giovedì 30 giugno 2011

Parigi manda in tilt


Si tratta di una vera e propria sindrome quella che colpisce alcuni giapponesi a Parigi. Ebbene sì: una sorta di malattia, identificata dallo psichiatra Hiroaki Ota, che verrebbe in conseguenza di un intenso shock culturale causato da una profonda aspettativa, a volte delusa, dalla città dell' Amour. I sintomi? Quelli da esaurimento nervoso: ecco cos’è la sindrome di Parigi.




La famosissima capitale francese, conosciuta in tutto il mondo come la città degli innamorati sembra quindi essere mitizzata nell’immaginario collettivo per atmosfere e sensualità, tanto da causare un vero e proprio problema se poi tutto ciò viene disatteso. Ma dove si trova il reale problema dei giapponesi? Non è in realtà nella città, quanto piuttosto nel fatto che si confrontano con il contorno della stessa. Ecco che dinanzi ad una serie di abitanti, a loro parere, incapaci di apprezzare le bellezze questo luogo sopravviene "rabbia". La sindrome colpisce in media 12 persone l’anno, per lo più donne sopra i 30 anni che attendono la “Parigi da film”.

Altra cosa che sconvolgerebbe, dentro tanta bellezza, sarebbe il problema del “rumore”. Quasi come se la città dalla famosa Torre dovesse essere immacolata e priva di suoni, quando invece si trova a fare i conti con il traffico, con la gente e tutto ciò che una grande metropoli conosce. Così anche influisce e viene percepito come “aggressivo” il comportamento di alcuni abitanti della splendida città, considerando che i giapponesi raramente alzano la voce e la loro aspettativa è quella di trovare il massimo dell’educazione. L’ambasciata giapponese ha addirittura istituito un numero verde per assistere i turisti che soffrono di questo trauma “culturale” durante la loro visita nella Capitale francese. Quale miglior cura quindi se non quella di tornare nel luogo d’origine e possibilmente evitare di ritornare in quello incriminato?

La sindrome in questione è davvero sui generis, ci si chiede però come mai ciò non accada al turista italiano in vacanza in altri Paesi. Forse è perchè ben consapevole di cosa aspettarsi? Chissà... ma i giapponesi hanno senza dubbio dato prova di grande sensibilità. Non per questo la capitale francese ne vede un danno in termini di immagine: resta sempre la nostra benemerita, adorata e perché no, mitizzata, Parigi città degli innamorati.

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