venerdì 6 dicembre 2013

COPPA ITALIA: poker della Sampdoria al Verona. Gli accoppiamenti degli ottavi

Con il successo della Sampdoria (4-1) contro l'Hellas Verona (le reti: 15'pt Sansone, 20'pt Bjarnason; 19'st Longo (V), 38'st Krsticic, 43'st Renan) s'è chiuso il quarto di Coppa Italia.
La Sampdoria due funziona. Gioca, segna, passa agli ottavi di TIM Cup e si regala una trasferta all'"Olimpico" agli albori del 2014. Non che il quarto turno della competizione tricolore sia stata una pura formalità come il risultato sembrerebbe suggerire, ma le risposte che, al cospetto dell'Hellas Verona, Sinisa Mihajlovic ha avuto dalle sue cosiddette seconde linee paiono del tutto positive.

Scena. Come ampiamente annunciato - in un Marassi per pochi intimi ma riscaldato dalla Sud e dal consueto clima amichevole tra le tifoserie -, entrambi i tecnici fanno rifiatare la maggior parte dei titolari. Per una sera la scena se la prendono i meno impiegati, che nel Doria portano i nomi di Fiorillo (capitano per l'occasione), Rodriguez, Fornasier, Regini, Poulsen (i componenti della difesa), Maresca, Renan (il duo di mezzo), Wszolek, Sansone, Bjarnason (gli esponenti del terzetto offensivo) e Petagna (l'unica punta).

Uno-due. Poco prima del quarto d'ora, Donadel scheggia la traversa su calcio di punizione, un minuto dopo i blucerchiati esultano. Poulsen centra dalla sinistra, la respinta al colpo di testa di Wszolek si trasforma in assist al bacio per Sansone, il quale non si fa troppi problemi a bucare con un potente mancino la rete difesa da Mihaylov. Passano cinque giri d'orologio e la Samp raddoppia. Un disimpegno erratto degli scaligeri, permette a Petagna di conquista il limite dell'area e di concludere verso Mihaylov. Il bulgaro non trattiene e Bjarnason appoggia dentro indisturbato il primo centro islandese della storia blucerchiata. L'uno-due è servito.

Sagra. Wszolek sfiora il tris al 36' dopo un'insistita azione personale sulla sinistra poco prima che Longo grazi Fiorillo calibrando male, su cross di Rubin, un'incornata nell'area piccola. Meglio così, proprio come al 41', quando lo stesso Longo fa la barba al palo in diagonale. Anche Cacia partecipa alla breve sagra del gol mancato, spedendo alto, con la fronte, quasi allo scadere, un altro bell'invito di Rubin. Alla ripresa delle ostilità Donadel fa capire a Fiorillo che l'Hellas non vuole ammainare bandiera bianca. Sala lo conferma in due occasioni: al 6' con un insidioso destro al volo che però termina a lato e al 9'.

Poker. Il 16' è il minuto dei primi cambi: Krsticic rileva Sansone tra gli applausi, Rubil lascia il posto a Martinho. Il neoentrato brasiliano ci mette un nulla a servire a Longo la palla giusta per dimezzare con stile lo svantaggio. Poco dopo Maresca rifiata, Mihajlovic inserisce Eramo, Mandorlini risponde con Jankovic per Cirigliano. Il Doria fatica a esprimersi come nella prima frazione, l'Hellas preme alla ricerca del pareggio e inserisce Toni per rinvigorire il fronte offensivo quando Fornasier abbandona il campo perché acciaccato: per respingere gli ultimi assalti veronesi va dentro Mustafi. Va dentro - e pure alla grande - il destro di Krsticic. Il serbo scappa in contropiede e la spara all'incrocio prima di correre ad abbracciarsi con il mister. È la penultima fotografia della serata, l'ultima spetta a Renan, alla seconda bomba vincente nel giro di cinque giorni e al poker finale.

Sampdoria      4
Hellas Verona 1
Reti: p.t. 15' Sansone, 20' Bjarnason; s.t. 19' Longo, 38' Krsticic, 43' Renan.
Sampdoria (4-2-3-1): Fiorillo; Rodriguez, Fornasier (36' s.t. Mustafi), Regini, Poulsen; Maresca (20' s.t. Eramo), Renan; Wszolek, Sansone (16' s.t. Krsticic), Bjarnason; Petagna.
A disposizione: Tozzo, Costa, Gabbiadini, Soriano, Eder, De Silvestri, Gentsoglou, Gavazzi.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Hellas Verona (3-5-2): Mihaylov; Marques, Moras, Albertazzi (36' s.t. Toni); Sala, Donadel, Cirigliano (28' s.t. Cirigliano), Donati, Rubin (16' s.t. Martinho); Longo, Cacia.
A disposizione: Nicolas, Romulo, Hallfredsson, Iturbe, Donsah, Juanito, Maietta, Cacciatore, Agostini.
Allenatore: Andrea Mandorlini.
Arbitro: Nasca di Bari.
Assistenti: Chiocchi di Foligno e Melloni di Modena.
Quarto ufficiale: Massa di Imperia.
Note: ammonito al 31' s.t. Wszolek, al 35' s.t. Rodriguez per gioco scorretto; al 42' s.t. Donati per proteste; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; spettatori 4.785 (incasso 26.646 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.
Delineate le 16 squadre che si affronteranno il prossimo 9 gennaio negli ottavi di finale in gara unica. Ecco gli accoppiamenti:
Milan-Spezia
Udinese-Inter
Fiorentina-Chievo
Catania-Siena
Roma-Sampdoria
Juventus-Avellino
Lazio-Parma
Napoli-Atalanta

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