mercoledì 27 novembre 2019

News calcio del 27-11-2019

Doveva essere il grande giorno per celebrare il suo ritorno sulla panchina della 'Rojà, ma la conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique si trasforma inevitabilmente in un atto di accusa verso il suo ex 'secondò, Robert Moreno che aveva ereditato in estate la guida della nazionale spagnola dopo il doloroso abbandono dall'incarico di 'Luchò a causa della malattia della figlia Xana di 9 anni, poi deceduta. Richiamato dal presidente della Federazione Rubiales poco prima che Moreno concludesse il cammino di qualificazione verso l'Europeo, l'ex tecnico di Roma e Barcellona è stato presentato oggi alla stampa e l'occasione è servita per chiarire i motivi della rottura dei rapporti tra ormai due ex amici: «Oggi è un giorno speciale per me e la mia famiglia. Torno a casa, in nazionale, per terminare un progetto che avevo iniziato - le parole del tecnico asturiano - e volevo chiarire che l'unico responsabile del fatto che Robert Moreno non faccia più parte dello staff tecnico è mia. L'unico incontro che ho avuto con lui risale al 12 settembre scorso. Nei 20 minuti di colloquio mi ha detto che voleva allenare la nazionale fino all'Europeo e che dopo, se io avessi voluto, sarebbe tornato ad essere il mio secondo. Comprendo che abbia lavorato duramente per diventare ct e che sia ambizioso, ma per me questo è un comportamento sleale. Io non lo avrei mai fatto e non voglio persone così nel mio staff. Per me, l'ambizione cieca non è una virtù ma un difetto».

Luis Enrique ha poi aggiunto di aver mantenuto in questi mesi un ottimo rapporto col presidente della Federazione Rubiales e il direttore tecnico Molina (»Sono stati sempre leali, onesti e sinceri con me«) e a loro ho detto che avevo voglia di tornare a lavorare, ma che non sapevo quando lo avrei fatto. Io non mi sono mai offerto alla Federazione, ma oggi mi sento responsabile e non orgoglioso di come è finita questa storia, ma la vita ti dà modo di conoscere le persone. Non sono il bravo nel film, ma nemmeno il cattivo - ha aggunto il tecnico che ha fatto sapere di aer ricevuto un'offerta dal'estero - Adesso non vedo l'ora di vivere da protagonista l'Europeo, abbiamo una squadra molto buona. Questo 2019 non è stato un bell'anno per me, ma vorrei lasciarmi alle spalle tutte le cose brutte e guardare avanti. Voglio ricambiare la fiducia che Rubiales e Molina hanno mostrato nei miei confronti: se sono qui, è perché loro lo hanno voluto».- leggo.it-

Bastava il pareggio, ma la Juventus conquista il primo posto matematico del Gruppo D battendo un Atletico Madrid che dovrà sudarsi gli ottavi all’ultima contro la Lokomotiv. Decide Dybala, con una punizione magistrale, altra serataccia di Ronaldo (dopo le magie col Portogallo) a cui evidentemente l’aria di Torino fa un certo effetto. Sarri sceglie Dybala (pochi minuti nel finale per Higuain, decisivo a Bergamo con una doppietta) e non sbaglia, l’Atletico non punge, ha assenze pesanti e non più quella solidità e quella garra che lo hanno contraddistinto negli ultimi anni. Chiudere una partita da vincere a tutti i costi con appena due tiri in porta è poco “cholista”.

Decisamente più “sarriana” delle ultime uscite la Juve, che nel primo tempo domina il possesso palla, costruisce trame interessanti e passa in vantaggio con una punizione perfetta di Dybala, da posizione defilata. La Joya spara un missile sotto la traversa che sorprende Oblak, e dopo il vantaggio i bianconeri amministrano senza correre grossi rischi. Il più grande è nei minuti di recupero: Correa piazza un tiro crossa che taglia tutta l’area, e finisce sui piedi di Morata che da un metro non intercetta. Simeone si dispera, Sarri gongola: la Juve è l’unica big europea ancora imbattuta tra campionato e coppe. E intanto si gode un de Ligt formato Amsterdam, seconda prestazione maiuscola del numero 4, dopo aver salvato la Juve già a Bergamo. Juve cinica e Atletico senz’anima, e per i bianconeri l’ultima del girone a Leverkusen sarà una gita di piacere.

LE FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny, Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Bentancur, Pjanic, Matuidi, Ramsey, Ronaldo, Dybala. All.: Sarri.

ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Lodi, Hermoso, Felipe, Trippier; Saul, Thomas, Herrera, Koke; Morata, Vitolo All.: Simeone.

ARBITRO: Anthony Taylor (ENG) -leggo.it-


È ancora presto per gridare al miracolo, ma va detto che l’Atalanta è ancora in corsa per gli ottavi. Con il rigore di Muriel e il bellissimo gol di Gomez, la squadra di Gian Piero Gasperini vince 2-0 contro la Dinamo Zagabria e deve ringraziare anche il Manchester City, che resiste allo Shakhtar e pareggia 1-1. Ora all’Atalanta serve una vittoria in Ucraina e sperare che i Citizens non perdano contro i croati. Credendoci, si può fare. Soprattutto vedendo l’intensità messa in campo dai bergamaschi contro la Dinamo Zagabria. Gomez dà spettacolo: l’argentino non si ferma mai e disputa una delle sue gare più belle degli ultimi anni. I difensori avversari non riescono mai a fermarlo. Oltre all’argentino, Gasperini può sorridere per le prestazioni di Muriel, Gosens e de Roon. Dopo un avvio travolgente (Hateboer e due volte Pasalic lisciano il pallone in area da ottima posizione), è il colombiano a sbloccare il risultato su rigore (27’), dopo una clamorosa traversa centrata da Gosens con un tiro al volo. Trovato il vantaggio, l’Atalanta non si ferma e sfiora il raddoppio con Hateboer (Peric salva sulla linea) e rischia nel tiro a giro di Orsic che sbatte sulla traversa. Nella ripresa è subito Gomez: tunnel su Ivanusec e rete del 2-0. Il sogno dei bergamaschi continua. A rovinare la festa è stata la tensione fuori da San Siro a circa un’ora e mezza dal fischio di inizio. I circa tremila tifosi croati sono venuti a contatto con i bergamaschi: tre i tifosi atalantini feriti. -leggo.it-


GIRONE A

GALATASARAY-BRUGES 1-1

Il sinistro di Diatta, al secondo minuto di recupero, permette al Bruges di rimanere al terzo posto nel girone. Una partita che ha visto il Galatasaray di Terim passare in vantaggio all’11’ grazie alla conclusione di Buyuk che prima ha controllato di sinistro e poi col destro, al volo, ha battuto Mignolet. Nella ripresa i nerazzurri hanno attaccato senza però rendersi mai pericolosi, prima della rasoiata decisiva dell’esterno che ha beffato Muslera. Dopo il gol doppia espulsione per gli ospiti, però il Galatasaray non ha avuto la forza di imbastire l’assedio finale. Si conferma quindi la statistica: i turchi, in Europa, non sono mai riusciti a battere una squadra belga.


REAL MADRID-PSG 2-2

Pari e spettacolo al Bernabeu tra Real e Psg. Sembrava tutto fatto per la formazione di Zidane che grazie alla doppietta di Benzema pensava di aver portato a casa una vittoria meritata fino al momento. Ma gli uomini di Tuchel sono risorti negli ultimi dieci minuti con Mbappe e Sarabia che hanno così blindato il primo posto nel raggruppamento. Vantaggio madrileno al 17’: palo colpito da Isco e Benzema, da due passi, non ha problemi ad insaccare. Sul finire del primo tempo l’arbitro Dias prima concede un rigore al Psg con conseguente espulsione di Courtois: richiamato dal Var ritorna sui suoi passi per un fallo ai danni di Marcelo a inizio azione. Nella ripresa partono forte i parigini. Poche però le occasioni. E al 79’ il Real raddoppia. Cross al bacio di Marcelo per la testa di Benzema che batte senza problemi Navas. Gol numero 64 in Champions per l’attaccante francese. Non è finita però. Un minuto dopo Mbappe sfrutta un errore di Varane e riapre la sfida. La sassata di Sarabia fissa il finale. All’ultimo di recupero poi è Bale con un calcio di punizione a colpire il legno. Emozioni a non finire fino allo scadere. Il pareggio comunque qualifica il Real.


GIRONE B

STELLA ROSSA-BAYERN 0-6

Dopo il passo falso di sabato, dove non è andato a segno, Lewandowski si rifà con gli interessi. Quattro gol del centravanti polacco nel tennistico risultato con il quale il Bayern ha battuto la Stella Rossa. Snoccioliamo i numeri di uno dei più forti attaccanti in circolazione: 10 gol in 5 partite nel girone; 31 gol stagionali; poker più veloce nella storia della Champions tra il 53’ e il 68’. Lewandoswski nel primo tempo s’è anche visto annullare un gol per fuorigioco. Ad aprire le marcature comunque c’aveva pensato Goretzka con un preciso colpo di testa. A chiudere tutto la rete di Tolisso su assist di Perisic. La cura Flick, in casa bavarese, funziona bene.


TOTTENHAM-OLYMPIACOS 4-2

Approda ai quarti anche il primo Tottenham europeo di Mourinho che al debutto in casa batte, in rimonta, l’Olympiacos. Eppure la partenza degli inglesi è da incubo: sotto di due gol in 19’ per via delle reti El Arabi con un sinistro precisissimo e dalla zampata in mischia di Semedo. L’errore però di Meriah, con un liscio clamoroso, spiana la strada alla rimonta londinese iniziata da Alli a pochi istanti dalla fine del primo tempo. A inizio ripresa Kane rimette le cose a posto per Mou, che fa ripartire velocemente l’azione spingendo quasi il raccattapalle e rimettere il pallone tra le mani di Aurier. Difesa ospite impreparata e 2-2, con carezza successiva del portoghese al ragazzino. Ci pensa poi lo stesso Aurier - e il secondo gol di Kane - a completare la rimonta per gli Spurs. Impatto importante di Mourinho sulla sua nuova panchina.





GIRONE C

CITY-SHAKHTAR 1-1

Non va oltre il pari interno il City di Guardiola contro uno Shakhtar ricco di motivazioni. Partita lenta per gli uomini del catalano che comunque, dopo un batti e ribatti in area di rigore, trovano il vantaggio con il facile tocco di Gundogan. Ma Castro azzecca il cambio vincente inserendo il classe 1999 Solomon. All’israeliano basta un minuto per regalare un punto d’oro agli ucraini che però, per essere certi di superare il turno, devono battere in casa l’Atalanta.



GIRONE D

LOKOMOTIV MOSCA-BAYER LEVERKUSEN 0-2

Rimane in corsa il Bayer che batte a domicilio, eliminandola, la Lokomotiv. L’autorete di Zhemaletdinov e il meraviglioso gol di Bender con un sinistro al volo che s’è spento sotto il sette, permettono agli uomini allenati da Bosz di rimanere aggrappati al girone. Non sarà facile, perché i tedeschi dovranno battere la Juve e sperare in una non vittoria dell’Atletico. Ma in ogni caso sono quasi certi del terzo posto -leggo.it-

Dopo il polverone scaturito dalle parole del presidente del Brescia Cellino, in tanti si stanno facendo avanti per corteggiare Super Mario. Chi lo fa in maniera più insistente è la Major Soccer League: «Caro Mario Balotelli, per favore vieni a giocare in Mls. Abbiamo bisogno di te». L'invito all'attaccante del Brescia a trasferirsi in Nordamerica a gennaio arriva direttamente dal podcast sul sito ufficiale del campionato. Inter Miami e Los Angeles Galaxy le chance più intriganti, ma la squadra più interessata sarebbe il Toronto Fc. -leggo.it-

Si ferma Alessandro Florenzi a due giorni dalla partita di Europa League contro l’Istanbul Basaksehir per un problema al flessore della coscia destra. L’esterno, che era tornato titolare contro il Brescia dopo sei partite trascorse in panchina, durante l’allenamento di oggi ha svolto lavoro individuale assieme a Pastore. L’argentino è fermo per un problema all’anca, l’Azzurro invece potrebbe essere a rischio convocazione. Se Fonseca non potrà portarlo in Turchia, allora sulla corsia nel ruolo di terzino destro potrebbe giocare Spinazzola recentemente recuperato dall’infortunio all’adduttore accusato nell’ultimo match prima della sosta contro il Parma. -leggo.it-

Il Napoli stasera è atteso da una partita molto importante contro il Liverpool per provare ad agguantare il primo obiettivo stagionale: la qualificazione agli ottavi di Champions. Dopo la notizia di ieri sull'incontro di venerdi tra squadra e giocatori per cercare di mettere un punto a questa situazione (leggi qui), secondo quanto riferisce il giornalista di Sky, Gianluca di Marzio, i calciatori azzurri hanno ricevuto in queste ore la notifica delle sanzioni da dover pagare alla società dopo i fatti post Salisburgo. I calciatori interessati hanno ricevuto la notizia dai familiari presenti a casa. Discorso diverso, invece, per il capitano Lorenzo Insigne, rimasto a casa dopo il problema al gomito che ha saputo in prima persona della multa. La cifra da dover pagare stabilità per il capitano è tra le più alte insieme a quella di Allan, altro protagonista principale della vicenda, ad entrambi è stato sanzionato il 50% dello stipendio mensile lordo.-tuttonapoli.net-

Il giornalista Sky, Gianluca Di Marzio, ha dato gli ultimi aggiornamenti in merito alla formazione che scenderà in campo stasera contro il Liverpool: "Ancelotti ancora non ha comunicato le scelte ai calciatori. Maksimovic verso una maglia a destra con Manolas e Koulibaly ed a sinistra Di Lorenzo. Fabian in ballottaggio a sinistra mentre in attacco dovrebbe esserci dal primo minuto il tandem formato da Lozano-Mertens".-tuttonapoli.net-

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