sabato 14 dicembre 2019

Calcissimo 14-12-2019

Iniziamo subito col dire che Gattuso non fa i miracoli: continuiamo affermando che si è perso 1-2 in  casa, contro il Parma e che la classifica più che latitare, piange. Che, nella ripresa, molto probabilmente il risultato di parità ci stava stretto (al Napoli) e che altresì abbiamo (sempre il Napoli) perso, per 2-1 grazie a due grossolani errori difensivi di Koulibaly e di Zielinski. Gervinho che sa il fatto il suo, ha fatto il resto. Ed il Napoli ora è davvero sprofondato in una classifica che ci avvicina e non di poco alla zona-retrocessione.
Rino Gattuso non è un mago, è solo un onesto allenatore dai modi fumantini (dicono bruschi), ma che la "pagnotta" se l'è sempre guadagnata (sia da giocatore che nella sua finora breve carriera da allenatore).
Milik su assist molto bello di Mertens ha realizzato il goal, di testa, del momentaneo 1-1. Se nella rIpresa gli azzurri avessero vinto, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Tutt'altro. Ma si è perso.
Si è perso ancora. E stavolta brucia più delle altre volte.
(Alessandro Lugli )

Esordio da incubo per Rino Gattuso sulla panchina del Napoli. Finisce con un'amarissima sconfitta per il Napoli. Passa il Parma al San Paolo con un gol in extremis di Gervinho ma il Napoli dimostra grandissimi limiti nell'organizzazione di gioco. La squadra è una sbiadita controfigura di quella vista in Champions con il Genk solo quattro giorni fa. Dunque cambia il medico al capezzale ma le condizioni del malato invece di migliorare si aggravano in maniera drammatica.  LA CRONACA
L'inizio e la fine della partita rappresentano i due momenti più drammatici per Gattuso, per la squadra e per il pubblico che fa sentire forte la sua contestazione già alla fine del primo tempo e subissa di fischi gli azzurri anche a fine partita. Il più bersagliato è Lorenzo Insigne, il capitano che si sarebbe dovuto caraicare sulle spalle il peso della squadra intera e che avrebbe dovuto dare il via al rilancio. I primi 5' minuti di gioco sono da incubo, costellati da una serie di errori clamorosi degli azzurri che consentono ai parmensi di presentarsi per quattro volte davanti alla porta di Meret. In una di queste circostanze è Koulibaly a sbagliare i tempi dell'intervento, tanto da lanciare Kulusevski verso la porta. Lo svedese si presenta solo davanti al portiere partenopeo e lo trafigge con un tiro rasoterra. E' appena il 3' e il Napoli è già sotto. Come se non bastasse Koulibaly, nel vano tentativo di riparare al suo errore, insegue l'avversario lanciato a rete, si procura un infortunio muscolare e deve abbandonare il terreno di gioco, sostituito da Luperto.
La partita per gli azzurri si mette in salita e, di contro, il Parma gioca sul velluto. La squadra di d'Aversa piazza due linee difensive davanti alla porta di Sepe e affida alla velocità dei suoi contropiedisti il compito di promuovere le offensive. Il Napoli è in difficoltà quando si tratta di aggirare la difesa avversaria. Ci prova soprattutto sulla fascia sinistra con le percussioni di Mario Rui i cui traversoni, però, vengono sempre controllati dalla difesa avversaria. Nonostante ciò il Napoli si procura tre limpide occasioni per pareggiare, ma Insigne due volte e Zielinski sbagliano clamorosamente il colpo decisivo. Durante il recupero della prima frazione di gioco Di Bello concede agli azzurri un calcio di rigore per tocco di Hernani su Zielinki lanciato in corsa. Dopo un controllo sollecitato dal Var, però, l'arbitro rivede la decisione e concede un calcio di punizione dal limite perchè il tocco è avvenuto appena fuori area.
Nella ripresa il Napoli si presenta in campo più battagliero e stringe d'assedio nella sua area di rigore il Parma che non riesce più a produrre i suoi pericolosissimi contropiede. Milik trova il gol con un colpo di testa al 19' su un traversone di Mertens, subentrato ad Allan. Gli azzurri sentono di avere in pugno la partita e continuano ad attaccare, ma D'Aversa rinforza la difesa piazzandola a 5 con l'inserimento di Pezzella al posto di Sprocati, a sua volta subentrato nel primo tgempo a Cornelius. Al terzo minuto di recupero i parmensi piazzano il colpo, sempre in contropiede. Parte Gervinho che sfrutta una scivolata di Zielinski e cede il pallone a Kulusevski. Lo svedese gliela restituisce davanti alla porta e Gervinho la deposita in rete. E' il dramma per il Napoli e per Gattuso che lasciano il campo mentre la contestazione dei tifosi si fa intensissima. Inizio peggiore per il nuovo allenatore degli azzurri non poteva esserci.-ansa-


Il Brescia è ripartito: nel segno di Chancellor, Torregrossa e Spalek - tutti e tre al primo gol in A - le 'rondinelle' si sono rimesse in corsa per la salvezza vincendo, dopo quello di Ferrara, anche lo scontro diretto con il Lecce che torna nel mischione della zona calda fermandosi a quota 15 con i lombardi ora a quota 13 e che hanno ancora il jolly del recupero contro il Sassuolo da giocarsi mercoledì sera. Successo meritato per la squadra di casa, piu' incisiva e con i nervi piu' a posto rispetto a un Lecce anche svagato. Partenza a testa bassa del Brescia che al 6' ha una buona chance in diagonale con Romulo servito i verticale da Torregrossa. E sempre Romulo al 21' chiede un rigore per l'atterramento da parte di Dell'Orco. L'arbitro dice che e' tutto ok e il match prosegue su ritmi decisamente non alti e con la squadra di casa un po' piu' padrona ma incapace di creare pericoli veri. Un paio di brividi li fa correre invece Alfonso con due uscite discutibili. Alfonso che poi al 31' e' pronto con i pugni su una conclusione dalla lunga di Dell'Orco. Nel frattempo, per infortunio nel Brescia esce Ndoj ed entra Spalek. Una partita abbastanza noiosa, si scuote al 32' col gol del vantaggio del Brescia: su lungo cross di Sabelli, sponda di Torregrossa, prolunga di Spalek e sulla linea di porta arriva Chancellor a spingere in rete. Dopo che la partita vive un momento di nervosismo, al 44' e' il tempo del raddoppio per il Brescia: erroraccio di Gabriel che lascia scorrere una punizione di Tonali credendo che finisca sul fondo, arriva invece Sabelli che la rimette al centro per il tocco a porta vuota di Torregrossa. La ripresa inizia con un cambio nel Lecce: c'e' Falco al posto di uno spento Shackov. E' comunque il Brescia a sfiorare ancora il gol: destro di Balotelli rasoterra a fil di palo. Balotelli (nel finale per lui anche una traversa) che ci prova anche con una concluione al volo: Gabriel c'e'. Gli ospiti si stracciano in avanti, le rondinelle trovano gioco facile in contropiede ed e' infatti cosi' che matura il tris a firma Spalek con cui la partita viene sigillata con le speranze residue del Lecce - in campo con 5 attaccanti - che si spengono su una punizione a fil di palo di Falco e due belle parate di Alfonso su La Mantia e Babacar.-ansa-


(ANSA) - Il Lipsia vince a Duesseldorf, contro il Fortuna (3-0), e diventa capolista virtuale della Bundesliga dopo 15 giornate, scavalcando il Borussia Moenchengladbach, che scenderà in campo domani a Wolfsburg con inizio alle 15,30. L'ex romanista Patrick Schick, dopo 2', ha aperto le marcature alla Merkur Spiel Arena di Duesseldorf per la squadra di Julian Nagelsmann. Nella ripresa sono arrivati altri due gol grazie a Werner su rigore al 13' e a Mukiele al 30'. Lipsia con 33 punti e a +2 sul Borussia Moenchengladbach (31). Nelle altre sfide odierne, il Bayern Monaco ha travolto 6-1 il Werder Brema in casa, con una tripletta di Coutinho, una doppietta di Lewandowski e la rete di Mueller, dopo il vantaggio ospite di Rashica. L'altra big, il Borussia Dortmund, ha vinto 4-0 a Magonza con i gol di Reus, Sancho, Hazard e Schulz. Bayern Monaco quarto a 27 punti e a -6 dalla vetta, Dortmund terzo a quota 29. (ANSA).


(ANSA) - E' di sospetto stiramento al bicipite femorale destro, la prima diagnosi dello staff medico del Napoli, per Kalidou Koulibaly. Il difensore è uscito al 6' del match di stasera contro il Parma, per un dolore alla coscia emerso mentre inseguiva Kulusevski che ha poi segnato l'1-0 degli emiliani. Per il centrale azzurro si prospetta, dunque, uno stop che sarà quantificato meglio domani, dopo le ulteriori analisi strumentali a Castel Volturno. (ANSA).


(ANSA) - Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, blinda l'allenatore Thiago Motta, prima del derby serale. "I giocatori sono con l'allenatore ed è la cosa importante - dice, in un'intervista a L'Equipe -. Restano due partite prima della pausa e sono difficili, poi rinforzeremo la squadra, le daremo due o tre giocatori che corrispondono al suo stile di gioco. Indipendentemente dal risultato di queste due partite, sarà ancora con noi a gennaio". Secondo Preziosi, "vi sono molti allenatori d'esperienza che però non sono bravi. Non credo sia una questione d'età e per questo sono convinto che Thiago andrà lontano. Quando giocava era centrocampista in alcuni dei più grandi club al mondo: Motta sa come si gioca a pallone. Sono pronto a scommettere che in un paio d'anni allenerà un top club. È un predestinato". (ANSA).

Il Liverpool batte anche il Watford (2-0) e conquista la 16/a vittoria su 17 partite della Premier League. Sul terreno di Anfield Road, la squadra di Juergen Klopp è andata in vantaggio dopo 38' con Salah e ha raddoppiato al 45' della ripresa con lo stesso attaccante egiziano, ex Roma e Fiorentina. I 'Reds' salgono a 49 punti, contro i 39 del Leicester, che oggi ha pareggiato 1-1 in casa con il Norwich City (vantaggio ospite del finlandese Pukki, pari casalingo grazie a un autogol del portiere Krul), e i 32 del Manchester City, che sarà impegnato domenica a Londra contro l'Arsenal (alle 17,30). Frena bruscamente il Chelsea - che resta a 29 lunghezze in classifica - sconfitto in casa dal Bournemouth per 1-0 (gol nel finale di Gosling).
Liverpool-Watford 2-0
Chelsea-Bournemouth 0-1
Leicester-Norwich 1-1
Sheffield-Aston Villa 2-0
Burnley-Newcastle 1-0
Southampton-West Ham ore 18:30
Manchester United-Everton domenica ore 15
Wolverhampton-Tottenham
Arsenal-Manchester City ore 17:30
Crystal Palace-Brighton lunedì ore 20:40 -ansa-


Amici di Tuttonapoli, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso dopo la sconfitta interna contro il Parma.

A volte la generosità non paga, per tentare di vincere poi si è perso. "Vero, ma per noi era importante vincere. In questi giorni abbiamo lavorato sul 4-3-3, poi abbiamo provato a giocare 4-4-2, 4-2-4 per ribaltarla. Non credo sia giusto parlare di fortuna, credo che lo specchio del momento siano i primi 10 minuti. È una squadra che sta soffrendo sul piano mentale, è una squadra che non è abituata a non vincere per così tanto tempo. Questi calciatori sono abituati a vivere campionati di alto livello e questo lo stanno pagando. La testa va pari passo della condizione fisica".

Su Mertens che ha dato la scossa. "Vero, ha dato una scossa ma in questo momento la squadra ha bisogno di trovare equilibrio. Da parte mia c'è la consapevolezza di avere a disposizione grandissimi giocatori, ma devo decidere, fare delle scelte, se farli giocare tutti insieme o avere maggiore equilibrio e rischiare meno possibile".

Nella ripresa sembrava tornare feeling anche col pubblico. Ma gli equilibri dipendono anche dalla condizione? "A me non piace che i terzini danno entrambi ampiezza, se uno spinge un altro deve restare. Abbiamo dato campo aperto agli avversari. Bisogna avere sempre 3 dietro, giocare bene a livello preventivo, poi ci sta che uno veda il calcio diversamente, ma il calcio è questa roba qui".

Senza pubblico manca la spinta per le proteste per il regolamento d'uso. Si sente di fare un appello? "Questa squadra non sta facendo risultato, ci stanno i fischi, ma non bisogna prendersela con i singoli. Il responsabile sono io, ma qualche fischio ci sta per i risultati. Dobbiamoi portarli noi dalla nostra parte con i risultati".

Elmas più dinamico da affiancare ad Allan? "Allan s'è allenato poco dopo l'infortunio, gioca con gli anti-infiammatori, ma ha dato disponibilità. Il giochino non è solo questo, ma dobbiamo giocare a 3 e serve gente che sta bene, giochi con continuità. A tratti abbiamo fatto fatica a tenere il campo, a recuperare quando ci allungavamo, è questo che mi preoccupa. Poi per il resto ne ho 4 per 3 posti, anzi 5 ma Gaetano ha sempre fatto un altro ruolo in carriera. Non voglio sentire la parola sfiga o sfortuna, nel calcio non c'è, serve malizia in più e pensare a quello che devi fare".

La squadra non sembra abituata al pressing alto. "Bisogna lavorare molto su tanti aspetti, bisognava costruire meglio da dietro, ma poi ti viene il braccino e ti viene peggio in partita, ma dobbiamo lavorare sulla testa, la convinzione. La squadra deve liberarsi e giocare il calcio che ha fatto per tanto tempo". -tuttonapoli.net-

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, perde all'esordio contro il Parma e nel post-partita ha così commentato a Sky Sport: "Non credo alla sfortuna. In questo momento non stiamo bene mentalmente. Ci abbiamo messo del nostro. Oggi ci siamo fatti prendere dall'entusiasmo, la squadra sa che un terzino deve andare e uno no, non credo alla sfortuna. Il Napoli ha potenziale e deve tornare a crederci, togliendosi dalla testa le problematiche. Questa è una grande squadra, composta da giocatori fortissimi, ma è un momento così e stiamo pagando tutto questo. Ci sono state cose positive, ma non bastano. E' una squadra in sofferenza. Non appena vuoi fare qualcosa di diverso ti scopri, con un attaccante in più, e succede questo. La squadra ha pochissimo equilibrio".
Su Insigne: "Non parlerei solo di lui. Questa squadra per 9-10 anni è sempre stata seconda o terza in classifica. Ora si fa fatica e ci stanno i fischi dei tifosi. Dobbiamo tornare ad essere brillanti, a fare le cose con entusiasmo, a non pensare 'Se succede qualcosa...'. Non voglio parlare solo di Insigne, non ha giocato male solo lui. Questa squadra è costruita per arrivare nelle posizioni alte ma in questo momento non arrivano le buone prestazioni".
Ha interpellato i calciatori per capire su cosa lavorare? "Ho parlato coi calciatori. Loro sono nelle posizioni in cui hanno giocato per tantissimo tempo. Negli ultimi 15 minuti abbiamo provato anche il 4-2-4 per portarla a casa, ma in questo momento la cosa più importante è l'equilibrio. Bisogna sistemare la pressione, c'è tanto da lavorare sia su questo che sulla questione mentale. La squadra sta pagando il fatto che non vince da 50 e passa giorni. Lo dimostrano anche i primi 10 minuti. Ogni minuto ne combinavamo uno. I primi 10 minuti rispecchiano il nostro momento".
Che differenze ci sono con l'esordio al Milan? "Quella volta là era una squadra in difficoltà, ma che veniva da 4-5 anni con problemi. Qui invece tutto quello che sta succedendo è qualcosa di nuovo. In questo spogliatoio i calciatori hanno scritto pagine importanti di questo club, con ottimi risultati, e ora si trovano a gestire una situazione che non avevano mai toccato con mano".
Il quarto posto è ancora raggiungibile? "In questo momento abbiamo il dovere di pensarci ma soprattutto di lavorare. La classifica è brutta in questo momento, per questo dobbiamo prendere le nostre energie e migliorare condizioni fisica e mentale, visto che ora siamo in grande difficoltà". -tuttonapoli.net-

Tra i protagonisti della sfida del San Paolo tra Napoli e Parma anche Sebastiano Luperto, subentrato a partita in corso per prendere il posto di Koulibaly. Il difensore azzurro ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia: "Sconfitta immeritata, nel second tempo abbiamo giocato quasi ad una porta. In questo periodo ci stanno girando male gli episodi, abbiamo perso questa partita immeritatamente. Difficile entrare così senza riscaldamento, ma ho messo subito la testa nella partita per fare il mio meglio.
Io sto lavorando tutti i giorni per dare il mio meglio a questa squadra, spero di consacrarmi quest'anno. Si, sono un centrale ma posso giocare anche terzino sinistro".-tuttonapoli.net-

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky dopo la sfida del San Paolo contro il Parma di D’Aversa.

“Non credo alla sfortuna, ma penso che in questo momento la squadra non sta bene mentalmente. Abbiamo preparato la partita in due giorni. Sanno che un terzino deve andare e l’altro rimane e invece ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo.

La squadra deve credere nel potenziale che ha e levarsi dalla testa le problematiche. Penso che è una grande squadra, ma è un momento un po’ così.

Ci sono state cose positive, ma non bastano, siamo in sofferenza. Se provi a mettere un attaccante in più ti scopri e vengono fuori risultati così. Dobbiamo trovare equilibrio, in questo momento è quello che ci manca.



Non parlerei solo di Insigne. Per dieci anni questa squadra è sempre stata nelle prime posizioni in classifica, ora fa fatica e ci sta che i tifosi fischiano. Dobbiamo tornare a fare le cose in un certo modo. E’ una squadra costruita per posizioni alte, in questo momento non stiamo facendo buone prestazioni e i fischi ci stanno.

Ho parlato con i giocatori, infatti hanno giocato nelle posizioni che conoscono da tempo. Abbiamo provato anche il 4-2-4 per portarla a casa, penso che in questo momento il problema sia l’equilibrio, se sbagli la prima pressione ti saltano sistematicamente. Dobbiamo lavorarci tanto, ma anche lavorare sulla testa. Il fatto che non si vince da più di cinquanta giorni in campionato sta pesando. I primi 10 minuti sono stati una sciagura, rispecchiano il nostro momento.

Quando sono andato al Milan c’erano problematiche da 5 anni. Qui invece è qualcosa di nuovo, visti i buoni risultati negli ultimi anni. E’ una situazione nuova per loro. In questo momento abbiamo il dovere di pensare al quarto posto, ma prima dobbiamo migliorare e guardare partita per partita migliorando condizione la fisica e mentale”. -100per100Napoli-

Gervinho, attaccante del Parma, ha parlato ai microfoni di Sky dopo la clamorosa vittoria in casa del Napoli per 1-2.
“E’ stato difficile, sapevamo che il Napoli aveva voglia di vincere ma anche noi avevamo le giuste motivazioni. Abbiamo giocato e difeso da squadra, potevamo essere 2/3-0 alla metà del primo tempo. Momento magico per me? L’importante è che la squadra vinca e faccia bene.”-100per100 Napoli-

CASTEL VOLTURNO - Meglio darsi una mossa, conviene, per non ritrovarsi poi a dover sgomitare nel caos della concorrenza. Meglio giocare d’anticipo, al mercato si fa così, con una telefonata, un’altra, che dia credibilità al proprio interesse: meglio ricordare al Verona che Sofyan Amrabat (23) è un profilo sul quale cominciare a (ri)parlare e pazienza se questo è un affare per la prossima estate. Cristiano Giuntoli è uscito dalle riflessioni, ha chiamato il suo collega veronese Tony D’Amico, ed ha rilanciato: dieci milioni di euro per il centrocampista marocchino con cittadinanza olandese, accordo da definire dopo che il mediano-mezzala sarà riscattato dal Bruges.Le trattative hanno bisogno di convergere su una cifra che accontenti entrambi e per il momento ci sono quattro milioni di euro a separare le due società. Ma Amrabat ha già giocato in Belgio e in Italia, nel corso della stagione, e per regolamento non può essere utilizzato da un terzo club. Poi c’è gennaio: se fosse possibile, un bel po’ del budget verrebbe investito su Soumaré del Lilla (21), un tipetto niente male che ricorda Yaya Touré, però resta viva la presenza del Napoli intorno a Sander Berg (22), norvegese del Genk che ha fisico e geometrie. Sarebbero le priorità, prima di mettere la ceralacca al contratto di Amrabat.-cds-

Nessun commento:

Posta un commento