giovedì 13 maggio 2010

Ricorso Conto tv, a rischio club di A


MILANO - Se fosse accolto il ricorso di Conto Tv contro l'assegnazione della Lega calcio dei diritti tv delle prossime due stagioni per la piattaforma satellitare, la serie A e le categorie inferiori "vedrebbero pregiudicata la loro sopravvivenza". E' l'allarme lanciato dai club della massima categoria alla vigilia dell'udienza di venerdì in cui il Tribunale di Milano esaminerà il ricorso presentato dall'emittente Conto Tv. "Non si vogliono disegnare scenari catastrofici, ma non è difficile immaginare quello che potrebbe accadere a danno delle società di calcio, degli appassionati e in generale di un comparto estremamente produttivo del panorama economico nazionale, nel caso in cui il ricorso di Conto TV fosse accolto - spiegano i club di serie A in un comunicato diffuso al termine della riunione in Lega calcio -. Come è noto, le società di calcio traggono dalla licenza dei diritti audiovisivi in questione buona parte del loro fatturato. Nel caso in cui ne fossero private, le società di serie A vedrebbero pregiudicata la loro sopravvivenza, e con esse le società delle categorie inferiori che vedrebbero sparire le ingenti risorse ridistribuite all'interno del sistema calcistico nazionale".

"Le Società di serie A attendono con serenità l'esito del procedimento avanti il Tribunale di Milano confermando la più totale fiducia nell'Istituzione Giudiziaria". Comincia così il comunicato dei club di serie A riunitisi d'urgenza alla vigilia dell'udienza di venerdì per esaminare il ricorso presentato dall'emittente Conto Tv. Le società di serie A "ritengono inverosimile pensare che il ricorso dell'emittente Conto TV possa essere accolto, in quanto privo di qualsiasi fondamento". Al termine della riunione nessuno dei dirigenti presenti ha voluto parlare, nemmeno il presidente dei club di A Adriano Galliani, che arrivando in Lega calcio aveva invece accennato a "un'idea" da sviluppare nel corso dell'incontro.

Il comunicato delle società ricorda che la Lega "ha scrupolosamente osservato sia le disposizioni di legge sia quelle che sono state via via emanate dalle Autorità Garanti nazionali: Agcm e Agcom" e che "le procedure eseguite sono state altresì verificate e convalidate dalla competente Commissione di Bruxelles". "Viceversa - osservano i club -, non è normale che un operatore che non ha mostrato alcun serio interesse ad acquisire i diritti in oggetto, e che per di più è inadempiente ad un precedente contratto con la Lega, rischi di bloccare l'attività delle società calcistiche e dell'intero mondo del calcio italiano". Nel comunicato si definisce "significativo, a conferma della pretestuosità dell'azione di Conto TV, il fatto che questa non abbia mai partecipato alle procedure di assegnazione dei diritti la cui legittimità contesta".

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