lunedì 27 gennaio 2020

Napoli batte Juventus

Visite mediche iniziate per Matteo Politano. L'esterno, che il Napoli ha prelevato dall'Inter, è arrivato circa alle 10 a Villa Stuart per iniziare le rituali visite mediche prima della firma con il Napoli. Il costo dell'operazione dovrebbe esseredi circa 21 milioni più bonus. Ecco il video del nostro inviato.-tuttonapoli.net-

Amici di Tuttonapoli, benvenuti dal San Paolo alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso dopo la vittoria per 2-1 contro la Juventus.

23.20 - Inizia la conferenza stampa

Vittoria che può cambiare la stagione? "Non cambia niente, oggi valiamo 27 punti, tanti ne abbiamo 27 e questi valiamo, bastoniamoci da soli. Più di qualcosa ho sbagliato, tante problematiche ci siamo inguaiati da soli e dobbiamo solo lavorare e pedalare. Noi sappiamo giocare, dobbiamo farlo, ma se riusciamo a soffrire senza regalare uomini per la pressione ultra-offensiva possiamo fare domande così".

Cosa ti è piaciuto di più? "Tutto, lo stadio, l'atmosfera, nessuno ha sbagliato partita, da Meret agli altri, abbiamo concesso solo 2 palle gol ad una delle 4 squadre più forti d'Europa".

Più sfrontati nella ripresa. Era già decisa così? "No, nel secondo tempo i loro centrali portavano palla e pizzicavamo più in avanti perché loro ci venivano in bocca, nel primo tempo invece loro giravano palla, i 15 metri in avanti ce li hanno fatti fare loro e quindi doveva uscire la mezzala".

Dove ha vinto la partita il Napoli? "L'avevo detto ieri, giocando in due fasi, rispetto per loro quando avevano palla, ma giocando sui 25 metri salendo a palla coperta, lavorando tanto sugli esterni con le mezzali, grande Demme fino a quando è stato in campo, ci ha dato grande copertura ed ordine, poi grande palleggio col pallone. Non si palleggia per far divertire la gente, ma per uscire dal basso e giocare i 5 contro 5 dall'altro lato, l'abbiamo sempre fatto pur sbagliando l'ultimo passaggio".

Cosa ha fatto per riportare Insigne a questi livelli? "E' la squadra che si sta allenando con carichi pesanti, intensità, poi quando non arrivano i risultati sembra che racconto barzellette, ma stiamo lavorando. Ci sono più sterzate, c'è lavoro a secco, in questi 45-50 giorni abbiamo lavorato e ora raccogliamo i frutti".

Juve senza un tiro nello specchio nel primo tempo. Era questo il Napoli che voleva dietro? "Secondo te... è chiaro, domanda facile. I concetti sono semplici, bisogna lavorare, tenere bene il campo e lavorare di reparto. E' un calcio diverso da quello di Carlo, a me non piace dare campo agli avversari, ma lavorare di reparti. Ma io non dimentico la Fiorentina, è stata una mazzata, non ho visto il fuoco e una squadra di Gattuso non può sbagliare a livello di cattiveria agonistica. Ora testa a mercoledì, ho dato 2 giorni perchè è l'ultima settimana che posso darli".

Battere la Juve significa entrare di diritto nel cuore dei napoletani. E quell'esultanza sotto la curva? "Io mi emoziono pure quando gioco a calcio con mio figlio, figurati. Essere qui da uomo del sud, allenare una piazza così, è motivo d'orgoglio. Ai tempi di Maradona rompevo le palle a mio papà, ma c'erano pochi soldi. Poi ci sono venuto da giocatore, io però voglio entrare nel cuore dei giocatori più che dei tifosi, vediamo cosa riuscirò a fare perché a me nessuno mi ha mai regalato niente, faccio già da tanto questo lavoro pur essendo giovane e spero di scrivere cose importanti per questa città".

Sulla condizione fisica: "Se non stai bene non puoi tenere questi ritmi, la media è alta. Il punto non è come corri o quanto corri, ma come tieni il campo e come annusi il pericolo, ora si sta lì dietro, tutti si aiutano, poi si palleggia costruendo con due centrali dentro l'area e Meret con i piedi... eravate preoccupati, ma lavorando e credendo in quello che si fa...".

Sugli infortunati: "Maksimovic era in panchina, disponibile per 10-15 minuti se c'era bisogna. Koulibaly e Mertens si sono allenati, speriamo che mercoledì saranno entrambi a disposizione".

Sul calendario ora con le medio-piccole: "Dopo le prossime tre gare vi dirò se siamo guariti, ci faranno capire che tipo di campionato possiamo fare".

Su Demme che fa giocare meglio gli altri: "Fabian, Zielinski e gli altri sono giocatori forti! Andavano messi in un contesto, ma sono forti perciò fanno partite del genere, bisogna prepararli ma tanti sono forti, forti, forti e bisogna cercare solo il collettivo. Ora arriviamo prima possibile ai 40 punti, subito, velocemente, poi dopo vediamo".

23.35 - Termina la conferenza stampa-tuttonapoli.net-


Il Napoli vuole Andrea Petagna dalla Spal. Arrivano conferme sull'interesse per il centravanti, che sarebbe obiettivo di mercato del Napoli in queste ultime ore di mercato. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola scrive di un Giuntoli che ha contattato la Spal, offrendo 21 milioni di euro per l'attaccante, spiegando come il Napoli abbia aggiunto un altro milione di euro ad un prima proposta di 20 milioni.

"Adesso, ne ha messi sul piatto 21 e il club emiliano potrebbe cedere all’offerta vantaggiosa per le proprie casse, anche se l’idea è quella di lasciarlo partire soltanto a fine stagione. Il Napoli, però, lo vuole subito, non vuole aspettare, perché vorrebbe garantirsi un attaccante di peso anche per il futuro. E poi, l’arrivo di Petagna potrebbe aprire alla partenza di Fernando Llorente che Antonio Conte vuole all’Inter. Oggi, Giuntoli incontrerà nuovamente i dirigenti della Spal per stringere l’operazione" scrive la rosea.-tuttonapoli.net-

Ritorno a Napoli da dimenticare per Sarri. Lo scrive Carlo Alvino su Twitter, che spiega come il club bianconero abbia avuto delle difficoltà nel viaggio di ritorno a Torino e che al momento sia ancora blocatta a Napoli: "Anche la nebbia contro la Juve. I non colorati restano prima bloccati in aeroporto e poi tornano in albergo. E sono ancora a Napoli".-tuttonapoli.net-

Il giornalista Roberto Beccantini titola così sulla sua pagina: "Sarrismo in mutande". Questo il commento del giornalistA alla pesante sconfitta della Juventus contro il Napoli: "Fischiato dal popolo che aveva condotto al sogno del colpo di stato, Sarri ha ricambiato con il tridente - spiega -. Cristiano, Higuain, Dybala: tutti dentro, subito. A Gattuso non è sembrato vero. Già aveva una squadra decimata e incasinata, l’artiglieria pesante della Juventus gli ha permesso di fare la partita che, in altri tempi, il San Paolo avrebbe censurato.

Tutti compatti, tutti indietro, con la palla lunga per Milik e le serpentine di Insigne quali concrete alternative al catenaccio mobile che, da queste parti, ben altri allenatori di passaggio avevano armato (colpo di tosse). L’ordalia si è così trasformata in una sorta di braccio di ferro tra due calvi che si contendevano un pettine. Il Napoli faceva gruppo attorno a Demme, Manolas e Zielinslki. La Juventus avanzava al ritmo di Pjanic. Lentamente, in orizzontale, come se un dribbling, uno scatto o un numero fossero merce proibita, più che rara.


Il Marziano pascolava a sinistra, il Pipita un po’ qua e un po’ là, l’Omarino dove fili di luce filtravano dai fili d’erba. Il Napoli ci ha messo il cuore, la testa e le gambe, Insigne prima il destro che, complice Szczesny, ha spalancato la porta a Zielinski, poi l'acrobazia del raddoppio. Chapeau. Lo stadio, fin lì un’enorme sala operatoria in cui dormivano tutti - chirurghi, pazienti, infermieri - si abbandonava ai tricche-tracche dei parenti.

Veniva, il Napoli, da quattro sconfitte casalinghe (coppa esclusa). Non ha avuto paura di giocare una partita proletaria, raramente cattiva (mica ce n’è stato bisogno), contro una Juventus 'tridentina' e molle, alla caccia di un possesso palla che, arrogante e sbadigliante com’era, ha fornito più scudi ai rivali che non munizioni a Cristiano, il cui golletto è stato mancia fumosa. Avete presente la Juventus di Firenze? Peggio, decisamente", chiosa Beccantini..-tuttonapoli.net-

Nome caldo quello di Fernando LLorente. Lo spagnolo è al centro di diverse indiscrezioni di mercato ed un suo possibile addio non è da escludere fino all'ultimo giorno di questa sessione invernale. Lo scrive Alfredo Pedullà, che su Twitter parla dell'attaccante spagnolo così: "Llorente per ora è dentro il Napoli. Ma non completamente dentro, fino a venerdì gli scenari possono cambiare".-tuttonapoli.net-


Trascinato dal pubblico del San Paolo il Napoli fa il miracolo e costringe la Juventus alla resa. Sarri esce sconfitto dal suo ex stadio, alla sua prima uscita sulla panchina della Juve da avversario degli azzurri. I fischi dagli spalti sottolineano oltre che il disamore del pubblico nei suoi confronti anche la prestazione assoultamente incolore dei bianconeri che vengono nettamente superati in campo dagli azzurri. Per il Napoli è un successo che può segnare la svolta nella stagione. Sarri sceglie di giocare con il tridente offensivo e contrariamente alle previsioni schiera il fischiatissimo Higuain al fianco di Dybala e Ronaldo, mandando in panchina Ramsey.

Gattuso risponde con un 4-3-3 molto abbottonato in cui Callejon finisce sostanzialmente per allinearsi ai tre di centrocampo e quando occorre perfino per dare una consistente mano in difesa. Il primo tempo è giocato a ritmi non certo forsennati e risulta abbastanza noioso. Basti pensare che nei primi 45' di gioco le due squadre non riescono a creare neppure un'occasione da gol. Il Napoli aspetta i bianconeri nella propria metà campo, lasciando alla Juventus il possesso palla per lunghi tratti di gara, e quando riparte lo fa con azioni ragionate, facendo girare il pallone da una parte all'altra del terreno di gioco. Gli uomini di Sarri provano soprattutto a sfruttare la fascia sinistra con la catena formata da Mario Rui, Zielinski e Insigne, ma quando il pallone arriva al centro dell'area di rigore dei campioni d'Italia Milik è sempre circondato da troppi avversari e non è mai aiutato dai compagni per riuscire a rendersi in qualche modo pericoloso. Sul fronte opposto Ronaldo gioca prevalentemente a sinistra con Higuain in posizione più centrale. Dybala, soprattutto quando Cuadrado riesce a spingere sul suo lato, retrocede in diverse occasioni per farsi vedere dai centrocampisti e tentare di inventare qualcosa nella zona intermedia tra l'attacco e il centrocampo.

Ma il Napoli è continumente disposto su due linee ravvicinare e gli spazi per la Juventus sono sempre molto limitati. Nella ripresa il Napoli si predispone con maggiore continuità all'offensiva e sfiore il gol con un tiro dalla media distanza di Zielinski che sorvola di poco la traversa. E' lo stesso polacco, al 17' a portare in vantaggio gli azzurri, ribattendo in rete una corta deviazione di Szczesny su tiro di Insigne da fuori area. Sarri manda in campo Douglas Costa e Bernardeschi al posto di Matuidi e Dybala e l'asse del gioco si sposta nuovamente nella metà campo dei padroni di casa. Il Napoli prova a spezzare il predominio del gioco juventino con ripartenze veloci, ma sempre con un gioco fatto di fraseggi stretti e passaggi corti. La tattica degli azzurri risulta vincente. Al 41' un'azione molto ben organizzata libera al tiro dalla media distanza Insign e che manda il pallone in fondo alla rete. La Juventus con un colpo di coda al 45' riduce le distanze con un colpo da biliardo di Ronaldo che servito dalla distanza da Bentancur, anticipa Meret e manda la palla in rete. Nei restanti quattro minuti, però, la Juve non costruisce nulla e la partita finisce senza patemi per i padroni di casa. E' il trionfo per il Napoli e per Rino Gattuso, una disfatta per Sarri e per la Juve. La vendetta del San Paolo con il suo ex allenatore si compie nella maniera più inaspettata e più esaltante per tifosi partenopei.ANSA


E' morto Kobe Bryant, 41 anni, in un incidente in elicottero in California, nella contea di Los Angeles. Nove le vittime, tra cui anche la figlia della leggenda del basket, Gianna Maria. Bryant, secondo Tmz, era a bordo del suo elicottero privato. Il velivolo ha preso fuoco una volta precipitato e inutili sono stati i soccorsi. Gianna Maria, 13 anni, era un astro nascente del basket femminile.ANSA


Maurizio Sarri, tecnico della Juventus, commenta in sala stampa la partita contro il Napoli: “Siamo mancati sotto il profilo dell’energia mentale e nervosa, abbiamo giocato sotto ritmo, con una fase difensiva blanda che ha rallentato anche la partenza di quella offensiva. Sembrava una gara indirizzata verso lo 0-0, fino a quel momento non c’era stato un tiro in porta. Abbiamo perso giustamente, contro una squadra che ha fatto il minimo per vincere. Non siamo stati condizionati dai risultati di Inter e Lazio, eravamo al 70%”. Sull’accoglienza del pubblico: “Tanti fischi? Vuol dire che l’affetto era tanto. Per ora sento il giusto giramento di c… per la sconfitta, non ho avuto il tempo di pensare ad altro. Quando vedremo una Juve bella come il mio Napoli? Per caratteristiche non può giocare allo stesso modo, non può essere brillantissima dal punto di vista fisico, con giocatori rapidissimi e in grado di innescare combinazioni in velocità. Sto accompagnando le caratteristiche dei miei ragazzi”.Radiomarte.it-

Lorenzo Insigne commenta la prestazione del Napoli contro la Juventus ai microfoni di Sky: “Abbiamo vissuto la vigilia serenamente, dobbiamo pensare a noi stessi. Fa molto piacere aver battuto la Juve, è la vittoria nostra e di tutta Napoli”.radiomarte-


Finalmente un grande Napoli. Cinque giorni dopo la Lazio, tocca alla Juventus di Sarri. Gli azzurri s’impongono 2-1 e fanno festa come ai bei tempi con il grande pubblico del San Paolo. Splendida la prova degli azzurri, bianconeri praticamente mai pericolosi. Dopo un primo tempo equilibrato e povero di occasioni, il risultato si sblocca al 18′ della ripresa: destro di Insigne, Szczesny non è impeccabile, Zielinski può ribadire a rete da due passi. La reazione della Juve non c’è e al 41′ Insigne fa esplodere il San Paolo, insaccando in girata su invito di Callejon. Ronaldo riaccende le speranze dei suoi, ma non c’è più tempo: vince il Napoli, con merito.

Napoli-Juventus 2-1 TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Hysaj, Manolas, Di Lorenzo, Rui; Fabian, Demme (23′ st Lobotka), Zielinski (36′ st Elmas); Callejon, Milik (45′ st Llorente), Insigne. A disp. Karnezis, Daniele, Luperto, Maksimovic, Lozano, Leandrinho. All. Gattuso

Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentacur, Pjanic (5′ st Rabiot), Matuidi (27′ st Douglas Costa); Dybala (27′ st Bernardeschi), Higuain, Ronaldo. A disp. Buffon, Pinsoglio, Rugani, Coccolo, Ramsey. All. Sarri

Arbitro: Mariani di Aprilia
Reti: 18′ st Zielinski, 41′ st Insigne 46′ st Ronaldo
Note: ammoniti Demme, Bentancur, Rabiot, Hysaj, Bernardeschi, De Ligt, Ronaldo. Angoli

3-2. Recupero: 1′ pt, 4′ st. Spettatori 45mila circa.-radiomarte-


ROMA – Uno schianto frontale tra due auto sulla strada statale Silana Crotonese, all’altezza del comune di Rocca di Neto, si è verificato il 27 gennaio. Il bilancio dell’incidente è di un morto e di 4 feriti. La vittima è un 70enne di Crotone, Mario Tullio, che ha perso il controllo dell’auto schiantandosi contro l’altra.

Secondo una prima ricostruzione, la Lancia Delta su cui viaggiavano due adulti e due bimbi e la Nissan Micra su cui viaggiava una persona si sono schiantate frontalmente per cause ancora da accertare. L’impatto è stato violentissimo e sul luogo sono arrivate le ambulanze del Suem 118 e la polizia stradale. L’Anas ha chiuso la strada in entrambi i sensi di marcia e il traffico
Nel violento incidente è morto Mario Tullio, un 70enne di Crotone che era a bordo della Nissan Micra. Tra i quattro feriti invece ci sono anche due bambini, che sarebbero in gravi condizioni. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona e i feriti sono stati portati in ospedale, dove il 70enne è deceduto. (Fonte Today)


ROMA – Due scosse di terremoto in Val di Susa sono state registrate la sera del 26 gennaio. La prima scossa è stata registrata alle 23 con magnitudo del 2,5 nel territorio di Condove. Poi appena una mezz’ora dopo, una scossa più lieve di magnitudo appena 1.4 è stata segnalata nello stesso epicentro.
I due terremoti sono stati monitorati e registrati dalla rete dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La prima scossa è arrivata alle 23.06 del 26 gennaio con ipocentro a 19 chilometri di profondità, magnitudo del 2.5 ed epicentro entro 10 chilometri dai comuni di Condove, Borgone Susa, Caprie, Sant’Antonino di Susa, San Didero, Vaie, Lemie, Chiusa di San Michele, Rubiana, Villar Focchiardo, Bruzolo, Villar Dora, Sant’Ambrogio di Torino e Usseglio.
Poi alle 23.32 una seconda scossa, stavolta di appena 1,4, che è stata registrata con ipocentro a 7 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità di San Didero, nella stessa zona della precedente. I terremoti non hanno provocato danni in Val di Susa e non sono stati segnalati feriti. (Fonte Ingv)
ROMA – Bonaccini ha preso più voti della sua coalizione, mentre Borgonzoni e Benini hanno preso meno voti della somma dei partiti che li sostenevano. E’ l’effetto del cosiddetto voto disgiunto.

Anche in Emilia-Romagna (come in tutte le elezioni amministrative) c’è il voto disgiunto. Cosa significa? Significa che era possibile votare un candidato presidente pur votando una lista diversa da quella della coalizione che lo sosteneva.Ha influito il voto disgiunto sulle elezione di Stefano Bonaccini contro Lucia Borgonzoni? Il voto disgiunto ha sicuramente avvantaggiato Stefano Bonaccini.

Il candidato del centrosinistra, infatti, ha vinto con un distacco di circa 180mila voti. E proprio Bonaccini ha potuto contare su circa 155mila voti in più rispetto alla sua coalizione.

A questo dato poi bisogna sommare i voti di chi ha votato Movimento 5 Stelle come lista ma Bonaccini come candidato governatore.

Ecco qualche dato (quando mancano appena 4 sezioni).
Primo dato. Quanti voti ha preso Bonaccini? 1.195.610 (51,42%).
Quanti voti ha preso la coalizione guidata da Bonnacini? 1.039.959 (48,12%).
Quindi? Quindi la differenza è di, prendiamo la calcolatrice, è di 155mila voti circa.
Secondo dato. Quanti voti ha preso la Borgonzoni? 1.014.401 (43,63%).
Quanti voti ha preso la coalizione guidata dalla Borgonzoni? 981.338 (45,41%).
Quindi? Quindi anche la Borgonzoni ha preso qualche voto in più rispetto alla propria coalizione.
Quanti in più? Circa 33mila.
E il Movimento 5 Stelle? A dir la verità il Movimento 5 Stelle ha avuto un trend contrario e negativo rispetto a Bonaccini e Borgonzoni.
Cioè? Cioè la lista ha preso più voti del candidato pentastellato Stefano Benni.
Ecco i numeri. 80.808 (3,48%) i voti preso da Stefano Benni. 102.533 (4,74%) i voti invece presi dalla lista.
Quindi qualcuno (21,626) ha votato Movimento 5 Stelle ma poi non ha votato Benni. Ha votato, probabilmente, Bonaccini o Borgonzoni. Probabilmente più Bonaccini che Borgonzoni. (Fonte: Ministero dell’Interno).

ROMA – Dopo aver trascorso la notte in ospedale, Gaetano Castrovilli ha voluto rassicurare tutti tramite i canali social: “Ragazzi grazie per i tanti messaggi che mi state inviando in queste ore. È stato solo un grande spavento, presto tornerò in campo. Grazie allo staff sanitario per il supporto”, ha scritto su Instagram il centrocampista della Fiorentina che sabato aveva dovuto abbandonare il campo a metà del secondo tempo per uno stato confusionale.

Castrovilli, aveva fatto sapere la Fiorentina in un comunicato a tarda notte, “è stato costretto ad abbandonare il campo a causa di uno stato di disorientamento occorso durante la gara contro il Genoa, a seguito di un traumatismo non rilevato durante le fasi di gioco. Si prevede il suo rientro a casa nella giornata di domenica”.

Gaetano Castrovilli sta bene, ma salterà almeno due partite. Anche la seconda TAC ha dato esito positivo. Il calciatore della Fiorentina non ha riportato conseguenze preoccupanti in seguito al trauma commotivo riportato nel corso del match di campionato. Dovrà restare ancora una notte sotto osservazione ma è solo a scopo precauzionale poi nella giornata di lunedì potrà essere dimesso e fare ritorno a casa. Quando potrà tornare ad allenarsi? Sarà in campo nelle prossime partite? Il successivo report medico chiarirà anche questi ulteriori aspetti.BLITZQUOTIDIANO.IT


ROMA – Nuovo ricovero per Sinisa Mihajlovic.

Sinisa Mihajlovic è stato ricoverato “all’Istituto di Ematologia ‘Seragnoli’ per essere sottoposto a una terapia antivirale che può rendersi necessaria, come nel caso in oggetto, dopo il trapianto di midollo osseo da donatore”. Lo comunica in una nota l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola. “I sanitari ritengono che la durata della degenza ospedaliera dovrebbe essere più breve di quella dei precedenti ricoveri”.Mihajlovic annunciò pubblicamente di essere stato colpito da una forma di leucemia a metà luglio dello scorso anno. Dopo diversi cicli di terapie è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo da donatore non familiare il 29 ottobre. A un mese circa dall’intervento aveva incontrato la stampa con i medici per annunciare condizioni di salute buone.

A Ferrara, nel derby contro la Spal, Mihajlovic era sceso in campo solo nel secondo tempo.

 “Mihajlovic? Nel primo tempo – aveva detto Emilio De Leo, il tattico di Mihajlovic – era in tribuna per la pioggia, nella ripresa è tornato in campo appena la pioggia è stata meno intensa. Il problema è quello opposto, che se scende in campo è difficile farlo poi rientrare, in caso di necessità”.
Fonte: Ansa, Adnkronos.

Nessun commento:

Posta un commento