegato Peira. “Il medico che mi ha operato, Francesco Pentimalli, mi ha chiesto se me la sentivo di provare con l’ipnosi, mi ha spiegato che sarebbe stato efficace solo se c’era la collaborazione del paziente. Io ho accettato subito”. E così Paolo si è affidato alla voce del dottor Bacino. “L’operazione è durata circa quattro ore. Prima di iniziare il dottor Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, con tono di voce molto calmo e tranquillo, e più parlava più abbassava la voce”.
Bacino ha aggiunto: “L’ipnosi clinica è ancora oggi poco conosciuta e poco applicata in campo medico e in particolar modo durante le procedure interventistiche cardiologiche a scopo analgesico, ma le sue potenzialità sono straordinarie, in quanto si può ridurre al minimo l’utilizzo dei convenzionali farmaci e inoltre la procedura è resa molto più tollerabile. L’ipnosi in elettrofisiologia è senza dubbio una novità a livello internazionale e il suo utilizzo sempre più estensivo potrà migliorare drasticamente il lavoro quotidiano del cardiologo interventista”.

L’ablazione della fibrillazione atriale è un intervento all’avanguardia nel campo della cardiologia interventistica che consente di curare gli episodi di aritmia e consiste nell’effettuare, attraverso il cateterismo cardiaco partendo dalle vene femorali, la deconnessione elettrica delle vene polmonari all’interno dell’atrio sinistro del cuore mediante l’utilizzo di energia a radiofrequenza determinando una modificazione stabile delle caratteristiche elettriche del cuore. (Fonte ANSA)


TORINO – E’ caduta in casa rompendosi il femore, sostituito con una protesi al San Giovanni Bosco di Torino. Un intervento di routine, se non fosse che la paziente ha 104 anni. Originaria di Mussomeli (Caltanisetta) ma residente nel capoluogo piemontese, la signora Maria, classe 1915, è stata operata dall’equipe ortopedica di Paolo Grognardi, direttore di Ortopedia e Traumatologia, in anestesia spinale.
L’incidente, informa l’Asl di Torino, è avvenuto nella notte tra martedì 7 gennaio e mercoledì, dopo una serata durante la quale l’anziana ha anche ballato una mazurka col nipote Lino, 51 anni. Nella notte l’allarme del figlio ottantenne per la caduta e il ricovero, in ambulanza, al San Giovanni Bosco. Considerate le buone condizioni, e valutati rischi e benefici, col consenso dei familiari e un’attenta valutazione anestesiologica, il giorno successivo l’ultracentenaria è stata operata con successo. Inizierà la riabilitazione nei prossimi giorni con l’obiettivo di tornare a casa.-blitzquotidiano.it-

ROMA – Un uomo di 43 anni lo scorso 10 agosto è stato ridotto in fin di vita a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, solo perché omosessuale. Il pestaggio è avvenuto nel parcheggio di una discoteca: l’uomo ha riportato gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche che si stanno trascinando ancora.

Il 43enne mentre subiva le violenze veniva apostrofato con la frase “fr**io di me**a”. Ad aggredirlo e picchiarlo dandogli pugni e calci in testa sono stati cinque giovani, quattro turisti milanesi e un salentino. E non è finita qui: l’uomo, ad un certo punto è stato sollevato per il lobo dell’orecchio che si è staccato di netto. Il 43enne ha subito danni molti seri: i calci e pugni gli hanno causato la frattura all’orbita dell’occhio e alle ossa della tempia. L’aggredito ha subito vari ematomi ed emorragie alla palpebra, ferite all’orecchio e alla mandibola e delle escoriazioni in varie parti del corpo.Le indagini hanno portato a scoprire che gli aggressori sono tutti figli di “buona famiglia”: tra loro ci sarebbero almeno due estremisti di destra. Uno di loro è uno studente dell’Università Cattolica di Milano che lo scorso anno si era candidato con la lista “Sturm und drang – Studenti identitari”. L’indagato è responsabile locale del Blocco Studentesco, associazione giovanile di estrema destra legata a CasaPound.

Anche gli altri aggressiori graviterebbero negli ambienti dell’estrema destra milanese, tra la curva di San Siro e quella della tifoseria dell’hockey al Palazzo del Ghiaccio sempre a Milano.

Fonte: FanPage

TORINO – Il Torino ha vinto ai calci di rigore contro il Genoa e si è qualificato per i quarti di finale di Coppa Italia dove affronterà la vincente di Milan-Spal. Favilli aveva portato in vantaggio il Genoa ma poi De Silvestri ha pareggiato i conti prima di fine primo tempo. Nella ripresa e nei tempi supplementari, il risultato non è cambiato anche se il Torino ha dovuto giocare in dieci uomini dal 105′ per l’espulsione di Meité per doppia ammonizione. Ai rigori, sono stati tutti infallibili meno che Radovanovic. Sirigu lo ha “ipnotizzato” e poi è arrivato il cucchiaio di Berenguer che ha regalato ai granata  la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia.
La cronaca della partita. Il Genoa è passato in vantaggio al 14′ con Favilli, centravanti rigenerato dalla cura Nicola. L’attaccante rossoblù ha recuperato palla e ha servito Cassata, il compagna di squadra ha dribblato un avversario e ha ripassato la sfera al centravanti che ha insaccato facilmente a porta vuota.
Il Torino ha pareggiato i conti al 23′ con Lorenzo De Silvestri. Tutto è nato da Berenguer che ha recuperato palla sulla trequarti campo, poi ha crossato in mezzo per De Silvestri che con il destro ha battuto un incerto Radu.
Dopo un primo tempo terminato sul risultato di uno a uno, nella ripresa, che è stata molto equilibrata, le due squadre hanno provato a segnare il gol qualificazione senza riuscirci. Radu ha compiuto una grande parata su Berenguer, mentre Sirigu ha fatto buona guardia su Favilli. Al 90′, Radu ha compiuto una parata prodigiosa su Bonifazi, sulla respinta, Belotti ha calciato fuori da due passi.
Nel corso del primo tempo supplementare, il Torino è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Meité. Il centrocampista granata è uscito di scena per doppia ammonizione, decisivo il fallo su Schone al 105′. Al 112′, l’arbitro ha annullato il gol della possibile qualificazione a Romero perché il calciatore del Genoa era in fuorigioco al momento del tocco vincente.  I tempi supplementari sono terminati sul risultato di uno a uno con le due squadre che si sono giocate la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia ai calci di rigore.
Belotti ha segnato il primo rigore per il Torino, Destro ha spiazzato Sirigu e ha pareggiato i conti, il Torino è passato nuovamente in vantaggio con il gol del baby attaccante Millico, il Genoa ha pareggiato i conti con Favilli, Rincon ha segnato il tre a due per il Torino, il Genoa ha pareggiato i conti con Cassata, il Torino ha segnato il 4 a 3 con Ola Aina, Sirigu ha parato il rigore calciato da Ivan Radovanovic alla sua destra, Berenguer ha segnato la rete del 5 a 3 che ha permesso al Torino di qualificarsi per i quarti di finale di Coppa Italia dove affronterà la vincente di Milan-Spal.-blitzquotidiano.it-

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