sabato 3 luglio 2010

MONDIALI 2010: URUGUAY AMMESSO ALLE SEMIFINALI


L'Uruguay passa il turno in maniera rocambolesca ed accede alle semifinali dei Campionati del mondo di calcio dopo quarant'anni; era infatti da Messico 1970 che i sudamericani non si piazzavano tra le prime quattro squadre al mondo. Al termine di una partita interminabile e densa di emozioni, gli uomini di Tabarez si sono dimostrati più precisi e più freddi dagli undici metri rispetto ai giocatori ghanesi, e in semifinale affronteranno l'Olanda, giustiziera del Brasile. Esce a testa alta dai mondiali il Ghana, che anzi, alla luce di quanto ha fatto vedere nel secondo tempo supplementare, avrebbe meritato di vincere.

Dopo quarantanni esatti l'Uruguay di Oscar Washington Tabarez cerca la qualificazione ad una semifinale mondiale. Per riuscire nell'impresa, la Celeste si schiera con un 4-4-2 di provata affidabilità, che ha nella coppia d'attacco Suarez – Forlan il proprio punto di forza. Rispetto alla partita vinta negli ottavi di finale contro la Corea del Sud, dentro dall'inizio il difensore centrale Victorino per Godin, mentre a centrocampo Alvaro Fernandez rileva Alvaro Pereira nell'undici di partenza. Conferma come titolare per il giocatore del Palermo Edinson Cavani. Indisponibili nel Ghana, per squalifica, Jonathan Mensah e il giovane gioiellino Dedé André Ayew, l'allenatore Rajevac protegge la difesa schierando Annan davanti alla linea dei quattro e sostituendo i due squalificati con l'interista Muntari e con il rientrante Vorsah. L'ex udinese Gyan Asamoah è l'unica punta di ruolo. Arbitra il portoghese Olegario Benquerenca.

Il calcio d'inizio è del Ghana. Inizio timido da parte di entrambe le squadre, che sembrano non avere nessuna intenzione di accelerare i tempi del gioco; i primi minuti dell'incontro sono, da una parte e dall'altra, di studio, o forse di paura. Tra le due formazioni è comunque l'Uruguay quella che sembra avere un maggior comando del gioco, attraverso una leggera supremazia territoriale che non porta comunque ad alcuna conclusione pericolosa per la porta difesa da Kingson. La prima vera emozione arriva solo al diciottesimo minuto, quando da un angolo di Forlan un'involontaria deviazione di Mensah verso la propria porta rischia di regalare il vantaggio ai sudamericani. Per fortuna Kingson compie un'ottima parata e blocca ancora il risultato sullo zero a zero. Al ventiseiesimo minuto la seconda grande occasione per l'Uruguay; Suarez sfrutta una rimessa con le mani di un proprio compagno, lasciando sfilare molto bene il pallone e con un tiro di controbalzo costringe Kingson alla seconda grande parata della serata. Quando tutti gli indizi sembrano suggerire che il gol dei sudamericani sia oramai prossimo, accade invece che si ribalti di 180 gradi l'inerzia della partita. Al trentesimo minuto, su angolo di Muntari, un gran colpo di testa di Vorsah (fino a quel momento, molto in difficoltà in fase difensiva) e palla di poco a lato. Non passa nemmeno un minuto e Gyan Asamoah gira a lato di pochissimo un cross basso di Prince Boateng al termine di una grande discesa sulla destra. Il Ghana s'è svegliato, ora l'Uruguay ha paura, e infatti non si vedono più azioni di attacco degli uomini di Oscar Tabarez. Dopo un'altra azione pericolosa, un colpo di testa a lato di Muntari, ecco l'epilogo del primo tempo, proprio allo scadere. Muntari viene servito poco oltre il centrocampo da un proprio compagno; chi dovrebbe occuparsi di contrastarlo, Perez e Arevalo Rios, i centrocampisti centrali sudamericani, è a spasso, così l'interista può scoccare un, per la verità, non irresistibile tiro che sorprende anche Muslera. Uno a zero per il Ghana e tutti negli spogliatoi per l'intervallo.

L'Uruguay è dunque chiamato nella ripresa a rimediare alla disattenzione difensiva costata cara sul finale del primo tempo, e la determinazione con la quale gli uomini di Tabarez cominciano la ripresa è evidente. Dopo nemmeno due minuti un intervento scomposto di Vorsah su Cavani lanciato a rete meriterebbe di essere punto con un calcio fermo dal limite, non con il rigore reclamato dai sudamericani, essendo il fallo avvenuto fuori area; l'arbitro tuttavia non concede nemmeno il fallo. Il pareggio tuttavia non tarda ad arrivare; al decimo Forlan indirizza verso la porta un calcio di punizione dalla sinistra, un tiro apparentemente non irresistibile che finisce però in fondo al sacco a causa di una grave incertezza del portiere ghanese. Uno a uno e per il Ghana è tutto da rifare. La rimanente parte della seconda metà di gioco mostra però che è l'Uruguay a stare meglio degli africani. Gli uomini della Celeste vanno per ben due volte vicino al gol: al diciottesimo minuto, con Suarez che non concretizza un assist al bacio di Forlan, e al venticinquesimo, ancora con il centravanti dell'Ajax che conclude una bella azione nata da una bella discesa di Fucile sulla sinistra con un tiro che Kingson devia in angolo con una grandissima parata. Personaggio tutto particolare il portiere del Ghana, che alterna grandissime parate a interventi e leggerezze da principiante. Le squadre non si chiudono in attesa del novantesimo, anzi continuano a proporre gioco, gli allenatori dei due team inseriscono forze fresche. In occasione di un contropiede, a otto minuti dalla fine, Maxi Pereira potrebbe servire almeno un paio di compagni meglio smarcati, ma sceglie la conclusione personale e spreca tutto. Il Ghana non è mai stato a guardare, sia chiaro, ma le occasioni migliori in questo secondo tempo sono state dei sudamericani; i ghanesi non sono mai stati veramente pericolosi. Uno a uno al termine dei novanta minuti, si va ai supplementari. Il primo dei due tempi dell'extra time termina senza particolari emozioni, eccezion fatta per un probabile rigore a favore dell'Uruguay per un fallo di Pantsil su Abreu; l'arbitro, utilizzando lo stesso metro adottato in occasione di un atterramento ai danni di Prince Boateng nel secondo tempo, fa segno all'uruguaiano di rialzarsi. Maggiori emozioni nel secondo tempo supplementare, caratterizzato prima da un colpo di testa pericoloso di Gyana, terminato di poco fuori, e poi da un tiro da sotto misura di Forlan che non inquadra lo specchio della porta. Il finale è tutto del Ghana, che a questo punto, meriterebbe la vittoria nei centoventi minuti, soprattutto dopo aver sfiorato il gol con Gyan e due volte con Prince Boateng. L'occasione arriva a tempo scaduto; Suarez, in mischia, respinge sulla linea, di mano, un colpo di testa a botta sicura di Adiiyiah: rigore ed espulsione. Calcia Gyan Asamoah, il migliore in campo. Trasformare il rigore significa la storica qualificazione alle semifinali. Palla sulla traversa, e triplice fischio finale. Si va, incredibilmente e con Gyan Asamoah in lacrime, ai rigori. Inizia l'Uruguay, con Diego Forlan, ed è gol. Per il Ghana si presenta sul dischetto, con chissà quanti pensieri per la testa, Gyan Asamoah, che trasforma con un tiro all'incrocio dei pali. Poi segnano Victorino, Appiah e Scotti. Il primo a sbagliare è il ghanese Mensah, seguito subito da Maxi Pereira. Ci pensa ancora Adiyiah a far fare bella figura a Muslera e a regalare il match point ad Abreu, che non sbaglia. L'Uruguay è in semifinale.

Troppo facile identificare con il rigore sbagliato da Gyan Asamoah all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare la chiave di volta del match. Ma così è. E se Gyan avesse trasformato, coronando in tal maniera un secondo tempo supplementare giocato superbamente dalla sua squadra e una sua prestazione personale come migliore in campo, saremmo qui a parlare non solo di un'altra partita, ma di un altro Campionato del mondo.

Sono pochi gli sport che sanno regalare emozioni così intense, concentrate in pochissimi atti. Partite come quelle di queste sera se ne vedono una ogni quattro anni, se va bene, ma quando si ha il piacere di assistervi, non si dimenticano facilmente. L'Uruguay è in semifinale dopo quarant'anni tondi tondi: complimenti al suo leader fuori dal campo, il pacato e competente Oscar Tabarez, e al suo leader in campo, il grandissimo Diego Forlan.





IL TABELLINO

URUGUAY-GHANA 5-3 dopo i calci di rigore

MARCATORI: 45' Muntari (G), 55' Forlan (U)

URUGUAY (4-4-2): Muslera 8; Pereira M. 6,5, Lugano 6 (39' Scotti 5,5), Victorino 5,5, Fucile 6; Fernandez A. 5 (46' Lodeiro 6), Perez 5,5, Arevalo Rios 5,5, Cavani 6 (76' Abreu 6,5); Suarez 5, Forlan 7. A disposizione: Castillo, Silva, Godin, Pereira A., Caceres, Gargano, Eguren, Gonzalez I., Fernandez S. All. Tabarez 6

GHANA (4-1-4-1): Kingson 6,5; Pantsil 6,5, Vorsah 6, Mensah 6, Sarpei 6; Annan 7; Inkoom 6 (74' Appiah 6), Asamoah K. 6,5, Boateng P. 6,5, Muntari 7(88' Adiyiah 5,5); Gyan A. 6. A disposizione: Agyei, Ahorlu, Addy, Ayew I., Abeyie, Boateng D., Tagoe, Amoah. All. Rajevac 6

ARBITRO: Benquerenca (Por) 7,5

AMMONITI: Fucile, Arevalo Rios, Perez (U), Pantsil, Sarpei, Mensah (G)

ESPULSI: 120' Suarez (U)

SEQUENZA DEI RIGORI: Forlan (U) goal, Gyan (G) goal, Victorino (U) goal, Appiah (G) goal, Scotti (U) goal, Mensah (G) parato, Pereira M. (U) alto, Adiyiah (G) parato, Abreu (U) goal.

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