domenica 17 gennaio 2010

Serie A, Bari-Inter 2-2-Cagliari-Livorno 3-0

BARI - Giampiero Ventura ha provato a fare lo sgambetto ai campioni d'Italia. C'era quasi riuscito nella ripresa, grazie a due calci di rigore firmati dal brasiliano Barreto, ma l'Inter ha rimontato con un micidiale doppio affondo di Pandev e Milito ed alla fine le squadre si sono divise equamente la posta. I 50.000 del San Nicola hanno assistito ad una gara intensa, combattuta ed equilibratissima tra due formazioni falcidiate dalle assenze: i biancorossi erano senza Almiron e Ranocchia, i nerazzurri privi di Thiago Motta, Eto'o, Chivu e Stankovic. Piu' Bari che Inter nel primo tempo. Mourinho schiera due esterni alti molto offensivi come Balotelli e Pandev a sostegno di Milito, con Sneijder che si muove tra le linee. Ventura risponde con Masiello centrale accanto a Bonucci e un centrocampo muscolare. Donati e Gazzi fronteggiano la mediana nerazzurra con vigore e personalita', Meggiorini e Barreto sono due anguille tra Lucio e Cordova. Sulle fasce a destra Koman duella con Maicon, Alvarez con Samuel. L'avvio e' di marca nerazzurra e dopo 20'' Sneijder approfitta di un'ingenuita' della retroguardia biancorossa e Gillet disinnesca il pericolo. Con il passare dei minuti il Bari guadagna campo, Donati sale in cattedra e distribuisce palloni senza subire troppa pressione. Alvarez e' una freccia e Cordoba al 4' lo frena con le maniere forti (i pugliesi recriminano per un possibile rigore). Alla mezzora la supremazia territoriale biancorossa si concretizza in due occasionissime: prima Alvarez lanciato da Donati spara un rasoterra centrale, poi Parisi ci prova di sinistro e, in tutti e due i frangenti, Julio Cesar risponde da campione. Nella ripresa i pugliesi continuano a macinare gioco e l'Inter risponde con azioni insistite di Balotelli o Maicon. La ragnatela predisposta da Ventura rende macchinosa la manovra avversaria e Bonucci prova a saltare il presidio di Zanetti e Muntari a centrocampo con lanci lunghi dalla difesa. Al 14' il primo gol di Barreto: Gazzi lancia Meggiorini che calcia in velocita', Samuel gli si oppone con un braccio in area; Rosetti indica il tiro dagli undici metri e il bomber spiazza Julio Cesar. Tre minuti dopo il raddoppio: Parisi salta Lucio, e il carioca stende il mancino in area. Rigore netto trasformato ancora da Barreto. La reazione dell'Inter e' veemente: Mourinho richiama Samuel e Muntari e inserisce Santon e Quaresma per dare piu' vivacita' alla manovra. Balotelli finalmente si rende pericoloso: spara da 20 metri, Masiello devia la traiettoria e Pandev deve solo insaccare di piatto. La pressione della capolista e' insistente e Donati con una leziosita' perde palla dando il via al contropiede avversario: Bonucci stende Pandev e Milito pareggia i conti. L'ultimo brivido e' per Julio Cesar: alla mezzora Barreto libera in area Alvarez ma l'honduregno si allunga il pallone e il portiere brasiliano puo' respingere il pallone senza affanno in fallo laterale. Il Bari perde l'occasione per segnare il record di sei vittorie di fila in casa ma si conferma imbattuto contro le grandi (tre pari e una vittoria contro Milan, Inter e Juve) e ottiene la conferma della solidita' del suo impianto di gioco contro Milito e compagni; Zanetti e company, invece, dimostrano carattere e cinismo nel recuperare un doppio svantaggio. Un avviso al Milan di Leonardo per il derby del prossimo turno: le squadre di Mourinho non mollano mai. Nell'altro anticipo della 20/a giornata di serie A, il Cagliari ha battuto il Livorno 3-0. Doppietta di Larrivey (3' e 50'), terzo gol di Jeda (64').Sardi subito in vantaggio con un colpo di testa di Larrivey su punizione da destra di Cossu. Il Livorno prova a reagire ma gli uomini di Allegri controllano e ad inizio ripresa ancora Larrivey e' bravo a trovare la porta con un pallonetto da oltre 30 m. dopo un veloce contropiede. Poi Jeda chiude definitivamente il match: colpo di testa su torre di Lazzari. Nessun timore, l'affare West Ham non ha distratto il Cagliari che, con Massimo Cellino in tribuna, travolge il Livorno con una doppietta di Larrivey - guarda caso il giocatore preferito dal presidente - e il sigillo finale di Jeda, in gol dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, cosi come contro il Napoli. Vola il Cagliari, che inaugura il girone di ritorno con una vittoria netta e meritata. I punti in classifica ora sono 30 - 10 in meno di quelli chiesti da Allegri a inizio campionato - e con una partita in meno (il recupero con l'Udinese). Sognare, a questo punto, non costa nulla e i tifosi rossoblù - che a inizio partita hanno contestato Cellino - si augurano che il presidente faccia uno sforzo ulteriore per costruire una squadra che ambisca all'Europa piuttosto che trasferire i propri interessi in Inghilterra. In attesa di capire come si concluderà l'operazione West Ham, Cellino intanto si gode il bel gioco della squadra di Allegri (una delle tante sue scommesse vinte) e i gol di Larrivey, non più oggetto misterioso ma finalmente decisivo e autore contro i toscani di Cosmi di una splendida doppietta. Il Livorno - nonostante fosse reduce da 4 vittorie nelle ultime 7 giornate - ha opposto scarsa resistenza. E andato sotto dopo appena due minuti e mezzo, ha accennato ad una timida reazione, ma poi nella ripresa e crollato. Allegri, alle prese con le assenze degli infortunati Conti e Pisano, piazza Parola in cabina di regia davanti alla difesa e ritrova Canini (assente a Bologna per squalifica) sulla destra. Cosmi, alle prese con l'emergenza in difesa, conferma l'undici che domenica scorsa ha superato il Parma, con l'unica eccezione di Vitale al posto di Pieri. E proprio l'ex napoletano e tra i più positivi con le sue sgroppate sulla sinistra. Cagliari subito in vantaggio. Al 3' Cossu, dalla destra, su calcio di punizione, pennella un perfetto cross al centro dell'area: Larrivey salta più in alto di tutti e insacca di tesa. Goffo il tentativo di De Lucia di respingere la palla con i piedi. Il vantaggio immediato non galvanizza più di tanto i padroni di casa, il Livorno stenta a reagire e la partita non decolla. Cossu e il solito ispiratore del gioco, ma stavolta Matri non sembra in giornata. Si fa vedere poco e spreca due occasionissime. Livorno pericoloso solo con tiri dalla distanza. Male Tavano e Lucarelli, praticamente innocui, solo Mozart prova a spaventare Marchetti con una rasoiata da 20 metri (38'). Nell'intervallo Cosmi provoca a dare una scossa ai suoi, lasciando negli spogliatoi Tavano per Candreva. Ma la musica non cambia, anzi il Livorno non fa neanche in tempo a riordinare le idee che si ritrova subito di nuovo sotto. Al 5', su classica azione di contropiede, infatti, il Cagliari raddoppia. Cossu recupera palla, serve subito Biondini che lancia Matri, solo davanti a De Lucia che esce dalla sua area e lo blocca in tackle, ma in agguato ce Larrivey che sfodera un perfetto pallonetto di sinistro. Inutile il disperato tentativo di Filippini di respingere sulla linea. Biondini prova l'eurogol (13') con un destro al volo da 20 metri, ma il terzo gol arriva per merito del neo entrato Jeda. Ancora Larrivey protagonista con un cross dalla destra, sponda di testa di Lazzari per il brasiliano che, sempre di testa, insacca da due passi.

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