
“Non mi risulta che il Napoli sia coinvolto; per quanto riguarda la presenza allo stadio di determinati elementi le società di calcio non sono mai da considerarsi responsabili perché allo stadio e' vietato l'ingresso solo a quelli colpiti da Daspo secondo la legge". Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nega ogni possibile coinvolgimento della sua società nello scandalo scommesse. A seguire Napoli-Parma da bordocampo il 10 aprile 2010 c'era Antonio Lo Russo, esponente dell'omonimo clan camorristico della Campania.
''Noi abbiamo 700 steward le cui liste sono presentate agli uffici della questura: bisognerebbe stabilire con il ministro degli Interni se in un impianto sportivo pubblico di cosi' grande capienza debbano essere ammessi coloro che hanno reati diversi da quelli da stadio'', ha commentato stamane De Laurentiis prima di incontrare il nuovo sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Palazzo San Giacomo.
Infine un ultima dichiarazione nello specifico sulla presenza del figlio del boss della camorra Salvatore: “Questo signore presentato nelle foto era vicino a un rappresentante delle forze dell'ordine ed era alle dipendenze di un manutentore del campo di gioco, quindi il Calcio Napoli non può stare all'entrata a verificare la fedina penale di tutti quelli che entrano, altrimenti dovremmo anche investigare, e non solo sui frequentatori dello stadio''.
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