lunedì 9 dicembre 2019

Non solo Calcio 09-12-2019

"La valigia per un allenatore deve essere sempre pronta, quindi anche la mia. Credo che essere messi in discussione in questa situazione per un allenatore è assolutamente normale". Lo ha detto il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti commentando, alla vigilia della sfida di Champions League con il Genk, le voci sempre più insistenti di un suo possibile esonero.
'Giusto chiudere se non ci sono condizioni' - "Mi dimetto? Stia sereno. So che la squadra non ha reso secondo le aspettative di tutti, mie, della società anche dei giocatori. Ma pensiamo a domani, spero che domani va tutto bene ma anche se si passa il turno non basta, possiamo però sfruttare il momento per dare un colpo di spugna forte". Lo ha detto il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti rispondendo alle voci su una possibile conclusione della sua avventura in azzurro. "Sono esperienze - ha aggiunto - che ho già vissuto in passato in tutte le squadre in cui sono stato. Non mi spaventa che la società possa decidere di esonerarmi o che io decida di andare via. Se non si verificano determinate condizioni credo sia giusto chiudere da entrambe le parti".  "Io mi sento molto coinvolto in questo periodo - ha concluso Ancelotti - e sono concentrato sulla squadra ma non posso fare finta di niente, la squadra non sta dando quello che può dare e io sono responsabile".
'Con il Genk faremo una grande partita'  - "Ho la sensazione chefaremo una grande partita e passeremo il turno e speriamo di passarlo da primi, sarebbe importante per avere un ottavo abbordabile" ha anche detto il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti alla vigilia della sfida di Champions League contro il Genk che deciderà la qualificazione agli ottavi. "Sono ottimista - ha aggiunto con un pizzico di ironia - dipende tutto dal fatto che l'allenatore non sbagli la formazione. Milik sta bene e si è allenato in questi giorni con la squadra, lo valutiamo e credo che possa essere disponibile. Allan ha ancora un po' di fastidio per quel colpo alla costola ma ieri si è allenato e speriamo possa esserci per domani. Ha avuto invece un problema Maksimovic che non ci sarà. Mi aspetto in generale una prestazione convincente come lo sono state molte di Champions dove abbiamo fatto un cammino positivo in un girone non facile e il fatto di essere a un passo dalla qualificazione significa che almeno in questa competizione la squadra ha dato il massimo e quando dà il massimo può competere con chiunque".-ansa-


L'Inter di Conte passa se batte il Barcellona (Valverde ha annunciato ampio turnover), altrimenti deve fare lo stesso risultato del Dortmund, che difficilmente manchera' i tre punti con lo Slavia. Conte teme l'emergenza a centrocampo ma potrebbe giovarsi dell'assenza del 6 volte Pallone d'Oro Messi. ''Inter-Barcellona è sempre speciale, per la storia, per il prestigio e per la grande qualità delle due squadre. È sempre come una finale. Nessuno vuole fallire, ci sono molte aspettative da entrambe le parti e sono sicuro che vedremo un grande spettacolo a San Siro'': l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, racconta così alla testata spagnola Sport, la sfida decisiva di domani sera per la qualificazione agli ottavi di Champions dei nerazzurri.    ''L'Inter deve scendere in campo con un solo obiettivo: vincere. Non pensare molto al risultato del Borussia Dortmund, - continua Moratti - o alla perdita di tempo nei calcoli matematici, deve vincere. E per farlo i nerazzurri dovranno ripetere la grande prestazione che hanno fatto a Barcellona''.    San Siro sarà una bolgia nerazzurra. Il primo posto in classifica ha dato entusiasmo a tutto l'ambiente e i tre punti sono un obiettivo per molti raggiungibile. ''Il Barcellona giocherà per vincere ma mi fido completamente di Conte -assicura Moratti- e della sua squadra. Mi piace molto questa Inter, ha un ottimo allenatore e un'ottima squadra, ma è la mentalità che fa davvero la differenza. Oggi, grazie alla cultura del lavoro e al sacrificio forniti da Conte, tutti i giocatori nerazzurri sono disposti a sacrificarsi per conto della squadra. Lautaro Martinez e Romelu Lukaku stanno andando alla grande. Sono due grandi attaccanti, segnano e si cercano molto in campo''.''Chi ti ama non ti fischia, martedì una bolgia interista'': è l'appello della Curva Nord dell'Inter in uno striscione appeso nella notte sui cancelli di San Siro, fotografato e pubblicato sulla pagina Facebook degli ultras. Contro il Barcellona, domani, in una partita da dentro o fuori, con uno stadio che sfiorerà il tutto esaurito, servirà tutto l'appoggio dei tifosi nerazzurri per centrare la qualificazione. Antonio Conte, dopo il pareggio contro la Roma, si era detto deluso da alcuni fischi sentiti durante la partita e aveva chiesto il supporto di tutti nei confronti di una squadra che è prima in classifica a due punti dalla Juventus. -ansa-


ANSA- La doppietta del 2-1 finale firmata da Leandro Contin, che ha ribaltato il vantaggio iniziale del Central Cordoba realizzato da Joao Rodriguez, ha emozionato a tal punto l'allenatore del Gimnasia y Esgrima La Plata. Diego Armando Maradona, da farlo scoppiare in lacrime a fine partita.
    Per la squadra dell'ex 'Pibe de oro' si tratta della prima vittoria in casa, che alimenta le speranze di salvezza. Il Gimnasia, infatti, è salito a 14 punti, che vale il quart'ultimo posto. Maradona è apparso più provato dei giocatori dopo la partita e le immagini del suo volto sofferente, rigato dalle lacrime, singhiozzante mentre viene intervistato, hanno fatto il giro del mondo. Diego si "è congratulato con la squadra", ma anche con se stesso "per la vittoria" e per "avere messo fine a questa terribile maledizione della squadra". L'ex asso del calcio mondiale, durante la partita, ha incitato la squadra con tale veemenza da finire a terra nei pressi della propria panchina, ma senza alcuna conseguenza. (ANSA).

(ANSA) -Sabato sera, in occasione di Genoa-Sampdoria, Claudio Ranieri diventerà il primo allenatore ad aver affrontato tutti i derby d'Italia. Nel suo curriculum ci sono le esperienze con Juve, Roma e Inter: complessivamente ha disputato otto derby con un bilancio straordinario, mai una sconfitta. Per lui 7 vittorie (3 con Juve, 3 Roma, 1 con Inter) e un pareggio (con la Juve).
    Con i bianconeri nella stagione 2007-2008 ottenne una vittoria (1-0, Trezeguet) e un pareggio 0-0. Nel campionato successivo due successi per 1-0 con reti di Amauri e Chiellini. Con la Roma, nel campionato 2009-2010 altre due vittorie: 1-0 (Cassetti) e 2-1 (doppietta di Vucinic). La stagione successiva a novembre successo per 2-0 (Borriello e Vucinic), nel ritorno al suo posto c'era Vincenzo Montella. Con l'Inter nella stagione 2011-2012 subentra a Gianpiero Gasperini a fine settembre prima di lasciare il posto ad Andrea Stramaccioni a fine marzo: fu protagonista nel derby di andata vinto 1-0 con rete di Milito. (ANSA).


ANSA-Il Panathlon Club Cesena, con decisione unanime della commissione, ha assegnato la terza edizione del premio 'Azeglio Vicini', istituito per ricordare l'ex ct azzurro morto il 30 gennaio del 2018 e già presidente onorario del Panathlon Cesena, all'ex calciatore milanista e della nazionale italiana di calcio Paolo Maldini, che ha già dato la propria disponibilità.
    Il premio viene assegnato ogni anno a uno sportivo che ricordi come principi e valori quelli dell'ex ct azzurro. Nelle due precedenti edizioni il riconoscimento è andato a Marco Tardelli e a Fabio Capello. La cerimonia si terrà al Grand Hotel da Vinci di Cesenatico (dove Azeglio Vicini è cresciuto da ragazzo, trascorreva le vacanze, ed è sepolto), a marzo o ad aprile, la data è ancora da stabilire. (ANSA).

ANSA) -Oggi a Roma si è riunito il Comitato etico presieduto della Lega Pro presieduto dal Prefetto Francesco Cirillo, formato dal vescovo mons. Pietro Santoro, dal generale Luigi Curatoli, da Antonino Viti e da Salvatore Festa.
    Davanti al presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, sono stati affrontati vari argomenti legati ai gravi problemi derivanti dall'indagine sull'ex calciatore del Bisceglie, Giordano Maccarrone, ora al Foggia, coinvolto in una vicenda di match-fixing e dai fatti di Catania riconducibili all'aggressione del dg Pietro Lo Monaco. "Il Comitato si muoverà nel primo caso per capire la dinamica dei gravi fatti - ha detto Cirillo - per prendere contatto con le autorità preposte al contrasto dei fenomeni criminosi e per mettere in azione iniziative di contrasto a ogni forma di inquinamento del corretto svolgimento del gioco del calcio. Per quanto riguarda la vile aggressione perpetrata nei confronti del dirigente del Catania confermiamo il ringraziamento verso le autorità di pubblica sicurezza che hanno agito con rigore e puntualità".
    (ANSA).


Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida con il Genk.

Come sta vivendo questa vigilia? È complicata?

“Ho sentito De Laurentiis, come facciamo spesso. Abbiamo parlato della partita contro l’Udinese e adesso sto preparando questa gara. È una vigilia importante che può regalarci questa opportunità”.

Prenderà delle decisioni?

“Devo prendere delle decisioni in queste ore. Mi compete scegliere la formazione migliore per puntare su una squadra che sappia fare una partita convincente. È l’unica decisione che devo prendere in queste ore. Dopo la partita devo fare delle riflessioni legate alla partita. E spero di farne finalmente positive”.

Può bastare la qualificazione in Champions a cancellare tutto?

“Assolutamente no. Bisogna valutare quello di buono fatto in Champions ma anche i problemi emersi in campionato. Siamo consapevoli che gli ottavi di Champions possano darci la motivazione e gli stimoli giusti anche in campionato”.

Servirebbe uno psicologo nello staff?

“Se si intende come un valorizzatore delle risorse umane, va bene. Uno psichiatra è totalmente negativo”.

La valigia è sul letto…?

“La valigia per un allenatore è sempre pronta. Credo che essere messi in discussione per questa situazione sia assolutamente normale. Sono esperienze che ho già vissuto altre volte. Non sono spaventato o preoccupato se la società mi manda via oppure se io decido di andare via. Come ho detto, se si verificano certe condizioni, è giusto andare avanti, altrimenti è giusto chiudere. Ci sono tante cose sull’argomento. Mi sento molto coinvolto. La squadra non sta esprimendo quello che può dare. In Champions abbiamo fatto delle cose di grandissimo livello e io voglio trovare la soluzione per uscire da questo periodo che finirà. Non possiamo tirare troppo per le lunghe. È già durato troppo”.

Cosa farà Ancelotti?

“Mi piace pensare al mio, devo valutarmi per quello che sto facendo e adesso non lo sto facendo. Devo coinvolgere il più possibile i calciatori, credo sia necessario. Non vorrei che i calciatori giocassero per me, potrebbe essere uno dei motivi per il quale poi mi verrebbero i dubbi”.

Quando è cominciato il momento negativo?

“Non so quando sia cominciato. È importante capire perché non sia ancora finito”.

Come sta Milik?

“Si è allenato e potrebbe essere disponibile. Stesso discorso per Allan che ieri ha lavorato”.

Può bastare mettere in campo la migliore formazione?

“ È l’unica cosa che posso controllare. Potrebbe essere una scintilla, ma non dimentichiamo quanto accaduto e poi servirebbero altre verifiche”.

Cosa non rifarebbe nel suo percorso a Napoli?

“Una cosa, ma non la dico”.

Cosa si aspetta domani dalla squadra?

“Mi aspetto una prestazione convincente come già accaduto in Champions. Vorrebbe dire essere protagonisti in questa competizione”.

Qual è la differenza tra il Napoli di Champions e quello del campionato?

“Siamo preoccupati per quello che non riusciamo a fare e ci condiziona l’aspetto mentale. Paradossalmente era molto più libera a Liverpool e ha dato il meglio. Questo peso ha condizionato molto”

Come mai questa difficoltà offensiva?

“Prendere tanti pali non è una giustificazione”.

Il centrocampo non sta funzionando?

“Paradossalmente la presenza di Allan ci ha garantito una migliore qualità della squadra. Quando c’è lui, giochiamo meglio. Senza di lui troviamo più difficoltà. Evidentemente dà l’equilibrio che è fondamentale”.

Fabian e Insigne giocheranno?

“Come ho detto, devo pensarci bene e scegliere la migliore soluzione. Ho due dubbi riguardanti Allan e Milik”.

Ha sentito Ibra?

“Ci siamo sentiti ieri sera. Mi ha detto che è a Los Angeles e c’è un bel clima”.

Quale sarebbe il rimpianto maggiore al Napoli?

“Non vivo con i se e con i ma”.

Sta pensando di andarsene domani?

“Non deve avere queste sensazioni. La squadra non sta rendendo ed è normale essere in discussione. Mi sembra logico, ma da qui a dire che vado via, ce ne vuole. Mi auguro che tutto vada bene e passare il turno. Dobbiamo sfruttare il momento e svoltare”.

È la persona adatta per risolvere il problema Napoli?

“Se non pensassi di esserlo, non sarei qui”.

Che sensazioni ha per domani?

“Sono convinto che faremo una grande partita e passeremo il turno. Speriamo di vincere il girone per avere un ottavo di finale importante. Sono ottimista. Dipende da una cosa sola, l’allenatore non deve sbagliare la formazione”.

La squadra è pronta e carica per domani?

“Ho visto il frame di Mario Rui e mi sono arrabbiato anche io. Ma c’è anche cattiva informazione, eravamo in rientro e quando Mario Rui prende palla rifiatano, mi sembra normale”. -radiomarte-

Alex Meret parla alla vigilia della sfida con il Genk

Quali sensazioni sta raccogliendo all’interno del gruppo?

“Sappiamo tutti del momento difficile. Siamo vogliosi di ricominciare e ripartire. La vittoria non arriva da tempo. Domani è una partita fondamentale. Abbiamo il destino nelle nostre mani, dipenderà unicamente da noi. Siamo concentrati e con la mentalità giusta. Non vogliamo pensare alle cose negative, ma solo a quelle positive”.

Come si fa a trovare la tranquillità?

“Concentriamoci soltanto sul lavoro che andremo a fare. Il resto non ci deve condizionare”.

Cosa manca al Napoli?

“Il nostro è un fatto mentale. Fisicamente stiamo bene e abbiamo dimostrato che nelle partite di Champions possiamo essere protagonisti. Dobbiamo mantenere i ritmi alti”.

Domani si gioca anche per l’allenatore?

“No è una partita importante per tutti”.

Che tipo di responsabilità avete voi domani?

“In campo andiamo noi giocatori e dobbiamo fare qualcosa in più. Serve il massimo. Per quanto riguarda le voci sull’allenatore, tutto il gruppo non ci bada e cerca solo di impegnarsi”.

Com’è il lavoro in settimana?

“È sempre lo stesso, la differenza è la mancanza di risultati. Questo ci spinge a fare meglio e poi dobbiamo portarlo in campo. Domani penserò a fare il massimo, diciamo che non mi cambia molto questa situazione tra Champions e campionato. Voglio essere protagonista”.

Le dispiace il gol subito ad Udine?

“Sì molto, ma adesso dobbiamo pensare solo a domani”.-radiomarte-

Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha dichiarato all’Ansa che “nel giro di un anno e mezzo la Campania dovrà essere del tutto autonoma nel ciclo della gestione dei rifiuti. “Il nostro piano – ha ricordato il Governatore – prevede una raccolta differenziata spinta con l’obiettivo del 60% su base regionale, la realizzazione di 15 impianti di compostaggio in tutta la regione, senza perdere un minuto di tempo. E questo per organizzare il trasferimento dell’umido che continuano a mandare a Padova o in Sicilia con dei costi che in alcuni casi superano i 300 euro a tonnellata”.-radiomarte-


Due sconosciuti, a bordo di uno scooter e a volto coperto, si sono avvicinati ad un immigrato gambizzandolo. Il fatto è accaduto in via Venezia, a Napoli. Uno degli sconosciuti ha estratto la pistola ed ha fatto fuoco contro l’uomo di origini africane. Il ferito è stato soccorso e portato all’ospedale “Loreto Mare”: le sue condizioni non destano preoccupazione. -radiomarte-

Un 32enne di Napoli è stato ferito alla schiena questa mattina mentre era nei pressi del Duomo. Pare che all’origine dell’accoltellamento ci sia un tentativo di rapina. La vittima è stata trasportata all’ospedale Loreto Mare.-radiomarte-

ROMA – Gli hanno mostrato la foto di un paziente, un bambino di 4 anni adagiato su una pila di coperte per mancanza di letti all’ospedale di Leeds. Boris Johnson ha reagito male due volte: non l’ha capita la foto mostratagli, ha sequestrato il telefonino dle giornalista che gliela mostrava.

Brutta gaffe nello Yorkshire del premier conservatore britannico, favorito dei sondaggi in vista delle elezioni di giovedì. E impegnato oggi a far campagna in diversi collegi del centro-nord dell’Inghilterra di tradizione laburista. Ma euroscettica.
Concentrato a cercare di additare il leader del Labour, Jeremy Corbyn, come un “traditore” della Brexit, Johnson si è irritato di fronte al giornalista di Itv John Pike. Che lo incalzava invece sulla crisi della sanità pubblica del Regno (Nhs).

E gli mostrava una foto memorizzata sul proprio telefonino di un bambino di 4 anni, Jack Williment-Barr, ricoverato per sospetta polmonite a Leeds e sistemato in mancanza di letti per terra su una pila di coperte.

A un certo punto, Johnson ha strappato il telefono di mano a Pike e se lo è messo in tasca. Solo più tardi, quando l’episodio è venuto fuori sui media, ha chiesto scusa – in particolare alla famiglia del piccolo – definendo l’immagine “terribile”.

Il suo comportamento è stato bollato come “una totale vergogna” dalla ministra ombra della Sanità, Angela Rayner, e da altri esponenti laburisti. Che nelle ore precedenti avevano illustrato l’impegno a “cancellare l’austerity” e a investire proprio nei servizi sociali. E nell’Nhs come la priorità assoluta dei primi 100 giorni d’un ipotetico governo Corbyn. (fonte Ansa)

ROMA – L’Agenzia mondiale antidoping ha bandito la Russia dalla partecipazione ai principali tornei sportivi internazionali per un periodo di quattro anni. Niente Olimpiadi 2020, niente Mondiali di calcio in Qatar e niente Olimpiadi Invernali nel 2022. Al contrario la nazionale russa potrà scendere in campo e competere in occasione degli Europei di calcio che prenderanno il via il 12 giugno. Il prossimo campionato continentale infatti sarà itinerante e si disputerà in 12 città europee, tra cui San Pietroburgo, per celebrale i 60 anni dalla nascita del torneo.

Il motivo di questa “anomalia” è legato al fatto che l’Uefa, ovvero il massimo organo calcistico europeo, non è considerato come “major event organisation” al pari di Fifa e Comitato Olimpico internazionale. Un problema in meno per il presidente della UEFA Ceferin: la Russia infatti non è solo una squadra avente diritto di partecipazione, ma anche una della nazioni che avrà diritto ad ospitare le gare (San Pietroburgo). -blitzquotidiano.it-


ROMA – Un tifoso del Milan è stato accoltellato all’uscita del settore ospiti dello stadio di Bologna, al termine della partita vinta dai rossoneri 3-2. Secondo i primi accertamenti, sarebbe scoppiata una lite fra tifosi del Milan che si contendevano un indumento di gioco lanciato da un giocatore milanista dopo la vittoria.

Il tifoso, accoltellato all’addome, è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna in gravi condizioni e operato d’urgenza: dopo l’intervento chirurgico i medici – secondo quanto riporta l’emittente locale è Tv-Rete7 – hanno per fortuna dichiarato che l’uomo non è in pericolo di vita.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe scoppiata una rissa poi degenerata nel ferimento con l’arma da taglio immediatamente all’esterno dello stadio in via Menabue. Colpito da un pugno nella baruffa anche un amico della vittima, che ha perso alcuni denti. L’aggressore è già stato individuato e fermato dalla polizia. La polizia scientifica è intervenuta per i rilievi del caso e ricostruire l’accaduto attraverso le immagini delle telecamere.
Fonte: REPUBBLICA.


BOLOGNA – Il Milan ha scacciato la crisi vincendo a Bologna e tornando a vedere la zona Europa League. Al termine dell’incontro, Stefano Pioli, ai microfoni di Sky Sport, ha voluto esprimere la sua soddisfazione  per la vittoria ma ha voluto raccontare anche il momento commovente dell’incontro in campo con il suo vecchio amico Sinisa Mihajlovic. Pioli non è riuscito a trattenere la commozione.

“Ero felice di aver ritrovato Sinisa Mihajlovic. Avrei anche voluto abbracciarlo. Quando lui mi ha detto ‘meglio di no’, mi sono inevitabilmente commosso. Era talmente felice di rivederlo in campo che, vinto dalla felicità, non stavo nemmeno pensando ai suoi problemi di salute. Mi sembrava come ai vecchi tempi. L’Emilia ci porta bene. Abbiamo vinto con merito sia contro il Parma che contro il Bologna. Noi e il Bologna siamo due squadre che giocano per fare gol. Per questo è uscita fuori una bellissima partita.Noi abbiamo molta qualità tecnica, ma se non ci mettiamo intensità non riusciamo a fare risultato. Piatek è stato un punto di riferimento molto importante per noi perché ha vinto tantissimi duelli e ci ha regalato moltissime sponde, uscirà da questo rigenerato. Il gol di Theo Hernandez è l’emblema di quello che voglio in fase offensiva. Avevamo otto uomini nella loro trequarti campo, stavamo dominando il gioco. Theo in fase offensiva ha tempi di inserimento importanti, ha un gran piede ed un ottimo fisico.

E’ un giocatore che per spaccare la partita deve partire da dietro, come terzino, per avere più metri a disposizione per partire in progressione. Stasera dobbiamo sottolineare anche le giocate di Suso, altro calciatore che adesso è in fiducia. Oggi non abbiamo giocato solo con le qualità tecniche, abbiamo giocato soprattutto da squadra. Ogni ragazzo si è sacrificato per l’altro, non ci tiriamo indietro ed abbiamo la voglia di lottare su ogni pallone.

Oggi l’unico vero errore commesso è non aver chiuso la partita. Abbiamo sbagliato troppe ripartenze, troppe occasioni da gol. Il Bologna ci ha punito andando sul 2-3 e a quel punto abbiamo rischiato la beffa. I ragazzi hanno saputo soffrire e anche questo è positivo. Sono vittorie che valgono il doppio. Adesso, testa al Sassuolo. Servirà una grande partita per vincere”. -blitzquotidiano.it-

BOLOGNA -Il leone serbo è tornato in panchina. L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic è tornato in panchina per la prima volta dopo il trapianto di midollo, fatto a fine ottobre a causa della leucemia che lo ha colpito. Mihajlovic è entrato in campo al Dall’Ara per guidare il suo Bologna nella sfida interna contro il Milan, accolto da un’ovazione dello stadio. L’ultima volta era andato in panchina a Torino contro la Juventus.

Nel corso del match, ricco di gol ed emozioni, Mihajlovic ha vissuto la partita in prima linea, come ai vecchi tempi. Il tecnico serbo è stato sempre in piedi, tra urla e gesti, ha cercato di guidare la sua squadra ad un pareggio che alla fine non è arrivato. Stasera il Bologna ha dovuto alzare bandiera bianca contro un grande Milan ma nel finale di partita, Mihajlovic ha indovinato le sostituzioni, mentre lo stesso non si può dire di Pioli, andando vicinissimo ad un insperato tre a tre. Le sostituzioni hanno cambiato clamorosamente il volto al match. Biglia e Paqueta hanno giocato malissimo, consegnando il centrocampo al Bologna, mentre prima del loro ingresso in campo, i rossoneri stavano giganteggiando proprio nella zona mediana del campo. Mihajlovic invece ha inserito Santander e Orsolini, due calciatori che hanno fatto molto bene. Santander ha messo in difficoltà Romagnoli mentre Orsolini si è guadagnato il rigore del 2-3. Mihajlovic è tornato, ora il Bologna deve tornare a fare punti per blindare una salvezza che sarebbe meritatissima. -blitzquotidiano.it-

Al Dall'Ara l'attesa è tutta per Sinisa Mihajlovic. Bologna-Milan è la gara che segna il ritorno in panchina del serbo dopo il trapianto di midollo del 29 ottobre. Il Diavolo però rovina la festa e si prende la scena: seconda vittoria consecutiva in trasferta per la banda di Pioli, che concede il bis dopo il successo di Parma passando 3-2 al Dall'Ara. Il racconto della partita 
Pioli cerca continuità e ripropone lo stesso undici schierato al Tardini, il suo Milan risponde presente e si conferma in crescita. La continuità la cercava anche il Bologna dopo il successo di Napoli, con l'obiettivo di dimenticare la figuraccia rimediata a Udine (1-4) in Coppa Italia. Mihajlovic archivia l'esperimento della difesa a 3, ripropone l'abituale 4-2-3-1, con Skov Olsen, Denswil e Schouten titolari al posto diOrsolini, Krejcì e dello squalificato Medel, ma risposta non arriva.

Mihajlovic torna in panchina dopo trapianto - I medici avevano suggerito un po' di prudenza in più, ma Sinisa Mihajlovic a stare lontano dal campo non ce la fa e li ha convinti: a 40 giorni dal trapianto di midollo, fatto per cercare di sconfiggere la leucemia che ha scoperto di avere la scorsa estate, è tornato in panchina per guidare il suo Bologna nella sfida casalinga contro il Milan. L'ultima volta che Mihajlovic aveva potuto vedere la sua squadra dal vivo era stato in ottobre, a Torino contro la Juventus. Poi era cominciata la fase più delicata della lotta al male, quella del trapianto di midollo e della relativa convalescenza. La tabella di marcia prevista per tornare alla guida del Bologna era più lenta, ma lui ha voluto bruciare le tappe. E la voglia che Mihajlovic, accolto dall'ovazione dello stadio al suo ingresso, aveva di tornare ad assaporare le sensazioni della partita si sono viste fin dai primi minuti: irrefrenabile nell'incitare e rimproverare i suoi giocatori dalla panchina. Per far sentire loro che, nonostante la lotta durissima che sta conducendo, non ha mai smesso nemmeno per un secondo di sentirsi il condottiero di questa squadra. Il percorso verso la guarigione, come hanno spiegato nei giorni scorsi i medici dell'Istituto di ematologia Seragnoli dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna che lo hanno in cura, è ancora lungo. E anche se le sue condizioni non gli consentono di svolgere tutte le normali attività che svolge un allenatore di calcio, rivedere Sinisa in panchina, con il solito piglio da guerriero che gli appassionati di calcio italiani conoscono da più di 25 anni, è molto più che un segnale di speranza.

I GOL

Bologna-Milan 2-3: al 39' st Sansone trasforma il rigore concesso dopo consulto con la VAR per il fallo di Hernandez su Orsolini
Bologna-Milan 1-3: al 1' st Bonaventura cala il tris con un sinistro dal limite piazzato all'incrocio, sulla respinta di Tomiyasu
Bologna-Milan 1-2: 40' pt, autogol di Hernandez, che devia la sfera nella propria porta ingannando Donnarumma su azione da corner.
Bologna-Milan 0-2: al 32' pt arriva il raddoppio firmato Theo Hernandez, abile a trasformare in rete l'ottimo suggerimento di Suso.
Bologna-Milan 0-1: al 15' pt Piatek batte Skorupski e trasforma il rigore concesso per atterramento ai suoi danni da parte di Bani.-ansa-

Il Siviglia non riesce a tenere il passo delle due capoliste e pareggia 1-1 in casa dell'Osasuna. Domenica negativa per le squadre basche con la Real Sociedad fermata sullo 0-0 a Valladolid e ferma al quarto posto con il Getafe, corsaro in casa dell'Eibar. Battuta d'arresto invece per l'Athletic, sconfitto 3-2 in casa del Betis. Stesso risultato per Leganes-Celta Vigo
Il quadro della 16/ma giornata (Risultati e classifica)
Villarreal-Atlético Madrid 0-0
Real Madrid-Espanyol 2-0
Granada-Alavés ore 16
Levante-València 2-4
Barcellona-Maiorca 5-2
Eibar-Getafe 0-1
Betis-Athletic 3-2
Valladolid-Real Sociedad 0-0
Leganés-Celta Vigo 3-2
Osasuna-Siviglia 1-1-ansa-

Il Napoli può puntare su Rino Gattuso nel caso in cui dalla proprietà dovessero decidere per un cambio allenatore. La panchina di Carlo Ancelotti traballa e, come riferito da Alfredo Pedullà sul suo sito ufficiale, quello dell'ex Milan sarebbe il primo nome per l'eventuale sostituzione. L'esperto di mercato si sofferma proprio su questa opzione: "Rino Gattuso aspetta il Napoli, con possibilità concrete (molto concrete) di arrivare a un accordo. Quando? Dopo la gara contro il Genk di domani, non lo escludiamo, oppure dopo Napoli-Parma del prossimo turno di campionato. Vi abbiamo svelato i contatti tra De Laurentiis e Jorge Mendes dei giorni scorsi, il pareggio di sabato scorso a Udine ha acuito le tensioni, i malcontenti, le polemiche. Ancelotti sa di non avere la squadra in pugno, sa che la polemica sul ritiro e l’ammutinamento con relative multe hanno lasciato irrimediabilmente il segno".
GATTUSO ASPETTA - Pedullà parla dunque del futuro della panchina azzurra: "Quasi impossibile andare avanti, non ci risulta che De Laurentiis abbia deciso di resistere fino a maggio per tutelare il contratto. La situazione è difficile, molto. Si aspetta il Genk per la qualificazione agli ottavi di Champions, al massimo il Parma. Difficilmente si andrà oltre. Non ci sono altri traghettatori previsti, anche perché Gattuso non è un traghettatore e ha chiesto 18 mesi di contratto. La Fiorentina aveva pensato a Gattuso, ma senza contatti diretti, veri: gli apprezzamenti, anche di Commisso, nulla più. Ancora due partire per Montella, ma già quella contro l’Inter di domenica sera è delicatissima. In caso di svolta, difficilmente sarebbe Gattuso il sostituto. Semplicemente perché Ringhio aspetta il Napoli. Gattuso più Ibrahimovic? Questo è un altro discorso: il Napoli è su Ibra da giorni,  ma è stato assillato da altri problemi, quelli di queste ore. Il legame tra Gattuso e Zlatan è fortissimo, ma c’è in religiosa attesa il Milan con il Bologna che fin qui si è limitato a un contatto tra Mihajlovic e il fuoriclasse svedese. Ma intanto il Napoli deve risolvere il quiz allenatore con Gattuso in attesa, molto più che alla finestra".-tuttonapoli.net-


nteressanti retroscena sulla famosa notte del 5 novembre, quella dell’ammutinamento dei calciatori contro il ritiro, diffusi dall’edizione odierna de ‘Il Mattino’ attraverso l'atto presentato dal club e notificato alla squadra. La notizia che cambia le convinzioni su quell’accaduto è quella di una mail inviata da Cristiano Giuntoli alla squadra la mattina del 3 novembre (prima dunque dell’annuncio via radio di Aurelio De Laurentiis, avvenuto il 4 novembre attraverso la radio ufficiale) nella quale si esponevano i motivi della decisione:

“In ragione di un imminente ciclo impegnativo, nel quale il Napoli avrebbe dovuto affrontare impegni decisivi per le sorti della stagione” il passaggio chiave per evidenziare la natura non punitiva del ritiro. La comunicazione dell’invio della mail era stata poi affidata al team manager De Matteis, per consentire alla squadra di organizzarsi. Il quotidiano spiega poi quello che accadde dopo la sfida con il Salisburgo, scrivendo che i calciatori “in persona del capitano, ricevute le informazioni di carattere logistico per raggiungere il ritiro, comunicavano l'indisponibilità dell'intera rosa a pernottare”.

Si sarebbe poi accesa una lunga discussione, con Giuntoli ed Ancelotti che avrebbero provato a convincere la squadra ad ottemperare al provvedimento del club, con il direttore sportivo che aveva già fatto presente ai calciatori che ‘si stavano rendendo responsabili di una grave ed inaccettabile violazione contrattuale”.

Il primo ad andare via fu Mertens, spiega Il Mattino, che accuso così Giuntoli: “Non ci aiuti, non ci tuteli col presidente”. A questo punto entra in scena il vice-presidente Edo De Laurentiis, che provò ad intimare alla squadra di rispettare la direttiva del club, ricordando che c’erano anche dei premi economico stanziati a loro favore. Qui accadde il fatto più increscioso: Allan si alza, inveisce contro il vice-presidente e cerca di entrare a contatto con EDL, fermato da alcuni compagni. Il quotidiano attribuisce questo virgolettato ad Allan: “I centomila euro te e tuo padre ve li potete mettere…”. I giocatori potranno contestare la versione, ma tra i testimoni ci saranno Ancelotti e Giuntoli ma anche i dirigenti De Matteis e Pompilio.-tuttonapoli.net-

Le indiscrezioni che vedrebbero già pronto un avvicendamento sulla panchina del Napoli trovano conferma anche da Sky Sport. L'esperto di mercato Gianluca Di Marzio, tramite il suo sito ufficiale, non ha escluso che Carlo Ancelotti possa dare le dimissioni (una delle varie ipotesi paventate negli ultimi giorni) e ha rivelato le ultime sull'ipotesi Gennaro Gattuso:
"Aurelio De Laurentiis ha ribadito più volte la fiducia all’allenatore, ma in realtà il presidente ha un piano alternativo già pronto. Al punto da non sembrare più nemmeno troppo condizionato da una vittoria domani sera. Il Napoli infatti ha avuto diversi contatti con Rino Gattuso (che piace anche a Commisso per la sua Fiorentina) e ha già un accordo di massima per 18 mesi di contratto. Il cambio potrebbe avvenire nel giro di una settimana al massimo, anche se dovessero essere centrati gli ottavi di finale. De Laurentiis si aspetta una scossa, che sia l’inizio di un nuovo ciclo da inaugurare sempre con la stessa guida tecnica. Se così non fosse, l’avvicendamento è già pronto".-tuttonapoli.net-

Il Napoli sarà impegnato spesso in anticipo o posticipo nei prossimi turni di campionato. Attraverso il proprio sito ufficiale, la Lega Serie A ha comunicato le date di anticipi e posticipi per gli ultimi due turni del girone di andata, nonché primi del 2020. Ecco tutte le gare, col rispettivo orario, di seguito:

18ª GIORNATA ANDATA
Domenica 5 gennaio 2020 ore 12.30 BRESCIA – LAZIO
Domenica 5 gennaio 2020 ore 15.00 SPAL – HELLAS VERONA
Domenica 5 gennaio 2020 ore 18.00 GENOA – SASSUOLO
Domenica 5 gennaio 2020 ore 20.45 ROMA – TORINO
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 12.30 BOLOGNA – FIORENTINA
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 15.00 ATALANTA – PARMA
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 15.00 JUVENTUS – CAGLIARI
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 15.00 MILAN – SAMPDORIA
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 18.00 LECCE – UDINESE
Lunedì 6 gennaio 2020 ore 20.45 NAPOLI – INTER

19ª GIORNATA ANDATA
Sabato 11 gennaio 2020 ore 15.00 CAGLIARI – MILAN
Sabato 11 gennaio 2020 ore 18.00 LAZIO – NAPOLI
Sabato 11 gennaio 2020 ore 20.45 INTER – ATALANTA
Domenica 12 gennaio 2020 ore 12.30 UDINESE – SASSUOLO
Domenica 12 gennaio 2020 ore 15.00 FIORENTINA – SPAL
Domenica 12 gennaio 2020 ore 15.00 SAMPDORIA – BRESCIA
Domenica 12 gennaio 2020 ore 15.00 TORINO – BOLOGNA
Domenica 12 gennaio 2020 ore 18.00 HELLAS VERONA – GENOA
Domenica 12 gennaio 2020 ore 20.45 ROMA – JUVENTUS
Lunedì 13 gennaio 2020 ore 20.45 PARMA – LECCE

1ª GIORNATA RITORNO
Sabato 18 gennaio 2020 ore 15.00 LAZIO – SAMPDORIA
Sabato 18 gennaio 2020 ore 18.00 SASSUOLO – TORINO
Sabato 18 gennaio 2020 ore 20.45 NAPOLI – FIORENTINA
Domenica 19 gennaio 2020 ore 12.30 MILAN – UDINESE
Domenica 19 gennaio 2020 ore 15.00 BOLOGNA – HELLAS VERONA
Domenica 19 gennaio 2020 ore 15.00 BRESCIA – CAGLIARI
Domenica 19 gennaio 2020 ore 15.00 LECCE – INTER
Domenica 19 gennaio 2020 ore 18.00 GENOA – ROMA
Domenica 19 gennaio 2020 ore 20.45 JUVENTUS – PARMA
Lunedì 20 gennaio 2020 ore 20.45 ATALANTA – SPAL

2ª GIORNATA RITORNO
Venerdì 24 gennaio 2020 ore 20.45 BRESCIA – MILAN
Sabato 25 gennaio 2020 ore 15.00 SPAL – BOLOGNA
Sabato 25 gennaio 2020 ore 18.00 FIORENTINA – GENOA
Sabato 25 gennaio 2020 ore 20.45 TORINO – ATALANTA
Domenica 26 gennaio 2020 ore 12.30 INTER – CAGLIARI
Domenica 26 gennaio 2020 ore 15.00 HELLAS VERONA – LECCE
Domenica 26 gennaio 2020 ore 15.00 PARMA – UDINESE
Domenica 26 gennaio 2020 ore 15.00 SAMPDORIA – SASSUOLO
Domenica 26 gennaio 2020 ore 18.00 ROMA – LAZIO
Domenica 26 gennaio 2020 ore 20.45 NAPOLI – JUVENTUS (*)

3ª GIORNATA RITORNO
Sabato 1 febbraio 2020 ore 15.00 BOLOGNA – BRESCIA
Sabato 1 febbraio 2020 ore 18.00 CAGLIARI – PARMA
Sabato 1 febbraio 2020 ore 20.45 SASSUOLO – ROMA
Domenica 2 febbraio 2020 ore 12.30 JUVENTUS – FIORENTINA
Domenica 2 febbraio 2020 ore 15.00 ATALANTA – GENOA
Domenica 2 febbraio 2020 ore 15.00 LAZIO – SPAL
Domenica 2 febbraio 2020 ore 15.00 MILAN – HELLAS VERONA
Domenica 2 febbraio 2020 ore 18.00 LECCE – TORINO
Domenica 2 febbraio 2020 ore 20.45 UDINESE – INTER
Lunedì 3 febbraio 2020 ore 20.45 SAMPDORIA – NAPOLI -tuttonapoli.net-

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