mercoledì 7 ottobre 2009

mazzarri si presenta


MAZZARRI SI PRESENTA
Conferenza stampa del nuovo allenatore del Napoli, presentato anche il ds Bigon

Si è tenuta questa mattina, a Castel Volturno, la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Napoli, Walter Mazzarri. Presente anche il Presidente De Laurentiis, che di fatto ha dato il via al nuovo ciclo, durante il quale l'obiettivo sarà quello di avere un Napoli stabilmente posizionato nei piani alti della classifica e del calcio italiano. Il patron partenopeo ha poi tolto il velo al nuovo organigramma societario, annunciando l'arrivo di Gian Paolo Montali come Responsabile dell'Area tecnica (verrà presentato venerdì), Riccardo Bigon come Direttore Sportivo (presentato insieme a Mazzarri) e un Direttore Generale il cui nome si conoscerà entro Gennaio. Insomma, una vera e propria rivoluzione, come più volte annunciato nei giorni scorsi dallo stesso De Laurentiis. Che in sala stampa ha dimsotrato quanto grande sia da parte sua la voglia di portare il Napoli a competere per traguardi importanti.

Ecco di seguito tutte le dichiarazioni dei protagonisti della conferenza di Castel Volturno.


De Laurentiis: "Il nome di Mazzarri è presente nella mia mente già da due anni. Chiesi a Marino se era possibile portarlo subito in azzurro, mi fu risposto che non si poteva. Credo che il nostro tecnico abbia in un certo senso anche approfittato di questo nostro interesse per farsi ritoccare il contratto dalla Sampdoria. Ho voluto fortemente Mazzarri, proprio perchè lo inseguivo già da tempo. Avevo pensato a lui anche l'anno scorso, solo che era ancora impegnato con la società blucerchiata e quindi non libero. Ho letto che Mancini per questa società sarebbe costato troppo. Io però, nel rispetto del budget, non ho mai fatto questioni economiche. Se lo avessi voluto veramente poi, avrei trattato direttamente con Moratti, che è un mio grandissimo amico. Ma il mio obiettivo non era Mancini e neppure Delio Rossi. Era Mazzarri. Che ritengo la scelta più ponderata, più adatta per questa squadra. Lo penso perchè due anni fa quando navigavo in questo oscuro mare della comprensione dei moduli, vedevo che la Sampdoria interpretava molto bene questo 3-5-2, tanto è vero che abbiamo cercato di portare a casa dei pezzi di quella squadra. Ora inziamo questo secondo ciclo con lui, ma anche con altri innesti per questa società. Innanzitutto Riccardo Bigon: sarà il nostro Direttore Sportivo. Non si tratta di scaramanzia, non sapevo nemmeno che il papà fosse l’allenatore del Napoli che vinse lo scudetto. L’ho scelto perché è giovane, laureato, avvocato, ho avuto subito fiducia in lui. Per me è importantissimo avere uno scambio di idee, è questo il concetto di squadra che vado cercando.Venerdì sarà la volta di Gian Paolo Montali, che avrà il ruolo di Responsabile dell'Aera tecnica. Ed entro Gennaio avremo anche un Direttore Generale. Questa società deve avere una struttura forte, in cui il concetto di lavoro di squadra sia sempre chiaro. Cambieremo tante cose. Anche l'approccio alla comunicazione. Che è un aspetto molto importante, anche su questo piano qualcosa cambierà in questo secondo quinquennio, non voglio più divisioni tra buoni e cattivi: credo che tutti voi siate dalla parte del Napoli. Nella nostra crescita, che fino ad ora è stata anche un pò disomogenea, è mancato un chiaro approccio all'area della comunicazione. Questa nuova struttura societaria avrà il compito di portare avanti un discorso molto importante. Vogliamo rivitalizzare tutto, avremo dei nostri osservatori in Italia, dalla Serie A all'Eccellenza, e nel Mondo, inoltre dovremo dare un occhio di riguardo al settore giovanile. Ho intenzione di creare una struttura dove tutte le squadre giovanili del Napoli possano allenarsi e giocare, un complesso fatto di sei campi. Non ho deciso ancora se costruirlo qui a Casltel Volturno, riunendo nello stesso posto vivaio e prima squadra, oppure tenere le due cose separate. E' probabile che decida in questo senso, non mi piacciono le commistioni".

Il Presidente ha chiarito poi che a Gennaio si interverrà per rinforzare la squadra: "Il mercato per noi sarà aperto, l'ho già detto. Cassano? E' un sogno che lascio a voi"

Paragone tra calcio e cinema: "E’ più difficile fare cinema che calcio. Le squadre non primeggiano con tanti punti di distacco in Serie A. Credo in un calcio moderno, credo che non sia questo il calcio che si debba fare, ma ci siamo e non lo rigettiamo. Speriamo che qualcosa cambi, anche a livello di Nazionali. Se Quagliarella o Lavezzi tornano infortunati dai loro impegni io come faccio? Allora la Federazione dovrebbe introdurre un’assicurazione che preveda un indennizzo in base ai minuti giocati. Cà nisciun è fesso”.

Mazzarri: “Chi mi conosce sa che non so fare sviolinate. Napoli per me è paragonabile a quelle piazze che vanno per la maggiore. C’è un bacino di utenza che è il quarto d’Italia. E’ una grande piazza e io già ne conosco il calore. C’è anche pressione mediatica, ma è normale dato che stiamo parlando di un grande palcoscenico. Obiettivi? Secondo me un allenatore per dimostrare serietà deve prima saggiare le qualità della sua squadra, interagire con i giocatori quotidianamente anche per dare indicazioni alla società su dove intervenire. Quest’anno il campionato è molto livellato, la differenza la può fare il lavoro che da oggi inzieremo. La potenzialità della squadra non è data solo dal valore tecnico, ma anche dall’anima della stessa. Chi va in campo deve avere un’anima, solo così ce la possiamo giocare con tutti. Posso dire che questai è la rosa tecnicamente più valida che abbia mai allenato"

Si è passati poi a parlare del modulo: "Se andate a guardare la mia carriera, vedete che io sono in grado di insegnare qualsiasi tipo di modulo. Ho spesso fatto il 3-5-2 perché fino ad oggi mi sono sempre dovuto adattare a ciò che le società mi hanno messo a disposizione. A maggior ragione, ora che subentro in corso dovrò adeguarmi a ciò che trovo. La mia Reggina giocava con il 3-4-3, che avrei voluto fare anche alla Sampdoria; solo che lì il primo anno mi mancavano alcuni giocatori per attuare questo modulo. Una volta capito come far esprimere al meglio i calciatori a disposizione, anche a Genova la squadra ha iniziato a giocare un calcio bello e areoso. Inoltre io differenzio molto la fase passiva da quella attiva. Quando le mie squadre difendono lo fanno spesso con una difesa a quattro, poi magari quando impostiamo lo facciamo tenendo tre giocatori dietro. La storia dice che Amoruso ha ottenuto il suo più alto bottino di reti alla Reggina, la stessa cosa vale per gli altri attaccanti che hanno giocato con le mie squadre. E’ la squadra che deve mettere in grado l’attaccante di segnare. Ma l’importante è l’atteggiamento, vorrei che i calciatori stessero male quando si perde come sto male io. Non voglio responsabilizzare solo gli attaccanti, a Rolando Bianchi, che all’inizio faceva fatica, dicevo di non preoccuparsi, di giocare per la squadra, poi il gol sarebbe arrivato, e così è stato. E’ sempre la squadra, nella sua interezza, a segnare il suo destino. Bisogna tenere un atteggiamento tattico che sia in fase passiva che in fase attiva dia l'impressione che si agisca come un unico blocco. Io non prometto il bel gioco. Io sono per i risultati. La gente percepisce se la squadra dà il massimo per fare risultato. La famosa anima è questa: se il calciatore dà tutto, non molla mai quando è in campo. E’ compito mio invogliare i calciatori a dare il massimo. Fino ad ora ci sono riuscito, spero di farlo anche a Napoli. Nella Sampdoria gli esterni erano Maggio e Pieri. Maggio è qui, e quindi lo consoco, Pieri è a Livorno e quindi ora devo valutare cosa c’è su quella fascia. Potrei adottare delle variazioni tattiche, degli accorgimenti, preparando delle scalate difensive se metterò un esterno più offensivo. Quando sarò padrone della situazione dirò poi alla società se ci sarà bisogno di intervenire sul mercato".

Sul paragone Cassano-Lavezzi: "Un giocatore non può essere un clone di un altro. L’aspetto caratteriale e la disciplina tattica per me sono fondamentali. Io fino ad ora ho visto il Napoli solo in tv, non posso esprimere ancora questi giudizi"

L'aspetto psicologico: "Serve una scossa? Ognuno ha il suo carattere, ma del mio predecessore non parlo. Io sono un grande calcolatore, ma cerco di esternare e di trasmettere agli altri ciò che intendo e ciò che voglio. Per il momento questa cosa ha dato frutti perché i giocatori che ho avuto hanno sempre reso al massimo, sanno come preparo le partite. Se non sono convinti delle mie idee lo possono esternare, si parla e ci si confronta, anche se poi sono io che decido".

Sulle esperienze maturate altrove: "Tutte le esperienze per me sono fondamentali, anche quell’anno a Napoli in Serie B come vice di Ulivieri mi ha dato tanto, così come tanto ho imparato ad Acireale, dove ho potuto conoscere la passionalità delle piazze del Sud. Ferrara e Leonardo? Per me dovrebbe esserci più meritocrazia, poi è ovvio che ci sono le eccezioni, alcune valutazioni sono fatte dalle società che si assumono tutte le responsabilità. Nelle mie annate alla Sampdoria ho avuto le coppe da giocare, cosa che quest’anno i blucerchiati non hanno. Con me la società doriana ha sempre fatto un discorso impostato sui giovani, quest’anno forse hanno fatto scelte diverse, puntando su giocatori che già avevano fatto la Serie A. Non possiamo fare paragoni tra la mia Samp e quello che sarà il mio Napoli"

La conoscenza della squadra: "Farò un discorso generale, per il quale però aspetterò di avere tutti a disposizione. Comincerò da subito invece a parlare singolarmente con ogni calciatore, e ogni chiacchierata potrà durare anche mezz'ora. Non ci sarà nessun mio collaboratore presente, saremo solo io e il giocatore"

Sul futuro immediato: “E’ presto per capire se potrò fare qualche esperimento. In più mancheranno tanti calciatori per le Nazionali, e io li vedrò solo due giorni prima della gara del Bologna. Inoltre abbiamo di fronte un calendario molto duro, che da un lato mi stimola e da un altro mi fa aumentare la responsabilità, perché occorreranno prestazioni importanti”

A Reggio Calabria partiva da -11, a Napoli partirà da +7: "E' una buona battuta. Abbiamo un bel vantaggio! Senza scherzare, su quell'impresa credo siano stati fatti anche dei Dvd. Dissi alla squadra di giocare senza fare calcoli, avremmo visto la classifica solo all'ultima giornata. Credo di poter dire che andò piuttosto bene"

Il digiuno del Napoli in trasferta: "L’atteggiamento dei calciatori dovrà essere uguale in casa e fuori. Poi se saremo capaci di invertire la tendenza questo non posso prevederlo ora”


BIGON: "Sto provando sensazioni molto forti. Sono felice di essere qui, questa è una piazza importante dove le persone vivono il calcio con grande passione. Vengo da cinque anni a Reggio Calabria, cinque anni di serie A. Ho ottime sensazioni per questa nuova avventura. Ho avuto la fortuna di essere stato contattato da un presidente che ha molte doti: guarda al futuro, guarda oltre, cosa non facile da trovare nel nostro ambiente. Ha una visione di prospettiva e mi ha subito contagiato con il suo entusiasmo e il suo progetto. Vogliamo creare qualcosa di importante per il futuro, in modo che il mister, il suo staff e i suoi giocatori possano esprimersi al meglio".
Alessandro Lugli

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