mercoledì 8 giugno 2011

CALCIO SCOMMESSE: DAI TRAFFICANTI D’ARMI MILIONI PER CORROMPERE GLI ARBITRI. PM CANTONE: "SIAMO SOLO ALL'INIZIO". TOTTI SI DICHIARA ESTRANEO. SIGNORI


CALCIO SCOMMESSE: DAI TRAFFICANTI D’ARMI MILIONI PER CORROMPERE GLI ARBITRI. PM CANTONE: "SIAMO SOLO ALL'INIZIO". TOTTI SI DICHIARA ESTRANEO. SIGNORI HA RISPOSTO NO A PROPOSTA TAROCCARE INTER-LECCE
Tre gare del Napoli sotto-inchiesta dalla Procura di Napoli
«Questo è morto. Marco è morto! Perché dietro a questi di Bologna, ho saputo che giocano a Singapore, ma il loro mestiere, lo sai che fanno? Fanno i trafficanti di armi. Si sono sentiti presi in giro». Massimo Erodiani parla di Paoloni, il portiere della Cremonese che prometteva risultati sicuri e talvolta faceva perdere le scommesse alla cricca. E la sua preoccupazione per come è finita Inter-Lecce, che doveva andare diversamente, rivela che dietro gli scommettitori bolognesi si muovono i milioni del traffico d’armi; di personaggi ancora da identificare che riciclavano in Italia i denari incassati a Singapore vendendo armamenti. Gli stessi soldi, sospettano gli investigatori, che servivano anche per corrompere gli arbitri, come emerge da un’altra intercettazione telefonica, depositata in una informativa che tira in ballo persino la Roma, il Cesena, il Chievo e l’attaccante dell’Atletico Roma, Chiaretti. L’organizzazione vorrebbe fare il salto di qualità, inserirsi nelle giocate di serie A. È il 21 marzo scorso quando Erodiani dice a Pirani che sta andando a Bologna a portare i soldi delle giocate. E commenta con lui la partita dell’Inter. Racconta, poi, che l’attaccante del Lecce Daniele Corvia, avrebbe pronosticato anche tanti gol in Fiorentina-Roma, avendolo saputo dal capitano della Giallorossa. La dichiarazione viene tenuta in grande considerazione dal pm di Cremona perché la rivolge agli indagati durante tutti i loro interrogatori. Viene poi tirata in ballo Napoli-Chievo, la stessa partita che è finita anche nell’inchiesta che è stata appena avviata dalla procura di Napoli. È Pirani a dire al tabaccaio che avrebbe voluto comprarla, «ma non l’ho potuto fare perché non avevo il mangime (denaro)».E ancora si parla del Cesena-Chievo, dove - dicono gli investigatori - sembrerebbe esserci un accordo tra società. Della Sampdoria-Chievo, Fiorentina-Genoa, Roma-Brescia e Palermo-Juventus, dove, però, alcune di queste giocate potrebbero essere regolari. E nell’inchiesta spunta anche il nome di Bobo Vieri. A farlo è Ivan Tisci, uno degli indagati del gruppo degli zingari, in una telefonata a Antonio Bellavista del 21 marzo 2011, il giorno dopo Inter-Lecce. Tisci, scrivono gli investigatori in un brogliaccio di un’intercettazione, racconta di aver incontrato a Milano Bobo Vieri «il quale gli ha detto che non ha vinto molto e ha giocato da casa con il pc». Tisci, concludono i poliziotti, «dice di averlo imbeccato e Vieri sapeva dell’over 3,5 dell’Inter».Durante un’altra conversazione, invece, Paoloni parla con Erodiani su quanto sta accadendo sui campi da gioco e lascia intravedere possibilità di combine: «stasera ci sono certe rapine, secondo me...la Roma. Poi mi piace l’X del Cesena». Il capitolo che riguarda gli arbitri parte da Fermo, dove vive un direttore di gara «assiduo frequentatore di discoteche, con un debole per le donne». E in un’altra telefonata intercettata si torna a parlare della partita mancata, quella che ha scatenato l’ira dei trafficanti d’armi: il tabaccaio-allibratore spiega a Paoloni che dovranno coinvolgere Daniele Corvia, l’attaccante del Lecce, con il quale avrebbero fatto l’accordo. Erodiani dice al portiere che non ha chiuso occhio la notte per cercare di risolvere i suoi problemi. Il portiere è preoccupato. È indebitato e non sa proprio come fronteggiare la questione. Nella telefonata successiva è sempre Erodiani a raccontare quanto sta accadendo alla moglie. «Siamo usciti dallo studio di Bologna - dice - è andata abbastanza bene rispetto ai pronostici. Ma quelli, i bolognesi, non scherzano. Hanno tirato fuori dei fucili e delle pistole, anche se alla fine hanno capito che eravamo in buonafede e andranno a gambizzare chi di dovere. Come è giusto che sia». Viene fatto il nome di Corvia. Dovrà essere lui a rispondere del suo comportamento, anche se il sospetto è che Paoloni, in realtà, abbia mentito sin dall’inizio. Nelle migliaia di pagine di intercettazioni che verranno pubblicate venerdì sul settimanale Panorama, spuntano altre combine, e si parla di come corrompere l’arbitro per cercare di ottenere il massimo del risultato. Viene tirata in ballo la gara Torino-Portogruaro che, a loro dire, è garantita. Ed è Massimo Erodiani a chiedere a Gianfranco Parlato: «Ma a te chi te l’ha detta questa cosa dell’arbitro?». E l’altro: «La so al cento per cento. È di Fermo. Qualche volta è successo che andavo a ballare in discoteca e ci siamo beccati. Fa le seratine al night, è veramente malato, ed è il proprietario del ristorante dove vanno a mangiare i calciatori». Nell’occhio del ciclone finisce il “chiaro”, cioè Emanuele Chiaretti, attaccante dell’Atletico Roma, che viene utilizzato dalla banda per influenzare i risultati della terza squadra della capitale. Gli investigatori si ricordano di annotare, nel rapporto ai pm, dei suoi precedenti penali del 2003, quando fu indagato dalla Digos perchè durante un Pisa-Cesena, «insieme ad altri giocatori della squadra romagnola si avventavano contro la Polizia che aveva fermato l’invasore di campo». E ancora, nel gennaio 2008 fu indagato per guida in stato ubriachezza e gli fu sospesa la patente dai Carabinieri di Milano Marittima.
Calcio nella bufera per lo scandalo scommesse. Mentre spuntano i primi nomi illustri dalle intercettazioni, si muove anche il governo. Fonti del Viminale riferiscono che il ministro dell'Interno Roberto Maroni incontrerà venerdì i vertici di Figc e Coni. Nel corso della riunione al Viminale si farà il punto sull'attività della task force investigativa per il contrasto alle organizzazioni criminali attive nel settore delle scommesse illegali sul calcio. Oggi è il giorno dell'interrogatorio di Beppe Signori. L'ex attaccante della Nazionale è arrivato in tribunale a Cremona accompagnato dal suo legale, Silvio Caroli, che ha spiegato che il suo assistito non si avvarrà della facoltà di non rispondere mettendosi a disposizione del gip Guido Salvini. Tra indiscrezioni e smentite spuntano intanto nuovi nomi sulla stampa. L'avvocato Antonio Conte, legale della Roma, in una dichiarazione affidata all'entourage del capitano giallorosso, ha ribadito oggi, in riferimento ad alcune indiscrezioni apparse sui giornali, ''l'assoluta e totale estraneità'' di Francesco Totti alla vicenda e ha annunciato che, su mandato dello stesso giocatore, agirà nelle sedi giudiziarie ''nei confronti di chiunque abbia leso l'immagine e l'onorabilità del capitano''. Solidarietà al capitano è stata espressa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha dichiarato: ''Basta fango sulla Roma''. Oggi sarà ascoltato dal procuratore capo Roberto Di Martino Massimo Erodiani. Il suo legale, Paolo D'Incecco, ha smentito le indiscrezioni secondo le quali nel giro delle scommesse vi sarebbero anche squadre di serie A. 'Erodiani ''ha già escluso ogni collegamento per quanto riguarda la serie A - ha ricordato -, mentre ve ne sono stati certamente per la serie B e la Lega Pro''. Quanto alla deposizione di ieri di Pirani che avrebbe spiegato allo stesso procuratore capo che era Erodiani a fornirgli le indicazioni sulle partite truccate, Giancarlo De Marco, anch'egli legale di Erodiani, riferisce di non credere che ''Pirani abbia potuto dire una cosa del genere, perché da quel che so, potrebbe essere stato il contrario''. Per quanto riguarda poi alcuni presunti nomi illustri che potrebbero essere emersi dalle intercettazioni, De Marco esclude che quando si parla di una squadra giallorossa, questa sia la Roma, spiegando che ''potrebbe essere anche una squadra di qualche serie minore''. Il legale ha infine confermato che Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese, dal quale è partita l'indagine, aveva un debito con Erodiani di 100mila euro.
Sono 16 partite di Lega Pro, 13 di Serie B, 6 di Serie A ed una di Coppa Italia: questo l'elenco delle segnalazioni di gioco anomalo inviate, negli ultimi 12 mesi, dai Monopoli di Stato alla Federcalcio. Per quanto riguarda la serie A - informa Agicos - tra le grandi societa' solo l'Inter e' coinvolta nel flusso di puntate anomale segnalate dall'Aams, mentre non risultano coinvolte in questo elenco Milan, Juventus, Roma e Lazio.
Il Cesena ''ribadisce la completa estraneita''' rispetto allo scandalo scommesse che sta sconvolgendo il calcio italiano. ''In riferimento alle notizie apparse oggi sugli organi di stampa il Cesena Calcio ribadisce la completa estraneita' ai fatti contestati. Abbiamo gia' dato mandato ai nostri legali per tutelare il buon nome della societa' nelle sedi piu' opportune'', si legge sul sito del club romagnolo. ''In merito alle indiscrezioni pubblicate oggi sugli organi di stampa ci tengo a precisare che sono completamente estraneo ai fatti che mi vengono imputati'', afferma in un'altra nota il team manager bianconero, Fiorenzo Treossi. ''Non ho nulla da nascondere e sono a disposizione degli inquirenti qualora abbiano bisogno di me. Tra l'altro -aggiunge- sono venuto a conoscenza di questa cosa solamente questa mattina leggendo i giornali. Nello stesso modo ho gia' dato mandato ai miei legali di tutelarmi nelle sedi opportune qualora il mio nome venisse nuovamente abbinato a questa triste vicenda''.
Vertice al Viminale, venerdì, sullo scandalo che sta scuotendo il mondo del calcio. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, riferiscono fonti del Viminale, incontrera' i vertici di Figc e Coni.
Anche la Procura di Napoli, come riferito ieri, ha aperto un fascicolo su tre partite riguardanti la squadra di calcio del Napoli. "La Procura sta facendo il suo lavoro, staremo a vedere cosa emergerà - spiega all'Adnkronos il procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore -. E' ancora presto per emettere sentenze". Nel mirino delle indagini ci sono incontri che riguardano gli ultimi due campionati. I filmati di questi match starebbero per essere acquisiti dalla polizia giudiziaria. Gli incontri sono l'ormai nota Napoli-Parma del 10 aprile del 2010, alla quale assistette da bordo campo Antonio Lo Russo, latitante da 14 mesi e presunto appartenente all'omonima cosca attiva a Secondigliano e a Miano. Poi la sfida Lecce-Napoli dell'ultimo campionato e, infine, Sampdoria-Napoli risalente al campionato 2009-2010.
Si è concluso intanto dopo circa un'ora l'interrogatorio di Giuseppe Signori davanti al gip Guido Salvini che sta indagando sull'inchiesta sul calcioscommesse. Al termine, uno dei suoi legali, Silvio Caroli, ha annunciato che domani chiederà la revoca degli arresti domiciliari per il suo assistito. "Nell'interrogatorio -ha detto Caroli- si è parlato solo di Inter-Lecce del 20 marzo scorso. Signori è stato invitato nello studio di Bruni, ma non sapeva chi fossero le altre persone presenti e non conosceva lo scopo dell'invito". "Signori ha risposto con un secco no alla proposta di taroccare Inter-Lecce del 15 marzo scorso". Ad affermarlo invece il legale dell'ex calciatore Silvio Caroli, al termine dell'interrogatorio a Cremona.
"La Lega di Serie A esprime grande preoccupazione per le supposizioni, le illazioni e i sospetti che vengono fatti gravare sulle proprie società". La Lega di serie A interviene con una nota ufficiale a seguito di alcuni aspetti che stanno caratterizzando l'indagine della Procura di Cremona titolari dell'inchiesta sul calcioscommesse. "La Lega, certa che le inchieste in corso procederanno con rigore ad accertare ogni responsabilità e sostenendo la necessità che le sanzioni sportive siano rese le più efficaci ed afflittive possibili, ritiene invece inaccettabile il rincorrersi di sospetti generici e generalizzati che, senza individuare responsabilità specifiche, determinano solo il rischio che il massimo campionato italiano, e le società che lo disputano, subiscano ingiusto pregiudizio e danni gravi, anche in termini di immagine. Il grande calcio di Serie A è una realtà importante dal punto di vista sportivo, economico e delle passioni. Non si sottrae a nessuna indagine, ma non può certo accettare di essere danneggiato sulla base di sensazioni".
Cantone: "Siamo solo all'inizio di un sisma che potrebbe sconvolgere il mondo del calcio"
L'ex magistrato di Cassazione, ma già magistrato napoletano dell’antimafia ed autore del libro “Solo per giustizia”, Raffaele Cantone è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni: "Sono dispiaciuto per quello che sta succedendo, ma non sono affatto meravigliato. Queste commistioni tra calcio e camorra erano già note, è stato un pò come scoprire l'acqua calda. C'è un possibile problema di riciclaggio nel mondo delle scommesse, ovvero utilizzare le vincite delle scommesse per giustificare disponibilità economiche ingenti della malavita, ma questo è un tema già affrontato e già noto alla magistratura. Poi c'è un altro aspetto da valutare, ovvero che la stessa gestione del mondo delle scommesse possa essere fonte di riciclaggio. Non escludo che società estere possano diventare prede da parte della stessa criminalità. La distribuzione di vincite può diventare un modo per reimmettere legalmente in cuircuito denaro portato fuori illegalmente. La presenza del figlio di un boss a bordocampo durante Napoli-Parma dell'anno scorso? C' è una stranezza, però bisogna anche dire che fino a quel momento Antonio Lo Russo era incensurato. La sua presenza al San Paolo non prova niente, anche se avrei fatto volentieri a meno di vedere quel personaggio a bordo campo. La camorra riesce ad avvicinare i campioni del calcio e le società attraverso ad alcuni merccanismi; questa è la testimonianza che la camorra ha enorme potere e può riuscire dove i normali cittadini non possono arrivare. Anche se il Napoli è estraneo a questa vicenda deve fare tutti gli sforzi necessari per dimostrare la propria estraneità. La mia impressione è che siamo solo all'inizio del sisma, ma non so quanto sarà forte. Il calcio vuole definitivamente liberarsi di questi meccanismi? A mio avviso un sistema per bloccare queste situazioni potrebbe essere quello di vietare le scommesse ne i campionati minori, lì è più facile avere delle commistioni e delle influenze malavitose".
Alessandro Lugli

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