domenica 3 aprile 2011

SERIE A: GIORNATA FAVOREVOLE AL NAPOLI E AL MILAN


SERIE A: GIORNATA FAVOREVOLE AL NAPOLI E AL MILAN
Perde l'Udinese
Incredibile gara al “San Paolo”, dove nell’anticipo domenicale della 31ma giornata di serie A, il Napoli vince 4-3 in rimonta sulla Lazio e balza al secondo posto a sole tre lunghezze dal Milan. Al doppio vantaggio esterno di Mauri e Dias, risponde l’undici di Mazzarri con Dossena e Cavani; ma Lazio sul 3-2 con l’autorete di Aronica. Ma Cavani si erge a grande protagonista conquistando un rigore che poi trasforma con i laziali in dieci per l’espulsione di Biava e, infine, all’ultimo minuto sigla il sorpasso con un delizioso pallonetto. Alla bella vittoria dei partenopei non risponde nel pomeriggio l’Udinese. L’undici di Guidolin stecca a Lecce. Poker del Catania sul Palermo, ko interno del Parma col Bari, pari Cesena-Fiorentina e Chievo-Sampdoria, exploit esterno del Cagliari contro il Genoa negli altri match. L’Udinese spreca una ghiotta occasione per rimanere aggrappato al terzetto di testa e cede l’intera posta in palio a Lecce. I
salentini devono ringraziare Bertolacci: la sua doppietta ha steso i friulani e soprattutto fa respirare in classifica la formazione di De Canio. Il derby di Sicilia rimane in bilico solo nel primo tempo, poi un grave errore di Balzaretti (incredibile autogol) spiana la strada alla goleada del Catania che rifila 4 reti ai rosanero (Bergessio, Ledesma e Pesce gli altri marcatori). In chiave salvezza, arrivano due pareggi: oltre a quello piu’ che annunciato tra Chievo e Sampdoria (0-0), pari casalingo anche per il Cesena. I romagnoli, in vantaggio con Jimenez, si fanno raggiungere e superare dalla Fiorentina (Gilardino e Montolivo) prima di impattare sul 2-2 nel finale con Caserta. Brutto ko casalingo per il Parma, che cede ad un Bari mai domo: Amauri pareggia il vantaggio del barese Parisi, nel finale Alvarez “buca” la difesa emiliana per l’1-2 finale. Una rete di Acquafresca, infine, regala tre punti al Cagliari impegnato a Genova contro i rossoblu’.
Alessandro Lugli

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